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Di nuovo Hina Sakurada in un interessante volumetto auto conclusivo suddiviso in tre racconti brevi.
La storia principale che da il titolo all'opera, "Ragione e sentimento", ha per protagonista Aya Kurosawa, una liceale che si trova sempre parecchio in difficoltà ogni volta che la vita la mette davanti ad una scelta, anche se si tratta solo di una fetta di torta, tentata in ugual modo dalla dolce panna e dall'amaro cioccolato. Aya è da poco fidanzata con Kento, quello che sembra essere a tutti gli effetti il ragazzo dei sogni: bello, buono, amato da tutti. Aya non potrebbe essere più felice e non dubita di essere una brava fidanzata, fedele, premurosa e attenta ma le cose precipitano quando incontra Haraaki, il fratellastro di Kento. Questi è un tipo impertinente, oscuro, che ispira follia, crudeltà e perversione. Fin dall'inizio il ragazzo non nasconde ad Aya la sua intenzione di farla sua per fare dispetto al fratello, e nonostante la giovane sappia benissimo come dovrebbe comportarsi, finisce con il riscoprirsi ammaliata dallo strano Haraaki e a diventarne l'amante. Ma Kento ed Haraaki somigliano troppo alla dolce panna e all'amaro cioccolato, e per Aya scegliere uno dei due sarà sempre più difficile.
Nel secondo racconto, "Elucubrazioni di una principiante in amore", seguiamo le disavventure amorose di Ui Ogawa, una timida ed impacciata ragazza all'inizio della sua nuova vita come studentessa universitaria. Insignificante e senza amici, decide di giocarsi tutto alla prima cena del circolo di musica leggera del quale entra a far parte, ma nessuno sembra notarla ad eccezion fatta per la star del circolo, il bellissimo Jiro che la trova stranamente adorabile. Complice una sbronza, i due finiscono a letto e dal giorno dopo iniziano una relazione che mette la ragazza parecchio in difficoltà, in quanto il loro rapporto, che tra l'altro il ragazzo ha imposto di tenere segreto, prevede solo che i due si vedano esclusivamente a casa di lui per mangiare e fare sesso. Ui avrebbe molte domande da porre a Jiro ma, terrorizzata che lui possa lasciarla, si ritrova a subire il tutto passivamente.
Nell'ultima storia, "La sirenetta divenuta una strega", la mangaka rivisita la fiaba di Andersen de "La sirenetta" presentandoci una bellissima sirena, perdutamente innamorata di un principe umano e sempre più desiderosa di avere le gambe per vivere col suo amato. Purtroppo un giorno uno squalo la attacca e le deturpa il viso e quando donerà ad una malvagia strega i suoi capelli per raggiungere l'amato con gambe umane, verrà da questi respinta ed additata come mostro. Folle dal dolore, la sirena lo uccide e, bandita dal suo stesso regno per le sembianze mostruose ormai assunte, va a vivere con la malvagia strega, apprendendo da lei le arti oscure e prendendo il suo posto una volta sopraggiunta la morte di quest'ultima. La nuova strega si crogiola nella solitudine e concede gambe umane alle giovani e belle sirene innamorate, per poi godere nel vederle diventare schiave sessuali degli umani. L'incontro con un giovane e bel tritone però, smuoverà qualcosa in lei.
Premetto che, a mio modesto parere, il punto forte della Sakurada sono i disegni, che con un continuo gioco di chiaro e scuro, tavole belle al punto da sembrare dipinti e ragazze che ispirano velatamente erotismo e malinconia, riescono a contornare e ad aggiungere emozioni ad ogni storia.
Come al solito, mi trovo a mettere in discussione la definizione di amore "malato" che attribuiscono alla Sakurada, in quanto le protagoniste mi sembrano più che altro "ragazze leggere" alle prese con tipi inquietanti che qualsiasi persona eviterebbe come la peste! Aya, la protagonista della prima storia, non mi sembra immischiata in una storia dai tratti torbidi, quanto piuttosto una ragazza volubile e lasciva che ama tenere il piede in due staffe, senza nemmeno provare a trovare veramente una soluzione, giocando coi sentimenti di Kento, veramente innamorato di lei, e amando farsi sedurre dall'enigmatico fratello. Ui, l'ingenua ragazza del secondo racconto, è invece una persona incredibilmente stupida, che si adegua a fare da schiavetta ad un tipo che si diverte a farla girare come una bambola, e lei semplicemente si adegua. Come mi sembra logico dedurre, due ragazze assurde, fortunatamente esattamente l'opposto di quello che sono stata io nella mia adolescenza e giovinezza. La terza storia invece è più interessante. Il finale può essere scontato, ma la storia è veramente particolare e l'infatuazione impossibile per una sirena ormai anziana verso un tritone diciottenne ha in effetti delle sfumature contorte e alla fine risulta alquanto disturbante.
La storia migliore a mio parere è indubbiamente la terza, piacevole la prima e ridicola la seconda, ma sommando la media delle impressioni sui vari racconti, direi che "Ragione e sentimento" merita un sette.
Lo consiglio sia ad un pubblico maschile che femminile, così come a chi non vede di buon occhio i volumi auto conclusivi. Non aspettatevi nulla di sconvolgente o di perverso, ma qualche storia diversa dal solito shoujo, contornata da un tratto grafico stupendo.