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Fanservice, forse è questa la parola che riesce a riassumere al meglio la serie di videogiochi "Senran Kagura", che, sviluppati nel lontano Giappone dalla Tamsoft e dalla Marvelous, hanno fatto proprio del fanservice, per la gioia di molti giocatori, una sorta di arte.

Nata nel 2011, con l'arrivo sul Nintendo 3DS di "Senran Kagura: Skirting Shadows", la serie, inizialmente concepita come un videogioco side scrolling, ha iniziato a farsi conoscere in occidente con "Senran Kagura Burst" e il suo diretto sequel "Senran Kagura 2: Deep Crimson", oltre che per l'immancabile adattamento animato; e, dopo un primo tentativo di migliorare la grafica, dando al gioco uno stile più simile a quello dei musou con "Shinovi Versus", ora Tamsoft e Marvelous riprovano nuovamente a far fare il salto di qualità alla loro creatura con "Senran Kagura: Estival Versus" per PlayStation 4 e PlayStation Vita.

La storia di "Senran Kagura: Estival Versus" è ambientata subito dopo gli eventi di "Shinovi Versus" e, come nei capitoli precedenti, vede come protagoniste le avvenenti e formose shinobi dell'accademia Gessen, dell'accademia Hanzo, dell'accademia Hebijo e della Crimson Squad, con l'aggiunta delle sorelle Mikagura. A dare il la agli eventi del gioco, l'incontro tra le sorelle Ryona e Ryobi con la loro ormai defunta sorella maggiore Ryoki, e la comparsa di una misteriosa luce che trasporta tutte le ragazze su di una paradisiaca isola tropicale, ove ben presto scoprono di essere parte della Shinobi Bon Dance, una sorta di battaglia tra squadre, organizzata per consentire agli shinobi morti inutilmente di trovare la pace e trapassare definitivamente, in cui è in palio nientepopodimeno che il titolo di Kagura e l'accesso a tutti i segreti del mondo degli shinobi.

Abbastanza banale e priva di reale profondità, la trama di "Senran Kagura: Estival Versus" punta soprattutto a far divertire, come peraltro sarebbe lecito aspettarsi da un anime ecchi, e in ciò sicuramente riesce con corposi dialoghi in cui ad assumere rilievo centrale non è tanto la storia in sé, quanto le caratterizzazioni delle varie protagoniste (ben trentacinque), con i loro stereotipi, le loro manie e loro assurdità, condensati in un cast di personaggi quanto mai vario che va dalla maniaca dei seni Katsuragi a Ryōna che ama farsi insultare, passando per l'apparentemente fredda Yomi e la mascolina Miyabi.

Per quanto riguarda il gameplay vero e proprio, "Senran Kagura: Estival Versus" offre al giocatore diverse modalità, a partire, ovviamente, dallo story mode articolato in varie missioni giornaliere, che seguono l'evoluzione del Shinobi Bon Dance e la lotta delle shinobi per diventare kagura.

Le missioni, in cui protagonisti sono a turno i cinque i gruppi di ragazze ninja su cui la storia è incentrata, ovvero le tre scuole ninja (Gessen, Hanzo, Hebijo), la Crimson Squad e le sorelle Mikagura, si articolano secondo uno schema preciso che, seguendo anche la tradizione della serie, alterna a una fase iniziale e finale in stile visual novel, con tanti dialoghi e la sensazione, avvalorata dalla grafica, di partecipare a una sorta di anime, una centrale basata sull'azione vera e propria e su scontri in cui, in linea con le caratteristiche del genere, si è chiamati ad affrontare centinaia di nemici e boss con abilità speciali (le altre protagoniste).

Ogni missione ha obbiettivi specifici, dalla sconfitta dell'avversario di turno alla distruzione dei santuari controllati dalla fazione nemica, e ad ognuna di esse è collegata una delle tante shinobi, protagonista della singola missione, spingendo così il giocatore, comunque sempre libero di scegliere un altro personaggio, a utilizzare e vedere in azione tutte e trentacinque le ragazze, confrontandosi con i vari stili di gioco delle stesse e facendone aumentare il livello, sbloccando di conseguenza abilità e potenziamenti.

Dal menù spiaggia - piacevole tocco di fanservice che fa cambiare lo sfondo del menù in base all'ultima shinobi selezionata - è poi possibile accedere alle altre modalità, a partire dalle sfide di abilità, per finire con le Shinobi Heart mission, sbloccabili solo dopo aver completato un certo numero di missioni nella storia principale e incentrate su un singolo personaggio e sulla sua storia, passando per il peculiare e senza dubbio interessante dress mode (Dressing room), in cui protagonista assoluto è... il fanservice, con la possibilità di creare dei veri e propri diorami con le shinobi preferite, scegliendo abiti, pose, mosse ed espressioni facciali, sbloccabili completando gli stage della story mode.

Come in "Senran Kagura 2: Deep Crimson", anche "Estival Versus" presenta poi una modalità online, con varie tipologie di missioni (deathmatch, vittoria a punti, cattura il reggiseno, ecc.), e un sistema di ricerca automatica dei match a disposizione, accompagnato, ovviamente, dalla possibilità di creare e ricercare le varie room, utilizzando i filtri a disposizioni. Non ci troviamo naturalmente di fronte a una modalità multiplayer paragonabile a giochi interamente basati su di essa, né ci sono tantissimi giocatori, ma le battaglie online si rivelano nel complesso piuttosto divertenti, rappresentando un piacevole intermezzo rispetto alle missioni in single player, anche grazie ad alcuni accorgimenti, come, ad esempio, la possibilità, finite le vite a disposizione, di usare uno dei nemici normalmente controllati dall'IA per cercare di tornare in vita, sconfiggendo uno degli altri giocatori.

Senza dubbio maggiori, rispetto ai capitoli dei precedenti, sono invece i cambiamenti nel sistema di combattimento, che nel complesso si rileva dinamico e divertente. Ognuna delle trentacinque shinobi ha un suo stile di combattimento preciso, che risente notevolmente dalla tipologia di arma usata (ad esempio con un'arma pesante escono fuori colpi potenti ma lenti), ed è influenzato anche dalla trasformazioni a disposizione (shinobi e costume da bagno), che alterano le combo e modificano in parte i movimenti.

Come tutti i giochi musou è ovviamente possibile terminare le varie missioni premendo tasti a caso, ma, per quanto il contesto sia improntato alle risate e al fanservice, in realtà "Senran Kagura: Estival Versus" richiede comunque una certa dose di abilità, soprattutto negli scontri con le altre protagoniste, in cui diventa fondamentale saper concatenare le combo, parare gli attacchi, utilizzare le mosse speciali e sfruttare al massimo gli elementi ambientali, dalle bombe con effetti secondari alla possibilità di camminare sui muri, sferrando potenti colpi di sorpresa.

La stessa IA, pur non essendo al livello di altri giochi, è comunque più che sufficiente rispetto a quello che di solito si vede nei giochi musou e, al di là delle altre protagoniste, che possono rivelarsi ossi duri se si tende a giocare senza particolare attenzione, anche i nemici ordinari sanno offrire un po' di resistenza, soprattutto grazie all'opera di diversificazione degli stessi effettuata dalla Tamsoft e dalla Marvelous.

In definitiva, si può dire che la scelta dello stile di gioco spetta al singolo giocatore, libero di premere tasti a caso, trattando il gamepad come una sorta di anti stress, o di sfruttare al meglio il personaggio controllato; quel che è certo, però, è che lo stesso gioco spinge comunque a cercare di migliorarsi costantemente, con il voto dato al termine di ogni missione, che, a differenza di altri musou, può essere anche piuttosto basso, incentivando, almeno in teoria, una reazione di orgoglio.

Visivamente parlando, "Senran Kagura: Estival Versus" è notevole. Non ci troviamo di fronte a una grafica da next gen, e quasi tutti gli ambienti sembrano una versione ripulita e migliorata di "Shinovi Versus", ma, e qui è il punto, l'uso della cel-shading da parte della Tamsoft raggiunge livelli di indubbia eccellenza, con le texture e le animazioni dei personaggi veramente di buon livello.

Le protagoniste sono infatti rese con particolare cura e, soprattutto nei vari intermezzi, si ha quasi l'impressione di vivere in prima persona un anime, con uno stile grafico che finisce ovviamente per esaltare quella componente di fanservice, odiata o amata che sia, e da sempre parte integrante della serie, con trasformazioni che lasciano poco all'immaginazione, vestiti che si strappano a suon di colpi, sino ad arrivare a distruggersi completamente con alcuni attacchi molto potenti, e l'onnipresente sballonzolare dei seni delle protagoniste.

Insomma, "Senran Kagura: Estival Versus" non vanta un motore grafico di ultima generazione, ma quello che c'è è stato indubbiamente sfruttato a dovere, creando appunto un effetto anime, potenziato dai magnifici artwork e da alcune scene animate veramente superlative, in cui l'unico reale difetto, oltre ai già citati scenari (vera e proprio croce del genere), è un sistema di gestione della telecamera non proprio impeccabile.

Parimente, notevole è anche la parte audio, ove, oltre a un'ottima colonna sonora, a dare veramente un'impronta di qualità è il superlativo doppiaggio giapponese (con sottotitoli in inglese), con un cast di voci ampio e ben assortito, fatto di interpreti come Yuka Iguchi, Kaori Mizuhashiuka e Kaori Ishihara, che si presenta sin da subito con la travolgente opening a tema fanservice (insomma, se non l'avete capito, il fanservice è ovunque).

"Senran Kagura: Estival Versus" è quasi sicuramente il miglior gioco della serie creata dalla Tamsoft e dalla Marvelous. Pur non aggiungendo niente al genere e presentando i soliti difetti dei musou (sempre al confine con la ripetitività), "Estival Versus", oltre la solita dose industriale di fanservice, riesce infatti ad offrire una storia e personaggi divertenti, con un gameplay frenetico e non troppo articolato, e una grafica stile anime veramente ben fatta, che lo rendono in definitiva un passatempo ideale per staccare da giochi più impegnativi.