Recensione
Sword Art Online II
9.0/10
Kazuto Kirigaya, aka Kirito, torna in scena nella seconda stagione della trasposizione animata della serie di light novel "Sword Art Online II" di Reki Kawahara, appartenente al SAO Project, che, come dice il nome, è il progetto che porta in TV l'adattamento animato della suddetta serie, realizzato dallo studio A-1 Pictures. Questa seconda stagione, composta da ventiquattro episodi, trasporta sul piccolo schermo il terzo arco narrativo della light novel, dal titolo "Phantom Bullet" (quinto e sesto volume), e due side stories, "Calibur" (tratta dall'ottavo volume), e "Mother's Rosario" (settimo volume).
All'interno di un VRMMO di nome GunGale Online, dove le ordinarie magie e spade sono sostituite da pistole e fucili, appare un misterioso giocatore soprannominato Death Gun, che, sparando un colpo di pistola all'avatar di un giocatore, pare riuscire a uccidere il giocatore stesso nel mondo reale. Kikuoka Seijirō, membro del Dipartimento per i Crimini nella Realtà Virtuale del Giappone, incarica Kazuto di indagare su questo misterioso personaggio, e su come egli riesca a uccidere i giocatori. Consapevole dei rischi a cui va incontro, Kazuto veste di nuovo i panni di Kirito ed effettua il log in su GGO. Stavolta, senza l'aiuto di Asuna e dei suoi amici, il ragazzo si trova catapultato di nuovo in un mondo dove il gioco non è più un gioco, ma una lotta alla sopravvivenza, un mondo in cui lo Spadaccino Nero dovrà confrontarsi con il suo retaggio di giocatore di SAO, che tornerà a perseguitarlo, e che affronterà assieme a un nuovo personaggio, il cecchino di ghiaccio Sinon, ragazza dal passato traumatico...
Iniziamo col dire che questa stagione presenta due archi narrativi più "adulti" e impegnativi, rispetto alla precedente stagione. "Phantom Bullet" è indubbiamente il capitolo più dark e crudo realizzato finora nell'ambito di questo anime, che riesce a regalare un senso di ansia e inquietudine che a coloro che hanno visto la precedente stagione potrebbe far storcere il naso; tuttavia, i temi trattati, assieme a un'ottima trama e un ottimo roster di personaggi, in particolare Sinon, rappresentano quell'ondata di novità che può coinvolgere anche quelli che non sono amanti di questo genere di anime, presentando una saga che di fantasy ha poco o niente, ma che appare molto di più come un thriller psicologico. Nonostante questo coinvolge e appassiona, facendoci conoscere meglio l'eroe principale, le sue paure e le sue debolezze, e tratteggiando al meglio una Sinon che può fare benissimo concorrenza all'Asuna della prima stagione. Completano il quadro una colonna sonora azzeccatissima, un doppiaggio eccellente, con la voce perfetta per ognuno dei personaggi, e delle animazioni davvero buone.
Per quanto riguarda gli altri due archi narrativi, ovvero "Calibur" e "Mother's Rosario", entrambi ambientati in ALfheim Online, il primo dei due è appunto una side story senza pretese, che non aggiunge niente di nuovo o di memorabile alla storia, ma che resta comunque ben animata e leggera, e che quindi può risultare anche rilassante, in preparazione all'ultimo arco, "Mother's Rosario".
"Mother's Rosario" è forse il capitolo più espressivo ed emotivamente potente di questa stagione, ma probabilmente anche dell'intera serie fino ad ora. Questo capitolo presenta un personaggio memorabile, che entrerà nel cuore dello spettatore, quale Yūki Konno, e vedrà il passaggio del ruolo da protagonista da Kirito ad Asuna, che qui avrà maggiore spessore e della quale ci verranno mostrati lati del carattere totalmente contrapposti a quelli del proprio personaggio nella realtà virtuale. "Mother's Rosario" tratta una storia molto significativa, che si allaccia a problemi e temi realmente presenti nel nostro mondo; è un capitolo che fa riflettere e commuove al punto da poterlo definire, alla maniera inglese, heartbreaking.
In conclusione, si può affermare che questa stagione segna un'impennata positiva rispetto al secondo arco narrativo della precedente stagione (ovvero "Fairy Dance"), portando in scena due archi narrativi che ci aiutano a riflettere e ci trasmettono dei preziosi insegnamenti.
La qualità di questo "Sword Art Online II" è molto probabilmente superiore a quella del primo "Sword Art Online", che resta comunque indimenticabile, e per questo il mio voto è un bel 9 pieno.
All'interno di un VRMMO di nome GunGale Online, dove le ordinarie magie e spade sono sostituite da pistole e fucili, appare un misterioso giocatore soprannominato Death Gun, che, sparando un colpo di pistola all'avatar di un giocatore, pare riuscire a uccidere il giocatore stesso nel mondo reale. Kikuoka Seijirō, membro del Dipartimento per i Crimini nella Realtà Virtuale del Giappone, incarica Kazuto di indagare su questo misterioso personaggio, e su come egli riesca a uccidere i giocatori. Consapevole dei rischi a cui va incontro, Kazuto veste di nuovo i panni di Kirito ed effettua il log in su GGO. Stavolta, senza l'aiuto di Asuna e dei suoi amici, il ragazzo si trova catapultato di nuovo in un mondo dove il gioco non è più un gioco, ma una lotta alla sopravvivenza, un mondo in cui lo Spadaccino Nero dovrà confrontarsi con il suo retaggio di giocatore di SAO, che tornerà a perseguitarlo, e che affronterà assieme a un nuovo personaggio, il cecchino di ghiaccio Sinon, ragazza dal passato traumatico...
Iniziamo col dire che questa stagione presenta due archi narrativi più "adulti" e impegnativi, rispetto alla precedente stagione. "Phantom Bullet" è indubbiamente il capitolo più dark e crudo realizzato finora nell'ambito di questo anime, che riesce a regalare un senso di ansia e inquietudine che a coloro che hanno visto la precedente stagione potrebbe far storcere il naso; tuttavia, i temi trattati, assieme a un'ottima trama e un ottimo roster di personaggi, in particolare Sinon, rappresentano quell'ondata di novità che può coinvolgere anche quelli che non sono amanti di questo genere di anime, presentando una saga che di fantasy ha poco o niente, ma che appare molto di più come un thriller psicologico. Nonostante questo coinvolge e appassiona, facendoci conoscere meglio l'eroe principale, le sue paure e le sue debolezze, e tratteggiando al meglio una Sinon che può fare benissimo concorrenza all'Asuna della prima stagione. Completano il quadro una colonna sonora azzeccatissima, un doppiaggio eccellente, con la voce perfetta per ognuno dei personaggi, e delle animazioni davvero buone.
Per quanto riguarda gli altri due archi narrativi, ovvero "Calibur" e "Mother's Rosario", entrambi ambientati in ALfheim Online, il primo dei due è appunto una side story senza pretese, che non aggiunge niente di nuovo o di memorabile alla storia, ma che resta comunque ben animata e leggera, e che quindi può risultare anche rilassante, in preparazione all'ultimo arco, "Mother's Rosario".
"Mother's Rosario" è forse il capitolo più espressivo ed emotivamente potente di questa stagione, ma probabilmente anche dell'intera serie fino ad ora. Questo capitolo presenta un personaggio memorabile, che entrerà nel cuore dello spettatore, quale Yūki Konno, e vedrà il passaggio del ruolo da protagonista da Kirito ad Asuna, che qui avrà maggiore spessore e della quale ci verranno mostrati lati del carattere totalmente contrapposti a quelli del proprio personaggio nella realtà virtuale. "Mother's Rosario" tratta una storia molto significativa, che si allaccia a problemi e temi realmente presenti nel nostro mondo; è un capitolo che fa riflettere e commuove al punto da poterlo definire, alla maniera inglese, heartbreaking.
In conclusione, si può affermare che questa stagione segna un'impennata positiva rispetto al secondo arco narrativo della precedente stagione (ovvero "Fairy Dance"), portando in scena due archi narrativi che ci aiutano a riflettere e ci trasmettono dei preziosi insegnamenti.
La qualità di questo "Sword Art Online II" è molto probabilmente superiore a quella del primo "Sword Art Online", che resta comunque indimenticabile, e per questo il mio voto è un bel 9 pieno.