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E' un anime difficilmente classificabile in un genere predefinito, con un giovane protagonista che si ritrova all'improvviso in un mondo fantasy "classico" di cui non sa nulla. Incipit visto e rivisto, certo.
Ma, se durante i primi venticinque minuti del lungo episodio (cinquanta minuti e rotti) introduttivo ci si prende gioco del suo "schema" banale, già nel suo finale si mostra tremendamente innovativo e ben realizzato. Senza fare spoiler di alcun tipo, dico solo che gli episodi successivi creano veramente una suspense notevole; nonostante questo ad ogni episodio la trama si arricchisce... senza tenere lo spettatore all'oscuro di tutto, cosa piuttosto abusata ormai e fastidiosa; i suoi protagonisti vengono fatti conoscere da vari punti di vista e, nelle loro sfaccettature caratteriali, appaiono sempre credibili e spesso proprio realistici e "umani" per come reagiscono alle azioni del protagonista.
Colpi di scena a non finire (dal quarto episodio in poi), evoluzione del protagonista continua, scelte stilistiche e di "palette", musiche stupende e azzeccate per episodi speciali, combattimenti crudi e veloci: questi a mio parere rendono "Re:Zero" l'anime migliore della stagione e uno dei miei preferiti, lassù da qualche parte tra "Steins;Gate" e "Log Horizon".