Recensione
Nanà Supergirl
9.0/10
Dallo stesso autore di "Pollon", una divertente serie che parodizza il genere supereroistico e alcuni film.
Tutto comincia quando Leonetto, giovanissimo e ambizioso cervellone, vuole far ottenere con un suo macchinario all'amico, il tenero e dai grandi valori morali Bobolo, aspirante fumettista, superpoteri con cui raggiungere ricchezza, fama e potere, cose con cui è convinto di porre rimedio ai problemi del mondo. Qualcosa però va storto, e ad acquisire queste qualità è una ragazza che sbuca da non si sa dove e si ritrova quasi senza memoria, ricordandosi solo che si chiama Nanà. Diventerà il "braccio" della neonata agenzia tuttofare, che si occupa di risolvere i problemi più disparati. Pura di cuore e generosa, la nostra è però un po' troppo ingenua e volubile nel cambiare opinione.
I tre, accompagnati dai due robottini Seven ed Eleven, formano un gruppo affiatato, ma non mancano simpatici contrasti tra i due compari, con l'uno che accusa l'altro di essere troppo cinico e trattare lei come mezzo per arrivare ai suoi obbiettivi e basta.
Ogni supereroe che si rispetti deve avere dei super-cattivi, ed ecco quindi una carrellata niente male, come lo scienziato pazzo Ishikawa, Gotanda, collezionista di ogni essere vivente raro e o particolare, Pannocchione, aspirante dittatore mondiale, e Klondike, affascinante imprenditore dai modi truffaldini. Finiranno tutti per innamorarsi o comunque essere affascinanti da Nanà.
Tra azione, mistero, umorismo e nonsense si avranno vicende di vario tipo che toccheranno i generi narrativi più disparati. Critica ironicamente i deliri di onnipotenza e di avidità e tocca anche tematiche importanti, nonché decisamente attuali, che non t'aspetteresti, come il pericolo causato dallo scioglimento dei ghiacciai, oggi ancor più sentito, e la sempre drammatica situazione di alcune zone dell'Africa centrale.
Una curiosità: ho scoperto di recente che da noi non arrivò l'episodio 5, trasmesso solo qualche anno fa. Probabilmente perché si tratta di una parodia de "L'esorcista", e quindi ha tocchi horror, seppur in maniera comica.
Menzione speciale per la sigla italiana, davvero bella con i suoi toni rock!
Tutto comincia quando Leonetto, giovanissimo e ambizioso cervellone, vuole far ottenere con un suo macchinario all'amico, il tenero e dai grandi valori morali Bobolo, aspirante fumettista, superpoteri con cui raggiungere ricchezza, fama e potere, cose con cui è convinto di porre rimedio ai problemi del mondo. Qualcosa però va storto, e ad acquisire queste qualità è una ragazza che sbuca da non si sa dove e si ritrova quasi senza memoria, ricordandosi solo che si chiama Nanà. Diventerà il "braccio" della neonata agenzia tuttofare, che si occupa di risolvere i problemi più disparati. Pura di cuore e generosa, la nostra è però un po' troppo ingenua e volubile nel cambiare opinione.
I tre, accompagnati dai due robottini Seven ed Eleven, formano un gruppo affiatato, ma non mancano simpatici contrasti tra i due compari, con l'uno che accusa l'altro di essere troppo cinico e trattare lei come mezzo per arrivare ai suoi obbiettivi e basta.
Ogni supereroe che si rispetti deve avere dei super-cattivi, ed ecco quindi una carrellata niente male, come lo scienziato pazzo Ishikawa, Gotanda, collezionista di ogni essere vivente raro e o particolare, Pannocchione, aspirante dittatore mondiale, e Klondike, affascinante imprenditore dai modi truffaldini. Finiranno tutti per innamorarsi o comunque essere affascinanti da Nanà.
Tra azione, mistero, umorismo e nonsense si avranno vicende di vario tipo che toccheranno i generi narrativi più disparati. Critica ironicamente i deliri di onnipotenza e di avidità e tocca anche tematiche importanti, nonché decisamente attuali, che non t'aspetteresti, come il pericolo causato dallo scioglimento dei ghiacciai, oggi ancor più sentito, e la sempre drammatica situazione di alcune zone dell'Africa centrale.
Una curiosità: ho scoperto di recente che da noi non arrivò l'episodio 5, trasmesso solo qualche anno fa. Probabilmente perché si tratta di una parodia de "L'esorcista", e quindi ha tocchi horror, seppur in maniera comica.
Menzione speciale per la sigla italiana, davvero bella con i suoi toni rock!