Recensione
Boku Girl
9.5/10
Sono stato subito incuriosito da quest'opera, data la mia passione per l'argomento gender bend/trap. Prima di questa ne avevo lette parecchie e posso tranquillamente dire che si innalza granitica in prima posizione.
La trama all'inizio può sembrare poco convincente ma poi riesce a prenderti velocemente grazie anche ai personaggi divertenti e ben strutturati, anche se a volte ricadono in classici cliché. La trovo molto fruibile anche da chi si è avvicinato ai manga da poco tempo e i disegni puliti e ben fatti aiutano molto la lettura supportando bene l'ottima narrazione. Il personaggio di Mizuki è l'esempio perfetto di come si possa creare un buon intreccio con poco; infatti di solito molti manga che trattano l'argomento tendono a usare il momento del cambio di genere per stravolgere una situazione in maniera drastica, e spesso viene visto più come un handicap allo sviluppo della trama stessa: per esempio un ragazzo ama una ragazza, diventa ragazza e non può più amare una ragazza. In Boku Girl il fatto stesso che il protagonista già assomigli a una ragazza porta a una riflessione da parte dello stesso che si trova diviso tra ciò che era - e che era sempre stato costretto ad apparire (un uomo) - e ciò che è diventato. La trasformazione qui è usata come una sorta di liberazione interiore a cui Mizuki non è preparato. Un altro punto a favore di questo manga è l'evoluzione dei personaggi. Difficilmente ne ho trovati di così ben riusciti, sono molto reali e avvincenti. Per esempio, Takeru si ritrova a dover ammettere di essere attratto da Mizuki pur andando incontro a tutto ciò che aveva pensato fino a quel momento. Lo stesso Mizuki evolve pian piano accettando un po' alla volta il suo nuovo sesso. In conclusione posso dire che personalmente lo reputo uno dei migliori manga sul genere trap/gender beneder che non tende al genere hentai. E' leggero e profondo al tempo stesso, e permette parecchi spunti di riflessione se si riesce a cogliergli, ma non preclude una lettura fruibile per chi vuole una classica disavventure amorosa con quel pizzico di ecchi che non guasta mai!
La trama all'inizio può sembrare poco convincente ma poi riesce a prenderti velocemente grazie anche ai personaggi divertenti e ben strutturati, anche se a volte ricadono in classici cliché. La trovo molto fruibile anche da chi si è avvicinato ai manga da poco tempo e i disegni puliti e ben fatti aiutano molto la lettura supportando bene l'ottima narrazione. Il personaggio di Mizuki è l'esempio perfetto di come si possa creare un buon intreccio con poco; infatti di solito molti manga che trattano l'argomento tendono a usare il momento del cambio di genere per stravolgere una situazione in maniera drastica, e spesso viene visto più come un handicap allo sviluppo della trama stessa: per esempio un ragazzo ama una ragazza, diventa ragazza e non può più amare una ragazza. In Boku Girl il fatto stesso che il protagonista già assomigli a una ragazza porta a una riflessione da parte dello stesso che si trova diviso tra ciò che era - e che era sempre stato costretto ad apparire (un uomo) - e ciò che è diventato. La trasformazione qui è usata come una sorta di liberazione interiore a cui Mizuki non è preparato. Un altro punto a favore di questo manga è l'evoluzione dei personaggi. Difficilmente ne ho trovati di così ben riusciti, sono molto reali e avvincenti. Per esempio, Takeru si ritrova a dover ammettere di essere attratto da Mizuki pur andando incontro a tutto ciò che aveva pensato fino a quel momento. Lo stesso Mizuki evolve pian piano accettando un po' alla volta il suo nuovo sesso. In conclusione posso dire che personalmente lo reputo uno dei migliori manga sul genere trap/gender beneder che non tende al genere hentai. E' leggero e profondo al tempo stesso, e permette parecchi spunti di riflessione se si riesce a cogliergli, ma non preclude una lettura fruibile per chi vuole una classica disavventure amorosa con quel pizzico di ecchi che non guasta mai!