Recensione
Dato che la tranquillità non esiste nell'universo di "Inazuma Eleven", dopo pseudo doping, alieni, pseudo calciopoli, rapimenti, drammi vari ed eventuali non potevano assolutamente mancare i nemici dal futuro!
Mamoru/Mark, Shuya/Axel e il resto della compagnia questa volta si ritroveranno, infatti, ad affrontare l'armata degli Ogre, giocatori fortissimi provenienti appunto dal futuro che, attraverso il calcio, tenteranno in tutti i modi impedire al calcio stesso di diffondersi, per evitare il destino di morte e distruzione che proprio questo sport ha causato nel loro tempo.
Questo film scriteriato e completamente non-sense già dalle premesse, che non va di certo ad inserirsi nella continuity della storia originale, altro non è che un omaggio alla primissima squadra dell'universo di IE e un'opportunità, per i fan, di ripercorrere la nascita della squadra e la scalata di Endou e gli altri al Football Frontier.
E alla fine, chiudere un occhio (magari due) sull'assoluta mancanza di logica e coerenza narrativa interna, sui migliaia di paradossi, temporali e non, che questa pellicola inevitabilmente genera, non è neppure tanto difficile vista l'occasione di ritrovare tutti o quasi gli adorabili personaggi del primo "Inazuma Eleven" ed emozionarsi con loro e per loro ancora una volta.
Come da tradizione poi, anche qui non mancano tutti gli altri punti di forza della serie madre: il gioco di squadra, l'amicizia, il non arrendersi, le "normalissime" tecniche dei giocatori, la passione sfrenata e l'Amore, nel senso più positivo e puro del termine, per il pallone, la positività, l'adrenalina, l'energia.
Il film vola via in un istante e riesce a coinvolgere e a mantenere col fiato sospeso fino alla fine. Neppure la prima parte, sostanzialmente un riassunto dei primi ventisei episodi originali, risulta pesante o noiosa, tanto è appassionante.
Complice la durata esigua, però, è pur vero anche che non tutti i personaggi ottengono lo stesso screentime e la stessa dose di approfondimento, se non per quelli più di spicco, cioè Kazemaru/Nathan, il capitano, Kido/Jude e naturalmente lui, Axel/Shuya che al solito, nonostante il carattere silenzioso, fortunatamente monopolizza tutta l'attenzione, rubando la scena anche al protagonista.
Dato che "Inazuma Eleven" è Axel/Shuya almeno tanto quanto Mark/Endou, la scelta risulta assolutamente vincente.
Buono, infine, il comparto tecnico, anzi migliore e con molti meno cali nelle animazioni rispetto alla serie TV.
Consigliato? Caldamente, ma solo ai fan, soprattutto a quelli che mal tollerano tutti i vari spin-off dell'Inazuma originale!
Mamoru/Mark, Shuya/Axel e il resto della compagnia questa volta si ritroveranno, infatti, ad affrontare l'armata degli Ogre, giocatori fortissimi provenienti appunto dal futuro che, attraverso il calcio, tenteranno in tutti i modi impedire al calcio stesso di diffondersi, per evitare il destino di morte e distruzione che proprio questo sport ha causato nel loro tempo.
Questo film scriteriato e completamente non-sense già dalle premesse, che non va di certo ad inserirsi nella continuity della storia originale, altro non è che un omaggio alla primissima squadra dell'universo di IE e un'opportunità, per i fan, di ripercorrere la nascita della squadra e la scalata di Endou e gli altri al Football Frontier.
E alla fine, chiudere un occhio (magari due) sull'assoluta mancanza di logica e coerenza narrativa interna, sui migliaia di paradossi, temporali e non, che questa pellicola inevitabilmente genera, non è neppure tanto difficile vista l'occasione di ritrovare tutti o quasi gli adorabili personaggi del primo "Inazuma Eleven" ed emozionarsi con loro e per loro ancora una volta.
Come da tradizione poi, anche qui non mancano tutti gli altri punti di forza della serie madre: il gioco di squadra, l'amicizia, il non arrendersi, le "normalissime" tecniche dei giocatori, la passione sfrenata e l'Amore, nel senso più positivo e puro del termine, per il pallone, la positività, l'adrenalina, l'energia.
Il film vola via in un istante e riesce a coinvolgere e a mantenere col fiato sospeso fino alla fine. Neppure la prima parte, sostanzialmente un riassunto dei primi ventisei episodi originali, risulta pesante o noiosa, tanto è appassionante.
Complice la durata esigua, però, è pur vero anche che non tutti i personaggi ottengono lo stesso screentime e la stessa dose di approfondimento, se non per quelli più di spicco, cioè Kazemaru/Nathan, il capitano, Kido/Jude e naturalmente lui, Axel/Shuya che al solito, nonostante il carattere silenzioso, fortunatamente monopolizza tutta l'attenzione, rubando la scena anche al protagonista.
Dato che "Inazuma Eleven" è Axel/Shuya almeno tanto quanto Mark/Endou, la scelta risulta assolutamente vincente.
Buono, infine, il comparto tecnico, anzi migliore e con molti meno cali nelle animazioni rispetto alla serie TV.
Consigliato? Caldamente, ma solo ai fan, soprattutto a quelli che mal tollerano tutti i vari spin-off dell'Inazuma originale!