Recensione
Super Lovers
9.5/10
L'anime è ad oggi composto da due stagioni, che presuppongono un continuo.
E' di base uno yaoi, ma non ha necessariamente tutte le sue caratteristiche: la vera unica storia (e neanche tanto) presente nell'anime è quella tra Haru e Ren, mentre ci possono essere lievi accenni ad affetti particolari o altro, senza sfociare nel luogo comune dove ogni storia è una storia a sfondo omosessuale, poco realistico in fin dei conti.
Haru è un ragazzo di oltre vent'anni, adottato da una famiglia giapponese. Ha due fratelli, gemelli, Aki e Shima, che prendono la loro caratterizzazione con l'andare avanti della serie. Ai tre si aggiunge un quarto fratello, adottato dai genitori prima della di loro morte, Ren.
Haru ha un affetto spassionato per la sua famiglia e il suo sogno è quello di poter stare sempre con loro, ma con Ren nasce un tipo di affetto diverso e sempre più intenso. I due, malgrado le apparenze, sono molto simili, entrambi molto attenti ai bisogni e alle necessità dell'altro, ma incapaci di capire i rispettivi sentimenti senza fraintenderli. Ren è più deciso su quello che vuole, è molto più piccolo, ma non manca di coscienza, differentemente Haru fa da padre a tutti, ma mostra spesso infantilità, oltre alla spasmodica ricerca di nascondere a sé stesso i veri sentimenti che lo legano al ragazzo. Più di una volta sono altri a mettergli in faccia la realtà dei fatti, e la frase "Tu cosa vuoi?" non manca.
Sorprendentemente, la seconda serie non perde di fascino e interesse, rimanendo sempre in linea e senza scadere nella monotonia.
Unica critica, vien da chiedersi quando Haru arriverà a cedere totalmente ai sentimenti che prova, ma d'altro canto questo fa parte del suo fascino.
Ottima grafica, ottimi disegni, ottima storia, ottima caratterizzazione dei personaggi: non metto il massimo solo per il troppo protrarsi delle cose, senza un'effettiva conclusione.
E' di base uno yaoi, ma non ha necessariamente tutte le sue caratteristiche: la vera unica storia (e neanche tanto) presente nell'anime è quella tra Haru e Ren, mentre ci possono essere lievi accenni ad affetti particolari o altro, senza sfociare nel luogo comune dove ogni storia è una storia a sfondo omosessuale, poco realistico in fin dei conti.
Haru è un ragazzo di oltre vent'anni, adottato da una famiglia giapponese. Ha due fratelli, gemelli, Aki e Shima, che prendono la loro caratterizzazione con l'andare avanti della serie. Ai tre si aggiunge un quarto fratello, adottato dai genitori prima della di loro morte, Ren.
Haru ha un affetto spassionato per la sua famiglia e il suo sogno è quello di poter stare sempre con loro, ma con Ren nasce un tipo di affetto diverso e sempre più intenso. I due, malgrado le apparenze, sono molto simili, entrambi molto attenti ai bisogni e alle necessità dell'altro, ma incapaci di capire i rispettivi sentimenti senza fraintenderli. Ren è più deciso su quello che vuole, è molto più piccolo, ma non manca di coscienza, differentemente Haru fa da padre a tutti, ma mostra spesso infantilità, oltre alla spasmodica ricerca di nascondere a sé stesso i veri sentimenti che lo legano al ragazzo. Più di una volta sono altri a mettergli in faccia la realtà dei fatti, e la frase "Tu cosa vuoi?" non manca.
Sorprendentemente, la seconda serie non perde di fascino e interesse, rimanendo sempre in linea e senza scadere nella monotonia.
Unica critica, vien da chiedersi quando Haru arriverà a cedere totalmente ai sentimenti che prova, ma d'altro canto questo fa parte del suo fascino.
Ottima grafica, ottimi disegni, ottima storia, ottima caratterizzazione dei personaggi: non metto il massimo solo per il troppo protrarsi delle cose, senza un'effettiva conclusione.