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Finalmente, complice il Napoli Comicon, sono riuscita a recuperare questo gioiellino, a mio avviso il miglior manga di Kaoru Tada.
La protagonista, Asayo, è la tipica protagonista femminile tanto cara a questa autrice scomparsa troppo presto: simpatica e pasticciona, carina ma non particolarmente attraente, molto ingenua; somiglia caratterialmente a Yaeko di Ai shite Knight ed è anche fisicamente identica a Kotoko di Itazura na Kiss. Ciò nonostante la storia è resa frizzante ed originale dal singolare protagonista maschile (almeno fisicamente): Umenosuke, l'affascinante vicino di casa di Asayo, che la sconcerta immediatamente rivelando le sue spiccate tendenze omosessuali e le si presenta con il nome con cui si è reso noto a tutti, dopo essersi ribellato alla sua famiglia, che gestisce un'importante scuola della cerimonia del tè e che vorrebbe che egli ne continuasse rigidamente le tradizioni. Asayo si innamora a prima vista di Ume... ehm, Debora, non lasciandosi scoraggiare tanto facilmente dalla situazione, complicata dalle intromissioni delle rispettive famiglie e di vari personaggi che si fanno apprezzare e riescono a svolgere adeguatamente il proprio ruolo nonostante la brevità dell'opera non ne consenta un adeguato approfondimento (per Yuki meglio così, perché mi è un po' antipatico e forse se fosse stato più presente lo avrei trovato insopportabile quanto il suo omonimo in Itazura naKkiss).
Ne deriva una commedia brillante, piena di gag ben legate alle varie personalità e un po' al periodo di ambientazione della storia, dato che non risulterebbero altrettanto convincenti in una più attuale. Una lettura piacevole, rilassante, in cui però si affrontano temi particolari, oserei dire coraggiosi, considerando che l'opera ha ormai 20 anni. La Tada punta il dito contro certi pregiudizi, oggi fortunatamente quasi del tutto superati, e lo fa efficacemente in maniera esplicita ma mai volgare, decisa ma mai polemica, usando la sua irresistibile comicità.
Il tratto, proprio come in Ai shite Knight ed Itazura na Kiss non è molto particolareggiato (in una tavola ho notato persino un errore un po' grossolano: in un occhio di Debora mancano iride e pupilla), ma è grazioso e si adatta benissimo a questo genere di commedia, rendendo al meglio le espressioni deformed.
L'edizione è ottima, con sovraccoperta e pagine a colori. La carta è bianca, non trasparente, la rilegatura è buona. Forse, come ha scritto qualcun altro, l'unica stranezza sta nel titolo: in che senso Debora sarebbe rivale di Asayo? Forse nel senso che è più femminile di lei, oppure, se non è così, io non l'ho capito... In ogni caso si tratta di una piccolezza insignificante, facilmente perdonabile, a cui non si fa più caso una volta che ci si è fatti trascinare nel pazzo mondo di Asayo, Debora e coloro che stanno loro attorno.
Non fatevi scappare questo manga, se non altro per passare qualche ora in allegria!