Recensione
Cage of Eden
7.5/10
Cage of Eden è il primo manga "horror" che io abbia letto, e devo dire che mi è piaciuto parecchio.
Per come la vedo io, è uno di quei manga da non "sottovalutare" sia come storia che come impatto; i disegni sono eccellenti, dettagliati all'inverosimile, e la storia ha un che di originale nonostante a molti possa venire in mente Lost, ci sono pecche anche qui, ma è sopportabile.
L'unica cosa del manga che non mi ha soddisfatta molto è stata la fine sbrigativa che l'autore gli ha dato; è vero che molti misteri vengono a galla e si capiscono molte cose, soprattutto verso gli ultimi capitoli, ma la fine è parecchio deludente se qualcuno si aspetta -giustamente anche- un po' più di romance e di capire proprio completamente come siano andate le cose quando i ragazzi sono finiti sull'isola.
Inutile dire che mi è piaciuto lo sviluppo dei personaggi, il vedere la loro vera natura una volta che si son trovati in difficoltà, sapere che qualcuno non era come ce lo si aspettava e viceversa, scoprire assieme ai ragazzi i misteri dell'isola.. Insomma, più o meno la stessa tiritera di Lost, con tanto di flashback sparsi, ma con moooolto più sangue e budella in bella vista.
Un manga che trae la sua forza dallo splatter e punta tutto sulla drammaticità con parti divertenti ed ecchi e, a tratti, sentimentale.
Voto 7.5 perchè è oggettivamente bello, ma sul finale gli manca comunque qualcosa che poteva renderlo epico.
Per come la vedo io, è uno di quei manga da non "sottovalutare" sia come storia che come impatto; i disegni sono eccellenti, dettagliati all'inverosimile, e la storia ha un che di originale nonostante a molti possa venire in mente Lost, ci sono pecche anche qui, ma è sopportabile.
L'unica cosa del manga che non mi ha soddisfatta molto è stata la fine sbrigativa che l'autore gli ha dato; è vero che molti misteri vengono a galla e si capiscono molte cose, soprattutto verso gli ultimi capitoli, ma la fine è parecchio deludente se qualcuno si aspetta -giustamente anche- un po' più di romance e di capire proprio completamente come siano andate le cose quando i ragazzi sono finiti sull'isola.
Inutile dire che mi è piaciuto lo sviluppo dei personaggi, il vedere la loro vera natura una volta che si son trovati in difficoltà, sapere che qualcuno non era come ce lo si aspettava e viceversa, scoprire assieme ai ragazzi i misteri dell'isola.. Insomma, più o meno la stessa tiritera di Lost, con tanto di flashback sparsi, ma con moooolto più sangue e budella in bella vista.
Un manga che trae la sua forza dallo splatter e punta tutto sulla drammaticità con parti divertenti ed ecchi e, a tratti, sentimentale.
Voto 7.5 perchè è oggettivamente bello, ma sul finale gli manca comunque qualcosa che poteva renderlo epico.