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Delusione. È così che vorrei cominciare la recensione, delusione.
Delusione sotto vari aspetti, primo tra tutti la trama. L’anime viene presentato come un harem/ecchi, e già da qui parte la prima delusione: viene definito "ecchi" per le classiche inquadrature (decisamente poche rispetto a molti altri) che riprendono le mutande o il davanzale delle varie ragazze, ma personalmente non lo definirei per niente un "ecchi" solo per un paio di inquadrature messe a caso. La trama in sé parte bene, racconta di questo ragazzo, Arima Teppei, che perde i genitori in quello che viene definito un "incidente stradale", per poi scoprire successivamente che sono stati uccisi, così diventa l'erede di una grossa compagnia e viene affidato a suo nonno. Non mi dilungherò molto sul parlare della trama, perché lo trovo veramente inutile, dato che a inizio anime ci sono delle premesse che non verranno minimamente rispettate (se non in maniera veramente ridicola), per cui l'anime lo considero una vera delusione.

Appena ho iniziato a guardarlo, ho subito pensato che fosse un "harem/ecchi" diverso dal genere, mi aspettavo di vedere momenti di tranquillità, dove il protagonista deve abituarsi al nuovo mondo in cui viene proiettato, a momenti di azione, dove, stando alle parole riferitegli dal nonno all'inizio, il "nemico" avrebbe provato ad attentare alla sua vita, in quanto erede della compagnia. Ebbene, nella prima parte, l'anime rispecchia questa trama, mostrandoci i vari personaggi, molto caratterizzati (in particolare Charlotte mi è piaciuta molto per la sua imprevedibilità) e l'ambientamento del protagonista, non senza difficoltà, in un mondo al quale era completamente estraneo, cambiando così, a poco a poco, il desiderio di vendetta del protagonista per il quale aveva accettato di entrare in suddetto mondo. E fin qui non ci sono problemi, ci sta che i primi episodi vengano sfruttati per presentare i personaggi e, essendo un harem, dare uno spunto alle ragazze (che non sia troppo banale o scontato) per innamorarsi del protagonista; il problema arriva dall'episodio 7, esattamente a metà dell'anime. Sembra quasi che l'autore abbia ceduto la palla a un bambino, perché è veramente pietoso: scene di "azione" scontate e prevedibili, oltre che ridicole, l'inserimento di un personaggio destinato a diventare il cattivo prevedibile e scontato, tra l'altro con una motivazione che, appena l'ho sentita, mi sono sinceramente messo a ridere da quanto non aveva senso, nemici che non sono nemici, ma sembrano quasi dei bambini che giocano a carte, bombe che dovrebbero far saltare un palazzo e che invece sembrano dei piccoli, inutili, petardi di Capodanno, e un treno che sembra fatto di cartapesta.

Oltre al comparto tecnico, mi riferisco alla regia e ai colori: l'unica cosa buona di questo anime sono i personaggi originali, a parte la tsundere, e il maggiordomo, che secondo me è il personaggio migliore di tutta la serie.
In conclusione, il voto finale che gli do è 4, e soltanto per alcuni aspetti elencati prima. Questo anime non lo consiglierei neanche al mio peggior nemico.