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Attenzione: la recensione contiene spoiler

"Plastic Memories" è uno di quegli anime che guardi e piangi.
Ambientato in un futuro in cui umani e robot umanoidi convivono normalmente, un ragazzo si appresta ad andare al primo giorno di lavoro, in cui conoscerà la nuova squadra mista di umani e robot, e la bella e glaciale Isla, anch’essa robot. Come prevedibile, i due finiranno per innamorarsi, ma il loro amore ha la data di scadenza a breve termine, siccome la robot sta giungendo al termine del suo ciclo vitale.
E da qui il tema che lancia quest’anime: come affrontare la morte, il lutto, la consapevolezza che le persone amate hanno la data di scadenza, e un giorno dei professionisti verranno a recuperare i “corpi”?
A mio avviso tredici episodi non sono sufficienti per sviluppare appieno questo tema, ma la cosa più deludente è la triste morte dell’appena sbocciato amore dei due. Non può finire così, non può, perché ho il cuore sensibile, e non è giusto che finisca così, soprattutto dal momento che è improbabile l’inizio di una seconda serie, siccome sarebbe troppo scontato il continuo.
E niente, in sostanza guardatelo, perché merita il vostro tempo e le vostre lacrime.