Recensione
Panna Cotta
6.5/10
Recensione di erika zago
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Panna cotta è un'opera dell'autrice italiana Giulia Zucca, stampata della casa editrice Manga Sempai, la specialità di questa casa editrice è il japanstyle che in italia non è visto molto di buon occhio, ma a me piace sempre scoprire opere diverse. Questa serie conta 3 volumi ed è conclusa.
Panna cotta racconta le avventure di Cicely, una ragazza combina guai e priva di eleganza che, per conquistare un nuovo amore, decide di frequentare un corso di pasticceria. Maestro del corso, il signor Honorè, prenderà in simpatia la ragazza, affezionandosi praticamente subito a lei e la aiuterà a conquistare ilo suo amore. Ma non sarà che sotto questa simpatia si nasconda un sentimento più forte?
La storia è abbastanza banale e frivola, ho trovato che molte cose siano abbastanza frettolose e superficiali. Una persona può innamorarsi a prima vista come Cicely, ma il modo in cui Honorè si impegna per lei l'ho trovato al quanto irrealistico. Numero dopo numero Honorè continuerà a struggersi per lei e alla fine Cicely, farà qualcosa che ho trovato davvero incoerente. Però devo ammettere che alcuni colpi di scena, mi hanno proprio stupita perchè non me li aspettavo, senz'altro quest'autrice a talento però deve ancora lavorare sulla storia in sè.
Riguardo al disegno devo dire che numero dopo numero si ha una notevole evoluzione nello stile, all'inizio è fin troppo 'chibi', ma andando avanti si attenua sempre più fino ad avere uno stile, sempre molto manga, ma meno 'coccoloso' e su questo devo fare i complimenti per il miglioramento. Altri miglioramenti si vedono nei retini, che nel primo non mi fanno impazzire; i balloons, che sinceramente non ho capito perchè: nel primo numero sembrano messi bene, ma nel secondo diventano enormi disturbano la storia, come il carattere dei dialoghi che aumenta inspiegabilmente, per poi tornare normale nel terzo.
Alla fine questa storia l'ho trovata carina, anche se avrei cambiato un po' di cose, sicuramente un pubblico più giovane la apprezzerebbe di più. La consiglio molto quindi alle adolescenti amanti di dolcezza e frivolezza, per me quest'opera raggiunge la sufficienza e sono sicura che quest'autrice migliorerà sempre di più, quindi continuerò a tenerla d'occhio.
Panna cotta racconta le avventure di Cicely, una ragazza combina guai e priva di eleganza che, per conquistare un nuovo amore, decide di frequentare un corso di pasticceria. Maestro del corso, il signor Honorè, prenderà in simpatia la ragazza, affezionandosi praticamente subito a lei e la aiuterà a conquistare ilo suo amore. Ma non sarà che sotto questa simpatia si nasconda un sentimento più forte?
La storia è abbastanza banale e frivola, ho trovato che molte cose siano abbastanza frettolose e superficiali. Una persona può innamorarsi a prima vista come Cicely, ma il modo in cui Honorè si impegna per lei l'ho trovato al quanto irrealistico. Numero dopo numero Honorè continuerà a struggersi per lei e alla fine Cicely, farà qualcosa che ho trovato davvero incoerente. Però devo ammettere che alcuni colpi di scena, mi hanno proprio stupita perchè non me li aspettavo, senz'altro quest'autrice a talento però deve ancora lavorare sulla storia in sè.
Riguardo al disegno devo dire che numero dopo numero si ha una notevole evoluzione nello stile, all'inizio è fin troppo 'chibi', ma andando avanti si attenua sempre più fino ad avere uno stile, sempre molto manga, ma meno 'coccoloso' e su questo devo fare i complimenti per il miglioramento. Altri miglioramenti si vedono nei retini, che nel primo non mi fanno impazzire; i balloons, che sinceramente non ho capito perchè: nel primo numero sembrano messi bene, ma nel secondo diventano enormi disturbano la storia, come il carattere dei dialoghi che aumenta inspiegabilmente, per poi tornare normale nel terzo.
Alla fine questa storia l'ho trovata carina, anche se avrei cambiato un po' di cose, sicuramente un pubblico più giovane la apprezzerebbe di più. La consiglio molto quindi alle adolescenti amanti di dolcezza e frivolezza, per me quest'opera raggiunge la sufficienza e sono sicura che quest'autrice migliorerà sempre di più, quindi continuerò a tenerla d'occhio.