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Quando si parla di "Eiken", si parla di ecchi. Non necessariamente di un buon ecchi o di un pessimo ecchi, ma semplicemente di ecchi, senza pretese di sorta.

All'arrivo in occidente di questo anime, nessuno era davvero preparato a quello che avrebbe portato con sé, dopotutto erano altri tempi, internet era quasi una realtà casereccia, più un dungeon composto da vicoletti stretti chiamati AltaVista, Yahoo!, Virgilio, Arianna e, più avanti, Google, prima che quest'ultimo diventasse la grande piazza da cui, oggigiorno, si raggiunge praticamente ogni cosa. Un dedalo, dunque, che s'infittiva ancor più nei blog e nel quale reperire informazioni era cosa ardua, pertanto quando "Eiken" si affacciò dalle nostre parti non erano in molti ad avere dimestichezza col mondo degli ecchi, certo gli hentai c'era già, ma il discorso è diverso e ne parlerò probabilmente in altra sede, comunque, non c'era da stupirsi se c'è chi ha gridato allo scandalo per "Eiken", tacciandolo di essere addirittura pornografia animata, peraltro fine a se stessa.
Infatti "Eiken" è sostanzialmente un ecchi spudorato con intorno trama e ambientazione di circostanza, che, fondamentalmente, consiste nel mostrare costantemente le procaci protagoniste in situazioni ridicole e imbarazzantemente inverosimili (e non inverosimilmente imbarazzanti).

La trama consiste nel seguire le peripezie di Densuke Mifune che, il primo giorno di scuola, inciampa e cade a mani alte sul seno di Chiharu Shinonome, una formosa ragazza considerata la più bella e desiderata della scuola. A causa di questo incidente, la presidentessa Kirika Misono del club Eiken, di cui fa parte Chiharu, obbliga Densuke ad entrare a farne parte. Lo obbliga a colpi di tette e sedendocisi sopra, e qui già si capisce dove l'anime vuole andare a parare, infatti le attività in cui si trova coinvolto il club, e la scuola in generale, sono tutte altamente fraintendibili, così come il fatto che Kirika, in praticamente ogni scena, si trova in bocca gelati, banane o banane al cioccolato che consuma rigorosamente succhiandole in modo più esplicito che ambiguo.
Non è però corretto affermare che tutte le ragazze di "Eiken" siano esageratamente formose, alcune infatti non lo sono e, a parte Yuriko, la sorellina di Chiharu (che poi tanto sorellina non sembra), che punta su di un altra carta per sedurre Densuke, le altre, in particolare la professoressa Komon e Kyoko Morooka, la scienziata prodigio, non sembrano nemmeno particolarmente interessate al ragazzo. Per tranquillizzare tutti, aggiungo che nemmeno Kuma, l'orsa domestica e assistente di laboratorio di Kyoko, manifesta interesse per Densuke.

"Eiken", a conti fatti, per quanto banale ed esagerato, è una commedia ecchi, anche piuttosto divertente, il cui unico vero fattore disturbante è forse il personaggio di Komoe Harumachi, la ragazzina chibi esageratamente formosa dell'anime, e che perde punti proprio a causa della sua eccessiva sessualizzazione che, purtroppo, ne penalizza assai l'espediente comico.

Purtroppo non conosco molto bene il manga, ma è evidente che "Eiken" avrebbe potuto guadagnare un sostegno maggiore da parte del pubblico se avesse avuto più episodi, permettendo alla storia di procedere oltre e alla trama di svilupparsi maggiormente, ma già il fatto che gli episodi siano usciti ad un anno l'uno dall'altro (25.06.2003 il primo e 23.06.2004 il secondo) non faceva ben sperare nemmeno allora.

In conclusione, per quanto mi riguarda, "Eiken" ha il grande merito di aver contribuito significativamente a definire il genere ecchi per i miei standard e, in questo senso, lo considero una sorta di pietra miliare.
È un anime che va visto per quello che è e, in quest’ottica, ha addirittura perfettamente senso e risulta pure divertente, purché non si abbiano pretese da 2018 per un OAV ecchi in due parti del 2003.