Recensione
La forma della voce
9.0/10
Per valutare in modo molto approfondito questo film, bisogna soffermarsi su alcuni punti fondamentali che sono di massimo rilievo.
La prima cosa che viene in mente è che il film è fatto molto bene, poiché le animazioni e il doppiaggio in italiano lo fanno diventare una cosa spettacolare. Però ci si può soffermare di più sulla trama, che a parer mio è veritiera, dura e realistica. Qui si vanno a toccare argomenti delicati come quello del bullismo, che rimane purtroppo una piaga a livello sociale che continua, nonostante gli anni e le incessanti lotte dei genitori e degli studenti, ad esistere. Il punto in cui ci fa riflettere il film è dove ci fa vedere chiaramente che un bullo può ritrovarsi stranamente ad essere bullizzato dai propri compagni, e pian piano comincia a capire dove sbaglia, quindi vorrebbe ricominciare ad essere un ragazzo normale. Poi, in questi casi, non si sa se fidarsi o meno dei propri amici, perché si potrebbero rivelare altre persone.
Un punto a sfavore nel film è il finale, che ci sta, ma non è come me lo ero immaginato.
Il personaggio che è stato realizzato meglio secondo me è Nishimiya, perché nonostante tutte le cattiverie subite ha un buon cuore e sa perdonare.
Quindi è un bel film, che analizza da vicino comportamenti che realmente sono avvenuti, e l'autore ci fa vedere come si può migliorare.
La prima cosa che viene in mente è che il film è fatto molto bene, poiché le animazioni e il doppiaggio in italiano lo fanno diventare una cosa spettacolare. Però ci si può soffermare di più sulla trama, che a parer mio è veritiera, dura e realistica. Qui si vanno a toccare argomenti delicati come quello del bullismo, che rimane purtroppo una piaga a livello sociale che continua, nonostante gli anni e le incessanti lotte dei genitori e degli studenti, ad esistere. Il punto in cui ci fa riflettere il film è dove ci fa vedere chiaramente che un bullo può ritrovarsi stranamente ad essere bullizzato dai propri compagni, e pian piano comincia a capire dove sbaglia, quindi vorrebbe ricominciare ad essere un ragazzo normale. Poi, in questi casi, non si sa se fidarsi o meno dei propri amici, perché si potrebbero rivelare altre persone.
Un punto a sfavore nel film è il finale, che ci sta, ma non è come me lo ero immaginato.
Il personaggio che è stato realizzato meglio secondo me è Nishimiya, perché nonostante tutte le cattiverie subite ha un buon cuore e sa perdonare.
Quindi è un bel film, che analizza da vicino comportamenti che realmente sono avvenuti, e l'autore ci fa vedere come si può migliorare.