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10.0/10
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La seguente recensione riguarda la Perfect Edition da 27 volumi pubblicata nel nostro Bel Paese grazie all'editore perugino Star Comics.
"Io non faccio mai l’impossibile, per questo ci riesco”
- Yoh Asakura

Shaman King è un’opera sottovalutata: basta guardare siti specializzati sia nel nostro territorio che in quelli esteri per farsi un’idea che il manga, guardando una media prettamente matematica, non si scalza dal 7.5.
In questa mini-recensione voglio esporvi il mio pensiero su un prodotto che reputo fantastico e che spero di consigliare alle future generazioni in un panorama dove gli shonen non hanno più inventiva (fatte rare eccezioni) e dove si punta di più alla spettacolarità delle battaglie tralasciando vari elementi che devono essere presenti per quanto mi riguarda: coerenza, trama solida e caratterizzazione dei vari personaggi. Shaman King li presenta? A mio parere si.

Ricordando che ogni opinione è strettamente personale e il mio giudizio non minimamente assoluto, vi auguro una buona lettura!

Trama
La storia viene narrata in prima persona da Manta, un ragazzino che nel corso delle varie vicende trascriverà su un quaderno gli eventi più significativi cui assisterà in prima persona.
Una sera, mentre sta correndo in fretta e furia per prendere il treno, decide di optare per il cimitero usandolo come scorciatoia. All’improvviso, scorge un ragazzo ammagliato dall’immensità e quantità di stelle presenti in cielo: il suo nome è Yoh.
Quest’ultimo propone a Manta di ammirarle assieme a lui e agli spiriti che albergano nel cimitero: spaventato e incredulo, il ragazzino corre via.
Si apprenderà successivamente che Yoh è uno sciamano, una figura che comunica direttamente con gli spiriti, divinità ed anime dei morti: il suo sogno è quello di poter condurre una vita tranquilla standosene in pace ed ascoltando la sua musica preferita.
Inoltre si trova nella città di Tokyo per partecipare e vincere lo Shaman Fight, un torneo disputato ogni 500 anni che eleggerà lo Shaman King, ovvero diventare lo sciamano più potente (non entro nei particolari e nei dettagli per non rovinarvi la lettura).
Il manga presenta per i primi 25 capitoli situazioni prettamente autoconclusive ma assolutamente necessarie per la presentazione degli eterogenei individui; il mio consiglio, di conseguenza, è di non abbandonare Shaman King prima del volume quattro.

Personaggi
Il punto forte dell’opera: nel corso delle varie vicende, Yoh assieme a Manta incontrerà molti soggetti che l’accompagneranno nei vari round del torneo; come Ryu, un teppista che vuole coronare il sogno di trovare il posto perfetto; Horo Horo, uno sciamano discendente dalla tribù nordica Ainu con l’obiettivo di poter coltivare un immenso campo di cavoli ed accompagnato dal suo spirito Kororo; Anna, una sciamana Itako con il potere di richiamare qualsiasi spirito e attuale fidanzata di Yoh; Ren, un ragazzo appartenente alla famiglia cinese Tao nota per il numero spropositato di uccisioni: l’obiettivo del giovane, accompagnato dal suo spirito Bason, sarà quello di uccidere suo padre En che lo ha cresciuto lontano da tutti solo per vendetta; Amidamaru, spirito di un samurai leggendario che assisterà Yoh nel corso della storia; Chocolove, un ragazzo africano con la pettinatura Afro cui il sogno è quello di diventare un grande comico ispirandosi al suo maestro.
Questi sono solo alcuni dei personaggi che costituiscono l’intera avventura ma ne mancherebbero altrettanti come i membri degli X-Laws, un’organizzazione paramilitare con un obiettivo preciso e possessore di una giustizia propria ed assoluta da imporre; oppure i Gandhara, gruppo religioso che pratica le tecniche ascetiche.
Parantesi a parte per il villain Hao: un antagonista eccezionale con delle motivazioni valide, il quale obiettivo è quello di sterminare la razza umana per un evento antecedente la storia e liberare l’odio che alberga sulla terra. Vi posso assicurare che di manga ne ho letti, ma un personaggio come Hao è difficile trovarlo.
Le ambizioni, i sogni e i desideri di ogni singolo personaggio sono trattate egregiamente facendo capire al lettore che ognuno di loro vuole diventare Shaman King per veder coronato il proprio sogno e dimostrando che il mangaka Takei avesse in mente tutto fin dall’inizio senza perdersi in mere sciocchezze nel cammino aggiungendo elementi o capitoli superficiali.

Tematiche e disegni
L’opera è colma di valori che contraddistinguono la vita: amicizia, vendetta, redenzione, la perdita di un proprio caro, amore verso il prossimo, lo scavalcamento delle proprie paure e dei tormenti che affliggono da sempre l’uomo. In pillole, Shaman King è semplicemente la descrizione dell'esistenza in 27 volumi. Numerosi sono anche i riferimenti a varie religioni, in particolare al buddismo.
Quello che si nota maggiormente è l’evoluzione dei personaggi che avviene in maniera graduale ma con un risultato finale stupefacente, in particolare nei personaggi di Chocolove,Ren, Yoh e Hao senza togliere nulla agli altri. Da aggiungere i vari flashback dedicati all’apprendimento delle varie tecniche e soprattutto il primo incontro fra Yoh ed Anna: il dualismo fra i giovani risulta davvero toccante e non nascondo la mia commozione di alcune tavole anche per merito dei disegni. Per quanto riguarda quest'ultimi, si passa da un'immagine prettamente elementare (sia dei personaggi che negli sfondi) fino ad arrivare a poco meno di metà serie ad un miglioramento sorprendente: penso infatti che Shaman King sia uno dei pochi manga dove l’evoluzione è parecchio evidente, sia nei disegni che come detto prima nei personaggi.

Finale (no spoiler)
All'epoca Takei era molto affaticato a tenere i rigidi ritmi lavorativi e non sapeva come concludere la sua opera: probabilmente era sottointeso l'accaduto che la nota rivista Shonen Jump gli avesse fatto pressioni per portare la storia in un dato modo andando contro il volere dell'autore. La stanchezza, a cui si annetterono vendite in calo, furono la causa ufficiale mentre i contrasti tra Takei e l'editore quella ufficiosa: da tutto questo si spiegano la maggior parte delle recensioni negative.
3 anni dopo la “non conclusione“, Takei ottiene una seconda possibilità aggiungendo 16 capitoli che danno la parola fine all’opera. E che finale aggiungerei!
Un vero miracolo se possiamo chiamarlo cosi, un epilogo che riesce a togliere l'onta che albergava in esso; ho piagnucolato una volta terminato tanto da non leggere nessun altro manga per un'intera settimana. Nelle ultime due pagine il mangaka, in una postfazione, porge i suoi ringraziamenti ai fan descrivendo che fino alla fine ci ha creduto nel suo lavoro non rimpiangendo assolutamente nulla: un bonus che ho apprezzato particolarmente.

Edizione
Shaman King ha ottenuto due edizioni nel nostro territorio grazie all’editore Star Comics: la prima, composta da 32 volumi ma mancante di un finale proprio e più rara da trovare. La seconda, reperibile tranquillamente sul sito dello stesso editore, conta 27 volumi in una ottima perfect edition in un formato più grande rispetto allo standard con tavole riviste e migliorate dallo stesso Takei con al suo interno il vero finale che l’opera merita.

Difetti
Personalmente l’inizio non è dei migliori visto che c’è decisamente di meglio nell'intero panorama: mi riferisco solo ai primi 4 capitoli. Sia chiaro: è come cercare l’ago in un pagliaio e non abbassa assolutamente la mia valutazione.

Conclusioni
Ancora non me ne capacito del perchè Shaman King sia sottovalutato: non donerà quella boccata d'aria fresca e non innoverà più di tanto per il suo target ma questa è una giustificazione debole anche perchè solamente la filosofia che alberga è fenomenale. Per il finale troncato? certo, ma Takei è riuscito a ricevere un'altra chance per raddrizzare il tiro.
Nelle varie fiere cercherò sempre di consigliare questa summa opera facendo si di farla emergere, oltre che catalogarla nell'olimpo delle migliori dove meriterebbe un posto.

Grazie per aver letto!