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4.0/10
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Parte bene, poi rallenta, infine affonda e si dimentica, ecco in sintesi narrato il ritmo di questo anime ecchi molto particolare. La storia è particolarmente demenziale e ricca di 'tamarrate' ecchi solo per veri esperti di genere. Purtroppo, però, dopo pochi episodi perde del tutto la carica e mostra il fianco a un grosso problema che accennerò più sotto.

Ecco un breve riassunto della storia, quasi senza spoiler: in Giappone sono passati decenni da quando le espressioni sessuali sia nel pubblico che nel privato sono state bandite. Tutta la popolazione ha l'obbligo di indossare un micro-terminale detto PM che ha il compito di monitorare se il suo utilizzatore pronuncia parole ritenute sconce. Inoltre tutti sono tenuti a seguire la legge denominata Retta Via. Informazioni base sulla propria sessualità e sulla riproduzione sono state bandite, tanto che molti giovani crescono nell'innocenza, pena l'arresto e il carcere.
La nostra storia narra di Okuma, figlio di un noto terrorista, che al fine di riabilitare il suo nome, va in una scuola dall'alto profilo morale, frequentata da Anna, la figlia di Sophia e Matsukage Nishikinomiya, i due politici che hanno fatto approvare la legge restrittiva (ma vorrebbero renderla ancora più restrittiva con cinture di castità hi-tech). Anna è l'unica bambina che abbia dimostrato a Okuma quando era alle elementari un po' di empatia, e il ragazzo vede erroneamente in lei un simbolo di purezza. Ma nella scuola conosce Ayame Kajo, leader e fondatrice dei SOX, una tizia che va in giro nuda, coperta solo con un lenzuolo svolazzante e mascherata con un paio di mutante.
In questo futuro distopico, Ayame dapprima costringerà Okuma, ma poi tra i due nascerà un sodalizio, al fine di combattere contro la censura, distribuire materiale pornografico tra i giovani e diffondere la conoscenza.
L'anime si distribuisce in due archi narrativi: il primo narra della costituzione del gruppo SOX e della loro battaglia, in particolare contro una legge che vuole introdurre una cintura di castità.
Il secondo arco invece narra della battaglia contro un antagonista ladro di mutande sporche che rischia di gettare cattiva luce anche sull'operato del SOX.
Infine il dodicesimo episodio conclusivo non aggiunge nulla ai precedenti e non chiude nemmeno la storia.

Nonostante la partenza demenziale, divertente, surreale, con ambientazione distopica e una sorta di obiettivo nobilitante (nel loro tipo di distopia), quest'anime fallisce nel suo obiettivo. C'è un'ipocrisia di fondo che accompagna i protagonisti, incapaci ad uscire dal ruolo che devono recitare in anime di questo genere. Immaginate che sia un anime a tema ambientalistico in cui i suoi protagonisti cercano di sensibilizzare i compagni di scuola sui temi ambientali, senza mai metterli in pratica. Immaginate che sia un anime a tema sportivo in cui i suoi protagonisti cercano di sensibilizzare i compagni di scuola su allenarsi bene e tenersi in forma, salvo poi fare tutto il contrario. Ecco, in quest'anime Ayame va in giro nuda, distribuisce materiale pornografico, parla in modo sconcio, ma non pratica e anzi si imbarazza se vede Okuma in mutande. Tutti i membri del SOX hanno questa ipocrisia di fondo, anche se coniugata in modo differente.
Attorno a loro girano molti altri studenti, tra cui spicca Anna, presidentessa del consiglio studentesco per la morale, che si lascia andare ad effusioni sessualmente esplicite senza mai che il suo congegno PM suoni o che il povero e fesso Okuma ne approfitti.
Ritroviamo quindi situazioni harem, spinte, al limite dell'ecchi, senza mai che i protagonisti escano dal ruolo del bravo ragazzo o delle brave ragazze. Non cadono in tentazione, ma integerrimi trattano e visionano materiale di ogni natura, come se si scorressero le bollette da pagare o le notizie sportive.
Francamente dopo un po' ci si stufa.
Inoltre, dopo la visione dei primi episodi, in particolare col secondo arco narrativo, si subisce l'effetto assuefazione sia per la trama ridicola sia per l'appiattimento delle situazioni, sempre uguali.

Mi spiace, ma non lo consiglio, anche se la scena in cui Anna che si lancia dall'altura e lascia alle sue spalle un arcobaleno non l'avevo mai vista prima.