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Non sono amante dell’ecchi e chi mi conosce lo sa bene, figuriamoci quanto l’elemento è talmente pressante da arrivare a parlare quasi di un soft porno.
Ma devo ammetterlo, il manga “Le mie palle” è stato una piacevolissima eccezione.
La trama vede protagonista lo sfortunato - e vergine - Kota Sato, un lavoratore part time che si ritrova coinvolto nella minaccia della fine dell’umanità. Infatti, proprio mentre sta facendo pipì per strada, un angelo di Dio alla ricerca del demone Emmanuelle – sceso sulla terra per distruggere l’umanità- sigilla quest’ultimo proprio nei testicoli di Kota. Ellis, una demonietta mandata sulla terra per liberare la sua regina, tenterà in ogni modo di far eiaculare lo sfortunato ragazzo, di modo che si compia il destino dell’umanità. Sarà compito di Kota, a questo punto, resistere 30 giorni senza mai…. Venire!
Inutile dire che il manga punta tutto su un susseguirsi di gag comiche a tema sessuale, ergo se l’argomento infastidisce, imbarazza o quant’altro, non fa per voi.
Disegnato da Takashiro Seguchi e scritto da Shigemitsu Harada, composto da 6 volumi totale, “Le mie palle” risulta una lettura tragi-comica in cui l’autore ha saputo destreggiarsi coraggiosamente tra scene esilaranti e spinte, ma senza mai cadere nell’uso della pornografia diretta: per quanto infatti le scene di sesso siano il centro della vicenda, sono tuttavia anche mascherate adeguatamente ogni volta. Inoltre, non è da dare per scontato che ad accompagnare l’elemento ecchi ci sia ugualmente quello romantico, e anzi i sentimenti stessi fanno più volte da perno per il susseguirsi della storia.
I personaggi sono abbastanza stereotipati, ma vista la lettura leggera proposta, non ci si può aspettare di meglio; risultano perfettamente funzionali alle gag umoristiche proposte.