Recensione
Blue Flag
8.0/10
Recensione di erika zago
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Durante la mia ricerca di un manga sentimentale che trattasse l’argomento "adolescenza e primi amori" in modo realistico e profondo, mi sono imbattuta in questo manga dalla trama che rappresenta il solito shoujo con il classico triangolo trito e ritrito. In questo manga però, ci vengono subito proposte delle differenze da quest’ultimi, come per esempio il punto di vista maschile da cui vengono narrate le vicende, che trovo essere uno dei maggiori punti di forza dell’opera. Non mi sono mai identificata nelle ragazze di questi racconti sentimentali, eppure con il protagonista Taichi sono entrata subito in sintonia, soprattutto con i suoi pensieri e innumerevoli difetti, mi sembrava di conoscerlo da sempre. I personaggi che lo circondano non sono da meno, sono tutti molto riconoscibili e realistici. L’autore pur introducendo molti personaggi riesce a portare avanti e dare un degno finale a tutti quanti. In breve la trama vede Taichi che all’inizio del terzo anno di liceo, si ritrova ad aiutare la sua compagna di classe Futaba, alla conquista del suo vecchio amico d’infanzia Toma, con cui non ha più molta confidenza, anche se per quest’ultimo, Taichi è rimasto un caro amico. Ma le cose non saranno così semplici perché nel cuore di Toma c’è da sempre qualcun altro.
Questa serie tocca molti argomenti molto importanti, sicuramente il primo manga che leggo, ad essere riuscito a parlare degnamente di omosessualità. Ma non si può definire questo manga solo su quest’argomento, c’è praticamente tutto: i primi amori impacciati, il lutto e i difficili rapporti famigliari, l’essere coerenti con se stessi e i propri sentimenti, il tutto affacciato al più spaventoso periodo della nostra vita, l’ultimo anno di liceo.
Sono rimasta incollata alle pagine di questa serie dall’inizio alla fine, col batticuore per tutti i personaggi anche quelli che all’inizio fanno di tutto per farsi odiare, eppure quando sono arrivata alla fine dell’ottavo volume provavo pareri molto contrastanti sul’epilogo che l’autore a voluto dare. Perché questo finale? Niente di quello che è successo fino a quel momento poteva giustificare quel finale. Però l’autore si è impegnato così tanto nel farci capire che le scelte che compiamo tutti i giorni, sono solo nostre e non dobbiamo giustificarci con nessuno, che alla fine non me la sono sentita di condannare questo finale.
Il tratto mi è piaciuto moltissimo, mischia disegni realistici per le situazioni più serie, ad un tratto più stilizzato e coccoloso per i momenti divertenti e spensierati. L’edizione della Planet Manga è ok, i volumi non presentano sovra copertina e sono abbondanti di pagine con un prezzo giusto. Infine il mio voto complessivo è 8 e un po’ mi dispiace, perché avrei voluto dare a quest’opera un voto più alto, dato il modo in cui è riuscita a emozionarmi, per lo stesso motivo non me la sento neanche di dare un voto più basso. Consiglio questo manga ad un pubblico molto vasto, agli amanti degli shoujo per le scene romantiche (anche agli amanti degli yaoi e yuri, anche se questo manga non presenta nessuna scena spinta e fan service molto ridotto) e dei seinen per le innumerevoli parti riflessive e mature.
Questa serie tocca molti argomenti molto importanti, sicuramente il primo manga che leggo, ad essere riuscito a parlare degnamente di omosessualità. Ma non si può definire questo manga solo su quest’argomento, c’è praticamente tutto: i primi amori impacciati, il lutto e i difficili rapporti famigliari, l’essere coerenti con se stessi e i propri sentimenti, il tutto affacciato al più spaventoso periodo della nostra vita, l’ultimo anno di liceo.
Sono rimasta incollata alle pagine di questa serie dall’inizio alla fine, col batticuore per tutti i personaggi anche quelli che all’inizio fanno di tutto per farsi odiare, eppure quando sono arrivata alla fine dell’ottavo volume provavo pareri molto contrastanti sul’epilogo che l’autore a voluto dare. Perché questo finale? Niente di quello che è successo fino a quel momento poteva giustificare quel finale. Però l’autore si è impegnato così tanto nel farci capire che le scelte che compiamo tutti i giorni, sono solo nostre e non dobbiamo giustificarci con nessuno, che alla fine non me la sono sentita di condannare questo finale.
Il tratto mi è piaciuto moltissimo, mischia disegni realistici per le situazioni più serie, ad un tratto più stilizzato e coccoloso per i momenti divertenti e spensierati. L’edizione della Planet Manga è ok, i volumi non presentano sovra copertina e sono abbondanti di pagine con un prezzo giusto. Infine il mio voto complessivo è 8 e un po’ mi dispiace, perché avrei voluto dare a quest’opera un voto più alto, dato il modo in cui è riuscita a emozionarmi, per lo stesso motivo non me la sento neanche di dare un voto più basso. Consiglio questo manga ad un pubblico molto vasto, agli amanti degli shoujo per le scene romantiche (anche agli amanti degli yaoi e yuri, anche se questo manga non presenta nessuna scena spinta e fan service molto ridotto) e dei seinen per le innumerevoli parti riflessive e mature.