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Studiando letteratura a scuola e maturando una certa passione per l'arte nel corso degli anni, mi sono reso conto che i romanzi, i film e le musiche sono i migliori quando raccontano le verità del mondo umano attraverso la finzione. Troviamo questa caratteristica anche in "Umineko no Naku Koro ni", videogioco e romanzo al tempo stesso.

Il gioco consiste nel teorizzare e investigare gli enigmi che andremo a conoscere leggendo i "question arcs", ovvero i primi quattro episodi della raccolta. Si tratta infatti di un giallo, anche se molto sui generis. I membri della famiglia Ushiromiya vengono misteriosamente assassinati da una strega, uno dopo l'altro. La sfida è scoprire la realtà che si cela dietro la magia, ovverosia come i vari personaggi sono veramente morti sull'isola di Rokkenjima quel giorno, raccogliendo indizi e individuando eventuali false piste.

Ai "question arcs" seguono i "core arcs", ovvero gli episodi che rispondono a ogni punto interrogativo. Ma le risposte vengono fornite con un linguaggio criptico, in modo tale che solo chi ha letto i primi quattro episodi potrà capirne il significato. Anche quei passaggi che a una prima lettura sembrano lungaggini irrilevanti, quando giungiamo a conoscenza della verità, assumono l'aspetto di informazioni che avevamo sottovalutato o tralasciato.

Come anticipavo però, "Umineko" svolge anche la funzione di romanzo. L'esperienza, di per sé, consiste nel leggere la storia unita a immagini, effetti sonori e musica. Attraverso questa sua opera, l'autore dimostra non solo di aver raccolto un bagaglio culturale non indifferente, ma dà anche prova della sua straordinaria sensibilità e del suo passato di servizi sociali. Difatti chi ben conosce lo stile di Ryukishi07, sa che i suoi racconti sono spesso e volentieri ritratti di dinamiche famigliari, bullismo, amicizia e amore. "Umineko" assume toni anche estremamente cupi e tormentati, ma la risoluzione è la meno scontata e la più bella che si possa immaginare. Penso che anche da questi punti di vista sia assolutamente la sua opera più riuscita. Come se non bastasse, questa visual novel assume anche i tratti di un vero e proprio romanzo di formazione, e anche sotto questo aspetto la storia lascia un segno indelebile.

Il videogioco contiene circa 200 musiche, le quali esplorano i mood più svariati e spaziano dall'acustica all'elettronica. Quindi se volessimo estrapolare la colonna sonora dalla visual novel vera e propria, già ci sarebbe un mondo da esplorare.

Unico neo: non esiste una traduzione italiana ufficiale di "Umineko". Esiste una patch in italiano sviluppata a livello amatoriale, ma l'edizione occidentale è tradotta solo in inglese, e personalmente ho preferito leggerlo in questa lingua. Per quanto riguarda l'aspetto grafico, io preferisco i disegni originali di Ryukishi07: non sono un amante della nuova grafica introdotta nell'edizione Mangagamer. Meglio la versione da Playstation 3, ma trovo lo stile troppo perfetto e anonimo. I personaggi disegnati dall'autore, con tutte le loro imperfezioni, hanno più personalità.

In definitiva, questo videogame è un'esperienza completa. Se avete perso l'amore per i romanzi, il teatro, il cinema, l'arte e la creatività in genere, è possibile che "Umineko" lo farà sbocciare di nuovo. Non ho dubbi, questa è una delle letture che ho amato di più.