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Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler

"Jujutsu Kaisen", tratto dall'omonimo manga scritto e disegnato dal maestro Gege Akutami, è un anime di ventiquattro episodi cominciato nella stagione autunnale del 2020 e prodotto da Studio MAPPA ("Attack on Titan: The Final Season", "Dororo 2019" e "Banana Fish").

Trama: Yuji Itadori è un ragazzo con delle capacità fisiche fuori dal comune e che vive da solo con suo nonno. Per via di queste sue capacità Yuji viene conteso dai club sportivi della sua scuola, tuttavia decide di unirsi al club dell'occulto per aiutare due suoi senpai ad impedire che venga chiuso. Finché un giorno i due senpai non entrano in possesso di un artefatto soprannaturale molto pericoloso, un dito appartenuto a un essere soprannaturale, una "maledizione" di nome Ryomen Sukuna, in grado di attirare altre maledizioni. In queste circostanze fa la conoscenza di Megumi Fushiguro e di Satoru Gojo, due stregoni della scuola di arti occulte di Tokyo, rispettivamente studente e maestro, incaricati di trovare l'ubicazione del dito. Per via di varie circostanze Yuji si troverà poi costretto a divorare il dito di Sukuna, per poi venire controllato da quest'ultimo e sconfitto da Gojo-Sensei. Una volta ripresi i sensi, scopre di essere anch'egli in possesso di poteri soprannaturali e che è in grado di contenere il potere di Sukuna dentro di sé, per tale motivo decide di entrare nella scuola di arti occulte di Tokyo.

Personalmente mi sono approcciato al suddetto anime con un certo entusiasmo, dato che seguo l'opera originale già da alcuni anni. E reputo "Jujutsu Kaisen" uno dei manga battle shonen più interessanti degli ultimi vent'anni. Inizialmente potrebbe sembrare il solito prodotto mainstream. Non che sia necessariamente un male, ma non fermatevi alle semplici apparenze, con l'andare avanti sono sicuro che ne rimarrete colpiti. Per quanto riguarda l'anime in questione, adatta i primi sette volumi del manga e una piccola parte del volume 8. In questa prima stagione impareremo a conoscere i protagonisti delle vicende e ci verranno presentati alcuni dei segreti riguardanti il mondo delle maledizioni, che pesca a piene mani dal folklore e dalla mitologia insite nella cultura giapponese.

Per quanto concerne i personaggi, mi limiterò a descrivere solo alcuni tra i personaggi più importanti della serie. In questo caso parlerò unicamente del gruppo di protagonisti principali, senza però entrare troppo nei dettagli.

Il primo è Yuji Itadori. Come già detto in precedenza, si tratta del protagonista della serie. È un ragazzo solitamente allegro e dotato di grande coraggio. Ha fatto una promessa a suo nonno e fa di tutto per tenere fede a tale promessa. Inoltre è in grado di trattenere dentro di sé Ryomen Sukuna, la maledizione più potente e temuta di tutti i tempi.
Abbiamo poi il già citato Megumi Fushiguro, il primo stregone incontrato da Yuji e che frequenta il primo anno alla scuola di arti occulte di Tokyo. Si tratta di un ragazzo che prende le cose molto seriamente e che si comporta freddamente con tutti. Appartiene a una delle tre famiglie di stregoni più importanti del mondo della stregoneria, la famiglia Zen'in, e proprio per via del suo lignaggio ha un grande talento per la stregoneria, riconosciuto persino da Satoru Gojo in persona.
Parlando di quest'ultimo, si tratta di un insegnante della scuola di arti occulte di Tokyo, ritenuto all'unanimità lo stregone più potente. Talmente potente che neppure Sukuna non ha potuto nulla contro di lui (seppur quest'ultimo non era al massimo del proprio potenziale, devo fare questa precisazione). Tuttavia, a dispetto del ruolo che ricopre, ha un modo di fare piuttosto irriverente, e non si sa mai cosa gli passi realmente per la testa. Sembra voler portare una ventata d'aria fresca nel mondo della stregoneria, per questo motivo decide di accogliere Yuji all'interno della scuola, ed è uno dei pochi che si schiera dalla sua parte.
Nobara Kugisaki, l'unica ragazza che del primo anno, unitasi al gruppo dei nostri protagonisti in seguito all'arrivo di Yuji, è una ragazza dal carattere forte e che finisce per "scontrarsi" continuamente con Yuji. I due insieme costituiscono forse l'anima più divertente nella maggior parte degli episodi della serie.
Infine ci sono i senpai del secondo anno. La prima è Maki Zen'in, anche lei membro della famiglia Zen'in, ma al contrario di Fushiguro non ha ereditato i poteri, stessa sorte toccata alla sorella gemella Mai. Nonostante ciò non demorde ed è decisa a dimostrarsi degna del nome che porta sulle spalle. Poi abbiamo Toge Inumaki, un ragazzo particolare che comunica utilizzando come parole nomi di cibo e di varie pietanze, per via del fatto che possiede un potere legato alle parole che utilizza e che potrebbe mettere in pericolo le persone che ha intorno. Per finire abbiamo il personaggio più assurdo della serie, Panda, un panda parlante creato dal preside della scuola utilizzando una bambola maledetta (uno strumento utilizzato da alcuni stregoni), che al contrario delle apparenze frequenta anche lui il secondo anno.
Per quanto riguarda i personaggi che non ho citato, vi posso assicurare che il cast è ben caratterizzato ed estremamente variegato. Anche gli antagonisti sono caratterizzati molto bene. Di questi non vi anticipo quasi niente, poiché vorrei lasciare a voi il piacere di scoprirli, ma vi assicuro che difficilmente ne rimarrete delusi.

E di certo non si può parlare di personaggi senza citare il doppiaggio. In questo caso mi riferirò unicamente ai seiyuu dei personaggi di cui ho già parlato. Tra parentesi inserirò alcuni dei personaggi da loro doppiati in passato, per farvi comprendere meglio l'alto livello del cast di seiyuu di questa serie. Il primo è Jun'ya Enoki (Pannacotta Fugo di "Le bizzarre avventure di JoJo: Vento Aureo", Jotaro Kizuki di "Run with the Wind" e Takezo Kurata di "Kono Oto Tomare"), che doppia il protagonista Yuji Itadori. Enoki fin da subito si è dimostrato adatto al ruolo affidatogli, riuscendo nel non semplice compito di valorizzare sia i momenti di allegria e leggerezza nei quali viene coinvolto il personaggio sia i momenti di serietà. Poi abbiamo Yuma Uchida (Kazuomi Oga di "ReLIFE", Ash Lynx di "Banana Fish", Chika Kudo di "Kono Oto Tomare" e Kyo Soma di "Fruits Basket"), che doppia Megumi Fushiguro. Sul lavoro svolto da quest'ultimo ero molto curioso, poiché si tratta di un personaggio che apprezzo parecchio. E devo ammettere di esserne rimasto davvero soddisfatto. Non era un compito semplice riuscire a catturare l'anima di Megumi, ma lui c'è riuscito egregiamente. Asami Seto (Chihaya Ayase di "Chihayafuru", Lily Hoshina di "B: The Beginning", Mai Sakurajima di "Seishun Buta Yarou" e Raphtalia di "The Rising of the Shield Hero"), la doppiatrice di Nobara Kugisaki, il mio personaggio femminile preferito della serie, per cui avevo grandi aspettative sul suo operato. Tuttavia ero un po' dubbioso, poiché non avevo mai ascoltato la Seto su un personaggio dal carattere simile a Nobara, che è esuberante e piena di grinta. Invece sono rimasto piacevolmente sorpreso. Proseguiamo con Yūichi Nakamura (Greed di "Fullmetal Alchemist: Brotherhood", Tetsuro Kuro di "Haikyuu", Bruno Bucciarati di "Le bizzarre avventure di JoJo: Vento Aureo" e Hawks di "My Hero Academia"), il doppiatore di Satoru Gojo, uno dei personaggi più carismatici dell'intera serie e per giunta il mio attuale personaggio preferito. Quindi non un ruolo semplice, ma nonostante ciò ero fiducioso che avrebbe fatto un ottimo lavoro, e le mie aspettative non sono state affatto deluse. In ogni scena in cui appare, Gojo monopolizza l'attenzione, ciò è da attribuire anche e soprattutto alle grandi doti di Nakamura. Poi c'è Jun'ichi Suwabe (Archer di "Fate", Yaichirō Shimogamo di "The Eccentric Family", Akira Hayama di "Food Wars" e Shota Aizawa di "My Hero Academia"), il doppiatore di Sukuna. Il personaggio da lui interpretato è un po' il deus ex machina di Yuji, che appena entra in campo schiaccia chiunque gli si pari davanti e che prende facilmente il sopravvento. Di conseguenza, un personaggio dal carisma incredibile, per cui neanche il suo ruolo era semplice, ma Suwabe è riuscito magistralmente a portare a termine tale compito. Abbiamo poi Mikako Komatsu (Miuna Shiodome di "Nagi no Asukara", Seishiro Tsugumi di "Nisekoi", Saika Totsuka di "Oregairu" e Cinnabar di "Houseki no Kuni"), che doppia Maki Zen'in. Per quanto riguarda il suo personaggio, non avevo particolari aspettative, lo ammetto, ma ero comunque sicuro che la Komatsu avrebbe svolto un buon lavoro, e forse è andata anche meglio di quanto mi aspettassi. Proseguiamo ancora con Kōki Uchiyama (Meruem di "Hunter X Hunter", Raku Ichijo di "Nisekoi", Kei Tsukishima di "Haikyuu" e Shigaraki Tomura di "My Hero Academia"), il doppiatore di Toge Inumaki. Sicuramente il personaggio più difficile da interpretare, a causa del suo lessico limitato al cibo utilizzato per contenere i propri poteri. Una vera e propria sfida, se vogliamo, superata a pieno titolo per quel che mi riguarda. Per ultimo, ma non per importanza, abbiamo Tomokazu Seki (Gilgamesh di "Fate", Toji Suzuhara di "Neon Genesis Evangelion", Toya Kinomoto di "Cardcaptor Sakura", Sosuke Sagara di "Full Metal Panic" e Sanemi Shinazugawa di "Demon Slayer"), il doppiatore di Panda. Il suo è un personaggio particolare, per via della sua natura di bambola maledetta. Era un compito abbastanza difficile, ma è riuscito a fare un ottimo lavoro.

Ma il vero e proprio fiore all'occhiello di questa serie è il comparto tecnico, uno degli aspetti migliori di questa produzione. Studio MAPPA è riuscito a mettere in scena combattimenti davvero di altissimo livello, con una resa grafica e delle animazioni di qualità sopraffina. Ogni singolo episodio risulta perfetto da questo punto di vista e le capacità di ogni singolo personaggio vengono valorizzate in una maniera incredibile. Cito in particolare le scene che coinvolgono in primis Yuji, ma anche Gojo-Sensei, Megumi e Nobara. So che potrebbe sembrare esagerata come dichiarazione, ma non capita spesso di vedere una produzione seriale di così alto livello. Non voglio azzardare a dire che sia la migliore in assoluto sotto quest'aspetto, ma penso che ci si avvicini di parecchio. Il lavoro svolto dallo studio è decisamente da applaudire a piene mani, soprattutto se consideriamo il numero di produzioni di cui si è sobbarcato nell'ultimo periodo, tutto ciò senza intaccare minimamente la qualità sia di questa sia delle altre produzioni, cosa non propriamente semplice e scontata. Anche per quanto riguarda il character design dei vari personaggi è stato svolto un ottimo lavoro. I design sono tutti estremamente fedeli al manga originale e accattivanti.

L'ultimo aspetto degno di nota della serie di cui vorrei parlare è il comparto musicale. Per cominciare, abbiamo la prima opening, "Kaikai Kitan" di Eve. Una canzone ben ritmata che scava nel profondo dell'anima di Yuji, tormentato dal malvagio essere con cui deve convivere, il quale tuttavia non perde le speranze per un futuro migliore. La seconda opening è "Vivid Vice" dei Who-ya Extended, una canzone dal ritmo energico, il cui testo si adatta perfettamente alla parte di storia narrata in quel momento, poiché viene citato in maniera quasi palese ancora una volta Yuji, stavolta messo alle strette da coloro che lo considerano un essere da temere e di cui sbarazzarsi. Partendo invece dalle ending, abbiamo la prima, "Lost in Paradise" di Ali, una canzone dal ritmo molto accattivante, con un bel tocco di jazz, ma che nasconde anche un anima più rap. Un connubio particolare di generi davvero ben riuscito. Il testo è ambientato a Tokyo, la città dove si trovano i protagonisti, e ci insegna come affrontare la vita. La seconda ending è "Give It Back" dei Cö shu Nie. Si tratta di una canzone dal ritmo malinconico e nostalgico, forse la canzone con il messaggio più bello di "Jujutsu Kaisen", e cioè che nessuno è realmente solo. Né noi né tantomeno lo stesso Yuji, che nel corso della serie stringe rapporti solidi con molte persone. Per quanto riguarda la colonna sonora invece, se ne sono occupati Arisa Okehazama ("The God of High School") e Yoshimasa Terui, due compositori emergenti che reputo molto promettenti, accompagnati dal più esperto Hiroaki Tsutsumi ("Dr. Stone", "Akashic Records of Bastard Magical Instructor" e "Mushoku Tensei: Isekai Ittara Honki Dasu"). I tre hanno svolto un ottimo lavoro da questo punto di vista, impreziosendo la colonna sonora anche con alcune insert song davvero sublimi.

Tirando le somme su "Jujutsu Kaisen", penso che sia uno dei prodotti animati migliori degli ultimi dieci anni, una serie di una qualità altissima. Poche volte mi è capitato di incappare in anime di una qualità simile, l'esempio perfetto di come andrebbe fatta una trasposizione animata. Basti vedere la crescita che ha avuto il già ottimo manga originale dall'inizio dell'anime per capire quanta influenza abbia avuto. Da lettore del manga non posso che esserne contento di tutto questo, è una serie che consiglierei di provare a chiunque e in qualsiasi forma. E per fortuna sembra che Shueisha voglia puntare molto su questa serie, tra sequel e trasposizione cinematografica del volume 0 (con protagonista Yuta Okkutsu, personaggio di cui ho volutamente evitato di parlare, poiché è solamente citato nel corso dell'anime e non è ancora apparso) annunciati entrambi praticamente da pochissimo. Per concludere, vi consiglio vivamente di vedere questa serie, sono sicuro che riuscirà a soddisfare le vostre aspettative.