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Sicuramente un voto più dettato dall'affetto personale che da un parere prettamente oggettivo, però non potrei fare altrimenti. Sono tanti i punti che migliorerebbero sensibilmente con una revisione più approfondita, ma mi piace più valutare il complesso che fare la somma dei demeriti.

La storia si apre molto bene, non c'è che dire. Un incipit che mostra da subito mordente, quasi sul genere thriller: dei bambini che sono cresciuti felicemente in un orfanotrofio paradisiaco scoprono la terribile verità dietro quel luogo e, peggio, dietro l'intero mondo in cui vivono. Parte così una lotta tra dei bambini prodigio e degli adulti "amorevoli" che li hanno cresciuti con amore solo per renderli il cibo più appetibile. Trama dal carattere forte, a volte quasi tendente all'horror, che ti fa sentire tutta la tensione di ogni singola mossa delle due parti in gioco; una partita a scacchi in cui i bambini cercano con tutte le forze di non perdere neanche una pedina.

Non voglio scendere nei dettagli della trama, per cui da qui in poi mi limiterò a dare un personale parere sulla qualità del manga.
Andando avanti, questa grande tensione dell'inizio si va perdendo, rischiando di deludere chi sperava fosse una storia perennemente sul filo del rasoio, ma la storia vira verso una via più indirizzata alla sopravvivenza e all'azione. Un cambio di rotta che ha però molti spunti interessanti: da ai personaggi la possibilità di subire una crescita evidente, si delineano meglio i rapporti tra i protagonisti e i ruoli di ciascuno, subentrano nuovi personaggi carismatici e le situazioni hanno la possibilità di variare in continuazione.

Per circa tre quarti del manga tutto procede con un buon ritmo, si può essere più o meno d'accordo con le scelte narrative dell'autore, ma superato questo punto diventa evidente il grande problema di questo manga:
la fretta.
Il ritmo diventa tremendamente accelerato di colpo, interi mesi spazzati via da alcuni timeskip, personaggi principali finora al centro delle vicende diventano marginali, si interrompe la crescita dei personaggi, di volume in volume i momenti fondamentali ricevono sempre meno pagine ed enfasi.
La storia non perde di validità, per gusto personale l'ho gradita molto fino alla fine, ma ci sono stati momenti chiave, momenti emozionanti e addii sentiti che non risultano per niente memorabili. Amici che hanno vissuto avventure che hanno cambiato l'intero mondo si salutano in mezza pagina, morti toccanti che toccanti non risultano tali perché vengono liquidate in due pagine alla meno peggio.
Sarebbero bastati due volumi in più per trasformare questo manga molto valido in un probabile capolavoro.

In chiusura voglio sottolineare comunque che ,potessi valutare solo la storia, non mi tratterrei dal dare un 9 ma, nonostante i problemi di ritmo della narrazione e qualche svolta di gemere e trama che può far storcere il naso, penso che sia un'ottima opera prima per un autore che si affaccia per la prima volta nella giungla editoriale; sono sicuro che con questo manga il sensei Shirai possa ottenere il giusto incoraggiamento per fare bene fino in fondo in futuro.