Recensione
The Promised Neverland
6.5/10
Recensione di erika zago
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The Promised Neverland, titolo che sembrava essere uno dei più riusciti degli ultimi anni, sembrava perchè all'incirca ai 3/4 della storia, il manga comincia a percorrere una folle corsa verso la conclusione che uccide qualsiasi coinvolgimento. Inoltre si nota che alcune cose sono state cambiate in corso d'opera.
La trama è molto semplice ma d'impatto, racconta la storia di questi bambini che vivono felicemente nell'orfanotrofio di Grace Field, accuditi dalla loro balia che loro chiamano mamma. Un giorno però, 2 bambini tra i più intelligenti (Emma e Norman), scoprono la terribile verità, l’orfanotrofio è un allevamento di bestiame per i demoni che vivono all'esterno delle mura che lo circonda. Da qui ha inizio la loro lotta per la sopravvivenza, dovranno riuscire a scappare dall’orfanotrofio e non far capire alla mamma che sanno tutto. I protagonisti di questa storia Emma, Norman e Ray, sono tutti e 3 ben caratterizzati all'inizio. Emma è il pilastro del gruppo, intelligente, agile, intraprendente ma troppo emotiva. Norman invece è anch'esso intelligente ma più riflessivo e calcolatore e infine Ray anche lui molto astuto e scaltro ma troppo pessimista. Nel corso dell’opera ci vengono presentati veramente un numero spropositato di personaggi, molti dopo che ci vengono presentati e hanno svolto la loro parte nella storia, vengono facilmente dimenticati.
Questo incipit aveva fatto molto scalpore, perchè preannunciava una corsa alla sopravvivenza e un lotta d'astuzia contro la mamma che farà di tutto per mettergli i bastoni fra le ruote, ed in effetti c'è stata, l'inizio del manga non ci fa rimanere affatto delusi ma più va avanti la storia, più ci saranno azione e combattimenti perdendo il senso di oppressione e i giochi psicologici che ci avevano tanto appassionato nei primi volumi. Detto questo, secondo me, il manga reggeva ancora, la scoperta della storia del mondo dei demoni era interessante, le cose che rovinano completamente questo manga sono 2:
-i volumi finali, dove le scene importanti di perdite o importanti eventi, non hanno il giusto spazio e neanche il minimo impatto sui personaggi che nel capitolo successivo sembrano essersi già dimenticati dell'accaduto;
-il personaggio di Emma, la protagonista della storia che nel corso dei 20 volumi non ha nessuna evoluzione, sembra che la storia si plasmi intorno a lei e succedono un sacco di cose che le fanno comodo, riesce a cambiare il mondo solo con uno dei suoi discorsi pieni di buonismo. Alla fine anche gli altri 2 coprotagonisti finiranno per adeguarsi a lei, perdendo la loro caratterizzazione e diventando solo delle macchiette.
Non era questo che volevo vedere, volevo vedere dei bambini crescere, riuscendo a sopravvivere grazie alla loro astuzia e grande forza di volontà, non una sequela di monologhi che elogiano amore e benevolenza, che saranno belli e giusti, ma pensare di cambiare le persone e il mondo solo così è abbastanza assurdo e infantile.
I disegni personalmente mi sono piaciuti, non sono per tutti però, a chi non piacciono i disegni molto abbozzati non consiglio quest’opera. La parte migliore però, sono sicuramente gli sfondi e le prospettive dei vari paesaggi, basti guardare le fantastiche copertine, una più bella dell’altra. Anche il design dei demoni è ben fatto e studiato, si vede che ci hanno lavorato molto.
Ho pensato molto a che voto dare a quest’opera, dentro di me c’è ancora del risentimento perché i numeri iniziali mi avevano preso molto e ogni numero era una continua scoperta ma delle scelte sbagliate e la troppa fretta, hanno fatto deragliare questa storia.
Quindi direi un 6,5, una sufficienza per le buone idee e per la maggior parte dei volumi che ti fanno rimanere col fiato sospeso, ma comunque senza lodi.
La trama è molto semplice ma d'impatto, racconta la storia di questi bambini che vivono felicemente nell'orfanotrofio di Grace Field, accuditi dalla loro balia che loro chiamano mamma. Un giorno però, 2 bambini tra i più intelligenti (Emma e Norman), scoprono la terribile verità, l’orfanotrofio è un allevamento di bestiame per i demoni che vivono all'esterno delle mura che lo circonda. Da qui ha inizio la loro lotta per la sopravvivenza, dovranno riuscire a scappare dall’orfanotrofio e non far capire alla mamma che sanno tutto. I protagonisti di questa storia Emma, Norman e Ray, sono tutti e 3 ben caratterizzati all'inizio. Emma è il pilastro del gruppo, intelligente, agile, intraprendente ma troppo emotiva. Norman invece è anch'esso intelligente ma più riflessivo e calcolatore e infine Ray anche lui molto astuto e scaltro ma troppo pessimista. Nel corso dell’opera ci vengono presentati veramente un numero spropositato di personaggi, molti dopo che ci vengono presentati e hanno svolto la loro parte nella storia, vengono facilmente dimenticati.
Questo incipit aveva fatto molto scalpore, perchè preannunciava una corsa alla sopravvivenza e un lotta d'astuzia contro la mamma che farà di tutto per mettergli i bastoni fra le ruote, ed in effetti c'è stata, l'inizio del manga non ci fa rimanere affatto delusi ma più va avanti la storia, più ci saranno azione e combattimenti perdendo il senso di oppressione e i giochi psicologici che ci avevano tanto appassionato nei primi volumi. Detto questo, secondo me, il manga reggeva ancora, la scoperta della storia del mondo dei demoni era interessante, le cose che rovinano completamente questo manga sono 2:
-i volumi finali, dove le scene importanti di perdite o importanti eventi, non hanno il giusto spazio e neanche il minimo impatto sui personaggi che nel capitolo successivo sembrano essersi già dimenticati dell'accaduto;
-il personaggio di Emma, la protagonista della storia che nel corso dei 20 volumi non ha nessuna evoluzione, sembra che la storia si plasmi intorno a lei e succedono un sacco di cose che le fanno comodo, riesce a cambiare il mondo solo con uno dei suoi discorsi pieni di buonismo. Alla fine anche gli altri 2 coprotagonisti finiranno per adeguarsi a lei, perdendo la loro caratterizzazione e diventando solo delle macchiette.
Non era questo che volevo vedere, volevo vedere dei bambini crescere, riuscendo a sopravvivere grazie alla loro astuzia e grande forza di volontà, non una sequela di monologhi che elogiano amore e benevolenza, che saranno belli e giusti, ma pensare di cambiare le persone e il mondo solo così è abbastanza assurdo e infantile.
I disegni personalmente mi sono piaciuti, non sono per tutti però, a chi non piacciono i disegni molto abbozzati non consiglio quest’opera. La parte migliore però, sono sicuramente gli sfondi e le prospettive dei vari paesaggi, basti guardare le fantastiche copertine, una più bella dell’altra. Anche il design dei demoni è ben fatto e studiato, si vede che ci hanno lavorato molto.
Ho pensato molto a che voto dare a quest’opera, dentro di me c’è ancora del risentimento perché i numeri iniziali mi avevano preso molto e ogni numero era una continua scoperta ma delle scelte sbagliate e la troppa fretta, hanno fatto deragliare questa storia.
Quindi direi un 6,5, una sufficienza per le buone idee e per la maggior parte dei volumi che ti fanno rimanere col fiato sospeso, ma comunque senza lodi.