Recensione
Devilman Crybaby
8.5/10
Recensione di Boku no Lacii
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"Devilman Crybaby" è un'opera riadattata in tempi moderni e uscita nel 2018 tramite Netflix.
L'opera è molto breve e si sviluppa su un totale di 10 episodi, il che la rende particolarmente adatta se si cerca qualcosa di non troppo impegnativo (principalmente dal punto di vista temporale, ma anche dal punto di vista della trama e della comprensione, soprattutto nella prima parte) per passare una giornata particolarmente tediosa. Personalmente, tuttavia, ritengo che quest'opera possa non risultare piacevole a tutti; in particolar modo la sconsiglierei a chiunque sia facilmente impressionabile (causa presenza, fin dal principio, di scene talvolta lievemente disturbanti e esplicite) ma anche a coloro che non apprezzano il genere, che io, da non esperto dichiarato, definirei come un misto tra il classico shonen di stampo non recentissimo (presenza di molti combattimenti, anche splatter e trama derivante da presenza di soprannaturale) e drammatico.
Personalmente, non disprezzando il genere e non ritenendomi facilmente impressionabile, ho apprezzato molto l'anime, in particolar modo per ciò che mi ha lasciato e le emozioni suscitatemi, soprattutto nella parte conclusiva, cosa che ritengo fondamentale per poter dare un voto alto come un otto e mezzo.
Per quanto riguarda la trama, preferirei parlarne dividendola in due parti. Prima metà, la quale non mi è piaciuta molto... ricordo di averla trovata piuttosto banale e di vecchio stile, incentrata più su un susseguirsi di combattimenti e di eventi che reputo un po' buttato lì, senza un perché dagli autori e che potrebbero sembrare mediocri o fini a sé stessi. La trama appare quasi inesistente e basata su un setup banale e già visto. Se questa prima parte fosse stata gestita meglio, l'opera avrebbe sicuramente meritato di più. Seconda metà, veramente, ma veramente apprezzata. Si iniziano a sviluppare meglio le storie, i personaggi e i sentimenti. La trama comincia ad essere interessante e a prendere una forma vera e propria. Riesce a fuoriuscire dal banale e forse anche a rimediare a quanto visto prima. Insomma, si tratta di un crescendo, il quale, forse, potrebbe contribuire ad apprezzare maggiormente l'opera.
Per quanto riguarda le animazioni e le musiche, ho potuto apprezzare alti e bassi per entrambi, con momenti in cui apparivano particolarmente adatte e altri in cui avrei preferito scelte diverse, trovo che, tuttavia, in generale, valorizzino l'opera e la rendano inconfondibile da questo punto di vista.
Unico neo, se si vuole trattare la trama come unico punto, risulta essere, secondo me, la durata dell'opera. Ancora non mi spiego sul perché non fare qualche episodio in più, magari una classica serie anime di 12 episodi, optando invece per 10, quando ci si poteva soffermare lievemente di più sulle storie di ogni singolo personaggio, caratterizzandolo magari ancora meglio, ed evitare che lo spettatore avvertisse (spero sia successo solo a me) che in alcuni momenti quasi si cercasse di correre il più possibile, causa lunghezza limitata.
Infine, consiglio vivamente la visione di quest'opera, potreste rimanere sorpresi come lo sono stato io. Buona visione a tutti e, mi raccomando, fatemi sapere se vi siete trovati sulla stessa lunghezza d'onda o se vi è stata d'aiuto.
L'opera è molto breve e si sviluppa su un totale di 10 episodi, il che la rende particolarmente adatta se si cerca qualcosa di non troppo impegnativo (principalmente dal punto di vista temporale, ma anche dal punto di vista della trama e della comprensione, soprattutto nella prima parte) per passare una giornata particolarmente tediosa. Personalmente, tuttavia, ritengo che quest'opera possa non risultare piacevole a tutti; in particolar modo la sconsiglierei a chiunque sia facilmente impressionabile (causa presenza, fin dal principio, di scene talvolta lievemente disturbanti e esplicite) ma anche a coloro che non apprezzano il genere, che io, da non esperto dichiarato, definirei come un misto tra il classico shonen di stampo non recentissimo (presenza di molti combattimenti, anche splatter e trama derivante da presenza di soprannaturale) e drammatico.
Personalmente, non disprezzando il genere e non ritenendomi facilmente impressionabile, ho apprezzato molto l'anime, in particolar modo per ciò che mi ha lasciato e le emozioni suscitatemi, soprattutto nella parte conclusiva, cosa che ritengo fondamentale per poter dare un voto alto come un otto e mezzo.
Per quanto riguarda la trama, preferirei parlarne dividendola in due parti. Prima metà, la quale non mi è piaciuta molto... ricordo di averla trovata piuttosto banale e di vecchio stile, incentrata più su un susseguirsi di combattimenti e di eventi che reputo un po' buttato lì, senza un perché dagli autori e che potrebbero sembrare mediocri o fini a sé stessi. La trama appare quasi inesistente e basata su un setup banale e già visto. Se questa prima parte fosse stata gestita meglio, l'opera avrebbe sicuramente meritato di più. Seconda metà, veramente, ma veramente apprezzata. Si iniziano a sviluppare meglio le storie, i personaggi e i sentimenti. La trama comincia ad essere interessante e a prendere una forma vera e propria. Riesce a fuoriuscire dal banale e forse anche a rimediare a quanto visto prima. Insomma, si tratta di un crescendo, il quale, forse, potrebbe contribuire ad apprezzare maggiormente l'opera.
Per quanto riguarda le animazioni e le musiche, ho potuto apprezzare alti e bassi per entrambi, con momenti in cui apparivano particolarmente adatte e altri in cui avrei preferito scelte diverse, trovo che, tuttavia, in generale, valorizzino l'opera e la rendano inconfondibile da questo punto di vista.
Unico neo, se si vuole trattare la trama come unico punto, risulta essere, secondo me, la durata dell'opera. Ancora non mi spiego sul perché non fare qualche episodio in più, magari una classica serie anime di 12 episodi, optando invece per 10, quando ci si poteva soffermare lievemente di più sulle storie di ogni singolo personaggio, caratterizzandolo magari ancora meglio, ed evitare che lo spettatore avvertisse (spero sia successo solo a me) che in alcuni momenti quasi si cercasse di correre il più possibile, causa lunghezza limitata.
Infine, consiglio vivamente la visione di quest'opera, potreste rimanere sorpresi come lo sono stato io. Buona visione a tutti e, mi raccomando, fatemi sapere se vi siete trovati sulla stessa lunghezza d'onda o se vi è stata d'aiuto.