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Comincio questa analisi potendo tranquillamente affermare che "Strawberry Panic" è senza ombra di dubbio uno dei pilastri portanti tra le opere facenti parte dello stesso genere. Nato come una raccolta di storie brevi serializzate in manga, portò poi in seguito alla creazione di un anime e di drama-CD.
Oggi andrò ad analizzare l'anime che, insieme ai drama-CD, portò l'opera al (meritato) successo.

"Strawberry Panic" è un anime della primavera del 2006, composto da ventisei episodi, compresi tutti in un'unica stagione.
L'opera ci racconta la storia di Nagisa Aoi, una studentessa trasferitasi in un'accademia femminile, la St. Miator, che insieme ad altri due prestigiosi collegi femminili, St. Spica e St. Le Lim, si erge sulla collina di Atrea.

La trama centrale di quest'opera è, come da genere, basata sulle relazioni yuri tra i personaggi, principali e non, infatti la nostra Nagisa farà presto la conoscenza dell'Étoile delle tre scuole, Shizuma Hanazono, che rappresenta, come ci suggerisce la carica che ricopre, la stella delle tre accademie, amata e rispettata da tutte le studentesse, con la funzione di mediare tra i tre consigli studenteschi.

Nagisa e Shizuma, entrambe della St. Miator, faranno la loro conoscenza fin da subito e fin dai primi episodi instaureranno un rapporto tanto magico quanto, a tratti, enigmatico che le porterà a conoscersi sempre di più e sempre più a fondo, ma oltre alle nostre indiscusse protagoniste avremo anche un parterre interessante e variegato di altre studentesse, con una caratterizzazione veramente ben fatta e diversa per ognuna di loro.

Per la St. Miator, oltre alle protagoniste, avremo Tamao Suzumi (Tamao-chan), amica, nonché compagna di stanza, di Nagisa, Miyuki Rokujō, presidentessa del consiglio studentesco della St. Miator e amica di vecchia data di Shizuma, Hikari Konohana e Yaya Nanto, studentesse della St. Spica, facenti parte del coro dell'accademia, amiche e compagne di stanza, Amane Ootori (Spica no Ōji-sama), il "principe di Spica", asso del club di equitazione dell'accademia ammirata e "contesa" da tutte le studentesse di tutte le accademie di Atrea, Chikaru Minamoto, la presidentessa della St. Le Lim, che risulterà essere la più matura di tutta Atrea nonostante il suo carattere allegro ed estroverso. Infine, ma ce ne sarebbero molte altre da nominare e approfondire, abbiamo il corpo del consiglio studentesco della St. Spica: Shion Tōmori, la presidentessa, pronta a fare di tutto pur di portare il titolo di Étoile nella propria scuola, Kaname Kenjō e Momomi Kiyashiki, che potremmo definire come le "antagoniste" della nostra storia, ma, niente paura, anche l'antagonista più estremo poi alla fine riesce sempre a trovare la propria strada. In tutto questo molto (molto) interessanti saranno i vari intrecci (vero fulcro dell'opera) e i problemi che questi personaggi, e non solo, dovranno risolvere e affrontare nel corso degli episodi.

La trama è sviluppata nei ventisei episodi come un vero e proprio slice of life, illustrando e approfondendo le giornate delle nostre protagoniste, che saranno tutte da scoprire dalla prima all'ultima; naturalmente l'accademia è, appunto, un'accademia femminile, quindi la componente yuri sarà ben presto presente fin dai primi episodi, e vedere l'evolversi delle situazioni e dei vari intrecci, come accennavo prima, sarà il punto focale di tutta l'opera.

Ben fatta e sviluppata, ai fini della trama generale, è la figura dell'Étoile, che con quell'alone di mistero, che la contraddistingue fin dall'inizio dell'opera, incuriosisce fin da subito, portando lo spettatore più volte a domandarsi quali siano i segreti e la storia che si nasconde dietro questa carica tanto ambita quanto misteriosa. L'Étoile non è solamente una figura di intermediazione, quanto una vera e propria figura di prestigio all'interno delle tre accademie, e sarà molto interessante scoprire quanta Shizuma ci sia nella figura dell'Étoile e quanta Étoile ci sia effettivamente nella figura di Shizuma...

Le ambientazioni, tutte nelle tre accademie o nei pressi di Atrea e, soprattutto, nell'Ichigo-sha, il dormitorio fragola, che deve il proprio nome alla disposizione vista dall'alto che ricorda, appunto, una fragola, risultano ben definite; ottimi anche i fondali boschivi che circondano Atrea, che risultano essere molto suggestivi, dal bosco innevato d'inverno al bosco colorato con tutti i colori tipici stagionali in autunno.
Ben curata è anche la serra dell'Étoile, che viene rappresentata da un trionfo di colori ad ogni inquadratura, dove vengono coltivati dall'Étoile stessa e da alcune studentesse i fiori da esibire nelle diverse scuole o per eventi dedicati.

L'opera, come detto all'inizio, può e deve essere considerata come un caposaldo del genere, la storia viene raccontata molto bene, scorre con piacere e, senza nemmeno accorgersene, già si è arrivati alla conclusione; lo sviluppo è più che lineare e si conclude tutto negli ultimi episodi, quindi trovo che il percorso fatto sia stato adeguato e anche la crescita dei personaggi, e dell'opera stessa, siano piacevoli e ben raccontati.

Opening ed ending buone, interessanti e assolutamente da riascoltare.

Per concludere, un'opera appassionante e ben sviluppata che lascia sicuramente un buon ricordo. Lo sviluppo è quello che ci si può aspettare da un anime del genere e la crescita dei personaggi è visibile, purtroppo non per tutte la storia si conclude come avrebbero voluto, ma, proprio nelle battute finali, credo che, anche loro, non possano dire di non aver avuto una buona conclusione...

Storia piacevole che centra in pieno l'obbiettivo, voto 9.