Recensione
Duranki
7.0/10
Recensione di GianniGreed
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"Duranki" è un manga ideato e prodotto da Kentaro Miura e disegnato dallo Studio Gaga, ovvero il gruppo di assistenti del maestro Miura. Purtroppo, Miura è venuto a mancare nel 2021, lasciando incompiuta la sua opera omnia, "Berserk", e il neonato "Duranki", di cui sono stati realizzati solo sei capitoli.
La storia di "Duranki" ha per protagonista Usumgal, un bambino figlio di due divinità decadute e in fuga. Per proteggere il bambino, scelgono di farlo crescere in mezzo agli uomini, come un comune mortale. Tuttavia, Usumgal, che ha entrambi i sessi e un'intelligenza fuori dal comune, è destinato a grandi cose.
Il mondo in cui si svolgono le vicende della storia è a metà tra quello reale e quello fantasy: ci sono popoli realmente esistiti nel passato e miti e leggende di varie culture mescolati insieme, come i miti mesopotamici, da cui deriva il protagonista, gli dei dell'Olimpo, e persino la religione cristiana (l'arca di Noè).
Il setting creato funziona ed è accattivante.
Purtroppo, a causa della morte di Miura, il manga finisce proprio quando le vicende iniziano a farsi più interessanti, ma contro la morte non c'è molto da fare.
È stato deciso comunque di raccogliere i capitoli realizzati in un volume e permettere ai lettori di tutto il mondo di poter leggere l'ultima opera realizzata dal maestro Miura.
Per compensare la mancanza di un finale, l'editore giapponese ha deciso di includere nell'edizione in volume, tutto il materiale preparatorio di "Duranki", di quando il progetto è stato inizialmente pensato anni prima, in modo diverso e con un altro nome: "Amazones".
"Amazones" è quello che oggi si definirebbe un "isekai", quelle opere in cui il protagonista finisce per qualche motivo in un altro mondo.
Nella storia, un liceale giapponese bello come una ragazza, finisce per caso ai tempi dei miti greci, e si ritrova a combattere insieme alla tribù delle Amazzoni. Essendo una tribù di sole donne, il protagonista deve fingersi una ragazza, ma usa le sue conoscenze del futuro per aiutare le Amazzoni a creare nuove armi con cui vincere le loro battaglie.
La parte del volume dedicata ad "Amazones" presenta i vari disegni preparatori dei personaggi principali e le sceneggiature dei vari capitoli di cui sarebbe poi stata composta la storia.
La prima parte è molto dettagliata, con dialoghi tra i personaggi e descrizioni del loro aspetto e delle ambientazioni, al punto che sembra quasi di leggere un romanzo illustrato.
Man mano che la storia va avanti però, e il progetto viene abbandonato per diventare poi "Duranki", anche la sceneggiatura diventa meno dettagliata e intere parti di storia sono riassunte in poche righe.
Anche "Amazones" purtroppo è incompleta e senza finale.
Abbiamo dunque due opere incompiute raccolte in un solo volume.
Torniamo a "Duranki". Come detto all'inizio, a occuparsi dei disegni sono stati i membri dello Studio Gaga, il gruppo di disegnatori che lavoravano insieme al maestro Kentaro Miura, aiutandolo sulle tavole di "Berserk".
I disegni sono dunque di alta qualità, molto belli e curati, e sembrano davvero molto simili a quelli del compianto maestro Miura. A un esame attento e minuzioso si notano delle differenze, ma se non ci si mette con una lente d'ingrandimento, è difficile scorgerle. Il che è una buona cosa, dato che l'editore giapponese di "Berserk" ha deciso, dopo aver valutato se sospenderlo o meno, di far continuare "Berserk" affidando i disegni proprio allo Studio Gaga. Almeno dal punto di vista grafico, c'è da essere fiduciosi. Per la storia, vedremo.
In Italia, "Duranki" è stato pubblicato da Planet Manga, in un volume senza orpelli particolari, se si esclude la presenza di un mini poster pieghevole a colori, stampato su entrambi i lati con due illustrazioni diverse. Considerato però che il volume consiste di quasi trecento pagine, centosettanta di fumetto e altre cento circa della sceneggiatura iniziale, il prezzo a cui è venduto, è molto conveniente.
Da segnalare che "Duranki" è uscito anche in bundle con il numero 1 di "Berserk" con una copertina variant.
Per concludere: come ripetuto più volte, il manga in oggetto non ha un finale, al pari della sceneggiatura iniziale da cui ha avuto origine.
Perché dunque acquistare e leggere un'opera incompleta?
Questo sta al lettore deciderlo.
Ci sono persone che, come si dice, ritengono più importante il viaggio della destinazione, altri invece che pensano che leggere qualcosa d'incompleto sia uno spreco di tempo.
Non c'è una risposta esatta in questo caso.
Resta però il fatto che "Duranki" è l'ultima opera lasciataci in eredità da Kentaro Miura, un autore straordinario, che con "Berserk", il suo manga capolavoro, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del fumetto e dell'arte. Andrebbe letto anche solo per questo.
La storia di "Duranki" ha per protagonista Usumgal, un bambino figlio di due divinità decadute e in fuga. Per proteggere il bambino, scelgono di farlo crescere in mezzo agli uomini, come un comune mortale. Tuttavia, Usumgal, che ha entrambi i sessi e un'intelligenza fuori dal comune, è destinato a grandi cose.
Il mondo in cui si svolgono le vicende della storia è a metà tra quello reale e quello fantasy: ci sono popoli realmente esistiti nel passato e miti e leggende di varie culture mescolati insieme, come i miti mesopotamici, da cui deriva il protagonista, gli dei dell'Olimpo, e persino la religione cristiana (l'arca di Noè).
Il setting creato funziona ed è accattivante.
Purtroppo, a causa della morte di Miura, il manga finisce proprio quando le vicende iniziano a farsi più interessanti, ma contro la morte non c'è molto da fare.
È stato deciso comunque di raccogliere i capitoli realizzati in un volume e permettere ai lettori di tutto il mondo di poter leggere l'ultima opera realizzata dal maestro Miura.
Per compensare la mancanza di un finale, l'editore giapponese ha deciso di includere nell'edizione in volume, tutto il materiale preparatorio di "Duranki", di quando il progetto è stato inizialmente pensato anni prima, in modo diverso e con un altro nome: "Amazones".
"Amazones" è quello che oggi si definirebbe un "isekai", quelle opere in cui il protagonista finisce per qualche motivo in un altro mondo.
Nella storia, un liceale giapponese bello come una ragazza, finisce per caso ai tempi dei miti greci, e si ritrova a combattere insieme alla tribù delle Amazzoni. Essendo una tribù di sole donne, il protagonista deve fingersi una ragazza, ma usa le sue conoscenze del futuro per aiutare le Amazzoni a creare nuove armi con cui vincere le loro battaglie.
La parte del volume dedicata ad "Amazones" presenta i vari disegni preparatori dei personaggi principali e le sceneggiature dei vari capitoli di cui sarebbe poi stata composta la storia.
La prima parte è molto dettagliata, con dialoghi tra i personaggi e descrizioni del loro aspetto e delle ambientazioni, al punto che sembra quasi di leggere un romanzo illustrato.
Man mano che la storia va avanti però, e il progetto viene abbandonato per diventare poi "Duranki", anche la sceneggiatura diventa meno dettagliata e intere parti di storia sono riassunte in poche righe.
Anche "Amazones" purtroppo è incompleta e senza finale.
Abbiamo dunque due opere incompiute raccolte in un solo volume.
Torniamo a "Duranki". Come detto all'inizio, a occuparsi dei disegni sono stati i membri dello Studio Gaga, il gruppo di disegnatori che lavoravano insieme al maestro Kentaro Miura, aiutandolo sulle tavole di "Berserk".
I disegni sono dunque di alta qualità, molto belli e curati, e sembrano davvero molto simili a quelli del compianto maestro Miura. A un esame attento e minuzioso si notano delle differenze, ma se non ci si mette con una lente d'ingrandimento, è difficile scorgerle. Il che è una buona cosa, dato che l'editore giapponese di "Berserk" ha deciso, dopo aver valutato se sospenderlo o meno, di far continuare "Berserk" affidando i disegni proprio allo Studio Gaga. Almeno dal punto di vista grafico, c'è da essere fiduciosi. Per la storia, vedremo.
In Italia, "Duranki" è stato pubblicato da Planet Manga, in un volume senza orpelli particolari, se si esclude la presenza di un mini poster pieghevole a colori, stampato su entrambi i lati con due illustrazioni diverse. Considerato però che il volume consiste di quasi trecento pagine, centosettanta di fumetto e altre cento circa della sceneggiatura iniziale, il prezzo a cui è venduto, è molto conveniente.
Da segnalare che "Duranki" è uscito anche in bundle con il numero 1 di "Berserk" con una copertina variant.
Per concludere: come ripetuto più volte, il manga in oggetto non ha un finale, al pari della sceneggiatura iniziale da cui ha avuto origine.
Perché dunque acquistare e leggere un'opera incompleta?
Questo sta al lettore deciderlo.
Ci sono persone che, come si dice, ritengono più importante il viaggio della destinazione, altri invece che pensano che leggere qualcosa d'incompleto sia uno spreco di tempo.
Non c'è una risposta esatta in questo caso.
Resta però il fatto che "Duranki" è l'ultima opera lasciataci in eredità da Kentaro Miura, un autore straordinario, che con "Berserk", il suo manga capolavoro, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del fumetto e dell'arte. Andrebbe letto anche solo per questo.