Recensione
L'attacco dei giganti
9.0/10
Recensione di VeganWarrior
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"Quel giorno l'umanità ricordò... il terrore di essere controllata da loro... l'umiliazione di vivere come uccelli in gabbia..."
L'attacco dei giganti.
La trama è ambientata in un mondo alternativo dove la terra è popolata da giganti. Creature antropomorfe alte fra i tre ed i quindici metri, con un intelletto limitato che divorano gli umani.
L'umanità ad un passo dall'estinzione si è rifugiata dietro tre cinte di mura concentriche enormi alte cinquanta metri, chiamate in ordine dalla più esterna alla più interna Wall Maria, Wall Rose e Wall Sina. Queste muraglie hanno garantito all'umanità una protezione dalla minaccia dei giganti per circa un secolo. All'interno delle mura sono stati istaurati anche varie forze militari di protezione, il corpo di gendarmeria, il corpo di guarnigione e l'armata ricognitiva.
Tutto cambia quando un giorno un gigante di sessanta metri compare al di fuori del Wall Maria e lo sfonda facendo entrare in città a seminare il panico tutti i giganti che erano all'esterno. I nostri protagonisti saranno principalmente tre, Eren Jaeger, Mikasa Ackermann e Armin Arlert, tre amici inseparabili che dopo lo sfondamento del Wall Maria perdono tutto e per questo motivo decidono di arruolarsi nell'armata ricognitiva per combattere i giganti.
Le tematiche affrontate in quest'opera probabilmente saranno fra le più belle che io abbia mai avuto il piacere di vedere in un manga. Violenza, nazionalismo, dittatura, razzismo, terrore, lutto, queste saranno solo alcune dei temi che troveremo all'interno di quest'avventura che cercherà di scorticare nella maniera più cruda possibile le varie sfaccettature dell'umanità.
Difatti i vari personaggi che incontreremo nel corso della storia avranno caratteri, ideali ed inclinazioni differenti. Anche se tale caratterizzazione sarà destinata solo ad una piccola cerchia della grande moltitudine di personaggi che l'autore ci proporrà.
Infatti saranno poche le figure con un passato o con un approfondimento soddisfacente. Con questo ci tengo a specificare che tutti i personaggi godono di un temperamento umano e differente che tende a variare anche dalla situazione, ma il poco approfondimento nei loro confronti ci renderà difficile affezionarci a loro.
Graficamente a mio avviso si tocca il punto più basso di questo lavoro. Alcuni personaggi saranno molto simili ad altri, ed intendo veramente tanto, per farvi un esempio, Ymir è uguale a Levi, solo con le lentiggini, Berthold sembra il fratello di Marco e Reiner sembra il cugino di Jean e ci sarebbero davvero tanti altri esempi simili. Esteticamente la cura usata per descrivere alcuni giganti viene completamente a mancare con altri, addirittura in alcune scene sembrava come se avessero messo gli schizzi iniziali delle tavole. Per non parlare della poca espressività che hanno i personaggi, ed alcuni giganti che sembreranno caricature per l'anatomia scombussolata che si ritroveranno.
Altro punto a sfavore sono alcune scene comiche messe sporadicamente che tenderanno a smorzare bruscamente l'atmosfera del racconto.
In conclusione, quest'opera è da considerarsi con giusta causa un capolavoro che verrà ricordato al pari di altri grandi classici. La storia è travolgente e a modo suo innovativa e mai leggera, con un finale che onestamente, nonostante le varie critiche discordanti ho trovato giusto, forse non il migliore, non quello più originale e neanche quello che mi ha entusiasmato di più, ma una conclusione in linea con lo stile dell'opera e che comunque ho apprezzato.. Ma ciò che probabilmente colpisce di più è la violenza che ci viene mostrata nella sua forma più cruda e primordiale.
Non importa quale sia il vostro genere, se siete appassionati di manga, dovreste ritagliarvi del tempo da dedicare a quest'opera che in qualche modo vi assicuro vi lascerà qualcosa.
L'attacco dei giganti.
La trama è ambientata in un mondo alternativo dove la terra è popolata da giganti. Creature antropomorfe alte fra i tre ed i quindici metri, con un intelletto limitato che divorano gli umani.
L'umanità ad un passo dall'estinzione si è rifugiata dietro tre cinte di mura concentriche enormi alte cinquanta metri, chiamate in ordine dalla più esterna alla più interna Wall Maria, Wall Rose e Wall Sina. Queste muraglie hanno garantito all'umanità una protezione dalla minaccia dei giganti per circa un secolo. All'interno delle mura sono stati istaurati anche varie forze militari di protezione, il corpo di gendarmeria, il corpo di guarnigione e l'armata ricognitiva.
Tutto cambia quando un giorno un gigante di sessanta metri compare al di fuori del Wall Maria e lo sfonda facendo entrare in città a seminare il panico tutti i giganti che erano all'esterno. I nostri protagonisti saranno principalmente tre, Eren Jaeger, Mikasa Ackermann e Armin Arlert, tre amici inseparabili che dopo lo sfondamento del Wall Maria perdono tutto e per questo motivo decidono di arruolarsi nell'armata ricognitiva per combattere i giganti.
Le tematiche affrontate in quest'opera probabilmente saranno fra le più belle che io abbia mai avuto il piacere di vedere in un manga. Violenza, nazionalismo, dittatura, razzismo, terrore, lutto, queste saranno solo alcune dei temi che troveremo all'interno di quest'avventura che cercherà di scorticare nella maniera più cruda possibile le varie sfaccettature dell'umanità.
Difatti i vari personaggi che incontreremo nel corso della storia avranno caratteri, ideali ed inclinazioni differenti. Anche se tale caratterizzazione sarà destinata solo ad una piccola cerchia della grande moltitudine di personaggi che l'autore ci proporrà.
Infatti saranno poche le figure con un passato o con un approfondimento soddisfacente. Con questo ci tengo a specificare che tutti i personaggi godono di un temperamento umano e differente che tende a variare anche dalla situazione, ma il poco approfondimento nei loro confronti ci renderà difficile affezionarci a loro.
Graficamente a mio avviso si tocca il punto più basso di questo lavoro. Alcuni personaggi saranno molto simili ad altri, ed intendo veramente tanto, per farvi un esempio, Ymir è uguale a Levi, solo con le lentiggini, Berthold sembra il fratello di Marco e Reiner sembra il cugino di Jean e ci sarebbero davvero tanti altri esempi simili. Esteticamente la cura usata per descrivere alcuni giganti viene completamente a mancare con altri, addirittura in alcune scene sembrava come se avessero messo gli schizzi iniziali delle tavole. Per non parlare della poca espressività che hanno i personaggi, ed alcuni giganti che sembreranno caricature per l'anatomia scombussolata che si ritroveranno.
Altro punto a sfavore sono alcune scene comiche messe sporadicamente che tenderanno a smorzare bruscamente l'atmosfera del racconto.
In conclusione, quest'opera è da considerarsi con giusta causa un capolavoro che verrà ricordato al pari di altri grandi classici. La storia è travolgente e a modo suo innovativa e mai leggera, con un finale che onestamente, nonostante le varie critiche discordanti ho trovato giusto, forse non il migliore, non quello più originale e neanche quello che mi ha entusiasmato di più, ma una conclusione in linea con lo stile dell'opera e che comunque ho apprezzato.. Ma ciò che probabilmente colpisce di più è la violenza che ci viene mostrata nella sua forma più cruda e primordiale.
Non importa quale sia il vostro genere, se siete appassionati di manga, dovreste ritagliarvi del tempo da dedicare a quest'opera che in qualche modo vi assicuro vi lascerà qualcosa.