Recensione
My Hero Academia
8.5/10
Ho dato una chance a quest'anime a inizio 2023, nonostante titolo e premesse mi facessero temere il super polpettone eroistico banale. Sono rimasta incredibilmente sorpresa, finendo per divovare le sei stagioni, il film e alcuni degli OVA alla velocità della luce.
"Boku no hero Academia" è l'anime tratto dall'omonimo manga di Kohei Horikoshi, si presenta come il classico scenario di mondo eroistico con il protagonista manchevole che, con la sola volontà, vince le avversità, ma invece non è così banale. La trama mostra una società di superumani dove il normale è l'eccezione, enfatizza i drammi di una struttura sociale instabile dove regole e compromessi causano sfaccettature cupe, mostrando come di fatto un'abbondanza di "eroi" palesi solo quanto questi sono rari, perché non è il superpotere che fa l'eroe, ma è il dannato superpotere che ti qualifica per esserlo (almeno in apparenza).
Bellissima la via via crescente consapevolezza che una soluzione poggiante su un singolo non ha futuro duraturo o stabile, ma che è il compromesso con i molti a creare stabilità, a prescindere da quanto nobile e unico fosse quel singolo. Alla fine l'eroe è colui che ha la forza o la volontà di compiere quell'extra passo che tutti gli altri sono troppo spaventati per prendere.
Il protagonista apparente degli eventi è Midoriya Izuku, giovane eroe nell'animo, ma privo di poteri, a cui viene data l'occasione di competere con gli eroi della traballante società in questione. Tuttavia, l'attenzione data allo sconfinato numero di comprimari, secondari etc è così vasta e dettagliata che fa si che il protagonista vero siano proprio i membri di questa società che si arrabatta per gestirsi nel caos.
L'analisi psico-emotiva dei personaggi è magistrale, si vede la loro crescita e si cammina con loro, nell'osservare l'evolversi degli eventi, nelle loro conquiste, è chiaro cosa li ha spinti al cambiamento, non ci sono forzature, tutto è fluido e magistralmente gestito. Interazioni, conflitti di idee, attriti personali e non, tutto perfettamente amalgamato per rendere la visuale di insieme qualcosa di credibile, cosa molto rara da trovare oggigiorno in un anime.
Le animazioni dei combattimenti sono ben fatte, eleganti e fluide, ho solo dovuto abituarmi allo stile dei disegni dei personaggi, non esattamente il mio favorito con questo mix di tratti anime/comic americano, ma che in poco si dissolve in favore della storia che viene raccontata. Le musiche sono piacevoli, ho apprezzato poche delle opening and ending, non sono il mio genere, la mia preferita è la opening della season 3.
Assolutamente consigliato e non solo agli amanti del genere.
"Boku no hero Academia" è l'anime tratto dall'omonimo manga di Kohei Horikoshi, si presenta come il classico scenario di mondo eroistico con il protagonista manchevole che, con la sola volontà, vince le avversità, ma invece non è così banale. La trama mostra una società di superumani dove il normale è l'eccezione, enfatizza i drammi di una struttura sociale instabile dove regole e compromessi causano sfaccettature cupe, mostrando come di fatto un'abbondanza di "eroi" palesi solo quanto questi sono rari, perché non è il superpotere che fa l'eroe, ma è il dannato superpotere che ti qualifica per esserlo (almeno in apparenza).
Bellissima la via via crescente consapevolezza che una soluzione poggiante su un singolo non ha futuro duraturo o stabile, ma che è il compromesso con i molti a creare stabilità, a prescindere da quanto nobile e unico fosse quel singolo. Alla fine l'eroe è colui che ha la forza o la volontà di compiere quell'extra passo che tutti gli altri sono troppo spaventati per prendere.
Il protagonista apparente degli eventi è Midoriya Izuku, giovane eroe nell'animo, ma privo di poteri, a cui viene data l'occasione di competere con gli eroi della traballante società in questione. Tuttavia, l'attenzione data allo sconfinato numero di comprimari, secondari etc è così vasta e dettagliata che fa si che il protagonista vero siano proprio i membri di questa società che si arrabatta per gestirsi nel caos.
L'analisi psico-emotiva dei personaggi è magistrale, si vede la loro crescita e si cammina con loro, nell'osservare l'evolversi degli eventi, nelle loro conquiste, è chiaro cosa li ha spinti al cambiamento, non ci sono forzature, tutto è fluido e magistralmente gestito. Interazioni, conflitti di idee, attriti personali e non, tutto perfettamente amalgamato per rendere la visuale di insieme qualcosa di credibile, cosa molto rara da trovare oggigiorno in un anime.
Le animazioni dei combattimenti sono ben fatte, eleganti e fluide, ho solo dovuto abituarmi allo stile dei disegni dei personaggi, non esattamente il mio favorito con questo mix di tratti anime/comic americano, ma che in poco si dissolve in favore della storia che viene raccontata. Le musiche sono piacevoli, ho apprezzato poche delle opening and ending, non sono il mio genere, la mia preferita è la opening della season 3.
Assolutamente consigliato e non solo agli amanti del genere.
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