Recensione
Il castello invisibile
8.0/10
"Il castello invisibile" è un film diretto da Keiichi Hara nel 2022.
Si tratta della storia di sette ragazzi che non riescono ad andare a scuola. Il motivo è uguale per tutti: il bullismo. Tuttavia il regista non vuole analizzarlo in prima persona, ma si concentra sulle sue conseguenze: perdita di amicizie, paura di uscire di casa, diminuzione di autostima sono solo alcuni dei tanti effetti del bullismo. Inoltre, l'età analizzata è quella in cui si costruiscono le fondamenta del carattere. La storia prende quindi uno dei temi più trattati degli ultimi anni, ma lo condisce con una dose importante di fantasy. Il castello invisibile: un luogo fantastico in cui i sette ragazzi si possono incontrare. La trama sembra lineare a tratti, anche se presenta alcuni colpi di scena che non funzionano come forse voluto dal regista. Nel complesso, rimane una storia scritta e diretta in modo ottimale.
I personaggi funzionano quasi tutti, e nessuno risulta ingombrante; la scelta della protagonista funziona e la sceneggiatura funziona molto bene.
Nota di merito per il doppiaggio italiano, che è quasi perfetto, degno di un buon prodotto cinematografico.
A livello stilistico si presenta pulito, ma con qualche incertezza. Infatti, i movimenti dei personaggi risultano goffi e innaturali in diverse parti del film. La colonna sonora funziona; da evidenziare la scelta di usare come canzone del carillon uno dei frammenti dell'opera di Schumann, "Scene Infantili: Traumerei" (sogno). La melodia riesce a trasportare lo spettatore in alto, come se stesse camminando sulle nuvole, forse per avvicinarsi al luogo fantastico del castello invisibile.
Le incertezze dei personaggi e il modo in cui si relazionano tra loro nel castello invisibile è il punto di forza del film. Il modo in cui essi non riescono a parlare delle loro vite reali nel castello è perfetto per descrivere cosa passa nella loro mente: incertezza, paura del giudizio altrui, e poca fiducia. La paura di venire maltrattati ed esclusi anche in quel luogo è il limite che durante il film i personaggi devono riuscire a superare. Il bullismo è solo lo sfondo della storia, che è una complessa vicenda psicologica in cui dei ragazzi stanno per fare il grande salto nella vita degli adulti.
Si tratta della storia di sette ragazzi che non riescono ad andare a scuola. Il motivo è uguale per tutti: il bullismo. Tuttavia il regista non vuole analizzarlo in prima persona, ma si concentra sulle sue conseguenze: perdita di amicizie, paura di uscire di casa, diminuzione di autostima sono solo alcuni dei tanti effetti del bullismo. Inoltre, l'età analizzata è quella in cui si costruiscono le fondamenta del carattere. La storia prende quindi uno dei temi più trattati degli ultimi anni, ma lo condisce con una dose importante di fantasy. Il castello invisibile: un luogo fantastico in cui i sette ragazzi si possono incontrare. La trama sembra lineare a tratti, anche se presenta alcuni colpi di scena che non funzionano come forse voluto dal regista. Nel complesso, rimane una storia scritta e diretta in modo ottimale.
I personaggi funzionano quasi tutti, e nessuno risulta ingombrante; la scelta della protagonista funziona e la sceneggiatura funziona molto bene.
Nota di merito per il doppiaggio italiano, che è quasi perfetto, degno di un buon prodotto cinematografico.
A livello stilistico si presenta pulito, ma con qualche incertezza. Infatti, i movimenti dei personaggi risultano goffi e innaturali in diverse parti del film. La colonna sonora funziona; da evidenziare la scelta di usare come canzone del carillon uno dei frammenti dell'opera di Schumann, "Scene Infantili: Traumerei" (sogno). La melodia riesce a trasportare lo spettatore in alto, come se stesse camminando sulle nuvole, forse per avvicinarsi al luogo fantastico del castello invisibile.
Le incertezze dei personaggi e il modo in cui si relazionano tra loro nel castello invisibile è il punto di forza del film. Il modo in cui essi non riescono a parlare delle loro vite reali nel castello è perfetto per descrivere cosa passa nella loro mente: incertezza, paura del giudizio altrui, e poca fiducia. La paura di venire maltrattati ed esclusi anche in quel luogo è il limite che durante il film i personaggi devono riuscire a superare. Il bullismo è solo lo sfondo della storia, che è una complessa vicenda psicologica in cui dei ragazzi stanno per fare il grande salto nella vita degli adulti.