Recensione
Cosa succede dopo la sconfitta del re demone? Cosa succede dopo la morte degli eroi? Cosa succede oltre la fine del viaggio? "Frieren - Oltre la fine del viaggio", anime prodotto magistralmente da Madhouse e basato sull'omonimo manga, risponde a tutte queste domande.
I pregi di questa serie sono svariati e mi appresto ad elencarli.
Protagonisti carismatici: la potentissima, apatica e spesso infantile Frieren, la talentuosa e fredda Fern, e il simpaticissimo, ma imbranato Stark sono tra i migliori trii di protagonisti che io abbia mai visto in un anime, sono personaggi estremamente amabili, ma possiedono tutti, in particolare Frieren con la sua immortalità, drammi profondissimi.
Personaggi secondari interessantissimi: dalla calma e sornione Übel alla pragmatica e misteriosa Serie, dai membri de "La compagnia dell'eroe" all'astuto e maturo Sein, tutti i personaggi secondari mi sono rimasti profondamente impressi per la loro unicità e magistrale caratterizzazione.
Comparto tecnico magistrale: so di star ripetendo l'aggettivo "magistrale" un po' troppe volte, ma è la parola che mi sovviene più spesso pensando a "Frieren". Il comparto tecnico di questo anime si è dimostrato uno dei suoi punti di forza più grandi: le animazioni fluidissime, i magnifici sfondi acquerellati, una colonna sonora così emozionante, l'opening bellissima (in particolare ho adorato quella di Yoasobi), l'ending suggestiva, i character design memorabili, gli scontri esaltanti e i bellissimi colori di "Frieren" rendono il comparto tecnico della serie uno dei migliori mai visti negli ultimi anni.
Narrazione innovativa: per parlare della vera e propria "narrazione", in questa serie bisogna fare un preambolo. L'anime di "Frieren" non possiede una vera e propria trama, i personaggi hanno obiettivi e ideali, tuttavia non sono abbastanza "gloriosi" da sorreggere una trama. La narrazione è spesso "dispersiva", si hanno svariati momenti molto tranquilli in cui Frieren e i suoi compagni aiutano paesani, puliscono spiagge o cercano fiori. Terribile errore? No. È il più grande pregio della serie. Ho visto una tranquillità ricca di tenerezza nella narrazione in questo anime; nonostante ci siano scontri di immensa bellezza ed epica, ho sempre preferito i momenti di quiete, momenti di cui l'anime è colmo.
Quindi, per concludere, posso affermare con sicurezza che io abbia adorato alla follia "Frieren". Mi mancherà tanto poterlo vedere ogni venerdì sera, lo consideravo il mio "comfort anime" per la tranquillità che mi trasmetteva, e aspetto trepidante la seconda stagione.
Potrei finire qui la mia recensione, eppure vorrei parlare un po' anche del mio approccio a quest'anime. Da come lo ho descritto, sembra che lo abbia amato fin dal primo episodio, ma non è assolutamente così: una volta arrivato all'episodio 6, infatti, lo 'droppai' per circa un mese. Lo trovavo noioso, effettivamente ho dovuto "interiorizzare" la sua narrazione lenta e riflessiva per poterne ammirare appieno l'essenza, e vi capirei perfettamente se, provandolo, lo trovaste anche voi noioso. Eppure vi consiglio di guardarlo, poiché, appena abituati al ritmo della serie, lo adorerete.
I pregi di questa serie sono svariati e mi appresto ad elencarli.
Protagonisti carismatici: la potentissima, apatica e spesso infantile Frieren, la talentuosa e fredda Fern, e il simpaticissimo, ma imbranato Stark sono tra i migliori trii di protagonisti che io abbia mai visto in un anime, sono personaggi estremamente amabili, ma possiedono tutti, in particolare Frieren con la sua immortalità, drammi profondissimi.
Personaggi secondari interessantissimi: dalla calma e sornione Übel alla pragmatica e misteriosa Serie, dai membri de "La compagnia dell'eroe" all'astuto e maturo Sein, tutti i personaggi secondari mi sono rimasti profondamente impressi per la loro unicità e magistrale caratterizzazione.
Comparto tecnico magistrale: so di star ripetendo l'aggettivo "magistrale" un po' troppe volte, ma è la parola che mi sovviene più spesso pensando a "Frieren". Il comparto tecnico di questo anime si è dimostrato uno dei suoi punti di forza più grandi: le animazioni fluidissime, i magnifici sfondi acquerellati, una colonna sonora così emozionante, l'opening bellissima (in particolare ho adorato quella di Yoasobi), l'ending suggestiva, i character design memorabili, gli scontri esaltanti e i bellissimi colori di "Frieren" rendono il comparto tecnico della serie uno dei migliori mai visti negli ultimi anni.
Narrazione innovativa: per parlare della vera e propria "narrazione", in questa serie bisogna fare un preambolo. L'anime di "Frieren" non possiede una vera e propria trama, i personaggi hanno obiettivi e ideali, tuttavia non sono abbastanza "gloriosi" da sorreggere una trama. La narrazione è spesso "dispersiva", si hanno svariati momenti molto tranquilli in cui Frieren e i suoi compagni aiutano paesani, puliscono spiagge o cercano fiori. Terribile errore? No. È il più grande pregio della serie. Ho visto una tranquillità ricca di tenerezza nella narrazione in questo anime; nonostante ci siano scontri di immensa bellezza ed epica, ho sempre preferito i momenti di quiete, momenti di cui l'anime è colmo.
Quindi, per concludere, posso affermare con sicurezza che io abbia adorato alla follia "Frieren". Mi mancherà tanto poterlo vedere ogni venerdì sera, lo consideravo il mio "comfort anime" per la tranquillità che mi trasmetteva, e aspetto trepidante la seconda stagione.
Potrei finire qui la mia recensione, eppure vorrei parlare un po' anche del mio approccio a quest'anime. Da come lo ho descritto, sembra che lo abbia amato fin dal primo episodio, ma non è assolutamente così: una volta arrivato all'episodio 6, infatti, lo 'droppai' per circa un mese. Lo trovavo noioso, effettivamente ho dovuto "interiorizzare" la sua narrazione lenta e riflessiva per poterne ammirare appieno l'essenza, e vi capirei perfettamente se, provandolo, lo trovaste anche voi noioso. Eppure vi consiglio di guardarlo, poiché, appena abituati al ritmo della serie, lo adorerete.