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8.5/10
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È una serie dagli sviluppi e dai risvolti agrodolci e tragicomici che sa comunque donare sensazioni, emozioni, stati emotivi e mentali intensi e contrastanti. Il tutto viene enfatizzato da una colonna sonora curata nei minimi dettagli che esprime tutto questo spessore psicologico in un modo sublime e che commuove, fino al punto di far venire voglia di piangere e addirittura di immergersi in questo mondo (soprattutto con Razette, la sirenetta). I personaggi sono ben caratterizzati e ben presentati, infatti viene presentato il loro passato e provano tutto questo in un modo profondo che lascia il segno nella loro vita. Le ambientazioni sono stupende e vengono fatte risaltare da un'illuminazione massiccia che ne rimarca sia le parti interne che quelle esterne, sapientemente bilanciata dalle ombre altrettanto marcate che equilibrano l'illuminazione; quindi, l'ambientazione è ben amalgamata con la colonna sonora. L'atmosfera è ben bilanciata tra momenti di gioia e di dolore, i quali sono alternati in maniera a dir poco simmetrica. Le battute dei personaggi sono dense di significato e rivelano una certa fedeltà alle Sacre Scritture, pur essendone una sorta di esegesi. I messaggi che ne scaturiscono sono tanti: il primo fondamentale è di non dimenticare mai chi siamo e da dove veniamo. Questo viene rappresentato gradualmente attraverso i continui flashback del protagonista, il quale comincia a ricordare gradualmente chi è e (ri-)scopre chi è veramente. Il secondo messaggio è che non siamo mai soli e che quindi possiamo sempre contare sull'aiuto di qualcuno nel tentativo di cambiare la nostra vita; ciò che conta è voler cambiare anche la visione della vita e del mondo, e che quindi non bisogna essere attaccati troppo alle proprie esperienze dolorose, perché ci servono per maturare e crescere. E questo serve a introdurre la terza tematica, che è il climax e/o colonna portante di tutta la serie, ovvero che la dicotomia bene-male non ha schemi fissi, bensì sempre variabili. "Non sono le nostre abilità o capacità che ci definiscono, sono le nostre scelte a stabilire chi siamo" (cit. Albus Silente, "Harry Potter"). Ed è in base a questo che capiamo che cosa veramente desideriamo e soprattutto chi siamo. Infine, ultimi ma non per importanza, sono il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e soprattutto come mezzo per la ricerca di un potere e di status, ma soprattutto il fatto che nessuno è responsabile dei nostri e/o desideri, se non noi (in riferimento all'elemento dei Kor, i quali prendono le anime delle loro vittime dopo che hanno esaudito i loro tre desideri).

Questa serie ha un potenziale decisamente sorprendente sotto ogni punto di vista. Ciò che lascia l'amaro in bocca è la conclusione, che non può essere definita come tale: sarebbe opportuno realizzare una seconda serie, magari sugli approfondimenti riguardo il passato di Teito e il suo rapporto con il padre, e/o magari la stessa storia della guerra tra il Regno di Raggs e l'Impero di Barsburg, ma soprattutto sul conto delle reliquie sacre, ovvero l'Occhio di Michael e l'Occhio di Raphael, nonostante questa sia in qualche modo approfondita. Speriamo che ciò avvenga. Inoltre, dimostra una certa fedeltà storica e dei legami con eventi storici realmente accaduti: infatti, in un episodio vi è il rimando al conflitto tra Papa e Imperatore, quindi un'allusione al conflitto fra Papato e Impero nella fase della lotta per le investiture durante il Medioevo, e quindi le prime fasi dell'Inquisizione durante lo stesso, oltre che i rimandi alle Crociate che meriterebbero di essere approfonditi, per fornire un quadro più preciso e dettagliato alla vicenda e quindi integrare quelle dei protagonisti all'interno della medesima.

Voto: 8,5