Recensione
Pluto
7.5/10
Opera di rara lungimiranza di Urasawa-sensei,frutto e reinterpretazione del ben più grande 'Astroboy' di Tezuka. Lo stile del maestro è riconoscibile fin dall'inizio, così come facilmente intuibile la sottotrama, intrecciata in un futuro non troppo lontano. Un mondo dilaniato da una guerra priva di senso (come del resto tutti i conflitti) e basata su di un forte senso di nazionalismo (anche di matrice robotica), dilania e prosciuga lentamente ciò che resta della psiche umana dei superstiti, i quali, inevitabilmente, risultano del tutto traumatizzati. Di notevole caratura è l'aspetto 'ultra-emotivo' di taluni personaggi, soprattutto di robot che 'spezzano' alcune delle leggi della robotica di Isaac Asimov: robot che provano sentimenti, suscitano invidia, amano, piangono, cercano di immedesimarsi nel tessuto sociale volendo sentirsi parte di qualcosa di più grande. Alcuni di loro si evolvono, raggiungono un livello di umanità che li spinge a commettere errori ed addirittura a mentire, nonchè disubbidire. Le conseguenze di questa eredità non possono che essere di una pericolosità inaudita, soprattutto perchè non più gestibile neanche dai robot più forti, nonchè, molti dei quali, veterani di quella guerra che fu; le minacce si moltiplicano, i misteri e i grandi segreti di stato e della scienza si infittiscono sempre di più, fino a raggiungere il climax finale dal sapore un po' agrodolce: apprezzabile, naturalmente, il senso di coerenza rispetto l'intera impalcatura del manga ma forse si sarebbe potuta mantenere una chiave di lettura 'seinen' fino alla fine, anziché piegarsi, in un certo senso, ad una logica più 'commericiale' in stile 'shonen' . In generale, l'opera tocca molti punti interessanti, molto cari all'autore, principalmente, temi di natura attuale come quello del razzisimo, nonchè della paura del diverso e del progressismo; forse, un po' frettoloso su altri punti ma l'opera risulta estremamente dinamica e godibile: le tavole e i disegni sono molto chiari e il tratteggio del sensei è limpido e facilmente individuabile. Si consiglia anche la versione anime. Non l'opera migliore di Urasawa ma sicuramente un 'must have' per tematiche del genere.