Recensione
Alma
7.0/10
Opera davvero molto interessante di Shinji Mito, costruita in un mondo post-apocalittico e incentrata sulla solitudine e la voglia di 'riscoperta' della vita umana.
Un mondo vuoto, distrutto, desolante, ridotto a brandelli dalla più becera evoluzione della pseudo-scienza, finalizzata alla creazione di un mondo migliore ma, come spesso capita, tramutata in un'arma potenzialmente apocalittica: ed è proprio questo il caso. Il protagonista Rei, insieme alla sua compagna Rice e a una simpatica canaglia come pet, passano le loro giornate immersi nella distruzione più totale, alla ricerca della più flebile traccia di vita umana, pur tuttavia, riflettendo sul fatto che la possibilità che loro siano gli unici superstiti sia molto alta.
Qui subentra una tematica molto interessante, di chiara ispirazione 'Attack on Titan' di Isayama-sensei, sul concetto di 'andare sempre avanti', di non fermarsi mai agli ostacoli che vi si parino dinanzi e non tornare mai indietro, 'poiché non è con il passato che si costruisce il futuro' (nonchè alcune tavole dove è evidente l'ispirazione agli Ackerman e, in particolare, a Mikasa). Altra citazione di livello grafico e concettuale di notevole livello è sicuramente quella ad AstroBoy (di cui spesso viene intonata la sigla) di Tezuka e, in misura, di Pluto di Urasawa: di conseguenza, le tematiche trattate sono pressoché le stesse, ma in misura molto più lieve.
Nonostante il numero non eccessivo di volumi, l'opera risulta molto godibile e le tavole molto dinamiche, con l'accenno giusto all'introspezione dei personaggi, soprattutto per il tema della ricerca dell'IO interiore (anche da parte dei robot). Assolutamente consigliato per una lettura veloce e piacevole su tematiche del genere.
Un mondo vuoto, distrutto, desolante, ridotto a brandelli dalla più becera evoluzione della pseudo-scienza, finalizzata alla creazione di un mondo migliore ma, come spesso capita, tramutata in un'arma potenzialmente apocalittica: ed è proprio questo il caso. Il protagonista Rei, insieme alla sua compagna Rice e a una simpatica canaglia come pet, passano le loro giornate immersi nella distruzione più totale, alla ricerca della più flebile traccia di vita umana, pur tuttavia, riflettendo sul fatto che la possibilità che loro siano gli unici superstiti sia molto alta.
Qui subentra una tematica molto interessante, di chiara ispirazione 'Attack on Titan' di Isayama-sensei, sul concetto di 'andare sempre avanti', di non fermarsi mai agli ostacoli che vi si parino dinanzi e non tornare mai indietro, 'poiché non è con il passato che si costruisce il futuro' (nonchè alcune tavole dove è evidente l'ispirazione agli Ackerman e, in particolare, a Mikasa). Altra citazione di livello grafico e concettuale di notevole livello è sicuramente quella ad AstroBoy (di cui spesso viene intonata la sigla) di Tezuka e, in misura, di Pluto di Urasawa: di conseguenza, le tematiche trattate sono pressoché le stesse, ma in misura molto più lieve.
Nonostante il numero non eccessivo di volumi, l'opera risulta molto godibile e le tavole molto dinamiche, con l'accenno giusto all'introspezione dei personaggi, soprattutto per il tema della ricerca dell'IO interiore (anche da parte dei robot). Assolutamente consigliato per una lettura veloce e piacevole su tematiche del genere.
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