Recensione
Il film in questione cerca di rinvigorire la famosa saga cambiandone in parte il soggetto base, pur nella consapevolezza che certi titoli devono rispettare determinate caratteristiche, altrimenti il pubblico si chiederà che cosa centri il prodotto con il suo titolo famoso, e questo film riesce abbastanza bene nel primo aspetto, ma non molto nel secondo.
Il cambiamento consiste nel far scaturire la maledizione contagiosa da Toshio rendendo stavolta Kayako una sorta di spalla (nei film precedenti era il contrario). Non si può certo parlare di cambiamento colossale, ma almeno questa idea genera una certa curiosità che spinge abbastanza a voler seguire tutto lo svolgimento della storia, e sempre su questo versante la narrazione sa creare pure alcune atmosfere, tutto sommato, inquietanti, mostrarci una morte cruda al punto giusto e darci delle apparizioni minacciose.
Il lato meno riuscito del film, però, è quello che vuole rispettare le caratteristiche tipiche della serie, perché quando la maledizione colpisce le sue varie vittime si nota subito che in questo caso non hanno voluto lavorare di fantasia più di tanto, limitandosi a sfoggiare l'ormai solito armamentario di Ju-On e persino replicando, quasi pari pari, due delle morti più famose nella saga. Comunque devo dire che la regia, certo non eccezionale, queste sequenze non le realizza proprio malissimo, è se per gli appassionati queste sono troppo scontate, forse possono avere un maggiore effetto sui neofiti. Inoltre la storia procede veloce e sa evitare la noia, anche se almeno un paio di volte sfiora il ridicolo involontario.
Riguardo la recitazione siamo anche qui nella norma, quindi niente piattezza, ma neppure qualcosa di particolare. Dunque, il tentativo di rinnovare la serie non può dirsi molto riuscito, si continua a voler sfruttare un'idea che ormai ha ampiamente dato. Tuttavia questo film non è il peggio del peggio e potrebbe pure risultare piuttosto gradevole per chi conosce poco la saga.
Metto un 6, ma il voto sarebbe tra il 6 e il 5,5.
Il cambiamento consiste nel far scaturire la maledizione contagiosa da Toshio rendendo stavolta Kayako una sorta di spalla (nei film precedenti era il contrario). Non si può certo parlare di cambiamento colossale, ma almeno questa idea genera una certa curiosità che spinge abbastanza a voler seguire tutto lo svolgimento della storia, e sempre su questo versante la narrazione sa creare pure alcune atmosfere, tutto sommato, inquietanti, mostrarci una morte cruda al punto giusto e darci delle apparizioni minacciose.
Il lato meno riuscito del film, però, è quello che vuole rispettare le caratteristiche tipiche della serie, perché quando la maledizione colpisce le sue varie vittime si nota subito che in questo caso non hanno voluto lavorare di fantasia più di tanto, limitandosi a sfoggiare l'ormai solito armamentario di Ju-On e persino replicando, quasi pari pari, due delle morti più famose nella saga. Comunque devo dire che la regia, certo non eccezionale, queste sequenze non le realizza proprio malissimo, è se per gli appassionati queste sono troppo scontate, forse possono avere un maggiore effetto sui neofiti. Inoltre la storia procede veloce e sa evitare la noia, anche se almeno un paio di volte sfiora il ridicolo involontario.
Riguardo la recitazione siamo anche qui nella norma, quindi niente piattezza, ma neppure qualcosa di particolare. Dunque, il tentativo di rinnovare la serie non può dirsi molto riuscito, si continua a voler sfruttare un'idea che ormai ha ampiamente dato. Tuttavia questo film non è il peggio del peggio e potrebbe pure risultare piuttosto gradevole per chi conosce poco la saga.
Metto un 6, ma il voto sarebbe tra il 6 e il 5,5.