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8.0/10
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Ogni tanto, in mezzo alle decine di serie appena uscite, mi piace andare a riprendere qualche serie "vecchia" che ai tempi, per mancanza di tempo o disattenzione, mi era sfuggita.
Stavolta, con la fine del 2024, è toccato a questo "WorldEnd", anime di oramai sette e passa anni fa comparso nei suggerimenti di vari famosi siti e con delle buone recensioni anche qui su AnimeClick.it (anche se non proprio con tutti i commenti entusiastici).
Che dire? Ho fatto bene! Certo, non è un capolavoro, ma ha tante qualità e purtroppo anche dei difetti dovuti, a mio parere, soprattutto al numero esiguo di episodi.

Partiamo subito dal pezzo forte, la sceneggiatura.
Il world building è ben curato e dettagliato, con una trama dietro che non si dimentica di raccontare particolari utili a seguire lo svolgimento della storia. La particolarità dell'ambientazione è che dovrebbe essere un anime con alla base una guerra devastante in grado di distruggere ogni essere vivente, drammatico e di tensione, ma spesso questa è solo uno sfondo lontano temuta da tutti, ma che non sembra toccare realmente la vita di nessuno, protagonisti compresi. Questo fino al momento in cui...
C'è poi molto spazio per le ricostruzioni dei fatti del passato che hanno portato al mondo attuale, inizialmente in modo casuale e approssimativo, fino ai risvolti drammatici da metà in poi, dove si comincia a capire dove vuole andare a parare l'autore.

Purtroppo, la regia non è sempre al passo con questa ottima sceneggiatura, perdendo un po' troppo tempo in varie scene slice of life o romantiche utili sì ai fini della caratterizzazione dei personaggi, donando loro un "perché" alle loro scelte e azioni (fulcro centrale di questa serie), ma allo stesso tempo esagerando nel dosarle. Ci ritroviamo quindi una minestra preparata con una ricetta ottima e ricercata, ma a cui hanno messo un po' troppo sale...
A me personalmente non è dispiaciuto esageratamente, ma allo stesso tempo condivido i commenti in parte detrattori in alcuni episodi per l'eccesso di zucchero e miele messo intorno a metà della stagione. Poi, ovviamente, è questione di gusti, d'altronde il protagonista ha vinto pure dei premi anche per questo.

Continuando a parlare dei personaggi, dovrei citarne tantissimi, in quanto chi più e chi meno fanno parte della trama e aiutano a creare l'atmosfera a tratti dolce e leggera, in altri momenti triste e drammatica, che ho apprezzato molto.
Certo, anche qua dodici episodi stringono troppo e non permettono di far conoscere come si deve molti di loro, anche se meriterebbero. In ogni caso, fanno tutti il loro dovere e nessuno di essi è fastidioso, a parte forse i due protagonisti che in alcuni casi ti vien voglia di... lasciamo stare!

Il design non è male, CGI al minimo (forse eravamo agli inizi del suo uso) e una discreta animazione con un budget che si nota non proprio faraonico. Diciamo che manca più che altro una certa cura nei dettagli, oltre ad effetti visivi che avrebbero reso le battaglie più interessanti da ammirare.
Ho visto comunque molto di peggio, quindi si salva alla grande.

Commento finale con merito al comparto sonoro che in vari episodi è di alto livello, con musiche molto ricercate e azzeccate. In particolare, colpiscono il primo e ultimo episodio, ma in generale c'è una buona scelta anche negli altri, ovviamente nelle scene in cui ha senso mettere una base musicale.
Ho notato anche vari effetti ambientali, come ad esempio il fruscio delle foglie o le cicale appena accennate all'esterno della casa, mentre si preparava la cena... Dettagli che fanno piacere!

Ok, per concludere: regia 6,5; sceneggiatura 9,5; design 6,5; personaggi 8; sonoro 8,5.
In definitiva, un bel 7,8. Peccato per i soli dodici episodi, anche se il finale lascia aperta qualche interpretazione extra che porterebbe a un eventuale seconda stagione. Non mi dispiacerebbe, ma a me è piaciuto così com'è, e in realtà dubito che dopo sette anni ritornino le nostre Chthully & Co., purtroppo.
Lo consiglio? Direi di sì, soprattutto se siete pazienti e amate lo sviluppo delle storie un poco per volta con ritmi lenti e dettagli svelati piano piano. Lo stesso protagonista, che è quello che dovrebbe sapere tutto, capisce come stanno veramente le cose solo nel penultimo episodio, quindi...
In caso contrario, o se proprio non amate il moe messo un po' così esageratamente a tratti, forse potreste passare oltre.

Buona visione!