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Un'ottima romcom con alcune piccole riserve. Ma sta arrivando il manga.

All'annuncio dell'arrivo in Italia per i tipi di Star Comics di "My Love Story with Yamada-kun at Lv999", ne ho approfittato per rivedere l'anime. Il giudizio è sempre lo stesso della prima visione: ottimo. Con un paio di piccole riserve.

Dai che lo sai: anche questo commento/recensione è full spoiler, quindi, se non hai visto la serie, declino responsabilità.

Attenzione: la parte seguente contiene spoiler

Di "My Love Story with Yamada-kun at Lv999" cattura subito l'incipit, con la nostra protagonista Akane che viene scaricata brutalmente dal fidanzato. Sicuramente apprezzabile la realizzazione del personaggio della ragazza, al bivio tra adolescenza ed età adulta, impegnata con l'università ma anche ancora molto ingenua nelle questioni sentimentali. Le sue azioni, che innescano la storia, sono chiaramente dettate da un'infantilità palese: un rifiuto e una reazione tipica di chi viene scaricato e fa di tutto per mostrarsi al meglio all'ex partner. Il suo coinvolgimento nei confronti di Yamada è graduale e naturale, non è il classico colpo di fulmine. Anzi, sono anche palesi i suoi dubbi circa la, seppur lieve, differenza di età e il suo non voler - ma inevitabilmente ci casca - sovra-interpretare alcune azioni del ragazzo.

Analizzando invece Yamada, trovo qui un paio di punti deboli. Il ragazzo non è il solito protagonista smidollato, ha una sua profondità e un suo carattere specifici e giustificati. A un certo punto però ci si chiede - magari questo aspetto nel manga è trattato meglio - se non soffra di qualche forma di autismo, come la sindrome di Asperger. Il che può anche risultare probabile, visto che lui stesso afferma spesso di non capire le battute, l'ironia o le emozioni degli altri. Anche se la sua è un'apatia di facciata - la sua gentilezza dimostra che gli altri non gli sono indifferenti, è qualcosa di più della cortesia -, a tratti è stucchevole. Inoltre, la sua intelligenza cozza con il ritenersi oggettivamente una persona noiosa. Anche il fargli reiterare che non gli interessano relazioni amorose è un'aggiunta ridondante e artificiosa, non serviva. È un buon protagonista, ma nel complesso convince meno di Akane.

Buona la schiera di personaggi secondari, dal migliore amico di Yamada e la sua sorellina, che inizialmente sembra poter mettere i bastoni tra le ruote alla potenziale coppia, rivelandosi invece poi una preziosa alleata, passando per Tsubaki. Lei sì che prova a scombinare i piani della storia: un buon personaggio la compagna di Yamada, coraggiosa anche nel dichiararsi, avendo comunque capito che a lui piace già Akane. Anzi, forse viene introdotto e bruciato un po' troppo in fretta. Anche gli altri trovano uno spazio relativo - come l'amica di Akane -, purtroppo tredici episodi sono pochi e ho la sensazione che qualcosa, rispetto al manga, sia stato tagliato.

Tecnicamente, l'anime è davvero di buon livello. Ottime animazioni e buon comparto sonoro, con sigle sicuramente orecchiabili. Il character design è abbastanza originale e sicuramente apprezzabile, sebbene risenta un po' del target di riferimento del manga (shoujo) e quindi soprattutto il protagonista e il suo migliore amico hanno quell'aspetto da "belli in modo assurdo" e anche un pizzico androgini. Non mi fa impazzire, ma senza dubbio meglio loro dei classici protagonisti anonimi di tanti anime del genere.

La componente videogame, centrale nelle prime battute della storia, resta comunque abbastanza importante e i siparietti "in game" sono simpatici e sempre azzeccati. È divertente vedere come Akane sia sostanzialmente una noob, ma non si perda mai d'animo. Da giocatore incallito, un po' più di presenza del medium videogame nella storia non mi sarebbe dispiaciuto, ma non si poteva pretendere una pervasività alla "Hi Score Girl", quindi va bene così.

La chiusura della serie animata è più che buona: Yamada, con l'estremo garbo di cui è campione, è costretto a rifiutare i sentimenti di Tsubaki. Poi, volendo anche con un pizzico di furbizia, fa scoprire Akane. La "rottura", se così vogliamo chiamarla, è che non arriva un "Mi piaci!" dalla ragazza, ma un "Io ti piaccio?". E il "Mi hai beccato!" di risposta è decisamente simpatico (meno il sorriso inquietante di Yamada, ma tant'è). Quel che fa storcere il naso è che, per esserlo, è un finale, ma la storia ha ancora davvero tanto da dire, e lo si intuisce. Resta quindi un pizzico di insoddisfazione. Inoltre, ma questo a quanto ho intuito avverrà nel manga, si sente la mancanza di un risvolto "adulto" della storia, anche questo ovviamente dovuto alla durata troppo ristretta della serie, che non ha margine per approfondire le dinamiche di coppia, una volta che questa si è creata.

"My Love Story with Yamada-kun at Lv999" è comunque un'ottima romcom, una delle mie preferite dell'infornata di questo genere arrivata negli ultimi anni. E sicuramente acquisterò il manga di prossima uscita che, fortunatamente, anche se in maniera irregolare, dopo una lunga pausa di mesi, sta riprendendo in Giappone.