Calendar Men
La "time bokan" per eccellenza, più famosa e di successo è sicuramente "Yattaman", che ha goduto di durata doppia rispetto ai suoi compari, un live-action ed un remake.
Ma quella cui sono più affezionato e reputo la migliore tra quelle che ho visto (cioè tutte le serie del filone arrivate in Italia) è quest' opera, che rispetto alle precedenti rompe diversi schemi.
Tra le altre cose, non c'è nessun cattivo misterioso, il muscoloso da minuto diventa gigantesco ed assume un'aria da beota, dei buoni si maschera solo il ragazzo, che tiene nascosta la sua identità, e non abbiamo più i simpatici robot per i buoni, ma un serioso robottone che parodia quelli che andavano di moda ai tempi.
La storia inizia quando, in un futuro lontano, alla morte del re di Calendar, la principessa Lunedì ha usurpato il trono a Domenica mettendoci suo fratello Sabato. Solo che per fregiarsi del titolo occorre avere al proprio fianco il magnifico Cosmopavone che però fugge tra le pieghe del tempo.
La legittima erede al trono, per ritrovarlo, va indietro nel tempo assieme al fidato robot Daigoron per chiedere aiuto ai suoi antenati, l'impacciato Beppe Domani e l'aitante Tina Ieri, assistenti dello scalcinato detective Maigret. Domenica donerà al ragazzo il potere di trasformarsi del coraggioso e prestante Yattodetaman, che piloterà il robot King star, paladino della giustizia.
Anche gli altri non se ne stanno con le mani in mano e partono, coadiuvati dall'ingegnoso Settembre ed il forzuto Ottobre, alla ricerca del regale volatile che si nasconde trasformandosi in famosi oggetti della storia e non solo. Ad aiutarli ogni tanto comparirà il misterioso ed affascinante conte Don Giovanni, di cui Lunedì s'innamora perdutamente, scatenando così la gelosia di Settembre.
Le avventure si dipaneranno così tra viaggi del tempo e scontri tra le due fazioni. Il tutto condito da tormentoni, situazioni standard che caratterizzano le TB, un umorismo divertente ed istrionico e simpatici stacchetti che interrompono la vicenda.
Menzione per l'adattamento italiano che ha contributo a connotare per noi italici la serie e la sigla dei Cavalieri del Re, una delle loro più belle, a mio parere.
Dopo più di trent'anni, questo cartone non ha perso un briciolo della sua freschezza e riesce ancora a far ridere, emozionare e divertire.
Ma quella cui sono più affezionato e reputo la migliore tra quelle che ho visto (cioè tutte le serie del filone arrivate in Italia) è quest' opera, che rispetto alle precedenti rompe diversi schemi.
Tra le altre cose, non c'è nessun cattivo misterioso, il muscoloso da minuto diventa gigantesco ed assume un'aria da beota, dei buoni si maschera solo il ragazzo, che tiene nascosta la sua identità, e non abbiamo più i simpatici robot per i buoni, ma un serioso robottone che parodia quelli che andavano di moda ai tempi.
La storia inizia quando, in un futuro lontano, alla morte del re di Calendar, la principessa Lunedì ha usurpato il trono a Domenica mettendoci suo fratello Sabato. Solo che per fregiarsi del titolo occorre avere al proprio fianco il magnifico Cosmopavone che però fugge tra le pieghe del tempo.
La legittima erede al trono, per ritrovarlo, va indietro nel tempo assieme al fidato robot Daigoron per chiedere aiuto ai suoi antenati, l'impacciato Beppe Domani e l'aitante Tina Ieri, assistenti dello scalcinato detective Maigret. Domenica donerà al ragazzo il potere di trasformarsi del coraggioso e prestante Yattodetaman, che piloterà il robot King star, paladino della giustizia.
Anche gli altri non se ne stanno con le mani in mano e partono, coadiuvati dall'ingegnoso Settembre ed il forzuto Ottobre, alla ricerca del regale volatile che si nasconde trasformandosi in famosi oggetti della storia e non solo. Ad aiutarli ogni tanto comparirà il misterioso ed affascinante conte Don Giovanni, di cui Lunedì s'innamora perdutamente, scatenando così la gelosia di Settembre.
Le avventure si dipaneranno così tra viaggi del tempo e scontri tra le due fazioni. Il tutto condito da tormentoni, situazioni standard che caratterizzano le TB, un umorismo divertente ed istrionico e simpatici stacchetti che interrompono la vicenda.
Menzione per l'adattamento italiano che ha contributo a connotare per noi italici la serie e la sigla dei Cavalieri del Re, una delle loro più belle, a mio parere.
Dopo più di trent'anni, questo cartone non ha perso un briciolo della sua freschezza e riesce ancora a far ridere, emozionare e divertire.
Calendar Men è un'altra delle tre serie Time Bokan arrivate in Italia, la prima per esattezza, mentre in Giappone, l'anime risale al 1981. Fin da piccolo ritenevo questa serie quella meno divertente e dai personaggi decisamente meno interessanti. Vedendolo recentemente, non posso che confermare le mie vecchie impressioni analizzando completamente ogni aspetto di questa serie. Come in alcune delle varie serie della Tatsunoko, anche qui i protagonisti viaggiano nel tempo attraversando molte avventure, spesso anche fantasiose. I personaggi vivono tutti all'interno di un condominio, ma in appartamenti separati e si suddividono in due ragazzini, Beppe Domani (Yattodetaman) e Tina Ieri. Ovviamente nello stesso condominio vivono i soliti tre strampalati personaggi (cattivi) tra cui troviamo: La principessa Lunedì, Primo Settembre e il grasso e goffo Due Ottobre. Insieme a loro , vive anche il fratellino della principessa Lunedì, il Principino Sabato, davvero insopportabile. La prima cosa strana dei protagonisti è infatti, il nome, ma questa è la classica storpiatura italiana, che stravolge completamente i nomi dei personaggi. Anche questa volta la Tatsunoko è riuscita a realizzare una serie ricca di scontri pieni di demenzialità esilarante, dove il culmine viene raggiunto a fine episodio, dove i quattro perdenti di turno, implorano a King Star, (un gigantesco robot dall'aspetto retro), che viene in soccorso all'eroe, Yattodetaman, durante le solite battaglie, sia corpo a corpo, che con i soliti mezzi meccanici ridicoli. I quattro sfortunati, disperati per l'immancabile sconfitta, prima supplicano King Star, che si commuove e li lascia andare via, ma ogni volta, uno dei quattro si fa scappare un offesa al robottone, che puntualmente, scaglia contro di loro un enorme freccia punitiva. Tuttavia Calendar Man, non riesce a raggiungere i livelli di comicità delle altre 2 serie ed inoltre tra i 4 personaggi negativi, Lunedì, proprio non riesce ad essere cinica, sexy e vulcanica come Hatasha e l'insuperabile Miss Dronio; inoltre, anche gli altri 2 classici personaggi, causa anche un cambio di rotta sotto il profilo estetico, non sono carismatici e dissacranti come Boyakki, Tonzula o Sekovitch. Dal punto di vista tecnico, quest'anime ha una colorazione decisamente più ricca, animazioni più fluide, ed un dettaglio generale maggiore, anche rispetto ai Predatori Del Tempo. Il cambio di character design, però, toglie quelle classiche espressioni del Boyakki di turno, che erano un misto di saccenza, stupidità, e carisma. In definitiva, Calendar Men risulta molto inferiore alle serie precedenti, ma comunque piacevole.
Con Calendar Men la Time bokan gioca con i giorni della settimana e con i mesi dell'anno.
I protagonisti, Tina Ieri e Beppe Domani, sono gli assistenti del detective privato Arsenio Maigret e vivono nella palazzina di proprietà del loro capo. Nella stessa palazzina, in un altro appartamento, stanno in affitto altre quattro persone, tre adulti e un bambino, sempre in arretrato con l'affitto.
Un giorno giunge, da Beppe e Tina, una misteriosa e bella ragazza, che dice loro di essere Domenica, principessa del regno di Calendar, nonché discendente dei due - dunque il loro destino, nonostante litighino sempre, è quello di sposarsi! Domenica afferma di avere bisogno del loro aiuto per potere salire al trono: l'unico modo per potere prevalere sull'altro candidato, il principe Sabato, è riuscire a catturare il Cosmopavone, uccello leggendario di Calendar, che è scappato e vaga per vari luoghi e varie epoche.
Così, di nascosto dall'ispettore Maigret, fra l'altro troppo impegnato a tampinare gli affittuari in bolletta, Beppe e Tina decidono di aiutare Domenica e, aiutati anche dal robot gigante King Star e dall'affascinante e misterioso Yattodataman, di cui non rivelerò l'identità, inseguiranno il Cosmopavone attraverso vari luoghi ed epoche sperando di arrivare prima di Sabato, che essendo ancora un bambino è aiutato dalla sorella maggiore, la principessa Lunedì, e dai suoi scagnozzi Settembre ed Ottobre. In realtà sono loro gli inquilini della palazzina, anche se Beppe e Tina non li incontreranno mai in tale situazione. Questi saranno in realtà sempre i primi a partire con il loro cammello del tempo. Inoltre il gruppo del principe Sabato è aiutato di tanto in tanto dal conte Don Giovanni, innamorato (ricambiato) della principessa Lunedì.
La Time Bokan non si smentisce mai, adoro tutte le serie del genere che ho visto. Tuttavia sono d'accordo sul fatto che i "cattivi", per quanto sempre molto più simpatici dei "buoni" - se di cattivi e buoni si può parlare, dato che stavolta entrambe le parti mirano alla stessa cosa, il trono di Calendar -, spiccano meno e restano meno impressi nei telespettatori rispetto al Trio Drombo. In compenso i buoni sono ancora più antipatici dei buoni della altre serie, dato che Domenica non è chissà quanto migliore di Lunedì; per me, con la sua aria da santarellina è la più insopportabile del gruppetto, in cui l'unico simpatico è Beppe. Lei in fondo si preoccupa semplicemente del futuro del suo fratellino; inoltre King Star, il paladino della giustizia che, come dice lui stesso, odia il peccato ma non i peccatori, è vendicativo in una maniera mostruosa. In ogni caso anche stavolta, come nelle altre serie, per me nel finale, a dispetto delle apparenze, sono proprio i cattivi a risaltare sotto ogni aspetto.
Il character design è lo stesso, buono, di quelli di "Yattaman" e de "I predatori del tempo"; anche in questo anime la sigla è dei fantastici Cavalieri del re. Il mio voto è 9.
I protagonisti, Tina Ieri e Beppe Domani, sono gli assistenti del detective privato Arsenio Maigret e vivono nella palazzina di proprietà del loro capo. Nella stessa palazzina, in un altro appartamento, stanno in affitto altre quattro persone, tre adulti e un bambino, sempre in arretrato con l'affitto.
Un giorno giunge, da Beppe e Tina, una misteriosa e bella ragazza, che dice loro di essere Domenica, principessa del regno di Calendar, nonché discendente dei due - dunque il loro destino, nonostante litighino sempre, è quello di sposarsi! Domenica afferma di avere bisogno del loro aiuto per potere salire al trono: l'unico modo per potere prevalere sull'altro candidato, il principe Sabato, è riuscire a catturare il Cosmopavone, uccello leggendario di Calendar, che è scappato e vaga per vari luoghi e varie epoche.
Così, di nascosto dall'ispettore Maigret, fra l'altro troppo impegnato a tampinare gli affittuari in bolletta, Beppe e Tina decidono di aiutare Domenica e, aiutati anche dal robot gigante King Star e dall'affascinante e misterioso Yattodataman, di cui non rivelerò l'identità, inseguiranno il Cosmopavone attraverso vari luoghi ed epoche sperando di arrivare prima di Sabato, che essendo ancora un bambino è aiutato dalla sorella maggiore, la principessa Lunedì, e dai suoi scagnozzi Settembre ed Ottobre. In realtà sono loro gli inquilini della palazzina, anche se Beppe e Tina non li incontreranno mai in tale situazione. Questi saranno in realtà sempre i primi a partire con il loro cammello del tempo. Inoltre il gruppo del principe Sabato è aiutato di tanto in tanto dal conte Don Giovanni, innamorato (ricambiato) della principessa Lunedì.
La Time Bokan non si smentisce mai, adoro tutte le serie del genere che ho visto. Tuttavia sono d'accordo sul fatto che i "cattivi", per quanto sempre molto più simpatici dei "buoni" - se di cattivi e buoni si può parlare, dato che stavolta entrambe le parti mirano alla stessa cosa, il trono di Calendar -, spiccano meno e restano meno impressi nei telespettatori rispetto al Trio Drombo. In compenso i buoni sono ancora più antipatici dei buoni della altre serie, dato che Domenica non è chissà quanto migliore di Lunedì; per me, con la sua aria da santarellina è la più insopportabile del gruppetto, in cui l'unico simpatico è Beppe. Lei in fondo si preoccupa semplicemente del futuro del suo fratellino; inoltre King Star, il paladino della giustizia che, come dice lui stesso, odia il peccato ma non i peccatori, è vendicativo in una maniera mostruosa. In ogni caso anche stavolta, come nelle altre serie, per me nel finale, a dispetto delle apparenze, sono proprio i cattivi a risaltare sotto ogni aspetto.
Il character design è lo stesso, buono, di quelli di "Yattaman" e de "I predatori del tempo"; anche in questo anime la sigla è dei fantastici Cavalieri del re. Il mio voto è 9.
Concordo pienamente con Rel. Questa è la più bella e divertente tra le serie time bokan! Non mi perdevo una puntata perchè era spassosissimo e avventuroso più che mai e l'alternarsi tra i mesi sul giorno del calendario e le follie della principessa Lunedì erano davvero mitiche. Ricordo anche che mi divertiva da morire il mitico conte Don Giovanni, l'esilarante Cosmopavone e l'intreccio folgorante della navicella Settembre con il robot King Star. Una serie degna di essere vista. Bellissimo!!!
Praticamente la parte più divertente di questo cartone si racchiude nel canovaccio che accade in ogni episodio, la navicella di Settembre viene risparmiata dal robot King star, perchè non ama infierire, visto che i complici di settembre chiedono costantemente perdono, però in seguito lo insultano ridendo sottovoce, si accende la spia al robot che con una freccia li fa esplodere, se fosse per il cosmopavone e altre cavolate varie, è il cartone più inguardabile della saga Bokan.
Bisogna dire però che c'è una vivacità di colori abbastanza notevole, unita a tonalità sempre dorate e mai scure, testimonianza di come vuole essere spensierata e allegra più delle altre serie di Bokan.
L'opera vuol far capire una cosa in particolar modo, ovvero che se vengono dette menzogne per difendersi, si rischia di farsi più male di quando si ha il coraggio di ammettere l'errore, che poi è causa di queste continue lotte tra i giorni e i mesi del calendario.
Difendersi dai giorni e i mesi in lotta, fantasioso come concetto, ma se accadesse realmente credo che tutti noi diremmo bugie per raggiungere ad ogni costo gli obiettivi, ritardandone l'avvento di quei giorni e mesi delle cose che NON vogliamo fare.
Ed è così che l'autore, a mio avviso, vuol dirci che tutto quello che si fa in vita deve avere ciascun giorno il suo affanno, e in tali giorni bisogna comportarsi sempre in maniera onesta e civile, altrimenti, come nel caso di questo cartone si genera caos, e non c'è cosa più infame per una persona nell'essere generatore con le sue azioni, del caos stesso.
Bisogna dire però che c'è una vivacità di colori abbastanza notevole, unita a tonalità sempre dorate e mai scure, testimonianza di come vuole essere spensierata e allegra più delle altre serie di Bokan.
L'opera vuol far capire una cosa in particolar modo, ovvero che se vengono dette menzogne per difendersi, si rischia di farsi più male di quando si ha il coraggio di ammettere l'errore, che poi è causa di queste continue lotte tra i giorni e i mesi del calendario.
Difendersi dai giorni e i mesi in lotta, fantasioso come concetto, ma se accadesse realmente credo che tutti noi diremmo bugie per raggiungere ad ogni costo gli obiettivi, ritardandone l'avvento di quei giorni e mesi delle cose che NON vogliamo fare.
Ed è così che l'autore, a mio avviso, vuol dirci che tutto quello che si fa in vita deve avere ciascun giorno il suo affanno, e in tali giorni bisogna comportarsi sempre in maniera onesta e civile, altrimenti, come nel caso di questo cartone si genera caos, e non c'è cosa più infame per una persona nell'essere generatore con le sue azioni, del caos stesso.
Andrò contro la maggior parte dei fan, però fra le serie della Time Bokan questa è quella che, assolutamente, preferisco!
Non c'è stata puntata in cui non abbia riso, le recite finali della principessa Lunedì e dei suoi scagnozzi sono memorabili; l'angolo di Settembre con le lettere delle fan giapponesi mi divertiva tantissimo, così come l'angolo di Ottobre! nella loro 'antipatia' i buoni avevano il loro spazio, tipo l'angolo di Domenica dove la principessa calma e, aggiungo, addormentata dava sfogo alla sua follia! Poi ci sono episodi memorabili come quello ambientato durante la rivoluzione francese dove appare Lady Oscar e quello sul segreto della forza di Yattodettaman...
Quanto mi facevano ridere Nando Martellotti e Elephant cameraman e anche quel robottone un po' tonto, ma molto suscettibile; che dire, amo davvero tanto quest'anime e, devo ammettere, è uno di quelli che mi è rimasto nel cuore!
Non c'è stata puntata in cui non abbia riso, le recite finali della principessa Lunedì e dei suoi scagnozzi sono memorabili; l'angolo di Settembre con le lettere delle fan giapponesi mi divertiva tantissimo, così come l'angolo di Ottobre! nella loro 'antipatia' i buoni avevano il loro spazio, tipo l'angolo di Domenica dove la principessa calma e, aggiungo, addormentata dava sfogo alla sua follia! Poi ci sono episodi memorabili come quello ambientato durante la rivoluzione francese dove appare Lady Oscar e quello sul segreto della forza di Yattodettaman...
Quanto mi facevano ridere Nando Martellotti e Elephant cameraman e anche quel robottone un po' tonto, ma molto suscettibile; che dire, amo davvero tanto quest'anime e, devo ammettere, è uno di quelli che mi è rimasto nel cuore!
Concordo su chi dice che e la meno riuscita delle serie arrivate in italia con personaggi (sopratutto i cattivi) poco carismatici e la perdita di alcuni tormentoni tipici delle altre serie (YATTAMAN IN PRIMIS), ma il suo lavoro lo fa: riesce a farti (tuttora) scompisciare dalle risate! Gli stacchetti di Ottobre, le divagazioni dei cattivi durante i combattimenti, le loro scuse a Kingstar, elefantcamera e il mitico commentatore e le armi improbabili (anche se mancano quelle dei buoni).
E poi c'e pure la mitica frase di Kingstar: "IO ODIO IL PECCATO NON I PECCATORI" , ottima l'idea di tradurre i nomi (uno dei pochi casi in cui migliora la storia) e azzeccato il doppiaggio (sabato aveva una voce insopportabile). Nel voto c'e pure molta nostalgia.
E poi c'e pure la mitica frase di Kingstar: "IO ODIO IL PECCATO NON I PECCATORI" , ottima l'idea di tradurre i nomi (uno dei pochi casi in cui migliora la storia) e azzeccato il doppiaggio (sabato aveva una voce insopportabile). Nel voto c'e pure molta nostalgia.
Uno dei 4 Time Bokan. Non sarà all'altezza di Yattaman o dei predatori del tempo, ma gli elementi comici anni '80 ci sono tutti, dai nemici scalcagnati ai siparietti, fino alla punizione con colpo finale, stavolta inferto direttamente dal robot buono Kingstar (solo tu ci puoi salvar!). I nomi dei personaggi sono allucinanti: beppe, tina, le principesse domenica e lunedì, il conte dongiovanni, settembre e ottobre gli scagnozzi, ma contribuiscono non poco al divertimento e all'effetto di comicità genuina che genera moltissime risate (cosa che purtroppo i cartoni moderni hanno in gran parte perso).
Calendar man è sicuramente la meno bella tra le 3 serie che ho visto della time bokan delle 4 giunte in italia, troppo ripetitiva, mancano degli elementi chiave delle altre serie e cioè: quale robot useranno in questa puntata i nostri eroi? e quale punizione riceveranno stavolta "i cattivi"? cattivi che in questa serie sono sicuramente meno carismatici e meno protagonisti di quelli delle altre serie delle time bokan (basti pensare al mitico trio Drombo!) e il vero protagonista e l'eroe di turno Yattodetaman più vicino ad altri eroi della tatsunoko come polymar o muteking che agli yattaman o ai salvastoria. Comunque e una serie divertente, che si lascia guardare e che, per l'epoca, può essere considerata di buon livello, la sufficenza ci sta! una nota di merito va alla sigla italiana: INDIMENTICABILE!!!
La serie è molto semplice ma devo dire che 4 ghignate ancora me le strappa se mi capita di rivederla. Assolutamente in linea con le altre produzioni "Time Bokan" arrivate in Italia. La novità di stavolta è che la giornata non viene salvata dalla strana arma concepita per l'episodio dai "buoni" ma dal super eroe "Yattodetaman" (già il nome è tutto un programma!) e dal suo fido super mega robot "King Star". Anche qui, ad ogni episodio, c'è da gustarsi la "punizione" dei cattivi che ogni volta sbeffeggiano King Star dopo averlo mosso a compassione con delle storie tanto strazianti quanto comiche nella loro falsità. Vale ancora la pena dargli un occhiata se vi mancano quei tempi d'oro...