Brave Story
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Wow! Non riesco a credere a quello che ho appena visto, sentito e provato. Scusate se comincio con questo impeto, ma sono ancora estasiato da quello che ho visto. E come se mi avessero appena messo davanti un mosaico di capolavori della letteratura e del cinema fantasy dopo averli amalgamati per bene in modo da ottenere una storia che racchiude in sé di tutto e di più. Visto che detto così non sembra avere molto senso, passo a spiegare con dovizia di particolari, perché questa pellicola ha dimostrato di avere un potenziale incredibile.
Cominciamo con il dire nella prima parte del film il protagonista fa esperienza dell'abbandono da parte del padre del focolare domestico e poi dell'esperienza del coma della madre che generano in lui insicurezza, paura, incertezza. A scuola viene preso di mira dai bulli, ma ecco che interviene uno sconosciuto venuto da chissà dove (come se fosse una sorta di Mago di Oz) a dargli una mano per cambiare il suo destino e permettergli di trovare il coraggio, la fiducia, la saggezza e anche la fortuna. Inizia così un viaggio che si preannuncia pieno di sorprese per il nostro eroe, il tutto con una caduta che assomiglia a quella di Alice nel Paese delle Meraviglie, dove il nostro protagonista si ritrova prima ad affrontare una serie di prove decisamente ardue, le quali servono per metterlo alla prova. In seguito a queste fa la conoscenza del Maestro Gurulao, il quale lo valuta e gli affida l'equipaggiamento per compiere il suo viaggio personale. Wataru, qui incontra le creature più strane, alcune buone altre malvagie, le quali cercano, rispettivamente, di aiutarlo e di ucciderlo. Il nostro amico deve trovare delle gemme, le quali rappresentano le virtù e le qualità menzionate dalle statue viventi all'inizio del viaggio (qui mi viene in mente un collegamento ad un altro anime-Deltora Quest, tratto dall'omonima saga di romanzi di Emily Rodda) e continuare ad esercitarle. Tra una peripezia ed un'altra Wataru trova le gemme che gli conferiscono potere e gli permettono di affrontare sfide spaventose. Purtroppo però c'è uno sconvolgimento: l'impero e i maghi si alleano per prendere possesso della Gemma Oscura. In particolare Mitsuru la desidera per riportare in vita la sua famiglia, ma prima che possa prendere possesso di questa, essa scatena il suo potere e riduce il regno in rovina ed obbliga tutti gli aspiranti eroi a battersi contro se stessi, poiché la Gemma ha il potere di rivelare l'indole oscura di chi cerca di entrarne in possesso. Wataru, guidato dalla voce della Dea del Destino riesce a resistere alla tentazione di uccidere sé stesso e accetta la componente oscura della propria indole. Mitsuru, invece, cede al desiderio di affrontare sé e stesso e si distrugge. Alla fine la Gemma si incastona nell'elsa della spada di Wataru il quale il potere derivatogli dalla possibilità di esprimere un desiderio e salva tutto il popolo di Vision dopo aver imparato e constatato che non può pensare solo ai propri desideri come quello di riunificare la sua famiglia, ma che ci sono cose più importanti come imparare a maturare, ad avere fiducia in sé stessi, saggezza, e fede, le quali portano alla felicità ed alla fortuna solo se si impara a lasciar andare il nostro dolore, perché non si può sempre aspettare che la famiglia sia sempre al nostro fianco, bensì ognuno deve fare affidamento su se stesso.
La grafica è semplicemente magnifica e ricorda molto i film del Maestro Hayao Miyazaki con i suoi disegni ad acquarello e a pastello che conferiscono alle vicende un certo realismo e vitalità. I personaggi sono semplicemente magnifici e grandiosi, dotati di personalità uniche e versatili e cambiano e maturano a poco a poco nel corso della vicenda mettendosi alla prova e a confronto con ciò che li spaventa di più rivelando anche le proprie vere intenzioni. La colonna sonora è composta di tracce delicate, ma decisamente in linea con la trama e fungono da ottimo sottofondo musicale per le vicende ivi rappresentate; hanno un andamento molto lento in sincronia con quello della vicenda perché così i versi fungono da introduzione per le scene della storia stessa. Le scene che mi hanno colpito più di tutte sono soprattutto quelle dello scontro con il mago bianco, il quale ricorda paradossalmente Saruman il Bianco de "Il Signore Degli Anelli" e quelle dello scontro finale che si preannuncia pieno di colpi di scena e risvolti del tutto inaspettati e questo è il punto di forza principale di questo anime movie. Le lezioni che si apprendono da questa storia sono all'apparenza scontate, avere fiducia in sé stessi, coraggio, saggezza, fede per raggiungere la piena (auto-)coscienza ed (auto-)consapevolezza di sé.
Wow! Non riesco a credere a quello che ho appena visto, sentito e provato. Scusate se comincio con questo impeto, ma sono ancora estasiato da quello che ho visto. E come se mi avessero appena messo davanti un mosaico di capolavori della letteratura e del cinema fantasy dopo averli amalgamati per bene in modo da ottenere una storia che racchiude in sé di tutto e di più. Visto che detto così non sembra avere molto senso, passo a spiegare con dovizia di particolari, perché questa pellicola ha dimostrato di avere un potenziale incredibile.
Cominciamo con il dire nella prima parte del film il protagonista fa esperienza dell'abbandono da parte del padre del focolare domestico e poi dell'esperienza del coma della madre che generano in lui insicurezza, paura, incertezza. A scuola viene preso di mira dai bulli, ma ecco che interviene uno sconosciuto venuto da chissà dove (come se fosse una sorta di Mago di Oz) a dargli una mano per cambiare il suo destino e permettergli di trovare il coraggio, la fiducia, la saggezza e anche la fortuna. Inizia così un viaggio che si preannuncia pieno di sorprese per il nostro eroe, il tutto con una caduta che assomiglia a quella di Alice nel Paese delle Meraviglie, dove il nostro protagonista si ritrova prima ad affrontare una serie di prove decisamente ardue, le quali servono per metterlo alla prova. In seguito a queste fa la conoscenza del Maestro Gurulao, il quale lo valuta e gli affida l'equipaggiamento per compiere il suo viaggio personale. Wataru, qui incontra le creature più strane, alcune buone altre malvagie, le quali cercano, rispettivamente, di aiutarlo e di ucciderlo. Il nostro amico deve trovare delle gemme, le quali rappresentano le virtù e le qualità menzionate dalle statue viventi all'inizio del viaggio (qui mi viene in mente un collegamento ad un altro anime-Deltora Quest, tratto dall'omonima saga di romanzi di Emily Rodda) e continuare ad esercitarle. Tra una peripezia ed un'altra Wataru trova le gemme che gli conferiscono potere e gli permettono di affrontare sfide spaventose. Purtroppo però c'è uno sconvolgimento: l'impero e i maghi si alleano per prendere possesso della Gemma Oscura. In particolare Mitsuru la desidera per riportare in vita la sua famiglia, ma prima che possa prendere possesso di questa, essa scatena il suo potere e riduce il regno in rovina ed obbliga tutti gli aspiranti eroi a battersi contro se stessi, poiché la Gemma ha il potere di rivelare l'indole oscura di chi cerca di entrarne in possesso. Wataru, guidato dalla voce della Dea del Destino riesce a resistere alla tentazione di uccidere sé stesso e accetta la componente oscura della propria indole. Mitsuru, invece, cede al desiderio di affrontare sé e stesso e si distrugge. Alla fine la Gemma si incastona nell'elsa della spada di Wataru il quale il potere derivatogli dalla possibilità di esprimere un desiderio e salva tutto il popolo di Vision dopo aver imparato e constatato che non può pensare solo ai propri desideri come quello di riunificare la sua famiglia, ma che ci sono cose più importanti come imparare a maturare, ad avere fiducia in sé stessi, saggezza, e fede, le quali portano alla felicità ed alla fortuna solo se si impara a lasciar andare il nostro dolore, perché non si può sempre aspettare che la famiglia sia sempre al nostro fianco, bensì ognuno deve fare affidamento su se stesso.
La grafica è semplicemente magnifica e ricorda molto i film del Maestro Hayao Miyazaki con i suoi disegni ad acquarello e a pastello che conferiscono alle vicende un certo realismo e vitalità. I personaggi sono semplicemente magnifici e grandiosi, dotati di personalità uniche e versatili e cambiano e maturano a poco a poco nel corso della vicenda mettendosi alla prova e a confronto con ciò che li spaventa di più rivelando anche le proprie vere intenzioni. La colonna sonora è composta di tracce delicate, ma decisamente in linea con la trama e fungono da ottimo sottofondo musicale per le vicende ivi rappresentate; hanno un andamento molto lento in sincronia con quello della vicenda perché così i versi fungono da introduzione per le scene della storia stessa. Le scene che mi hanno colpito più di tutte sono soprattutto quelle dello scontro con il mago bianco, il quale ricorda paradossalmente Saruman il Bianco de "Il Signore Degli Anelli" e quelle dello scontro finale che si preannuncia pieno di colpi di scena e risvolti del tutto inaspettati e questo è il punto di forza principale di questo anime movie. Le lezioni che si apprendono da questa storia sono all'apparenza scontate, avere fiducia in sé stessi, coraggio, saggezza, fede per raggiungere la piena (auto-)coscienza ed (auto-)consapevolezza di sé.
Questo film è sicuramente frutto di un grosso investimento da parte della gonzo e si nota sin dai primi fotogrammi l’estrema cura per i dettagli e l’accuratezza dedicate al progetto. La trama parte da uno spunto molto semplice e utilizzato molto spesso: un bambino finisce in un mondo parallelo popolato da personaggi fantastici per portare a termine una personale missione e finisce coinvolto negli avvenimenti che minacciano di distruggere quella realtà. Non dico altro perché rischierei di rovinarvi la sorpresa, la banalità della trama è infatti indirettamente proporzionale alle innumerevoli novità dell’opera. Ad ogni scena mi sono ritrovata a scoprire qualcosa di nuovo, a partire dai personaggi. Davvero ben gestita l’evoluzione del personaggio principale e la sua maturazione, ed altrettanto ben bilanciata la crescita del coprotagonista. Ripeto, nella trama non ci sono grosse novità, ho ritrovato molte cose già viste o lette (ci ho trovato perfino uno spunto preso da Harry Potter, intendo la gemma protetta dallo specchio), il protagonista un po’ ingenuo che se la cava sempre per botte di fortuna sfacciata o perché viene salvato da qualcuno che spunta all’ultimo momento, il mondo in pericolo e lui come unica speranza…ma gli elementi diciamo classici sono mescolati ad arte con gli elementi più originali e soprattutto con delle animazioni talmente di alto livello che guardare il film è talmente un piacere per gli occhi che la trama passa in secondo piano. Mi succede la stessa cosa quando guardo Totoro, la trama non è affatto spumeggiante o ricca di colpi di scena ma si viene comunque rapiti dall’atmosfera che viene creata dalle immagini. Quasi maniacale la cura per i fondali, si possono contare i fili d’erba e se si mette il fermo immagine quando viene inquadrato il cielo con le nuvole sembra di guardare una fotografia. La computer grafica è ben dosata e non stona con il resto. Curatissima anche la colonna sonora. In conclusione consiglio vivamente la visione di questo film che non raggiunge i livelli di quelli dello studio Ghibli ma senza dubbio si difende piuttosto bene! A me insomma ha fatto un’ottima impressione. Metto un bel nove anche perché (mini spoiler) finisce bene ed io ho un debole per i finali dove si aggiusta tutto!
E' sicuramente un prodotto molto ambizioso, dalla eccellente produzione tecnica, che nonostante sia indirizzato come target ad un pubblico giovanile,esprime un messaggio sicuramente non melenso, apprezzabile anche da chi e' piu' adulto.
La trama, parla di un ragazzino delle elementari, con una situazione familiare difficile, visto che il padre l'ha abbandonato,e la madre si trova in coma in ospedale, che riesce grazie all'involontario aiuto di un suo amico, a entrare in un nuovo mondo, per tentare di cambiare il proprio destino.
La storia mi ricorda quella di "Chihiro no Sen" o la Citta' incantata di Miyazaki, in versione meno intellettuale e piu' d'azione, e seppure senza incantare, riesce a essere piuttosto godibile,presentando momenti notevoli e struggenti verso il finale.
La trama, parla di un ragazzino delle elementari, con una situazione familiare difficile, visto che il padre l'ha abbandonato,e la madre si trova in coma in ospedale, che riesce grazie all'involontario aiuto di un suo amico, a entrare in un nuovo mondo, per tentare di cambiare il proprio destino.
La storia mi ricorda quella di "Chihiro no Sen" o la Citta' incantata di Miyazaki, in versione meno intellettuale e piu' d'azione, e seppure senza incantare, riesce a essere piuttosto godibile,presentando momenti notevoli e struggenti verso il finale.