Nadia e il mistero di Fuzzy
"Nadia e il mistero di Fuzzy" è un film d'animazione del 1991 che ha come protagonisti i personaggi della serie animata "Nadia - Il mistero della pietra azzurra". Io il film l'ho visto su Italia 1 alcuni anni fa in versione censurata, e mi ha lasciato l'amaro in bocca, perché il film non mi è piaciuto. Ho saputo inoltre che a suo tempo è stato un flop commerciale in Giappone, e ha ricevuto recensioni negative da parte della critica.
Io concordo con le critiche negative, la trama è un pastiche di elementi già visti nella serie animata, ma con una storia poco interessante e soprattutto davvero prevedibile (in realtà c'è un elemento accattivante del film, ma il problema è che non viene utilizzato per nulla bene). Praticamente, gran parte del film è anche noioso.
I personaggi nuovi non sono per nulla incisivi e non convincono, sono personaggi poco interessanti e che non lasciano il segno. Jean e Nadia invece sono sempre dei buoni personaggi, ma non bastano a salvare il film.
L'animazione è mediocre, con a volte disegni poco curati e discutibili, e di scene che ti rimangono in mente non ce n'è neppure una in tutto il film.
Insomma, "Nadia e il mistero di Fuzzy" è una delusione che non riesce a reggere il confronto con la serie animata. Poteva essere peggio senza dubbio, ma poteva anche essere molto, ma molto meglio (è questo che un fan della serie animata si aspettava), ma purtroppo così non è stato. Questo è un film bruttino che, visto una volta, non lo rivedi mai più, perché non ha nulla che ti porta a rivederlo una seconda volta.
Film mediocre/bruttino.
Io concordo con le critiche negative, la trama è un pastiche di elementi già visti nella serie animata, ma con una storia poco interessante e soprattutto davvero prevedibile (in realtà c'è un elemento accattivante del film, ma il problema è che non viene utilizzato per nulla bene). Praticamente, gran parte del film è anche noioso.
I personaggi nuovi non sono per nulla incisivi e non convincono, sono personaggi poco interessanti e che non lasciano il segno. Jean e Nadia invece sono sempre dei buoni personaggi, ma non bastano a salvare il film.
L'animazione è mediocre, con a volte disegni poco curati e discutibili, e di scene che ti rimangono in mente non ce n'è neppure una in tutto il film.
Insomma, "Nadia e il mistero di Fuzzy" è una delusione che non riesce a reggere il confronto con la serie animata. Poteva essere peggio senza dubbio, ma poteva anche essere molto, ma molto meglio (è questo che un fan della serie animata si aspettava), ma purtroppo così non è stato. Questo è un film bruttino che, visto una volta, non lo rivedi mai più, perché non ha nulla che ti porta a rivederlo una seconda volta.
Film mediocre/bruttino.
I sequel di opere famose e apprezzate dal pubblico sono sempre insidiosi: a volte va bene, ma nella maggior parte dei casi qualcosa finisce per andare storto, nonostante tutte le buone intenzioni. Diciamo che questo è uno di quei molti casi dove molte cose non hanno funzionato. C'è da dire, inoltre, che se in molti casi non si sente molto il bisogno di un seguito, in questo caso, quando seppi che c'era un'altra avventura extra di Nadia e dei suoi amici, fui piuttosto felice, anche perché erano passati diversi anni da quando avevo visto la serie TV. Non avevo idea se fosse valido o meno, non avendone mai sentito parlare prima. Diciamo che ero cautamente fiducioso. D'altronde, c'era comunque una possibilità che fosse comunque qualcosa di decente.
Ebbene: decente lo era, sì, ma per essere un film finito nei cinema giapponesi nel giugno del 1991, non era certo il massimo. Ma ciò che era peggio è che non era nemmeno all'altezza probabilmente della serie TV originale, almeno dei migliori episodi. All'epoca non conoscevo tutti i dettagli su questo film, pensavo dunque fosse uscito direttamente in home video, oppure trasmesso in TV come special dopo la fine della serie televisiva. Ebbene sì, ero rimasto piuttosto deluso dai disegni e animazione, mi aspettavo qualcosa di più comunque. E la storia? Diciamo anche quella claudicante, ma non era poi così male. Il problema era che, paragonata a quella della serie principale, impallidiva. Fortuna che vidi il film diversi anni dopo che avevo visto la serie TV, e quindi non ricordavo nemmeno bene tutto quello che succedeva nella serie (e tra l'altro credo che la prima volta saltai parecchi episodi), così per me non fu un disastro completo. Rimasi forse un po' deluso, ma ero comunque lieto di aver rivisto Jean, Nadia e altri personaggi a cui mi ero affezionato.
Diciamo che, rivedendolo dopo molti anni, il mio giudizio non è molto cambiato, nel senso che questo film rimane un prodotto mediocre, ma, essendo pur sempre collegato a una serie storica, non merita un'insufficienza, o almeno non una grave, visto che almeno ci hanno provato. Avrei preferito però che ci avessero provato con un budget superiore e con una storia più accattivante (in fondo, anche la storia di Fuzzy aveva qualche buono spunto). Almeno non hanno realizzato un sequel, quello poteva essere di gran lunga peggiore, probabilmente.
Ebbene: decente lo era, sì, ma per essere un film finito nei cinema giapponesi nel giugno del 1991, non era certo il massimo. Ma ciò che era peggio è che non era nemmeno all'altezza probabilmente della serie TV originale, almeno dei migliori episodi. All'epoca non conoscevo tutti i dettagli su questo film, pensavo dunque fosse uscito direttamente in home video, oppure trasmesso in TV come special dopo la fine della serie televisiva. Ebbene sì, ero rimasto piuttosto deluso dai disegni e animazione, mi aspettavo qualcosa di più comunque. E la storia? Diciamo anche quella claudicante, ma non era poi così male. Il problema era che, paragonata a quella della serie principale, impallidiva. Fortuna che vidi il film diversi anni dopo che avevo visto la serie TV, e quindi non ricordavo nemmeno bene tutto quello che succedeva nella serie (e tra l'altro credo che la prima volta saltai parecchi episodi), così per me non fu un disastro completo. Rimasi forse un po' deluso, ma ero comunque lieto di aver rivisto Jean, Nadia e altri personaggi a cui mi ero affezionato.
Diciamo che, rivedendolo dopo molti anni, il mio giudizio non è molto cambiato, nel senso che questo film rimane un prodotto mediocre, ma, essendo pur sempre collegato a una serie storica, non merita un'insufficienza, o almeno non una grave, visto che almeno ci hanno provato. Avrei preferito però che ci avessero provato con un budget superiore e con una storia più accattivante (in fondo, anche la storia di Fuzzy aveva qualche buono spunto). Almeno non hanno realizzato un sequel, quello poteva essere di gran lunga peggiore, probabilmente.
Parlare di lungometraggi Gainax rappresenta sempre un argomento delicato, specialmente nei confronti dei diretti interessati. E, in effetti, non è affatto errato asserire che lo studio abbia un rapporto tormentato con tale media. Il primo contatto fu con il monumentale "Le ali di Honneamise", un costosissimo film d'animazione (non manchevole di diverse pecche) che rischiò di far colare a picco lo studio prematuramente.
Ma i giochi non erano finiti, e la giusta direzione fu ritrovata qualche anno dopo grazie alla serie TV "Nadia - Il mistero della pietra azzurra", opera che riscosse un enorme successo in patria (nonché da noi) e riportò lo studio alla ribalta.
Ciononostante i Gainax, che rimarranno sempre memori della batosta subita con Honneamise, decisero di approcciarsi con cautela allo strumento "lungometraggio", e il loro coinvolgimento nel media si ridurrà a opere associate alle loro serie TV senza l'impiego di enormi risorse.
"Nadia e il mistero di Fuzzy"è il primo lungometraggio associato a Gainax rilasciato dopo il primo disastroso tentativo, e segue evidentemente la nuova filosofia: il film è fortemente correlato alla serie TV, tanto che ne sfruttava palesemente la fama “a caldo” (si parla di pochi mesi di differenza fra la fine della serie e il lancio del film) e non impiega moltissime risorse (fra l'altro il coinvolgimento dello studio Gainax stesso è marginale, e associato direttamente solo agli spezzoni riassuntivi).
Purtroppo i risultati non sono affatto positivi, e questo per un semplice motivo: la serie TV di Nadia aveva già detto tutto ciò che aveva da dire, e il riesumare ambientazione e personaggi comportava più rischi che certezze. Inoltre gli autori di questo film non hanno certo operato nel migliore dei modi, e i discutibili risultati sono più che eloquenti.
L'opera è ambientata un paio d'anni dopo la sconfitta di Neo-Atlantide, e vede i due giovani protagonisti della serie, Nadia e Jean, separati e intenti a portare avanti le loro strade. Jean continua con il suo lavoro da inventore, mentre Nadia si è trasferita a Londra e cerca di affermarsi come giornalista. Tuttavia il mondo è in fermento per via di alcune misteriose quanto incredibili sparizioni di individui di importanza assoluta per le nazioni più potenti, e nel frattempo Jean soccorre una misteriosa ragazza, Fuzzy, che sembra coinvolta in tutto questo. In seguito Jean, Nadia, Fuzzy e altre vecchie conoscenze si ritroveranno coinvolti in questi misteriosi accadimenti.
Il primo grosso problema dell'opera è subito sotto gli occhi di tutti: il film inizia con un collage di spezzoni della serie originale, e questa parte dura quasi trenta minuti (ovvero un terzo dell'opera). Magari questa sezione può essere utile per coloro che hanno visto la serie TV parecchio tempo addietro, ma va anche riportato che la scelta delle scene mostrate è alquanto discutibile (mancano parecchi passaggi chiave, e più volte si indugia su trivialità o sezioni dell'opera originale alquanto dimenticabili). Posso comprendere che lo scopo fosse prevalentemente quello di mostrare i due protagonisti della serie, ma una scelta più oculata e una costruzione migliore avrebbero generato un effetto più soddisfacente (tanto per fare un esempio, l'episodio di recap “La mia adorata Nadia” nella serie TV era decisamente migliore di questo, anche solo per il fatto di avere uno scopo più preciso).
Quindi, per coloro che hanno la serie TV fresca, ben un terzo dell'opera è al limite dell'evitabile.
Superato questo scoglio, si entra nella narrazione vera e propria. Jean e Nadia come caratterizzazioni ricordano vagamente le loro controparti di due anni più giovani, se non per il fatto che queste, a fine serie, risultavano decisamente più mature e complete di coloro che andiamo a incontrare in questo lungometraggio. Inoltre vedere Nadia inserita in un contesto profondamente diverso da quello d'abitudine potrebbe far storcere parecchi nasi. Un notevole passo indietro dunque, ma in fondo ci troviamo ancora nei limiti dell'accettabile, specialmente per il fatto che la quasi totalità di coloro che si approcciano al film lo fa per rivedere i due ragazzi. La nuova arrivata, Fuzzy, pecca di caratterizzazione, ma a sua discolpa va ammesso che la sua condizione giustifica in parte tale mancanza. Tuttavia è una dei protagonisti della storia, quindi era lecito aspettarsi di più (anche se, di fatto, mancava il tempo materiale per svolgere qualsivoglia approfondimento).
Ma l'orrore arriva con il resto del cast. Il team Grandis è il maggiormente colpito dalla scelleratezza degli autori e, nelle prime battute, viene addirittura regredito a elemento antagonista (cosa a cui è letteralmente impossibile credere, visti i trascorsi nella serie), per poi riportare il loro ruolo parzialmente sui giusti binari. Gli antagonisti non se la passano molto meglio: scordatevi il malvagio e carismatico Gargoyle, poiché in questo film vi troverete davanti a un nemico talmente stereotipato da rasentare il ridicolo.
La storia e sceneggiatura alla base di quest'opera presentano luci (poche) e ombre: se da un lato l'idea di base poteva in potenza essere gradevole, soprattutto se ben sviluppata, d'altro canto la totale insufficienza di minutaggio (che è circa di sessanta minuti, visto che le parti riassuntive vanno tolte dal conteggio) non permette affatto uno sviluppo soddisfacente, dando un'idea globale di qualcosa di alquanto accennato e superficiale. Il finale dell'opera sarebbe potuto essere interessante se ci fosse stato maggior approfondimento, ma anche in questo caso la mancanza di tempo e capacità non hanno permesso di raggiungere un risultato decente.
È dunque facilmente possibile constatare che questo lungometraggio nasce come progetto improvvisato e volto a cavalcare il successo della serie, e che non presenta la benché minima capacità di reggersi da solo.
Forse ripiegando su uno sviluppo originale avrebbero potuto ottenere qualcosa di migliore (di certo quei trenta minuti di riassunto sarebbero stati spesi in modo più proficuo), ma questa è solo una mera supposizione.
Resta il fatto che personaggi, ritmo ed evoluzione dell'opera sono decisamente insufficienti: purtroppo non v'è nulla di realmente passabile, e la delusione aumenta minuto per minuto.
Nemmeno il comparto tecnico si salva: le animazioni sono scadenti, il disegno è più approssimativo di quello della serie e i colori sono piuttosto scialbi, facendo decisamente a pugni con l'ottimo comparto visivo della serie (che pur mancava di costanza). Anche il comparto audio risulta sottotono, e solo le sigle di apertura e chiusura fanno bene il loro dovere.
Mi è davvero difficile consigliare quest'opera: i pochi minuti nell'ultimo episodio della serie TV offrivano una panoramica sugli avvenimenti futuri decisamente più soddisfacente di questo intero lungometraggio, che dunque perde la sua utilità addirittura prima del suo arrivo.
Vedetevi questo film solo se volete vedere ogni passaggio del progetto nato con la serie TV del 1990, ma a vostro rischio e pericolo. Persino chi è in grave astinenza da “Nadia” rischia di rimanere deluso, ma per fortuna l'opera verrà dimenticata presto.
È dunque con grande rammarico che ne sconsiglio la visione, visto che non aggiunge assolutamente nulla a ciò che viene generalmente amato nella serie.
Ma i giochi non erano finiti, e la giusta direzione fu ritrovata qualche anno dopo grazie alla serie TV "Nadia - Il mistero della pietra azzurra", opera che riscosse un enorme successo in patria (nonché da noi) e riportò lo studio alla ribalta.
Ciononostante i Gainax, che rimarranno sempre memori della batosta subita con Honneamise, decisero di approcciarsi con cautela allo strumento "lungometraggio", e il loro coinvolgimento nel media si ridurrà a opere associate alle loro serie TV senza l'impiego di enormi risorse.
"Nadia e il mistero di Fuzzy"è il primo lungometraggio associato a Gainax rilasciato dopo il primo disastroso tentativo, e segue evidentemente la nuova filosofia: il film è fortemente correlato alla serie TV, tanto che ne sfruttava palesemente la fama “a caldo” (si parla di pochi mesi di differenza fra la fine della serie e il lancio del film) e non impiega moltissime risorse (fra l'altro il coinvolgimento dello studio Gainax stesso è marginale, e associato direttamente solo agli spezzoni riassuntivi).
Purtroppo i risultati non sono affatto positivi, e questo per un semplice motivo: la serie TV di Nadia aveva già detto tutto ciò che aveva da dire, e il riesumare ambientazione e personaggi comportava più rischi che certezze. Inoltre gli autori di questo film non hanno certo operato nel migliore dei modi, e i discutibili risultati sono più che eloquenti.
L'opera è ambientata un paio d'anni dopo la sconfitta di Neo-Atlantide, e vede i due giovani protagonisti della serie, Nadia e Jean, separati e intenti a portare avanti le loro strade. Jean continua con il suo lavoro da inventore, mentre Nadia si è trasferita a Londra e cerca di affermarsi come giornalista. Tuttavia il mondo è in fermento per via di alcune misteriose quanto incredibili sparizioni di individui di importanza assoluta per le nazioni più potenti, e nel frattempo Jean soccorre una misteriosa ragazza, Fuzzy, che sembra coinvolta in tutto questo. In seguito Jean, Nadia, Fuzzy e altre vecchie conoscenze si ritroveranno coinvolti in questi misteriosi accadimenti.
Il primo grosso problema dell'opera è subito sotto gli occhi di tutti: il film inizia con un collage di spezzoni della serie originale, e questa parte dura quasi trenta minuti (ovvero un terzo dell'opera). Magari questa sezione può essere utile per coloro che hanno visto la serie TV parecchio tempo addietro, ma va anche riportato che la scelta delle scene mostrate è alquanto discutibile (mancano parecchi passaggi chiave, e più volte si indugia su trivialità o sezioni dell'opera originale alquanto dimenticabili). Posso comprendere che lo scopo fosse prevalentemente quello di mostrare i due protagonisti della serie, ma una scelta più oculata e una costruzione migliore avrebbero generato un effetto più soddisfacente (tanto per fare un esempio, l'episodio di recap “La mia adorata Nadia” nella serie TV era decisamente migliore di questo, anche solo per il fatto di avere uno scopo più preciso).
Quindi, per coloro che hanno la serie TV fresca, ben un terzo dell'opera è al limite dell'evitabile.
Superato questo scoglio, si entra nella narrazione vera e propria. Jean e Nadia come caratterizzazioni ricordano vagamente le loro controparti di due anni più giovani, se non per il fatto che queste, a fine serie, risultavano decisamente più mature e complete di coloro che andiamo a incontrare in questo lungometraggio. Inoltre vedere Nadia inserita in un contesto profondamente diverso da quello d'abitudine potrebbe far storcere parecchi nasi. Un notevole passo indietro dunque, ma in fondo ci troviamo ancora nei limiti dell'accettabile, specialmente per il fatto che la quasi totalità di coloro che si approcciano al film lo fa per rivedere i due ragazzi. La nuova arrivata, Fuzzy, pecca di caratterizzazione, ma a sua discolpa va ammesso che la sua condizione giustifica in parte tale mancanza. Tuttavia è una dei protagonisti della storia, quindi era lecito aspettarsi di più (anche se, di fatto, mancava il tempo materiale per svolgere qualsivoglia approfondimento).
Ma l'orrore arriva con il resto del cast. Il team Grandis è il maggiormente colpito dalla scelleratezza degli autori e, nelle prime battute, viene addirittura regredito a elemento antagonista (cosa a cui è letteralmente impossibile credere, visti i trascorsi nella serie), per poi riportare il loro ruolo parzialmente sui giusti binari. Gli antagonisti non se la passano molto meglio: scordatevi il malvagio e carismatico Gargoyle, poiché in questo film vi troverete davanti a un nemico talmente stereotipato da rasentare il ridicolo.
La storia e sceneggiatura alla base di quest'opera presentano luci (poche) e ombre: se da un lato l'idea di base poteva in potenza essere gradevole, soprattutto se ben sviluppata, d'altro canto la totale insufficienza di minutaggio (che è circa di sessanta minuti, visto che le parti riassuntive vanno tolte dal conteggio) non permette affatto uno sviluppo soddisfacente, dando un'idea globale di qualcosa di alquanto accennato e superficiale. Il finale dell'opera sarebbe potuto essere interessante se ci fosse stato maggior approfondimento, ma anche in questo caso la mancanza di tempo e capacità non hanno permesso di raggiungere un risultato decente.
È dunque facilmente possibile constatare che questo lungometraggio nasce come progetto improvvisato e volto a cavalcare il successo della serie, e che non presenta la benché minima capacità di reggersi da solo.
Forse ripiegando su uno sviluppo originale avrebbero potuto ottenere qualcosa di migliore (di certo quei trenta minuti di riassunto sarebbero stati spesi in modo più proficuo), ma questa è solo una mera supposizione.
Resta il fatto che personaggi, ritmo ed evoluzione dell'opera sono decisamente insufficienti: purtroppo non v'è nulla di realmente passabile, e la delusione aumenta minuto per minuto.
Nemmeno il comparto tecnico si salva: le animazioni sono scadenti, il disegno è più approssimativo di quello della serie e i colori sono piuttosto scialbi, facendo decisamente a pugni con l'ottimo comparto visivo della serie (che pur mancava di costanza). Anche il comparto audio risulta sottotono, e solo le sigle di apertura e chiusura fanno bene il loro dovere.
Mi è davvero difficile consigliare quest'opera: i pochi minuti nell'ultimo episodio della serie TV offrivano una panoramica sugli avvenimenti futuri decisamente più soddisfacente di questo intero lungometraggio, che dunque perde la sua utilità addirittura prima del suo arrivo.
Vedetevi questo film solo se volete vedere ogni passaggio del progetto nato con la serie TV del 1990, ma a vostro rischio e pericolo. Persino chi è in grave astinenza da “Nadia” rischia di rimanere deluso, ma per fortuna l'opera verrà dimenticata presto.
È dunque con grande rammarico che ne sconsiglio la visione, visto che non aggiunge assolutamente nulla a ciò che viene generalmente amato nella serie.
Questo film mi ha dato una grande lezione di vita: anche la Gainax può fare fiasco! D'accordo che alla regia non c'era Hanno, ma questo è troppo, date le ottime possibilità della storia, possibilità non sfruttate affatto. E dire che gli elementi per un ottimo lavoro c'erano tutti. E' vero che il mistero è concluso, ma un approfondimento degli ultimi minuti dell'anime in cui si spiega cosa è successo dopo non sarebbe stato male. Invece Medina non si vede proprio, Grandis e soci si rimettono a fare i delinquenti alla faccia di ogni logica. Per non parlare di Nadia, irriconoscibile per come è sottomessa alla redazione del giornale, ma sempre pronta a prendersela con Jean, l'unico che si salva in questa storia assurda. Il vederli separati, ciascuno per conto proprio e poi separarsi di nuovo a storia finita, personalmente non mi è piaciuto, anche se ad alcuni è sembrato soddisfacente.
E poi c'è Fuzzy: l'idea della ragazza smemorata ed emersa dalla spiaggia non è male, ma subito le si dà una personalità scialba, manco fosse Rei Ayanami. Molto meglio il tema sarà ripreso in Lain. Il suo conflitto con il padre, scienziato indifferente, preso solo dalle sue ricerche, e la seconda parte della storia in generale sembrano un omaggio a Tezuka, manco a dirlo mal riuscito. Per non farsi mancare nulla abbiamo una noiosissima carrellata di immagini della serie prive di senso ma che durano un terzo del film, e un cattivo sopravvissuto alla caduta di Neo Atla davvero deprimente. Altro che il carisma di Argo che, oltre ad essere carismatico e affascinante, si rivelava il degno erede di Repka, il tiranno di Conan. Un fiasco che nulla dà e nulla aggiunge, a cui do quattro solo perché non so quale forza oscura mi impedisce di dare tre.
E poi c'è Fuzzy: l'idea della ragazza smemorata ed emersa dalla spiaggia non è male, ma subito le si dà una personalità scialba, manco fosse Rei Ayanami. Molto meglio il tema sarà ripreso in Lain. Il suo conflitto con il padre, scienziato indifferente, preso solo dalle sue ricerche, e la seconda parte della storia in generale sembrano un omaggio a Tezuka, manco a dirlo mal riuscito. Per non farsi mancare nulla abbiamo una noiosissima carrellata di immagini della serie prive di senso ma che durano un terzo del film, e un cattivo sopravvissuto alla caduta di Neo Atla davvero deprimente. Altro che il carisma di Argo che, oltre ad essere carismatico e affascinante, si rivelava il degno erede di Repka, il tiranno di Conan. Un fiasco che nulla dà e nulla aggiunge, a cui do quattro solo perché non so quale forza oscura mi impedisce di dare tre.
Jean e Nadia, dopo aver risolto il complicatissimo mistero di Atlantide, continuano la loro vita normalmente. Jean torna nella sua vecchia abitazione a costruire invenzioni e Nadia vive in Inghilterra con la speranza di diventare una famosa giornalista. Purtroppo Nadia nonostante faccia tutti gli sforzi per diventare giornalista, non riesce nel suo intento. La storia prosegue con Jean che trova su degli scogli una ragazza svenuta.
Trovo questo special dedicato alla serie di Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra davvero molto bello. L'animazione è davvero niente male e i lineamenti dei personaggi, a parere mio, sono molto gradevoli da vedere. Devo dire che la trama non è molto originale, ma è stato comunque un film davvero molto bello e commuovente. La cosa che mi è piaciuta di più è stato l'amore che Jean e Nadia provano l'uno per l'altra e che, anche se vivono molto distanti, l'amore tra i due non è cambiato.
Trovo questo special dedicato alla serie di Nadia - Il Mistero della Pietra Azzurra davvero molto bello. L'animazione è davvero niente male e i lineamenti dei personaggi, a parere mio, sono molto gradevoli da vedere. Devo dire che la trama non è molto originale, ma è stato comunque un film davvero molto bello e commuovente. La cosa che mi è piaciuta di più è stato l'amore che Jean e Nadia provano l'uno per l'altra e che, anche se vivono molto distanti, l'amore tra i due non è cambiato.
Di un sequel cinematografico a proposito di un capolavoro dell'animazione come "Il mistero della pietra azzurra", già perfetto e concluso, non se ne sentiva bisogno. Eppure dobbiamo fare i conti anche con questo OAV, che ha però miseramente fallito e scontentato i fan di mezzo mondo. E' sicuramente un prodotto superfluo, pieno di riempitivi (si veda a proposito la parte iniziale, con venti minuti di scene della serie rimontate a mo' di riassunto, che risulta sconclusionato e frammentario) e grossolano, ma se devo dire la mia non è malaccio. Sicuramente non vale nemmeno l'unghia del mignolo della serie di Hideaki Anno (che non ha partecipato a questo progetto, assieme alla Gainax che lo ha solo prodotto, affidando il resto a Group Tac), ma nel complesso si lascia vedere. Il tema di base è veramente buono, sviluppato in fretta e furia ma buono, e in particolare la fragile Fuzzy è il perfetto prototipo per quella che sarà la Rei Ayanami di Evangelion. Per il resto, assistiamo a un prodotto con un livello tecnico che rasenta l'insufficienza, sbrigativo nel portare avanti la storia, inverosimile in tanti dettagli e con una serie infinita di svarioni, ad esempio sui temi scientifici, o anche riguardo ai personaggi (clamoroso il fatto che Grandis, Sanson e Hanson siano ritornati "cattivi", veramente fuori luogo e studiato a tavolino). Comunque non tutto il male viene a nuocere. E' un semplice prodotto d'intrattenimento, ahimè privo di tutta la forza emotiva de Il mistero della pietra azzurra, ma non un disastro totale. Potete guardarlo o non guardarlo, non vi cambierà certo la vita, ma neppure ve la rovinerà.
Dovendo io indicare la mia serie animata giapponese preferita in assoluto, con somma sorpresa mia e di chi mi conosce, questa non sarebbe "Touch", non sarebbe "Sailor Moon", non sarebbe "Saint Seiya" né "Dragon Ball", né "Dr. Slump & Arale" né "Marmalade Boy", né "Virtua Fighter" né "Kiss me Licia". No, la mia serie animata giapponese preferita in assoluto è "Il Mistero della Pietra Azzurra", al secolo "Fushigi no umi no Nadia", squisita rivisitazione in salsa nipponica delle opere del mio amatissimo Jules Verne, prima fra tutte il mio caro "Ventimila leghe sotto i mari".
A quella ragazza dalla pelle scura e dal grande sex appeal che girava in compagnia di un ragazzino con gli occhiali e il pallino della scienza per isole, mari e sottomarini sono legato in maniera viscerale sin dalla sua prima apparizione italiana. Immaginatevi quindi come mi sia sentito, nell’approcciarmi a questo titolo, un film animato che prosegue la vicenda di Nadia, innestandosi nella continuity dell’ultimo episodio della serie. Le aspettative erano tante e l’emozione di rivedere ancora una volta personaggi da me tanto amati coinvolti in nuove avventure altrettanto grande.
Purtroppo, anche stavolta, come già nel caso dei due film che continuavano la storia di Touch - il mio manga preferito in assoluto - a delle aspettative troppo grandi sono corrisposte delle altrettanto grandi delusioni. Nadia e il mistero di Fuzzy è un film scontato, semplice e anche un po’ sconclusionato, che, ritengo, probabilmente sarebbe stato ben più gradevole come produzione a sé e non come film di Nadia, perché qui, di Nadia, c’è ben poco, e quel poco che c’è sono cose già presenti nella serie televisiva. Un buon terzo del film, difatti, è costituito da parecchi flashback con spezzoni relativi alle avventure televisive di Nadia, Jean e compari. Il che non sarebbe una cosa brutta o malvagia, se non fosse che vengono schiaffati lì senza uno straccio di presentazione, che le sequenze scelte sono state prese a casaccio pescando dei bigliettini da un cilindro, dato che non seguono un filo logico che ripercorra la trama di base della serie animata e che non spiegano neanche chi siano i personaggi e quali siano le loro ragioni d’essere. Semplicemente, son messi là, quasi a voler dire ai vecchi fans: “Ehi, è Nadia, ricordate?” e ai nuovi, che guardarono il film al cinema senza conoscere la serie tv: “Beh, questo è Nadia, se non avete capito niente, cavoli vostri!”. Peraltro, molte scene sono state riadeguate alla grafica del film, e questo ha comportato una drastica diminuzione di colore, che rende la visione delle stesse un calvario per chi le ricorda fedelmente nella loro versione originale. Ma perlomeno in sottofondo rimangono gli ottimi brani orchestrati creati da Shirou Sagisu per la serie televisiva, che sono sempre un piacere per le orecchie.
Il film prosegue con una storia originale: alle soglie della Prima Guerra Mondiale, Jean (aspirante inventore solitario lui) e Nadia (aspirante giornalista lei), ormai cresciuti e sempre innamorati, si ritrovano invischiati in un complotto che ha capo il perfido Geiger, reduce dell’esercito di Gargoyle, il quale vuole dominare il pianeta facendo scoppiare un conflitto mondiale. Per far ciò si avvale degli esperimenti del recluso professor Whola, la cui figlia, l’apatica Fuzzy, bussa alla porta di Jean per farsi aiutare...
Di per sé, rivedere Nadia e Jean in azione in nuove avventure, soprattutto se coadiuvati dai sempre amatissimi Grandis, Sanson e Hanson, che si uniranno a loro nel prosieguo del film, non è una cosa deprecabile, anzi. Il problema è che quelli che ritroviamo in questo film sono personaggi profondamente diversi da quelli della serie televisiva. Se Jean, tutto sommato, rimane più o meno uguale, lo stesso non si può dire di Nadia. Vedere l’affascinante e selvaggia principessa girovaga della serie tv calarsi in un contesto quotidiano e civile snatura completamente il personaggio, facendole perdere gran parte del suo fascino originale. Idem dicasi per il trio Grandis, che, sebbene rimanga caratterialmente identico alla serie tv, è qui costretto ad un nuovo, inspiegabile, voltafaccia, che ne annulla i progressi caratteriali compiuti nell’avventura televisiva.
La storia è volutamente semplice e i nuovi personaggi non convincono, essendo tremendamente piatti e banali. Probabilmente, maggior tempo a disposizione ce li avrebbe fatti amare di più, ma si tratta di un film di un’ora e mezza circa e il tempo per caratterizzare i nuovi personaggi in maniera più personale non c’è. Così ci si ritrova con un cattivo stereotipato da B-movie (non che Gargoyle fosse poi chissà quale mostro di psicologia, ma almeno aveva un carisma e un fascino che hanno fatto scuola), con il professor Whola che soffre di cambiamenti di umore e decisioni troppo repentini e mal giustificati, e con Fuzzy, la quale, nonostante sia il personaggio che dà il titolo al film, è di una piattezza unica ed è difficilmente sopportabile.
Il film, di per sé, si lascerebbe anche guardare, come storia di serie B, ma se si pensa che è Nadia, difficilmente si può accettare di avere un qualcosa di legato a essa che non coinvolga avventure per mare, paesaggi esotici e citazioni letterarie (e che non abbia Nemo e l’equipaggio del Nautilus, diciamocela tutta!).
A fronte di una storia non proprio esaltante, che peraltro vuol continuarne un’altra senza riuscire a mantenerne le stesse atmosfere, Nadia e il mistero di Fuzzy offre anche una realizzazione tecnica sin troppo scarsa, pensando che si tratta di una produzione per il cinema, e pensando ai ben più alti livelli raggiunti dalla precedente serie televisiva.
Con la sua colorazione troppo smorta, i suoi disegni schematici e non esaltanti e le animazioni scadenti, Nadia e il mistero di Fuzzy è una pugnalata agli occhi e al cuore degli appassionati della serie televisiva, di cui ricorderanno la cura maniacale e l’aspetto grafico all’avanguardia, che primeggiava sulle altre produzioni televisive del tempo e che si mantiene ottimo anche oggi, vent’anni dopo.
Si salva la colonna sonora, che, a fronte di brani orchestrati troppo scialbi se confrontati con gli score superbi della serie tv, ci regala due sigle, in apertura e chiusura del film, abbastanza gradevoli.
Buona invece la prova del doppiaggio italiano, perlomeno nell’edizione Yamato Video (di quello Mediaset ho un ricordo abbastanza vago, quindi non mi azzardo a giudicarlo), che rimarca ancora una volta la bravura dei nostri fuoriclasse: Davide Garbolino, Debora Magnaghi, Mario Scarabelli, Diego Sabre, Dania Cericola, Stefano Albertini, Riccardo Rovatti, Antonio Paiola, Marco Balzarotti e Enrico Bertorelli.
A malincuore, devo ammettere che questo lungometraggio non riesce a restituire tutte le emozioni che Fushigi no umi no Nadia ha dato e continua a dare ai suoi spettatori, dimostrandosi un film scialbo, tecnicamente mal realizzato e ampiamente trascurabile, nonostante il doppiaggio italiano cerchi di metterci una pezza per quello che può. Tuttavia, è sempre Nadia, e virtù del grandissimo amore che provo per questa serie, mi rincresce doverlo stroncare completamente, quindi eccomi ad assegnargli una sufficienza risicata. In ogni caso, è un film che consiglio soltanto ai fans sfegatati di Nadia, che vogliono vedere tutto ciò che riguarda questa serie. Ma, uomo avvisato mezzo salvato, non vale la pena di guardarlo...
A quella ragazza dalla pelle scura e dal grande sex appeal che girava in compagnia di un ragazzino con gli occhiali e il pallino della scienza per isole, mari e sottomarini sono legato in maniera viscerale sin dalla sua prima apparizione italiana. Immaginatevi quindi come mi sia sentito, nell’approcciarmi a questo titolo, un film animato che prosegue la vicenda di Nadia, innestandosi nella continuity dell’ultimo episodio della serie. Le aspettative erano tante e l’emozione di rivedere ancora una volta personaggi da me tanto amati coinvolti in nuove avventure altrettanto grande.
Purtroppo, anche stavolta, come già nel caso dei due film che continuavano la storia di Touch - il mio manga preferito in assoluto - a delle aspettative troppo grandi sono corrisposte delle altrettanto grandi delusioni. Nadia e il mistero di Fuzzy è un film scontato, semplice e anche un po’ sconclusionato, che, ritengo, probabilmente sarebbe stato ben più gradevole come produzione a sé e non come film di Nadia, perché qui, di Nadia, c’è ben poco, e quel poco che c’è sono cose già presenti nella serie televisiva. Un buon terzo del film, difatti, è costituito da parecchi flashback con spezzoni relativi alle avventure televisive di Nadia, Jean e compari. Il che non sarebbe una cosa brutta o malvagia, se non fosse che vengono schiaffati lì senza uno straccio di presentazione, che le sequenze scelte sono state prese a casaccio pescando dei bigliettini da un cilindro, dato che non seguono un filo logico che ripercorra la trama di base della serie animata e che non spiegano neanche chi siano i personaggi e quali siano le loro ragioni d’essere. Semplicemente, son messi là, quasi a voler dire ai vecchi fans: “Ehi, è Nadia, ricordate?” e ai nuovi, che guardarono il film al cinema senza conoscere la serie tv: “Beh, questo è Nadia, se non avete capito niente, cavoli vostri!”. Peraltro, molte scene sono state riadeguate alla grafica del film, e questo ha comportato una drastica diminuzione di colore, che rende la visione delle stesse un calvario per chi le ricorda fedelmente nella loro versione originale. Ma perlomeno in sottofondo rimangono gli ottimi brani orchestrati creati da Shirou Sagisu per la serie televisiva, che sono sempre un piacere per le orecchie.
Il film prosegue con una storia originale: alle soglie della Prima Guerra Mondiale, Jean (aspirante inventore solitario lui) e Nadia (aspirante giornalista lei), ormai cresciuti e sempre innamorati, si ritrovano invischiati in un complotto che ha capo il perfido Geiger, reduce dell’esercito di Gargoyle, il quale vuole dominare il pianeta facendo scoppiare un conflitto mondiale. Per far ciò si avvale degli esperimenti del recluso professor Whola, la cui figlia, l’apatica Fuzzy, bussa alla porta di Jean per farsi aiutare...
Di per sé, rivedere Nadia e Jean in azione in nuove avventure, soprattutto se coadiuvati dai sempre amatissimi Grandis, Sanson e Hanson, che si uniranno a loro nel prosieguo del film, non è una cosa deprecabile, anzi. Il problema è che quelli che ritroviamo in questo film sono personaggi profondamente diversi da quelli della serie televisiva. Se Jean, tutto sommato, rimane più o meno uguale, lo stesso non si può dire di Nadia. Vedere l’affascinante e selvaggia principessa girovaga della serie tv calarsi in un contesto quotidiano e civile snatura completamente il personaggio, facendole perdere gran parte del suo fascino originale. Idem dicasi per il trio Grandis, che, sebbene rimanga caratterialmente identico alla serie tv, è qui costretto ad un nuovo, inspiegabile, voltafaccia, che ne annulla i progressi caratteriali compiuti nell’avventura televisiva.
La storia è volutamente semplice e i nuovi personaggi non convincono, essendo tremendamente piatti e banali. Probabilmente, maggior tempo a disposizione ce li avrebbe fatti amare di più, ma si tratta di un film di un’ora e mezza circa e il tempo per caratterizzare i nuovi personaggi in maniera più personale non c’è. Così ci si ritrova con un cattivo stereotipato da B-movie (non che Gargoyle fosse poi chissà quale mostro di psicologia, ma almeno aveva un carisma e un fascino che hanno fatto scuola), con il professor Whola che soffre di cambiamenti di umore e decisioni troppo repentini e mal giustificati, e con Fuzzy, la quale, nonostante sia il personaggio che dà il titolo al film, è di una piattezza unica ed è difficilmente sopportabile.
Il film, di per sé, si lascerebbe anche guardare, come storia di serie B, ma se si pensa che è Nadia, difficilmente si può accettare di avere un qualcosa di legato a essa che non coinvolga avventure per mare, paesaggi esotici e citazioni letterarie (e che non abbia Nemo e l’equipaggio del Nautilus, diciamocela tutta!).
A fronte di una storia non proprio esaltante, che peraltro vuol continuarne un’altra senza riuscire a mantenerne le stesse atmosfere, Nadia e il mistero di Fuzzy offre anche una realizzazione tecnica sin troppo scarsa, pensando che si tratta di una produzione per il cinema, e pensando ai ben più alti livelli raggiunti dalla precedente serie televisiva.
Con la sua colorazione troppo smorta, i suoi disegni schematici e non esaltanti e le animazioni scadenti, Nadia e il mistero di Fuzzy è una pugnalata agli occhi e al cuore degli appassionati della serie televisiva, di cui ricorderanno la cura maniacale e l’aspetto grafico all’avanguardia, che primeggiava sulle altre produzioni televisive del tempo e che si mantiene ottimo anche oggi, vent’anni dopo.
Si salva la colonna sonora, che, a fronte di brani orchestrati troppo scialbi se confrontati con gli score superbi della serie tv, ci regala due sigle, in apertura e chiusura del film, abbastanza gradevoli.
Buona invece la prova del doppiaggio italiano, perlomeno nell’edizione Yamato Video (di quello Mediaset ho un ricordo abbastanza vago, quindi non mi azzardo a giudicarlo), che rimarca ancora una volta la bravura dei nostri fuoriclasse: Davide Garbolino, Debora Magnaghi, Mario Scarabelli, Diego Sabre, Dania Cericola, Stefano Albertini, Riccardo Rovatti, Antonio Paiola, Marco Balzarotti e Enrico Bertorelli.
A malincuore, devo ammettere che questo lungometraggio non riesce a restituire tutte le emozioni che Fushigi no umi no Nadia ha dato e continua a dare ai suoi spettatori, dimostrandosi un film scialbo, tecnicamente mal realizzato e ampiamente trascurabile, nonostante il doppiaggio italiano cerchi di metterci una pezza per quello che può. Tuttavia, è sempre Nadia, e virtù del grandissimo amore che provo per questa serie, mi rincresce doverlo stroncare completamente, quindi eccomi ad assegnargli una sufficienza risicata. In ogni caso, è un film che consiglio soltanto ai fans sfegatati di Nadia, che vogliono vedere tutto ciò che riguarda questa serie. Ma, uomo avvisato mezzo salvato, non vale la pena di guardarlo...
Prendete uno dei migliori anime di sempre, immaginate poi un modo per "distruggerlo", ed ecco qui che esce fuori Nadia e il mistero di fuzzy.
Naturalmente il regista non è lo stesso della serie, perché con Hideaki Anno si ha a che fare solo con capolavori. Quindi quelli della gainax ha deciso di realizzare questo film solo per guadagnare qualche soldo in più, spinti dal successo lucroso della serie.
Innanzitutto la trama è insensata: Grandis/Rebecca, Sansone e Hanson che diventano cattivi? Complimenti ai produttori per la scelta, sembra quasi che non abbiano visto i trentanove episodi dell'anime. Davvero una scelta insensata e obrobriosa, che personalmente mi ha disgustato per l'intera visione.
Nella prima metà del film inoltre si alternano scene inedite e scene passate della storia, mostrate come ricordi di Nadia. Il bello è che anche questi ricordi non c'i azzeccano nulla, non hanno né un inizio né una fine, né un significato e non fungono comunque da riassunto per chi non ha visto l'anime, poiché rimarrebbe comunque alquanto confuso.
Il valore tecnico? Pessimo. I disegni sono obrobriosi, in netto calo rispetto ai normali standard della serie (possiamo dire pari ai suoi peggiori standard), così come le splendide colonne sonore mancanti sono state sostituite con altre piuttosto anonime (di questo però non ne ho la certezza, perché ho visto il film diverso tempo fa e non sono sicuro di ricordare anche questo).
La storia? E' quanto di più banale e insulso ci si possa immaginare. Avete presente i tre film di animazione de "L'incantesimo del lago"? Ecco, qui la trama è come uno dei suoi seguiti: spunta un cattivo che è ancora più cattivo di quello di prima (Argo, o Gargoyle, a seconda di quale versione doppiata abbiate visto), cercando di allungare e continuare in qualche modo la storia, senza riuscirci minimamente però. Il finale della serie è quanto di più soddisfacente e conclusivo ci si possa attendere e lascia tutt'altro che l'amaro in bocca, come ci si potrebbe aspettare venendo a conoscenza dell'esistenza di questo film.
Il peggior film animato che abbia mai visto senza dubbio. E fa anche concorrenza al peggior film in generale.
Se avete a cuore la vostra stima per il Mistero della Pietra Azzurra, allora vi consiglio dal profondo del cuore di astenervi dalla visione di questo movie.
Naturalmente il regista non è lo stesso della serie, perché con Hideaki Anno si ha a che fare solo con capolavori. Quindi quelli della gainax ha deciso di realizzare questo film solo per guadagnare qualche soldo in più, spinti dal successo lucroso della serie.
Innanzitutto la trama è insensata: Grandis/Rebecca, Sansone e Hanson che diventano cattivi? Complimenti ai produttori per la scelta, sembra quasi che non abbiano visto i trentanove episodi dell'anime. Davvero una scelta insensata e obrobriosa, che personalmente mi ha disgustato per l'intera visione.
Nella prima metà del film inoltre si alternano scene inedite e scene passate della storia, mostrate come ricordi di Nadia. Il bello è che anche questi ricordi non c'i azzeccano nulla, non hanno né un inizio né una fine, né un significato e non fungono comunque da riassunto per chi non ha visto l'anime, poiché rimarrebbe comunque alquanto confuso.
Il valore tecnico? Pessimo. I disegni sono obrobriosi, in netto calo rispetto ai normali standard della serie (possiamo dire pari ai suoi peggiori standard), così come le splendide colonne sonore mancanti sono state sostituite con altre piuttosto anonime (di questo però non ne ho la certezza, perché ho visto il film diverso tempo fa e non sono sicuro di ricordare anche questo).
La storia? E' quanto di più banale e insulso ci si possa immaginare. Avete presente i tre film di animazione de "L'incantesimo del lago"? Ecco, qui la trama è come uno dei suoi seguiti: spunta un cattivo che è ancora più cattivo di quello di prima (Argo, o Gargoyle, a seconda di quale versione doppiata abbiate visto), cercando di allungare e continuare in qualche modo la storia, senza riuscirci minimamente però. Il finale della serie è quanto di più soddisfacente e conclusivo ci si possa attendere e lascia tutt'altro che l'amaro in bocca, come ci si potrebbe aspettare venendo a conoscenza dell'esistenza di questo film.
Il peggior film animato che abbia mai visto senza dubbio. E fa anche concorrenza al peggior film in generale.
Se avete a cuore la vostra stima per il Mistero della Pietra Azzurra, allora vi consiglio dal profondo del cuore di astenervi dalla visione di questo movie.
E' raro che lo studio Gainax crei un lungometraggio ispirato ad una propria serie animata; lo farà in seguito con Evangelion, anche se quello potrà essere considerato l'episodio finale della serie, mentre questo "Mistero di Fuzzy" rappresenta la prima volta che lo studio in questione realizza uno spin off ispirato a un proprio anime. Considerando poi l'alto livello della serie TV, mi aspettavo molto di più (non solo io, come ho notato). Invece questo film è un vero e proprio flop.
Si tratta di un episodio autoconclusivo ambientato a metà tra i fatti della serie TV e il finale che abbiamo visto nelle ultime battute del trentanovesimo episodio. Troviamo quindi Jean e Nadia non ancora sposati alle prese con strani casi di vaporizzazione di importanti politici. Trattandosi di uno spin off non aggiunge nulla a quanto abbiamo visto finora, serve solo come "riempitivo" di un buco temporale. E lo fa nel peggiore dei modi, con una trama poco interessante e piatta. Per di più è anche breve: infatti un terzo del film è occupato da un riassunto dei fatti della serie animata, a mio parere eccessivo per la durata.
La realizzazione tecnica è pessima. Al contrario di quello che accade solitamente, questo film mi è sembrato creato con una cura al di sotto della serie TV. Per non parlare del terribile chara design, approssimativo e con cali di tono incredibili. Alcuni personaggi hanno visto anche snaturato il loro vero carattere: è impossibile che il trio di Grandis, dopo quello che hanno passato insieme per 39 episodi, si sarebbe messo contro Jean. E' qualcosa di innaturale che ha storpiato la loro vera natura. Insomma, nulla mi è sembrato al posto giusto. Lo consiglio a chi vuole dire di aver visto tutto ciò che riguarda "Il mistero della pietra azzurra", ma vi avverto che non aggiunge nulla a ciò che avete visto e che si tratta di un lungometraggio veramente terribile.
Si tratta di un episodio autoconclusivo ambientato a metà tra i fatti della serie TV e il finale che abbiamo visto nelle ultime battute del trentanovesimo episodio. Troviamo quindi Jean e Nadia non ancora sposati alle prese con strani casi di vaporizzazione di importanti politici. Trattandosi di uno spin off non aggiunge nulla a quanto abbiamo visto finora, serve solo come "riempitivo" di un buco temporale. E lo fa nel peggiore dei modi, con una trama poco interessante e piatta. Per di più è anche breve: infatti un terzo del film è occupato da un riassunto dei fatti della serie animata, a mio parere eccessivo per la durata.
La realizzazione tecnica è pessima. Al contrario di quello che accade solitamente, questo film mi è sembrato creato con una cura al di sotto della serie TV. Per non parlare del terribile chara design, approssimativo e con cali di tono incredibili. Alcuni personaggi hanno visto anche snaturato il loro vero carattere: è impossibile che il trio di Grandis, dopo quello che hanno passato insieme per 39 episodi, si sarebbe messo contro Jean. E' qualcosa di innaturale che ha storpiato la loro vera natura. Insomma, nulla mi è sembrato al posto giusto. Lo consiglio a chi vuole dire di aver visto tutto ciò che riguarda "Il mistero della pietra azzurra", ma vi avverto che non aggiunge nulla a ciò che avete visto e che si tratta di un lungometraggio veramente terribile.
Come ho letto con un sorriso nelle altre recensioni, e anche in vari post da pareri di utenti differenti, le persone che al tempo dei mitici anni 80 erano ragazzini come me (ed erano anche maschietti), sono probabilmente stati spettatori del celeberrimo "Il mistero della pietra azzurra", e hanno idolatrato la bellissima e ribelle Nadia. Fu quello uno dei primi capolavori targati Gainax, proprio prima dell'avvento futuribile e paradossale che fu la svolta nel mondo degli anime Neon Genesis Evangelion. Ma già in Nadia si erano viste tutte le potenzialità della casa produttrice e ideatrice di queste serie animate, e questo lungometraggio sarebbe una sorta di sequel alla fantastica e sofferta storia del mistero della pietra azzurra. Prima di visionarlo ho provato, non nascondo, una certa emozione, conoscere il seguito di uno dei miei anime preferiti era per me fonte di felicità e trepidavo nell'attesa, peccato che il risultato non sia stato proprio quello che mi aspettavo.
In Nadia e il mistero di Fuzzy ritroviamo i nostri protagonisti tanto amati un pò cresciuti, e chi si ricorderà l'epico, monumentale e sconvolgente finale della serie tv (uno dei finali più belli mai visti, sebbene piuttosto banale) si sarà chiesto che fine abbiano fatto dopo le strade intraprese.
Qui di seguito potrei annoverare qualche spoiler per chi ancora non conoscesse la serie tv, perciò esorto a non leggere questa recensione se non volete rovinarvi qualche sorpresa.
Come gli appassionati ricorderanno, Jean e Nadia si sono sposati, Nemo è morto ma Electra ha nel grembo suo figlio, così come Sanson e Marie hanno convolato a nozze, ma la maggior parte dei personaggi della serie in questo film sono svaniti, oppure gli è stata data una parte come comparsa forzata che non ho per niente gradito, si veda il mitico trio di Grandis, di nuovo a lavorare come mercenari ritrovandoli in una situazione quasi assurda e paradossale. Il rapporto di Nadia e Jean ora è chiaro e consolidato, più maturo e serio (sono finite le sciocche litigate da ragazzini, i bacetti timidi e pieni di vergogna; ora ci sono baci veri fra marito e moglie e discussioni più serie che semplici battibecchi), ma questo non è certo bastato per regalare al prodotto in questione molta credibilità; neanche la comparsa di questa misteriosa ragazza che sembra fare gli occhi dolci a Jean, la misteriosa Fuzzie, che sembra anche mettere suo malgrado zizzania fra la coppia di sposini protagonisti, ha elevato più di tanto il livello della storia.
Ciò a cui mi sono trovato di fronte è bel lungi dall'essere quella splendida rivisitazione del mistero di Atlantide e di 20000 leghe sotto i mari, piuttosto il Mistero di Fuzzie pare più un'operazione commerciale malriuscita, con una storia banale campata in aria (i seguaci sopravvissuti di Gargoyle che tentano di ripercorrere le orme del loro amato generale e imperatore?! è peggio di una minestra riscaldata, mi ha fatto solamente pena).
Questo prodotto sicuramente non sorprende, nè dal punto di vista della trama nè da quello tecnico, immensamente inferiore alla serie TV (si ricordino gli ultimi episodi, un tripudio di animazioni e sequenze dinamiche di combattimento fuori dall'ordinario, chara design estremo e personaggi curati in ogni dettaglio). Mi è amaramente difficile ammetterlo, avrei sperato qualcosa di meglio, ma il mistero di Fuzzie è purtroppo un surrogato blando e poco interessante indirizzato a tutti gli appassionati di questa mitica saga, e lho valutato con una stiracchiata sufficienza solamente perchè il piacere di rincontrare i personaggi di una delle più belle storie animate di tutti i tempi, dopotutto, non ha prezzo.
Non che il film di per sé sia completamente spazzatura, in fin dei conti è guardabile, ma se si fa un confronto schietto e diretto con la serie che l'ha "partorito" ne esce inesorabilmente, tristemente massacrato, altro che sconfitto.
In Nadia e il mistero di Fuzzy ritroviamo i nostri protagonisti tanto amati un pò cresciuti, e chi si ricorderà l'epico, monumentale e sconvolgente finale della serie tv (uno dei finali più belli mai visti, sebbene piuttosto banale) si sarà chiesto che fine abbiano fatto dopo le strade intraprese.
Qui di seguito potrei annoverare qualche spoiler per chi ancora non conoscesse la serie tv, perciò esorto a non leggere questa recensione se non volete rovinarvi qualche sorpresa.
Come gli appassionati ricorderanno, Jean e Nadia si sono sposati, Nemo è morto ma Electra ha nel grembo suo figlio, così come Sanson e Marie hanno convolato a nozze, ma la maggior parte dei personaggi della serie in questo film sono svaniti, oppure gli è stata data una parte come comparsa forzata che non ho per niente gradito, si veda il mitico trio di Grandis, di nuovo a lavorare come mercenari ritrovandoli in una situazione quasi assurda e paradossale. Il rapporto di Nadia e Jean ora è chiaro e consolidato, più maturo e serio (sono finite le sciocche litigate da ragazzini, i bacetti timidi e pieni di vergogna; ora ci sono baci veri fra marito e moglie e discussioni più serie che semplici battibecchi), ma questo non è certo bastato per regalare al prodotto in questione molta credibilità; neanche la comparsa di questa misteriosa ragazza che sembra fare gli occhi dolci a Jean, la misteriosa Fuzzie, che sembra anche mettere suo malgrado zizzania fra la coppia di sposini protagonisti, ha elevato più di tanto il livello della storia.
Ciò a cui mi sono trovato di fronte è bel lungi dall'essere quella splendida rivisitazione del mistero di Atlantide e di 20000 leghe sotto i mari, piuttosto il Mistero di Fuzzie pare più un'operazione commerciale malriuscita, con una storia banale campata in aria (i seguaci sopravvissuti di Gargoyle che tentano di ripercorrere le orme del loro amato generale e imperatore?! è peggio di una minestra riscaldata, mi ha fatto solamente pena).
Questo prodotto sicuramente non sorprende, nè dal punto di vista della trama nè da quello tecnico, immensamente inferiore alla serie TV (si ricordino gli ultimi episodi, un tripudio di animazioni e sequenze dinamiche di combattimento fuori dall'ordinario, chara design estremo e personaggi curati in ogni dettaglio). Mi è amaramente difficile ammetterlo, avrei sperato qualcosa di meglio, ma il mistero di Fuzzie è purtroppo un surrogato blando e poco interessante indirizzato a tutti gli appassionati di questa mitica saga, e lho valutato con una stiracchiata sufficienza solamente perchè il piacere di rincontrare i personaggi di una delle più belle storie animate di tutti i tempi, dopotutto, non ha prezzo.
Non che il film di per sé sia completamente spazzatura, in fin dei conti è guardabile, ma se si fa un confronto schietto e diretto con la serie che l'ha "partorito" ne esce inesorabilmente, tristemente massacrato, altro che sconfitto.
Questo film è stato ultra-censurato e la cosa è chiaramente visibile...
Ha delle tematiche piuttosto drammatiche ed è davvero commovente. Anche l'animazione non è male.
A parte i personaggi comunque non c'entra granché con la serie.. Anzi, considerato che la storia è incentrata su Fuzzy e suo padre, se gli altri personaggi non fossero stati quelli de Il mistero della pietra azzurra ma altri non sarebbe cambiato proprio nulla...
La grafica non è il massimo ma alcuni espedienti dell'animazione sono ben riusciti e suggestivi...
Ha delle tematiche piuttosto drammatiche ed è davvero commovente. Anche l'animazione non è male.
A parte i personaggi comunque non c'entra granché con la serie.. Anzi, considerato che la storia è incentrata su Fuzzy e suo padre, se gli altri personaggi non fossero stati quelli de Il mistero della pietra azzurra ma altri non sarebbe cambiato proprio nulla...
La grafica non è il massimo ma alcuni espedienti dell'animazione sono ben riusciti e suggestivi...
Ricordate tutte quelle recensioni positive viste in Nadia? Bene, ora provate a pensare L'ESATTO OPPOSTO di queste recensioni, ci siete? OK, avrete come risultato la recensione perfetta per questo "Nadia e il mistero di Fuzzy". E' evidente che a quelli della Gainax devono essere rimasti dei colori e delle matite in eccesso e, non sapendo cosa fare, hanno deciso di buttare giù questa schifezza con quello che gli rimaneva!! Risultato: un'opera che ha molto da invidiare alla serie e che, tra l'altro un po' la rovina!! Lo so! Sono cattivo! , però non mi sembra giusto essere tenue con questo genere di lavori: serve solo ed esclusivamente a intaccare la bellezza dei personaggi e dell'universo di Nadia, e tutto per fare solo soldi in più.
Guardatelo se volete: sappiate che la delusione sarà il vostro principale sentimento!!
Guardatelo se volete: sappiate che la delusione sarà il vostro principale sentimento!!
In questo film è stato rovinato tutto ciò che vi era di buono nella serie principale. Viene totalmente stravolto il finale, uno dei più belli. La trama poi non è neanche un granché. L’unica cosa meravigliosa è che l’amore tra Jean e Nadia, pur lontani (Jean prosegue con i suoi esperimenti sugli aerei e Nadia vive a Parigi e lavora come giornalista), continua e che quando si incontrano un’altra volta sono ancora innamorati (sono ancora fidanzati). Il film è da collocarsi precisamente qualche anno prima che si sposino(come si vede nel finale della serie principale).
Sequel che non ha molto senso di esistere: intanto quasi 30 minuti dei 90 totali sono dedicati al riassunto della serie precedente, riassunto peraltro che non fa capire assolutamente nulla di quanto è successo. I successivi 60 minuti poi sono uno strazio a 360 gradi: animazioni scadentissime, trama trita e ritrita, sceneggiata malissimo e piena di situazioni quantomeno improbabili, rendono questo film una delusione cocente. Anche l'appassionato più incallito avrà difficoltà a sopportare la visione fino alla fine.
In effetti questo film non rende per niente onore alla serie che ho adorato sin da bambino. Non aggiunge assolutamente nulla rispetto alla serie, né dal punto di vista della trama (d'altronde la storia era perfetta così com'era, non c'erano punti oscuri o vuoti da colmare) né dal punto di vista dei personaggi che addirittura hanno un'involuzione rispetto alla serie con Grandis, Sanson e Hanson che inizialmente tornano a fare i cattivi e Jean e Nadia che non si sono ancora messi insieme.
Un film superfluo, da vedere solo per poter dire di avere visto tutto il vedibile sulle avventure di Nadia e co.
Un film superfluo, da vedere solo per poter dire di avere visto tutto il vedibile sulle avventure di Nadia e co.
La mia prima emozione è stata la delusione assoluta per questo sequel, la seconda la rabbia! L'ho aspettato per anni e quando l'ho finalmente potuto vedere avrei preferito non averlo fatto! I personaggi sono i soliti della serie: Nadia Jean e co., ma qui sono snaturati nel carattere e inseriti a forza in un contesto in cui si muovono a fatica! Sono passati un paio di anni dall affondamento del Nautilus nel oceano Indiano dopo l'ultima battaglia, Nadia fa la giornalista e Jan continua a costruire le sue invenzioni. Poi arriva lo scienziato pazzo di turno che vuole conquistare il mondo e i nostri eroi si trovano mal grado coinvolti.
Le animazioni sono discrete, ma a mio parere molto al disotto del livello qualitativo che la serie ci aveva abituato, il doppiaggio italiano poi non aiuta di certo a brillare con un Davide Garbolino sotto tono, contando pure le censure delle scene in cui Fuzzy viene trovata da Jan completamente nuda, l'allegerimento dei dialoghi (già perchè se no è troppo, troppo difficile da capire!). Gli dò sei solo perchè nadia è stata la mia serie preferita! Guardatelo solo se siete dei veri fan della serie altrimenti astenetevi, eviterete una profonda delusione!
Le animazioni sono discrete, ma a mio parere molto al disotto del livello qualitativo che la serie ci aveva abituato, il doppiaggio italiano poi non aiuta di certo a brillare con un Davide Garbolino sotto tono, contando pure le censure delle scene in cui Fuzzy viene trovata da Jan completamente nuda, l'allegerimento dei dialoghi (già perchè se no è troppo, troppo difficile da capire!). Gli dò sei solo perchè nadia è stata la mia serie preferita! Guardatelo solo se siete dei veri fan della serie altrimenti astenetevi, eviterete una profonda delusione!