Hitozuma Kasumi-san
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Una storia dai risvolti dolci ed amari insieme, la quale ci invita a soffermarci sul perché si decide di compiere determinati passi e sul fatto che bisogna fermarsi a parlare più spesso dei propri problemi e magari decidere di farsi aiutare, anziché fare finta che questi non esistano o magari fare le cose di nascosto. Qui, ahimè, avviene proprio questo. La madre di famiglia, sentendosi trascurata dal marito, il quale è sempre fuori per lavoro, trova nel nipote Ryo una sorta di rimpiazzo a questi, in modo da non sentirsi più ignorata e quindi più tutelata e protetta. La nostra coppia clandestina si concede alla passione e fa in modo di consolidare il proprio rapporto a più riprese. Purtroppo gli sviluppi non sono dei migliori: infatti il marito e la moglie litigano e lui è secco e deciso ed intima alla moglie di non vedere più l'amante, mentre ipocritamente si vede con la sua. Tuttavia rimane a pezzi quando scopre che lei se n'è andata e chiede a Ryo chi mai sia il suo amante, ma Ryo è prudente e nega tutto. Alla fine lui e la zia si reincontrano in un albergo dell'amore tipico e li si concedono nuovamente l'uno all'altra.
Questa storia vuole essere un monito molto deciso e severo contro la mancanza di comunicazione dovuta a distanza, mancanza di tempo ed agende fitte di impegni che impediscono una reale ed effettiva nonché efficace comunicazione all'interno di un matrimonio. Il nostro Ryo cerca di colmare il vuoto lasciato dalla figura dello zio nella vita della zia, ma lo fa a suo rischio e pericolo; ciononostante egli cerca di fare in modo che la zia possa liberarsi e sfogarsi ed anche lui cerca di farla sentire donna e prima di tutto una persona.
La grafica è curata abbastanza bene con luci ed ombre ben distribuiti che conferiscono un equilibrio allegorico e metaforico all'atmosfera della vicenda divisa in luci ed ombre che ne riflettono il carattere e/o natura duplici. I colori sono distribuiti in modo piuttosto naturale e spontaneo tranne magari per il colore dei capelli delle due ragazze.
I personaggi sono a metà strada tra la malinconia, la depressione. Essi si dimostrano all'apparenza felici e cercano di nascondere questi stati d'animo negativi e controproducenti. Tuttavia, la passione è troppo forte e finisce per prevalere facendo quindi emergere il loro desiderio di amore, passione e felicità. Di conseguenza, si può affermare che i due protagonisti cambiano drasticamente in termini di carattere pur mantenendo essi le proprie apparenze di distacco.
Il messaggio principale di questa mini-serie può ad esempio essere il fatto che non comunicare all'interno di una copia o matrimonio, nascondendo (di male in peggio) le proprie attività nonché pensieri, ragionamenti, intenzioni, riflessioni e via discorrendo. Ancora oggi si dà troppo peso a troppi taboo insensati e non si cerca di guardare avanti, esplorando nuove prospettive.
La colonna sonora è costituita da poche tracce, le quali conferiscono alla vicenda la sua giusta atmosfera di intimità tra i protagonisti, ma anche una certa vena di tensione, brivido mista a situazioni di tranquillità e riflessione, risolutezza.
Una mini serie in salsa agrodolce con un retrogusto abbastanza amaro e una conclusione incerta, la quale fa da sipario in maniera decisivamente convincente.
Voto: 8,5
Una storia dai risvolti dolci ed amari insieme, la quale ci invita a soffermarci sul perché si decide di compiere determinati passi e sul fatto che bisogna fermarsi a parlare più spesso dei propri problemi e magari decidere di farsi aiutare, anziché fare finta che questi non esistano o magari fare le cose di nascosto. Qui, ahimè, avviene proprio questo. La madre di famiglia, sentendosi trascurata dal marito, il quale è sempre fuori per lavoro, trova nel nipote Ryo una sorta di rimpiazzo a questi, in modo da non sentirsi più ignorata e quindi più tutelata e protetta. La nostra coppia clandestina si concede alla passione e fa in modo di consolidare il proprio rapporto a più riprese. Purtroppo gli sviluppi non sono dei migliori: infatti il marito e la moglie litigano e lui è secco e deciso ed intima alla moglie di non vedere più l'amante, mentre ipocritamente si vede con la sua. Tuttavia rimane a pezzi quando scopre che lei se n'è andata e chiede a Ryo chi mai sia il suo amante, ma Ryo è prudente e nega tutto. Alla fine lui e la zia si reincontrano in un albergo dell'amore tipico e li si concedono nuovamente l'uno all'altra.
Questa storia vuole essere un monito molto deciso e severo contro la mancanza di comunicazione dovuta a distanza, mancanza di tempo ed agende fitte di impegni che impediscono una reale ed effettiva nonché efficace comunicazione all'interno di un matrimonio. Il nostro Ryo cerca di colmare il vuoto lasciato dalla figura dello zio nella vita della zia, ma lo fa a suo rischio e pericolo; ciononostante egli cerca di fare in modo che la zia possa liberarsi e sfogarsi ed anche lui cerca di farla sentire donna e prima di tutto una persona.
La grafica è curata abbastanza bene con luci ed ombre ben distribuiti che conferiscono un equilibrio allegorico e metaforico all'atmosfera della vicenda divisa in luci ed ombre che ne riflettono il carattere e/o natura duplici. I colori sono distribuiti in modo piuttosto naturale e spontaneo tranne magari per il colore dei capelli delle due ragazze.
I personaggi sono a metà strada tra la malinconia, la depressione. Essi si dimostrano all'apparenza felici e cercano di nascondere questi stati d'animo negativi e controproducenti. Tuttavia, la passione è troppo forte e finisce per prevalere facendo quindi emergere il loro desiderio di amore, passione e felicità. Di conseguenza, si può affermare che i due protagonisti cambiano drasticamente in termini di carattere pur mantenendo essi le proprie apparenze di distacco.
Il messaggio principale di questa mini-serie può ad esempio essere il fatto che non comunicare all'interno di una copia o matrimonio, nascondendo (di male in peggio) le proprie attività nonché pensieri, ragionamenti, intenzioni, riflessioni e via discorrendo. Ancora oggi si dà troppo peso a troppi taboo insensati e non si cerca di guardare avanti, esplorando nuove prospettive.
La colonna sonora è costituita da poche tracce, le quali conferiscono alla vicenda la sua giusta atmosfera di intimità tra i protagonisti, ma anche una certa vena di tensione, brivido mista a situazioni di tranquillità e riflessione, risolutezza.
Una mini serie in salsa agrodolce con un retrogusto abbastanza amaro e una conclusione incerta, la quale fa da sipario in maniera decisivamente convincente.
Voto: 8,5
"Hitozuma Kasumi-san" è un anime hentai in due episodi basato sull'omonima visual novel per pc. La storia inizia quando il giovane Ryo si trasferisce a casa di suo zio, che è sempre via per lavoro, per stare insieme alla di lui moglie, Kasumi, e alla figlia, spaventate perché hanno subito un furto in casa. Nonostante abbia ospiti in casa, Kasumi non rinuncia alle sua abitudini, tipo masturbarsi di notte per placare le sue voglie di donna trascurata dal marito. Ovviamente Ryo la scopre, ma cerca di non pensarci. E ovviamente invece i due finiranno per fare sesso, non staremmo qui altrimenti.
Comunque, per fortuna l'anime non è incentrato solo sul sesso, e c'è qualche altro elemento che lo fa risaltare, come ad esempio nel primo episodio qualche scenetta comica, o nel secondo il fatto che Kasumi sia pentita di avere iniziato la relazione con Ryo. Poca roba, ma è apprezzabile.
Per quel che riguarda le scene di sesso, nonostante ci siano tre ragazze nell'anime, ovvero Kasumi, sua sorella, e la figlia di Kasumi, Ryo lo fa sempre e solo con Kasumi, perciò niente loli, o scene di sesso con più persone (perlomeno nell'anime, nel videogame ci sono). Anche questo è apprezzabile nel complesso. Inoltre, c'è quel minimo di trama che dà senso a tutto e nel finale c'è un po' di romanticismo.
I disegni sono abbastanza curati, anche se in alcuni primi piani si notano delle imperfezioni, ma la qualità complessiva è superiore alla media di questo genere di anime. Insomma, "Hitozuma Kasumi-san" è un hentai più che gradevole da guardare per gli appassionati del genere.
Comunque, per fortuna l'anime non è incentrato solo sul sesso, e c'è qualche altro elemento che lo fa risaltare, come ad esempio nel primo episodio qualche scenetta comica, o nel secondo il fatto che Kasumi sia pentita di avere iniziato la relazione con Ryo. Poca roba, ma è apprezzabile.
Per quel che riguarda le scene di sesso, nonostante ci siano tre ragazze nell'anime, ovvero Kasumi, sua sorella, e la figlia di Kasumi, Ryo lo fa sempre e solo con Kasumi, perciò niente loli, o scene di sesso con più persone (perlomeno nell'anime, nel videogame ci sono). Anche questo è apprezzabile nel complesso. Inoltre, c'è quel minimo di trama che dà senso a tutto e nel finale c'è un po' di romanticismo.
I disegni sono abbastanza curati, anche se in alcuni primi piani si notano delle imperfezioni, ma la qualità complessiva è superiore alla media di questo genere di anime. Insomma, "Hitozuma Kasumi-san" è un hentai più che gradevole da guardare per gli appassionati del genere.
Ryoji è un giovane che viene ospitato dallo zio e da sua moglie, Kasumi, dato che hanno appena subìto un furto e, essendo il marito sempre via per lavoro, la moglie ha paura a rimanere a casa da sola.
Nella casa abitano anche la figlia e la sorella di Kasumi, entrambe invaghite di Ryo. Il giovane, però, si invaghisce della donna e fra i due, complice la trascuratezza di quest'ultima da parte del marito, scoppia la passione...
OAV hentai in due parti del 2006, Hitozuma Kasumi-san (pubblicato negli USA con l'assurdo titolo "The hills have size") non brilla per originalità, però si lascia apprezzare per la bontà del disegno e le animazioni sopra la media del genere. Azzeccata soprattutto l'idea di dedicare buona parte dell'anime alle scenette di ambito familiare nella prima parte, e all'approfondimento psicologico nella seconda, nella quale Kasumi è combattuta tra l'idea di rimanere devota al marito (e di fare la mamma a tempo pieno) per quieto vivere e la passione carnale intrecciata con Ryo.
Non è un anime che faccia gridare al miracolo, ma vale la pena dargli un'occhiata, non foss'altro che è composto da appena due puntate per un totale di nemmeno un'ora di visione complessiva.
Nella casa abitano anche la figlia e la sorella di Kasumi, entrambe invaghite di Ryo. Il giovane, però, si invaghisce della donna e fra i due, complice la trascuratezza di quest'ultima da parte del marito, scoppia la passione...
OAV hentai in due parti del 2006, Hitozuma Kasumi-san (pubblicato negli USA con l'assurdo titolo "The hills have size") non brilla per originalità, però si lascia apprezzare per la bontà del disegno e le animazioni sopra la media del genere. Azzeccata soprattutto l'idea di dedicare buona parte dell'anime alle scenette di ambito familiare nella prima parte, e all'approfondimento psicologico nella seconda, nella quale Kasumi è combattuta tra l'idea di rimanere devota al marito (e di fare la mamma a tempo pieno) per quieto vivere e la passione carnale intrecciata con Ryo.
Non è un anime che faccia gridare al miracolo, ma vale la pena dargli un'occhiata, non foss'altro che è composto da appena due puntate per un totale di nemmeno un'ora di visione complessiva.