School Days
Attenzione: la recensione contiene spoiler
La prima volta che vidi questa serie animata fu nella primavera del 2013. Ne rimasi davvero turbato, perché, all'epoca (a quasi quattordici anni), ero ancora troppo giovane per potermi approcciare ai temi della lussuria, della gravidanza indesiderata e del delitto passionale. Riguardandolo nel 2024, a ventiquattro anni, posso affermare di adorare questo prodotto (proprio per quei temi).
Non discuto della trama, perché numerosi altri recensori l'hanno già fatto (quindi, in cosa dovrebbe differenziarsi la mia analisi?).
Parlerò, invece, di un fatto che nessun altro ha menzionato: il pilot di questo anime. Esiste, infatti, un prototipo, realizzato per pubblicizzare la serie animata. Quello che più colpisce, di esso, è che avesse una qualità d'animazione molto più alta rispetto al prodotto finale (per quanto riguarda gli sfondi).
Un'altra cosa interessante è il fatto che venissero mostrati tre finali negativi del videogioco: "Pushed Too Far", dove Sekai uccide Kotonoha, gettandola davanti a un treno in arrivo; "Bloody End", dove Kotonoha uccide Sekai, sgozzandola con una mannaia (diverso dal finale videoludico, perché non avviene in mezzo alla strada ma a scuola; Kotonoha viene, infatti, immediatamente bloccata da due ragazzi, dopo aver sgozzato Sekai); "To My Child", dove un ferito Makoto si trascina per la spiaggia, prima di soccombere per le ferite inflittegli da Sekai (leggermente diverso, perché avviene di giorno).
Tutti e tre, però, sfocati. La mia interpretazione è che i produttori volessero comunicare che uno di questi tre finali sarebbe stato adattato, ma senza specificare quale. Per questo, sono tutti sfocati. Alla fine, nel prodotto finale, i produttori hanno deciso di mescolare il secondo e il terzo, "To My Child", per il fatto che un'incinta, o presunta tale, Sekai uccida Makoto, furiosa per il suo totale disinteresse verso il loro bambino, e "Bloody End", per il fatto che, in seguito, la stessa Sekai venga uccisa da Kotonoha.
La prima volta che vidi questa serie animata fu nella primavera del 2013. Ne rimasi davvero turbato, perché, all'epoca (a quasi quattordici anni), ero ancora troppo giovane per potermi approcciare ai temi della lussuria, della gravidanza indesiderata e del delitto passionale. Riguardandolo nel 2024, a ventiquattro anni, posso affermare di adorare questo prodotto (proprio per quei temi).
Non discuto della trama, perché numerosi altri recensori l'hanno già fatto (quindi, in cosa dovrebbe differenziarsi la mia analisi?).
Parlerò, invece, di un fatto che nessun altro ha menzionato: il pilot di questo anime. Esiste, infatti, un prototipo, realizzato per pubblicizzare la serie animata. Quello che più colpisce, di esso, è che avesse una qualità d'animazione molto più alta rispetto al prodotto finale (per quanto riguarda gli sfondi).
Un'altra cosa interessante è il fatto che venissero mostrati tre finali negativi del videogioco: "Pushed Too Far", dove Sekai uccide Kotonoha, gettandola davanti a un treno in arrivo; "Bloody End", dove Kotonoha uccide Sekai, sgozzandola con una mannaia (diverso dal finale videoludico, perché non avviene in mezzo alla strada ma a scuola; Kotonoha viene, infatti, immediatamente bloccata da due ragazzi, dopo aver sgozzato Sekai); "To My Child", dove un ferito Makoto si trascina per la spiaggia, prima di soccombere per le ferite inflittegli da Sekai (leggermente diverso, perché avviene di giorno).
Tutti e tre, però, sfocati. La mia interpretazione è che i produttori volessero comunicare che uno di questi tre finali sarebbe stato adattato, ma senza specificare quale. Per questo, sono tutti sfocati. Alla fine, nel prodotto finale, i produttori hanno deciso di mescolare il secondo e il terzo, "To My Child", per il fatto che un'incinta, o presunta tale, Sekai uccida Makoto, furiosa per il suo totale disinteresse verso il loro bambino, e "Bloody End", per il fatto che, in seguito, la stessa Sekai venga uccisa da Kotonoha.
A giudicare dal numero di recensioni inserite nella scheda, "School Days" ha ottenuto l'effetto desiderato: far discutere e in forma quasi plebiscitaria far votare a favore o contro l'opera. L'ho visto tutto di un fiato perché, nonostante avessi curiosato qua e là, volevo vedere come si arriva all'epilogo piuttosto "forte" e "sanguinoso".
Alla fine della visione, mi ha dato l'impressione di essere un prodotto "controverso", la cui originalità consisterebbe nell'inserire in un contesto narrativo tipico da rom-com scolastica e harem una dose di cinismo, nichilismo e anche surrealismo oltre il limite della credibilità. Aggiungerei anche una buona dose di "disagio" mentale (e mi riferisco alle due protagoniste) e il thriller/horror finale...
Attenzione: la parte seguente contiene spoiler
I tre protagonisti principali (Makoto, Sekai e Kotonoha) sono tre ragazzi delle superiori: il primo si innamora di Kotonoha, e Sekai si offre di aiutare Makoto per conquistarla. Una volta riuscita nell'intento, Sekai non molla Makoto e con una disponibilità al limite dello stalking continua a tampinarlo, per essere aggiornata sugli sviluppi. Che per Makoto non arrivano nel senso sperato: un timido ragazzo gentile e imbranato diventa un "arrapato" di prima categoria e, visto che Kotonoha è piuttosto "all'antica" (recte: non cede alle richieste classiche di un ragazzo alle prime esperienze amorose), Sekai capisce subito il punto debole della loro relazione e irretisce Makoto con il sesso fino a "conquistarlo".
L'assurdo della storia è che Kotonoha continui a credere e affermare che Makoto è il suo ragazzo, senza voler capire che lui è interessato a Sekai. E lo fa in un modo che rasenta la follia o la malattia mentale: nonostante tutti la prendano in giro, lei continua ostinatamente a credere e aspettare Makoto come Hachiko aspettava il suo padrone a Shibuya. Sembra un po' anche "Basic Instinct" senza la parte violenta della stalker...
In tutto questo, Makoto è una sorta di "uomo zattera" che si fa irretire da qualunque ragazza si dimostri interessata a lui. Più che crudele e senza scrupoli (vero dongiovanni o casanova), è piuttosto un personaggio che non sa dire di no: e per questo è ancora più stupido, imbranato e irreale. Pensare che un ragazzo possa nel giro di un semestre sollazzarsi con una decina di ragazze che semplicemente si offrono a lui, e lui (senza qualità particolari) diventi "popolare" è alquanto fastidioso e ingenera nello spettatore, più che odio per un personaggio negativo, invidia per la fortuna che suo malgrado si ritrova. Sul finale, quando c'è il ritorno di fiamma con Kotonoha, sembra che lo faccia per pietà e perché tutto il suo harem gli ha voltato le spalle per la storia della gravidanza indesiderata di Sekai.
Insomma, un imbelle senza alcuno scopo se non quello di accoppiarsi random... e anche sulla gravidanza asserita da Sekai, sul finale se ne esce come il classico maschietto che non sa prendersi le proprie responsabilità... e sarà la goccia che farà traboccare il vaso per Sekai.
Ma è sul versante femminile che l'anime ci va giù pesante: le ragazze che a vario titolo si offrono a Makoto, salvo poi sparire quando Sekai divulga la notizia di essere incinta, sono veramente "pessime". Sebbene consapevoli della relazione prima tra Makoto e Kotonoha e poi con Sekai, se ne fregano e ci provano senza tanti problemi... nonostante i vari rapporti di amicizia. La cattiveria e la mancanza di scrupoli le rende delle "piccole iene" pronte a distruggere la felicità altrui solo per il gusto di farlo, senza avere un reale e forte interesse per una relazione con il bellimbusto.
Le due protagoniste alla fine si manifestano per quello che sono: due squilibrate che per un fessacchiotto uccidono... e la scena finale sulla barca a vela sembra degna de "Il silenzio degli innocenti" o di un film horror.
Sembra che questo anime voglia rappresentare il peggio dell'animo umano, e se vogliamo chiamarlo realismo... ma lo fa come se fosse una soap opera: in modo superficiale, approssimativo e veramente odioso... Vedere ragazzi di quindici-sedici anni comportarsi come adulti navigati e senza rimorsi o scrupoli rende il tutto inverosimile e assurdo.
Unico punto di pregio è quello di aver stravolto i canoni delle rom-com dell'epoca (ma anche di oggi), e su questo aspetto non so se sia un effetto realmente voluto, vista l'origine della serie tratta da una visual novel di cui è stato preso in considerazione tra i possibili finali disponibili quello più cruento... A me è sembrata più una becera operazione commerciale a budget ridotto.
Infatti, dal punto di vista tecnico l'opera denota l'origine piuttosto datata, con volti poco espressivi e molto "uguali", soprattutto per le ragazze... animazioni al minimo sindacale e cura degli sfondi e dei dettagli molto "cheap". Opening ed ending non mi hanno entusiasmato.
Alla fine della visione, mi ha dato l'impressione di essere un prodotto "controverso", la cui originalità consisterebbe nell'inserire in un contesto narrativo tipico da rom-com scolastica e harem una dose di cinismo, nichilismo e anche surrealismo oltre il limite della credibilità. Aggiungerei anche una buona dose di "disagio" mentale (e mi riferisco alle due protagoniste) e il thriller/horror finale...
Attenzione: la parte seguente contiene spoiler
I tre protagonisti principali (Makoto, Sekai e Kotonoha) sono tre ragazzi delle superiori: il primo si innamora di Kotonoha, e Sekai si offre di aiutare Makoto per conquistarla. Una volta riuscita nell'intento, Sekai non molla Makoto e con una disponibilità al limite dello stalking continua a tampinarlo, per essere aggiornata sugli sviluppi. Che per Makoto non arrivano nel senso sperato: un timido ragazzo gentile e imbranato diventa un "arrapato" di prima categoria e, visto che Kotonoha è piuttosto "all'antica" (recte: non cede alle richieste classiche di un ragazzo alle prime esperienze amorose), Sekai capisce subito il punto debole della loro relazione e irretisce Makoto con il sesso fino a "conquistarlo".
L'assurdo della storia è che Kotonoha continui a credere e affermare che Makoto è il suo ragazzo, senza voler capire che lui è interessato a Sekai. E lo fa in un modo che rasenta la follia o la malattia mentale: nonostante tutti la prendano in giro, lei continua ostinatamente a credere e aspettare Makoto come Hachiko aspettava il suo padrone a Shibuya. Sembra un po' anche "Basic Instinct" senza la parte violenta della stalker...
In tutto questo, Makoto è una sorta di "uomo zattera" che si fa irretire da qualunque ragazza si dimostri interessata a lui. Più che crudele e senza scrupoli (vero dongiovanni o casanova), è piuttosto un personaggio che non sa dire di no: e per questo è ancora più stupido, imbranato e irreale. Pensare che un ragazzo possa nel giro di un semestre sollazzarsi con una decina di ragazze che semplicemente si offrono a lui, e lui (senza qualità particolari) diventi "popolare" è alquanto fastidioso e ingenera nello spettatore, più che odio per un personaggio negativo, invidia per la fortuna che suo malgrado si ritrova. Sul finale, quando c'è il ritorno di fiamma con Kotonoha, sembra che lo faccia per pietà e perché tutto il suo harem gli ha voltato le spalle per la storia della gravidanza indesiderata di Sekai.
Insomma, un imbelle senza alcuno scopo se non quello di accoppiarsi random... e anche sulla gravidanza asserita da Sekai, sul finale se ne esce come il classico maschietto che non sa prendersi le proprie responsabilità... e sarà la goccia che farà traboccare il vaso per Sekai.
Ma è sul versante femminile che l'anime ci va giù pesante: le ragazze che a vario titolo si offrono a Makoto, salvo poi sparire quando Sekai divulga la notizia di essere incinta, sono veramente "pessime". Sebbene consapevoli della relazione prima tra Makoto e Kotonoha e poi con Sekai, se ne fregano e ci provano senza tanti problemi... nonostante i vari rapporti di amicizia. La cattiveria e la mancanza di scrupoli le rende delle "piccole iene" pronte a distruggere la felicità altrui solo per il gusto di farlo, senza avere un reale e forte interesse per una relazione con il bellimbusto.
Le due protagoniste alla fine si manifestano per quello che sono: due squilibrate che per un fessacchiotto uccidono... e la scena finale sulla barca a vela sembra degna de "Il silenzio degli innocenti" o di un film horror.
Sembra che questo anime voglia rappresentare il peggio dell'animo umano, e se vogliamo chiamarlo realismo... ma lo fa come se fosse una soap opera: in modo superficiale, approssimativo e veramente odioso... Vedere ragazzi di quindici-sedici anni comportarsi come adulti navigati e senza rimorsi o scrupoli rende il tutto inverosimile e assurdo.
Unico punto di pregio è quello di aver stravolto i canoni delle rom-com dell'epoca (ma anche di oggi), e su questo aspetto non so se sia un effetto realmente voluto, vista l'origine della serie tratta da una visual novel di cui è stato preso in considerazione tra i possibili finali disponibili quello più cruento... A me è sembrata più una becera operazione commerciale a budget ridotto.
Infatti, dal punto di vista tecnico l'opera denota l'origine piuttosto datata, con volti poco espressivi e molto "uguali", soprattutto per le ragazze... animazioni al minimo sindacale e cura degli sfondi e dei dettagli molto "cheap". Opening ed ending non mi hanno entusiasmato.
Vi siete stancati dei migliaia di anime harem generici e non realistici? Allora "School Days" è un prodotto che fa decisamente per voi, dato che è differente rispetto agli altri, e alcuni lo considerano una decostruzione del genere harem.
Partiamo dalle basi: "School Days" è una visual novel erotica del 2005 che, avendo avuto un discreto successo in Giappone, ha generato un adattamento manga nel 2006 e anime nel 2007.
La storia inizia in modo classico e ordinario: il protagonista è Makoto Itou, un ragazzo ordinario e goffo, e ogni giorno prende il treno per andare a scuola. Viaggiando in treno, incontra Kotonoha Katsura: anche lei va a scuola, e Makoto si innamora di lei. Non sapendo come approcciarla, si farà aiutare dalla sua amica Sekai Saionji, che è segretamente innamorata di lui.
Il punto di forza di questo anime è proprio come si sviluppa la storia dopo il terzo episodio: senza fare troppi spoiler, diventa molto oscura, triste e violenta, perché Makoto, a causa della sua goffaggine e della sua inesperienza, incomincerà a compiere tante azioni negative che feriranno e condizioneranno le persone che gli stanno intorno, a iniziare da Kotonoha e Sekai.
Quello che trovo interessante di questo anime è l'evoluzione dei personaggi: negli anime spesso i protagonisti o non si evolvono oppure si evolvono positivamente (un esempio è Popp di "Dragon Quest", che all'inizio è debole e fifone, per poi diventare forte e coraggioso), invece in "School Days" i protagonisti si evolvono negativamente, perché travolti dalla lussuria, dall'ira, dalla gelosia, dall'avidità e dalla pazzia; rispetto all'episodio 1 questo trio di personaggi diventa irriconoscibile, a mano a mano che si prosegue con la visione, fino ad arrivare al finale.
Ed è proprio per il finale che questa serie è famosissima, e tuttora se ne parla: senza fare troppi spoiler, il finale è negativo, ma proprio per questo è bello, sarebbe stato troppo anti-climatico far terminare un'opera come questa con un happy ending!
Questo anime non è per tutti, ma, se vi sono piaciuti "Higurashi", "Madoka Magica" e "Gakkou Gurashi", perché sembrano all'inizio i soliti anime kawaii con ragazze carine, per poi diventare l'esatto opposto, allora "School Days" potrebbe piacervi.
A volte i disegni e le animazioni sono imperfetti, ma le musiche sono davvero molto belle.
Prima di concludere questa recensione, vorrei rispondere a una critica che spesso viene rivolta a questo prodotto: come detto in precedenza, questo anime è tratto da una visual novel. Quest'ultima ha ventuno finali (alcuni positivi e altri negativi) e molti detrattori affermano che questo anime non sia granché, perché è un adattamento becero del finale "Bloody End". In realtà non è così, perché l'anime, così come il manga, devia dal prodotto originario: ho giocato alla visual novel e, senza fare troppi spoiler, questo anime riprende alcuni elementi da ogni route, diventando a tutti gli effetti un prodotto originale, e il finale dell'anime è simile ma diverso da "Bloody End".
Per concludere, io tengo molto e amo "School Days": ho iniziato guardando l'anime e, sebbene mi abbia depresso, mi è piaciuto molto. Mi ha cambiato la vita (in meglio), perché, mettendomi nei panni di Kotonoha e Sekai (ho continuato a vedere questo anime anche perché questi due personaggi mi piacciono molto), ho imparato quanto sia veramente sbagliato tradire le persone che si amano e provocare un enorme danno psicologico ad esse: giuro che non maltratterò e non tradirò mai la mia futura fidanzata! Dopo aver visto questo anime, non sono riuscito più a dimenticarlo, per giorni ho continuato ad ascoltare le egregie e magnifiche musiche, per poi leggere il manga e giocare alla visual novel. Quest'ultima, sebbene sia erotica, ha davvero belle trame e sviluppi, gli elementi erotici non sono tantissimi, e infatti potete vedere dei walkthrough su YouTube con queste scene rimosse: anche senza di esse la visual novel è comunque un prodotto molto valido, a mio parere, e, se siete maggiorenni, ve la consiglio. Non solo è un videogioco particolare, dato che è una sorta di anime interattivo, ma, per essere un'opera erotica, ha dei finali molto 'wholesome', soprattutto quelli in cui Makoto è una persona retta e responsabile e sceglie una delle due protagoniste senza ferire nessuno.
Partiamo dalle basi: "School Days" è una visual novel erotica del 2005 che, avendo avuto un discreto successo in Giappone, ha generato un adattamento manga nel 2006 e anime nel 2007.
La storia inizia in modo classico e ordinario: il protagonista è Makoto Itou, un ragazzo ordinario e goffo, e ogni giorno prende il treno per andare a scuola. Viaggiando in treno, incontra Kotonoha Katsura: anche lei va a scuola, e Makoto si innamora di lei. Non sapendo come approcciarla, si farà aiutare dalla sua amica Sekai Saionji, che è segretamente innamorata di lui.
Il punto di forza di questo anime è proprio come si sviluppa la storia dopo il terzo episodio: senza fare troppi spoiler, diventa molto oscura, triste e violenta, perché Makoto, a causa della sua goffaggine e della sua inesperienza, incomincerà a compiere tante azioni negative che feriranno e condizioneranno le persone che gli stanno intorno, a iniziare da Kotonoha e Sekai.
Quello che trovo interessante di questo anime è l'evoluzione dei personaggi: negli anime spesso i protagonisti o non si evolvono oppure si evolvono positivamente (un esempio è Popp di "Dragon Quest", che all'inizio è debole e fifone, per poi diventare forte e coraggioso), invece in "School Days" i protagonisti si evolvono negativamente, perché travolti dalla lussuria, dall'ira, dalla gelosia, dall'avidità e dalla pazzia; rispetto all'episodio 1 questo trio di personaggi diventa irriconoscibile, a mano a mano che si prosegue con la visione, fino ad arrivare al finale.
Ed è proprio per il finale che questa serie è famosissima, e tuttora se ne parla: senza fare troppi spoiler, il finale è negativo, ma proprio per questo è bello, sarebbe stato troppo anti-climatico far terminare un'opera come questa con un happy ending!
Questo anime non è per tutti, ma, se vi sono piaciuti "Higurashi", "Madoka Magica" e "Gakkou Gurashi", perché sembrano all'inizio i soliti anime kawaii con ragazze carine, per poi diventare l'esatto opposto, allora "School Days" potrebbe piacervi.
A volte i disegni e le animazioni sono imperfetti, ma le musiche sono davvero molto belle.
Prima di concludere questa recensione, vorrei rispondere a una critica che spesso viene rivolta a questo prodotto: come detto in precedenza, questo anime è tratto da una visual novel. Quest'ultima ha ventuno finali (alcuni positivi e altri negativi) e molti detrattori affermano che questo anime non sia granché, perché è un adattamento becero del finale "Bloody End". In realtà non è così, perché l'anime, così come il manga, devia dal prodotto originario: ho giocato alla visual novel e, senza fare troppi spoiler, questo anime riprende alcuni elementi da ogni route, diventando a tutti gli effetti un prodotto originale, e il finale dell'anime è simile ma diverso da "Bloody End".
Per concludere, io tengo molto e amo "School Days": ho iniziato guardando l'anime e, sebbene mi abbia depresso, mi è piaciuto molto. Mi ha cambiato la vita (in meglio), perché, mettendomi nei panni di Kotonoha e Sekai (ho continuato a vedere questo anime anche perché questi due personaggi mi piacciono molto), ho imparato quanto sia veramente sbagliato tradire le persone che si amano e provocare un enorme danno psicologico ad esse: giuro che non maltratterò e non tradirò mai la mia futura fidanzata! Dopo aver visto questo anime, non sono riuscito più a dimenticarlo, per giorni ho continuato ad ascoltare le egregie e magnifiche musiche, per poi leggere il manga e giocare alla visual novel. Quest'ultima, sebbene sia erotica, ha davvero belle trame e sviluppi, gli elementi erotici non sono tantissimi, e infatti potete vedere dei walkthrough su YouTube con queste scene rimosse: anche senza di esse la visual novel è comunque un prodotto molto valido, a mio parere, e, se siete maggiorenni, ve la consiglio. Non solo è un videogioco particolare, dato che è una sorta di anime interattivo, ma, per essere un'opera erotica, ha dei finali molto 'wholesome', soprattutto quelli in cui Makoto è una persona retta e responsabile e sceglie una delle due protagoniste senza ferire nessuno.
"School Days" è un anime del 2007 tratto da una visual novel, la regia è diretta da Keitaro Motonaga.
Dopo un buono e romantico inizio la serie assume una piega totalmente diversa, cambiando drasticamente l'umore dello spettatore a causa di alcune scelte e azioni diciamo opinabili compiute dal protagonista e da altri personaggi, che porteranno a conseguenze devastanti per un personaggio in particolare, per il quale dispiacerà parecchio. L'incapacità del protagonista di contenersi e di contenere queste conseguenze farà imboccare alla storia una strada senza ritorno, che si concluderà con un finale violento e irreversibile. Può piacere o no, ma sicuramente è una storia profonda e drammatica che ti indigna e ti prende nel profondo.
La grafica è sufficiente per l'anno in cui è uscito, e i personaggi principali sono ben caratterizzati, meno i secondari.
Dopo un buono e romantico inizio la serie assume una piega totalmente diversa, cambiando drasticamente l'umore dello spettatore a causa di alcune scelte e azioni diciamo opinabili compiute dal protagonista e da altri personaggi, che porteranno a conseguenze devastanti per un personaggio in particolare, per il quale dispiacerà parecchio. L'incapacità del protagonista di contenersi e di contenere queste conseguenze farà imboccare alla storia una strada senza ritorno, che si concluderà con un finale violento e irreversibile. Può piacere o no, ma sicuramente è una storia profonda e drammatica che ti indigna e ti prende nel profondo.
La grafica è sufficiente per l'anno in cui è uscito, e i personaggi principali sono ben caratterizzati, meno i secondari.
Parte come un anime carino, magari trovi anche l'amico/a che ti dice: «Guarda assolutamente "School Days!"», senza però farti nessuno spoiler. Non farti ingannare! Dopo il terzo episodio diventa un anime molto, ma molto oscuro, forse anche l'anime più disturbante di tutti e con un finale davvero violento.
Si dice che non importa se se ne parli bene o male di "School Days", l'importante e che ne parli! Secondo me "School Days" non mira a questo obiettivo, penso che questo anime ha un obbiettivo ben preciso, vuole urtare o comunque cercare di ferire lo spettatore. Parte come un normale triangolo amoroso, poi, andando avanti con gli episodi, anche se in maniera molto forzata (a volte alcune scene cadono anche nel ridicolo), l'anime prende una piega molto più realistica e originale: come spesso accade nella realtà, quel ragazzo buono e timido dell'inizio anime in realtà è malvagio nell'anima, quando è comune tra i giovani avere intrighi e tradimenti, amici di letto, sesso occasionale, illudere le persone solo per interessi sessuali o persino tradire la migliore amica per il suo fidanzato, quando l'amore può persino uccidere psicologicamente una persona (la povera Kotonoha), quando spesso è normale che l'uomo cattivo e ribelle (qui è Makoto) attira le femmine come il miele per le api... Se cerchi un anime harem/horror/splatter/psicopatico, con "School Days" sei totalmente lontano... quello che trovi in questo anime è solo la visione di una realtà macabra e misantropa di un autore o autrice probabilmente mentalmente instabile, attraverso le forzature. Un piccolo esempio: l'orgia con Makoto con le tre amiche di Otome vuole metterti in mente che le persone o gli amici sono solo esseri malvagi e interessati. Quindi, consiglio di non guardare questo anime come fosse tutto reale o serio, e prepararsi a un finale davvero violentissimo.
Voto: 7,5. Anche se "School Days" mi ha rovinato la giornata, l'anime merita comunque (non è per tutti) di essere guardato, è comunque un anime carino, molto originale e spaventoso, però troppo forzato, verso gli ultimi episodi manca un po' di realismo, tipo: "Piacere, mi chiamo Makoto, ti va se ci frequentiamo?"
Il difetto più grande di questo anime è proprio il non realismo forzato, manca il corteggiamento tra Makoto e le varie ragazze per arrivare alle scene di sesso, così sembra cioè che a Makoto basta solo schioccare le dita per portare qualsiasi tipo di ragazza a letto!? Neanche fosse Brad Pitt...
Si dice che non importa se se ne parli bene o male di "School Days", l'importante e che ne parli! Secondo me "School Days" non mira a questo obiettivo, penso che questo anime ha un obbiettivo ben preciso, vuole urtare o comunque cercare di ferire lo spettatore. Parte come un normale triangolo amoroso, poi, andando avanti con gli episodi, anche se in maniera molto forzata (a volte alcune scene cadono anche nel ridicolo), l'anime prende una piega molto più realistica e originale: come spesso accade nella realtà, quel ragazzo buono e timido dell'inizio anime in realtà è malvagio nell'anima, quando è comune tra i giovani avere intrighi e tradimenti, amici di letto, sesso occasionale, illudere le persone solo per interessi sessuali o persino tradire la migliore amica per il suo fidanzato, quando l'amore può persino uccidere psicologicamente una persona (la povera Kotonoha), quando spesso è normale che l'uomo cattivo e ribelle (qui è Makoto) attira le femmine come il miele per le api... Se cerchi un anime harem/horror/splatter/psicopatico, con "School Days" sei totalmente lontano... quello che trovi in questo anime è solo la visione di una realtà macabra e misantropa di un autore o autrice probabilmente mentalmente instabile, attraverso le forzature. Un piccolo esempio: l'orgia con Makoto con le tre amiche di Otome vuole metterti in mente che le persone o gli amici sono solo esseri malvagi e interessati. Quindi, consiglio di non guardare questo anime come fosse tutto reale o serio, e prepararsi a un finale davvero violentissimo.
Voto: 7,5. Anche se "School Days" mi ha rovinato la giornata, l'anime merita comunque (non è per tutti) di essere guardato, è comunque un anime carino, molto originale e spaventoso, però troppo forzato, verso gli ultimi episodi manca un po' di realismo, tipo: "Piacere, mi chiamo Makoto, ti va se ci frequentiamo?"
Il difetto più grande di questo anime è proprio il non realismo forzato, manca il corteggiamento tra Makoto e le varie ragazze per arrivare alle scene di sesso, così sembra cioè che a Makoto basta solo schioccare le dita per portare qualsiasi tipo di ragazza a letto!? Neanche fosse Brad Pitt...
Le cose son due, o quest'anime ti disgusta oppure arrivi ad adorarlo; io faccio parte del secondo gruppo.
Itou Makoto, il protagonista più insulso della storia degli anime, prova attrazione per una ragazza della sua scuola, Kotonoha Katsura, anch'essa infatuata di lui.
L'anime parte subito in quarta, in due puntate abbiamo due confessioni, due baci, triangolo amoroso e inizio della relazione tra i primi sopracitati. Andando avanti, altri personaggi vanno ad aggiungersi alla storia e quindi all'harem, ma ciò che sta per arrivare è un pugno nello stomaco. Bastano pochi episodi per far uscir fuori la vera natura del protagonista, un insensibile, maniaco pervertito ed egoista ragazzino alle prime prese con una relazione sessuale. Non voglio soffermarmi troppo sulle puntate, ma voglio subito andare al punto, al motivo per cui per me quest'anime è un vero e proprio capolavoro.
Molti lamentano la lentezza degli episodi, lamentano il fatto che non accada nulla nel mezzo delle vicende, ma per me è uno sbaglio bello e buono. In ogni puntata il protagonista subisce sempre più una trasformazione: se all'inizio può sembrare solo un piccolo pervertito, andando avanti sarà sempre più cinico, ai limiti della psicopatia.
Amo di quest'anime il suo realismo! Non prendiamoci in giro, tutti noi ragazzi abbiamo fatto (ovviamente chi ne ha avuto la possibilità) gli stessi errori e obbrobri di Itou, la differenza è che, quando io provavo rimorso nella vita reale, lui resta quasi impassibile, e bastano un paio di seni a offuscargli totalmente la mente, cosa tra l'altro comprensibile trattandosi di un ragazzino alle prese con le sue prime relazioni sessuali.
Mi duole dirlo, ma anche le reazioni delle ragazze legate all'harem sono realistiche, l'ho provato sulla mia pelle. Chi si lamenta che è impossibile che una ragazza, dopo esser stata trattata in quel modo, continui a desiderare quel tipo di persona, si sbaglia alla grande. A quell'età, ma soprattutto in un contesto scolastico, queste cose accadono.
Kotonoha Katsura, indubbia protagonista dell'anime, l'ho adorata per tutta la visione, volevo abbracciarla, dirle che tutto sarebbe andato per il verso giusto, farla ragionare, ma, ahimè, non esiste. Per tutto il tempo ho provato empatia nei suoi confronti, lei aveva ragione, lei è stata quella più ferita di tutte! E quando arrivi al finale, provi un senso di grazia e sollievo incredibile. Quando il protagonista comincia a provare un minimo di rimorso, quando smette di sembrare un apatico approfittatore, arriva la botta! No, spettatore, mi dispiace, non andrà come ti ho fatto sembrare, ma andrà proprio come tu desideri! Perché, diciamola tutta, chiunque ha desiderato quel finale!
Voglio terminare dicendo che i punti forti di quest'opera sono indubbiamente il realismo con cui vengono trattati i fatti e la diversità con cui viene narrata l'opera, sembrando inizialmente una semplice storia sentimentale e trasformandosi sempre di più in qualcosa di diverso e assurdo. Ma ciò che mi ha colpito di più sono state le sensazioni provate: per tutta la visione ho provato disgusto, empatia, tristezza, sollievo e tante altre emozioni mai provate con un altro anime, questo perché quest'opera è realistica.
Se non fosse stato per qualche forzatura o meglio esagerazione presente ai fini del fanservice e per qualche reazione un pochino esagerata, il mio sarebbe stato un 10.
Ovviamente non tutti la penseranno come me, quindi io suggerisco la visione perché potrete trovare due cose, o un capolavoro diverso dalle altre storie oppure l'anime più brutto che i vostri occhi abbiano mai dovuto sorbirsi. A voi la scelta.
Itou Makoto, il protagonista più insulso della storia degli anime, prova attrazione per una ragazza della sua scuola, Kotonoha Katsura, anch'essa infatuata di lui.
L'anime parte subito in quarta, in due puntate abbiamo due confessioni, due baci, triangolo amoroso e inizio della relazione tra i primi sopracitati. Andando avanti, altri personaggi vanno ad aggiungersi alla storia e quindi all'harem, ma ciò che sta per arrivare è un pugno nello stomaco. Bastano pochi episodi per far uscir fuori la vera natura del protagonista, un insensibile, maniaco pervertito ed egoista ragazzino alle prime prese con una relazione sessuale. Non voglio soffermarmi troppo sulle puntate, ma voglio subito andare al punto, al motivo per cui per me quest'anime è un vero e proprio capolavoro.
Molti lamentano la lentezza degli episodi, lamentano il fatto che non accada nulla nel mezzo delle vicende, ma per me è uno sbaglio bello e buono. In ogni puntata il protagonista subisce sempre più una trasformazione: se all'inizio può sembrare solo un piccolo pervertito, andando avanti sarà sempre più cinico, ai limiti della psicopatia.
Amo di quest'anime il suo realismo! Non prendiamoci in giro, tutti noi ragazzi abbiamo fatto (ovviamente chi ne ha avuto la possibilità) gli stessi errori e obbrobri di Itou, la differenza è che, quando io provavo rimorso nella vita reale, lui resta quasi impassibile, e bastano un paio di seni a offuscargli totalmente la mente, cosa tra l'altro comprensibile trattandosi di un ragazzino alle prese con le sue prime relazioni sessuali.
Mi duole dirlo, ma anche le reazioni delle ragazze legate all'harem sono realistiche, l'ho provato sulla mia pelle. Chi si lamenta che è impossibile che una ragazza, dopo esser stata trattata in quel modo, continui a desiderare quel tipo di persona, si sbaglia alla grande. A quell'età, ma soprattutto in un contesto scolastico, queste cose accadono.
Kotonoha Katsura, indubbia protagonista dell'anime, l'ho adorata per tutta la visione, volevo abbracciarla, dirle che tutto sarebbe andato per il verso giusto, farla ragionare, ma, ahimè, non esiste. Per tutto il tempo ho provato empatia nei suoi confronti, lei aveva ragione, lei è stata quella più ferita di tutte! E quando arrivi al finale, provi un senso di grazia e sollievo incredibile. Quando il protagonista comincia a provare un minimo di rimorso, quando smette di sembrare un apatico approfittatore, arriva la botta! No, spettatore, mi dispiace, non andrà come ti ho fatto sembrare, ma andrà proprio come tu desideri! Perché, diciamola tutta, chiunque ha desiderato quel finale!
Voglio terminare dicendo che i punti forti di quest'opera sono indubbiamente il realismo con cui vengono trattati i fatti e la diversità con cui viene narrata l'opera, sembrando inizialmente una semplice storia sentimentale e trasformandosi sempre di più in qualcosa di diverso e assurdo. Ma ciò che mi ha colpito di più sono state le sensazioni provate: per tutta la visione ho provato disgusto, empatia, tristezza, sollievo e tante altre emozioni mai provate con un altro anime, questo perché quest'opera è realistica.
Se non fosse stato per qualche forzatura o meglio esagerazione presente ai fini del fanservice e per qualche reazione un pochino esagerata, il mio sarebbe stato un 10.
Ovviamente non tutti la penseranno come me, quindi io suggerisco la visione perché potrete trovare due cose, o un capolavoro diverso dalle altre storie oppure l'anime più brutto che i vostri occhi abbiano mai dovuto sorbirsi. A voi la scelta.
“School Days” rappresenta la chiara dimostrazione di come il reale e il surreale siano due aspetti differenti e inconciliabili fra loro, almeno in questo frangente.
Nel primo caso, è stato interessante analizzare gli aspetti psicologici di un personaggio, Ito, il quale non è identificabile come il classico protagonista harem stereotipato, che non si accorge delle attenzioni delle ragazze e ricopre continuamente il ruolo del ragazzo gentile e ingenuo. Ito comprende fin da subito cosa vorrebbe ottenere da una relazione con una partner di sesso opposto, non facendosi il minimo scrupolo a sfruttare le debolezze delle varie liceali interessate a lui per raggiungere i suoi secondi fini. Tuttavia, se da una parte il protagonista riesce ad essere spietato e allo stesso tempo geniale, le ragazze sembrano un tantino troppo passive e ingenue, quando si trovano a relazionarsi con il protagonista: è comprensibile un atteggiamento e un comportamento simile da una, due ragazze, ma vedere lo stesso copione ogni volta ha reso il tutto leggermente più noioso e soprattutto surreale. E, a proposito degli aspetti surreali, vogliamo parlare degli eventi che cominciano a verificarsi a partire da metà stagione? Ho capito che tra i generi dell’anime è presente l’harem, però non giustifica il motivo per cui una dopo l’altra tutte, e dico tutte le ragazze, cominciano a provare qualcosa per Ito: si tratta davvero di una cosa assurda, poiché non viene fatto accenno di nulla o quantomeno date delle spiegazioni su quello che stava accadendo. E’ come se fosse presente un enorme buco di trama proprio al centro della serie, il quale non è riuscito in alcun modo a mettere in collegamento la parte introduttiva con la fase finale della serie.
Sebbene questa incongruenza abbia fatto comunque scendere il voto complessivo dell’opera, ritengo che l’autore sia riuscito con successo a trasmettere il proprio messaggio: “School Days” simboleggia l’ineluttabile decostituzione del concetto di harem stesso, in quanto si può amare e competere per un individuo fino a un certo punto, ma poi cominciano a venir fuori sentimenti come l’indifferenza e l’odio, nonostante si possa amare quella persona alla follia. L’autore, in questo senso, è riuscito a descrivere essenzialmente un triangolo amoroso in chiave realistica e brutale, a esaltare le sfaccettature psicologiche delle due ragazze coinvolte e soprattutto ad estremizzarle nel momento giusto.
Il comparto grafico è riuscito in maniera adeguata a soddisfare le aspettative dello spettatore, sebbene si tratti di un anime adattato nel 2007: personalmente ho trovato le ragazze carine e con degli ottimi lineamenti. In maniera particolare, credo che il lavoro migliore sia stato fatto su Kotonoha, non riesco proprio a togliermi dalla testa il suo sguardo perso nel vuoto. Le OST non mi sono piaciute particolarmente, mentre per il doppiaggio devo far riferimento nuovamente al personaggio di Kotonoha: ritengo che la doppiatrice abbia fatto davvero un ottimo lavoro, soprattutto quando sono entrati in gioco quei monologhi deliranti e completamente psicopatici, brividi!
In conclusione, “School Days” è un prodotto che mi sento di promuovere, anche se ci sono alcuni aspetti che non mi hanno convinto troppo e hanno reso la narrazione più pesante del previsto. Sicuramente il tema principale dell’anime va ricercato nella discreta descrizione delle realtà amorose adolescenziali odierne, le quali sono piene di intrighi e tradimenti, e dove l’intento principale è la ricerca del piacere e del soddisfacimento dei propri desideri più proibiti, piuttosto che instaurare relazioni stabili e graduali con il proprio partner. Ciò si traduce molto spesso in relazioni che durano pochissimo tempo, a causa delle enormi differenze di esigenze e pretese da parte dei due.
Il mio voto finale è 7.
Nel primo caso, è stato interessante analizzare gli aspetti psicologici di un personaggio, Ito, il quale non è identificabile come il classico protagonista harem stereotipato, che non si accorge delle attenzioni delle ragazze e ricopre continuamente il ruolo del ragazzo gentile e ingenuo. Ito comprende fin da subito cosa vorrebbe ottenere da una relazione con una partner di sesso opposto, non facendosi il minimo scrupolo a sfruttare le debolezze delle varie liceali interessate a lui per raggiungere i suoi secondi fini. Tuttavia, se da una parte il protagonista riesce ad essere spietato e allo stesso tempo geniale, le ragazze sembrano un tantino troppo passive e ingenue, quando si trovano a relazionarsi con il protagonista: è comprensibile un atteggiamento e un comportamento simile da una, due ragazze, ma vedere lo stesso copione ogni volta ha reso il tutto leggermente più noioso e soprattutto surreale. E, a proposito degli aspetti surreali, vogliamo parlare degli eventi che cominciano a verificarsi a partire da metà stagione? Ho capito che tra i generi dell’anime è presente l’harem, però non giustifica il motivo per cui una dopo l’altra tutte, e dico tutte le ragazze, cominciano a provare qualcosa per Ito: si tratta davvero di una cosa assurda, poiché non viene fatto accenno di nulla o quantomeno date delle spiegazioni su quello che stava accadendo. E’ come se fosse presente un enorme buco di trama proprio al centro della serie, il quale non è riuscito in alcun modo a mettere in collegamento la parte introduttiva con la fase finale della serie.
Sebbene questa incongruenza abbia fatto comunque scendere il voto complessivo dell’opera, ritengo che l’autore sia riuscito con successo a trasmettere il proprio messaggio: “School Days” simboleggia l’ineluttabile decostituzione del concetto di harem stesso, in quanto si può amare e competere per un individuo fino a un certo punto, ma poi cominciano a venir fuori sentimenti come l’indifferenza e l’odio, nonostante si possa amare quella persona alla follia. L’autore, in questo senso, è riuscito a descrivere essenzialmente un triangolo amoroso in chiave realistica e brutale, a esaltare le sfaccettature psicologiche delle due ragazze coinvolte e soprattutto ad estremizzarle nel momento giusto.
Il comparto grafico è riuscito in maniera adeguata a soddisfare le aspettative dello spettatore, sebbene si tratti di un anime adattato nel 2007: personalmente ho trovato le ragazze carine e con degli ottimi lineamenti. In maniera particolare, credo che il lavoro migliore sia stato fatto su Kotonoha, non riesco proprio a togliermi dalla testa il suo sguardo perso nel vuoto. Le OST non mi sono piaciute particolarmente, mentre per il doppiaggio devo far riferimento nuovamente al personaggio di Kotonoha: ritengo che la doppiatrice abbia fatto davvero un ottimo lavoro, soprattutto quando sono entrati in gioco quei monologhi deliranti e completamente psicopatici, brividi!
In conclusione, “School Days” è un prodotto che mi sento di promuovere, anche se ci sono alcuni aspetti che non mi hanno convinto troppo e hanno reso la narrazione più pesante del previsto. Sicuramente il tema principale dell’anime va ricercato nella discreta descrizione delle realtà amorose adolescenziali odierne, le quali sono piene di intrighi e tradimenti, e dove l’intento principale è la ricerca del piacere e del soddisfacimento dei propri desideri più proibiti, piuttosto che instaurare relazioni stabili e graduali con il proprio partner. Ciò si traduce molto spesso in relazioni che durano pochissimo tempo, a causa delle enormi differenze di esigenze e pretese da parte dei due.
Il mio voto finale è 7.
Purtroppo quest'anime, per me, è stato una delusione.
Inizialmente mi convinceva abbastanza, il solito ragazzo timido che non riesce a parlare con la ragazza che gli piace e che quindi viene aiutato dalla sua migliore amica. Insomma, un inizio abbastanza normale, che però diventa leggermente noioso, fino a che, quando il protagonista Makoto prende più confidenza con le ragazze, per me è diventato veramente una noia mortale: in ogni episodio succedevano le stesse cose che non portavano da nessuna parte, se non a farti odiare il protagonista, odio che viene poi soddisfatto solo con il finale gore, che ho apprezzato.
I personaggi mi sono sembrati abbastanza "vuoti", non hanno una propria personalità, quindi anche questi hanno contribuito abbastanza a non coinvolgere emotivamente chi guarda.
La grafica è quel che è, poco curata, ma non penso sia uno dei problemi principali di questo anime.
Insomma, si salvano l'inizio e il finale, ma lo svolgimento centrale per me è da buttare, tant'è che ho 'droppato' l'anime per un periodo, per poi riprenderlo solo per volerlo finire, non perché mi avesse preso.
Inizialmente mi convinceva abbastanza, il solito ragazzo timido che non riesce a parlare con la ragazza che gli piace e che quindi viene aiutato dalla sua migliore amica. Insomma, un inizio abbastanza normale, che però diventa leggermente noioso, fino a che, quando il protagonista Makoto prende più confidenza con le ragazze, per me è diventato veramente una noia mortale: in ogni episodio succedevano le stesse cose che non portavano da nessuna parte, se non a farti odiare il protagonista, odio che viene poi soddisfatto solo con il finale gore, che ho apprezzato.
I personaggi mi sono sembrati abbastanza "vuoti", non hanno una propria personalità, quindi anche questi hanno contribuito abbastanza a non coinvolgere emotivamente chi guarda.
La grafica è quel che è, poco curata, ma non penso sia uno dei problemi principali di questo anime.
Insomma, si salvano l'inizio e il finale, ma lo svolgimento centrale per me è da buttare, tant'è che ho 'droppato' l'anime per un periodo, per poi riprenderlo solo per volerlo finire, non perché mi avesse preso.
Quando ho cominciato a vedere l'anime, ho pensato a un capolavoro o, perlomeno, a un anime molto interessante e coinvolgente. Qualcosa di bello, insomma. Quanto mi sbagliavo.
La serie comincia come un classico shoujo: Sekai Saionji è innamorata di Makoto Ito, ma lui è innamorato di Kotonoha Katsura. Nulla di particolare, insomma. È quello che ho pensato per i primi quattro episodi, in cui Sekai decide comunque di mettere insieme i due. Fino a quando, alla fine del quarto episodio, Sekai non resiste più a trattenere i suoi sentimenti. Da qui in poi, la serie diventerà un orgia scolastica, ma badate che le scene di sesso non verranno mai mostrate: quindi, cosa prevarrà in questo anime? La noia. Proprio così. Per me è stato difficilissimo stargli dietro (più di cinque ore della mia vita sprecate in questo modo...).
I disegni e l'animazione sono mediocri, inoltre i produttori hanno avuto la geniale idea delle inquadrature al contrario (sì, avete capito bene). L'opening è carina, anche se totalmente incoerente con la serie e con scene di nudo; le dodici ending bruttine, nessuna mi è entrata nel cuore in particolar modo.
I personaggi sono privi di personalità e assurdi (Kotonoha mi ha addirittura fatto paura in certe scene...).
Pessimo, tranne che per il finale (gore, per di più...), che ha fatto salire il voto.
Voto: 2
La serie comincia come un classico shoujo: Sekai Saionji è innamorata di Makoto Ito, ma lui è innamorato di Kotonoha Katsura. Nulla di particolare, insomma. È quello che ho pensato per i primi quattro episodi, in cui Sekai decide comunque di mettere insieme i due. Fino a quando, alla fine del quarto episodio, Sekai non resiste più a trattenere i suoi sentimenti. Da qui in poi, la serie diventerà un orgia scolastica, ma badate che le scene di sesso non verranno mai mostrate: quindi, cosa prevarrà in questo anime? La noia. Proprio così. Per me è stato difficilissimo stargli dietro (più di cinque ore della mia vita sprecate in questo modo...).
I disegni e l'animazione sono mediocri, inoltre i produttori hanno avuto la geniale idea delle inquadrature al contrario (sì, avete capito bene). L'opening è carina, anche se totalmente incoerente con la serie e con scene di nudo; le dodici ending bruttine, nessuna mi è entrata nel cuore in particolar modo.
I personaggi sono privi di personalità e assurdi (Kotonoha mi ha addirittura fatto paura in certe scene...).
Pessimo, tranne che per il finale (gore, per di più...), che ha fatto salire il voto.
Voto: 2
Senza parole.
Ebbene, questo è l'effetto "School Days", anime del 2007 di dodici episodi + eventuale OAV (che non ho visto) e ending alternative. Tratto da un videogioco erotico, l'anime rappresenta a mio parere il degrado dell'animazione nipponica. Sapete, quel lato oscuro dell'animazione dove regnano gli anime più brutti mai visti. Non tanto per i disegni, che non sono fra i miei preferiti, ma per l'opera di per sé. Produrre un prodotto del genere è solo uno spreco di tempo e soldi. Ciò che mi ha assai colpito è che alcuni utenti hanno dato voti molto alti a un anime che merita veramente poco.
Bene, partiamo dagli arbori: "Makoto è un ragazzo alle prese con i primi problemi di cuore. In particolare è innamorato di una ragazza che vede ogni mattina sul treno, Kotonoha, ma alla quale ancora non ha rivelato i propri sentimenti. Un giorno, parlandone con Sekai, la sua compagna di banco, viene aiutato da questa a fare conoscenza della ragazza, e alla fine i due iniziano a frequentarsi assiduamente. Nel contempo anche Sekai si accorge di provare una certa attrazione per Makoto, ma il suo giuramento di aiutare la coppia a stare insieme le proibisce di rovinare il rapporto dei suoi due amici e dichiararsi".
Avete letto la trama? Ecco, dimenticatevela, perché da un semplice e simpatico triangolo amoroso sfoceremo in una vera e propria orgia, in cui vedremo il protagonista fare sesso con qualsiasi ragazza gli passi davanti agli occhi, basta che respira. Tutte cotte di Makoto, personaggio privo di intelligenza, immorale, idiota, 'bastardo dentro', insensibile e soprattutto perennemente in calore. Nonostante abbia passato notti insonni per la scena inaspettata, il finale è decisamente il migliore che potessi richiedere, senza alcun rimpianto. Il manga d'altro canto si salva giusto di poco, ma solo perché il circolo si ferma ai protagonisti. Makoto riconosce le sue colpe e si pente, rendendosi conto di amare entrambe (e che amore, wow! Lo dico certamente in modo ironico).
Ahimè, la valutazione sale e arriva la sufficienza per ciò che ci vuole insegnare: mai tradire nessuno, il tradimento è sbagliato, come tutte le azioni conseguenti al fatto (Sekai e Katsura non sono decisamente meglio del protagonista). In caso ignoraste la morale, finirete male come il grandioso Makoto & Co. Ora vi sembrerò incoerente con quello che ho scritto a inizio recensione: ebbene non lo sono, perché la mia opinione sull'opera rimane identica. Mi sarei concentrata sulla produzione di altri anime, invece che sfornare "School Days". Per cimentarsi meglio nella morale, basta il TG.
Le musiche: opening decisamente bruttina, ending carine ma non avvincenti. Disegni buoni, animazione mediocre. Personaggi insignificanti e privi di moralità dal primo all'ultimo.
Sconsiglio la visione a tutti. Salvatevi il cervello, prima di finire come questi qua.
Ebbene, questo è l'effetto "School Days", anime del 2007 di dodici episodi + eventuale OAV (che non ho visto) e ending alternative. Tratto da un videogioco erotico, l'anime rappresenta a mio parere il degrado dell'animazione nipponica. Sapete, quel lato oscuro dell'animazione dove regnano gli anime più brutti mai visti. Non tanto per i disegni, che non sono fra i miei preferiti, ma per l'opera di per sé. Produrre un prodotto del genere è solo uno spreco di tempo e soldi. Ciò che mi ha assai colpito è che alcuni utenti hanno dato voti molto alti a un anime che merita veramente poco.
Bene, partiamo dagli arbori: "Makoto è un ragazzo alle prese con i primi problemi di cuore. In particolare è innamorato di una ragazza che vede ogni mattina sul treno, Kotonoha, ma alla quale ancora non ha rivelato i propri sentimenti. Un giorno, parlandone con Sekai, la sua compagna di banco, viene aiutato da questa a fare conoscenza della ragazza, e alla fine i due iniziano a frequentarsi assiduamente. Nel contempo anche Sekai si accorge di provare una certa attrazione per Makoto, ma il suo giuramento di aiutare la coppia a stare insieme le proibisce di rovinare il rapporto dei suoi due amici e dichiararsi".
Avete letto la trama? Ecco, dimenticatevela, perché da un semplice e simpatico triangolo amoroso sfoceremo in una vera e propria orgia, in cui vedremo il protagonista fare sesso con qualsiasi ragazza gli passi davanti agli occhi, basta che respira. Tutte cotte di Makoto, personaggio privo di intelligenza, immorale, idiota, 'bastardo dentro', insensibile e soprattutto perennemente in calore. Nonostante abbia passato notti insonni per la scena inaspettata, il finale è decisamente il migliore che potessi richiedere, senza alcun rimpianto. Il manga d'altro canto si salva giusto di poco, ma solo perché il circolo si ferma ai protagonisti. Makoto riconosce le sue colpe e si pente, rendendosi conto di amare entrambe (e che amore, wow! Lo dico certamente in modo ironico).
Ahimè, la valutazione sale e arriva la sufficienza per ciò che ci vuole insegnare: mai tradire nessuno, il tradimento è sbagliato, come tutte le azioni conseguenti al fatto (Sekai e Katsura non sono decisamente meglio del protagonista). In caso ignoraste la morale, finirete male come il grandioso Makoto & Co. Ora vi sembrerò incoerente con quello che ho scritto a inizio recensione: ebbene non lo sono, perché la mia opinione sull'opera rimane identica. Mi sarei concentrata sulla produzione di altri anime, invece che sfornare "School Days". Per cimentarsi meglio nella morale, basta il TG.
Le musiche: opening decisamente bruttina, ending carine ma non avvincenti. Disegni buoni, animazione mediocre. Personaggi insignificanti e privi di moralità dal primo all'ultimo.
Sconsiglio la visione a tutti. Salvatevi il cervello, prima di finire come questi qua.
Fra tutti gli anime a tematica amorosa "School Days" riesce a ritagliarsi, nel bene o nel male, una certa notorietà. L'inizio è dei più classici: l'amica ama lui, ma lui ama l'altra (ricambiato). Ma è lo sviluppo a lasciare perplesso lo spettatore; un vortice di eventi politicamente scorretti avvolge tutta la storia, mentre il buon senso dei protagonisti è praticamente azzerato: i personaggi agiscono per il proprio interesse, sono resi volutamente antipatici e odiosi agli occhi dello spettatore e privi di qualsivoglia empatia nei confronti del prossimo. Se qualche spiraglio di buona intenzione esiste, subito viene smentito dall'azione. Ma in mezzo a tutto lo "squallore" che pervade la storia c'è anche spazio per la riflessione sui rapporti reali, e ci si rende conto che in fondo persone del genere esistono davvero, a partire dal protagonista donnaiolo e insensibile alla ragazza che, pur di restare con lui, fa finta di nulla, cullata da sciocche convinzioni.
In conclusione, "School Days" è un dramma verosimile, mascherato da commedia romantica e coronato da un finale davvero suggestivo. 'Trashata' o anime godibile? Forse entrambe. Ma l'intrattenimento è assicurato, nel bene o nel male.
In conclusione, "School Days" è un dramma verosimile, mascherato da commedia romantica e coronato da un finale davvero suggestivo. 'Trashata' o anime godibile? Forse entrambe. Ma l'intrattenimento è assicurato, nel bene o nel male.
Nel 2007 lo studio TNK dà alla luce il celebre “School Days”, anime di dodici episodi ispirato all’omonimo simulatore di appuntamenti sviluppato da 0verflow. Nel 2008 vengono poi rilasciati due OVA, “Valentine Days” e “Magical Heart Kokoro-chan”.
Protagonista della storia è Makoto Itou, un liceale che da qualche tempo si è preso una cotta per Kotonoha Katsura, una bella studentessa che prende il suo stesso treno. Sekai Saionji, sua compagna di banco, si offre di aiutarlo a conquistare la ragazza.
Quando si entra a far parte del folto universo di anime e manga, è impossibile non sentir nominare neanche una volta il titolo “School Days”. Le prime voci che arrivano all’orecchio, però, sono perlopiù negative: c’è chi lo sconsiglia assolutamente e gli affibbia voti che rasentano lo zero, e chi invece assegna una sufficienza bella piena perché lo considera una delle ‘trashate’ più divertenti della storia. Poco a poco, tuttavia, iniziano ad emergere opinioni sinceramente positive, di coloro che hanno visto l’opera sotto una luce completamente diversa. Il problema sta proprio qui: si può apprezzare o meno “School Days” a seconda di come lo si guarda e lo si interpreta. Dopo aver verificato con i miei occhi, posso dire di appartenere all’ultima delle categorie sopraccitate.
Prendete infatti tutti gli stereotipi del genere harem: il protagonista maschile timido e senza particolari qualità, che non si sa per quale motivo attrae tutte le ragazze della serie; la protagonista femminile di cui egli è innamorato, bellissima e riservata; la compagna di banco più vivace e decisa, che si propone di fare da intermediario tra i due, nonostante provi qualcosa per il ragazzo (e questo lo si nota dal primo episodio). Bene, così appare il titolo in questione nelle prime battute; poi tutto si trasforma e si capovolge, rivelando la vera natura dell’anime: a mio parere, infatti, “School Days” è l’opera che ha decostruito e rivoluzionato il genere harem. Tutto a partire dal protagonista, che negli anime tratti da altre visual novel appare come una persona di buon cuore che aiuta tutte le ragazze, amandone però una soltanto. Makoto, invece, si configura come un personaggio ben più realistico, mosso dal puro desiderio e privo di qualsivoglia sentimento affettivo. La parola “amore” e tutti i suoi derivati, pur essendo spesso sulla bocca del ragazzo, entrano evidentemente in conflitto con le sue azioni e suoi pensieri. Anche Kotonoha e Sekai non rispecchiano appieno le figure caste e angelicate tipiche delle eroine dei videogiochi, e maturano diverse turbe psicologiche dovute al complicato rapporto con Makoto. Le altre ragazze, come Setsuna o Otome, non godono di una caratterizzazione altrettanto approfondita, quasi a sottolineare la mera funzione di oggetto che assumono agli occhi del ragazzo.
Ma quella del protagonista non è una figura da esaltare o promuovere in alcun modo: e di questo si ha conferma nell’ultimo episodio, una sorta di chiave di volta per riuscire a comprendere la serie nella sua interezza. Sembrerà quasi una contraddizione, ma trovo che il finale sia simbolico e allo stesso tempo realistico: la sorte toccata a Makoto (e non solo) colpisce e fa riflettere.
Non si può dire, però, che l’opera sia esente da difetti. Innanzitutto, credo che ad un certo punto il “bottino di guerra” del protagonista si sia arricchito in maniera esagerata e inverosimile (non tanto per le motivazioni del ragazzo, quanto piuttosto per quelle delle appartenenti all’altro sesso). Il ritmo degli episodi, poi, non è sempre costante, e in alcune puntate tende a rallentare. Il resto della serie, invece, è parecchio coinvolgente.
L’ultima pecca è costituita dal comparto visivo: il character design, gradevole nel complesso, subisce spesso forti cali di qualità assieme alle animazioni. Per quanto riguarda il comparto musicale, invece, bisogna dire che le OST svolgono a dovere il proprio lavoro; l’opera, infine, presenta diverse ending, alcune delle quali piuttosto orecchiabili.
Tirando le somme, “School Days” è un anime che ha fatto parlare molto di sé, più nel male che nel bene. C’è chi lo considera l’ultima frontiera del trash, chi lo ritiene noioso e addita i personaggi come insopportabili e immorali. Nella mia personale opinione trovo, invece, che abbia centrato appieno l’obiettivo di decostruire il genere harem, con protagonisti appositamente tutt’altro che amabili, e, in un certo senso, quasi realistici. I difetti, a mio parere, sono altri. Voto: 8 e mezzo.
Protagonista della storia è Makoto Itou, un liceale che da qualche tempo si è preso una cotta per Kotonoha Katsura, una bella studentessa che prende il suo stesso treno. Sekai Saionji, sua compagna di banco, si offre di aiutarlo a conquistare la ragazza.
Quando si entra a far parte del folto universo di anime e manga, è impossibile non sentir nominare neanche una volta il titolo “School Days”. Le prime voci che arrivano all’orecchio, però, sono perlopiù negative: c’è chi lo sconsiglia assolutamente e gli affibbia voti che rasentano lo zero, e chi invece assegna una sufficienza bella piena perché lo considera una delle ‘trashate’ più divertenti della storia. Poco a poco, tuttavia, iniziano ad emergere opinioni sinceramente positive, di coloro che hanno visto l’opera sotto una luce completamente diversa. Il problema sta proprio qui: si può apprezzare o meno “School Days” a seconda di come lo si guarda e lo si interpreta. Dopo aver verificato con i miei occhi, posso dire di appartenere all’ultima delle categorie sopraccitate.
Prendete infatti tutti gli stereotipi del genere harem: il protagonista maschile timido e senza particolari qualità, che non si sa per quale motivo attrae tutte le ragazze della serie; la protagonista femminile di cui egli è innamorato, bellissima e riservata; la compagna di banco più vivace e decisa, che si propone di fare da intermediario tra i due, nonostante provi qualcosa per il ragazzo (e questo lo si nota dal primo episodio). Bene, così appare il titolo in questione nelle prime battute; poi tutto si trasforma e si capovolge, rivelando la vera natura dell’anime: a mio parere, infatti, “School Days” è l’opera che ha decostruito e rivoluzionato il genere harem. Tutto a partire dal protagonista, che negli anime tratti da altre visual novel appare come una persona di buon cuore che aiuta tutte le ragazze, amandone però una soltanto. Makoto, invece, si configura come un personaggio ben più realistico, mosso dal puro desiderio e privo di qualsivoglia sentimento affettivo. La parola “amore” e tutti i suoi derivati, pur essendo spesso sulla bocca del ragazzo, entrano evidentemente in conflitto con le sue azioni e suoi pensieri. Anche Kotonoha e Sekai non rispecchiano appieno le figure caste e angelicate tipiche delle eroine dei videogiochi, e maturano diverse turbe psicologiche dovute al complicato rapporto con Makoto. Le altre ragazze, come Setsuna o Otome, non godono di una caratterizzazione altrettanto approfondita, quasi a sottolineare la mera funzione di oggetto che assumono agli occhi del ragazzo.
Ma quella del protagonista non è una figura da esaltare o promuovere in alcun modo: e di questo si ha conferma nell’ultimo episodio, una sorta di chiave di volta per riuscire a comprendere la serie nella sua interezza. Sembrerà quasi una contraddizione, ma trovo che il finale sia simbolico e allo stesso tempo realistico: la sorte toccata a Makoto (e non solo) colpisce e fa riflettere.
Non si può dire, però, che l’opera sia esente da difetti. Innanzitutto, credo che ad un certo punto il “bottino di guerra” del protagonista si sia arricchito in maniera esagerata e inverosimile (non tanto per le motivazioni del ragazzo, quanto piuttosto per quelle delle appartenenti all’altro sesso). Il ritmo degli episodi, poi, non è sempre costante, e in alcune puntate tende a rallentare. Il resto della serie, invece, è parecchio coinvolgente.
L’ultima pecca è costituita dal comparto visivo: il character design, gradevole nel complesso, subisce spesso forti cali di qualità assieme alle animazioni. Per quanto riguarda il comparto musicale, invece, bisogna dire che le OST svolgono a dovere il proprio lavoro; l’opera, infine, presenta diverse ending, alcune delle quali piuttosto orecchiabili.
Tirando le somme, “School Days” è un anime che ha fatto parlare molto di sé, più nel male che nel bene. C’è chi lo considera l’ultima frontiera del trash, chi lo ritiene noioso e addita i personaggi come insopportabili e immorali. Nella mia personale opinione trovo, invece, che abbia centrato appieno l’obiettivo di decostruire il genere harem, con protagonisti appositamente tutt’altro che amabili, e, in un certo senso, quasi realistici. I difetti, a mio parere, sono altri. Voto: 8 e mezzo.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"School Days" è una serie di dodici episodi che ha suscitato una grande curiosità in me, soprattutto per quel tono drammatico che mai e poi mai avrei pensato rispecchiasse davvero il finale di serie.
La storia segue le vicende di Makoto, un ragazzo abbastanza insignificante che si invaghisce di Katsura Kotonoha, una ragazza che vede sempre nel treno la mattina. Grazie all'aiuto della sua compagnia di banco, Sekai, riesce anche a conversare con la ragazza e quindi a conoscerla, così che i due cominciano a frequentarsi e via dicendo. Detto così, sembra che la situazione tra i due sia tranquilla, e chiunque potrebbe pensare alla solita serie shoujo, tuttavia così non è.
Principalmente, la storia è lenta, anche abbastanza noiosa, e quindi, nonostante siano pochi episodi, seguirla è stata una vera e propria impresa. La caratterizzazione dei personaggi non solo non aiuta a dare una votazione migliore alla serie, ma risulta essere uno dei motivi per cui la serie è così lenta.
Katsura Kotonoha è uno dei personaggi più problematici della serie: la sua finta gentilezza, e di conseguenza il suo finto buonismo, sono stati ampiamente trattati nel corso della serie, anche in maniera ridondante, rendendo il suo personaggio uno dei più noiosi e, a un certo punto, fuori di testa dell'intera serie. I fantomatici genitori di lei, sempre nominati e mai manco una volta mostrati (si sono limitati a mostrare la sorellina... A che scopo? Non si è ancora capito!), potrebbero mandarla in un manicomio con tutti i contatti che hanno!
Sekai, così come Katsura, all'inizio mi è "puzzata", era troppo gentile, troppo premurosa, troppo... beh, insomma, troppe cose belle messe insieme! Anche il suo ruolo è stato abbastanza incomprensibile oltre che incoerente sotto molti aspetti. All'inizio ha fatto di tutto per far mettere insieme Makoto e Katsura, poi si è accorta di essersi invaghita di Makoto e gliel'ha soffiato da sotto il naso in una frazione di secondo. Ha anche preteso che lui non la tradisse, ma, quando ha scoperto che l'aveva tradita con Setsuna, ci è rimasta malissimo. Ma di cosa ci sei rimasta male, che sin dall'inizio Setsuna ti aveva detto di essere innamorata di Makoto? Ma per favore! E poi, come minimo dovevi aspettarti di tutto da uno così!
E a proposito di "uno così", il protagonista è proprio insignificante, fa cose senza criterio e non ha una propria personalità, tanto è vero che in più punti ho avuto la sensazione che, col suo atteggiamento, volessero farcelo odiare (non che ci volesse molto, eh!) e che prima o poi la situazione sarebbe degenerata a suo sfavore. Cosa che succede nel finale della serie.
Gosh... Cosa ho visto? Sono davvero sconvolta da questo finale... Mi sono spesso ritrovata a considerare gli episodi della serie davvero scadenti e noiosi, ma questo finale... è stata una vera bomba! Una ventata di "freschezza" per la serie, ma un finale che, a mio dire, doveva arrivare molto prima, senza farci annoiare con le dodici puntate. Devo ammettere poi che la scena l'avevo immaginata un po' diversa, ma il pensiero di fondo è sempre lo stesso. L'ho pensato all'inizio della serie e lo penso ora che è finita: questa serie è marcia e disturbante! Congratulazioni!
Il comparto grafico lascia abbastanza a desiderare, un po' come il comparto sonoro, con quella opening da "serie-shoujo-scadente-tutti-felici-e-contenti-viva-l'amore" e la ending che non sa proprio di niente.
Quindi, trama noiosa, personaggi principali assurdi, personaggi secondari totalmente inutili (la loro mancanza nel corso della serie non avrebbe cambiato nulla!), disegno che non è niente di particolare, musiche bocciate. La serie si salva solo grazie all'ottimo finale di serie.
Voto: 2.5
"School Days" è una serie di dodici episodi che ha suscitato una grande curiosità in me, soprattutto per quel tono drammatico che mai e poi mai avrei pensato rispecchiasse davvero il finale di serie.
La storia segue le vicende di Makoto, un ragazzo abbastanza insignificante che si invaghisce di Katsura Kotonoha, una ragazza che vede sempre nel treno la mattina. Grazie all'aiuto della sua compagnia di banco, Sekai, riesce anche a conversare con la ragazza e quindi a conoscerla, così che i due cominciano a frequentarsi e via dicendo. Detto così, sembra che la situazione tra i due sia tranquilla, e chiunque potrebbe pensare alla solita serie shoujo, tuttavia così non è.
Principalmente, la storia è lenta, anche abbastanza noiosa, e quindi, nonostante siano pochi episodi, seguirla è stata una vera e propria impresa. La caratterizzazione dei personaggi non solo non aiuta a dare una votazione migliore alla serie, ma risulta essere uno dei motivi per cui la serie è così lenta.
Katsura Kotonoha è uno dei personaggi più problematici della serie: la sua finta gentilezza, e di conseguenza il suo finto buonismo, sono stati ampiamente trattati nel corso della serie, anche in maniera ridondante, rendendo il suo personaggio uno dei più noiosi e, a un certo punto, fuori di testa dell'intera serie. I fantomatici genitori di lei, sempre nominati e mai manco una volta mostrati (si sono limitati a mostrare la sorellina... A che scopo? Non si è ancora capito!), potrebbero mandarla in un manicomio con tutti i contatti che hanno!
Sekai, così come Katsura, all'inizio mi è "puzzata", era troppo gentile, troppo premurosa, troppo... beh, insomma, troppe cose belle messe insieme! Anche il suo ruolo è stato abbastanza incomprensibile oltre che incoerente sotto molti aspetti. All'inizio ha fatto di tutto per far mettere insieme Makoto e Katsura, poi si è accorta di essersi invaghita di Makoto e gliel'ha soffiato da sotto il naso in una frazione di secondo. Ha anche preteso che lui non la tradisse, ma, quando ha scoperto che l'aveva tradita con Setsuna, ci è rimasta malissimo. Ma di cosa ci sei rimasta male, che sin dall'inizio Setsuna ti aveva detto di essere innamorata di Makoto? Ma per favore! E poi, come minimo dovevi aspettarti di tutto da uno così!
E a proposito di "uno così", il protagonista è proprio insignificante, fa cose senza criterio e non ha una propria personalità, tanto è vero che in più punti ho avuto la sensazione che, col suo atteggiamento, volessero farcelo odiare (non che ci volesse molto, eh!) e che prima o poi la situazione sarebbe degenerata a suo sfavore. Cosa che succede nel finale della serie.
Gosh... Cosa ho visto? Sono davvero sconvolta da questo finale... Mi sono spesso ritrovata a considerare gli episodi della serie davvero scadenti e noiosi, ma questo finale... è stata una vera bomba! Una ventata di "freschezza" per la serie, ma un finale che, a mio dire, doveva arrivare molto prima, senza farci annoiare con le dodici puntate. Devo ammettere poi che la scena l'avevo immaginata un po' diversa, ma il pensiero di fondo è sempre lo stesso. L'ho pensato all'inizio della serie e lo penso ora che è finita: questa serie è marcia e disturbante! Congratulazioni!
Il comparto grafico lascia abbastanza a desiderare, un po' come il comparto sonoro, con quella opening da "serie-shoujo-scadente-tutti-felici-e-contenti-viva-l'amore" e la ending che non sa proprio di niente.
Quindi, trama noiosa, personaggi principali assurdi, personaggi secondari totalmente inutili (la loro mancanza nel corso della serie non avrebbe cambiato nulla!), disegno che non è niente di particolare, musiche bocciate. La serie si salva solo grazie all'ottimo finale di serie.
Voto: 2.5
Ci sarebbero tante cose da dire su questo anime, ma alla fine penso ci sia un solo e semplice aggettivo per descriverlo in toto: ‘trollata’. E’ impossibile, infatti, che ci sia una qualsiasi motivazione morale o un qualsivoglia significato dietro questo prodotto di animazione. “Non importa quanto faccia schifo, l’importante è che se ne parli”, questa deve essere stata l’unica vera intenzione che possa aver spinto i produttori della TNK ad animare un simile prodotto, che prende spunto tra l’altro da un eroge (in altre parole, un gioco erotico basato sulla conquista delle ragazze e su sviluppi alternativi della storia in base alle scelte fatte).
La trama racconta di tal Makoto, studente delle superiori decisamente impacciato con il gentil sesso e segretamente innamorato di Kotonoha, una ragazza frequentante la sua stessa scuola. Dopo essersi confidato con Sekai, una sua compagna di classe, Makoto riesce con l’aiuto della stessa ad entrare in contatto con Kotonoha e ad avere un appuntamento con lei. Fin qui tutto normale, se non che già dal terzo episodio qualcosa comincia ad andare storto: Makoto vorrebbe andare subito “al sodo” con la sua nuova ragazza, ma lei, di controparte, gli dice di aspettare, affermando di non sentirsi ancora pronta. Makoto, tuttavia, dimostra da questo momento in poi il suo vero carattere, gretto e superficiale, e senza farsi troppi problemi tradisce Kotonoha con la stessa amica Sekai, che non mostra il benché minimo senso di colpa e senza troppi problemi decide di dare a Makoto quello che tanto desiderava. La trama quindi comincia sempre più a degenerare, e il timido Makoto delle prime battute si trasforma in pochi episodi in un playboy che comincia a frequentare sempre più ragazze, mosso solo dai suoi istinti animaleschi... ma come potrà finire una simile (e insensata) trama? Male, decisamente male, e non sarebbe potuta finire in altro modo, ma lascio a voi la sorpresa…
Sorvolando sul totale nonsense della trama, anche la psicologia dei personaggi risulta carente, se non addirittura sviluppata in maniera illogica (il cambiamento di Makoto è improponibile in qualsiasi verso lo si veda). Graficamente l’anime è molto carente, soprattutto se si considera che è del 2007, quindi non proprio vecchissimo, mentre le OST e la opening sono l’unica vera nota positiva del prodotto. Per quanto riguarda il finale, invece, credo sia l’unico motivo per il quale valga la pena vedere questo anime, visto che, a modo suo, sa essere originale (ma non per questo più valido dei finali canonici, anzi...), ma anche questo, a conti fatti, non mi è sembrato altro che l’ennesima presa per il fondoschiena nei confronti dello spettatore.
Concludendo, “School Days” piacerà agli amanti del trash, a coloro che vorranno vedere una storia così pessima da risultare memorabile, che se non altro, grazie all’assurdo finale, lascerà loro un ricordo indelebile. Per tutti gli altri, invece, sconsiglio assolutamente la visione di tale prodotto, perché si troveranno a passare da una commedia romantica a un quasi hentai, per sfociare infine nel genere horror/drammatico, e a fine visione penseranno solo a una cosa: LOL.
La trama racconta di tal Makoto, studente delle superiori decisamente impacciato con il gentil sesso e segretamente innamorato di Kotonoha, una ragazza frequentante la sua stessa scuola. Dopo essersi confidato con Sekai, una sua compagna di classe, Makoto riesce con l’aiuto della stessa ad entrare in contatto con Kotonoha e ad avere un appuntamento con lei. Fin qui tutto normale, se non che già dal terzo episodio qualcosa comincia ad andare storto: Makoto vorrebbe andare subito “al sodo” con la sua nuova ragazza, ma lei, di controparte, gli dice di aspettare, affermando di non sentirsi ancora pronta. Makoto, tuttavia, dimostra da questo momento in poi il suo vero carattere, gretto e superficiale, e senza farsi troppi problemi tradisce Kotonoha con la stessa amica Sekai, che non mostra il benché minimo senso di colpa e senza troppi problemi decide di dare a Makoto quello che tanto desiderava. La trama quindi comincia sempre più a degenerare, e il timido Makoto delle prime battute si trasforma in pochi episodi in un playboy che comincia a frequentare sempre più ragazze, mosso solo dai suoi istinti animaleschi... ma come potrà finire una simile (e insensata) trama? Male, decisamente male, e non sarebbe potuta finire in altro modo, ma lascio a voi la sorpresa…
Sorvolando sul totale nonsense della trama, anche la psicologia dei personaggi risulta carente, se non addirittura sviluppata in maniera illogica (il cambiamento di Makoto è improponibile in qualsiasi verso lo si veda). Graficamente l’anime è molto carente, soprattutto se si considera che è del 2007, quindi non proprio vecchissimo, mentre le OST e la opening sono l’unica vera nota positiva del prodotto. Per quanto riguarda il finale, invece, credo sia l’unico motivo per il quale valga la pena vedere questo anime, visto che, a modo suo, sa essere originale (ma non per questo più valido dei finali canonici, anzi...), ma anche questo, a conti fatti, non mi è sembrato altro che l’ennesima presa per il fondoschiena nei confronti dello spettatore.
Concludendo, “School Days” piacerà agli amanti del trash, a coloro che vorranno vedere una storia così pessima da risultare memorabile, che se non altro, grazie all’assurdo finale, lascerà loro un ricordo indelebile. Per tutti gli altri, invece, sconsiglio assolutamente la visione di tale prodotto, perché si troveranno a passare da una commedia romantica a un quasi hentai, per sfociare infine nel genere horror/drammatico, e a fine visione penseranno solo a una cosa: LOL.
Premetto che l'anime non segue alla lettera la vicenda del manga, ma ne modifica qualcosa a proprio piacimento, secondo me migliorandolo. "School Days" è uno di quegli anime che non va assolutamente giudicato senza averlo prima terminato, in quanto ha la capacità di regalare colpi di scena inaspettati.
La trama vede protagonista Itou Makoto, uno studente che ha una cotta per una ragazza che incontra tutte le mattine sul treno, Kotonoha Katsura. Il nostro protagonista è un tipo timido e non sa come rivolgerle la parola, ma ecco che entra in scena la sua amica Sekai Saionji, che escogita qualcosa per far unire i due, nonostante provi qualcosa per Makoto.
Lo sviluppo di questa trama è davvero sorprendente, in grado di attirare l'attenzione e di rendere ogni episodio più interessante del precedente; inizialmente ci sembrerà di essere in una commedia scolastica, ma ben presto le cose cambieranno, introducendo un po' di drammaticità e di ecchi che daranno una svolta a quest'anime. Ciò che sorprende in "School Days" è come le vicende e i gesti dei personaggi rendano abbastanza reale la storia, attraverso anche qualche forzatura negli eventi, ma che nella realtà è cosa di tutti i giorni.
Dunque, i personaggi di quest'anime rendono più intrigante la vicenda, soprattutto il triangolo amoroso che coinvolge gran parte dei personaggi secondari, condizionando le loro scelte e le loro gesta, che metteranno in risalto il nostro protagonista Makoto; quest'ultimo potrà essere un cattivo personaggio per molti, ma per altri un normale ragazzo condizionato dalle proprie voglie irrefrenabili, mentre le due ragazze in questione sono ben facili da studiare e capire.
Il finale è assolutamente imprevedibile e pieno di colpi di scena, soprattutto per chi non ha neanche letto il manga, e consiglio a tutti di vedere quest'anime e di valutarlo una volta finito.
Concludo quindi la recensione aggiungendo che l'anime ha una buona grafica, con disegni un po' vecchiotti ma abbastanza piacevoli, e con buone animazioni, senza omettere un buon comparto sonoro che ci regala come sempre un ottimo doppiaggio e musiche di sottofondo molto gradite.
Voto finale: 8
La trama vede protagonista Itou Makoto, uno studente che ha una cotta per una ragazza che incontra tutte le mattine sul treno, Kotonoha Katsura. Il nostro protagonista è un tipo timido e non sa come rivolgerle la parola, ma ecco che entra in scena la sua amica Sekai Saionji, che escogita qualcosa per far unire i due, nonostante provi qualcosa per Makoto.
Lo sviluppo di questa trama è davvero sorprendente, in grado di attirare l'attenzione e di rendere ogni episodio più interessante del precedente; inizialmente ci sembrerà di essere in una commedia scolastica, ma ben presto le cose cambieranno, introducendo un po' di drammaticità e di ecchi che daranno una svolta a quest'anime. Ciò che sorprende in "School Days" è come le vicende e i gesti dei personaggi rendano abbastanza reale la storia, attraverso anche qualche forzatura negli eventi, ma che nella realtà è cosa di tutti i giorni.
Dunque, i personaggi di quest'anime rendono più intrigante la vicenda, soprattutto il triangolo amoroso che coinvolge gran parte dei personaggi secondari, condizionando le loro scelte e le loro gesta, che metteranno in risalto il nostro protagonista Makoto; quest'ultimo potrà essere un cattivo personaggio per molti, ma per altri un normale ragazzo condizionato dalle proprie voglie irrefrenabili, mentre le due ragazze in questione sono ben facili da studiare e capire.
Il finale è assolutamente imprevedibile e pieno di colpi di scena, soprattutto per chi non ha neanche letto il manga, e consiglio a tutti di vedere quest'anime e di valutarlo una volta finito.
Concludo quindi la recensione aggiungendo che l'anime ha una buona grafica, con disegni un po' vecchiotti ma abbastanza piacevoli, e con buone animazioni, senza omettere un buon comparto sonoro che ci regala come sempre un ottimo doppiaggio e musiche di sottofondo molto gradite.
Voto finale: 8
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ammetto che già dalla settima/ottava puntata sentivo che qualcosa sarebbe andato storto e sarebbe finita male. Ma non immaginavo così male.
Dunque, "School Days" inizia come la classica storia di amore liceale: lui timido, lei rimbambita, si piacciono, ma non sanno come dirlo. Quindi ci mette lo zampino l'amica di lui (che, come nei più classici dei classici, ha una cotta, ma si sacrifica per il bene dell'amato), per farli avvicinare. Anche se poi il lato egoistico glielo fa rimpiangere, e quindi si getta a propria volta nella mischia. E direte che ora lui debba scegliere tra l'amica di vecchia data e la ragazza dei sogni, con happy ending scontato, perché alla fine l'amore comunque vince.
E invece no... Perchè Makoto, da timido impacciato, diventa pian piano un drogato di 'patonza'... Sekai si concede abbastanza in fretta pur di conquistarlo, e lui inizia a capire che prendere impegni seri non fa al caso suo. Soprattutto se può arrivare allo scopo tanto facilmente, senza comprare tutto il pacchetto fidanzata (doppio senso voluto). Per cui si stanca subito della bella e tanto sognata Kotonoha, che è troppo timida e ingenua, per dedicarsi a una frivola relazione con Sekai. Solo che lei ha ben altre mire e praticamente quasi lo costringe a diventare il fidanzato. E lì il patatrac. Perché, come detto, lui di impegni seri non ha proprio intenzione di prenderne, e già dopo il primo nanosecondo da fidanzato si è stancato anche di Sekai. Quindi passa subito alla successiva che si dichiara, e gli si concede come incentivo... E poi a quella dopo, e poi a un'altra, e altre ancora. Chiunque va bene, purché respiri, si potrebbe dire.
Questo anime si discosta molto dal genere che si pensava all'inizio. Il protagonista è cinico e insensibile, una cruda realtà riproposta senza mezzi termini. E che fa anche riflettere: Makoto usa le donne senza remore e senza voler prendersi le responsabilità delle proprie azioni, mentre tutte le ragazze sono molto meno innocenti di quel che si possa pensare.
Si toccano vari temi attuali, non solo del Giappone, come il bullismo, il "concedersi come se non ci fosse un domani", la gravidanza adolescenziale, l'aborto e la depressione.
Non mi soffermo sul finale, perché personalmente non l'ho trovato "troppo", come alcuni pensano. Per il tono che aveva preso la storia mi aspettavo il bad ending, anche se magari un pochino diverso.
Gli do un 10, perché è davvero una storia diversa dal solito, e consiglio la visione a chi ha voglia di sperimentare e ha pazienza. L'anime parte lento, un po' noioso nella prima metà della storia. I maggiori colpi di scena sono buttati un po' troppo in fretta nell'ultima manciata di puntate, ma è comunque tutto abbastanza godibile.
Ammetto che già dalla settima/ottava puntata sentivo che qualcosa sarebbe andato storto e sarebbe finita male. Ma non immaginavo così male.
Dunque, "School Days" inizia come la classica storia di amore liceale: lui timido, lei rimbambita, si piacciono, ma non sanno come dirlo. Quindi ci mette lo zampino l'amica di lui (che, come nei più classici dei classici, ha una cotta, ma si sacrifica per il bene dell'amato), per farli avvicinare. Anche se poi il lato egoistico glielo fa rimpiangere, e quindi si getta a propria volta nella mischia. E direte che ora lui debba scegliere tra l'amica di vecchia data e la ragazza dei sogni, con happy ending scontato, perché alla fine l'amore comunque vince.
E invece no... Perchè Makoto, da timido impacciato, diventa pian piano un drogato di 'patonza'... Sekai si concede abbastanza in fretta pur di conquistarlo, e lui inizia a capire che prendere impegni seri non fa al caso suo. Soprattutto se può arrivare allo scopo tanto facilmente, senza comprare tutto il pacchetto fidanzata (doppio senso voluto). Per cui si stanca subito della bella e tanto sognata Kotonoha, che è troppo timida e ingenua, per dedicarsi a una frivola relazione con Sekai. Solo che lei ha ben altre mire e praticamente quasi lo costringe a diventare il fidanzato. E lì il patatrac. Perché, come detto, lui di impegni seri non ha proprio intenzione di prenderne, e già dopo il primo nanosecondo da fidanzato si è stancato anche di Sekai. Quindi passa subito alla successiva che si dichiara, e gli si concede come incentivo... E poi a quella dopo, e poi a un'altra, e altre ancora. Chiunque va bene, purché respiri, si potrebbe dire.
Questo anime si discosta molto dal genere che si pensava all'inizio. Il protagonista è cinico e insensibile, una cruda realtà riproposta senza mezzi termini. E che fa anche riflettere: Makoto usa le donne senza remore e senza voler prendersi le responsabilità delle proprie azioni, mentre tutte le ragazze sono molto meno innocenti di quel che si possa pensare.
Si toccano vari temi attuali, non solo del Giappone, come il bullismo, il "concedersi come se non ci fosse un domani", la gravidanza adolescenziale, l'aborto e la depressione.
Non mi soffermo sul finale, perché personalmente non l'ho trovato "troppo", come alcuni pensano. Per il tono che aveva preso la storia mi aspettavo il bad ending, anche se magari un pochino diverso.
Gli do un 10, perché è davvero una storia diversa dal solito, e consiglio la visione a chi ha voglia di sperimentare e ha pazienza. L'anime parte lento, un po' noioso nella prima metà della storia. I maggiori colpi di scena sono buttati un po' troppo in fretta nell'ultima manciata di puntate, ma è comunque tutto abbastanza godibile.
"School Days" è la rappresentazione perfetta della tradizionale opera che si ama o si odia, e non serve perdersi troppo in chiacchiere per comprendere le motivazioni che portano lo spettatore a giudicarla in modo prettamente negativo o positivo. Mi preme comunque sottolineare che, seppur non si tratti di un capolavoro, non si può di certo definire pessimo, e a confermarlo sono proprio le numerose discussioni e controversie che girano attorno a questo prodotto.
Dunque, si parte dal preambolo: Makoto, apparentemente introverso e impacciato, è uno studente che si infatua di una ragazza particolarmente riservata, Kotonoha. I due frequentano la stessa scuola, ma riescono ad avvicinarsi soltanto nel momento in cui interviene nella situazione Sekai, descrivibile come la classica studentessa modello invidiata e acclamata un po' da tutti. Tra i tre si instaurerà un rapporto solido e l'anime, più o meno fino a metà, procederà come un qualsiasi scolastico, romantico, con uno sfondo harem e caratterizzato da una varietà di sfumature ecchi (in fondo non bisogna dimenticare che è tratto da una visual novel erotica), ma non durerà così a lungo: difatti in poco tempo tutto sarà destinato a mutare e a prendere una piega differente, dapprima in modo lieve e successivamente in modalità molto di rilievo, soprattutto nel finale sconvolgente. Pertanto il genere suddetto viene completamente stravolto, tanto da rendere complessa una vera e propria collocazione dell'opera in una o più categorie specifiche. Forse è opportuno partire proprio da qui e stabilire se quest'ultima descrizione corrisponde a una peculiarità o a un difetto: personalmente ritengo più la prima, perché in effetti non è così semplice trovare qualcosa di analogamente innovativo e originale considerando il genere originario.
Detto ciò, passo direttamente alla questione dei personaggi: sin dall'inizio è chiaro che le vicende coinvolgeranno principalmente i tre suddetti, perciò è inutile perdersi troppo in chiacchiere e chiedersi continuamente perché tutti gli altri non vengano definiti con lo stesso criterio qualitativo, oppure perché non si fa neanche un accenno alle rispettive famiglie. Lo scopo per il quale è stato costruito questo racconto in tutta probabilità è relativo all'introspezione psicologica dei protagonisti; sotto questo punto di vista, soprattutto nel caso delle due ragazze, non vedo assolutamente pecche, perché il comportamento di entrambe mantiene sempre una certa coerenza. Fare confronti con la realtà è futile: non tutti abbiamo lo stesso cervello per poter agire nel modo considerato più corretto e, a dirla tutta, anche personalmente ho avuto a che fare con persone che hanno adottato atteggiamenti molto simili a quelli visti durante il corso degli episodi. Insomma, cosa c'è di tanto surreale? Piuttosto, inviterei a tutti di prender coscienza del fatto che proprio in Giappone la trasmissione di "School Days" fu rinviata per un lungo periodo a causa di una serie di eventi che riportano a quello fondamentale dell'epilogo. Chiusa questa parentesi, si apre il dibattito relativo alla condotta del protagonista, incredibile e forse anche contrastante rispetto a ciò che viene mostrato nelle prime puntate: com'è possibile tutto ciò? In realtà io credo che non lo sia affatto. Una volta scoperte le proprie potenzialità, Makoto si rende conto di poter andare oltre e osare indipendentemente da ciò che può provocare a tutti coloro che gli stanno attorno e che si affezionano a lui; decide quindi di chiudere metaforicamente gli occhi e approfittare di ogni situazione semplicemente per trarne un beneficio proprio, cercando di scappare quando arriva l'ora di assumersi delle responsabilità, ma questo comunque non importa a chi non ha costruito un rapporto stabile con lui. Ebbene, anche qui non è così difficile riferirsi a delle situazioni concrete... posso anche essere d'accordo sul fatto che vengano mostrate in circostanze eccessive confrontate al mondo odierno, ma per rendere l'idea ci sta; eccome se ci sta!
Sul lato più tecnico, valutando quanto detto prima, la storia (includendo il finale) è costruita piuttosto correttamente e gli episodi si susseguono piuttosto scorrevolmente, rallentando leggermente di intensità soltanto nella parte centrale. Per quanto riguarda la grafica, i disegni sono realizzati bene, anche se le ambientazioni in qualche evenienza lasciano un po' a desiderare, ma nel complesso risultano godibili. La colonna sonora è ben curata e le musiche seguono un andamento parallelo nell'introduzione di ogni evento.
In conclusione, per me "School Days" è assolutamente consigliabile, perché è un anime che scombina completamente le aspettative e che presenta il suo principale punto di forza proprio nella differenziazione da tutte le altre opere ambientate in un contesto simile. Può scatenare angoscia, repressione, oppure anche ammaliarvi in qualche maniera; ma di certo è impossibile rimanere inermi. Per cui, guardatelo e fatevi la vostra idea, ma soprattutto siate pronti a qualsiasi tipo di conclusione.
Dunque, si parte dal preambolo: Makoto, apparentemente introverso e impacciato, è uno studente che si infatua di una ragazza particolarmente riservata, Kotonoha. I due frequentano la stessa scuola, ma riescono ad avvicinarsi soltanto nel momento in cui interviene nella situazione Sekai, descrivibile come la classica studentessa modello invidiata e acclamata un po' da tutti. Tra i tre si instaurerà un rapporto solido e l'anime, più o meno fino a metà, procederà come un qualsiasi scolastico, romantico, con uno sfondo harem e caratterizzato da una varietà di sfumature ecchi (in fondo non bisogna dimenticare che è tratto da una visual novel erotica), ma non durerà così a lungo: difatti in poco tempo tutto sarà destinato a mutare e a prendere una piega differente, dapprima in modo lieve e successivamente in modalità molto di rilievo, soprattutto nel finale sconvolgente. Pertanto il genere suddetto viene completamente stravolto, tanto da rendere complessa una vera e propria collocazione dell'opera in una o più categorie specifiche. Forse è opportuno partire proprio da qui e stabilire se quest'ultima descrizione corrisponde a una peculiarità o a un difetto: personalmente ritengo più la prima, perché in effetti non è così semplice trovare qualcosa di analogamente innovativo e originale considerando il genere originario.
Detto ciò, passo direttamente alla questione dei personaggi: sin dall'inizio è chiaro che le vicende coinvolgeranno principalmente i tre suddetti, perciò è inutile perdersi troppo in chiacchiere e chiedersi continuamente perché tutti gli altri non vengano definiti con lo stesso criterio qualitativo, oppure perché non si fa neanche un accenno alle rispettive famiglie. Lo scopo per il quale è stato costruito questo racconto in tutta probabilità è relativo all'introspezione psicologica dei protagonisti; sotto questo punto di vista, soprattutto nel caso delle due ragazze, non vedo assolutamente pecche, perché il comportamento di entrambe mantiene sempre una certa coerenza. Fare confronti con la realtà è futile: non tutti abbiamo lo stesso cervello per poter agire nel modo considerato più corretto e, a dirla tutta, anche personalmente ho avuto a che fare con persone che hanno adottato atteggiamenti molto simili a quelli visti durante il corso degli episodi. Insomma, cosa c'è di tanto surreale? Piuttosto, inviterei a tutti di prender coscienza del fatto che proprio in Giappone la trasmissione di "School Days" fu rinviata per un lungo periodo a causa di una serie di eventi che riportano a quello fondamentale dell'epilogo. Chiusa questa parentesi, si apre il dibattito relativo alla condotta del protagonista, incredibile e forse anche contrastante rispetto a ciò che viene mostrato nelle prime puntate: com'è possibile tutto ciò? In realtà io credo che non lo sia affatto. Una volta scoperte le proprie potenzialità, Makoto si rende conto di poter andare oltre e osare indipendentemente da ciò che può provocare a tutti coloro che gli stanno attorno e che si affezionano a lui; decide quindi di chiudere metaforicamente gli occhi e approfittare di ogni situazione semplicemente per trarne un beneficio proprio, cercando di scappare quando arriva l'ora di assumersi delle responsabilità, ma questo comunque non importa a chi non ha costruito un rapporto stabile con lui. Ebbene, anche qui non è così difficile riferirsi a delle situazioni concrete... posso anche essere d'accordo sul fatto che vengano mostrate in circostanze eccessive confrontate al mondo odierno, ma per rendere l'idea ci sta; eccome se ci sta!
Sul lato più tecnico, valutando quanto detto prima, la storia (includendo il finale) è costruita piuttosto correttamente e gli episodi si susseguono piuttosto scorrevolmente, rallentando leggermente di intensità soltanto nella parte centrale. Per quanto riguarda la grafica, i disegni sono realizzati bene, anche se le ambientazioni in qualche evenienza lasciano un po' a desiderare, ma nel complesso risultano godibili. La colonna sonora è ben curata e le musiche seguono un andamento parallelo nell'introduzione di ogni evento.
In conclusione, per me "School Days" è assolutamente consigliabile, perché è un anime che scombina completamente le aspettative e che presenta il suo principale punto di forza proprio nella differenziazione da tutte le altre opere ambientate in un contesto simile. Può scatenare angoscia, repressione, oppure anche ammaliarvi in qualche maniera; ma di certo è impossibile rimanere inermi. Per cui, guardatelo e fatevi la vostra idea, ma soprattutto siate pronti a qualsiasi tipo di conclusione.
Seriamente, non comprendo, e nemmeno condivido, i voti molto bassi appioppati a questo anime.
A mio modesto parere è un ottimo anime comico. In particolare, dal terzo-quarto episodio in poi le risate sono assicurate. Posso supporre che chi ha dato voti estremamente bassi abbia preso troppo "sul serio" quanto si vede in questo racconto, che, palesemente, non ha un briciolo di logica narrativa al suo interno.
Lo ritengo un ottimo esempio di genere demenziale e/o trash. Probabilmente il soggetto basato su un gioco/visual novel hentai, senza particolare adattamento al tipo di media ben diverso, accresce ulteriormente il valore di questo prodotto nel suo ambito di appartenenza, che non è sicuramente quello sentimentale in senso stretto.
Da evitare assolutamente per tutti coloro che si considerano "amanti" dei generi (a mio dire erroneamente) indicati nella scheda, perché in questo anime, come dicevo prima, al massimo si può trovare della comicità e del non-sense nemmeno troppo mascherato. Non è drammatico e non è sentimentale. Passi lo scolastico-ecchi.
Lo consiglio a tutti coloro che guardano anime anche (se non soprattutto) per passar del tempo a cuor leggero vedendo storielle di dubbio valore, le quali però sanno far ridere grazie alla totale estraneità con il mondo quotidiano, dove la realtà è molto meno divertente di una trama e personaggi demenziali come quelli di "School Days". Almeno in quest'anime il tutto si conclude nel migliore dei modi.
Nota a margine sul voto: questo anime si guadagna un voto pieno in più su quello inizialmente ipotizzato grazie alla (nemmeno troppo) rocambolesca conclusione a cui arriva, che nel mio caso risulta esser molto soddisfacente rispetto alla media deludente dei finali tirati per il collo (a prescindere dal genere).
A mio modesto parere è un ottimo anime comico. In particolare, dal terzo-quarto episodio in poi le risate sono assicurate. Posso supporre che chi ha dato voti estremamente bassi abbia preso troppo "sul serio" quanto si vede in questo racconto, che, palesemente, non ha un briciolo di logica narrativa al suo interno.
Lo ritengo un ottimo esempio di genere demenziale e/o trash. Probabilmente il soggetto basato su un gioco/visual novel hentai, senza particolare adattamento al tipo di media ben diverso, accresce ulteriormente il valore di questo prodotto nel suo ambito di appartenenza, che non è sicuramente quello sentimentale in senso stretto.
Da evitare assolutamente per tutti coloro che si considerano "amanti" dei generi (a mio dire erroneamente) indicati nella scheda, perché in questo anime, come dicevo prima, al massimo si può trovare della comicità e del non-sense nemmeno troppo mascherato. Non è drammatico e non è sentimentale. Passi lo scolastico-ecchi.
Lo consiglio a tutti coloro che guardano anime anche (se non soprattutto) per passar del tempo a cuor leggero vedendo storielle di dubbio valore, le quali però sanno far ridere grazie alla totale estraneità con il mondo quotidiano, dove la realtà è molto meno divertente di una trama e personaggi demenziali come quelli di "School Days". Almeno in quest'anime il tutto si conclude nel migliore dei modi.
Nota a margine sul voto: questo anime si guadagna un voto pieno in più su quello inizialmente ipotizzato grazie alla (nemmeno troppo) rocambolesca conclusione a cui arriva, che nel mio caso risulta esser molto soddisfacente rispetto alla media deludente dei finali tirati per il collo (a prescindere dal genere).
Nonostante il voto piuttosto basso (potrebbe meritarne uno peggiore in base ai punti di vista), "School Days" è un anime di cui consiglierei la visione, se vi piacciono le cose fatte male, la vostra lista anime è vuota e l'unica altra attività possibile sia guardare la vernice seccarsi sul muro. Ho seguito parecchi anime, ma non posso definirmi neanche lontanamente un esperto sotto il profilo tecnico quando si parla di lavori d'animazione, nonostante ciò esprimerò la mia opinione a riguardo: disegni, sfondi e personaggi li definirei pessimi, anche se del 2007, in un anime che fa del rapporto fisico la sua peculiarità. Dei personaggi femminili così simili tra loro al punto da tale che si possano distinguere solamente dalle diverse acconciature, beh, mi fa pensare che siano il prodotto di estrema pigrizia o incapacità. Anche i pochi personaggi maschili, sebbene siano un po' più distinguibili tra di loro, risultano avere look già visti e sostanzialmente noiosi. La colonna sonora ha il pregio di essere azzeccata, tutto là, per il resto è abbastanza mediocre. Le animazioni sono di basso livello e poche, le proporzioni mal fatte, alcune immagini sembrano quasi non possedere profondità o proporzioni naturali.
Passiamo al piatto forte allora, la famosa trama di "School Days".
Attenzione: la seguente parte contiene pesanti spoiler
L'anime sembra essere uno scolastico-romantico, ma ciò è solamente un trucco dei primi episodi per ingannare il pubblico; il protagonista Makoto innamorato (è un parolone, ma ognuno vede l'amore a modo suo, quindi cerchiamo di giustificare in ciò gli autori) di Kotonoha riesce a farsi contraccambiare grazie all'aiuto dell'amica Sekai. La cosa dura poco, però, Kotonoha non è particolarmente propensa a un rapporto fisico con il suo fidanzato, e necessita di tempo, tempo però che Makoto non le concede, preferendole l'amica "disponibile" Sekai per poter subito arrivare al sesso. Piuttosto immaturo e odioso, ma d'altronde il gioco/manga/anime sono tutti stati pensati per far odiare al pubblico il protagonista, e lui riesce perfettamente a portarci piuttosto in fretta a un profondo odio. Certo non è un atteggiamento irreale, ma appartiene a quella realtà che spesso con l'intrattenimento multimediale cerchiamo di evadere. Però, gli elementi simil-realistici finiscono qui. Il protagonista evolve rapidamente da ragazzo impacciato e incapace con le donne a incredibile conquistatore e dongiovanni in caccia di sesso (mi spiace tirare in ballo Mozart, anche perché il suo protagonista amava realmente il genere femminile, a differenza di Makoto, che sostanzialmente le usa come strumenti di monta assistita senza sentimento, ma è il paragone più conosciuto che mi è venuto in mente), infatti da Sekai passa rapidamente ad altre ragazze ottenendo rapporti occasionali, anche multipli, più e più volte. D'improvviso il protagonista diventa estremamente popolare, sebbene non abbia una sola qualità che possa giustificarlo, che sia un carattere interessante o lo stereotipo di protagonista gentile degli harem, bellezza o intelligenza, neanche soldi, che purtroppo nella realtà sono spesso il motivo dietro il sesso. No, il protagonista non possiede nulla del genere, eppure, seguendo uno sceneggiato degno di un porno di cinquanta anni fa, si ritroverà catapultato senza motivo in rapporti sessuali. Se da un lato il protagonista possiede la spina dorsale di una medusa e il carattere di un'ameba, le eroine meritano pure degli elogi. Seguono vagamente degli stereotipi caratteriali, ad esempio la timida Kotonoha o l'energica Sekai, le altre quasi sostanzialmente finiscono a letto con il protagonista avendo pronunciato poche battute in tutto l'anime e aver rivolto la parola a Makoto sì e no due volte. Ma subentra a personaggi già mediocri una follia disturbante. Sekai cerca di riottenere l'amore di Makoto con la gravidanza, ma il protagonista con un coraggio senza pari abbandonerà Sekai per tornare da Kotonoha, che è regredita sempre più per il trattamento freddo e sociopatico di Makoto, ma lo riaccetterà senza alcun problema, sebbene nel frattempo sia stata maltrattata a causa sua e abbia anche giaciuto - per poi immediatamente abbandonarlo - con un amico del suo sedicente fidanzato vieni e vai.
Sekai non prende la cosa esattamente bene, e reagisce. Con un bel coltellaccio piantato nel corpo dell'amato. Questa soluzione dall' "eleganza" incredibile è forse l'unico elemento davvero contemporaneo e reale dell'anime. Ma neanche Kotonoha è da meno, una volta trovato il cadavere si appropria della sua testa e dopo averla mostrata a Sekai le apre la pancia per verificare se fosse effettivamente incinta o meno. Ma ormai tutta la storia era partita per la tangente da un pezzo, quindi cosa importa un morto in più o in meno? O che una ragazza vada in barca in compagnia di una testa?
Che dire, per una volta credo sia il caso di considerare il realismo un metro di valutazione di un anime, sebbene anche solo scrivere la cosa risulti piuttosto assurdo. L'anime ha effettivamente dei tratti tipici della società moderna e, se questo avrebbe potuto fargli guadagnare qualche punto, lo perde subito dopo, poiché momenti di realismo sono accompagnati da situazioni davvero ridicole e insensate, caricature di alcuni dei problemi reali della vita quotidiana e non, cosi distanti da noi, come possiamo intuire ogni giorno da notizie giornalistiche.
Se però potete passare sopra una lista di difetti che potremmo tranquillamente allungare parecchio, o siete in cerca di un anime diverso dal solito, allora "School Days" potrebbe meritare una visione.
Passiamo al piatto forte allora, la famosa trama di "School Days".
Attenzione: la seguente parte contiene pesanti spoiler
L'anime sembra essere uno scolastico-romantico, ma ciò è solamente un trucco dei primi episodi per ingannare il pubblico; il protagonista Makoto innamorato (è un parolone, ma ognuno vede l'amore a modo suo, quindi cerchiamo di giustificare in ciò gli autori) di Kotonoha riesce a farsi contraccambiare grazie all'aiuto dell'amica Sekai. La cosa dura poco, però, Kotonoha non è particolarmente propensa a un rapporto fisico con il suo fidanzato, e necessita di tempo, tempo però che Makoto non le concede, preferendole l'amica "disponibile" Sekai per poter subito arrivare al sesso. Piuttosto immaturo e odioso, ma d'altronde il gioco/manga/anime sono tutti stati pensati per far odiare al pubblico il protagonista, e lui riesce perfettamente a portarci piuttosto in fretta a un profondo odio. Certo non è un atteggiamento irreale, ma appartiene a quella realtà che spesso con l'intrattenimento multimediale cerchiamo di evadere. Però, gli elementi simil-realistici finiscono qui. Il protagonista evolve rapidamente da ragazzo impacciato e incapace con le donne a incredibile conquistatore e dongiovanni in caccia di sesso (mi spiace tirare in ballo Mozart, anche perché il suo protagonista amava realmente il genere femminile, a differenza di Makoto, che sostanzialmente le usa come strumenti di monta assistita senza sentimento, ma è il paragone più conosciuto che mi è venuto in mente), infatti da Sekai passa rapidamente ad altre ragazze ottenendo rapporti occasionali, anche multipli, più e più volte. D'improvviso il protagonista diventa estremamente popolare, sebbene non abbia una sola qualità che possa giustificarlo, che sia un carattere interessante o lo stereotipo di protagonista gentile degli harem, bellezza o intelligenza, neanche soldi, che purtroppo nella realtà sono spesso il motivo dietro il sesso. No, il protagonista non possiede nulla del genere, eppure, seguendo uno sceneggiato degno di un porno di cinquanta anni fa, si ritroverà catapultato senza motivo in rapporti sessuali. Se da un lato il protagonista possiede la spina dorsale di una medusa e il carattere di un'ameba, le eroine meritano pure degli elogi. Seguono vagamente degli stereotipi caratteriali, ad esempio la timida Kotonoha o l'energica Sekai, le altre quasi sostanzialmente finiscono a letto con il protagonista avendo pronunciato poche battute in tutto l'anime e aver rivolto la parola a Makoto sì e no due volte. Ma subentra a personaggi già mediocri una follia disturbante. Sekai cerca di riottenere l'amore di Makoto con la gravidanza, ma il protagonista con un coraggio senza pari abbandonerà Sekai per tornare da Kotonoha, che è regredita sempre più per il trattamento freddo e sociopatico di Makoto, ma lo riaccetterà senza alcun problema, sebbene nel frattempo sia stata maltrattata a causa sua e abbia anche giaciuto - per poi immediatamente abbandonarlo - con un amico del suo sedicente fidanzato vieni e vai.
Sekai non prende la cosa esattamente bene, e reagisce. Con un bel coltellaccio piantato nel corpo dell'amato. Questa soluzione dall' "eleganza" incredibile è forse l'unico elemento davvero contemporaneo e reale dell'anime. Ma neanche Kotonoha è da meno, una volta trovato il cadavere si appropria della sua testa e dopo averla mostrata a Sekai le apre la pancia per verificare se fosse effettivamente incinta o meno. Ma ormai tutta la storia era partita per la tangente da un pezzo, quindi cosa importa un morto in più o in meno? O che una ragazza vada in barca in compagnia di una testa?
Che dire, per una volta credo sia il caso di considerare il realismo un metro di valutazione di un anime, sebbene anche solo scrivere la cosa risulti piuttosto assurdo. L'anime ha effettivamente dei tratti tipici della società moderna e, se questo avrebbe potuto fargli guadagnare qualche punto, lo perde subito dopo, poiché momenti di realismo sono accompagnati da situazioni davvero ridicole e insensate, caricature di alcuni dei problemi reali della vita quotidiana e non, cosi distanti da noi, come possiamo intuire ogni giorno da notizie giornalistiche.
Se però potete passare sopra una lista di difetti che potremmo tranquillamente allungare parecchio, o siete in cerca di un anime diverso dal solito, allora "School Days" potrebbe meritare una visione.
Questo anime mi è stato "consigliato" da un mio amico, che cito testualmente: "School Days? Devi assolutamente vederlo! Almeno ho qualcuno con cui parlarne...".
Cominciamo con le qualità che ha quest'anime: il finale. Una volta visto si avrà probabilmente il più grande senso di soddisfazione che si abbia mai avuto, una beatitudine incomparabile.
I difetti:
- I disegni. Sono come un tumore per gli occhi: ambienti che dir spogli è poco, personaggi femminili che si differenziano solo per il taglio di capelli e la posizione degli occhi che conferisce una incredibile visione a 360 gradi, data la distanza che c'è tra i due.
- Il carattere dei personaggi. Insulsi, il protagonista è un gran pezzo di *****, che non capirebbe i suoi errori nemmeno se glieli cerchiassero con una penna rossa; qualità nessuna, né fisica né intellettuale, ma, ehi, siamo in un anime harem, quindi ovviamente tutti i personaggi femminili se ne invaghiranno in rapida sequenza, dicendo che lo amano sin dalle medie o da quando lo hanno visto per la prima volta.
- La narrazione. Una lentezza, una noia che nemmeno un romanzo russo di fine '700 basato sulle avventure di un vecchio pastore di montagna riuscirebbe ad equiparare. Ogni puntata è una sequela di eventi noiosissimi, che viene contornata da bestemmie e insulti ogniqualvolta si vede il protagonista, per cui si proverà un odio incommensurabile.
- I dialoghi. Il nonsense più totale, irrealistici in modo assurdo; probabilmente se parlaste con un impasticcato, ricavereste qualcosa di più.
Questo anime è la nullificazione di qualsiasi abilità narrativa e artistica. Ci sono, per fortuna, solo dodici episodi. Il voto finale è 1, ma se ci fosse 0 glielo darei subito. Il finale, come ho già detto, vi sorprenderà e vi farà provare un immenso piacere.
P.S. Come avete già probabilmente letto, l'anime è tratto da un gioco hentai, quindi fate un po' voi.
Cominciamo con le qualità che ha quest'anime: il finale. Una volta visto si avrà probabilmente il più grande senso di soddisfazione che si abbia mai avuto, una beatitudine incomparabile.
I difetti:
- I disegni. Sono come un tumore per gli occhi: ambienti che dir spogli è poco, personaggi femminili che si differenziano solo per il taglio di capelli e la posizione degli occhi che conferisce una incredibile visione a 360 gradi, data la distanza che c'è tra i due.
- Il carattere dei personaggi. Insulsi, il protagonista è un gran pezzo di *****, che non capirebbe i suoi errori nemmeno se glieli cerchiassero con una penna rossa; qualità nessuna, né fisica né intellettuale, ma, ehi, siamo in un anime harem, quindi ovviamente tutti i personaggi femminili se ne invaghiranno in rapida sequenza, dicendo che lo amano sin dalle medie o da quando lo hanno visto per la prima volta.
- La narrazione. Una lentezza, una noia che nemmeno un romanzo russo di fine '700 basato sulle avventure di un vecchio pastore di montagna riuscirebbe ad equiparare. Ogni puntata è una sequela di eventi noiosissimi, che viene contornata da bestemmie e insulti ogniqualvolta si vede il protagonista, per cui si proverà un odio incommensurabile.
- I dialoghi. Il nonsense più totale, irrealistici in modo assurdo; probabilmente se parlaste con un impasticcato, ricavereste qualcosa di più.
Questo anime è la nullificazione di qualsiasi abilità narrativa e artistica. Ci sono, per fortuna, solo dodici episodi. Il voto finale è 1, ma se ci fosse 0 glielo darei subito. Il finale, come ho già detto, vi sorprenderà e vi farà provare un immenso piacere.
P.S. Come avete già probabilmente letto, l'anime è tratto da un gioco hentai, quindi fate un po' voi.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ahimè, un 7 a questo anime lo devo dare, leggete per capire il perché di questa scelta.
Ho iniziato a guardarlo per caso, è stato uno dei primi anime che ho visto, e mi piaceva l'idea che fosse un genere sentimentale/romantico che trattasse di scuola, perché fino a quel momento non ne avevo mai guardati. Verso i primi episodi, rimango piuttosto indifferente all'ambiente che si crea, che non coinvolge lo spettatore e lascia che i fatti vadano avanti fino a un certo punto. Il protagonista sembra un ragazzo come quelli di tanti altri anime: carino, che fa sì che tutte le ragazze si innamorino di lui, ancora alle prime esperienze sessuali. Sekai inizialmente sembra una persona carina, un'amica, una sorta di "cupido", anche se non si capisce il perché lo faccia, dato che lei ha una cotta per il protagonista. È incredibile come in un episodio cambi insieme il comportamento e la mentalità di Makoto e l'intero genere dell'anime. Dopo un solo avvenimento, quando Sekai decide di offrirsi per lui, scompaiono tutti i sentimenti che prova per Kotonoha e si innamora improvvisamente dell'altra, che gli permette di abusare (mi sembra il termine più adatto) di lei. In particolare volevo far notare il dialogo tra Makoto e Sekai: - "Lo posso toccare?" - "Va bene, ma solo un po' " - "Sekai ti voglio". Da questo si capisce già la vera natura del protagonista: egocentrico, egoista, incontentabile, privo di sentimenti. Il fatto che la trama ti spinga a guardarlo tutto d'un fiato, dall'inizio alla fine, è vero, perché ci si interessa di quello che accadrà e come finiranno le tragiche situazioni che si verranno a creare. Lo spettatore cerca di simpatizzare con un personaggio, nel mio caso Kotonoha, ma per gli altri mi sembra estremamente difficile, essendo tutti persuasi fisicamente da Makoto. Gli avvenimenti fanno anche dispiacere o fanno stare male i più sensibili, amanti del genere sentimentale; come ho letto in un'altra recensione, chi scrive "dovrebbe essere vietato perlomeno ai minori di diciotto anni per la sua visione contorta e meschina della realtà" non ha tutti i torti, ma è un po' esagerato. Verso la fine degli episodi sono rimasto molto deluso, e andavo avanti solo per curiosità, fino agli episodi 11 e 12. Dopo aver dimenticato completamente Kotonoha, capisce i suoi errori e ci torna insieme, torna tutto un po' come nelle prime puntate. Makoto sembrava sincero, almeno da come lo hanno fatto capire i produttori, quando si è scusato per tutto quello che le ha fatto passare e, finalmente, per uno che simpatizza per Kotonoha, sta bene così. Il finale lo trovo estremamente eccessivo. Come fa una ragazza a trovare il coraggio di uccidere, anche se fosse arrabbiata? In quel modo poi?! Da lì i personaggi sono impazziti completamente. Nonostante abbia avuto una prima impressione negativa, una delusione nel vedere questo anime, mi sono fermato un po' a riflettere. Dopotutto, i personaggi e le vicende sono reali, un po' eccessive ma reali. Secondo me, cerca quindi di far capire che le persone nella vita reale hanno dei sentimenti, sono fragili, sensibili, e ogni tua azione nei loro confronti può ferirli o renderli felici. Per non essere come Makoto, dovremmo pensare non solo a come le cose succedono dal nostro punto di vista, ma anche a pensare alle persone che ci stanno attorno. E io non avevo mai fatto caso a questo, ecco perché decido di ringraziare questo anime, proprio per il messaggio che mi ha voluto trasmettere (togliendo il finale che non mi ha trasmesso nulla) e per quello che mi ha fatto capire.
Il voto finale è comunque 7, perché in complesso mi sembra discreto, come le animazioni, effetti sonori e scenari.
Ahimè, un 7 a questo anime lo devo dare, leggete per capire il perché di questa scelta.
Ho iniziato a guardarlo per caso, è stato uno dei primi anime che ho visto, e mi piaceva l'idea che fosse un genere sentimentale/romantico che trattasse di scuola, perché fino a quel momento non ne avevo mai guardati. Verso i primi episodi, rimango piuttosto indifferente all'ambiente che si crea, che non coinvolge lo spettatore e lascia che i fatti vadano avanti fino a un certo punto. Il protagonista sembra un ragazzo come quelli di tanti altri anime: carino, che fa sì che tutte le ragazze si innamorino di lui, ancora alle prime esperienze sessuali. Sekai inizialmente sembra una persona carina, un'amica, una sorta di "cupido", anche se non si capisce il perché lo faccia, dato che lei ha una cotta per il protagonista. È incredibile come in un episodio cambi insieme il comportamento e la mentalità di Makoto e l'intero genere dell'anime. Dopo un solo avvenimento, quando Sekai decide di offrirsi per lui, scompaiono tutti i sentimenti che prova per Kotonoha e si innamora improvvisamente dell'altra, che gli permette di abusare (mi sembra il termine più adatto) di lei. In particolare volevo far notare il dialogo tra Makoto e Sekai: - "Lo posso toccare?" - "Va bene, ma solo un po' " - "Sekai ti voglio". Da questo si capisce già la vera natura del protagonista: egocentrico, egoista, incontentabile, privo di sentimenti. Il fatto che la trama ti spinga a guardarlo tutto d'un fiato, dall'inizio alla fine, è vero, perché ci si interessa di quello che accadrà e come finiranno le tragiche situazioni che si verranno a creare. Lo spettatore cerca di simpatizzare con un personaggio, nel mio caso Kotonoha, ma per gli altri mi sembra estremamente difficile, essendo tutti persuasi fisicamente da Makoto. Gli avvenimenti fanno anche dispiacere o fanno stare male i più sensibili, amanti del genere sentimentale; come ho letto in un'altra recensione, chi scrive "dovrebbe essere vietato perlomeno ai minori di diciotto anni per la sua visione contorta e meschina della realtà" non ha tutti i torti, ma è un po' esagerato. Verso la fine degli episodi sono rimasto molto deluso, e andavo avanti solo per curiosità, fino agli episodi 11 e 12. Dopo aver dimenticato completamente Kotonoha, capisce i suoi errori e ci torna insieme, torna tutto un po' come nelle prime puntate. Makoto sembrava sincero, almeno da come lo hanno fatto capire i produttori, quando si è scusato per tutto quello che le ha fatto passare e, finalmente, per uno che simpatizza per Kotonoha, sta bene così. Il finale lo trovo estremamente eccessivo. Come fa una ragazza a trovare il coraggio di uccidere, anche se fosse arrabbiata? In quel modo poi?! Da lì i personaggi sono impazziti completamente. Nonostante abbia avuto una prima impressione negativa, una delusione nel vedere questo anime, mi sono fermato un po' a riflettere. Dopotutto, i personaggi e le vicende sono reali, un po' eccessive ma reali. Secondo me, cerca quindi di far capire che le persone nella vita reale hanno dei sentimenti, sono fragili, sensibili, e ogni tua azione nei loro confronti può ferirli o renderli felici. Per non essere come Makoto, dovremmo pensare non solo a come le cose succedono dal nostro punto di vista, ma anche a pensare alle persone che ci stanno attorno. E io non avevo mai fatto caso a questo, ecco perché decido di ringraziare questo anime, proprio per il messaggio che mi ha voluto trasmettere (togliendo il finale che non mi ha trasmesso nulla) e per quello che mi ha fatto capire.
Il voto finale è comunque 7, perché in complesso mi sembra discreto, come le animazioni, effetti sonori e scenari.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
A differenza dei molti giudizi negativi riguardanti questo anime, io devo dire di averlo sempre trovato suggestivo e unico nel suo genere; sicuramente si possono dire svariate cose su esso, ma non si può dire che non abbia colpito il pubblico sia positivamente che negativamente.
La storia parla di un ragazzo (Makoto) che è segretamente innamorato di una ragazza che si chiama Kotonoha, che vede ogni giorno sulla metro e che frequenta la sua stessa scuola; la ragazza non sembra accorgersi però della sua esistenza. Quasi subito una compagna di classe di Makoto di nome Sekai scopre della cotta del ragazzo e decide di aiutarlo a conquistare il cuore di Kotonoha. Fin qui tutto normale, diciamo... classico shojo sentimentale ambientato tra i banchi di scuola, niente di eclatante o sconvolgente. Sekai diventa quindi amica di Kotonoha, che si rivela essere una ragazza con qualche problema a socializzare con gli altri e riesce quasi subito a far fidanzare i due. Peccato che la coppia Makoto-Kotonoha non funziona assolutamente... diciamocelo, sembra una storia senza coinvolgimento e fin troppo platonica agli inizi; ad aggiungere il carico da cento arriva Sekai, che si rende conto di aver fatto una stupidaggine, perché anche lei è innamorata di Makoto e Makoto stesso, stanco della continua insicurezza di Kotonoha, la tradisce con Sekai. Un bel triangolo fin qui, ma, in fondo, in quale anime non è capitato?
La cosa che maggiormente colpisce di "School Days" è che il protagonista assume in poche puntate un cambiamento veramente assurdo, fino a passare dal classico ragazzo timido e impacciato al sex simbol della scuola, che comincia ad andare con tutte e a tradire sia la sua prima ragazza (a cui non aveva detto chiaramente come stavano le cose) che Sekai. Il triangolo si trasforma in una forma geometrica illimitata e senza fine, ci troviamo davanti a un protagonista senza morale e senza gusto, che onestamente ho veramente odiato perché non riuscivo a dargli un senso.
Ma non è finita qui, infatti la povera Kotonoha dopo tutti i tradimenti comincia ad assumere un atteggiamento da matta psicolabile, e Sekai ai limiti della dignità finge di aspettare un bambino, credendo di legare a sé Makoto (cosa che si rivela inutile, dato che lui torna da Kotonoha, perché era l'unica che lo aspettava ancora nonostante tutto). Nel finale Sekai, sconvolta da un attacco di rabbia, uccide Makoto, e successivamente Kotonoha uccide Sekai e va in vacanza su una bella barca a vela con la sua testa decapitata...
Allora, sotto ogni punto di vista tutto ciò si può ritenere disgustoso e senza senso, ma io trovo che "School Days" sia nato proprio per questo! Per far capire che non sempre l'amore finisce bene, e che nella vita ci sono anche storie che veramente finiscono nel sangue. Massimo rispetto per la storia che, sebbene abbia ricevuto molte critiche, è originale nel suo genere.
Questo anime contiene tra l'altro ogni genere possibile e immaginabile, ma tutto in maniera graduale. Partiamo infatti da uno shojo, per poi passare a un harem con un tantino di ecchi, e poi si arriva allo psicologico e drammatico vero e proprio - basta ricordare lo sguardo di Katsura Kotonoha che cambia di puntata in puntata per rendersene conto -, e si finisce in uno splatter/horror diciamo. Molti diranno che il finale è fin troppo improvviso e sconnesso nella trama, ma penso che l'autore volesse puntare proprio su questo: l'imprevedibilità della vita.
A differenza dei molti giudizi negativi riguardanti questo anime, io devo dire di averlo sempre trovato suggestivo e unico nel suo genere; sicuramente si possono dire svariate cose su esso, ma non si può dire che non abbia colpito il pubblico sia positivamente che negativamente.
La storia parla di un ragazzo (Makoto) che è segretamente innamorato di una ragazza che si chiama Kotonoha, che vede ogni giorno sulla metro e che frequenta la sua stessa scuola; la ragazza non sembra accorgersi però della sua esistenza. Quasi subito una compagna di classe di Makoto di nome Sekai scopre della cotta del ragazzo e decide di aiutarlo a conquistare il cuore di Kotonoha. Fin qui tutto normale, diciamo... classico shojo sentimentale ambientato tra i banchi di scuola, niente di eclatante o sconvolgente. Sekai diventa quindi amica di Kotonoha, che si rivela essere una ragazza con qualche problema a socializzare con gli altri e riesce quasi subito a far fidanzare i due. Peccato che la coppia Makoto-Kotonoha non funziona assolutamente... diciamocelo, sembra una storia senza coinvolgimento e fin troppo platonica agli inizi; ad aggiungere il carico da cento arriva Sekai, che si rende conto di aver fatto una stupidaggine, perché anche lei è innamorata di Makoto e Makoto stesso, stanco della continua insicurezza di Kotonoha, la tradisce con Sekai. Un bel triangolo fin qui, ma, in fondo, in quale anime non è capitato?
La cosa che maggiormente colpisce di "School Days" è che il protagonista assume in poche puntate un cambiamento veramente assurdo, fino a passare dal classico ragazzo timido e impacciato al sex simbol della scuola, che comincia ad andare con tutte e a tradire sia la sua prima ragazza (a cui non aveva detto chiaramente come stavano le cose) che Sekai. Il triangolo si trasforma in una forma geometrica illimitata e senza fine, ci troviamo davanti a un protagonista senza morale e senza gusto, che onestamente ho veramente odiato perché non riuscivo a dargli un senso.
Ma non è finita qui, infatti la povera Kotonoha dopo tutti i tradimenti comincia ad assumere un atteggiamento da matta psicolabile, e Sekai ai limiti della dignità finge di aspettare un bambino, credendo di legare a sé Makoto (cosa che si rivela inutile, dato che lui torna da Kotonoha, perché era l'unica che lo aspettava ancora nonostante tutto). Nel finale Sekai, sconvolta da un attacco di rabbia, uccide Makoto, e successivamente Kotonoha uccide Sekai e va in vacanza su una bella barca a vela con la sua testa decapitata...
Allora, sotto ogni punto di vista tutto ciò si può ritenere disgustoso e senza senso, ma io trovo che "School Days" sia nato proprio per questo! Per far capire che non sempre l'amore finisce bene, e che nella vita ci sono anche storie che veramente finiscono nel sangue. Massimo rispetto per la storia che, sebbene abbia ricevuto molte critiche, è originale nel suo genere.
Questo anime contiene tra l'altro ogni genere possibile e immaginabile, ma tutto in maniera graduale. Partiamo infatti da uno shojo, per poi passare a un harem con un tantino di ecchi, e poi si arriva allo psicologico e drammatico vero e proprio - basta ricordare lo sguardo di Katsura Kotonoha che cambia di puntata in puntata per rendersene conto -, e si finisce in uno splatter/horror diciamo. Molti diranno che il finale è fin troppo improvviso e sconnesso nella trama, ma penso che l'autore volesse puntare proprio su questo: l'imprevedibilità della vita.
Attenzione: la recensione contiene pesanti spoiler
"School Days" è una delle peggiori opere che ho mai visto sinora, e probabilmente quella che mi ha lasciato più deluso, visto le voci positive che avevo sentito in giro.
Il protagonista è Itou Makoto, un ragazzo nomale che si innamora della bella Kotonoha Katsura; per conoscere questa ragazza si fa aiutare da Sekai Saionji, una sua compagna di classe segretamente innamorata di lui. Dopo una breve presentazione Kotonoha accetta di mettersi con Itou, ma quest'ultimo finisce per "innamorarsi" di Sekai e quindi la tradisce più e più volte. Inizialmente poteva sembrare una storia a tre con le relative controversie, ma proseguendo nella visione Itou diventa improvvisamente l'idolo di qualsiasi ragazza della scuola, finendo a letto praticamente con tutte, e tradendo sia Kotonoha, che nel frattempo era convinta di essere ancora la sua ragazza, che Sekai, anch'essa convita di essere speciale per lui. Come gran finale, Sekai decide di fingersi incinta e vedendo Itou scappare e sottrarsi dalle sue responsabilità non trova niente di meglio da fare che accoltellarlo, spinta anche dal fatto che lui, essendo rimasto solo, era ritornato da Kotonoha. A sua volta quest'ultima decide di porre fine alla vita di Sekai.
La trama parte in maniera "normale" e accettabile, ma proseguendo diventa assurda e priva di credibilità, con ciliegina sulla torta nel finale; due omicidi vengono compiuti a sangue freddo e senza esitazione da due ragazzine, ma nel frattempo la polizia, i genitori, gli amici dove sono?
Per la prima volta mi sono ritrovato a odiare il protagonista principale e questa non è cosa da poco, senza contare che in questa serie ogni singolo personaggio è dotato di una stupidità assoluta. Prima fra tutte Kotonoha, che viene tradita infinite volte anche davanti ai propri occhi, ma rimane comunque innamorattissima di Itou, tanto da perdonarlo sempre e da cercare di stargli vicino. Stesso discorso si può fare per Sekai, che addirittura decide di fingersi incinta pur di farlo stare con lei. Tutte le altre ragazze che per un motivo o per l'altro andranno a letto con lui sono tutte amiche fra loro e, oltre che danneggiarsi a vicenda, sanno benissimo che il giorno dopo verranno scartate a favore di un'altra. In tutto questo l'unico che se la spassa è proprio il protagonista, che fra una cosa e l'altra va a letto con tutte, anche se poi alla fine ne paga le conseguenze.
Anche per quanto riguarda l'aspetto tecnico è stato fatto un pessimo lavoro. Personaggi identici fra loro, eccetto il taglio dei capelli, con occhi che ricoprono il 90% della faccia senza neanche riuscire a donare l'espressività richiesta. Nota positiva sono le OST (almeno quelle), che ho trovato molto carine.
In conclusione un'opera che può piacere o non piacere, ma di cui sconsiglio vivamente la visione, a meno che non vi piacciano troppo le cose perverse e che non vi interessi un minimo di coerenza e di credibilità nella trama, perché in questo caso non si tratta di un'opera fantasy/soprannaturale, bensì di una a sfondo scolastico.
"School Days" è una delle peggiori opere che ho mai visto sinora, e probabilmente quella che mi ha lasciato più deluso, visto le voci positive che avevo sentito in giro.
Il protagonista è Itou Makoto, un ragazzo nomale che si innamora della bella Kotonoha Katsura; per conoscere questa ragazza si fa aiutare da Sekai Saionji, una sua compagna di classe segretamente innamorata di lui. Dopo una breve presentazione Kotonoha accetta di mettersi con Itou, ma quest'ultimo finisce per "innamorarsi" di Sekai e quindi la tradisce più e più volte. Inizialmente poteva sembrare una storia a tre con le relative controversie, ma proseguendo nella visione Itou diventa improvvisamente l'idolo di qualsiasi ragazza della scuola, finendo a letto praticamente con tutte, e tradendo sia Kotonoha, che nel frattempo era convinta di essere ancora la sua ragazza, che Sekai, anch'essa convita di essere speciale per lui. Come gran finale, Sekai decide di fingersi incinta e vedendo Itou scappare e sottrarsi dalle sue responsabilità non trova niente di meglio da fare che accoltellarlo, spinta anche dal fatto che lui, essendo rimasto solo, era ritornato da Kotonoha. A sua volta quest'ultima decide di porre fine alla vita di Sekai.
La trama parte in maniera "normale" e accettabile, ma proseguendo diventa assurda e priva di credibilità, con ciliegina sulla torta nel finale; due omicidi vengono compiuti a sangue freddo e senza esitazione da due ragazzine, ma nel frattempo la polizia, i genitori, gli amici dove sono?
Per la prima volta mi sono ritrovato a odiare il protagonista principale e questa non è cosa da poco, senza contare che in questa serie ogni singolo personaggio è dotato di una stupidità assoluta. Prima fra tutte Kotonoha, che viene tradita infinite volte anche davanti ai propri occhi, ma rimane comunque innamorattissima di Itou, tanto da perdonarlo sempre e da cercare di stargli vicino. Stesso discorso si può fare per Sekai, che addirittura decide di fingersi incinta pur di farlo stare con lei. Tutte le altre ragazze che per un motivo o per l'altro andranno a letto con lui sono tutte amiche fra loro e, oltre che danneggiarsi a vicenda, sanno benissimo che il giorno dopo verranno scartate a favore di un'altra. In tutto questo l'unico che se la spassa è proprio il protagonista, che fra una cosa e l'altra va a letto con tutte, anche se poi alla fine ne paga le conseguenze.
Anche per quanto riguarda l'aspetto tecnico è stato fatto un pessimo lavoro. Personaggi identici fra loro, eccetto il taglio dei capelli, con occhi che ricoprono il 90% della faccia senza neanche riuscire a donare l'espressività richiesta. Nota positiva sono le OST (almeno quelle), che ho trovato molto carine.
In conclusione un'opera che può piacere o non piacere, ma di cui sconsiglio vivamente la visione, a meno che non vi piacciano troppo le cose perverse e che non vi interessi un minimo di coerenza e di credibilità nella trama, perché in questo caso non si tratta di un'opera fantasy/soprannaturale, bensì di una a sfondo scolastico.
Cosa dire... Makoto fun?! A parte le scemenze, questo anime ha molta sostanza dietro, sia nella trama, che a mio dire è molto intensa anche se poco longeva, che nei contenuti: cotte giovanili, pazzia, speranza, egoismo e chi più ne ha più ne metta. Sebbene possano nascere delle aspre critiche, ritengo che non si possa criticare un anime per la sua crudezza e fare i moralisti: un anime va vissuto, deve suscitare un qualche sentimento, anche il disgusto fa parte di questo. Passando alla mia opinione: è un anime molto bello che, sebbene possa annoiarvi nei primi episodi, prende una piega molto controversa in un punto della trama (ho visto sei episodi di seguito perché troppo "intrippato" dagli avvenimenti) e vi tiene incollati allo schermo con l'ansia del prossimo episodio. Gli ultimi tre-quattro episodi sono stati straordinari e non mi aspettavo per nulla quello che avrei successivamente visto, non conoscendo il videogame. Per quanto riguarda il finale, gli autori hanno tentato una crasi dei diversi finali del gioco e il ciò è riuscito abbastanza dignitosamente. Consiglio l'anime.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Solitamente evito di recensire anime già pieni di recensioni, tuttavia desidero dire la mia su School Days, che è stato uno dei primi anime subbati che ho visionato, e, dopo tanti anni, il mio ricordo verso questo anime è ancora forte e vivido.
Penso che la mia impressione negativa sull'anime possa essere diversa dalle altre recensioni negative, perché a me questo anime non ha fatto schifo, mi ha fatto solo molto arrabbiare, per motivi che altri recensori probabilmente sorvolano, mentre su ciò che può essere considerato negativo posso persino spezzare una lancia in favore dell'anime.
Secondo me le basi dell'anime non sono male, ciò che mi ha dato veramente fastidio sono stati lo svolgimento della storia e il carattere dei personaggi; a livello grafico ho gradito l'anime, che sicuramente non è granché, però a me è piaciuto abbastanza il suo lato tecnico, magari non per qualche colore sbagliato o per le musiche blande, ma il disegno mi è piaciuto abbastanza, tutto sommato.
Quasi tutti i personaggi sono ragazzi che stanno cominciando le scuole superiori: abbiamo un protagonista maschile, Makoto, e tante belle ragazze sue coetanee - non a caso è classificato come harem, oltre agli altri generi come quello scolastico. Ma attenzione, l'anime non è ecchi, nonostante possa sembrarlo, secondo me non lo è.
Makoto è un ragazzo molto timido, soprattutto con le ragazze, e a scuola conosce Sekai, una ragazza dal carattere abbastanza forte e deciso. Sekai scopre che Makoto ha una cotta per Kotonoha, una ragazza gentile e riservata, ma Makoto è talmente timido che non ha il coraggio di confessarle il suo amore. Allora Sekai decide di aiutarlo e fare in modo che Kotonoha si interessi di lui; l'intento di Sekai è quello di avvicinarli fino a farli fidanzare. Sekai riesce nell'intento, Kotonoha si interessa di Makoto e il ragazzo a questo punto cambia bruscamente e improvvisamente carattere. Tutta la timidezza che aveva nei primi episodi sparisce completamente di botto. Il suo amore verso Kotonoha resta platonico, ma si accorge che anche Sekai lo ama; l'amore di Sekai è più morboso, un amore fisico e carnale. E così i due decidono di fare subito sesso, tanto e spesso. Come Makoto perde la sua verginità con Sekai, il suo carattere subisce un ulteriore brusco cambiamento: infatti da quel momento il ragazzo, da timido qual era, diventa istantaneamente un playboy, e comincia a farsi tutte le belle ragazze della classe - sia quelle non più vergini che quelle ancora vergini -, fa sesso quasi con tutte, e addirittura arriva a farsene persino tre contemporaneamente, come se nulla fosse, come se fosse una cosa normalissima che si fa tutti i giorni regolarmente.
Arrivati a questo punto, l'anime precipita, psicologicamente parlando: i comportamenti dei personaggi si fanno sempre più strani, sempre più folli, creando un'atmosfera surreale dove tutto può accadere. Sembra quasi un'opera sperimentale, coraggiosa e spudorata, dalle scelte approvabili per alcuni, ma discutibili per molti.
Ciò che mi fa maggiormente arrabbiare dell'anime sono i cambiamenti radicali e improvvisi dei personaggi, e non sto parlando del finale, ma mi riferisco in particolar modo a Makoto, che da super timido diventa un'altra persona in maniera davvero troppo brusca. Ammetto di aver provato molta rabbia e invidia verso questo personaggio, per l'harem che riesce a crearsi così velocemente a una così giovane età, in un modo che reputo davvero antipatico e irritante. Tutte quelle belle e giovani ragazze tutte per lui, in altri anime è cosa che ho anzi gradito, ma in questo caso mi ha fatto perdere le staffe. Le sue coetanee non sono certo delle brave ragazze, tuttavia lui è l'unico che assomiglia di più ad una prostituta per come si comporta; egli, da persona con la testa, diventa un animale che agisce d'istinto, e questa sua involuzione non mi piace per niente. Lo svolgimento dell'anime io lo dividerei in tre-quattro "tronconi", e l'altra cosa che mi ha fatto davvero rabbia sono gli improvvisi cambi di storia nel passaggio tra un "troncone" e l'altro, non tanto perché avvengono questi cambiamenti repentini, ma come avvengono, in quali circostanze e con quali conseguenze specifiche. Per quanto riguarda il finale, anzi i finali, mi reputo neutrale: certamente son notevoli, ma non mi fanno cambiare il giudizio negativo sull'anime, che nel complesso ho fortemente disprezzato.
Indipendentemente dalla mia valutazione, lo considero un anime comunque interessante, consigliabile a un pubblico adulto che apprezza cambiamenti radicali e improvvisi in un anime, che si trasforma fino a estremizzare certe situazioni, che nella realtà potrebbero trovare qualcosa di analogo anche nel nostro Paese.
Solitamente evito di recensire anime già pieni di recensioni, tuttavia desidero dire la mia su School Days, che è stato uno dei primi anime subbati che ho visionato, e, dopo tanti anni, il mio ricordo verso questo anime è ancora forte e vivido.
Penso che la mia impressione negativa sull'anime possa essere diversa dalle altre recensioni negative, perché a me questo anime non ha fatto schifo, mi ha fatto solo molto arrabbiare, per motivi che altri recensori probabilmente sorvolano, mentre su ciò che può essere considerato negativo posso persino spezzare una lancia in favore dell'anime.
Secondo me le basi dell'anime non sono male, ciò che mi ha dato veramente fastidio sono stati lo svolgimento della storia e il carattere dei personaggi; a livello grafico ho gradito l'anime, che sicuramente non è granché, però a me è piaciuto abbastanza il suo lato tecnico, magari non per qualche colore sbagliato o per le musiche blande, ma il disegno mi è piaciuto abbastanza, tutto sommato.
Quasi tutti i personaggi sono ragazzi che stanno cominciando le scuole superiori: abbiamo un protagonista maschile, Makoto, e tante belle ragazze sue coetanee - non a caso è classificato come harem, oltre agli altri generi come quello scolastico. Ma attenzione, l'anime non è ecchi, nonostante possa sembrarlo, secondo me non lo è.
Makoto è un ragazzo molto timido, soprattutto con le ragazze, e a scuola conosce Sekai, una ragazza dal carattere abbastanza forte e deciso. Sekai scopre che Makoto ha una cotta per Kotonoha, una ragazza gentile e riservata, ma Makoto è talmente timido che non ha il coraggio di confessarle il suo amore. Allora Sekai decide di aiutarlo e fare in modo che Kotonoha si interessi di lui; l'intento di Sekai è quello di avvicinarli fino a farli fidanzare. Sekai riesce nell'intento, Kotonoha si interessa di Makoto e il ragazzo a questo punto cambia bruscamente e improvvisamente carattere. Tutta la timidezza che aveva nei primi episodi sparisce completamente di botto. Il suo amore verso Kotonoha resta platonico, ma si accorge che anche Sekai lo ama; l'amore di Sekai è più morboso, un amore fisico e carnale. E così i due decidono di fare subito sesso, tanto e spesso. Come Makoto perde la sua verginità con Sekai, il suo carattere subisce un ulteriore brusco cambiamento: infatti da quel momento il ragazzo, da timido qual era, diventa istantaneamente un playboy, e comincia a farsi tutte le belle ragazze della classe - sia quelle non più vergini che quelle ancora vergini -, fa sesso quasi con tutte, e addirittura arriva a farsene persino tre contemporaneamente, come se nulla fosse, come se fosse una cosa normalissima che si fa tutti i giorni regolarmente.
Arrivati a questo punto, l'anime precipita, psicologicamente parlando: i comportamenti dei personaggi si fanno sempre più strani, sempre più folli, creando un'atmosfera surreale dove tutto può accadere. Sembra quasi un'opera sperimentale, coraggiosa e spudorata, dalle scelte approvabili per alcuni, ma discutibili per molti.
Ciò che mi fa maggiormente arrabbiare dell'anime sono i cambiamenti radicali e improvvisi dei personaggi, e non sto parlando del finale, ma mi riferisco in particolar modo a Makoto, che da super timido diventa un'altra persona in maniera davvero troppo brusca. Ammetto di aver provato molta rabbia e invidia verso questo personaggio, per l'harem che riesce a crearsi così velocemente a una così giovane età, in un modo che reputo davvero antipatico e irritante. Tutte quelle belle e giovani ragazze tutte per lui, in altri anime è cosa che ho anzi gradito, ma in questo caso mi ha fatto perdere le staffe. Le sue coetanee non sono certo delle brave ragazze, tuttavia lui è l'unico che assomiglia di più ad una prostituta per come si comporta; egli, da persona con la testa, diventa un animale che agisce d'istinto, e questa sua involuzione non mi piace per niente. Lo svolgimento dell'anime io lo dividerei in tre-quattro "tronconi", e l'altra cosa che mi ha fatto davvero rabbia sono gli improvvisi cambi di storia nel passaggio tra un "troncone" e l'altro, non tanto perché avvengono questi cambiamenti repentini, ma come avvengono, in quali circostanze e con quali conseguenze specifiche. Per quanto riguarda il finale, anzi i finali, mi reputo neutrale: certamente son notevoli, ma non mi fanno cambiare il giudizio negativo sull'anime, che nel complesso ho fortemente disprezzato.
Indipendentemente dalla mia valutazione, lo considero un anime comunque interessante, consigliabile a un pubblico adulto che apprezza cambiamenti radicali e improvvisi in un anime, che si trasforma fino a estremizzare certe situazioni, che nella realtà potrebbero trovare qualcosa di analogo anche nel nostro Paese.
Che senso avrebbe la mia recensione, quando già ce ne sono più di cento che grosso modo parlano degli stessi problemi, degli stessi pregi, e che grosso modo arrivano alle stesse conclusioni? Probabilmente nessuno, ma voglio dare anche il mio contributo, dato che quest'opera mi spinge a darlo.
Allora, la storia la sappiamo tutti. Al protagonista piace una tipa che non se lo fila manco di striscio, viene aiutato da un'amica (ovviamente innamorata di lui) a conquistarla. Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole. Se non che dopo qualche puntata la tipa che piace al protagonista si innamora davvero di lui, il tizio si monta la testa e parte a fare un tour tra le labbra e le gambe di mezza scuola. Il finale ribalta la situazione con una follia che è fuori dall'ordinario.
Ho letto che qualcuno lo considera un capolavoro del "trash", e io sono d'accordo, nel senso che questa roba è un capolavoro di spazzatura. Nulla si salva, dai personaggi (tutti irritanti stereotipi dal primo all'ultimo), al design e all'animazione (da far rabbrividire Liefeld il primo e pressoché inesistente la seconda), alle musiche (anonime), al messaggio di fondo (dovrebbe forse essere una presa in giro degli anime harem?). Ho visto questa serie a spezzoni, mettendoci quasi tre mesi per dodici puntate, tanta era la spazzatura e le boiate da buttare giù ad ogni minuto.
Un "trash" per essere tale deve prima di tutto crederci, essere fatto con passione: il risultato non conta di per sé, è importante che si sia riusciti a fare un prodotto che pur con più o meno gravi voragini di sceneggiatura, messinscena, regia, ecc. riesca a trasmettere la passione e il divertimento con cui è stato realizzato. Trash è diverso da brutto, perché il brutto non riesce nemmeno a intrattenere, come invece il trash fa.
Insomma, un anime svogliato, senza personalità e senz'anima, realizzato forse con l'intento di prendere in giro un genere ben specifico, ma con un risultato frustrato da una realizzazione devastante; un anime che fa del proprio eccesso un vanto, senza però mai eccedere davvero con il finale, che annienta ogni possibilità di salvezza. Se amate gli anime brutti, ma 'brutti brutti', questo fa per voi.
Allora, la storia la sappiamo tutti. Al protagonista piace una tipa che non se lo fila manco di striscio, viene aiutato da un'amica (ovviamente innamorata di lui) a conquistarla. Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole. Se non che dopo qualche puntata la tipa che piace al protagonista si innamora davvero di lui, il tizio si monta la testa e parte a fare un tour tra le labbra e le gambe di mezza scuola. Il finale ribalta la situazione con una follia che è fuori dall'ordinario.
Ho letto che qualcuno lo considera un capolavoro del "trash", e io sono d'accordo, nel senso che questa roba è un capolavoro di spazzatura. Nulla si salva, dai personaggi (tutti irritanti stereotipi dal primo all'ultimo), al design e all'animazione (da far rabbrividire Liefeld il primo e pressoché inesistente la seconda), alle musiche (anonime), al messaggio di fondo (dovrebbe forse essere una presa in giro degli anime harem?). Ho visto questa serie a spezzoni, mettendoci quasi tre mesi per dodici puntate, tanta era la spazzatura e le boiate da buttare giù ad ogni minuto.
Un "trash" per essere tale deve prima di tutto crederci, essere fatto con passione: il risultato non conta di per sé, è importante che si sia riusciti a fare un prodotto che pur con più o meno gravi voragini di sceneggiatura, messinscena, regia, ecc. riesca a trasmettere la passione e il divertimento con cui è stato realizzato. Trash è diverso da brutto, perché il brutto non riesce nemmeno a intrattenere, come invece il trash fa.
Insomma, un anime svogliato, senza personalità e senz'anima, realizzato forse con l'intento di prendere in giro un genere ben specifico, ma con un risultato frustrato da una realizzazione devastante; un anime che fa del proprio eccesso un vanto, senza però mai eccedere davvero con il finale, che annienta ogni possibilità di salvezza. Se amate gli anime brutti, ma 'brutti brutti', questo fa per voi.
8 è un voto decisamente troppo alto per una serie come "School Days", che si meriterebbe addirittura un'insufficienza. A partire dal lato tecnico, con corpi sproporzionati, come ad esempio quello di Makoto dopo appena dieci secondi del primo episodio, o quello di un qualunque altro personaggio ripreso da più di dieci metri di distanza. Le animazioni, per un'opera del 2007, potevano essere decisamente migliori. Le OST sono del tutto anonime, l'opening a mio parere è bruttina e l'ending accettabile, adatta alle situazioni drammatiche quando messa in sottofondo in alcuni episodi.
Parlando della trama abbiamo di fronte un classico harem da galge a sfondo erotico, da cui poi è ispirata la serie, col tipico ragazzo anonimo che diventa il più ambito della scuola. Irrealistico quindi, spesso odioso. Insomma, un disastro! Perché 8 allora? Ebbene, parlando adesso soggettivamente, "School Days" è una delle serie anime che più mi ha divertito e sorpreso, e ne ho viste tante. Potremmo definirlo un "so bad it's so good", se riconoscete la citazione. "School Days" eccede, in tutto. Parte come una normale commedia romantica, ma si capisce fin dai primi episodi che è diversa dalle trame cui ci hanno abituato i mielosi anime sentimentali degli ultimi anni. Infatti la serie osa, con un protagonista maschile che non si accontenta della ragazzina timida che si vergogna a tenersi per mano con l'amato. Lui vuole pomiciare, lui vuole toccarle il seno, lui vuole farci sesso. Da questo punto di vista è decisamente più realistico di altre serie. La ragazza, che però non riesce a stare dietro alle ambizioni di lui, lo respinge, facendogli inevitabilmente perdere interesse. Makoto va così alla ricerca di qualcun altro, qualcuno che possa dargli quello che vuole. Diventerà così sicuro di sé che riuscirà ad avere tutto quello che brama, portando lo spettatore ad odiarlo, perché diventerà un vero figlio di... ehm... Questo suo atteggiamento lo scaraventerà ovviamente verso drammatiche conseguenze, apice delle quali, il finale. Anche qui un finale eccessivo, sopra le righe. Cambia il genere dell'opera in qualcos'altro, un finale che, cavolo, è difficile da immaginarsi in una commedia scolastica.
Questi i motivi per cui quest'opera riesce, in modo inaspettato (perfino probabilmente a chi l'ha creata), a fare dei suoi punti deboli e dei suoi errori la parte migliore e più apprezzata, riuscendo infine a intrattenere e sorprendere. Il mio 8 è quindi del tutto soggettivo e da attribuire al fatto che questa serie è riuscita a farmi stare, nonostante tutto, attaccato allo schermo e a prendermi alla sprovvista.
Consigliata a chi vuole vedere qualcosa di diverso senza pensare troppo alla realtà dei fatti, cioè che sta guardando una bella 'trashata'.
Parlando della trama abbiamo di fronte un classico harem da galge a sfondo erotico, da cui poi è ispirata la serie, col tipico ragazzo anonimo che diventa il più ambito della scuola. Irrealistico quindi, spesso odioso. Insomma, un disastro! Perché 8 allora? Ebbene, parlando adesso soggettivamente, "School Days" è una delle serie anime che più mi ha divertito e sorpreso, e ne ho viste tante. Potremmo definirlo un "so bad it's so good", se riconoscete la citazione. "School Days" eccede, in tutto. Parte come una normale commedia romantica, ma si capisce fin dai primi episodi che è diversa dalle trame cui ci hanno abituato i mielosi anime sentimentali degli ultimi anni. Infatti la serie osa, con un protagonista maschile che non si accontenta della ragazzina timida che si vergogna a tenersi per mano con l'amato. Lui vuole pomiciare, lui vuole toccarle il seno, lui vuole farci sesso. Da questo punto di vista è decisamente più realistico di altre serie. La ragazza, che però non riesce a stare dietro alle ambizioni di lui, lo respinge, facendogli inevitabilmente perdere interesse. Makoto va così alla ricerca di qualcun altro, qualcuno che possa dargli quello che vuole. Diventerà così sicuro di sé che riuscirà ad avere tutto quello che brama, portando lo spettatore ad odiarlo, perché diventerà un vero figlio di... ehm... Questo suo atteggiamento lo scaraventerà ovviamente verso drammatiche conseguenze, apice delle quali, il finale. Anche qui un finale eccessivo, sopra le righe. Cambia il genere dell'opera in qualcos'altro, un finale che, cavolo, è difficile da immaginarsi in una commedia scolastica.
Questi i motivi per cui quest'opera riesce, in modo inaspettato (perfino probabilmente a chi l'ha creata), a fare dei suoi punti deboli e dei suoi errori la parte migliore e più apprezzata, riuscendo infine a intrattenere e sorprendere. Il mio 8 è quindi del tutto soggettivo e da attribuire al fatto che questa serie è riuscita a farmi stare, nonostante tutto, attaccato allo schermo e a prendermi alla sprovvista.
Consigliata a chi vuole vedere qualcosa di diverso senza pensare troppo alla realtà dei fatti, cioè che sta guardando una bella 'trashata'.
"School Days" è un anime straordinario, nel vero senso del termine, un anime che va ben oltre l'ordinario, e credo sia praticamente unico nel suo genere; riesce a proporre un'apparentemente banale storia d'amore che si va invece a incanalare su binari diversi da quelli consoni, e lo fa in modo molto maturo, probabilmente troppo maturo per un certo tipo di utenza, che rischia di giudicarlo malamente perché incapace di comprenderne la profondità. Inutile nasconderselo, le storie d'amore molto spesso non hanno un lieto fine, e in questo l'animazione ci ha abituato sin troppo male; nella vita reale capita invece d' imbattersi in intrecci amorosi e in persone sbagliate alle quali affidare i nostri sentimenti, la nostra amicizia, la nostra fiducia. "School Days", nonostante le apparenze, rivelerà un intreccio amoroso molto maturo, avvalorato da un'accuratissima psicologia dei personaggi principali, una psicologia evidentemente di non facile lettura proprio per tutti, una psicologia tremendamente realistica di tre persone assolutamente imperfette, che commettono sbagli più o meno gravi, più o meno volontariamente; una psicologia di persone che va cambiando, evolvendosi a seconda degli avvenimenti, a seconda dei traumi ricevuti, e può portare a comportamenti inaspettati, bruschi e sin troppo drastici. "School Days" è un anime che mette in risalto cose come queste ed è per questo assolutamente sconsigliato a chi è in cerca di una semplice love story con un happy ending più o meno già scritto, in cui, nonostante le tante vicissitudini, alla fine vissero tutti felici e contenti, e la scena si conclude con un bacio nel tramonto... Nella vita reale non è detto debba finire per forza in questo modo e forse neanche "School Days" avrà il tipico "happy ending" che tutti si aspettano, bensì qualcosa di diverso, qualcosa che lo rende unico, qualcosa che serve a colpire lo spettatore e a farlo riflettere. Proprio soffermandosi nelle fasi conclusive di quest'opera (gli ultimi episodi) si potrebbero notare alcune "forzature" e certamente qualche "eccesso" che potrebbe persino strappare qualche sorriso, ma ciò in parte è dovuto alla brevità della storia, che deve stringere i tempi e compattare in fretta situazioni, azioni e reazioni. Se si è in grado di potersi immedesimare nell'ottima caratterizzazione dei personaggi principali si potrà riuscire a comprendere il tutto fluentemente. Io son riuscito a immedesimarmi nei protagonisti, son riuscito a guardare la cosa dal punto di vista di ognuno di loro e, così facendo, ho sofferto non poco in certe circostanze... ci sarebbe quasi da diventare matti!
Il comparto tecnico si rivela di livello medio basso; stiamo parlando di un anime del 2007, ma a guardar la grafica si potrebbe pensare a qualcosa di più vecchio ancora: disegni semplici semplici che non hanno certamente influenzato il mio giudizio; semmai si può parlare di una "prima impressione" non proprio esaltante. Nota decisamente positiva per la soundtrack, composta da diversi brani validi e decisamente appropriati; molto dolce la sigla finale.
Il comparto tecnico si rivela di livello medio basso; stiamo parlando di un anime del 2007, ma a guardar la grafica si potrebbe pensare a qualcosa di più vecchio ancora: disegni semplici semplici che non hanno certamente influenzato il mio giudizio; semmai si può parlare di una "prima impressione" non proprio esaltante. Nota decisamente positiva per la soundtrack, composta da diversi brani validi e decisamente appropriati; molto dolce la sigla finale.
Personalmente la cosa che mi ha più infastidito di "School Days" sono i personaggi, poiché ormai sono sempre loro: il protagonista sempre serio, l'amico un po' scemo, la ragazza letterata, quella sempre allegra, ecc. I personaggi però sono molto ben caratterizzati, in particolare Inoe, che viene rappresentato molto bene, soprattutto nelle fasi più avanzate della storia, quando da puro diverta perverso.
I disegni, poi, inizialmente non li ritenevo adatti all'anime, in quanto pensavo fosse uno shoujo, come naturale sia crederlo all'inizio, ma questo non è uno shoujo, è una storia tragica e drammatica. La storia di per sé, invece, è favolosa. Eccetto per il primo episodio (o i primi due), che è proprio la solita storiella amorosa che si è vista e rivista. Tuttavia devo dire che la storia non è una di quella che ti tiene attaccato al computer per vederlo tutto d'un fiato: infatti procede abbastanza lentamente, per arrivare al vivo ci vuole un bel po'.
Consiglio vivamente a chi cerca storie d'amore di non guardare questo anime, in quanto, ripeto, non è una storia d'amore, ma una tragedia che a mio parere potrebbe tranquillamente entrare nella categoria seinen.
Certo, i disegni non sono dei più piacevoli da guardare, i volti femminili sono tutti uguali, a momenti facevo veramente fatica a distinguere Sekai da Kotonoha (le due protagoniste della storia), che hanno i capelli quasi uguali e l'unica differenza è la divisa, che per qualche motivo Sekai ha diversa dal resto della scuola.
La opening invece è gradevole: al sottofondo della bella canzone "Innocenze Blue", titolo che va proprio a pennello con l'anime, vi è un'animazione piacevole che mette tranquillità.
In conclusione, "School Days" è un anime "da guardare". Certo, ho detto che prosegue a ritmi lenti, ma il finale è da paura, ci si può aspettare di tutto, ma ciò che succede è proprio una sorpresa. Diciamo che, veramente, vale la pena guardarsi dodici episodi, che di per sé non sono neanche tanti, visto che la storia è intrigante.
I disegni, poi, inizialmente non li ritenevo adatti all'anime, in quanto pensavo fosse uno shoujo, come naturale sia crederlo all'inizio, ma questo non è uno shoujo, è una storia tragica e drammatica. La storia di per sé, invece, è favolosa. Eccetto per il primo episodio (o i primi due), che è proprio la solita storiella amorosa che si è vista e rivista. Tuttavia devo dire che la storia non è una di quella che ti tiene attaccato al computer per vederlo tutto d'un fiato: infatti procede abbastanza lentamente, per arrivare al vivo ci vuole un bel po'.
Consiglio vivamente a chi cerca storie d'amore di non guardare questo anime, in quanto, ripeto, non è una storia d'amore, ma una tragedia che a mio parere potrebbe tranquillamente entrare nella categoria seinen.
Certo, i disegni non sono dei più piacevoli da guardare, i volti femminili sono tutti uguali, a momenti facevo veramente fatica a distinguere Sekai da Kotonoha (le due protagoniste della storia), che hanno i capelli quasi uguali e l'unica differenza è la divisa, che per qualche motivo Sekai ha diversa dal resto della scuola.
La opening invece è gradevole: al sottofondo della bella canzone "Innocenze Blue", titolo che va proprio a pennello con l'anime, vi è un'animazione piacevole che mette tranquillità.
In conclusione, "School Days" è un anime "da guardare". Certo, ho detto che prosegue a ritmi lenti, ma il finale è da paura, ci si può aspettare di tutto, ma ciò che succede è proprio una sorpresa. Diciamo che, veramente, vale la pena guardarsi dodici episodi, che di per sé non sono neanche tanti, visto che la storia è intrigante.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Visto che ne hanno parlato tutti, voglio esprimere anch'io il mio parere su questa serie e, dato che si è detto tutto sulla trama, non la riassumerò. Grazie ad essa ho imparato che dagli anime non si finisce mai d'imparare, né di trovare una, anche se minima, originalità. Dopo "Neon Genesis Evangelion" credevo di non poter trovare altro che o si ama o si odia, dopo "Mirai Nikki" di non trovare una psicopatica gentile peggiore, e qui ce ne sono pure due! Dopo "Nadesico" di non trovare un ragazzo senza spina dorsale o attrattive particolari e qui Makoto è ben altro che Akito... Ebbene, mi sono ricreduto.
Per quanto sia irritante come nessun altro per la sua scarsa spina dorsale, non posso negare che questa parodia del mitico Ataru Moroboshi non sia anche un po' vittima di sé stesso e del suo non saper decidere, così come le ragazze sono vittime del loro passato, delle loro ferite psicologiche (altro sberleffo a "Neon Genesis Evangelion"). Katsura, infatti, confessa di aver sofferto tanto a causa degli uomini per l'attrattiva dovuta al suo seno generoso (bel traguardo per una che ha solo sedici anni), la 'nanetta' ha sofferto molto per la sua bassezza, mentre Sekai, anche se non sembra, e non si sa il perché, è molto fragile anch'essa. Ma a Makoto non interessa e fa solo quello che vuole: è insensibile? No, perché quando scoprirà ciò che vuole veramente, lui e Kotonoha non si faranno problemi a dire a Sekai di abortire e levarsi dai piedi...
Alla fine questa serie mi sembra che porti a un grande e generalizzato sberleffo: agli anime, di cui fa molte parodie, alla reginette degli anime amate da tutte le compagne, mentre qua Katsura subisce una serie infinita di angherie, alle storie d'amore scolastiche, che mostra quanto siano soft e innocenti (non vi sembra la versione erotica de "Le Situazioni di lui e lei?"), al Moige, a cui mostra cosa sia veramente un cartone animato erotico, ai genitori, perché denuncia i terribili disastri che la loro assenza porta negli adolescenti. Come si fa a non avere accanto la propria madre se sei incinta a sedici anni? E meno male che a Katsura la madre ha insegnato a fare la limonata, o la sua famiglia ricca la porta a navigare sullo yacht, o la porta e riporta in macchina.
Il tutto sembra molto irrealistico a molti, e realistico ad altri: io mi schiero con la seconda opzione, anche perché, a fine serie, mi sono reso conto di come la storia sia perfettamente allineata con i libri della scrittrice Natsuo Kirino, specialmente a "Grotesque". In essi viene descritta bene la difficile vita degli adolescenti giapponesi, in particolare delle ragazze, come le adolescenti possano raggiungere livelli di cattiveria incredibili, le crudeltà e le violenze a cui il sesso può portare. Personalmente ho gradito molto questa serie (e facevo il tifo per Katsura) e ho trovato ottimo il finale. Del resto si può notare che, nella finzione come nella vita, non è facile distinguere tra il bene e il male, colpevoli e innocenti, poiché, se Sekai era andata all'appuntamento con il coltello in tasca, non significa forse che voleva eliminare anche Katsura? E che, soprattutto, non pensava che l'amica sarebbe stata tanto nemica? Una volta tanto, poi, vedere l'assassino che la fa franca può fare piacere o, da un altro punto di vista, un assassino che viene punito da un assassino ancora peggiore.
Naturalmente non la consiglio a un pubblico di minorenni o di gente facilmente impressionabile. La grafica è modesta, così come il chara, ma, dato che abbiamo un perfetto di esempio di come si può realizzare una serie di dodici episodi perfettamente, ci si può passare sopra. Come voto darei sette e mezzo, ma, non potendo, do otto, precisando che non ho nessun odio per gli anime tratti da visual novel, anzi ne ho visti ottimi esempi ("Fate/Stay Night", "Tsukihime", "Steins;Gate" e, appunto, "School Days").
Visto che ne hanno parlato tutti, voglio esprimere anch'io il mio parere su questa serie e, dato che si è detto tutto sulla trama, non la riassumerò. Grazie ad essa ho imparato che dagli anime non si finisce mai d'imparare, né di trovare una, anche se minima, originalità. Dopo "Neon Genesis Evangelion" credevo di non poter trovare altro che o si ama o si odia, dopo "Mirai Nikki" di non trovare una psicopatica gentile peggiore, e qui ce ne sono pure due! Dopo "Nadesico" di non trovare un ragazzo senza spina dorsale o attrattive particolari e qui Makoto è ben altro che Akito... Ebbene, mi sono ricreduto.
Per quanto sia irritante come nessun altro per la sua scarsa spina dorsale, non posso negare che questa parodia del mitico Ataru Moroboshi non sia anche un po' vittima di sé stesso e del suo non saper decidere, così come le ragazze sono vittime del loro passato, delle loro ferite psicologiche (altro sberleffo a "Neon Genesis Evangelion"). Katsura, infatti, confessa di aver sofferto tanto a causa degli uomini per l'attrattiva dovuta al suo seno generoso (bel traguardo per una che ha solo sedici anni), la 'nanetta' ha sofferto molto per la sua bassezza, mentre Sekai, anche se non sembra, e non si sa il perché, è molto fragile anch'essa. Ma a Makoto non interessa e fa solo quello che vuole: è insensibile? No, perché quando scoprirà ciò che vuole veramente, lui e Kotonoha non si faranno problemi a dire a Sekai di abortire e levarsi dai piedi...
Alla fine questa serie mi sembra che porti a un grande e generalizzato sberleffo: agli anime, di cui fa molte parodie, alla reginette degli anime amate da tutte le compagne, mentre qua Katsura subisce una serie infinita di angherie, alle storie d'amore scolastiche, che mostra quanto siano soft e innocenti (non vi sembra la versione erotica de "Le Situazioni di lui e lei?"), al Moige, a cui mostra cosa sia veramente un cartone animato erotico, ai genitori, perché denuncia i terribili disastri che la loro assenza porta negli adolescenti. Come si fa a non avere accanto la propria madre se sei incinta a sedici anni? E meno male che a Katsura la madre ha insegnato a fare la limonata, o la sua famiglia ricca la porta a navigare sullo yacht, o la porta e riporta in macchina.
Il tutto sembra molto irrealistico a molti, e realistico ad altri: io mi schiero con la seconda opzione, anche perché, a fine serie, mi sono reso conto di come la storia sia perfettamente allineata con i libri della scrittrice Natsuo Kirino, specialmente a "Grotesque". In essi viene descritta bene la difficile vita degli adolescenti giapponesi, in particolare delle ragazze, come le adolescenti possano raggiungere livelli di cattiveria incredibili, le crudeltà e le violenze a cui il sesso può portare. Personalmente ho gradito molto questa serie (e facevo il tifo per Katsura) e ho trovato ottimo il finale. Del resto si può notare che, nella finzione come nella vita, non è facile distinguere tra il bene e il male, colpevoli e innocenti, poiché, se Sekai era andata all'appuntamento con il coltello in tasca, non significa forse che voleva eliminare anche Katsura? E che, soprattutto, non pensava che l'amica sarebbe stata tanto nemica? Una volta tanto, poi, vedere l'assassino che la fa franca può fare piacere o, da un altro punto di vista, un assassino che viene punito da un assassino ancora peggiore.
Naturalmente non la consiglio a un pubblico di minorenni o di gente facilmente impressionabile. La grafica è modesta, così come il chara, ma, dato che abbiamo un perfetto di esempio di come si può realizzare una serie di dodici episodi perfettamente, ci si può passare sopra. Come voto darei sette e mezzo, ma, non potendo, do otto, precisando che non ho nessun odio per gli anime tratti da visual novel, anzi ne ho visti ottimi esempi ("Fate/Stay Night", "Tsukihime", "Steins;Gate" e, appunto, "School Days").
Quando ho iniziato a vedere anime mi sono imposta una regola: vedere dal primo all'ultimo episodio della serie che ho davanti. Giudizi altrui, lentezza nei primi episodi nell'arrivare a un 'dunque', simpatia o meno verso questo o quell'altro personaggio, momenti morti durante lo svolgimento della storia possono precluderne la visione. Allora si vede tutto. Certo non posso negare, essendo donna, di aver provato una forte irritazione sia nei confronti di Makoto, oggetto delle attenzioni sessuali di ogni ragazza presente in quella scuola, sia nei confronti delle figure femminili che appaiono senza personalità, senza dignità, prive di amor proprio tanto da arrivare al nichilismo del proprio Io se il ragazzo in questione non le guarda più.
Un anime da non guardare? No, è un'attenta quanto profonda analisi psicologica e sociale sia del singolo individuo che delle relazioni di gruppo. Quale ragazza dal seno prosperoso non ha subito proposte indecenti, non ha ricevuto apprezzamenti di vario genere, ma, soprattutto, non è stata presa di mira dalle attenzioni sessuali maschili che cercavano di portarla a letto? Quale ragazza innamorata follemente non desidera far fuori la rivale con ogni mezzo? Quale ragazzo, anche il più serio, nel momento in cui riesce ad aver successo con le donne dice 'no grazie'?
Migliori amiche che si tradiscono a vicenda, superficialità, freddezza, noncuranza delle conseguenze delle proprie azioni, gesti estremi. Sarà irritante, disgustoso, porterà a non identificarsi con queste figure umane, che lasceranno senso di amarezza, ma sono di un'attualità terrificante. Quello che vediamo anime è quello che accade ai giorni nostri. Guardate "School Days", non vi piacerà, ma non potete non notare la sua coerenza col mondo in cui viviamo. Un mondo folle.
Un anime da non guardare? No, è un'attenta quanto profonda analisi psicologica e sociale sia del singolo individuo che delle relazioni di gruppo. Quale ragazza dal seno prosperoso non ha subito proposte indecenti, non ha ricevuto apprezzamenti di vario genere, ma, soprattutto, non è stata presa di mira dalle attenzioni sessuali maschili che cercavano di portarla a letto? Quale ragazza innamorata follemente non desidera far fuori la rivale con ogni mezzo? Quale ragazzo, anche il più serio, nel momento in cui riesce ad aver successo con le donne dice 'no grazie'?
Migliori amiche che si tradiscono a vicenda, superficialità, freddezza, noncuranza delle conseguenze delle proprie azioni, gesti estremi. Sarà irritante, disgustoso, porterà a non identificarsi con queste figure umane, che lasceranno senso di amarezza, ma sono di un'attualità terrificante. Quello che vediamo anime è quello che accade ai giorni nostri. Guardate "School Days", non vi piacerà, ma non potete non notare la sua coerenza col mondo in cui viviamo. Un mondo folle.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Mi aspettavo di vedere un ecchi, mi sono ritrovato a vedere, invece, ma solo in apparenza, un anime sentimentale a sfondo scolastico. Makoto (il bravo ragazzo un po' imbranato) è innamorato di Kotonoha (prosperosa, svampita e timida) e viene aiutato da Sekai (dinamica e amicona) a mettersi insieme a lei. Sekai è innamorata segretamente di Makoto, il quale, ben presto, si accorgerà di corrispondere i sentimenti per lei.
Sembra il classico triangolo amoroso, con tutti i cliché soliti per questo tipo di storie. Anche quando Sekai e Makoto sembrano coronare il loro amore e sbagliano non dicendo nulla a Kotonoha, la quale in realtà ne era già a conoscenza, ancora siamo nel banale intreccio tipico del genere di opere a cui ho accennato precedentemente. Addirittura arriva la classica amica d'infanzia di Makoto segretamente innamorata di lui! Fin qui si arriva con una buona dose di sentimentalismo e comicità, ma soprattutto di banalità, benché sia comunque godibile lo stesso.
Poi il tutto cambia, diventa crudo e spietato, con Makoto che riesce a fare sesso con tutte le ragazze nei dintorni infischiandosene prima di Kotonoha (andando con Sekai), poi di Sekai (con l'amica d'infanzia) e poi di tutto il resto (con uno dei personaggi secondari). Arriva addirittura a fare un'orgia con altri personaggi secondari! Sekai scopre di essere incinta (e lo urla a tutti), ma Makoto diventa ancor più insensibile ed egoista, sino a ritornare con Kotonoha che sembrava quasi impazzita dalla delusione di essere stata tradita. La vicenda degenera e Makoto, sempre più cinico, propone a Sekai di abortire, affinché lui possa tornare con Kotonoha, la quale finalmente sembra volersi concedere per non perdere nei confronti della concorrenza. L'anime è diventato un pugno nello stomaco, i personaggi da dolci, gentili e spensierati, sono diventati cattivi, egoisti e folli.
Il finale è ancora più scioccante, di quelli che non ti aspetti, ma di quelli che lasciano a bocca aperta, senza parole.
La vicenda è ovviamente assurda, e decisamente intelligente per come vengono parodiati gli anime appartenenti al genere harem/ecchi/scolastico, ma alla fine diventa drammatica e splatter.
Caldamente consigliato a chi ha la mente aperta a nuove esperienze e ha voglia di vedere qualcosa di diverso.
Mi aspettavo di vedere un ecchi, mi sono ritrovato a vedere, invece, ma solo in apparenza, un anime sentimentale a sfondo scolastico. Makoto (il bravo ragazzo un po' imbranato) è innamorato di Kotonoha (prosperosa, svampita e timida) e viene aiutato da Sekai (dinamica e amicona) a mettersi insieme a lei. Sekai è innamorata segretamente di Makoto, il quale, ben presto, si accorgerà di corrispondere i sentimenti per lei.
Sembra il classico triangolo amoroso, con tutti i cliché soliti per questo tipo di storie. Anche quando Sekai e Makoto sembrano coronare il loro amore e sbagliano non dicendo nulla a Kotonoha, la quale in realtà ne era già a conoscenza, ancora siamo nel banale intreccio tipico del genere di opere a cui ho accennato precedentemente. Addirittura arriva la classica amica d'infanzia di Makoto segretamente innamorata di lui! Fin qui si arriva con una buona dose di sentimentalismo e comicità, ma soprattutto di banalità, benché sia comunque godibile lo stesso.
Poi il tutto cambia, diventa crudo e spietato, con Makoto che riesce a fare sesso con tutte le ragazze nei dintorni infischiandosene prima di Kotonoha (andando con Sekai), poi di Sekai (con l'amica d'infanzia) e poi di tutto il resto (con uno dei personaggi secondari). Arriva addirittura a fare un'orgia con altri personaggi secondari! Sekai scopre di essere incinta (e lo urla a tutti), ma Makoto diventa ancor più insensibile ed egoista, sino a ritornare con Kotonoha che sembrava quasi impazzita dalla delusione di essere stata tradita. La vicenda degenera e Makoto, sempre più cinico, propone a Sekai di abortire, affinché lui possa tornare con Kotonoha, la quale finalmente sembra volersi concedere per non perdere nei confronti della concorrenza. L'anime è diventato un pugno nello stomaco, i personaggi da dolci, gentili e spensierati, sono diventati cattivi, egoisti e folli.
Il finale è ancora più scioccante, di quelli che non ti aspetti, ma di quelli che lasciano a bocca aperta, senza parole.
La vicenda è ovviamente assurda, e decisamente intelligente per come vengono parodiati gli anime appartenenti al genere harem/ecchi/scolastico, ma alla fine diventa drammatica e splatter.
Caldamente consigliato a chi ha la mente aperta a nuove esperienze e ha voglia di vedere qualcosa di diverso.
Guardando questo anime per la seconda volta, spiazzato dalle recensioni contrastanti, mi sono deciso a dire la mia su questa serie. Quando lo guardai la prima volta mi aspettavo la solita storiella slice-of-life scolastica, definizione che calza a pennello alla prima metà della serie, ma poi la trama va a evolversi in modo inaspettato e la storia prende pieghe decisamente anomale.
Chi, dopo aver visto questa serie, sa dire solo che è un harem o che in generale la trama sia scadente, non capisce a mio parere lo spirito dell'opera: la maggior parte degli spettatori vede la mancanza di carattere del protagonista (che non nego essere sul podio dei peggiori di sempre) come un difetto, nonché una lacuna nella narrazione, ma se la cosa fosse voluta e la sua carenza di volontà e decisione fossero atte a far capire l'inettitudine dei ragazzi moderni? Mettendola su questo piano tutta la narrazione prende una piega più sensata e interessante, oltre a dare buoni spunti di riflessione, perché, se è vero che alcune delle vicende sono totalmente irreali, è altrettanto vero che altre sono piuttosto verosimili, come ad esempio il triangolo amoroso alla base della trama.
Dovendo però giudicare la serie nella sua globalità, ci sono alcune incongruenze su cui non si può mettere una pietra sopra, ad esempio: la percentuale di ragazze ninfomani nella scuola dove si svolgono gli accadimenti che tocca l'impossibile tasso del 101%, le case sempre libere quando è ora di fare cose sconce, un ragazzo qualunque con molte più ammiratrici di Richard Gere, e infine c'è da annotare come non ci sia un solo personaggio che non abbia bisogno di uno psicanalista. Trovo molto verosimile invece la voglia che ha Makoto di "tocciare il biscotto" e al contempo improponibile la disponibilità delle ragazze verso di lui.
Dovendo dire due parole sul lato tecnico, non è certo uno dei punti di forza: le animazioni sono scadenti, anche contando che è del 2007, il chara-design è quello che è, la colonna sonora non merita molto e anche la regia poteva fare di meglio.
Tirando le somme, non è certo un capolavoro assoluto, come però non è da buttare a priori. Il mio consiglio è, se non lo avete guardato, fatelo: non garantisco che possa piacere, però, se visto con un occhio attento non solo durante le scene ecchi, sono sicuro che colpirà per la sua drammaticità e saprà certamente stupirvi in più occasioni. Anche se magari non riuscirà a farvi affezionare ad alcun personaggio, causa la brevità della trama e la loro stupidità, il finale vi lascerà con uno strano senso di tristezza/voltastomaco.
Chi, dopo aver visto questa serie, sa dire solo che è un harem o che in generale la trama sia scadente, non capisce a mio parere lo spirito dell'opera: la maggior parte degli spettatori vede la mancanza di carattere del protagonista (che non nego essere sul podio dei peggiori di sempre) come un difetto, nonché una lacuna nella narrazione, ma se la cosa fosse voluta e la sua carenza di volontà e decisione fossero atte a far capire l'inettitudine dei ragazzi moderni? Mettendola su questo piano tutta la narrazione prende una piega più sensata e interessante, oltre a dare buoni spunti di riflessione, perché, se è vero che alcune delle vicende sono totalmente irreali, è altrettanto vero che altre sono piuttosto verosimili, come ad esempio il triangolo amoroso alla base della trama.
Dovendo però giudicare la serie nella sua globalità, ci sono alcune incongruenze su cui non si può mettere una pietra sopra, ad esempio: la percentuale di ragazze ninfomani nella scuola dove si svolgono gli accadimenti che tocca l'impossibile tasso del 101%, le case sempre libere quando è ora di fare cose sconce, un ragazzo qualunque con molte più ammiratrici di Richard Gere, e infine c'è da annotare come non ci sia un solo personaggio che non abbia bisogno di uno psicanalista. Trovo molto verosimile invece la voglia che ha Makoto di "tocciare il biscotto" e al contempo improponibile la disponibilità delle ragazze verso di lui.
Dovendo dire due parole sul lato tecnico, non è certo uno dei punti di forza: le animazioni sono scadenti, anche contando che è del 2007, il chara-design è quello che è, la colonna sonora non merita molto e anche la regia poteva fare di meglio.
Tirando le somme, non è certo un capolavoro assoluto, come però non è da buttare a priori. Il mio consiglio è, se non lo avete guardato, fatelo: non garantisco che possa piacere, però, se visto con un occhio attento non solo durante le scene ecchi, sono sicuro che colpirà per la sua drammaticità e saprà certamente stupirvi in più occasioni. Anche se magari non riuscirà a farvi affezionare ad alcun personaggio, causa la brevità della trama e la loro stupidità, il finale vi lascerà con uno strano senso di tristezza/voltastomaco.
Attenzione: la recensione contiene pesanti spoiler
Anche sforzandomi, anche provando in ogni modo a stravolgere le mie visioni ed essere il più oggettiva possibile, non riesco proprio a far arrivare quest'anime alla sufficienza.
Spinta dalla sua enorme (e immeritata) popolarità, ho deciso di imbarcarmi nella visione di questa serie, che già dai primi episodi mi ha lasciata non poco perplessa. I disegni sono banali e poco curati, i personaggi tutti uguali (a fatica distinguo le protagoniste femminili se non per la lunghezza dei capelli), il ritmo è lento e quasi spossante - verrebbe voglia di entrare nello schermo e dare una svegliata ai personaggi.
La trama all'inizio non è nulla di nuovo: a lui piace lei, ma non ha il coraggio di parlarle, quindi viene aiutato dall'altra che li fa mettere insieme. Il problema è che anche l'altra è innamorata di lui e, siccome la prima è un po' restia a portare il rapporto sul piano fisico, gli propone di fare un po' di "pratica". A parte l'assurdità della situazione, un po' troppo forzata per i miei gusti (ma d'altronde è tipico dei videogiochi erotici), i personaggi sono uno più insopportabile dell'altro. Makoto è un finto timido più indeciso di Kyosuke Kasuga, va dove lo porta il vento, basta che una qualsiasi ragazza gli faccia gli occhi dolci e lui le si concede. Kotonoha è il classicissimo personaggio complessato che sospira anche solo per salutare e balbetta in continuazione, succube di tutto e di tutti. Sekai è all'apparenza un personaggio positivo, ma mi è risultata inevitabilmente piatta e senza spessore.
L'anime poi prende una piega decisamente inaspettata: Makoto, dopo aver provato le gioie del sesso, passa da una ragazza all'altra come un'ape in un campo di fiori, e incredibilmente pare che tutti gli altri individui di sesso maschile presenti a scuola non esistano affatto, perché tutte, ma proprio tutte, vogliono stare con lui (e chissà cosa avrà poi di tanto speciale, visto che non è né bello, né intelligente, né tantomeno simpatico). La svolta vera e propria avviene quando Sekai si scopre incinta (perché il furbone, tra l'altro, si è anche dimenticato di usare precauzioni). Lui si tira indietro e torna tra le braccia di Kotonoha, che nel frattempo lo ha aspettato negando a tutti il fatto che si fossero lasciati, nonostante lui andasse in camporella con mezzo Giappone.
Il finale è qualcosa di assurdo. L'ultima scena in particolare, con Kotonoha che tiene tra le braccia la testa mozzata di Makoto e ha un'espressione angelica sul viso, è tanto macabra quanto scioccante. Di sicuro si è voluto creare qualcosa di innovativo, e indubbiamente gli autori hanno fatto centro se volevano che l'opera catturasse l'attenzione, ma è anche innegabile che il tutto si potesse sviluppare meglio.
Non nego che l'idea di fondo, quella dell'amore negativo, possessivo, della promiscuità, della gelosia e della vendetta, fosse sicuramente buona. Mi ha lasciata però con l'amaro in bocca il fatto che i personaggi manchino di mordente, che il ritmo passi da lento e monotono a serrato e veloce nel corso di pochi minuti, e che ci si focalizzi su episodi irrilevanti come gli insuccessi dell'amico di Makoto (che è un personaggio totalmente inutile). Non mi è piaciuto neppure il voler a tutti i costi inserire il colpo di scena finale così tanto esasperato, pensando di poter salvare undici episodi immeritevoli con una conclusione a sorpresa. Purtroppo non funziona così.
Avrei dato un voto più alto se Makoto avesse avuto almeno un accenno di carattere. Ma così è solo un pezzo di legno che si fa trasportare dalla corrente. Decisamente sconsigliato.
Anche sforzandomi, anche provando in ogni modo a stravolgere le mie visioni ed essere il più oggettiva possibile, non riesco proprio a far arrivare quest'anime alla sufficienza.
Spinta dalla sua enorme (e immeritata) popolarità, ho deciso di imbarcarmi nella visione di questa serie, che già dai primi episodi mi ha lasciata non poco perplessa. I disegni sono banali e poco curati, i personaggi tutti uguali (a fatica distinguo le protagoniste femminili se non per la lunghezza dei capelli), il ritmo è lento e quasi spossante - verrebbe voglia di entrare nello schermo e dare una svegliata ai personaggi.
La trama all'inizio non è nulla di nuovo: a lui piace lei, ma non ha il coraggio di parlarle, quindi viene aiutato dall'altra che li fa mettere insieme. Il problema è che anche l'altra è innamorata di lui e, siccome la prima è un po' restia a portare il rapporto sul piano fisico, gli propone di fare un po' di "pratica". A parte l'assurdità della situazione, un po' troppo forzata per i miei gusti (ma d'altronde è tipico dei videogiochi erotici), i personaggi sono uno più insopportabile dell'altro. Makoto è un finto timido più indeciso di Kyosuke Kasuga, va dove lo porta il vento, basta che una qualsiasi ragazza gli faccia gli occhi dolci e lui le si concede. Kotonoha è il classicissimo personaggio complessato che sospira anche solo per salutare e balbetta in continuazione, succube di tutto e di tutti. Sekai è all'apparenza un personaggio positivo, ma mi è risultata inevitabilmente piatta e senza spessore.
L'anime poi prende una piega decisamente inaspettata: Makoto, dopo aver provato le gioie del sesso, passa da una ragazza all'altra come un'ape in un campo di fiori, e incredibilmente pare che tutti gli altri individui di sesso maschile presenti a scuola non esistano affatto, perché tutte, ma proprio tutte, vogliono stare con lui (e chissà cosa avrà poi di tanto speciale, visto che non è né bello, né intelligente, né tantomeno simpatico). La svolta vera e propria avviene quando Sekai si scopre incinta (perché il furbone, tra l'altro, si è anche dimenticato di usare precauzioni). Lui si tira indietro e torna tra le braccia di Kotonoha, che nel frattempo lo ha aspettato negando a tutti il fatto che si fossero lasciati, nonostante lui andasse in camporella con mezzo Giappone.
Il finale è qualcosa di assurdo. L'ultima scena in particolare, con Kotonoha che tiene tra le braccia la testa mozzata di Makoto e ha un'espressione angelica sul viso, è tanto macabra quanto scioccante. Di sicuro si è voluto creare qualcosa di innovativo, e indubbiamente gli autori hanno fatto centro se volevano che l'opera catturasse l'attenzione, ma è anche innegabile che il tutto si potesse sviluppare meglio.
Non nego che l'idea di fondo, quella dell'amore negativo, possessivo, della promiscuità, della gelosia e della vendetta, fosse sicuramente buona. Mi ha lasciata però con l'amaro in bocca il fatto che i personaggi manchino di mordente, che il ritmo passi da lento e monotono a serrato e veloce nel corso di pochi minuti, e che ci si focalizzi su episodi irrilevanti come gli insuccessi dell'amico di Makoto (che è un personaggio totalmente inutile). Non mi è piaciuto neppure il voler a tutti i costi inserire il colpo di scena finale così tanto esasperato, pensando di poter salvare undici episodi immeritevoli con una conclusione a sorpresa. Purtroppo non funziona così.
Avrei dato un voto più alto se Makoto avesse avuto almeno un accenno di carattere. Ma così è solo un pezzo di legno che si fa trasportare dalla corrente. Decisamente sconsigliato.
E l'amore, il motore delle nostre esistenze, che con i suoi mille ingranaggi muove le corde della nostra anima, d'un tratto si ruppe.
Tutti lo criticano, tutti lo odiano. Perché ne parlano tanto male, mi chiedo? "School Days" è un anime geniale, questa è la realtà! Basta anime ordinari, basta storie che finiscono bene! Quest'opera è originale, e non banale come molti vogliono credere! Cerchiamo di capire il perché.
Esisteva il genere harem, fatto di situazioni spesso comiche in cui un unico protagonista era circondato da una stretta cerchia di fascinose fanciulle. L'amore, quello vero, in queste storie c'entra molto poco; si preferisce parlare piuttosto di fanservice in molti casi. Tale genere è uno dei più prolifici nel panorama dell'animazione giapponese, il che non deve affatto sorprendere. L'harem, sia esso rivolto a un pubblico femminile, o piuttosto a un pubblico maschile, piace; l'harem però è un genere che, seppur gradevole, presenta caratteristiche spesso ripetute, monotone, luoghi comuni. E se esistesse un anime capace di mantenere ciò che piace dell'harem ed evitare la banalità? "School Days" è nato proprio a questo scopo: rivoluzionare l'harem. E ci riesce in pieno, senza dubbio. Un insipido studente delle superiori riesce non solo a fidanzarsi con la ragazza dei suoi sogni, ma a far cadere ai suoi piedi qualunque ragazza lo avvicini! Che cosa abbia di tanto attraete Itou Makoto ce lo stiamo chiedendo tutti, eppure, questo ragazzo, per qualche assurda ragione, piace. E lui, da buon perverso, decide di approfittarne. E, se quella che si viene creando puntata dopo puntata è una situazione che farebbe impallidire il più romantico spettatore e far sorridere il più cinico, ebbene, sappiate che tale situazione non è poi così assurda. Il comportamento di Makoto non è altro che l'estrema conseguenza del comportamento di coloro che, non avendo ottenuto nulla dalla vita, essendosi resi conto di non aver mai vissuto le proprie esistenze, vogliono evadere dal quotidiano. Makoto non è un cinico mostro, ma un ragazzo normale. All'inizio timido e riservato, non appena conosce l'amore abbandona il lato razionale che fino ad allora aveva caratterizzato la sua esistenza e si lascia prendere dall'istinto, non riflettendo adeguatamente su quanto accade intorno a lui. L'istinto lo fa agire in una maniera scorretta e rare volte si accorgerà di stare sbagliando. Le sue bugie però lo intrappoleranno per sempre... Se la situazione diventa paradossale man mano che ci avviciniamo all'apocalisse finale, è soprattutto a causa dell'universo femminile che circonda il protagonista: ne abbiamo una per ogni tipo, la timida, la solare, la yandere, la tsundere... Tutte consapevoli dell'infedeltà di Makoto e tutte innamorate di Makoto. Per questo non mi permetterei mai di affermare che quest'anime è assurdo. E il finale non è poi così ridicolo: che fine poteva mai fare un tipo del genere? Sposarsele forse tutte quelle ragazze? Suvvia, torniamo coi piedi per terra: in quest'anime c'è molta più realtà di quel che si possa pensare!
L'anime, purtroppo, pur avendo una trama da 10 sotto un profilo psicologico e pur avendo una colonna sonora che ho molto gradito, non merita l'eccellenza: il disegno è più volte trascurato, le ragazze sono tutte con i medesimi fisici, le animazioni non sono degne di nota. Dunque, il mio voto sarà così distribuito:
Trama: 10.
Disegno: 5.
Animazioni: 6.
Sonoro: 8.
Voto finale: 7.
Tutti lo criticano, tutti lo odiano. Perché ne parlano tanto male, mi chiedo? "School Days" è un anime geniale, questa è la realtà! Basta anime ordinari, basta storie che finiscono bene! Quest'opera è originale, e non banale come molti vogliono credere! Cerchiamo di capire il perché.
Esisteva il genere harem, fatto di situazioni spesso comiche in cui un unico protagonista era circondato da una stretta cerchia di fascinose fanciulle. L'amore, quello vero, in queste storie c'entra molto poco; si preferisce parlare piuttosto di fanservice in molti casi. Tale genere è uno dei più prolifici nel panorama dell'animazione giapponese, il che non deve affatto sorprendere. L'harem, sia esso rivolto a un pubblico femminile, o piuttosto a un pubblico maschile, piace; l'harem però è un genere che, seppur gradevole, presenta caratteristiche spesso ripetute, monotone, luoghi comuni. E se esistesse un anime capace di mantenere ciò che piace dell'harem ed evitare la banalità? "School Days" è nato proprio a questo scopo: rivoluzionare l'harem. E ci riesce in pieno, senza dubbio. Un insipido studente delle superiori riesce non solo a fidanzarsi con la ragazza dei suoi sogni, ma a far cadere ai suoi piedi qualunque ragazza lo avvicini! Che cosa abbia di tanto attraete Itou Makoto ce lo stiamo chiedendo tutti, eppure, questo ragazzo, per qualche assurda ragione, piace. E lui, da buon perverso, decide di approfittarne. E, se quella che si viene creando puntata dopo puntata è una situazione che farebbe impallidire il più romantico spettatore e far sorridere il più cinico, ebbene, sappiate che tale situazione non è poi così assurda. Il comportamento di Makoto non è altro che l'estrema conseguenza del comportamento di coloro che, non avendo ottenuto nulla dalla vita, essendosi resi conto di non aver mai vissuto le proprie esistenze, vogliono evadere dal quotidiano. Makoto non è un cinico mostro, ma un ragazzo normale. All'inizio timido e riservato, non appena conosce l'amore abbandona il lato razionale che fino ad allora aveva caratterizzato la sua esistenza e si lascia prendere dall'istinto, non riflettendo adeguatamente su quanto accade intorno a lui. L'istinto lo fa agire in una maniera scorretta e rare volte si accorgerà di stare sbagliando. Le sue bugie però lo intrappoleranno per sempre... Se la situazione diventa paradossale man mano che ci avviciniamo all'apocalisse finale, è soprattutto a causa dell'universo femminile che circonda il protagonista: ne abbiamo una per ogni tipo, la timida, la solare, la yandere, la tsundere... Tutte consapevoli dell'infedeltà di Makoto e tutte innamorate di Makoto. Per questo non mi permetterei mai di affermare che quest'anime è assurdo. E il finale non è poi così ridicolo: che fine poteva mai fare un tipo del genere? Sposarsele forse tutte quelle ragazze? Suvvia, torniamo coi piedi per terra: in quest'anime c'è molta più realtà di quel che si possa pensare!
L'anime, purtroppo, pur avendo una trama da 10 sotto un profilo psicologico e pur avendo una colonna sonora che ho molto gradito, non merita l'eccellenza: il disegno è più volte trascurato, le ragazze sono tutte con i medesimi fisici, le animazioni non sono degne di nota. Dunque, il mio voto sarà così distribuito:
Trama: 10.
Disegno: 5.
Animazioni: 6.
Sonoro: 8.
Voto finale: 7.
"School Days" è un anime che prende spunto da un eroge, prodotto nel 2007 da Lantis, Avex Entertainment, Pony Canyon Studios e Marvelous Entertainment.
Trama
Prendete un anime medio che ha come argomento principale l'harem, inseriteci un protagonista orribile e avete fatto "School Days". Mi spiego meglio: "School Days" è l'inverso di un sentimentale, è un disastro che ha come protagonista una persona approfittatrice e meschina, senza cuore e inutile sotto tutti i punti di vista. Partiamo però con ordine. Impareremo a conoscere Itou Makoto, il protagonista di questa storia, che in modo molto innocente si innamora di una ragazza chiamata Kotonoha Katsura. Ad aiutarlo a conquistarla ci sarà un'altra ragazza, chiamata Saionji Sekai, che fungerà un po' da mentore e un po' da aiutante del protagonista. Tutto sembra quindi nella norma di un anime harem, se non fosse per il fatto che il protagonista ha continuamente bisogno di un sostegno morale da parte di qualcuno. Tra le altre cose, questo Makoto è anche stupido, e per questo motivo continuerà sempre e costantemente a creare situazioni orribili tra di sé e la sua ragazza, Kotonoha. Fin qui, ancora una volta tutto perfetto, ma questo è solo l'inizio. Pian piano il protagonista si circonderà di ragazze, e, senza pensarci troppo, deciderà di, perdonate il termine poco consono, "farsele" tutte, pretendendo una innocenza che non è insita in lui. E' per questo motivo che la serie di situazioni che si verificheranno saranno tutte al 90% per colpa di Makoto o a causa sua, fino a raggiungere un epilogo davvero fuori luogo e per niente consono all'anime. La trama in sé e per sé si salva, dopo tutto un harem un po' particolare non fa mai male, ma l'elemento che sgretola tutto come un castello di carte è il protagonista, talmente irritante che mi sono trovato molte volte in una condizione di forte nervosismo, date le ingiustizie da lui compiute. Come se tutto ciò non bastasse, le ragazze vengono continuamente prese in giro dalle situazioni che si verificano a mo' di catena di S. Antonio, portando o una o l'altra a imbarazzo, pazzia o pianti irrefrenabili. E ciò è solo la punta dell'iceberg. La caratterizzazione dei personaggi è veramente sommaria: salvo alcuni "primari", tutti gli altri personaggi non hanno senso di esistere, se non per aumentare il "brodo" con altre scene piene di pause, in cui questi personaggi fanno azioni inutili ai fini della trama.
Lato tecnico
Dal punto di vista tecnico quest'anime non è malaccio; come alcuni sapranno, non è mia abitudine mettere lo stile grafico in prima posizione, ma c'è comunque da dire una cosa: personaggi talvolta sproporzionati o in posizioni troppo statiche costellano le scene di quest'anime come il cacio sui maccheroni. Come se non bastasse, l'animazione raggiunge veramente la minima banda dell'animazione del 2007, lasciando più largo spazio a un character design povero e ricco di errori. Dal punto di vista sonoro possiamo ascoltare buone tracce, orecchiabili e consone alle situazioni.
Commento finale
"School Days" è una trappola per principianti: parte come un anime simpatico e carino, finisce come un anime inutilmente drammatico e pazzoide. Devo essere completamente sincero: il motivo per cui l'ho guardato è stato per un "challenge" personale. In molti dicono che quest'anime sia brutto, ma voglio sfatare un mito: non è l'anime che è brutto, ma il protagonista nel contesto. Lo consiglio? No, non lo consiglio minimamente. Sicuramente, rispetto ad altri anime (EHM, Kiss X Sis...), questo ha una trama leggermente più ispirata e solida, ma non è niente per cui gridare al miracolo. Detto questo, tra momenti che ricordano "Higurashi", e momenti che ricordano una soap opera di quarta categoria, "School Days" non riesce a brillare come i produttori hanno sperato di fare.
Voto finale: non lo so. Non so realmente che mettere. Quest'anime non merita un voto, merita di essere lasciato nel dimenticatoio dell'animazione giapponese. E' un lavoro ignobile solo per il protagonista, e questo mi fa arrabbiare non poco. Controvoglia, si becca un 3.
Qualità fansub: ho seguito l'unico fansub disponibile, i 3FS. Nulla di che, avrebbero dovuto prestare una maggiore cura nella sintassi e nella grammatica. Media.
Trama
Prendete un anime medio che ha come argomento principale l'harem, inseriteci un protagonista orribile e avete fatto "School Days". Mi spiego meglio: "School Days" è l'inverso di un sentimentale, è un disastro che ha come protagonista una persona approfittatrice e meschina, senza cuore e inutile sotto tutti i punti di vista. Partiamo però con ordine. Impareremo a conoscere Itou Makoto, il protagonista di questa storia, che in modo molto innocente si innamora di una ragazza chiamata Kotonoha Katsura. Ad aiutarlo a conquistarla ci sarà un'altra ragazza, chiamata Saionji Sekai, che fungerà un po' da mentore e un po' da aiutante del protagonista. Tutto sembra quindi nella norma di un anime harem, se non fosse per il fatto che il protagonista ha continuamente bisogno di un sostegno morale da parte di qualcuno. Tra le altre cose, questo Makoto è anche stupido, e per questo motivo continuerà sempre e costantemente a creare situazioni orribili tra di sé e la sua ragazza, Kotonoha. Fin qui, ancora una volta tutto perfetto, ma questo è solo l'inizio. Pian piano il protagonista si circonderà di ragazze, e, senza pensarci troppo, deciderà di, perdonate il termine poco consono, "farsele" tutte, pretendendo una innocenza che non è insita in lui. E' per questo motivo che la serie di situazioni che si verificheranno saranno tutte al 90% per colpa di Makoto o a causa sua, fino a raggiungere un epilogo davvero fuori luogo e per niente consono all'anime. La trama in sé e per sé si salva, dopo tutto un harem un po' particolare non fa mai male, ma l'elemento che sgretola tutto come un castello di carte è il protagonista, talmente irritante che mi sono trovato molte volte in una condizione di forte nervosismo, date le ingiustizie da lui compiute. Come se tutto ciò non bastasse, le ragazze vengono continuamente prese in giro dalle situazioni che si verificano a mo' di catena di S. Antonio, portando o una o l'altra a imbarazzo, pazzia o pianti irrefrenabili. E ciò è solo la punta dell'iceberg. La caratterizzazione dei personaggi è veramente sommaria: salvo alcuni "primari", tutti gli altri personaggi non hanno senso di esistere, se non per aumentare il "brodo" con altre scene piene di pause, in cui questi personaggi fanno azioni inutili ai fini della trama.
Lato tecnico
Dal punto di vista tecnico quest'anime non è malaccio; come alcuni sapranno, non è mia abitudine mettere lo stile grafico in prima posizione, ma c'è comunque da dire una cosa: personaggi talvolta sproporzionati o in posizioni troppo statiche costellano le scene di quest'anime come il cacio sui maccheroni. Come se non bastasse, l'animazione raggiunge veramente la minima banda dell'animazione del 2007, lasciando più largo spazio a un character design povero e ricco di errori. Dal punto di vista sonoro possiamo ascoltare buone tracce, orecchiabili e consone alle situazioni.
Commento finale
"School Days" è una trappola per principianti: parte come un anime simpatico e carino, finisce come un anime inutilmente drammatico e pazzoide. Devo essere completamente sincero: il motivo per cui l'ho guardato è stato per un "challenge" personale. In molti dicono che quest'anime sia brutto, ma voglio sfatare un mito: non è l'anime che è brutto, ma il protagonista nel contesto. Lo consiglio? No, non lo consiglio minimamente. Sicuramente, rispetto ad altri anime (EHM, Kiss X Sis...), questo ha una trama leggermente più ispirata e solida, ma non è niente per cui gridare al miracolo. Detto questo, tra momenti che ricordano "Higurashi", e momenti che ricordano una soap opera di quarta categoria, "School Days" non riesce a brillare come i produttori hanno sperato di fare.
Voto finale: non lo so. Non so realmente che mettere. Quest'anime non merita un voto, merita di essere lasciato nel dimenticatoio dell'animazione giapponese. E' un lavoro ignobile solo per il protagonista, e questo mi fa arrabbiare non poco. Controvoglia, si becca un 3.
Qualità fansub: ho seguito l'unico fansub disponibile, i 3FS. Nulla di che, avrebbero dovuto prestare una maggiore cura nella sintassi e nella grammatica. Media.
Quest'anime si può riassumere in due parole: poco credibile. Per i primi tre-quattro episodi è passabile, ma superato quest'inizio abbastanza verosimile inizia progressivamente a perdere di significato. Nota davvero dolente di quest'anime sono i personaggi, che non sono quasi per niente caratterizzati psicologicamente, salvo due tentativi sfociati nel nulla. Le uniche motivazioni che spingono ad agire i personaggi sono gli istinti. Altra nota negativa per quanto riguarda i personaggi è l'evoluzione che hanno nella storia, un'evoluzione forzata a cui si assiste in attesa di una motivazione che, però, non arriva mai. Il protagonista maschile da timido e sincero ragazzo diventa, nel giro di pochissimo, un insensibile rubacuori che non si cura di niente se non del suo piacere fisico; le protagoniste femminili, sopratutto negli ultimi episodi, sembrano uscite da un hentai. Le ragazze in quest'anime sono del tutto insensibili, s'illudono di amare Itou Makoto (nome del protagonista), ma quello che vogliono è solo un pezzo di lui da mostrare alle altre come trofeo. Solo una ragazza (Kiyoura Setsuna, la migliore amica di una delle due protagoniste), in un paio da casi, fa una riflessione sulla situazione, ma anche lei <b>
Guardatelo solo se avete visto tutto e non sapete cosa vedere, altrimenti evitatelo. Quest'anime lascia davvero l'amaro in bocca, con tante serie davvero belle che non vengono prodotte perdono tempo a realizzare queste "cose". Chi capisce i giapponesi è davvero bravo.
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
</b> alla fine finisce per cedere al nulla dei piaceri istintuali <b>[fine spoiler]</b>. I personaggi sono così vuoti che non si riesce a parteggiare per nessuno, salvo facendo riflessioni sulle singole situazioni che si trovano ad affrontare. Unica nota positiva sono i disegni, davvero ben fatti, e la grafica molto curata; per il resto non ho nient'altro di positivo da dire. Per quanto riguarda la conclusione di quest'anime devo dire che è davvero inaspettata, non si può definire altrimenti. Una fine sì inaspettata, però quasi giustificata dalla pochezza dei personaggi.Guardatelo solo se avete visto tutto e non sapete cosa vedere, altrimenti evitatelo. Quest'anime lascia davvero l'amaro in bocca, con tante serie davvero belle che non vengono prodotte perdono tempo a realizzare queste "cose". Chi capisce i giapponesi è davvero bravo.
L'anime raggiunge la sufficienza solo per un finale che tutto sommato è abbastanza originale, anche se manca del tutto di logica; un anime che parte benino, proponendosi come la classica commedia scolastica, che parla di un amore a tre, ma che poi sfocia nel grottesco quando il protagonista perde la distinzione sentimento-sesso e dà libero sfogo ai suoi istinti. Peccato che manchi della ben che minima logica, non vi sia nessuna sensibilità e nessun senso etico, ma menefreghismo totale verso gli altri; tutto questo sviluppato in modo troppo surreale per essere ben che minimamente verosimile, con la complicità delle ragazze, paragonabili alle attrici di un filmino porno. Tutto questo per concludersi in una orgia di sadismo estremo senza nessuno sviluppo psicologico: sembra quasi che i personaggi vivano in una realtà parallela dove manca completamente il lato umano delle persone.
Diciamo che, vista la sua durata, merita una visione, solo per vedere dove si può spingere la perversione dell'autore.
Diciamo che, vista la sua durata, merita una visione, solo per vedere dove si può spingere la perversione dell'autore.
Ho iniziato a vedere quest'anime perché ovviamente me l'hanno consigliato in molti, e devo dire che m'è piaciuto molto. "School days" non è la solita storia scolastica in cui un ragazzo si innamora di un'altra ragazza, ma è una storia molto particolare e piena di colpi di scena. Secondo me il bello di quest'anime sta appunto nei colpi di scena; si parte subito dal pensare una cosa per poi rimanerne veramente a bocca aperta.
Se invece si deve guardare al lato "umano", secondo me la serie esprime bene (ma in modo troppo esagerato) molti comportamenti tipici degli adolescenti, anche se, ripeto, molto esageratamente.
Lo consiglio a tutti, e non perdetevi il finale.
Se invece si deve guardare al lato "umano", secondo me la serie esprime bene (ma in modo troppo esagerato) molti comportamenti tipici degli adolescenti, anche se, ripeto, molto esageratamente.
Lo consiglio a tutti, e non perdetevi il finale.
"Brutto" è l'unica parola che mi viene in mente per descrivere quest'anime. Di solito amo guardare quelli che contengono scene splatter o di sangue, ma ho trovato quest'anime davvero brutto. Esso vanta personaggi pesanti e antipatici. Il protagonista, Makoto, che all'inizio non sa nemmeno da che parte è girato, diventa nel giro di un paio di episodi un dongiovanni desiderato da tutte le ragazze della scuola, che fino al giorno prima non sapevano nemmeno chi fosse.
Sekai è la classica amica vipera voltafaccia che, con la scusa di fare pratica per aiutare Makoto a conquistare Kotonoha, lo seduce visibilmente già dalla prima puntata, con le sue proposte senza senso che lui oltretutto accetta anche.
Kotonoha è una ragazza troppo ingenua per quanto mi riguarda, che dentro di sé ha, a mio avviso una rabbia repressa che infatti scoppia nel finale ridicolo.
Ho avuto la possibilità di vedere tutti i diversi finali, dagli happy ending alle varie morti dei protagonisti e sono rimasta sempre più disgustata. A metà della serie provavo un odio smisurato verso tutti i personaggi, ma nonostante tutto ho portato avanti la visione per vedere cosa concludevano. A mio avviso non hanno concluso nulla, "School Days" è una storia con un finale irreale. Mi sono inoltre sempre chiesta dove fossero i genitori di tutti. Ogni personaggio andava e veniva all'ora che voleva come se nulla fosse e alla fine nessuno si è chiesto che fine avessero fatto i loro figli. Insomma, non lo consiglio, l'ho trovato un anime vuoto e ripetitivo.
Sekai è la classica amica vipera voltafaccia che, con la scusa di fare pratica per aiutare Makoto a conquistare Kotonoha, lo seduce visibilmente già dalla prima puntata, con le sue proposte senza senso che lui oltretutto accetta anche.
Kotonoha è una ragazza troppo ingenua per quanto mi riguarda, che dentro di sé ha, a mio avviso una rabbia repressa che infatti scoppia nel finale ridicolo.
Ho avuto la possibilità di vedere tutti i diversi finali, dagli happy ending alle varie morti dei protagonisti e sono rimasta sempre più disgustata. A metà della serie provavo un odio smisurato verso tutti i personaggi, ma nonostante tutto ho portato avanti la visione per vedere cosa concludevano. A mio avviso non hanno concluso nulla, "School Days" è una storia con un finale irreale. Mi sono inoltre sempre chiesta dove fossero i genitori di tutti. Ogni personaggio andava e veniva all'ora che voleva come se nulla fosse e alla fine nessuno si è chiesto che fine avessero fatto i loro figli. Insomma, non lo consiglio, l'ho trovato un anime vuoto e ripetitivo.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Generalmente tendo a inserire degli aggettivi rappresentativi prima di cominciare la vera e propria recensione. Per quest'anime non ci sono parole. Indescrivibile, nonsense, oserei dire, tanto che Beautiful gli fa un baffo. Mi trovo veramente spiazzato e per questo ho intenzione di recensirlo commentandolo dall'inizio alla fine.
Sappiamo che gli anime che derivano da videogiochi non hanno proprio senso, però qui si è veramente al paradosso.
Makoto è un semplicissimo ragazzo che si innamora di Kotonoha Katsura, che prende il suo stesso treno. Però i due non si conoscono e il loro incontro viene favorito da Sekai Saionji, compagna di banco di Makoto.
I due si fidanzano, ma Sekai per farsi ringraziare da Makoto lo bacia. Makoto di conseguenza si dimentica di Kotonoha e si fissa con Sekai tradendo la ragazza dai capelli violetto. Fin qui sembra quasi normale; pensare che tutta questa storia si potesse evitare perché è irreale ciò che è successo mi dà ai nervi.
Le prime 6 puntate praticamente ci mostrano questo. Nelle successive 6 puntate da un anime sentimentale si passa a un anime ecchi, in cui il protagonista decide di farsi tutte: ci potrebbe anche stare, ma le motivazioni che ne escono fuori sono assurde. Una perché deve partire bacia e fa l'amore con Makoto. Questa però è la migliore amica di Sekai, che giustamente è diventata la ragazza ufficiale di Makoto.
Le assurdità non finiscono qui. Sekai scopre tutto quello che ha fatto Makoto e, al posto di mandarlo a quel paese, decide di dirgli che è incinta. Ma perché? Sei stata tradita con altre cinque ragazze, se ne è fregato di te, ha già tradito altre volte e quindi si pensa sia solito far 'ste cose e tu ci stai ancora dietro perdendoci tempo? Irrealtà assoluta.
Da qui comincio con il finale.
Le ultime due puntate prendono una piega stile horror/splatter. Sekai, la falsa incinta, decide di uccidere Makoto perché non vuole prendersi le sue responsabilità - che tra l'altro non ha visto che non è incinta! Di tutta conseguenza Kotonoha (sì, sempre la prima che è stata tradita) decide di uccidere Sekai perché è tutta colpa sua - l'ha capito a scoppio ritardato.
Questa è la storia, se storia si può definire. Questo, oserei dire, è il mondo parallelo e contorto dell'autore, in cui le ragazze timide che con il proprio ragazzo si trovano in difficoltà se si baciano se ne vanno con il primo che capita e ci fanno l'amore (quello che succede tra Kotonoha e Sanagawa), in cui si tradisce senza pudore, in cui l'amicizia non esiste ma solo il sesso. Sinceramente ho trovato difficoltà a seguire "School Days", però lasciava l'interesse. Cioè la curiosità di capire ciò che succedeva e la voglia di scoprire quello che passava per la testa dei personaggi ti spingeva a vederle 'ste puntate, ma poi non si arrivava a niente, nulla di nulla, se non sesso, tradimenti e (come si dice da me) "curtigghiu". E' una parola palermitana, ma riassume perfettamente quello che succede in quest'anime. Pettegolezzi, false voci, camere nascoste che riprendono atti sessuali che poi verranno mostrati al pubblico: capiamoci, un'assurdità!
I disegni fanno passare da voto 1 a voto 2 la serie. Nonostante la loro assurdità sono carini i personaggi; ma perché farli così giovani? Cioè, mentre guardavo un episodio con un amico accanto, questo non ha fatto altro che dirmi che sembravano ragazzi delle elementari molto sviluppati sessualmente ma non fisicamente, e sono perfettamente d'accordo.
Sinceramente, quest'anime non lascia niente se non delusione interiore e ti lascia capire come perdere tempo possa dare molto fastidio.
Spero che nessuno lo guardi, non è consigliabile neanche a chi ama il trash.
Generalmente tendo a inserire degli aggettivi rappresentativi prima di cominciare la vera e propria recensione. Per quest'anime non ci sono parole. Indescrivibile, nonsense, oserei dire, tanto che Beautiful gli fa un baffo. Mi trovo veramente spiazzato e per questo ho intenzione di recensirlo commentandolo dall'inizio alla fine.
Sappiamo che gli anime che derivano da videogiochi non hanno proprio senso, però qui si è veramente al paradosso.
Makoto è un semplicissimo ragazzo che si innamora di Kotonoha Katsura, che prende il suo stesso treno. Però i due non si conoscono e il loro incontro viene favorito da Sekai Saionji, compagna di banco di Makoto.
I due si fidanzano, ma Sekai per farsi ringraziare da Makoto lo bacia. Makoto di conseguenza si dimentica di Kotonoha e si fissa con Sekai tradendo la ragazza dai capelli violetto. Fin qui sembra quasi normale; pensare che tutta questa storia si potesse evitare perché è irreale ciò che è successo mi dà ai nervi.
Le prime 6 puntate praticamente ci mostrano questo. Nelle successive 6 puntate da un anime sentimentale si passa a un anime ecchi, in cui il protagonista decide di farsi tutte: ci potrebbe anche stare, ma le motivazioni che ne escono fuori sono assurde. Una perché deve partire bacia e fa l'amore con Makoto. Questa però è la migliore amica di Sekai, che giustamente è diventata la ragazza ufficiale di Makoto.
Le assurdità non finiscono qui. Sekai scopre tutto quello che ha fatto Makoto e, al posto di mandarlo a quel paese, decide di dirgli che è incinta. Ma perché? Sei stata tradita con altre cinque ragazze, se ne è fregato di te, ha già tradito altre volte e quindi si pensa sia solito far 'ste cose e tu ci stai ancora dietro perdendoci tempo? Irrealtà assoluta.
Da qui comincio con il finale.
Le ultime due puntate prendono una piega stile horror/splatter. Sekai, la falsa incinta, decide di uccidere Makoto perché non vuole prendersi le sue responsabilità - che tra l'altro non ha visto che non è incinta! Di tutta conseguenza Kotonoha (sì, sempre la prima che è stata tradita) decide di uccidere Sekai perché è tutta colpa sua - l'ha capito a scoppio ritardato.
Questa è la storia, se storia si può definire. Questo, oserei dire, è il mondo parallelo e contorto dell'autore, in cui le ragazze timide che con il proprio ragazzo si trovano in difficoltà se si baciano se ne vanno con il primo che capita e ci fanno l'amore (quello che succede tra Kotonoha e Sanagawa), in cui si tradisce senza pudore, in cui l'amicizia non esiste ma solo il sesso. Sinceramente ho trovato difficoltà a seguire "School Days", però lasciava l'interesse. Cioè la curiosità di capire ciò che succedeva e la voglia di scoprire quello che passava per la testa dei personaggi ti spingeva a vederle 'ste puntate, ma poi non si arrivava a niente, nulla di nulla, se non sesso, tradimenti e (come si dice da me) "curtigghiu". E' una parola palermitana, ma riassume perfettamente quello che succede in quest'anime. Pettegolezzi, false voci, camere nascoste che riprendono atti sessuali che poi verranno mostrati al pubblico: capiamoci, un'assurdità!
I disegni fanno passare da voto 1 a voto 2 la serie. Nonostante la loro assurdità sono carini i personaggi; ma perché farli così giovani? Cioè, mentre guardavo un episodio con un amico accanto, questo non ha fatto altro che dirmi che sembravano ragazzi delle elementari molto sviluppati sessualmente ma non fisicamente, e sono perfettamente d'accordo.
Sinceramente, quest'anime non lascia niente se non delusione interiore e ti lascia capire come perdere tempo possa dare molto fastidio.
Spero che nessuno lo guardi, non è consigliabile neanche a chi ama il trash.
Quest'anime non so classificarlo nemmeno come categoria; mi spiego: parte come un normalissimo shoujo scolastico, si evolve in qualcosa riservato a un pubblico decisamente più maturo e finisce per sfociare brutalmente in un genere che non c'entra niente con i primi due, che non rivelerò per evitare spoiler. L'unica nota positiva che riesco a dargli sono i disegni, precisi e con colori vivaci.
La trama invece lascia molto a desiderare: si creano situazioni fuori dal comune, i personaggi hanno un'evoluzione troppo forzata. Il protagonista da timido e insicuro diventa un arrogante pretenzioso, ma nessun personaggio mantiene un atteggiamento "sano", sono presenti troppe forzature nei comportamenti dei personaggi e questa è una cosa che proprio non ho apprezzato.
Quest'anime vuole fare troppo, vuole vedere troppo, la storia non si sviluppa sui protagonisti, ma sono loro che si adattano a dove deve arrivare la storia e questo è il principale motivo per cui non l'ho apprezzato.
La trama invece lascia molto a desiderare: si creano situazioni fuori dal comune, i personaggi hanno un'evoluzione troppo forzata. Il protagonista da timido e insicuro diventa un arrogante pretenzioso, ma nessun personaggio mantiene un atteggiamento "sano", sono presenti troppe forzature nei comportamenti dei personaggi e questa è una cosa che proprio non ho apprezzato.
Quest'anime vuole fare troppo, vuole vedere troppo, la storia non si sviluppa sui protagonisti, ma sono loro che si adattano a dove deve arrivare la storia e questo è il principale motivo per cui non l'ho apprezzato.
Ho appena finito di vedere quest'anime dopo tanti ripensamenti, incuriosita dalle recensioni contrastanti: devo dire che non mi è sembrato un capolavoro; il character design è piuttosto anonimo così come la colonna sonora, che non spicca, a parte qualche brano più "sentito", le sigle anche. La storia è vista e rivista, come tutti sanno, e parte abbastanza leggera, ma a partire da metà serie l'atmosfera cambia con un graduale incupirsi della situazione fino ad arrivare al finale giudicato da molti esageratamente violento: dei cenni che sarebbe stato così c'erano già negli episodi precedenti, e poi io ero preparata a quello che mi aspettava, eppure un po' mi ha lasciato l'amaro in bocca, perché non credo che certi personaggi sarebbero arrivati a tanto, viste le premesse iniziali, e non credo neanche che fossero cattivi, in fondo. Ma se la storia degenera man mano rispetto all'inizio è proprio perché ognuno dei personaggi si interessa solo ed esclusivamente al proprio piacere personale per tutto l'arco della vicenda, senza badare ai sentimenti degli altri, nemmeno delle persone più care.
Ciò riflette la pura realtà di tutti i giorni, anche se in un quadro veramente desolante degli adolescenti di oggi, perennemente nascosti dietro un telefonino perché incapaci di rapportarsi con gli altri, anche se non tutti arrivano a certi estremi - di certo le situazioni che si vedono nell'anime sono diffusissime al giorno d'oggi, basta accendere la televisione per vedere quanto i delitti passionali siano diventati all'ordine del giorno.
La serie per me è stata scorrevole, l'ho vista in poche ore tutta d'un fiato, e i personaggi sono il suo punto di forza, soprattutto i tre principali. Makoto da protagonista imbranato e da bravo ragazzo, che ha occhi solo per una ragazza, diventa un inetto senza cuore, si rivela un immaturo, uno stallone capace di usare le ragazze solo come oggetti e anzi si fa usare a sua volta come una marionetta da loro, scrollandosi di dosso ogni responsabilità e dimostrando di non avere carattere. Sekai sembra agire in modo disinteressato e sembra la più spontanea di tutti, si rivela un'opportunista che mira solo ai propri scopi mentendo pesantemente pur di tenersi stretto Makoto, che la tradisce ripetutamente. Kotonoha invece sembra la solita maggiorata timida e incapace di avere a che fare con l'altro sesso, per poi rivelarsi più calcolatrice e fredda di quanto sembri, anche se riconosco che se ha perso la lucidità mentale è stato soprattutto per il modo in cui Makoto ha tradito ripetutamente la sua fiducia, fatto che lei si ostina a negare tornando (anche se per poco) nelle sue braccia negli ultimi episodi.
Nonostante l'anime sia tratto da un gioco erotico, le varie psicologie sono così intricate e ben rappresentate mentre evolvono di volta in volta, nonché realistiche e lucide nella loro follia; a distanza di poche ore dall'ultimo episodio ancora ci rifletto sopra: di certo "School Days" è un anime originale, un finto shoujo con un finale amaro e con personaggi caratterizzati alla perfezione: consigliato a chi cerca un anime diverso dai soliti.
Ciò riflette la pura realtà di tutti i giorni, anche se in un quadro veramente desolante degli adolescenti di oggi, perennemente nascosti dietro un telefonino perché incapaci di rapportarsi con gli altri, anche se non tutti arrivano a certi estremi - di certo le situazioni che si vedono nell'anime sono diffusissime al giorno d'oggi, basta accendere la televisione per vedere quanto i delitti passionali siano diventati all'ordine del giorno.
La serie per me è stata scorrevole, l'ho vista in poche ore tutta d'un fiato, e i personaggi sono il suo punto di forza, soprattutto i tre principali. Makoto da protagonista imbranato e da bravo ragazzo, che ha occhi solo per una ragazza, diventa un inetto senza cuore, si rivela un immaturo, uno stallone capace di usare le ragazze solo come oggetti e anzi si fa usare a sua volta come una marionetta da loro, scrollandosi di dosso ogni responsabilità e dimostrando di non avere carattere. Sekai sembra agire in modo disinteressato e sembra la più spontanea di tutti, si rivela un'opportunista che mira solo ai propri scopi mentendo pesantemente pur di tenersi stretto Makoto, che la tradisce ripetutamente. Kotonoha invece sembra la solita maggiorata timida e incapace di avere a che fare con l'altro sesso, per poi rivelarsi più calcolatrice e fredda di quanto sembri, anche se riconosco che se ha perso la lucidità mentale è stato soprattutto per il modo in cui Makoto ha tradito ripetutamente la sua fiducia, fatto che lei si ostina a negare tornando (anche se per poco) nelle sue braccia negli ultimi episodi.
Nonostante l'anime sia tratto da un gioco erotico, le varie psicologie sono così intricate e ben rappresentate mentre evolvono di volta in volta, nonché realistiche e lucide nella loro follia; a distanza di poche ore dall'ultimo episodio ancora ci rifletto sopra: di certo "School Days" è un anime originale, un finto shoujo con un finale amaro e con personaggi caratterizzati alla perfezione: consigliato a chi cerca un anime diverso dai soliti.
Non importa come se ne parli, ma che se ne parli. Questa è stata la filosofia degli autori di "School Days", e in un certo senso ha funzionato: la loro nuova creatura ha subito preso piede tra gli appassionati di anime e non, facendo parlare di sé in pochissimo tempo.
Nato come visual novel, "School Days" è una storia basata sul classico triangolo amoroso (due ragazze amano lo stesso ragazzo), ma vi si possono trovare già elementi più particolari. Chi ha giocato all'ottima visual novel - piuttosto originale per la propria complessità e per la realizzazione che la rende un vero e proprio anime - saprà già che "School Days" non è il normale anime visto nelle prime puntate. Insomma, se volete vedere qualche sorpresa, non abbandonate la visione subito: si è già parlato moltissimo del finale di quest'opera (che non è incluso nella visual novel, tra l'altro), a tal punto che è diventato una specie di cult per gli amanti degli anime.
Ma andiamo con ordine: cos'è esattamente "School Days"?
Come già anticipato, "School Days" parte come un semplice anime romantico: viene presentato il protagonista (Makoto), classico ragazzo imbranato che non riesce ad acquisire familiarità con alcuna ragazza, e le due ragazze "rivali": una (Kotonoha) è molto timida, introversa e non ha mai avuto rapporti con ragazzi, l'altra (Sekai) è più solare, socievole e intraprendente, e cercherà di far mettere assieme Makoto e Kotonoha, sebbene anche a lei piaccia il ragazzo.
Sarebbe opportuno sottolineare l'evoluzione dei personaggi con l'evolversi delle vicende. Makoto, da ragazzo tranquillo e impacciato con le donne, si trasforma in un cinico individuo che non è mai soddisfatto di quello che possiede e che vuole sempre di più, senza cercare di fermare i suoi immorali desideri; lo spettatore lo odierà sicuramente per questo, per la sua sete di piaceri che culminerà negli ultimi episodi. Sekai si scopre una ragazza davvero ipocrita, perché nelle ultime puntate le sue parole e i suoi comportamenti contraddiranno quanto detto e fatto nelle prime; la bugia finale (o meglio, bugia secondo Kotonoha, dato che non si hanno prove certe se sia veramente un inganno oppure no) che prova a creare è il risultato di questo cambiamento dettato completamente dalla falsità. Kotonoha potrebbe sembrare la solita ragazza di buone maniere, ma appena le viene tolto ciò che possiede diventa una folle psicopatica che non vuole accettare la realtà, compiendo gesti che vanno oltre la logica umana. Anche i personaggi secondari hanno un proprio peso (soprattutto Setsuna, la migliore amica di Sekai), ma anch'essi compiranno azioni che accentueranno il loro egoismo, il quale non sembra avere limiti. Questo è "School Days": un anime in cui anche soggetti insospettabilmente puri di cuore dimostrano ragionamenti che neanche un cattivo uomo riuscirebbe mai a concepire; un arduo modo di osservare la realtà, composta da individui che si aiutano l'un l'altro, ma che in realtà lo fanno per soddisfare i propri desideri e capricci. Incredibilmente, l'unico personaggio che all'inizio potrebbe sembrare il peggiore si rivela l'unico che possiede un po' di dignità (ma solo perché è l'unico a non compiere azioni deplorevoli), Taisuke, il classico ragazzo pervertito che non ha bisogno di presentazione.
Per quanto riguarda il finale, si può affermare che arriva come una mazzata al cuore, perché si tratta della parte finale del crescendo di sensazioni che caratterizza l'anime. Alcuni dicono che non sia una naturale conclusione - basta confrontare primo e ultimo episodio per capire quanto siano diversi -, ma altri sostengono che questo è l'unico modo in cui poteva finire una storia così piena di egoismo e d'odio reciproco, in cui anche le semplici amicizie sono costruite per fini personali.
I disegni sono ottimi, come le animazioni, anche se alcuni personaggi secondari e Makoto sono molto anonimi, mentre personaggi come Kotonhoa, Sekai o Setsuna sono molto caratterizzati e particolareggiati in ogni aspetto. La colonna sonora non è un punto a favore, ma comunque il "compitino" è stato fatto sotto quest'aspetto. La durata dell'intero anime è molto ben diluita, dodici puntate che bastano a narrare ottimamente una particolare storia come questa. Se fosse stato più lungo, "School Days" avrebbe esagerato per pretenziosità.
"School Days" è un anime che ha fatto tanto parlare di sé: o si ama o si odia. Personalmente ho trovato la storia parecchio originale, dato che si tratta di un anime sentimentale con personaggi di tutt'altro genere, sfiorando addirittura il cross-over. Ho apprezzato le azioni di Makoto, mi hanno veramente suscitato disgusto e orrore perché vanno dritte al punto. Un'opera deve essere valutata per il suo obiettivo finale, ed è inutile inquadrare "School Days" come un'opera romantica, perché l'obiettivo non è raccontare com'è finita la storia d'amore, ma deve essere trattato come una parodia di tanti stereotipi di manga e anime. Gli ideatori si divertono a giocare con tanti generi facendo caricature di ogni cosa, dai desideri sfrenati di Makoto ai comportamenti di Kotonoha, e qui si può definitivamente affermare che "School Days" è molto più sperimentale di quanto sembri, e non ha addirittura scene erotiche esplicite, cosa che me lo ha fatto apprezzare ancora di più (scene che invece pulluleranno nella visual novel). Ciò che gli hater contestano è proprio la crudeltà mascherata da un velo di sadismo mostrato nell'anime, ma, come detto prima, non si presuppone che "School Days" debba essere una commedia romantica, ma piuttosto un anime di nicchia, quindi non per tutti, che incredibilmente ha fatto furore tra gli appassionati e non - forse neanche i creatori si aspettavano così tanto successo. Ecco perché non posso astenermi di regalare a un anime come questo un bel 9 pieno che si merita tutto.
Nota: consiglio di leggere anche il manga che è molto diverso (anche il finale differisce parecchio), ma che è quasi bello quanto l'anime.
Nato come visual novel, "School Days" è una storia basata sul classico triangolo amoroso (due ragazze amano lo stesso ragazzo), ma vi si possono trovare già elementi più particolari. Chi ha giocato all'ottima visual novel - piuttosto originale per la propria complessità e per la realizzazione che la rende un vero e proprio anime - saprà già che "School Days" non è il normale anime visto nelle prime puntate. Insomma, se volete vedere qualche sorpresa, non abbandonate la visione subito: si è già parlato moltissimo del finale di quest'opera (che non è incluso nella visual novel, tra l'altro), a tal punto che è diventato una specie di cult per gli amanti degli anime.
Ma andiamo con ordine: cos'è esattamente "School Days"?
Come già anticipato, "School Days" parte come un semplice anime romantico: viene presentato il protagonista (Makoto), classico ragazzo imbranato che non riesce ad acquisire familiarità con alcuna ragazza, e le due ragazze "rivali": una (Kotonoha) è molto timida, introversa e non ha mai avuto rapporti con ragazzi, l'altra (Sekai) è più solare, socievole e intraprendente, e cercherà di far mettere assieme Makoto e Kotonoha, sebbene anche a lei piaccia il ragazzo.
Sarebbe opportuno sottolineare l'evoluzione dei personaggi con l'evolversi delle vicende. Makoto, da ragazzo tranquillo e impacciato con le donne, si trasforma in un cinico individuo che non è mai soddisfatto di quello che possiede e che vuole sempre di più, senza cercare di fermare i suoi immorali desideri; lo spettatore lo odierà sicuramente per questo, per la sua sete di piaceri che culminerà negli ultimi episodi. Sekai si scopre una ragazza davvero ipocrita, perché nelle ultime puntate le sue parole e i suoi comportamenti contraddiranno quanto detto e fatto nelle prime; la bugia finale (o meglio, bugia secondo Kotonoha, dato che non si hanno prove certe se sia veramente un inganno oppure no) che prova a creare è il risultato di questo cambiamento dettato completamente dalla falsità. Kotonoha potrebbe sembrare la solita ragazza di buone maniere, ma appena le viene tolto ciò che possiede diventa una folle psicopatica che non vuole accettare la realtà, compiendo gesti che vanno oltre la logica umana. Anche i personaggi secondari hanno un proprio peso (soprattutto Setsuna, la migliore amica di Sekai), ma anch'essi compiranno azioni che accentueranno il loro egoismo, il quale non sembra avere limiti. Questo è "School Days": un anime in cui anche soggetti insospettabilmente puri di cuore dimostrano ragionamenti che neanche un cattivo uomo riuscirebbe mai a concepire; un arduo modo di osservare la realtà, composta da individui che si aiutano l'un l'altro, ma che in realtà lo fanno per soddisfare i propri desideri e capricci. Incredibilmente, l'unico personaggio che all'inizio potrebbe sembrare il peggiore si rivela l'unico che possiede un po' di dignità (ma solo perché è l'unico a non compiere azioni deplorevoli), Taisuke, il classico ragazzo pervertito che non ha bisogno di presentazione.
Per quanto riguarda il finale, si può affermare che arriva come una mazzata al cuore, perché si tratta della parte finale del crescendo di sensazioni che caratterizza l'anime. Alcuni dicono che non sia una naturale conclusione - basta confrontare primo e ultimo episodio per capire quanto siano diversi -, ma altri sostengono che questo è l'unico modo in cui poteva finire una storia così piena di egoismo e d'odio reciproco, in cui anche le semplici amicizie sono costruite per fini personali.
I disegni sono ottimi, come le animazioni, anche se alcuni personaggi secondari e Makoto sono molto anonimi, mentre personaggi come Kotonhoa, Sekai o Setsuna sono molto caratterizzati e particolareggiati in ogni aspetto. La colonna sonora non è un punto a favore, ma comunque il "compitino" è stato fatto sotto quest'aspetto. La durata dell'intero anime è molto ben diluita, dodici puntate che bastano a narrare ottimamente una particolare storia come questa. Se fosse stato più lungo, "School Days" avrebbe esagerato per pretenziosità.
"School Days" è un anime che ha fatto tanto parlare di sé: o si ama o si odia. Personalmente ho trovato la storia parecchio originale, dato che si tratta di un anime sentimentale con personaggi di tutt'altro genere, sfiorando addirittura il cross-over. Ho apprezzato le azioni di Makoto, mi hanno veramente suscitato disgusto e orrore perché vanno dritte al punto. Un'opera deve essere valutata per il suo obiettivo finale, ed è inutile inquadrare "School Days" come un'opera romantica, perché l'obiettivo non è raccontare com'è finita la storia d'amore, ma deve essere trattato come una parodia di tanti stereotipi di manga e anime. Gli ideatori si divertono a giocare con tanti generi facendo caricature di ogni cosa, dai desideri sfrenati di Makoto ai comportamenti di Kotonoha, e qui si può definitivamente affermare che "School Days" è molto più sperimentale di quanto sembri, e non ha addirittura scene erotiche esplicite, cosa che me lo ha fatto apprezzare ancora di più (scene che invece pulluleranno nella visual novel). Ciò che gli hater contestano è proprio la crudeltà mascherata da un velo di sadismo mostrato nell'anime, ma, come detto prima, non si presuppone che "School Days" debba essere una commedia romantica, ma piuttosto un anime di nicchia, quindi non per tutti, che incredibilmente ha fatto furore tra gli appassionati e non - forse neanche i creatori si aspettavano così tanto successo. Ecco perché non posso astenermi di regalare a un anime come questo un bel 9 pieno che si merita tutto.
Nota: consiglio di leggere anche il manga che è molto diverso (anche il finale differisce parecchio), ma che è quasi bello quanto l'anime.
Costretto a letto dalla febbre, ho avuto tutta la giornata per visionare quest'anime e così eccomi qua a recensirlo per voi.
Come da titolo, "School Days" tratta uno dei temi forse più famosi e più ricorrenti degli anime, ovvero quello scolastico, e in tutta sincerità non avrei niente da ridire riguardo a questa scelta, già vista e rivista, ma che in fondo non stanca mai e alcune volte riesce a regalarci qualcosa di nuovo... Peccato che su questo titolo molto si debba dire e sicuramente di positivo c'è poco, anzi niente.
La storia narra eventi già visti e rivisti con il classico triangolo amoroso tra uno studente imbranato, timido, insicuro, e due ragazze, di una bellezza decisamente sopra la media. Fin qui tutto bene la prima parte della serie scorre abbastanza coerentemente con un intreccio semplice e scontato ma che comunque permette una visione quasi gradevole. Poi il disastro. Qualcosa nella storia si rompe, troppe sono le stranezze nei comportamenti dei vari personaggi, soprattutto in quelli principali. Trasformazioni caratteriali surreali e decisamente poco realistiche vi faranno storcere il naso e vi faranno venire voglia di smettere di guardare da un certo punto in poi della serie. E se per pura follia decidiate di portare fino in fondo la visione, preparatevi psicologicamente a un finale traumatizzante.
Graficamente siamo sotto la media e il chara design non è niente di che. Il comparto sonoro è quasi inesistente e già dopo il primo episodio ho smesso di ascoltare l'opening e l'ending.
"School Days" non riesce a fare quello che molti altri predecessori del suo genere sono riusciti (?) a fare, ovvero regalare qualche ora di tranquillità tra la visione di una serie più impegnativa e un'altra, ma anzi riesce solo a farci storcere il naso.
Nota positiva: sicuramente il prossimo titolo che guarderò mi sembrerà un capolavoro.
Come da titolo, "School Days" tratta uno dei temi forse più famosi e più ricorrenti degli anime, ovvero quello scolastico, e in tutta sincerità non avrei niente da ridire riguardo a questa scelta, già vista e rivista, ma che in fondo non stanca mai e alcune volte riesce a regalarci qualcosa di nuovo... Peccato che su questo titolo molto si debba dire e sicuramente di positivo c'è poco, anzi niente.
La storia narra eventi già visti e rivisti con il classico triangolo amoroso tra uno studente imbranato, timido, insicuro, e due ragazze, di una bellezza decisamente sopra la media. Fin qui tutto bene la prima parte della serie scorre abbastanza coerentemente con un intreccio semplice e scontato ma che comunque permette una visione quasi gradevole. Poi il disastro. Qualcosa nella storia si rompe, troppe sono le stranezze nei comportamenti dei vari personaggi, soprattutto in quelli principali. Trasformazioni caratteriali surreali e decisamente poco realistiche vi faranno storcere il naso e vi faranno venire voglia di smettere di guardare da un certo punto in poi della serie. E se per pura follia decidiate di portare fino in fondo la visione, preparatevi psicologicamente a un finale traumatizzante.
Graficamente siamo sotto la media e il chara design non è niente di che. Il comparto sonoro è quasi inesistente e già dopo il primo episodio ho smesso di ascoltare l'opening e l'ending.
"School Days" non riesce a fare quello che molti altri predecessori del suo genere sono riusciti (?) a fare, ovvero regalare qualche ora di tranquillità tra la visione di una serie più impegnativa e un'altra, ma anzi riesce solo a farci storcere il naso.
Nota positiva: sicuramente il prossimo titolo che guarderò mi sembrerà un capolavoro.
"Prendi un protagonista senza troppi pregi come la maggior parte delle persone di questo mondo, accompagnalo da belle ragazze con vestiti succinti le quali mai lo schiferanno e anzi, gli faranno da tappetini. Falli sembrare degli innocenti alunni delle superiori e poi dài la mazzata finale, così che il tuo anime non venga mai dimenticato, anche se tutti si ricorderanno solo la fine". Forse sono queste le parole che ha sognato l'autore di quest'anime prima di idearlo e promuoverlo. Esso è tratto sì da un video gioco hentai, ma dubito abbia tale finale, o almeno lo spero!
"School Days" è un'opera fatta per imprimere nello spettatore lo scandalo, buttando la cruda realtà dei giovani di oggi, i quali spesso cadono nel sesso e nella depressione come se camminassero in un campo minato. Il protagonista è, come già detto, un normale studente, il quale inizialmente si imbarazza solo alla vista della ragazza che gli piace, naturalmente la classica timida ragazza dai capelli lunghi e dal seno prosperoso che rimbalza sodo per la felicità di tutti gli amanti del fanservice femminile. Ad aiutare l'imbranato protagonista, ci si metterà la sua compagna di banco, la quale però non sa bene cosa voglia dire la parola aiuto, infatti tali consigli saranno sempre e solo pratici. Sì, se vi state chiedendo di quel "pratici", voglio proprio intendere il volgare. La storia si susseguirà in ridicoli colpi di scena che solo le donne dal cervello sviluppato come una formica nana potrebbero mai fare accadere, ma neanche le più ninfomani potrebbero mai concepire di riempirsi così tanto di ridicolo, ve lo assicuro. Di "School Days" c'è solo questo: uno scandalo dietro l'altro farcito di fanservice e battute di pessimo spessore.
L'idea di esaminare la fetta più "vivace" dei giovani d'oggi non era poi così scandalosa in sé, ma lo è diventata quando attorno le si è costruito un mare di esagerazione e poco rispetto delle donne, dato che non ce n'è una che ragioni. Se vi piacciono i colpi di scena senza trama ed emozioni avete difronte l'opera giusta; il finale senz'altro spiazza chiunque, ma se volete qualcosa di davvero credibile, emozionante e realistico, statene alla larga, a meno che non vogliate farvi due risate come me.
Voto 3, perché l'idea non era tanto malvagia, così come i disegni non sono dei peggiori.
"School Days" è un'opera fatta per imprimere nello spettatore lo scandalo, buttando la cruda realtà dei giovani di oggi, i quali spesso cadono nel sesso e nella depressione come se camminassero in un campo minato. Il protagonista è, come già detto, un normale studente, il quale inizialmente si imbarazza solo alla vista della ragazza che gli piace, naturalmente la classica timida ragazza dai capelli lunghi e dal seno prosperoso che rimbalza sodo per la felicità di tutti gli amanti del fanservice femminile. Ad aiutare l'imbranato protagonista, ci si metterà la sua compagna di banco, la quale però non sa bene cosa voglia dire la parola aiuto, infatti tali consigli saranno sempre e solo pratici. Sì, se vi state chiedendo di quel "pratici", voglio proprio intendere il volgare. La storia si susseguirà in ridicoli colpi di scena che solo le donne dal cervello sviluppato come una formica nana potrebbero mai fare accadere, ma neanche le più ninfomani potrebbero mai concepire di riempirsi così tanto di ridicolo, ve lo assicuro. Di "School Days" c'è solo questo: uno scandalo dietro l'altro farcito di fanservice e battute di pessimo spessore.
L'idea di esaminare la fetta più "vivace" dei giovani d'oggi non era poi così scandalosa in sé, ma lo è diventata quando attorno le si è costruito un mare di esagerazione e poco rispetto delle donne, dato che non ce n'è una che ragioni. Se vi piacciono i colpi di scena senza trama ed emozioni avete difronte l'opera giusta; il finale senz'altro spiazza chiunque, ma se volete qualcosa di davvero credibile, emozionante e realistico, statene alla larga, a meno che non vogliate farvi due risate come me.
Voto 3, perché l'idea non era tanto malvagia, così come i disegni non sono dei peggiori.
Quest'anime è tratto da un videogame hentai a finale multiplo, ma non per questo deve essere bocciato in partenza, infatti è molto originale e coinvolgente dato che gli episodi non annoiano quasi mai e si guardano tutti in un fiato.
Non mi stupisco dei tanti voti negativi, perché la storia non è nella norma e non finisce propriamente bene.
La trama è originale: "School Days" inizia come molti altri anime con il classico triangolo amoroso e il classico ragazzo buono e sfortunato, insolitamente circondato dalle ragazze più belle della scuola che aspirano al suo amore. Solitamente alla fine, o all'inizio, ne sceglie una e con l'aiuto delle altre coronerà il suo sogno d'amore, ma Makoto non farà così. A lui non ne basterà una, le vorrà tutte e, appena una ragazza gli darà noia, la getterà come uno straccio vecchio e ne vorrà un'altra. Non c'è dubbio che Makoto sia un personaggio orribile e insensibile, senza scrupoli, ma anche le figure femminili non sono da meno: Sekai, miglior amica di Makoto, falsa amica e falsa altruista, che per arrivare ai suoi scopi non si interessa dei sentimenti altrui; Kothonoa, ragazza timida e innocente, però fino a un certo punto. Le altre ragazze non si faranno scrupoli e pur di andare a letto con Makoto tradiranno le loro migliori amiche.
Ormai il triangolo amoroso dove Sekai e Makoto sembravano la coppia perfetta si è trasformato in un ottagono amoroso dove non si capisce più chi sia la preferita di Makoto, ammesso che ci sia e ammesso che Makoto sia in grado di provare dei sentimenti come l'amore.
E arriviamo alla sconvolgente fine: una storia così intricata si risolve con un finale d'impatto che a mio parere è particolarmente azzeccato, anche se una soluzione non così catastrofica ci poteva stare.
Il lato tecnico non è poi così male, certo non dei migliori, ma si merita la piena sufficienza. I disegni sono carini anche se senza le belle pettinature le ragazze si somigliano tutte. Le musiche mi sembrano particolarmente azzeccate: drammatiche al punto giusto.
Do un 10 a questo'anime per la sua trama originale e coinvolgente che è sicuramente tra le mie preferite.
Consigliato ai non troppo moralisti.
Non mi stupisco dei tanti voti negativi, perché la storia non è nella norma e non finisce propriamente bene.
La trama è originale: "School Days" inizia come molti altri anime con il classico triangolo amoroso e il classico ragazzo buono e sfortunato, insolitamente circondato dalle ragazze più belle della scuola che aspirano al suo amore. Solitamente alla fine, o all'inizio, ne sceglie una e con l'aiuto delle altre coronerà il suo sogno d'amore, ma Makoto non farà così. A lui non ne basterà una, le vorrà tutte e, appena una ragazza gli darà noia, la getterà come uno straccio vecchio e ne vorrà un'altra. Non c'è dubbio che Makoto sia un personaggio orribile e insensibile, senza scrupoli, ma anche le figure femminili non sono da meno: Sekai, miglior amica di Makoto, falsa amica e falsa altruista, che per arrivare ai suoi scopi non si interessa dei sentimenti altrui; Kothonoa, ragazza timida e innocente, però fino a un certo punto. Le altre ragazze non si faranno scrupoli e pur di andare a letto con Makoto tradiranno le loro migliori amiche.
Ormai il triangolo amoroso dove Sekai e Makoto sembravano la coppia perfetta si è trasformato in un ottagono amoroso dove non si capisce più chi sia la preferita di Makoto, ammesso che ci sia e ammesso che Makoto sia in grado di provare dei sentimenti come l'amore.
E arriviamo alla sconvolgente fine: una storia così intricata si risolve con un finale d'impatto che a mio parere è particolarmente azzeccato, anche se una soluzione non così catastrofica ci poteva stare.
Il lato tecnico non è poi così male, certo non dei migliori, ma si merita la piena sufficienza. I disegni sono carini anche se senza le belle pettinature le ragazze si somigliano tutte. Le musiche mi sembrano particolarmente azzeccate: drammatiche al punto giusto.
Do un 10 a questo'anime per la sua trama originale e coinvolgente che è sicuramente tra le mie preferite.
Consigliato ai non troppo moralisti.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Fa sempre male mettere un voto così basso ad un anime ma purtroppo la sostanza delle cose è questa "School days" è un'accozzaglia di generi dove nessuno prevale e non prevalendone nessuno il risultato che ne viene fuori è un prodotto insipido che fa sobbalzare lo spettatore con il colpo di scena finale all'ultimo episodio (l'uccisione di Makoto). Ma, intendiamoci, sobbalzare in nel senso più cattivo del termine, determinando frustrazione per la perdita di tempo in chi lo ha visto (o almeno io mi sono sentito così).
Trama 5 come storia non è male anche se cè il classico "triangolo" amoroso che alla metà della serie scopriamo essere un "quadrato" ma è troppo poco sviluppata e scontata.
Personaggi 3 in questa serie ci sono tutti i tipi di stereotipi che possiamo trovare negli anime dalla tettona all'arrapato, oltre alla loro poca profondità caratteriale sono anche disegnati secondo me male, le ragazze soprattutto se non fosse per le diverse capigliature che sfoggiano si somiglierebbero tutte.
Scene 4 tutta e dico tutta la storia si svolge nei luoghi classici degli anime (scuola e piscina per farne due esempi) troppo semplici e pochi per far si che prenda una sufficenza o una piccola insufficenza.
Consiglio questo anime......ma davvero consiglio questo anime ?!?!? In realtà non lo consiglierei a nessuno perchè esso non è definibile nemmeno come "trash" è solamente un brutto anime strutturato male.
Fa sempre male mettere un voto così basso ad un anime ma purtroppo la sostanza delle cose è questa "School days" è un'accozzaglia di generi dove nessuno prevale e non prevalendone nessuno il risultato che ne viene fuori è un prodotto insipido che fa sobbalzare lo spettatore con il colpo di scena finale all'ultimo episodio (l'uccisione di Makoto). Ma, intendiamoci, sobbalzare in nel senso più cattivo del termine, determinando frustrazione per la perdita di tempo in chi lo ha visto (o almeno io mi sono sentito così).
Trama 5 come storia non è male anche se cè il classico "triangolo" amoroso che alla metà della serie scopriamo essere un "quadrato" ma è troppo poco sviluppata e scontata.
Personaggi 3 in questa serie ci sono tutti i tipi di stereotipi che possiamo trovare negli anime dalla tettona all'arrapato, oltre alla loro poca profondità caratteriale sono anche disegnati secondo me male, le ragazze soprattutto se non fosse per le diverse capigliature che sfoggiano si somiglierebbero tutte.
Scene 4 tutta e dico tutta la storia si svolge nei luoghi classici degli anime (scuola e piscina per farne due esempi) troppo semplici e pochi per far si che prenda una sufficenza o una piccola insufficenza.
Consiglio questo anime......ma davvero consiglio questo anime ?!?!? In realtà non lo consiglierei a nessuno perchè esso non è definibile nemmeno come "trash" è solamente un brutto anime strutturato male.
School Days è un anime di 12 episodi, realizzato dallo studio TNK ed è tratto dall'omonimo videogioco erotico della Overflow.
Si tratta di anime decisamente singolare, che apparentemente all'inizio prensenta le caratteristiche di un normale anime in perfetto stile shoujo/harem e che tutto a un tratto muta completamente stile.
Il protagonista è Makoto, timido liceale che si innamora di una ragazza che incontra ogni mattina sul tram,che si chiama Katsura. Quest'ultima appare molto strana, fuori dalla realtà, introversa e con lo sguardo trasognato tutto il tempo. Makoto vuole conquistarla a tutti i costi e per farlo finisce per far pratica per diventare un "perfetto fidanzato" con una compagna di scuola Sekai, con cui inizia anche i suoi primi approcci sessuali.
Fino a qui sembra una storia normalissima e quasi da manuale per il genere. Tuttavia, la situazione inizia a precipitare quando Makoto, schiavo della ricerca del piacere fisico a tutti i costi, inizia a fare sesso con chiunque gli capiti a tiro e infischiandosene completamente di Katsura e di Sekai, la quale nel frattempo si è innamorata di lui.
A questo punto di colpo pare che l'anime prenda un piega diversa: l'atmosfera si incupisce, la narrazione si fa più serrata e iniziano a farsi largo elementi nuovi come ossessioni, bugie, rabbia e frustrazione da parte di Katsura e Sekai. Le due ragazze sperimentano sulla propria pelle la sensazione di ingiustizia, di infelicità e di perdita di stima di sé dinanzi ai continui raggiri di Makoto; e in particolare su Katsura questa situazione ha effetti devastanti, considerando la sua psiche già molto vulnerabile, che la conducono ad azioni senza controllo, in cui lei resta comunque completamente assente.
Il comportamento freddo e disinteressato di Makoto riesce a suscitare benissimo quel senso di malessere e di odio che qualcuna/o può aver avuto la sfortuna di provare, trovandosi in rapporti poco chiari e trasparenti con partners precedenti. La reazione dello spettatore si traduce in disprezzo nei suoi confronti. Il personaggio di Makoto e le sue azioni bieche mettono in moto uno stato di tensione molto forte tale da indurre le protagoniste a commettere ciò che accadrà nell'ultimo episodio.
Considerando come inizia la storia e come si evolve, la conclusione è particolarmente scioccante, splatter e in apparenza inaspettata e, inoltre, dà un'ennesima decisiva sferzata al flusso narrativo, lasciando lo spettatore attonito. Ma se ci si sofferma un po' di più si capisce che tale finale non è poi così tanto poco prevedibile; è certamente estremo ma si può anche dire che fosse in qualche modo già preannunciato. Sia per Sakei prima, sia per Katsura dopo, la fine si esprime con atto di liberazione dal proprio malessere, che sfocia nella follia.
Situazioni di questo genere non sono così inconsueti nel mondo in cui viviamo, per questo School Days oltre alla sua originalità stilistica si distingue anche per il racconto di uno spaccato di realtà, seppure estremo, di certo non inedito.
Si tratta di anime decisamente singolare, che apparentemente all'inizio prensenta le caratteristiche di un normale anime in perfetto stile shoujo/harem e che tutto a un tratto muta completamente stile.
Il protagonista è Makoto, timido liceale che si innamora di una ragazza che incontra ogni mattina sul tram,che si chiama Katsura. Quest'ultima appare molto strana, fuori dalla realtà, introversa e con lo sguardo trasognato tutto il tempo. Makoto vuole conquistarla a tutti i costi e per farlo finisce per far pratica per diventare un "perfetto fidanzato" con una compagna di scuola Sekai, con cui inizia anche i suoi primi approcci sessuali.
Fino a qui sembra una storia normalissima e quasi da manuale per il genere. Tuttavia, la situazione inizia a precipitare quando Makoto, schiavo della ricerca del piacere fisico a tutti i costi, inizia a fare sesso con chiunque gli capiti a tiro e infischiandosene completamente di Katsura e di Sekai, la quale nel frattempo si è innamorata di lui.
A questo punto di colpo pare che l'anime prenda un piega diversa: l'atmosfera si incupisce, la narrazione si fa più serrata e iniziano a farsi largo elementi nuovi come ossessioni, bugie, rabbia e frustrazione da parte di Katsura e Sekai. Le due ragazze sperimentano sulla propria pelle la sensazione di ingiustizia, di infelicità e di perdita di stima di sé dinanzi ai continui raggiri di Makoto; e in particolare su Katsura questa situazione ha effetti devastanti, considerando la sua psiche già molto vulnerabile, che la conducono ad azioni senza controllo, in cui lei resta comunque completamente assente.
Il comportamento freddo e disinteressato di Makoto riesce a suscitare benissimo quel senso di malessere e di odio che qualcuna/o può aver avuto la sfortuna di provare, trovandosi in rapporti poco chiari e trasparenti con partners precedenti. La reazione dello spettatore si traduce in disprezzo nei suoi confronti. Il personaggio di Makoto e le sue azioni bieche mettono in moto uno stato di tensione molto forte tale da indurre le protagoniste a commettere ciò che accadrà nell'ultimo episodio.
Considerando come inizia la storia e come si evolve, la conclusione è particolarmente scioccante, splatter e in apparenza inaspettata e, inoltre, dà un'ennesima decisiva sferzata al flusso narrativo, lasciando lo spettatore attonito. Ma se ci si sofferma un po' di più si capisce che tale finale non è poi così tanto poco prevedibile; è certamente estremo ma si può anche dire che fosse in qualche modo già preannunciato. Sia per Sakei prima, sia per Katsura dopo, la fine si esprime con atto di liberazione dal proprio malessere, che sfocia nella follia.
Situazioni di questo genere non sono così inconsueti nel mondo in cui viviamo, per questo School Days oltre alla sua originalità stilistica si distingue anche per il racconto di uno spaccato di realtà, seppure estremo, di certo non inedito.
"School days" è un anime del 2007 tratto da un videogioco erotico della software house Overflow. Il protagonista Makoto è il solito ragazzetto dalla faccia pulita che per avvicinare la ragazza di cui è invaghito, Kotonoha, chiede supporto alla compagna di banco Sekai; inizia così un gioco che porterà il giovane a scoprire, progressivamente, le gioie del sesso femminile.
Niente di nuovo sotto il sole, direte. Beh più o meno. "School Days" prende la via più comoda per emergere e far discutere, ovvero decostruisce satiricamente il proprio genere di appartenenza. Una volta scoperto il trucco, il plot diventa sorprendentemente prevedibile e lineare, fino al tanto contestato finale. Mi accingo ad analizzare, punto per punto e con il minor tasso di spoiler possibile, in che termini viene operata questa differenziazione.
Sfatiamo un mito: Makoto non è il bastardo sciupa femmine che si racconta in giro, gli mancano intelligenza, spregiudicatezza e coraggio. Potremmo piuttosto considerarlo uno smidollato in balia dei suoi ormoni ai cui piedi piovono fortuitamente fior di fanciulle. Sono quest'ultime, invero, le artefici dei loro drammi, fra intrighi, pratiche di appuntamento perverse e ovviamente rapporti non protetti.
È stato detto che nell'anime risiede un realismo che sfiora la crudezza, in specie nella caratterizzazione dei personaggi. In effetti il triangolo iniziale è ben gestito, così come la degenerazione progressiva delle due coprotagoniste, che dimostrano di avere dei problemi psichici già prima di incontrare Makoto. Ma le altre ragazze non brillano per personalità, tanto che si fatica a ricordarne i nomi. Per non parlare di quel, permettetemi, idiota di Taisuke, impiegato solo per gag di dubbia ilarità e per una performance piombata dal cielo in uno degli ultimi episodi.
Il comparto tecnico è più terrificante del finale, il quale, tra parentesi, non è minimamente paragonabile per gore ad alcuni epiloghi del videogioco stesso. I disegni esageratamente moe risultano piacevoli solo dalle spalle in giù, le animazioni, quando presenti, procedono al rallentatore e le musiche sono scarse sia per quantità che per qualità.
Insomma, il gioco regge fino a un certo punto. Se, per esempio, si fosse spiegato il vero motivo degli onnipresenti cellulari; se la voglia irrefrenabile di sesso di Makoto si fosse spinta all'estremo colpendo ragazze non consenzienti, uomini e bambini; se, soprattutto, si fossero palesate le scene hentai, rendendo lo spettatore colpevolmente partecipe e facendolo riflettere sul perpetuo conflitto tra morale comune e soddisfazione personale, "School Days" avrebbe acquisito un sublime, grottesco e cinico significato. Per tutti questi motivi non posso assegnare più di 7 a un'opera comunque meritevole di visione, a prescindere dai gusti personali.
Niente di nuovo sotto il sole, direte. Beh più o meno. "School Days" prende la via più comoda per emergere e far discutere, ovvero decostruisce satiricamente il proprio genere di appartenenza. Una volta scoperto il trucco, il plot diventa sorprendentemente prevedibile e lineare, fino al tanto contestato finale. Mi accingo ad analizzare, punto per punto e con il minor tasso di spoiler possibile, in che termini viene operata questa differenziazione.
Sfatiamo un mito: Makoto non è il bastardo sciupa femmine che si racconta in giro, gli mancano intelligenza, spregiudicatezza e coraggio. Potremmo piuttosto considerarlo uno smidollato in balia dei suoi ormoni ai cui piedi piovono fortuitamente fior di fanciulle. Sono quest'ultime, invero, le artefici dei loro drammi, fra intrighi, pratiche di appuntamento perverse e ovviamente rapporti non protetti.
È stato detto che nell'anime risiede un realismo che sfiora la crudezza, in specie nella caratterizzazione dei personaggi. In effetti il triangolo iniziale è ben gestito, così come la degenerazione progressiva delle due coprotagoniste, che dimostrano di avere dei problemi psichici già prima di incontrare Makoto. Ma le altre ragazze non brillano per personalità, tanto che si fatica a ricordarne i nomi. Per non parlare di quel, permettetemi, idiota di Taisuke, impiegato solo per gag di dubbia ilarità e per una performance piombata dal cielo in uno degli ultimi episodi.
Il comparto tecnico è più terrificante del finale, il quale, tra parentesi, non è minimamente paragonabile per gore ad alcuni epiloghi del videogioco stesso. I disegni esageratamente moe risultano piacevoli solo dalle spalle in giù, le animazioni, quando presenti, procedono al rallentatore e le musiche sono scarse sia per quantità che per qualità.
Insomma, il gioco regge fino a un certo punto. Se, per esempio, si fosse spiegato il vero motivo degli onnipresenti cellulari; se la voglia irrefrenabile di sesso di Makoto si fosse spinta all'estremo colpendo ragazze non consenzienti, uomini e bambini; se, soprattutto, si fossero palesate le scene hentai, rendendo lo spettatore colpevolmente partecipe e facendolo riflettere sul perpetuo conflitto tra morale comune e soddisfazione personale, "School Days" avrebbe acquisito un sublime, grottesco e cinico significato. Per tutti questi motivi non posso assegnare più di 7 a un'opera comunque meritevole di visione, a prescindere dai gusti personali.
Per avere un'idea esaustiva del mondo di "School Days" bisognerebbe aver giocato ai PC game della software house Overflow, videogiochi hentai multichoice interamente animati, molto apprezzati nel Paese del Sol Levante, in virtù di un'eccellente realizzazione tecnica; tuttavia, l'opera animata che ci viene proposta, che del videogioco riprende pedissequamente la storia e i personaggi, deve essere valutata a prescindere dalla sua origine videoludica, come un prodotto a sé stante.
Per prima cosa occorre sottolineare come, a differenza del videogioco, nell'anime "School Days" siano state totalmente eliminate, pur mantenendo un'elevata dose di erotismo, le scene più spinte.
Oltretutto, dovendo scrivere una trama lineare, cancellando di fatto le diverse possibilità offerte dalla versione videoludica, i produttori si sono trovati costretti a condensare più situazioni possibili in un'unica soluzione narrativa, scelta che, se da un lato voleva rendere fruibili diversi aspetti dell'universo di "School Days", si rivela dall'altro un parziale fallimento.
La trama, infatti, è probabilmente la parte più deludente di "School Days": il personaggio principale, Makoto, non è minimamente credibile, passando da un comportamento all'altro senza coerenza; allo stesso modo appare priva di senso la storia (analizzata nella sua totalità), composta di situazioni che, troppo spesso, sono logicamente inconciliabili tra di loro, e che non riescono a trasmettere emozioni. Non nego però che i ripetuti colpi di scena e qualche episodio azzeccato riescano tutto sommato a coinvolgere lo spettatore fino all'inaspettato ed esagerato finale, ma questo non basta a far levitare "School Days" oltre una risicata sufficienza.
Disegni e musiche senza infamia e senza lode.
Per prima cosa occorre sottolineare come, a differenza del videogioco, nell'anime "School Days" siano state totalmente eliminate, pur mantenendo un'elevata dose di erotismo, le scene più spinte.
Oltretutto, dovendo scrivere una trama lineare, cancellando di fatto le diverse possibilità offerte dalla versione videoludica, i produttori si sono trovati costretti a condensare più situazioni possibili in un'unica soluzione narrativa, scelta che, se da un lato voleva rendere fruibili diversi aspetti dell'universo di "School Days", si rivela dall'altro un parziale fallimento.
La trama, infatti, è probabilmente la parte più deludente di "School Days": il personaggio principale, Makoto, non è minimamente credibile, passando da un comportamento all'altro senza coerenza; allo stesso modo appare priva di senso la storia (analizzata nella sua totalità), composta di situazioni che, troppo spesso, sono logicamente inconciliabili tra di loro, e che non riescono a trasmettere emozioni. Non nego però che i ripetuti colpi di scena e qualche episodio azzeccato riescano tutto sommato a coinvolgere lo spettatore fino all'inaspettato ed esagerato finale, ma questo non basta a far levitare "School Days" oltre una risicata sufficienza.
Disegni e musiche senza infamia e senza lode.
Tratto da un videogame hentai, quelli con decisioni varie e finali multipli per intenderci (e già qui avrei smesso di leggere), in una domenica di noia mi sono ritrovato a guardare questa serie su consiglio di un amico di rete, ma solo sul finire della visione mi resi conto che voleva farmi male.
La trama ruota attorno al liceale di nome Makoto Ito, innamorato di una sua compagna di scuola che prende il suo stesso treno la mattina, Kotonoha Katsura, studentessa ideale con splendidi capelli lunghi. Le giornate passano senza che lui non gli rivolga nemmeno la parola, decide quindi di chiedere aiuto ad una sua amica, Sekai Sajonji. Lei inizia ad aiutarlo e a dargli consigli, nonostante sia a sua volta innamorata di Makoto e puntualmente ignorata, le "lezioni" hanno successo e Makoto finirà per mettersi con Kotonoha. Lieto fine? No.
Quella che nella prima metà degli episodi sembra una normale e tranquilla commedia scolastica come ce ne sono a decine si trasforma in realtà in una parodia stessa del genere in questione. Il protagonista, che di solito è sempre uno sfigato circondato dalle ragazze, si trasforma in un mostro, tradisce in continuazione le sue due "lei" e si fa mezza scuola. Tutto però accade con una lentezza e una noia da far rimpiangere le normali commedie, fino allo "sconvolgente" finale.
Inutile girarci intorno, School Days è puro trash, come tale non ha alcun significato, e dato che nel mio modo di giudicare originalità non è sinonimo di qualità, boccio la serie su quasi tutti i fronti. Non basta prendere per i fondelli un genere (molto diffuso in questi ultimi anni), rendendo il protagonista un bastardo insensibile, per mettere su una storia, e il problema di School Days è questo, non diverte, nemmeno un po', mi sono sentito obbligato ad arrivare all'atto finale solo per vedere la conclusione, non senza fatica e sbadigli.
Character design terrificante, le ragazze a parte per la pettinatura si somigliano tutte, personaggi odiosi (impossibile "tifare" per uno solo di loro) con dialoghi ridicoli ai livelli del peggior hentai, e voglio essere buono tralasciando ogni commento sul comparto sonoro.
Per soli amanti del trash, gli altri, compresi i curiosi, rivolgano pure lo sguardo altrove, magari alle migliori commedie scolastiche che l'animazione giapponese ci può offrire da tanti anni, buoniste e in certi casi assurde, ma almeno divertenti e costellate di personaggi indimenticabili, di s.....i come Makoto ne abbiamo già troppi nella realtà.
La trama ruota attorno al liceale di nome Makoto Ito, innamorato di una sua compagna di scuola che prende il suo stesso treno la mattina, Kotonoha Katsura, studentessa ideale con splendidi capelli lunghi. Le giornate passano senza che lui non gli rivolga nemmeno la parola, decide quindi di chiedere aiuto ad una sua amica, Sekai Sajonji. Lei inizia ad aiutarlo e a dargli consigli, nonostante sia a sua volta innamorata di Makoto e puntualmente ignorata, le "lezioni" hanno successo e Makoto finirà per mettersi con Kotonoha. Lieto fine? No.
Quella che nella prima metà degli episodi sembra una normale e tranquilla commedia scolastica come ce ne sono a decine si trasforma in realtà in una parodia stessa del genere in questione. Il protagonista, che di solito è sempre uno sfigato circondato dalle ragazze, si trasforma in un mostro, tradisce in continuazione le sue due "lei" e si fa mezza scuola. Tutto però accade con una lentezza e una noia da far rimpiangere le normali commedie, fino allo "sconvolgente" finale.
Inutile girarci intorno, School Days è puro trash, come tale non ha alcun significato, e dato che nel mio modo di giudicare originalità non è sinonimo di qualità, boccio la serie su quasi tutti i fronti. Non basta prendere per i fondelli un genere (molto diffuso in questi ultimi anni), rendendo il protagonista un bastardo insensibile, per mettere su una storia, e il problema di School Days è questo, non diverte, nemmeno un po', mi sono sentito obbligato ad arrivare all'atto finale solo per vedere la conclusione, non senza fatica e sbadigli.
Character design terrificante, le ragazze a parte per la pettinatura si somigliano tutte, personaggi odiosi (impossibile "tifare" per uno solo di loro) con dialoghi ridicoli ai livelli del peggior hentai, e voglio essere buono tralasciando ogni commento sul comparto sonoro.
Per soli amanti del trash, gli altri, compresi i curiosi, rivolgano pure lo sguardo altrove, magari alle migliori commedie scolastiche che l'animazione giapponese ci può offrire da tanti anni, buoniste e in certi casi assurde, ma almeno divertenti e costellate di personaggi indimenticabili, di s.....i come Makoto ne abbiamo già troppi nella realtà.
Questo anime è molto originale. Parla di amore e sesso senza essere mai roppo volgare sia nel dialogo che nelle immagini. Ampia sufficienza quindi. Bello anche nel finale dove i personaggi ancora giovani ed immaturi si trovano a dover trattare avvenimenti troppo grandi per essere sopportati, e quindi finiscono quasi per impazzire.
12 episodi si vedono velocemente, quindi se avete voglia di un prodotto senza molta azione ma con una storia intrigante, ve lo consiglio sicuramente.
I disegni sono buoni ma non eccelsi. Opening discreta, invece molto bella la canzone d'amore che si sente in sottofondo nelle scene più toccanti.
12 episodi si vedono velocemente, quindi se avete voglia di un prodotto senza molta azione ma con una storia intrigante, ve lo consiglio sicuramente.
I disegni sono buoni ma non eccelsi. Opening discreta, invece molto bella la canzone d'amore che si sente in sottofondo nelle scene più toccanti.
School Days sembra in prima analisi il tipico anime scolastico incentrato su una storia d'amore, in particolare su una sorta di triangolo amoroso (che successivamente si rivelerà essere molto esteso) che coinvolge un ragazzo e molte sue compagne di scuola. Data la derivazione da un videogioco hentai i disegni si richiamano molto a questo genere di anime, e lo fanno di appartenenza anche al genere ecchi.
La trama si sviluppa con un ritmo che aumenta sempre di più a partire dalla sesta puntata in poi, e si fa verso la fine angosciante e molto drammatica, con un finale che ha veramente dell'incredibile e secondo me solo per quello vale la pena di vedere l'intera serie. I 12 episodi si sviluppano bene e riescono senza divagare molto a costruire una storia gradevole che riesce a culminare con un apice di genialità.
La parte psicologica dei personaggi è a mio parere ben curata e si evolve sempre più verso la paranoia portando a un'estremizzazione dei caratteri che sfocia nella follia vera e propria; l'intreccio amoroso verso la fine della serie si fa sempre più intricato e, come dicevo prima, porta il triangolo a estendersi indefinitamente. La sessualità, prima impacciata e presente solo in chiave amorosa, prende poi il sopravvento man mano che si svolge il cartone, fino a divenire una marcata carnalità.
Ho letto a riguardo molte recensioni che non sono favorevoli a quest'anime, secondo me perché è diverso dagli altri e, partendo da una storia che può sembrare normale, va a descrivere un crudo realismo che, se a prima vista può sembrare assurdo e inverosimile, ci colpisce molto da vicino e riguarda la nostra natura umana e il nostro momento storico (basti pensare alle notizie che si leggono sui quotidiani). La trama in sé infatti è a volte incongruente e inverosimile (ricordiamoci che stiamo comunque guardiamo un anime). ma fa da preparazione al finale, estremamente realistico e attuale.
Un'altra cosa che mi ha colpito è il viscerale uso del cellulare che accompagna sempre lo svolgersi dell'anime e coordina al massimo i rapporti che si sviluppano tra i vari personaggi.
Ammettendo di non essere un grande esperto in materia ma un solo e semplice amatore trovo i disegni ovviamente non eccellenti ma neanche pessimi, nella media, anche se secondo me il pezzo forte di questo anime non sono i disegni ma lo svolgersi della trama (in particolare il finale).
Per quanto riguarda le musiche sono a mio parere molto azzeccate, i toni malinconici e tristi (molte musiche di pianoforte) si intonano bene con lo spirito dell'anime, soprattutto per quanto riguarda la parte finale, per cui credo che la musica sia stupenda e si integri al massimo.
Considerazione finale: secondo me è un anime che non va messo nella lista dei capolavori, ma mi ha colpito molto e mi sono appassionato alla storia, al punto che l'ho visto in due sessioni finendolo in due giorni. Il finale mi ha colpito molto, non tanto per la crudezza in sé ma per la parte di pensiero che riguarda i personaggi del cartone. È a mio avviso un anime che si discosta dai canoni generali, i puristi e le persone più esperte di me avranno sicuramente storto il naso leggendo il mio commento e probabilmente penseranno che è un cartone buttato lì con un finale che serve solo a creare scalpore e a far pubblicità. Ne consiglio la visione a coloro a cui possono piacere cartoni sentimentali un po' diversi dal solito, io per mia preferenza personale lo metto tra i più belli che abbia mai visto, mi ha colpito molto ed è per questo che ho deciso di dargli il massimo dei voti.
La trama si sviluppa con un ritmo che aumenta sempre di più a partire dalla sesta puntata in poi, e si fa verso la fine angosciante e molto drammatica, con un finale che ha veramente dell'incredibile e secondo me solo per quello vale la pena di vedere l'intera serie. I 12 episodi si sviluppano bene e riescono senza divagare molto a costruire una storia gradevole che riesce a culminare con un apice di genialità.
La parte psicologica dei personaggi è a mio parere ben curata e si evolve sempre più verso la paranoia portando a un'estremizzazione dei caratteri che sfocia nella follia vera e propria; l'intreccio amoroso verso la fine della serie si fa sempre più intricato e, come dicevo prima, porta il triangolo a estendersi indefinitamente. La sessualità, prima impacciata e presente solo in chiave amorosa, prende poi il sopravvento man mano che si svolge il cartone, fino a divenire una marcata carnalità.
Ho letto a riguardo molte recensioni che non sono favorevoli a quest'anime, secondo me perché è diverso dagli altri e, partendo da una storia che può sembrare normale, va a descrivere un crudo realismo che, se a prima vista può sembrare assurdo e inverosimile, ci colpisce molto da vicino e riguarda la nostra natura umana e il nostro momento storico (basti pensare alle notizie che si leggono sui quotidiani). La trama in sé infatti è a volte incongruente e inverosimile (ricordiamoci che stiamo comunque guardiamo un anime). ma fa da preparazione al finale, estremamente realistico e attuale.
Un'altra cosa che mi ha colpito è il viscerale uso del cellulare che accompagna sempre lo svolgersi dell'anime e coordina al massimo i rapporti che si sviluppano tra i vari personaggi.
Ammettendo di non essere un grande esperto in materia ma un solo e semplice amatore trovo i disegni ovviamente non eccellenti ma neanche pessimi, nella media, anche se secondo me il pezzo forte di questo anime non sono i disegni ma lo svolgersi della trama (in particolare il finale).
Per quanto riguarda le musiche sono a mio parere molto azzeccate, i toni malinconici e tristi (molte musiche di pianoforte) si intonano bene con lo spirito dell'anime, soprattutto per quanto riguarda la parte finale, per cui credo che la musica sia stupenda e si integri al massimo.
Considerazione finale: secondo me è un anime che non va messo nella lista dei capolavori, ma mi ha colpito molto e mi sono appassionato alla storia, al punto che l'ho visto in due sessioni finendolo in due giorni. Il finale mi ha colpito molto, non tanto per la crudezza in sé ma per la parte di pensiero che riguarda i personaggi del cartone. È a mio avviso un anime che si discosta dai canoni generali, i puristi e le persone più esperte di me avranno sicuramente storto il naso leggendo il mio commento e probabilmente penseranno che è un cartone buttato lì con un finale che serve solo a creare scalpore e a far pubblicità. Ne consiglio la visione a coloro a cui possono piacere cartoni sentimentali un po' diversi dal solito, io per mia preferenza personale lo metto tra i più belli che abbia mai visto, mi ha colpito molto ed è per questo che ho deciso di dargli il massimo dei voti.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Anime che ha fatto parecchio parlare di sé sia in positivo che in negativo. Personalmente l'ho apprezzato davvero molto, soprattutto per il crudo realismo che si fa sentire già dopo poche puntate.
La trama è stata già detta e ridetta quindi passiamo un po' ai personaggi e alle considerazioni. All'inizio, nelle prime puntate più sembrare il classico triangolo sentimentale tra la ragazza carina e impacciata, Kotonoha Katsura; il ragazzo innamorato di lei e imbarazzato da tutto ciò che riguarda i rapporti fra fidanzati, Makoto Itou e l'amica-aiutante di lui, Sekai Saionji, che aiuterà Makoto a farsi avanti a Kotonoha, che accetterà di buon grado essendo anche lei innamorata del ragazzo.
Si dà il caso che però Makoto è un personaggio molto contraddittorio e anche se all'inizio è timido e imbranato dopo aver sperimentato alcune esperienze estremamente piacevoli non riesce più a farne a meno, e questo suo comportamento lo spinge a volere sempre di più, non curandosi di far soffrire la ragazza di turno; altro che triangolo, si va a finire in un dodecagono e oltre!
Questo anime non saprei in che genere inserirlo se non lo scolastico e verso la fine come un thriller, di sentimentale c'è davvero poco. Qui prevalgono i piaceri sessuali di Makoto e non l'amore verso Kotonoha, che si fa sentire solo nelle prime 2 o 3 puntate.
Si tratta di un'opera, come ho scritto prima, molto cruda ma soprattutto realista, perché ricordo che fatti brutali come il finale si sentono quasi tutti i giorni in televisione o sui giornali, perciò trovo inutile nascondersi dietro parole che lo descrivono come un anime "surreale" o "esagerato" perché tratto da un videogame hentai. Scene di questo genere sono accadute e accadono tutt'ora nella realtà.
Makoto è un protagonista immaturo e superficiale che vuole solo il piacere fisico, ma chi non ha mai incontrato un "montato" simile? Io più di uno sicuramente. Di ragazze di facili costumi poi non ne parliamo, basta uscire di casa e se ne trovano o guardare le notizie al TG. Ogni singolo personaggio ha un comportamento e un carattere pensato e ripensato non buttato al caso.
Il finale è stato un pugno nello stomaco anche se un po' me lo aspettavo che finisse così e ho provato un senso sadico di "goduria" quando Sekai, il mio personaggio preferito, ha ucciso Makoto per averla abbandonata dopo essere rimasta incinta, lui lo stavo ormai odiando con tutta me stessa.
Kotonoha devo dire che nelle ultime puntate mi incuteva un certo terrore, vederla impazzita mi faceva "leggermente" paura, e ciò che forse mi spaventava di più è che succede che persone reali diventino così per grosse delusioni sentimentali che le spingono alla pazzia.
In conclusione ritengo che sia un anime anche con un bel character design, un po' moe ma in fin dei conti ci sta anche bene, le musiche sono poste nei momenti adatti e non infastidiscono troppo, i fondali sono carini ma non troppo curati.
Il vero 9 sta nell'avermi invogliata a finirlo in pochissimo tempo e agli sviluppi, mai lasciati al caso, della storia che come ha scritto un utente prima di me sembra quasi una satira degli harem.
Spero di non essermi dilungata troppo con a recensione e di aver invogliato qualcuno a visionare School Days, anime secondo il mio modesto parere, davvero ben fatto.
Anime che ha fatto parecchio parlare di sé sia in positivo che in negativo. Personalmente l'ho apprezzato davvero molto, soprattutto per il crudo realismo che si fa sentire già dopo poche puntate.
La trama è stata già detta e ridetta quindi passiamo un po' ai personaggi e alle considerazioni. All'inizio, nelle prime puntate più sembrare il classico triangolo sentimentale tra la ragazza carina e impacciata, Kotonoha Katsura; il ragazzo innamorato di lei e imbarazzato da tutto ciò che riguarda i rapporti fra fidanzati, Makoto Itou e l'amica-aiutante di lui, Sekai Saionji, che aiuterà Makoto a farsi avanti a Kotonoha, che accetterà di buon grado essendo anche lei innamorata del ragazzo.
Si dà il caso che però Makoto è un personaggio molto contraddittorio e anche se all'inizio è timido e imbranato dopo aver sperimentato alcune esperienze estremamente piacevoli non riesce più a farne a meno, e questo suo comportamento lo spinge a volere sempre di più, non curandosi di far soffrire la ragazza di turno; altro che triangolo, si va a finire in un dodecagono e oltre!
Questo anime non saprei in che genere inserirlo se non lo scolastico e verso la fine come un thriller, di sentimentale c'è davvero poco. Qui prevalgono i piaceri sessuali di Makoto e non l'amore verso Kotonoha, che si fa sentire solo nelle prime 2 o 3 puntate.
Si tratta di un'opera, come ho scritto prima, molto cruda ma soprattutto realista, perché ricordo che fatti brutali come il finale si sentono quasi tutti i giorni in televisione o sui giornali, perciò trovo inutile nascondersi dietro parole che lo descrivono come un anime "surreale" o "esagerato" perché tratto da un videogame hentai. Scene di questo genere sono accadute e accadono tutt'ora nella realtà.
Makoto è un protagonista immaturo e superficiale che vuole solo il piacere fisico, ma chi non ha mai incontrato un "montato" simile? Io più di uno sicuramente. Di ragazze di facili costumi poi non ne parliamo, basta uscire di casa e se ne trovano o guardare le notizie al TG. Ogni singolo personaggio ha un comportamento e un carattere pensato e ripensato non buttato al caso.
Il finale è stato un pugno nello stomaco anche se un po' me lo aspettavo che finisse così e ho provato un senso sadico di "goduria" quando Sekai, il mio personaggio preferito, ha ucciso Makoto per averla abbandonata dopo essere rimasta incinta, lui lo stavo ormai odiando con tutta me stessa.
Kotonoha devo dire che nelle ultime puntate mi incuteva un certo terrore, vederla impazzita mi faceva "leggermente" paura, e ciò che forse mi spaventava di più è che succede che persone reali diventino così per grosse delusioni sentimentali che le spingono alla pazzia.
In conclusione ritengo che sia un anime anche con un bel character design, un po' moe ma in fin dei conti ci sta anche bene, le musiche sono poste nei momenti adatti e non infastidiscono troppo, i fondali sono carini ma non troppo curati.
Il vero 9 sta nell'avermi invogliata a finirlo in pochissimo tempo e agli sviluppi, mai lasciati al caso, della storia che come ha scritto un utente prima di me sembra quasi una satira degli harem.
Spero di non essermi dilungata troppo con a recensione e di aver invogliato qualcuno a visionare School Days, anime secondo il mio modesto parere, davvero ben fatto.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ci vogliono due parole per descrivere questo anime: stupido e perverso.
L'anime parte abbastanza bene, con un classico triangolo amoroso, ma andando avanti la storia precipita ed inizia a sfociare nel ridicolo. Inoltre penso che i personaggi siano molto (anche troppo) stereotipati e cosi finiscono col risultare noiosi. E tra l'altro non riesco a concepire come faccia il protagonista da inesperto totale a diventare un playboy di alta classe, che si fa tutta la scuola e che non ha un minimo di rispetto per i sentimenti altrui ma che ragiona solo con il suo organo riproduttore.
Il finale mi ha lasciato una brutta sensazione di malessere dentro, sopratutto per il viso stremato del protagonista, è stato veramente un pugno allo stomaco.
A quest'anime do un 5 poco meritato solo per i disegni, che mi sono abbastanza piaciuti e mi sono sembrati abbastanza curati (anche se le ragazze sono tutte maggiorate).
Ci vogliono due parole per descrivere questo anime: stupido e perverso.
L'anime parte abbastanza bene, con un classico triangolo amoroso, ma andando avanti la storia precipita ed inizia a sfociare nel ridicolo. Inoltre penso che i personaggi siano molto (anche troppo) stereotipati e cosi finiscono col risultare noiosi. E tra l'altro non riesco a concepire come faccia il protagonista da inesperto totale a diventare un playboy di alta classe, che si fa tutta la scuola e che non ha un minimo di rispetto per i sentimenti altrui ma che ragiona solo con il suo organo riproduttore.
Il finale mi ha lasciato una brutta sensazione di malessere dentro, sopratutto per il viso stremato del protagonista, è stato veramente un pugno allo stomaco.
A quest'anime do un 5 poco meritato solo per i disegni, che mi sono abbastanza piaciuti e mi sono sembrati abbastanza curati (anche se le ragazze sono tutte maggiorate).
Eccomi, finito un po' per caso a recensire quest'anime, che ha fatto tanto scalpore. Sarò sincero. Quando lessi la prima volta la scheda di "School Days" pensai qualcosa del tipo "che grande boiata" e passai oltre. Una serie di eventi mi convinse a ripensarci, e decisi di guardare questa serie. Ringrazio il Cielo.
La storia (probabilmente la sanno tutti ormai, ma fa niente) parla di quello che, almeno all'inizio, sembra il classico triangolo tra Itou, Katsura e Sekai, rispettivamente il "classico" protagonista, l'innamorata persa e l'amica. La storia cambia già nel terzo o quarto episodio, quando... béh, questo preferisco non dirlo, non voglio fare spoiler. Comunque, da lì in poi le cose non fanno che degenerare, soprattutto per Katsura, la quale, da qualunque punto di vista, è la Vittima.
"School Days" inizialmente sembra veramente la classica commedia romantica, ma poi si rivela essere un'opera a mio avviso molto più matura, che affronta i temi dell'amore in maniera più reale e, secondo me, adulta.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Di omicidi passionali ce ne sono (non dico che succede ogni giorno, ma succede) e di tradimenti, beh, succedono pure quelli. Forse appare un po' irreale il "magnetismo" di Itou, ma non mi sembra il caso di stare a fare i pignoli perché, ai fini della storia, sono solo tre o quattro le sue relazioni importanti.
Direi di continuare a non vederlo se avete meno di tredici anni. Altrimenti ve lo consiglio caldamente. Aspettatevi un anime pesante, molto pesante.
Fine parte contenente spoiler
Trama: 1.50
Forse è strano dare questo punteggio (1.50 = massimo) alla trama di "School Days", ma in fondo ti tiene incollato allo schermo, e ti lascia più volte incredulo e senza parole, ma non per la propria banalità, anzi, direi proprio per l'opposto.
Personaggi: 1.50
All'inizio sinceramente non sembravano molto elaborati, ma andando avanti con la serie ci si rende conto che non è così. In particolare Katsura, Sekai e Setsuna (l'Amica di Sekai) sono rese magnificamente. Non posso dire troppo perché temo che finirei per fare spoiler.
Doppiaggio e colonna sonora: 1.00
La colonna sonora è semplicemente meravigliosa, non serve aggiungere altro. Il doppiaggio, invece, tolto che nelle ultime tre o quattro puntate, non è niente di incredibile. Peccato.
Disegni e chara design: 1.00
Niente da dire sul chara design, adatto ad una storia ambientata a scuola. I disegni non sono certo dei migliori, ma, nelle ultime tre puntate (per chi non l'avesse ancora capito, sono quelle il fulcro della serie. Almeno secondo me) il modo in cui riescono a rendere la condizione psicologica dei personaggi è sublime, in particolare gli occhi di Katsura.
Longevità: 1.50
Niente da dire. Né troppo lunga né troppo corta. Dodici episodi usati in maniera praticamente perfetta, direi.
Apprezzamento personale: 1.50
Penso che quanto detto prima basti e avanzi.
Complessivamente: 9.00
La storia (probabilmente la sanno tutti ormai, ma fa niente) parla di quello che, almeno all'inizio, sembra il classico triangolo tra Itou, Katsura e Sekai, rispettivamente il "classico" protagonista, l'innamorata persa e l'amica. La storia cambia già nel terzo o quarto episodio, quando... béh, questo preferisco non dirlo, non voglio fare spoiler. Comunque, da lì in poi le cose non fanno che degenerare, soprattutto per Katsura, la quale, da qualunque punto di vista, è la Vittima.
"School Days" inizialmente sembra veramente la classica commedia romantica, ma poi si rivela essere un'opera a mio avviso molto più matura, che affronta i temi dell'amore in maniera più reale e, secondo me, adulta.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Di omicidi passionali ce ne sono (non dico che succede ogni giorno, ma succede) e di tradimenti, beh, succedono pure quelli. Forse appare un po' irreale il "magnetismo" di Itou, ma non mi sembra il caso di stare a fare i pignoli perché, ai fini della storia, sono solo tre o quattro le sue relazioni importanti.
Direi di continuare a non vederlo se avete meno di tredici anni. Altrimenti ve lo consiglio caldamente. Aspettatevi un anime pesante, molto pesante.
Fine parte contenente spoiler
Trama: 1.50
Forse è strano dare questo punteggio (1.50 = massimo) alla trama di "School Days", ma in fondo ti tiene incollato allo schermo, e ti lascia più volte incredulo e senza parole, ma non per la propria banalità, anzi, direi proprio per l'opposto.
Personaggi: 1.50
All'inizio sinceramente non sembravano molto elaborati, ma andando avanti con la serie ci si rende conto che non è così. In particolare Katsura, Sekai e Setsuna (l'Amica di Sekai) sono rese magnificamente. Non posso dire troppo perché temo che finirei per fare spoiler.
Doppiaggio e colonna sonora: 1.00
La colonna sonora è semplicemente meravigliosa, non serve aggiungere altro. Il doppiaggio, invece, tolto che nelle ultime tre o quattro puntate, non è niente di incredibile. Peccato.
Disegni e chara design: 1.00
Niente da dire sul chara design, adatto ad una storia ambientata a scuola. I disegni non sono certo dei migliori, ma, nelle ultime tre puntate (per chi non l'avesse ancora capito, sono quelle il fulcro della serie. Almeno secondo me) il modo in cui riescono a rendere la condizione psicologica dei personaggi è sublime, in particolare gli occhi di Katsura.
Longevità: 1.50
Niente da dire. Né troppo lunga né troppo corta. Dodici episodi usati in maniera praticamente perfetta, direi.
Apprezzamento personale: 1.50
Penso che quanto detto prima basti e avanzi.
Complessivamente: 9.00
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Comincio col dire che questo anime o si odia o si ama. Quando ho cominciato a vedere i primi episodi il protagonista Makoto mi irritava in maniera spaventosa, non riuscivo a capire come un ragazzo potesse essere così palesemente stupido da non riuscire minimamente a capire i sentimenti di una ragazza o cosa potesse piacerle o meno, insomma un insensibile cronico. Poi continuando con la visione ho capito che non si trattava di stupidità quanto di egoismo allo stato puro e di pensare solo ed unicamente al proprio piacere personale, e a quel punto ha cominciato a farmi schifo. Bene, almeno ha smesso di irritarmi, peccato che a quel punto hanno cominciato ad irritarmi ancora di più le protagoniste femminili, Sekai e Kotonoha; questo perché posso capire che si ami una persona, ma la stupidità è un'altra cosa, sembra quasi che scelgano volontariamente di soffrire nella speranza che Makoto possa cambiare e scegliere una di loro definitivamente e finalmente esserle fedele. Non parliamo poi di amicizia o di cattiveria, una pugnalata in più o in meno alla schiena da parte delle amiche fa sempre bene ed è sicuramente più accattivante del semplice bullismo delle compagne di classe o di ragazzi che approfittano di una condizione psicologica instabile per fare i loro comodi.
Insomma, che dire di più? Se siete bambini non guardatelo assolutamente. Se credete ciecamente nell'amore guardatelo e vedrete l'altro lato della medaglia. Se non credete nell'amore non farà altro che rafforzare la vostra convinzione. Se provoca anche a voi rabbia e delusione al pensiero che cose così succedono veramente ricordatevi che è un anime e che domani è un altro giorno.
Comincio col dire che questo anime o si odia o si ama. Quando ho cominciato a vedere i primi episodi il protagonista Makoto mi irritava in maniera spaventosa, non riuscivo a capire come un ragazzo potesse essere così palesemente stupido da non riuscire minimamente a capire i sentimenti di una ragazza o cosa potesse piacerle o meno, insomma un insensibile cronico. Poi continuando con la visione ho capito che non si trattava di stupidità quanto di egoismo allo stato puro e di pensare solo ed unicamente al proprio piacere personale, e a quel punto ha cominciato a farmi schifo. Bene, almeno ha smesso di irritarmi, peccato che a quel punto hanno cominciato ad irritarmi ancora di più le protagoniste femminili, Sekai e Kotonoha; questo perché posso capire che si ami una persona, ma la stupidità è un'altra cosa, sembra quasi che scelgano volontariamente di soffrire nella speranza che Makoto possa cambiare e scegliere una di loro definitivamente e finalmente esserle fedele. Non parliamo poi di amicizia o di cattiveria, una pugnalata in più o in meno alla schiena da parte delle amiche fa sempre bene ed è sicuramente più accattivante del semplice bullismo delle compagne di classe o di ragazzi che approfittano di una condizione psicologica instabile per fare i loro comodi.
Insomma, che dire di più? Se siete bambini non guardatelo assolutamente. Se credete ciecamente nell'amore guardatelo e vedrete l'altro lato della medaglia. Se non credete nell'amore non farà altro che rafforzare la vostra convinzione. Se provoca anche a voi rabbia e delusione al pensiero che cose così succedono veramente ricordatevi che è un anime e che domani è un altro giorno.
Attenzione: la recensione contiene lievi spoiler
Cos'è che dicono i denigratori? Anime immorale, protagonista pessimo e irrealistico, finale illogico... ma ragazzi, in che mondo vivete?
School Days appare fin da subito come una normale commedia romantica senza la minima voglia di pretendere qualcosa di più, inoltre si notano alcuni cliché presenti spesso nel genere. Ma fin dal 3°-4° episodio l'anime prende una piega assolutamente inaspettata e originale per questo tipo di produzioni, una piega decisamente più realistica delle solite scelte buoniste ma forzate, una scelta che infatti i più - ragazze in primis - non hanno saputo apprezzare.
E questo perché? Perché Makoto, il protagonista, è l'ultimo tipo di ragazzo che vorrebbero vedere/avere le ragazze, e anche nel mio caso odierei una persona del genere se fosse reale - e ce ne sono -, ma l'ho apprezzato molto proprio perché è stato inserito in un contesto "finto" (animazione), che quindi dona a quest'opera un aspetto molto meno teatrale e decisamente più crudo dei suoi simili.
La verità infatti è che purtroppo Makoto rappresenta il "quasi" tipico ragazzo superficiale di quell'età, che è più interessato al gusto sessuale che a valori morali, e appunto molti distolgono lo sguardo dalla realtà distogliendo lo sguardo da un anime e un protagonista simili.
Lo stesso titolo - e anche l'anime in generale - vuole essere a mio avviso una denuncia contro ciò che realmente succede spesso tra i banchi di scuola, ovvero School days, dei "normali" giorni di scuola.
Ok, molti diranno "tutte balle, la verità è che è semplicemente tratto da un videogioco erotico e questi sono i risultati"; sarà anche così, magari le intenzioni dei produttori erano tutt'altre, eppure - a farlo apposta o meno - hanno dato una sua identità e dei contenuti intelligenti a questo School Days, e io valuto il fine, non i mezzi.
Però non tutto è oro quel che luccica: ad affiancare tutte queste belle parole c'è purtroppo un comparto tecnico decisamente mediocre, dato da animazioni che si contano sulle dita della mano e da una regia troppo scontata e già vista, proprio a mo' di visual novel hentai infatti; e i disegni non fanno eccezione, anche questi sono molto piatti, poco originali e vari.
Per quanto riguarda la sceneggiatura invece, è quasi sempre "sincera" e naturale, ma in un paio di frangenti l'ho trovata forzata ed esagerata, non era affatto necessario, ma forse erano questi i "requisiti" per trasporre in anime un videogioco erotico (dai, è esagerato che Makoto se le porti a letto davvero tutte!).
Gradevole anche se povera la colonna sonora, non è mai invadente e si lascia ascoltare più che discretamente.
Un altro problema di questa serie è, forse dovuto allo scarso tempo a disposizione - ma si poteva comunque fare di meglio -, la caratterizzazione del protagonista, davvero troppo blanda e superficiale e non giustifica tutte le "esagerazioni" del suo carattere.
Per quanto riguarda la psicologia e la mentalità di Kotonoha Katsura invece, beh, devo ammettere che è così verosimile e coerente da avermi messo i brividi, è senza dubbio il personaggio meglio riuscito dell'anime, che attraverso la sua fragilità, timidezza, vulnerabilità, le sue reazioni ai vari eventi e situazioni ecc. le sue azioni risultano assolutamente realistiche e naturali, mostrando una profondità psicologica di questo personaggio da far paura.
Anche Sekai è caratterizzata in maniera eccellente, quasi quanto Katsura.
Beh, ora è giunto il momento di parlare del piatto forte ("forte" in tutti i sensi): il finale. Inaspettatissimo e scioccante, ma non per questo illogico o innaturale come dicono molti, anzi tutt'altro, la cosa che davvero mette i brividi di questo finale è che simili cose sono accadute e possono succedere nella vita di tutti i giorni, non a caso quest'ultimo episodio è stato censurato addirittura in Giappone.
Insomma, considerando quello che succede e PERCHE' succede, i motivi che hanno spinto i personaggi a compiere quelle determinate scelte ecc che rendono il tutto - purtroppo - tremendamente verosimile, rendono il finale un capolavoro. Sia per profondità che per impatto emotivo.
E comunque diciamocelo: Makoto ce l'ha messa tutta per finire così, se l'è proprio andata a cercare.
Consigliatissimo a chi cerca un anime con le palle, ovviamente sconsigliato ai moralisti e a chi desidera vivere dentro una "cupola". 7 e mezzo.
Cos'è che dicono i denigratori? Anime immorale, protagonista pessimo e irrealistico, finale illogico... ma ragazzi, in che mondo vivete?
School Days appare fin da subito come una normale commedia romantica senza la minima voglia di pretendere qualcosa di più, inoltre si notano alcuni cliché presenti spesso nel genere. Ma fin dal 3°-4° episodio l'anime prende una piega assolutamente inaspettata e originale per questo tipo di produzioni, una piega decisamente più realistica delle solite scelte buoniste ma forzate, una scelta che infatti i più - ragazze in primis - non hanno saputo apprezzare.
E questo perché? Perché Makoto, il protagonista, è l'ultimo tipo di ragazzo che vorrebbero vedere/avere le ragazze, e anche nel mio caso odierei una persona del genere se fosse reale - e ce ne sono -, ma l'ho apprezzato molto proprio perché è stato inserito in un contesto "finto" (animazione), che quindi dona a quest'opera un aspetto molto meno teatrale e decisamente più crudo dei suoi simili.
La verità infatti è che purtroppo Makoto rappresenta il "quasi" tipico ragazzo superficiale di quell'età, che è più interessato al gusto sessuale che a valori morali, e appunto molti distolgono lo sguardo dalla realtà distogliendo lo sguardo da un anime e un protagonista simili.
Lo stesso titolo - e anche l'anime in generale - vuole essere a mio avviso una denuncia contro ciò che realmente succede spesso tra i banchi di scuola, ovvero School days, dei "normali" giorni di scuola.
Ok, molti diranno "tutte balle, la verità è che è semplicemente tratto da un videogioco erotico e questi sono i risultati"; sarà anche così, magari le intenzioni dei produttori erano tutt'altre, eppure - a farlo apposta o meno - hanno dato una sua identità e dei contenuti intelligenti a questo School Days, e io valuto il fine, non i mezzi.
Però non tutto è oro quel che luccica: ad affiancare tutte queste belle parole c'è purtroppo un comparto tecnico decisamente mediocre, dato da animazioni che si contano sulle dita della mano e da una regia troppo scontata e già vista, proprio a mo' di visual novel hentai infatti; e i disegni non fanno eccezione, anche questi sono molto piatti, poco originali e vari.
Per quanto riguarda la sceneggiatura invece, è quasi sempre "sincera" e naturale, ma in un paio di frangenti l'ho trovata forzata ed esagerata, non era affatto necessario, ma forse erano questi i "requisiti" per trasporre in anime un videogioco erotico (dai, è esagerato che Makoto se le porti a letto davvero tutte!).
Gradevole anche se povera la colonna sonora, non è mai invadente e si lascia ascoltare più che discretamente.
Un altro problema di questa serie è, forse dovuto allo scarso tempo a disposizione - ma si poteva comunque fare di meglio -, la caratterizzazione del protagonista, davvero troppo blanda e superficiale e non giustifica tutte le "esagerazioni" del suo carattere.
Per quanto riguarda la psicologia e la mentalità di Kotonoha Katsura invece, beh, devo ammettere che è così verosimile e coerente da avermi messo i brividi, è senza dubbio il personaggio meglio riuscito dell'anime, che attraverso la sua fragilità, timidezza, vulnerabilità, le sue reazioni ai vari eventi e situazioni ecc. le sue azioni risultano assolutamente realistiche e naturali, mostrando una profondità psicologica di questo personaggio da far paura.
Anche Sekai è caratterizzata in maniera eccellente, quasi quanto Katsura.
Beh, ora è giunto il momento di parlare del piatto forte ("forte" in tutti i sensi): il finale. Inaspettatissimo e scioccante, ma non per questo illogico o innaturale come dicono molti, anzi tutt'altro, la cosa che davvero mette i brividi di questo finale è che simili cose sono accadute e possono succedere nella vita di tutti i giorni, non a caso quest'ultimo episodio è stato censurato addirittura in Giappone.
Insomma, considerando quello che succede e PERCHE' succede, i motivi che hanno spinto i personaggi a compiere quelle determinate scelte ecc che rendono il tutto - purtroppo - tremendamente verosimile, rendono il finale un capolavoro. Sia per profondità che per impatto emotivo.
E comunque diciamocelo: Makoto ce l'ha messa tutta per finire così, se l'è proprio andata a cercare.
Consigliatissimo a chi cerca un anime con le palle, ovviamente sconsigliato ai moralisti e a chi desidera vivere dentro una "cupola". 7 e mezzo.
School Days è un adattamento animato del videogioco erotico omonimo del 2005. È un harem "quasi" normale sino ad un certo punto, punto dal quale lentamente cambia genere divenendo psicologico in primis e drammatico/violento (per non dire altro) nel finale. D'altro canto se non fosse stato così non sarebbe stato fedele al già contestato videogioco, e sarebbe conosciuto da un numero molto minore di persone.
La trama parte dagli stereotipi dell'harem sentimentale classico, che poi stravolgerà completamente. Vi è inizialmente un normale triangolo amoroso tra il protagonista maschile, Makoto Itou, e le due protagoniste femminili, Kotonoha Katsura e Sekai Saionji, ma man mano grazie ai comportamenti dei tre protagonisti indiscussi sopra citati, il tutto si evolverà in qualcosa di molto singolare.
A mio avviso uno dei punti forti della serie è proprio il protagonista, Makoto. Può sembrare ironico, ma il ragazzo in questione si discosta dai luoghi comuni che affliggono tutti i colleghi della sua categoria, in poche parole è "realistico". È una cosa triste, ma nella vita reale se ne trovano di persone come lui, ed è quasi scontato odiarlo per quello che fa alle ragazze della serie (che poi molte se la cercano e istigano Makoto è un altro discorso).
Un tantino diverso è il discorso riguardante le due giovani fanciulle, il loro comportamento finale non è dei più normali, ma comunque scene come quelle che avete visto/vedrete sono successe tante volte nella realtà (non molto frequentemente altrimenti sarebbe un macello).
È stato detto che l'anime è una parodia voluta dei generi harem, sentimentale, commedia scolastica, ed infatti ci sono molti punti che ci possono portare a queste conclusioni, purtroppo non posso enunciarli per non andare incontro a spoiler, però per citarne uno soltanto possiamo parlare del fatto che ci sia una camera pubblica al festival scolastico dove i ragazzi e le ragazze possono fare i loro "comodi" (i professori dove sono?).
Per il resto la parte tecnica è sufficiente, la sceneggiatura (come del resto la trama), è in alcuni punti forzata, il chara dei personaggi è adeguato, e la colonna sonora è semplice (da notare però che ogni episodio o quasi ha un'ending diversa), le animazioni invece a volte sono frustranti perchè scarse.
In definitiva, come molte persone sono rimasto un po' shockato dalla conclusione, non tanto dal finale in sé, poiché ho visto scene molto peggiori, ma dal finale applicato a questa serie, mai mi sarei aspettato che da quell'inizio, da quella gioiosa opening, l'anime si potesse concludere così. Per questo do atto alla serie di avermi impressionato e meravigliato positivamente.
Consiglio la visione, però come sono costretto a dire molto spesso andate oltre la parte visiva e affidatevi alla logica per capire le motivazioni che hanno spinto al finale (volontà dell'autore di far cadere degli stereotipi ecc.), altrimenti la vostra valutazione potrebbe essere negativa.
La trama parte dagli stereotipi dell'harem sentimentale classico, che poi stravolgerà completamente. Vi è inizialmente un normale triangolo amoroso tra il protagonista maschile, Makoto Itou, e le due protagoniste femminili, Kotonoha Katsura e Sekai Saionji, ma man mano grazie ai comportamenti dei tre protagonisti indiscussi sopra citati, il tutto si evolverà in qualcosa di molto singolare.
A mio avviso uno dei punti forti della serie è proprio il protagonista, Makoto. Può sembrare ironico, ma il ragazzo in questione si discosta dai luoghi comuni che affliggono tutti i colleghi della sua categoria, in poche parole è "realistico". È una cosa triste, ma nella vita reale se ne trovano di persone come lui, ed è quasi scontato odiarlo per quello che fa alle ragazze della serie (che poi molte se la cercano e istigano Makoto è un altro discorso).
Un tantino diverso è il discorso riguardante le due giovani fanciulle, il loro comportamento finale non è dei più normali, ma comunque scene come quelle che avete visto/vedrete sono successe tante volte nella realtà (non molto frequentemente altrimenti sarebbe un macello).
È stato detto che l'anime è una parodia voluta dei generi harem, sentimentale, commedia scolastica, ed infatti ci sono molti punti che ci possono portare a queste conclusioni, purtroppo non posso enunciarli per non andare incontro a spoiler, però per citarne uno soltanto possiamo parlare del fatto che ci sia una camera pubblica al festival scolastico dove i ragazzi e le ragazze possono fare i loro "comodi" (i professori dove sono?).
Per il resto la parte tecnica è sufficiente, la sceneggiatura (come del resto la trama), è in alcuni punti forzata, il chara dei personaggi è adeguato, e la colonna sonora è semplice (da notare però che ogni episodio o quasi ha un'ending diversa), le animazioni invece a volte sono frustranti perchè scarse.
In definitiva, come molte persone sono rimasto un po' shockato dalla conclusione, non tanto dal finale in sé, poiché ho visto scene molto peggiori, ma dal finale applicato a questa serie, mai mi sarei aspettato che da quell'inizio, da quella gioiosa opening, l'anime si potesse concludere così. Per questo do atto alla serie di avermi impressionato e meravigliato positivamente.
Consiglio la visione, però come sono costretto a dire molto spesso andate oltre la parte visiva e affidatevi alla logica per capire le motivazioni che hanno spinto al finale (volontà dell'autore di far cadere degli stereotipi ecc.), altrimenti la vostra valutazione potrebbe essere negativa.
Non esiste anime che mi abbia impressionata più di questo.
Inizialmente si presenta come il classico shojo con l'ancora più classico triangolo amoroso. Ma, dalla quinta puntata in poi, subisce una mutazione impressionante: orge, mutilazioni, pance squartate... è stato scioccante. Un ragazzo impacciato come Makoto si trasforma in un vero e proprio gigolò.
Nonostante mi abbia scossa parecchio è una sorta di "calamita", sento il bisogno di vederlo almeno ogni 2 o 3 mesi. Lo consiglio a chi è in cerca di un anime con scene forti e senza una vera e propria storia profonda, poiché questo a mio parere non ne ha una. È solo un triangolo amoroso campato in aria tanto per, una scusa per poi mostrare situazioni che vogliono scioccare e nient'altro. Il mio voto è un sei e mezzo.
Inizialmente si presenta come il classico shojo con l'ancora più classico triangolo amoroso. Ma, dalla quinta puntata in poi, subisce una mutazione impressionante: orge, mutilazioni, pance squartate... è stato scioccante. Un ragazzo impacciato come Makoto si trasforma in un vero e proprio gigolò.
Nonostante mi abbia scossa parecchio è una sorta di "calamita", sento il bisogno di vederlo almeno ogni 2 o 3 mesi. Lo consiglio a chi è in cerca di un anime con scene forti e senza una vera e propria storia profonda, poiché questo a mio parere non ne ha una. È solo un triangolo amoroso campato in aria tanto per, una scusa per poi mostrare situazioni che vogliono scioccare e nient'altro. Il mio voto è un sei e mezzo.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Beh, visto che questo anime è stato già sufficientemente descritto nei suoi contenuti mi limiterò a dare il mio personale giudizio.
Come prima cosa, mi sono stupita delle abbondanti votazioni negative. Quando c'è il solito happy ending la gente ha da ridire per la prevedibilità nelle scelte del protagonista. Quando ci si ritrova, invece, dinanzi un finale di questo tipo incolpa l'autore giapponese di perversione. Mi domando come dovrebbe essere, allora, l'anime ideale.
Prima di tutto, benché la storia sia il classico intrigo sentimentale-scolastico (ma in quanti anime molto più elogiati c'è la solita storiella riciclata?) ho notato che è estremamente realista. Sì, la vita è fatta anche di ragazzi superimmaturi che con gran crudeltà ci hanno sfruttate e fatto il cuore a mille pezzi. E vi assicuro che la maggior parte di questi soggetti immaturi non ci penserebbe due volte ad andare a letto con una compagna di scuola stuzzicante e figurarsi se potrebbe addirittura possederne 5, 10 e così via. Makoto è stato tanto criticato per il suo atteggiamento passivo, ma credo che simboleggi proprio la condizione del tipico turbato-immaturo che essendo stato solo fino a poco prima uno "sfigato" si è trovato completamente immerso in un qualcosa di nuovo.
Comunque anche i disegni mi sono piaciuti tantissimo. I colori, benché si mantengano su tonalità scure, sono molto realistici e non troppo chiari, fluorescenti tipici degli animi più "bambineschi".
Gli episodi li ho mandati giù facilmente e in poco tempo. Ogni puntata tira l'altra. Il filone è uno solo, quindi non si disperde in inutili filler, e segue appunto le varie copulazioni che ruotano attorno a Makoto.
Per quanto riguarda il finale, premetto che non amo le soluzioni così violente, però almeno è stato un diversivo. Bisogna comunque considerare che queste ragazzine innamorate e immature possono essere capaci di tutto. Inoltre lo scopo principale di un'opera credo che sia quello di colpire il suo pubblico. Dunque, voto 8
Beh, visto che questo anime è stato già sufficientemente descritto nei suoi contenuti mi limiterò a dare il mio personale giudizio.
Come prima cosa, mi sono stupita delle abbondanti votazioni negative. Quando c'è il solito happy ending la gente ha da ridire per la prevedibilità nelle scelte del protagonista. Quando ci si ritrova, invece, dinanzi un finale di questo tipo incolpa l'autore giapponese di perversione. Mi domando come dovrebbe essere, allora, l'anime ideale.
Prima di tutto, benché la storia sia il classico intrigo sentimentale-scolastico (ma in quanti anime molto più elogiati c'è la solita storiella riciclata?) ho notato che è estremamente realista. Sì, la vita è fatta anche di ragazzi superimmaturi che con gran crudeltà ci hanno sfruttate e fatto il cuore a mille pezzi. E vi assicuro che la maggior parte di questi soggetti immaturi non ci penserebbe due volte ad andare a letto con una compagna di scuola stuzzicante e figurarsi se potrebbe addirittura possederne 5, 10 e così via. Makoto è stato tanto criticato per il suo atteggiamento passivo, ma credo che simboleggi proprio la condizione del tipico turbato-immaturo che essendo stato solo fino a poco prima uno "sfigato" si è trovato completamente immerso in un qualcosa di nuovo.
Comunque anche i disegni mi sono piaciuti tantissimo. I colori, benché si mantengano su tonalità scure, sono molto realistici e non troppo chiari, fluorescenti tipici degli animi più "bambineschi".
Gli episodi li ho mandati giù facilmente e in poco tempo. Ogni puntata tira l'altra. Il filone è uno solo, quindi non si disperde in inutili filler, e segue appunto le varie copulazioni che ruotano attorno a Makoto.
Per quanto riguarda il finale, premetto che non amo le soluzioni così violente, però almeno è stato un diversivo. Bisogna comunque considerare che queste ragazzine innamorate e immature possono essere capaci di tutto. Inoltre lo scopo principale di un'opera credo che sia quello di colpire il suo pubblico. Dunque, voto 8
Sinceramente l'ho visto qualche anno fa, ma credo che se si voglia dare un giudizio obiettivo sull'opera, bisogna aspettare un po' in modo da poter assorbire bene il duro colpo e porsi così freddamente alla storia.
Il finale è spiazzante, lo guardi e ti chiedi come si sia potuti arrivare a tutto questo e sia possibile che niente della trama lasciasse presagire tutto questo, specie guardando il modo in cui l'anime si poneva all'inizio e per buona parte dei primi episodi: sembrava un comune anime scolastico, ma ha in sé qualcosa di diverso e lo si può capire dal sesto episodio in poi. Sinceramente, penso che sia per l'autore un modo di fare "ironia" su alcuni cliché del genere harem/ecchi ed anche di mettere a nudo una realtà più complessa, dove la realtà non è sempre quella che sembra e dove niente è scontato o rimane a sé stante (e sicuramente si è ispirato anche ad alcuni casi di cronaca nera), ma a mio giudizio non trovo che ne sia uscito totalmente bene perché certi passaggi sono molto assurdi e surreali.
I personaggi sono delineati abbastanza bene, volenti o nolenti l'odio principale (specie quello femminile) si concentrerà sul protagonista maschile, Makoto, e si potrà preferire Sekai o Kotonoha, ma a mio avviso entrambe sono solo povere vittime a cui va ad entrambe la stessa compassione. Un consiglio: non cercate di trovare una logica dietro tutto questo, certamente è più l'impulso ad esercitare un'influenza sui personaggi piuttosto che la ragione ed il mio voto è un sette perché avrei voluto che si scavasse di più nella psicologia dei personaggi.
Il finale è spiazzante, lo guardi e ti chiedi come si sia potuti arrivare a tutto questo e sia possibile che niente della trama lasciasse presagire tutto questo, specie guardando il modo in cui l'anime si poneva all'inizio e per buona parte dei primi episodi: sembrava un comune anime scolastico, ma ha in sé qualcosa di diverso e lo si può capire dal sesto episodio in poi. Sinceramente, penso che sia per l'autore un modo di fare "ironia" su alcuni cliché del genere harem/ecchi ed anche di mettere a nudo una realtà più complessa, dove la realtà non è sempre quella che sembra e dove niente è scontato o rimane a sé stante (e sicuramente si è ispirato anche ad alcuni casi di cronaca nera), ma a mio giudizio non trovo che ne sia uscito totalmente bene perché certi passaggi sono molto assurdi e surreali.
I personaggi sono delineati abbastanza bene, volenti o nolenti l'odio principale (specie quello femminile) si concentrerà sul protagonista maschile, Makoto, e si potrà preferire Sekai o Kotonoha, ma a mio avviso entrambe sono solo povere vittime a cui va ad entrambe la stessa compassione. Un consiglio: non cercate di trovare una logica dietro tutto questo, certamente è più l'impulso ad esercitare un'influenza sui personaggi piuttosto che la ragione ed il mio voto è un sette perché avrei voluto che si scavasse di più nella psicologia dei personaggi.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Che brutto anime! Non ha lati positivi secondo me. Parte in maniera classica per un genere sentimentale, con un triangolo amoroso che si delinea quasi subito, se non fosse che poi comincia a prendere una pessima piega! Il protagonista, odioso, davvero odioso, comincia a scoprire le "gioie del sesso" ed ecco che l'anime diventa tutto uguale, ripetitivo e monotono: il protagonista va a letto pian piano con tutte le studentesse. Qualche ragazzo potrebbe trovare divertente la cosa, ma vi assicuro che non lo è; è solo frustrante e rende molto nervosi.
Perché ho continuato allora a seguire questo pessimo anime? Per il tanto famoso finale, che mi incuriosiva non poco (difatti molti catalogavano l'anime come horror, ma di horror non ha niente!). Anche il finale però è inutile, violento, senza senso. No, forse un senso ce l'ha, perché fa sentire meglio chi, come me, odiava così tanto i protagonisti! Vedere che si fanno a pezzi tra loro porta una gioia personale, anche perché ci si rende conto che l'anime è finalmente finito.
Non lo consiglio perché è davvero una perdita di tempo!
I disegni e la musica sono "accettabili" ecco perché ho messo 2 e non 1 (quanto son generosa, eh?). Mi meraviglio che abbia 6 di media questo anime, perché davvero non offre niente. Anche dal punto di vista psicologico è molto infantile, banale e senza senso. Bah!
Che brutto anime! Non ha lati positivi secondo me. Parte in maniera classica per un genere sentimentale, con un triangolo amoroso che si delinea quasi subito, se non fosse che poi comincia a prendere una pessima piega! Il protagonista, odioso, davvero odioso, comincia a scoprire le "gioie del sesso" ed ecco che l'anime diventa tutto uguale, ripetitivo e monotono: il protagonista va a letto pian piano con tutte le studentesse. Qualche ragazzo potrebbe trovare divertente la cosa, ma vi assicuro che non lo è; è solo frustrante e rende molto nervosi.
Perché ho continuato allora a seguire questo pessimo anime? Per il tanto famoso finale, che mi incuriosiva non poco (difatti molti catalogavano l'anime come horror, ma di horror non ha niente!). Anche il finale però è inutile, violento, senza senso. No, forse un senso ce l'ha, perché fa sentire meglio chi, come me, odiava così tanto i protagonisti! Vedere che si fanno a pezzi tra loro porta una gioia personale, anche perché ci si rende conto che l'anime è finalmente finito.
Non lo consiglio perché è davvero una perdita di tempo!
I disegni e la musica sono "accettabili" ecco perché ho messo 2 e non 1 (quanto son generosa, eh?). Mi meraviglio che abbia 6 di media questo anime, perché davvero non offre niente. Anche dal punto di vista psicologico è molto infantile, banale e senza senso. Bah!
Per descrivere quest'opera bastano quattro aggettivi: patetico, noioso, grossolano e volgare.
a) Patetico perché fa pena
b) Noiso perché il 99.99% degli avvenimenti sono prevedibili.
c) Grossolano e Volgare perché presenta un eccessivo carico di scene erotiche/a sfondo sessuale che non hanno scopi artistici né sono carichi di sentimento ma, semplicemente, hanno lo scopo (o dovrebbero averlo) di eccitare sessualmente lo spettatore.
School Days è un anime che, dal mio punto di vista, presenta solamente personaggi stereotipati, scene in cui si può conoscere l'esito dei dialoghi/vicende prima ancora che questi comincino e per di più riesce ad annoiare fortemente. Per presentarne meglio le caratteristiche sarebbe utile fare un'analisi dei personaggi più importanti:
Itou Makoto è il ragazzo protagonista. Definirlo umano sarebbe un complimento poiché più che altro si presenta come un pervertito incallito che non vuole fare altro che avere rapporti sessuali con la prima cosa che respira. È un personaggio negativo, che confonde l'amore con il sesso esaltando solo quest'ultimo fattore. Le sue capacità intellettive si riducono a quelle di un bradipo agonizzante e guardone. Se penso che secondo gli autori questo ragazzo dovrebbe riuscire a rappresentare la maggior parte dei ragazzi adolescenti mi sento male.
Sekai Saionji è la co-protagonista. Si presenta come un personaggio positivo che ha come intenzioni quelle di aiutare il ragazzo, ma anche alla fine anch'ella presenta molte debolezze che riescono a deludere lo spettatore (almeno così è successo con me).
Katsura Kotonoha è la ragazza di cui Makoto si innamora inizialmente. Sembra un personaggio positivo, ma riesce a modo suo a mostrare un idealismo talmente eccessivo da non sembrare neanche umana.
L'unico aspetto che riesce a smuovere lo spettatore dalla grande noia che trasmettono i primi 11 episodi è il finale “a sorpresa”. Tuttavia non è sufficiente la ciliegina per rendere una torta buona ed appetitosa.
Quindi lo sconsiglio altamente, e se proprio dovesse nascere questa profonda esigenza di vederlo, sarebbe opportuno se si formasse solo per un'ipotetica guarigione dall'insonnia.
a) Patetico perché fa pena
b) Noiso perché il 99.99% degli avvenimenti sono prevedibili.
c) Grossolano e Volgare perché presenta un eccessivo carico di scene erotiche/a sfondo sessuale che non hanno scopi artistici né sono carichi di sentimento ma, semplicemente, hanno lo scopo (o dovrebbero averlo) di eccitare sessualmente lo spettatore.
School Days è un anime che, dal mio punto di vista, presenta solamente personaggi stereotipati, scene in cui si può conoscere l'esito dei dialoghi/vicende prima ancora che questi comincino e per di più riesce ad annoiare fortemente. Per presentarne meglio le caratteristiche sarebbe utile fare un'analisi dei personaggi più importanti:
Itou Makoto è il ragazzo protagonista. Definirlo umano sarebbe un complimento poiché più che altro si presenta come un pervertito incallito che non vuole fare altro che avere rapporti sessuali con la prima cosa che respira. È un personaggio negativo, che confonde l'amore con il sesso esaltando solo quest'ultimo fattore. Le sue capacità intellettive si riducono a quelle di un bradipo agonizzante e guardone. Se penso che secondo gli autori questo ragazzo dovrebbe riuscire a rappresentare la maggior parte dei ragazzi adolescenti mi sento male.
Sekai Saionji è la co-protagonista. Si presenta come un personaggio positivo che ha come intenzioni quelle di aiutare il ragazzo, ma anche alla fine anch'ella presenta molte debolezze che riescono a deludere lo spettatore (almeno così è successo con me).
Katsura Kotonoha è la ragazza di cui Makoto si innamora inizialmente. Sembra un personaggio positivo, ma riesce a modo suo a mostrare un idealismo talmente eccessivo da non sembrare neanche umana.
L'unico aspetto che riesce a smuovere lo spettatore dalla grande noia che trasmettono i primi 11 episodi è il finale “a sorpresa”. Tuttavia non è sufficiente la ciliegina per rendere una torta buona ed appetitosa.
Quindi lo sconsiglio altamente, e se proprio dovesse nascere questa profonda esigenza di vederlo, sarebbe opportuno se si formasse solo per un'ipotetica guarigione dall'insonnia.
Questo è il pessimo risultato della trasportazione di un videogame hentai in un anime ecchi: trama ricca di incongruenze, carisma assente nei personaggi (ragionano da bambini di quinta elementare), un classico triangolo amoroso che improvvisamente diventa un ottagono, così, tanto per fare. Ridicola anche l'attrazione sessuale del tutto improvvisa delle varie ragazze verso il protagonista: è forse l'ultimo ragazzo rimasto in vita sulla Terra? Ma andiamo, queste trame così assurde e sconclusionate possono essere accettabili solo per titoli di genere puramente hentai, anzi, forse nemmeno quello visto che anche come trama di un anime hentai fa schifo.
Io di anime ne ho visti tanti e di tutti i generi, ma questo fa rivoltare i morti dalle tombe, addirittura in Giappone, paese quasi senza censure, volevano censurare totalmente l'ultimo episodio. Nonostante tutto, consiglio di vederlo perché, ve lo giuro, questo sarà l'anime che più odierete fra tutti. Io non odio nessun anime, esistono quelli che mi piacciono di più e altri che mi piacciono meno, e non odio nemmeno quelli, anzi, cerco di capire cosa particolarmente non mi piace, ma questo è indifendibile, e, forse, sarà l'unico anime che odierò. Mi fa specie vedere che alcuni pensano che sia un anime buono, originale e magari pure intelligente perché mischia generi e situazioni a caso. Voto: il minimo possibile.
Io di anime ne ho visti tanti e di tutti i generi, ma questo fa rivoltare i morti dalle tombe, addirittura in Giappone, paese quasi senza censure, volevano censurare totalmente l'ultimo episodio. Nonostante tutto, consiglio di vederlo perché, ve lo giuro, questo sarà l'anime che più odierete fra tutti. Io non odio nessun anime, esistono quelli che mi piacciono di più e altri che mi piacciono meno, e non odio nemmeno quelli, anzi, cerco di capire cosa particolarmente non mi piace, ma questo è indifendibile, e, forse, sarà l'unico anime che odierò. Mi fa specie vedere che alcuni pensano che sia un anime buono, originale e magari pure intelligente perché mischia generi e situazioni a caso. Voto: il minimo possibile.
Questo anime è atroce. E nel suo essere atroce l'ho apprezzato molto. Rispecchia una realtà non troppo lontana dai nostri giorni, in cui i ragazzini si approcciano al sesso con leggerezza non curandosi dei sentimenti delle ragazze che dicono di amare. Buono il character design, la colonna sonora è azzeccata direi. Ci sono scene che fanno sorridere, altre arrabbiare, e per una volta il protagonista è totalmente odiato, come di rado accade, tanto che il finale non lascia spiazzati per niente, anzi, sono stata felicissima di come si sono conclusi gli eventi. Nonostante l'odio crescente ad ogni episodio per Makoto, nonostante lo squallore di certi avvenimenti, di certi atteggiamenti, devo assolutamente dare un voto positivo a questa serie decisamente anticonvenzionale.
Un altro anime che ho trovato nella mia ricerca di qualcosa che potesse ricordarmi la violenza e la tenerezza di Elfen Lied. School Days è un anime di 12 episodi e con Elfen Lied non centra veramente niente, ma penso che valga ugualmente la pena di vederlo. Se non altro School Days si lascia guardare con facilità e, nonostante l'apparente banalità della storia - che via via in un'escalation diventa sempre più insensata ed amara - risulta fin dall'inizio appassionante.
Sono state mosse diverse critiche sullo scarso realismo della trama, la quale dovrebbe derivare dal fatto che l’anime è tratto da un videogioco il cui scopo è sedurre quante più ragazze è possibile; onestamente non condivido tali critiche e la storia – almeno fino ai tre quarti della serie – mi sembra più che plausibile. A causa di questa caratterizzazione scolastico/romantica iniziale della storia, è facile rimanere perplessi e non capire se vale la pena di continuare a seguire la serie o meno; in ogni caso, indipendentemente dalle conclusioni finali, School Days è un anime atipico che può essere giudicato solo se visto fino in fondo.
A School Days è toccata la stessa sorte di Higurashi No Naku Koro Ni qualche anno fa, ed è stato eliminato dal palinsesto televisivo per un periodo in tempo in seguito ad un assassinio di un ufficiale di alto grado grado di polizia da parte della sua figlia adolescente. School Days comporta infatti nell'ultimo episodio forti scene di violenza (ma che non valgono un decimo di quelle di Higurashi) che non si voleva fossero ricollegate all’omicidio. Da School Days è stato tratto anche un manga, che è un po’ diverso dall’anime (è identico solo fino ai primi episodi).
Conclusioni finali: l'ho trovato molto carino, l'ideale per passare un po' di tempo e allo stesso tempo non vedere sempre le solite cose che non sanno di niente.
Sono state mosse diverse critiche sullo scarso realismo della trama, la quale dovrebbe derivare dal fatto che l’anime è tratto da un videogioco il cui scopo è sedurre quante più ragazze è possibile; onestamente non condivido tali critiche e la storia – almeno fino ai tre quarti della serie – mi sembra più che plausibile. A causa di questa caratterizzazione scolastico/romantica iniziale della storia, è facile rimanere perplessi e non capire se vale la pena di continuare a seguire la serie o meno; in ogni caso, indipendentemente dalle conclusioni finali, School Days è un anime atipico che può essere giudicato solo se visto fino in fondo.
A School Days è toccata la stessa sorte di Higurashi No Naku Koro Ni qualche anno fa, ed è stato eliminato dal palinsesto televisivo per un periodo in tempo in seguito ad un assassinio di un ufficiale di alto grado grado di polizia da parte della sua figlia adolescente. School Days comporta infatti nell'ultimo episodio forti scene di violenza (ma che non valgono un decimo di quelle di Higurashi) che non si voleva fossero ricollegate all’omicidio. Da School Days è stato tratto anche un manga, che è un po’ diverso dall’anime (è identico solo fino ai primi episodi).
Conclusioni finali: l'ho trovato molto carino, l'ideale per passare un po' di tempo e allo stesso tempo non vedere sempre le solite cose che non sanno di niente.
Tantissime recensioni... cosa potrei aggiungere? Solo una nota in cui noto che chi valuta negativamente quest'anime o sono ragazze o sono appassionati di animazione moderna molto giovani, che forse non capiscono bene lo svolgimento della storia, colpa anche i pochi episodi.
Makoto, il protagonista, inizialmente si comporta come un normale quindicenne alle prime esperienze amorose, gli piace una ragazza che vede sul treno e riesce a conoscerla grazie alla sua compagna di banco... semplice, forse banale, gag stereotipate. Sembra già tutto scritto, finché ciò che sarebbe naturale succedesse a fine serie, accade a fine episodio. E cosa farebbe un normale quindicenne con l'ormone in subbuglio? Esatto, si comporterebbe come lui. Invece le ragazze rimangono degli stereotipi da animazione moderna, coi loro pregi e difetti.
Per via dei pochi episodi certi dettagli psicologici sono trattati di fretta, ed è ciò che fa apparire il comportamento del protagonista come irrazionale e maniaco, quando invece è solamente un quindicenne che si ritrova all'improvviso un mare di ragazze più o meno disponibili... e chi non se ne approfitterebbe? Possono odiarlo le ragazze, ed è comprensibile, ma è altrettanto comprensibile come un ragazzo alle prime esperienze amorose sia più spinto dalla curiosità erotica che dall'amore adolescenziale casto e puro. Ma la cosa più bella di quest'anime è come alla fine Makoto pagherà per le sue leggerezze ed errori, in maniera forse troppo cruda, ma provate voi ad avere la vita ripetutamente rovinata come succede alle ragazze di questa serie...
Makoto, il protagonista, inizialmente si comporta come un normale quindicenne alle prime esperienze amorose, gli piace una ragazza che vede sul treno e riesce a conoscerla grazie alla sua compagna di banco... semplice, forse banale, gag stereotipate. Sembra già tutto scritto, finché ciò che sarebbe naturale succedesse a fine serie, accade a fine episodio. E cosa farebbe un normale quindicenne con l'ormone in subbuglio? Esatto, si comporterebbe come lui. Invece le ragazze rimangono degli stereotipi da animazione moderna, coi loro pregi e difetti.
Per via dei pochi episodi certi dettagli psicologici sono trattati di fretta, ed è ciò che fa apparire il comportamento del protagonista come irrazionale e maniaco, quando invece è solamente un quindicenne che si ritrova all'improvviso un mare di ragazze più o meno disponibili... e chi non se ne approfitterebbe? Possono odiarlo le ragazze, ed è comprensibile, ma è altrettanto comprensibile come un ragazzo alle prime esperienze amorose sia più spinto dalla curiosità erotica che dall'amore adolescenziale casto e puro. Ma la cosa più bella di quest'anime è come alla fine Makoto pagherà per le sue leggerezze ed errori, in maniera forse troppo cruda, ma provate voi ad avere la vita ripetutamente rovinata come succede alle ragazze di questa serie...
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Una delle recensioni qui presenti definisce School Days come un anime che "O si ama o si odia". Personalmente mi iscrivo alla prima categoria.
I più critici lo definiscono quantomeno "diseducativo": beh se lo si considera come un prodotto per bambini posso anche essere d'accordo. Ma credo che almeno per quanto riguarda i presenti l'età dei Puffi è passata da un pezzo: quindi l'intera serie va valutata con un metro diverso.
Ho visto School Days tutto d'un fiato. I primi episodi fanno pensare al solito triangolo scolastico dove Sekai e Makoto sembrano la coppia più naturale e Kotonoha l'intrusa di turno (anche se inizialmente trascinata in questo triangolo lo diventa comunque poi, dato che il problema centrale sembra farle capire che lui non la ama più). Il primo colpo di scena si ha quando lui fa l'amore con Setsuna. È in quel momento che si comincia a intuire che in fondo Makoto è un personaggio completamente diverso da come sembrava. L'occhio di chi guarda è fondamentale per capire come la cosa sia rilevante: abituato al romanticismo e alla stracorrettezza dei protagonisti di queste storie (che alle volte sfiora veramente il ridicolo) e predisposto a un finale che preveda comunque una scelta, chi guarda assiste quasi incredulo anche al secondo, al terzo tradimento. Resta disorientato. L'intera storia finisce per permearsi di un ombra di insanità che coinvolge, uno alla volta, tutti i protagonisti.
Come finisce la storia ormai lo sappiamo tutti. A mio avviso non è importante chiedersi se nella realtà certe cose avvengano o possano avvenire: stiamo guardando un opera di fantasia, non il telegiornale. In quest'ottica a me sembra che vada valutato come il finale di un film thriller con la differenza che applicato ad un anime di questo tipo mostra un'originalità tutta sua. Le mille domande che un po' alla volta si affollano nel cervello (ad esempio Sekai era incinta o no?) possono avere risposte diverse. A seconda di quelle che ci appaiono più plausibili o di quelle in cui vogliamo credere cambia il nostro giudizio su ognuno dei 3 protagonisti della storia.
Infine una citazione la merita senz'altro la colonna sonora, assolutamente fantastica: mi fa quasi venir voglia di imparare il giapponese.
Una delle recensioni qui presenti definisce School Days come un anime che "O si ama o si odia". Personalmente mi iscrivo alla prima categoria.
I più critici lo definiscono quantomeno "diseducativo": beh se lo si considera come un prodotto per bambini posso anche essere d'accordo. Ma credo che almeno per quanto riguarda i presenti l'età dei Puffi è passata da un pezzo: quindi l'intera serie va valutata con un metro diverso.
Ho visto School Days tutto d'un fiato. I primi episodi fanno pensare al solito triangolo scolastico dove Sekai e Makoto sembrano la coppia più naturale e Kotonoha l'intrusa di turno (anche se inizialmente trascinata in questo triangolo lo diventa comunque poi, dato che il problema centrale sembra farle capire che lui non la ama più). Il primo colpo di scena si ha quando lui fa l'amore con Setsuna. È in quel momento che si comincia a intuire che in fondo Makoto è un personaggio completamente diverso da come sembrava. L'occhio di chi guarda è fondamentale per capire come la cosa sia rilevante: abituato al romanticismo e alla stracorrettezza dei protagonisti di queste storie (che alle volte sfiora veramente il ridicolo) e predisposto a un finale che preveda comunque una scelta, chi guarda assiste quasi incredulo anche al secondo, al terzo tradimento. Resta disorientato. L'intera storia finisce per permearsi di un ombra di insanità che coinvolge, uno alla volta, tutti i protagonisti.
Come finisce la storia ormai lo sappiamo tutti. A mio avviso non è importante chiedersi se nella realtà certe cose avvengano o possano avvenire: stiamo guardando un opera di fantasia, non il telegiornale. In quest'ottica a me sembra che vada valutato come il finale di un film thriller con la differenza che applicato ad un anime di questo tipo mostra un'originalità tutta sua. Le mille domande che un po' alla volta si affollano nel cervello (ad esempio Sekai era incinta o no?) possono avere risposte diverse. A seconda di quelle che ci appaiono più plausibili o di quelle in cui vogliamo credere cambia il nostro giudizio su ognuno dei 3 protagonisti della storia.
Infine una citazione la merita senz'altro la colonna sonora, assolutamente fantastica: mi fa quasi venir voglia di imparare il giapponese.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Grazie ad un classico inizio la storia parte con un ritmo tranquillo, il solito triangolo d'amore in cui una ragazza (Sekai) aiuta un suo amico (Makoto) a conquistare un'altra (Kotonoha); tutto però cambia quando Sekai inizia ad invaghirsi di Makoto, che diventa un egoista che tratta le ragazze come oggetti e non si limita ad andare insieme a Kotonoha e a Sekai, ma anche con altre della sua scuola, tra cui la migliore amica di Sekai, incasinando le cose. Tutto viene fuori alla fine, quando Makoto sembra rendersi conto di quello che ha fatto, ma ormai è troppo tardi e tutte le infamie che a commesso gli si rigettano contro punendolo alla fine con la morte.
La cosa che più mi ha colpito è dunque l'indifferenza di Makoto rispetto al dolore che provano le ragazze da lui usate, soprattutto con la rivelazione di Sekai che aspetta un figlio, di cui se ne frega altamente continuando ad andare a letto con altre. Tra le due ragazze preferisco Sekai, per il suo carattere fedele, sincero, ma anche allegro e serio al momento giusto. Infine penso che l'autore ci vuole lanciare un messaggio, cioè un esempio che rispecchia la realtà, perché di persone come Makoto ce ne sono un'infinità nel mondo, anche se noi non ce ne accorgiamo. Per questi motivi do un 7 a questo anime.
Grazie ad un classico inizio la storia parte con un ritmo tranquillo, il solito triangolo d'amore in cui una ragazza (Sekai) aiuta un suo amico (Makoto) a conquistare un'altra (Kotonoha); tutto però cambia quando Sekai inizia ad invaghirsi di Makoto, che diventa un egoista che tratta le ragazze come oggetti e non si limita ad andare insieme a Kotonoha e a Sekai, ma anche con altre della sua scuola, tra cui la migliore amica di Sekai, incasinando le cose. Tutto viene fuori alla fine, quando Makoto sembra rendersi conto di quello che ha fatto, ma ormai è troppo tardi e tutte le infamie che a commesso gli si rigettano contro punendolo alla fine con la morte.
La cosa che più mi ha colpito è dunque l'indifferenza di Makoto rispetto al dolore che provano le ragazze da lui usate, soprattutto con la rivelazione di Sekai che aspetta un figlio, di cui se ne frega altamente continuando ad andare a letto con altre. Tra le due ragazze preferisco Sekai, per il suo carattere fedele, sincero, ma anche allegro e serio al momento giusto. Infine penso che l'autore ci vuole lanciare un messaggio, cioè un esempio che rispecchia la realtà, perché di persone come Makoto ce ne sono un'infinità nel mondo, anche se noi non ce ne accorgiamo. Per questi motivi do un 7 a questo anime.
Sorpresi dal voto controcorrente rispetto alla maggioranza che non ha voluto regalare a questo autentico gioiellino non più di 7? Bé, meglio spiegarsi bene allora.
Ho letto addirittura che il protagonista è un pervertito, e fin qui ci potrei anche stare, sebbene forse sia solamente più credibile di molti "santi" che troviamo in altre serie, e le ragazze protagoniste due pazze omicide, e pure qui concorderei, se non fosse che è la vicenda stessa a portarle verso questo stato. Insomma, nessuno vede i telegiornali qui? Quante persone oggi giorno per problemi sentimentali danno di matto e fanno stragi? In poche parole questo anime è nella sua trama molto più vero di tanti altri che girano innaffiati di tanto buonismo, con antagoniste sempre disposte a cedere e a optare per il bene di chi che sia, tranne che per il loro.
La trama ruota intorno alla figura (odiosa, anzi terribile!) di Makoto, uno studentello che solo guardandola riesce ad innamorarsi di Katsura, bellissima ragazza dai modi riservati e molto impacciata con l'altro sesso, o meglio, se consideriamo le altre e i desideri da maniaco sessuale del protagonista. L'altra antagonista principale è Sekai, per me ancora più odiosa di Makoto se possibile. Lei si maschera di finto buonismo ma in realtà è lei la forza che darà il via alla tragedia. Ci sono altre aspiranti all'amore di Makoto (ammesso che sappia cosa sia questo sentimento) e tra queste due sono importanti: Setsuna e Otome. Gli eventi narrati non sono altro che il resoconto delle strategie messe in atto dalle varie ragazze per accaparrarsi l'amore di Makoto, o aiutare un amica a farlo, per poi di solito fare solo più danni.
Allora, fin qui sembra che il 9 sia un voto esagerato. Ma non è così, vi assicuro.
Detto della trama posso finalmente trattare del genere di riferimento di questo anime. NON E' UNA COMMEDIA ROMANTICA! Di commedia c'è poco e solo in avvio, di romantico, poco ugualmente, almeno fino alla fine che poi sbroglia l'enigma di quale fosse la ragazza veramente amata dal protagonista. Questo anime fa parte del genere "thriller psicologico", o al più potremmo inserirlo in Slice of Life, ma ci starebbe non proprio comodo. Chiaro questo punto? Speriamo, perché ho visto molta confusione su questo punto e soprattuto molti lo hanno valutato trattandolo come una commedia romantica con elementi drammatici, tipo Clannad o simili, e questo ve lo dico non si fa.
Tecnicamente parlando non è un anime eccelso, ma superiore alla media sì. Il tratto non è niente male, e l'aspetto lievemente "moe" non stona. I fondali pure sono ben fatti, ma non dettagliatissimi. Comunque perfetti per supportare gli eventi narrati. Effetti di illuminazione solo a disegno, cioè nessun effetto lucentezza o bagliore, se non in rari casi e per il minimo necessario. Le animazioni invece ogni tanto non sono pienamente convincenti, ma a parte un paio di occasioni in cui veramente escono pazze non vi innervosirete per movenze da punto interrogativo. Le musiche e l'audio in generale evita la bocciatura ed in un paio occasione punta al 7, in altre è rimandato a settembre.
Quindi come avrete capito, non è da 9 per la tecnica, ma nel complesso.
Quindi facendo un recap: è un anime che merita di esser visto se preso per quello che è, e cioè un thriller psicologico, e non una commedia romantica. Ah, quasi dimenticavo. Qualcuno ha detto che ci sono delle esagerazioni, e questo pure è vero, ma non più della maggior parte degli anime e nulla che possa veramente infastidire. Ricordate, è un anime, non un film neorealista!
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Due parole sul finale. Io sono rimasto a bocca aperta per questo finale, perché realistico al massimo. Insomma, in questa serie c'è un solo vero amore: quello tra Makoto e Kotonoha, e ho trovato conferma online di questa cosa, infatti Makoto lo fa capire bene, inoltre dopo l'ending dell'ultimo episodio vengono fatte riascoltare allo spettatore le parole che Makoto usava all'inizio per parlare del suo amore per la timida ragazza. Perché escono tutti di matto allora? Semplice, come nella vita vera, e diversamente da quanto accade negli anime di solito, l'amore può essere ostacolato in molti modi e molto subdolamente, come avviene in questa storia. Ecco allora che non si riesce più a vedere nitido e si giunge al molto realistico epilogo di School Days. Io ho discusso per ore con gli amici di questo anime, e vi posso assicurare che ci sono molte riflessioni che ci si possono fare sopra. Che dire: profondo!
Ho letto addirittura che il protagonista è un pervertito, e fin qui ci potrei anche stare, sebbene forse sia solamente più credibile di molti "santi" che troviamo in altre serie, e le ragazze protagoniste due pazze omicide, e pure qui concorderei, se non fosse che è la vicenda stessa a portarle verso questo stato. Insomma, nessuno vede i telegiornali qui? Quante persone oggi giorno per problemi sentimentali danno di matto e fanno stragi? In poche parole questo anime è nella sua trama molto più vero di tanti altri che girano innaffiati di tanto buonismo, con antagoniste sempre disposte a cedere e a optare per il bene di chi che sia, tranne che per il loro.
La trama ruota intorno alla figura (odiosa, anzi terribile!) di Makoto, uno studentello che solo guardandola riesce ad innamorarsi di Katsura, bellissima ragazza dai modi riservati e molto impacciata con l'altro sesso, o meglio, se consideriamo le altre e i desideri da maniaco sessuale del protagonista. L'altra antagonista principale è Sekai, per me ancora più odiosa di Makoto se possibile. Lei si maschera di finto buonismo ma in realtà è lei la forza che darà il via alla tragedia. Ci sono altre aspiranti all'amore di Makoto (ammesso che sappia cosa sia questo sentimento) e tra queste due sono importanti: Setsuna e Otome. Gli eventi narrati non sono altro che il resoconto delle strategie messe in atto dalle varie ragazze per accaparrarsi l'amore di Makoto, o aiutare un amica a farlo, per poi di solito fare solo più danni.
Allora, fin qui sembra che il 9 sia un voto esagerato. Ma non è così, vi assicuro.
Detto della trama posso finalmente trattare del genere di riferimento di questo anime. NON E' UNA COMMEDIA ROMANTICA! Di commedia c'è poco e solo in avvio, di romantico, poco ugualmente, almeno fino alla fine che poi sbroglia l'enigma di quale fosse la ragazza veramente amata dal protagonista. Questo anime fa parte del genere "thriller psicologico", o al più potremmo inserirlo in Slice of Life, ma ci starebbe non proprio comodo. Chiaro questo punto? Speriamo, perché ho visto molta confusione su questo punto e soprattuto molti lo hanno valutato trattandolo come una commedia romantica con elementi drammatici, tipo Clannad o simili, e questo ve lo dico non si fa.
Tecnicamente parlando non è un anime eccelso, ma superiore alla media sì. Il tratto non è niente male, e l'aspetto lievemente "moe" non stona. I fondali pure sono ben fatti, ma non dettagliatissimi. Comunque perfetti per supportare gli eventi narrati. Effetti di illuminazione solo a disegno, cioè nessun effetto lucentezza o bagliore, se non in rari casi e per il minimo necessario. Le animazioni invece ogni tanto non sono pienamente convincenti, ma a parte un paio di occasioni in cui veramente escono pazze non vi innervosirete per movenze da punto interrogativo. Le musiche e l'audio in generale evita la bocciatura ed in un paio occasione punta al 7, in altre è rimandato a settembre.
Quindi come avrete capito, non è da 9 per la tecnica, ma nel complesso.
Quindi facendo un recap: è un anime che merita di esser visto se preso per quello che è, e cioè un thriller psicologico, e non una commedia romantica. Ah, quasi dimenticavo. Qualcuno ha detto che ci sono delle esagerazioni, e questo pure è vero, ma non più della maggior parte degli anime e nulla che possa veramente infastidire. Ricordate, è un anime, non un film neorealista!
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Due parole sul finale. Io sono rimasto a bocca aperta per questo finale, perché realistico al massimo. Insomma, in questa serie c'è un solo vero amore: quello tra Makoto e Kotonoha, e ho trovato conferma online di questa cosa, infatti Makoto lo fa capire bene, inoltre dopo l'ending dell'ultimo episodio vengono fatte riascoltare allo spettatore le parole che Makoto usava all'inizio per parlare del suo amore per la timida ragazza. Perché escono tutti di matto allora? Semplice, come nella vita vera, e diversamente da quanto accade negli anime di solito, l'amore può essere ostacolato in molti modi e molto subdolamente, come avviene in questa storia. Ecco allora che non si riesce più a vedere nitido e si giunge al molto realistico epilogo di School Days. Io ho discusso per ore con gli amici di questo anime, e vi posso assicurare che ci sono molte riflessioni che ci si possono fare sopra. Che dire: profondo!
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Mi aspettavo di vedere un ecchi, mi sono ritrovato a vedere, invece, ma solo in apparenza, un anime sentimentale a sfondo scolastico. Makoto (il bravo ragazzo un po' imbranato) è innamorato di Kotonoha (prosperosa, svampita e timida) e viene aiutato da Sekai (dinamica e amicona) a mettersi insieme a lei.
Sekai è innamorata segretamente di Makoto, il quale, ben presto si accorgerà di corrispondere i sentimenti per lei.
Sembra il classico triangolo amoroso, con tutti i cliché soliti per questo tipo di storie.
Anche quando Sekai e Makoto sembrano coronare il loro amore e sbagliano non dicendo nulla a Kotonoha, la quale in realtà ne era già a conoscenza, ancora siamo nel banale intreccio tipico del enere di opere a cui ho accennato precedentemente. Addirittura arriva la classica amica d'infanzia di Makoto segretamente innamorata di lui! Fin qui si arriva con una buona dose di sentimentalismo e comicità, ma soprattutto di banalità, benché sia comunque godibile lo stesso.
Poi il tutto cambia, diventa crudo e spietato, con Makoto che riesce a fare sesso con tutte le ragazze nei dintorni infischiandosene prima di Kotonoha (andando con Sekai), poi di Sekai (con l'amica d'infanzia) e poi di tutto il resto (con uno dei personaggi secondari). Arriva addirittura a fare un'orgia con altri personaggi secondari!
Sekai scopre di essere incinta (e lo urla a tutti), ma Makoto diventa ancor più insensibile ed egoista, sino a ritornare con Kotonoha che sembrava quasi impazzita dalla delusione di essere stata tradita.
La vicenda degenera, e Makoto, sempre più cinico, propone a Sekai di abortire, affinché lui possa tornare con Kotonoha, la quale finalmente sembra volersi concedere per non perdere nei confronti della concorrenza.
L'anime è diventato un pugno nello stomaco, i personaggi da dolci, gentili e spensierati, sono diventati cattivi, egoisti e folli.
Il finale è ancora più scioccante, di quelli che non ti aspetti, ma di quelli che lasciano a bocca aperta, senza parole.
La vicenda è ovviamente assurda, e decisamente intelligente per come vengono parodiati gli anime appartenenti al genere harem/ecchi/scolastico, ma alla fine diventa drammatica e splatter.
Caldamente consigliato a chi ha la mente aperta a nuove esperienze ed ha voglia di vedere qualcosa di diverso.
Mi aspettavo di vedere un ecchi, mi sono ritrovato a vedere, invece, ma solo in apparenza, un anime sentimentale a sfondo scolastico. Makoto (il bravo ragazzo un po' imbranato) è innamorato di Kotonoha (prosperosa, svampita e timida) e viene aiutato da Sekai (dinamica e amicona) a mettersi insieme a lei.
Sekai è innamorata segretamente di Makoto, il quale, ben presto si accorgerà di corrispondere i sentimenti per lei.
Sembra il classico triangolo amoroso, con tutti i cliché soliti per questo tipo di storie.
Anche quando Sekai e Makoto sembrano coronare il loro amore e sbagliano non dicendo nulla a Kotonoha, la quale in realtà ne era già a conoscenza, ancora siamo nel banale intreccio tipico del enere di opere a cui ho accennato precedentemente. Addirittura arriva la classica amica d'infanzia di Makoto segretamente innamorata di lui! Fin qui si arriva con una buona dose di sentimentalismo e comicità, ma soprattutto di banalità, benché sia comunque godibile lo stesso.
Poi il tutto cambia, diventa crudo e spietato, con Makoto che riesce a fare sesso con tutte le ragazze nei dintorni infischiandosene prima di Kotonoha (andando con Sekai), poi di Sekai (con l'amica d'infanzia) e poi di tutto il resto (con uno dei personaggi secondari). Arriva addirittura a fare un'orgia con altri personaggi secondari!
Sekai scopre di essere incinta (e lo urla a tutti), ma Makoto diventa ancor più insensibile ed egoista, sino a ritornare con Kotonoha che sembrava quasi impazzita dalla delusione di essere stata tradita.
La vicenda degenera, e Makoto, sempre più cinico, propone a Sekai di abortire, affinché lui possa tornare con Kotonoha, la quale finalmente sembra volersi concedere per non perdere nei confronti della concorrenza.
L'anime è diventato un pugno nello stomaco, i personaggi da dolci, gentili e spensierati, sono diventati cattivi, egoisti e folli.
Il finale è ancora più scioccante, di quelli che non ti aspetti, ma di quelli che lasciano a bocca aperta, senza parole.
La vicenda è ovviamente assurda, e decisamente intelligente per come vengono parodiati gli anime appartenenti al genere harem/ecchi/scolastico, ma alla fine diventa drammatica e splatter.
Caldamente consigliato a chi ha la mente aperta a nuove esperienze ed ha voglia di vedere qualcosa di diverso.
Questo anime è altamente sottovalutato. Non oso certo dire che sia un’opera d’arte ma a mio avviso è abbastanza innovativo.
Vedendo questo cartone animato ho provato un’infinità di sentimenti contrastanti tra loro. In certi momenti ho provato odio verso il protagonista, alcune volte invece un pizzico di invidia; ho riso, mi sono scandalizzato per alcuni comportamenti dei personaggi e infine ho esultato, ma non posso dirvi il motivo altrimenti farei spoiler.
La trama è abbastanza contorta: all’inizio sembra una commedia romantica tra liceali, poi diventa un triangolo amoroso dove c’è l’amica che vuole qualcosa in più dell’amicizia. Si alternano inoltre momenti drammatici e struggenti a rari, ma spassosi, momenti comici.
Il protagonista è un ragazzo abbastanza impacciato nel confrontarsi con l’altro sesso e, essendosi innamorato di una ragazza sua coetanea, frequentante la sua stessa scuola ma in un’altra sezione, decide di chiedere aiuto alla sua compagna di banco. Quest’ultima in principio sembra voler davvero aiutare il protagonista ma, sul finire del primo episodio, inizia il primo degli innumerevoli colpi di scena che caratterizzano questo bellissimo anime. La storia prosegue in modo molto realistico, anche forse troppo. I personaggi per esempio sono ben caratterizzati però a volte i loro comportamenti sono esagerati ed alcune volte esasperano molte delle situazioni che si vengono a creare durante il corso della storia. Una storia al cui centro si pongono l’ossessività e la gelosia che finiscono per farla da padrone, cambiando drasticamente il genere in cui è inquadrabile l'anime.
Le colonne sonore sono davvero belle, alcune sono davvero commoventi. Ho rischiato quasi di piangere e, forse, una lacrimuccia mi è uscita sui (geniali) titoli di coda.
Le opening e le ending non mi hanno colpito più di tanto, diciamo che sono nella norma.
La grafica è discreta ma l’unica cosa è che non mi è piaciuta veramente sono le proporzioni del viso delle ragazze.
Sicuramente School Days è un anime da vedere perché, come già detto, in sole dodici puntate si riescono a provare quasi tutte le emozioni esistenti al mondo.
Sono sicuro che non sarà possibile fare un seguito usando gli stessi protagonisti. Dopo aver visto questo anime mi capirete e mi darete ragione.
Buona visione.
Vedendo questo cartone animato ho provato un’infinità di sentimenti contrastanti tra loro. In certi momenti ho provato odio verso il protagonista, alcune volte invece un pizzico di invidia; ho riso, mi sono scandalizzato per alcuni comportamenti dei personaggi e infine ho esultato, ma non posso dirvi il motivo altrimenti farei spoiler.
La trama è abbastanza contorta: all’inizio sembra una commedia romantica tra liceali, poi diventa un triangolo amoroso dove c’è l’amica che vuole qualcosa in più dell’amicizia. Si alternano inoltre momenti drammatici e struggenti a rari, ma spassosi, momenti comici.
Il protagonista è un ragazzo abbastanza impacciato nel confrontarsi con l’altro sesso e, essendosi innamorato di una ragazza sua coetanea, frequentante la sua stessa scuola ma in un’altra sezione, decide di chiedere aiuto alla sua compagna di banco. Quest’ultima in principio sembra voler davvero aiutare il protagonista ma, sul finire del primo episodio, inizia il primo degli innumerevoli colpi di scena che caratterizzano questo bellissimo anime. La storia prosegue in modo molto realistico, anche forse troppo. I personaggi per esempio sono ben caratterizzati però a volte i loro comportamenti sono esagerati ed alcune volte esasperano molte delle situazioni che si vengono a creare durante il corso della storia. Una storia al cui centro si pongono l’ossessività e la gelosia che finiscono per farla da padrone, cambiando drasticamente il genere in cui è inquadrabile l'anime.
Le colonne sonore sono davvero belle, alcune sono davvero commoventi. Ho rischiato quasi di piangere e, forse, una lacrimuccia mi è uscita sui (geniali) titoli di coda.
Le opening e le ending non mi hanno colpito più di tanto, diciamo che sono nella norma.
La grafica è discreta ma l’unica cosa è che non mi è piaciuta veramente sono le proporzioni del viso delle ragazze.
Sicuramente School Days è un anime da vedere perché, come già detto, in sole dodici puntate si riescono a provare quasi tutte le emozioni esistenti al mondo.
Sono sicuro che non sarà possibile fare un seguito usando gli stessi protagonisti. Dopo aver visto questo anime mi capirete e mi darete ragione.
Buona visione.
Se ne parli, bene o male, basta che se ne parli. E in questo gli ideatori dell’anime hanno fatto centro. Quanto clamore, quanti commenti! Molto rumore per nulla? Non direi. Un anime ha successo se coinvolge e appassiona, e i sentimenti che ci fa affiorare non devono essere per forza di approvazione anzi, in questo caso l’anime suscita disgusto. Si odia i personaggi e si vuole vedere fin dove oserà arrivare Makoto. Attrazione morbosa data da un mix di amore e odio. La peggiore cosa è l’indifferenza, la noia. Ma persino chi lo detesta non riesce ad astenersi dal commentare. Diabolico!
Non è un shoujo, non è romantico, non è una commedia scolastica, non è un ecchi, non è un hentai, non è un horror, non è un thriller. Soprattutto non è assolutamente adatto ai moralizzatori. Ma allora cos’è? Secondo me e secondo altri è una satira della società ed è una parodia del shounen-harem, con un finale splatter multiplo, se si considerano i bad endings del videogioco (finali alternativi uno più cruento dell’altro, puro delirio). Non banale, con contenuti sessuali. La storia manca di linearità, inizia con il solito triangolo sentimentale scolastico. Ma, sorpresa inaspettata, non lo è. E io che credevo di trovarmi di nuovo davanti al solito harem. Makoto una volta assaggiato il frutto proibito non ne può fare più a meno, colleziona innumerevoli rapporti sessuali occasionali (una cosa similare succede in White Album del 2009, solo per il sesso, intendiamoci). Deprecabile? Sicuramente. Sano? No, nella vita reale si sarebbe beccato l’AIDS, gonorrea o l’epatite. Gliene sono state dette di tutti i colori: una bestia, senza cuore, anima, pudore, rimorso, compassione, cervello, carattere, morale; insomma un maniaco depravato, insulso, stupido, sporco, egoista. E chi più ne ha più ne metta. D’accordo, ma questa è la sua funzione. Il suo ruolo: essere lo sberleffo del fesso/sfigato e bravo/gentile ragazzo, classico stereotipo del geenre harem, il quale sceglie una ragazza (da subito o solo alla fine) tra le tante che inspiegabilmente gli ronzano intorno, e trova l’amore. Per Makoto però non è così. Le vuole tutte, non gli basta mai, ma sopratutto una volta consumata la storia è roba vecchia, da subito noia e avanti la prossima. E allora pensate simpatizzi (nell’accezione greca di sum-pathos del patire insieme condividere e capire il dolore) con le figure femminili? Per niente. Sono donne senza vergogna né autostima e amor proprio. Va contro corrente e dice che Sekai se l’è cercata, che ha dovuto metterci tutto l’impegno per creare un mostro. Finta altruista e finta amica. Kotonoha povera ragazza dolce e cornuta, ma povera fino a un certo punto. Setzuna è un altro personaggio finto altruista, che finisce solo per cercare il piacere personale e tradire la migliore amica, Sekai. I personaggi secondari, che lo dico a fare, malevole pettegole e sgualdrine.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Per tutti arriva Nemesi, c’è una punizione cosmica:
Sekai se l’è cercata,: lezione di baci, lezioni di sesso, poi la gravidanza indesiderata. Makoto è insensibile alla gravidanza di Sekai e viene pugnalato più volte di Cesare dalla stessa, la quale, come tocco finale, lo decapita; Sekai, a sua volta, viene sventrata da Kotonoha. Ma Kotonoha. Kotonoha invece viene punita con la pazzia e la falsa illusione di poter stare per sempre con Makoto portandosi via la sua testa in barca a vela. C’è un certo compiacimento sadico nel vedere morire Makoto, sbudellare Sekai e uscire totalmente di senno Kotonoha.
Non sono d’accordo con chi ritiene che il finale rompa con la continuità della storia, al contrario condivido l’opinione di chi sostiene che il finale sia la naturale evoluzione della storia: la storia altro non è che uno strumento per arrivare a tale fine catartica. Certo è estremo, ma nella realtà si tradisce, si viene traditi e ci sono delle conseguenze. Quella normale è lasciarsi, ma tutti noi siamo avvezzi alla cronaca nera ricolma di omicidi passionali. La cattiveria e l’invidia sono molto diffuse; tra le donne imperversa il bullismo psicologico. L’educazione sessuale non cancella l’esistenza di innumerevoli teen-mamme. In tutti gli ambienti c’è sempre il womanizer di turno, come anche la ragazza di facili costumi. C’è chi accusa l’autore di essere misogino e misantropo, ma non credo. Piuttosto mi sembra semplicemente che amplifichi, con crudo realismo, fenomeni esistenti nell’odierna società a scopo satirico. Notate che persino il character design stona: faccette pulite, tonde, occhioni. Ciò è l’ulteriore riprova dell’essenza caricaturistica di questo anime. Anche il chara fa il verso all’harem. Il sangue non è nero. Chi l’ha visto nero, l’ha visto in versione censurata. Inoltre nella versione originale si vede la testa di Makoto nella borsa.
Fondali nella media, musiche normali.]
Fine parte contenente spoiler
Un “encomio di Elena” in puro stile sofistico gorgiano: faccio l’avvocato del diavolo e assegno 10. Con la speranza di alzare almeno un po’ la disastrosa media, senza alcuna pretesa di far cambiare opinione a nessuno: de gustibus non est disputandum.
Non è un shoujo, non è romantico, non è una commedia scolastica, non è un ecchi, non è un hentai, non è un horror, non è un thriller. Soprattutto non è assolutamente adatto ai moralizzatori. Ma allora cos’è? Secondo me e secondo altri è una satira della società ed è una parodia del shounen-harem, con un finale splatter multiplo, se si considerano i bad endings del videogioco (finali alternativi uno più cruento dell’altro, puro delirio). Non banale, con contenuti sessuali. La storia manca di linearità, inizia con il solito triangolo sentimentale scolastico. Ma, sorpresa inaspettata, non lo è. E io che credevo di trovarmi di nuovo davanti al solito harem. Makoto una volta assaggiato il frutto proibito non ne può fare più a meno, colleziona innumerevoli rapporti sessuali occasionali (una cosa similare succede in White Album del 2009, solo per il sesso, intendiamoci). Deprecabile? Sicuramente. Sano? No, nella vita reale si sarebbe beccato l’AIDS, gonorrea o l’epatite. Gliene sono state dette di tutti i colori: una bestia, senza cuore, anima, pudore, rimorso, compassione, cervello, carattere, morale; insomma un maniaco depravato, insulso, stupido, sporco, egoista. E chi più ne ha più ne metta. D’accordo, ma questa è la sua funzione. Il suo ruolo: essere lo sberleffo del fesso/sfigato e bravo/gentile ragazzo, classico stereotipo del geenre harem, il quale sceglie una ragazza (da subito o solo alla fine) tra le tante che inspiegabilmente gli ronzano intorno, e trova l’amore. Per Makoto però non è così. Le vuole tutte, non gli basta mai, ma sopratutto una volta consumata la storia è roba vecchia, da subito noia e avanti la prossima. E allora pensate simpatizzi (nell’accezione greca di sum-pathos del patire insieme condividere e capire il dolore) con le figure femminili? Per niente. Sono donne senza vergogna né autostima e amor proprio. Va contro corrente e dice che Sekai se l’è cercata, che ha dovuto metterci tutto l’impegno per creare un mostro. Finta altruista e finta amica. Kotonoha povera ragazza dolce e cornuta, ma povera fino a un certo punto. Setzuna è un altro personaggio finto altruista, che finisce solo per cercare il piacere personale e tradire la migliore amica, Sekai. I personaggi secondari, che lo dico a fare, malevole pettegole e sgualdrine.
Attenzione: la seguente parte contiene spoiler
Per tutti arriva Nemesi, c’è una punizione cosmica:
Sekai se l’è cercata,: lezione di baci, lezioni di sesso, poi la gravidanza indesiderata. Makoto è insensibile alla gravidanza di Sekai e viene pugnalato più volte di Cesare dalla stessa, la quale, come tocco finale, lo decapita; Sekai, a sua volta, viene sventrata da Kotonoha. Ma Kotonoha. Kotonoha invece viene punita con la pazzia e la falsa illusione di poter stare per sempre con Makoto portandosi via la sua testa in barca a vela. C’è un certo compiacimento sadico nel vedere morire Makoto, sbudellare Sekai e uscire totalmente di senno Kotonoha.
Non sono d’accordo con chi ritiene che il finale rompa con la continuità della storia, al contrario condivido l’opinione di chi sostiene che il finale sia la naturale evoluzione della storia: la storia altro non è che uno strumento per arrivare a tale fine catartica. Certo è estremo, ma nella realtà si tradisce, si viene traditi e ci sono delle conseguenze. Quella normale è lasciarsi, ma tutti noi siamo avvezzi alla cronaca nera ricolma di omicidi passionali. La cattiveria e l’invidia sono molto diffuse; tra le donne imperversa il bullismo psicologico. L’educazione sessuale non cancella l’esistenza di innumerevoli teen-mamme. In tutti gli ambienti c’è sempre il womanizer di turno, come anche la ragazza di facili costumi. C’è chi accusa l’autore di essere misogino e misantropo, ma non credo. Piuttosto mi sembra semplicemente che amplifichi, con crudo realismo, fenomeni esistenti nell’odierna società a scopo satirico. Notate che persino il character design stona: faccette pulite, tonde, occhioni. Ciò è l’ulteriore riprova dell’essenza caricaturistica di questo anime. Anche il chara fa il verso all’harem. Il sangue non è nero. Chi l’ha visto nero, l’ha visto in versione censurata. Inoltre nella versione originale si vede la testa di Makoto nella borsa.
Fondali nella media, musiche normali.]
Fine parte contenente spoiler
Un “encomio di Elena” in puro stile sofistico gorgiano: faccio l’avvocato del diavolo e assegno 10. Con la speranza di alzare almeno un po’ la disastrosa media, senza alcuna pretesa di far cambiare opinione a nessuno: de gustibus non est disputandum.
Nelle prime puntate School Days si presenta come un anime tranquillo, con una trama anche noiosa forse, che tratta i soliti intrecci amorosi fra adolescenti. Makoto, il protagonista, è attratto da due ragazze e alterna le storie d'amore con molta facilità. Quindi è facile ritenerlo un ragazzo quasi senza cuore, in quanto fa soffrire due ragazze pazzamente innamorate di lui, e sciocco, perché non si rende conto di quello che sta facendo davvero, trasportato solo dal suo egoismo. E' difficile invece caratterizzare le due fanciulle; per loro si può passare dal provare odio ad un sentimento di pena.
Fin qui il voto sarebbe basso, neanche sufficiente per quanto mi riguarda, perché l'anime è monotono e confuso. Ma negli ultimi episodi la storia cambia totalmente. Ed è proprio grazie a questo che do sette come voto. Il colpo di scena finale poi mi ha fatto rimanere di stucco e successivamente mi ha lasciato con una marea di perché nella mente. Allo stesso tempo però si risolve quello stato confusionale che la trama aveva assunto da un paio di episodi. Consiglio a tutti di guardarlo (tranne a quelli più romantici forse) perché il finale è veramente da vedere.
Fin qui il voto sarebbe basso, neanche sufficiente per quanto mi riguarda, perché l'anime è monotono e confuso. Ma negli ultimi episodi la storia cambia totalmente. Ed è proprio grazie a questo che do sette come voto. Il colpo di scena finale poi mi ha fatto rimanere di stucco e successivamente mi ha lasciato con una marea di perché nella mente. Allo stesso tempo però si risolve quello stato confusionale che la trama aveva assunto da un paio di episodi. Consiglio a tutti di guardarlo (tranne a quelli più romantici forse) perché il finale è veramente da vedere.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
School Days è un anime di 12 episodi diretto da Keitaro Motanaga e animato dallo studio di produzione TNK. E' andato in onda in Giappone sulle reti di Chiba TV il 3 luglio 2007 e si è concluso il 27 settembre 2007.
Appena il titolo mi giunse alle orecchie decisi di andare su Wikipedia per vedere di cosa parlava. La trama mi lasciò un po’ con l’amaro in bocca ma decisi di guardarlo lo stesso.
I primi episodi erano molto carini ma poi iniziò a diventare un po’ strano e prese una piega tragica. Gli ultimi episodi sembrarono quasi soffocanti per finire in un modo parzialmente prevedibile ma lo stesso scioccante.
Makoto Itou è un normale liceale alle prese con i primi amori. Infatti si invaghisce di una sua compagna di scuola che vede sempre sul treno, Kotonoha Katsura.
La compagna di banco di Makoto, Sekai Saionji, scoperto il segreto del suo amico decide di aiutarlo a conquistare la ragazza di cui è innamorato però, piano piano scopre che anche lei prova qualcosa per Makoto.
Dalla trama sembra il solitissimo visto e rivisto triangolo sentimentale ma poi, si trasforma magicamente in un quadrato, poi in un pentagono, dopo in un esagono e per finire in un ettagono. Cosa significa? All’inizio il protagonista si ritrova con due ragazze che gli fanno la corte per poi ritrovarsene altre quattro! Il bel fanciullino si ritrova circondato da bellezze che ognuna lo desidera per sé. Makoto però si dimostra incosciente e in un certo modo stupido. Ogni giorno cambia fidanzata a seconda di quelle che lo corteggiano. Proprio così. Prima dice di amare una poi va dall’altra, poi dice di amare lei ed infine va da quell’altra. Makoto è la reincarnazione dei giovani della nostra società: stupido, insensibile ed egoista.
Sekai invece si vuole dimostrare un normalissima ragazza ottimista e coraggiosa ma poi non lo è affatto. Ha aiutato Makoto solo per farlo invaghire di sé, non per spirito di solidarietà, non per ottimismo ma solo per se stessa. Sekai è egoista, gelosa, possessiva e cattiva.
Kotonoha si vuole far passare per una timida e impacciata liceale ma, come Sekai, non lo è affatto. Si è letteralmente approfittata dell’aiuto di Sekai per far innamorare Makoto di lei, fingendosi una persona debole e dolce per poi rivelarsi una pazza calcolatrice ipocrita.
Un anime che si distacca dalla massa quindi, godibile per la sua realisticità e la sua crudezza reale.
Tecnicamente si rivela più che discreto. Molto buone le animazioni e disegni splendidi, ricchi e particolareggiati, un po’ cupi i colori e abbastanza vaghi i fondali.
Un anime molto profondo e realisticamente crudo che consiglio a molti, perché fa capire in che società il nostro mondo si sta tramutando.
School Days è un anime di 12 episodi diretto da Keitaro Motanaga e animato dallo studio di produzione TNK. E' andato in onda in Giappone sulle reti di Chiba TV il 3 luglio 2007 e si è concluso il 27 settembre 2007.
Appena il titolo mi giunse alle orecchie decisi di andare su Wikipedia per vedere di cosa parlava. La trama mi lasciò un po’ con l’amaro in bocca ma decisi di guardarlo lo stesso.
I primi episodi erano molto carini ma poi iniziò a diventare un po’ strano e prese una piega tragica. Gli ultimi episodi sembrarono quasi soffocanti per finire in un modo parzialmente prevedibile ma lo stesso scioccante.
Makoto Itou è un normale liceale alle prese con i primi amori. Infatti si invaghisce di una sua compagna di scuola che vede sempre sul treno, Kotonoha Katsura.
La compagna di banco di Makoto, Sekai Saionji, scoperto il segreto del suo amico decide di aiutarlo a conquistare la ragazza di cui è innamorato però, piano piano scopre che anche lei prova qualcosa per Makoto.
Dalla trama sembra il solitissimo visto e rivisto triangolo sentimentale ma poi, si trasforma magicamente in un quadrato, poi in un pentagono, dopo in un esagono e per finire in un ettagono. Cosa significa? All’inizio il protagonista si ritrova con due ragazze che gli fanno la corte per poi ritrovarsene altre quattro! Il bel fanciullino si ritrova circondato da bellezze che ognuna lo desidera per sé. Makoto però si dimostra incosciente e in un certo modo stupido. Ogni giorno cambia fidanzata a seconda di quelle che lo corteggiano. Proprio così. Prima dice di amare una poi va dall’altra, poi dice di amare lei ed infine va da quell’altra. Makoto è la reincarnazione dei giovani della nostra società: stupido, insensibile ed egoista.
Sekai invece si vuole dimostrare un normalissima ragazza ottimista e coraggiosa ma poi non lo è affatto. Ha aiutato Makoto solo per farlo invaghire di sé, non per spirito di solidarietà, non per ottimismo ma solo per se stessa. Sekai è egoista, gelosa, possessiva e cattiva.
Kotonoha si vuole far passare per una timida e impacciata liceale ma, come Sekai, non lo è affatto. Si è letteralmente approfittata dell’aiuto di Sekai per far innamorare Makoto di lei, fingendosi una persona debole e dolce per poi rivelarsi una pazza calcolatrice ipocrita.
Un anime che si distacca dalla massa quindi, godibile per la sua realisticità e la sua crudezza reale.
Tecnicamente si rivela più che discreto. Molto buone le animazioni e disegni splendidi, ricchi e particolareggiati, un po’ cupi i colori e abbastanza vaghi i fondali.
Un anime molto profondo e realisticamente crudo che consiglio a molti, perché fa capire in che società il nostro mondo si sta tramutando.
Parto col dire che avevo iniziato a guardare questo anime
perché in molti lo definivano un horror ma, onestamente, quest'opera dell'horror non ha quasi niente.
La trama inizialmente è noiosa e scontata: il solito triangolo amoroso che però poi assume una piega quasi inaspettata.
Non vorrei dare anticipazioni, ma è chiaro a tutti che a metà serie circa, Makoto diventa terribilmente odioso, anche se, sarò un caso raro o anomalo, personalmente non l'ho odiato.
Semplicemente, ho notato che dietro l'irrealtà del fatto che tutte le ragazze lo vogliono (cosa assai classica negli anime), lui rimane sempre impacciato e stupido.
Questo non vuole giustificarlo, anzi, però alla fine sono le ragazze che prendono l'iniziativa e si lasciano trattare da sgualdrine e lui ovviamente non rifiuta in quanto maschio. Quindi posso tranquillamente dire che per il 60% è colpa delle ragazze, e per il 40% di Makoto.
Per quanto riguarda le due protagoniste principali, preferisco indubbiamente Kotonoha che, poverina, è l'unico personaggio che ho apprezzato davvero nella serie. Questo perché non è poi più pazza di Sekai (in questo anime sono tutti pazzi in realtà). Mi è piaciuta molto anche la scena tra Makoto e Kotonoha, corrispondente all'incirca all'episodio 11.
Concludendo, questo anime non ha alcun messaggio da impartire, se non che il cartone stesso prende spunto da una realtà, molto, ma molto degenerata. Perché gli uomini come Makoto esistono, magari non così esagerati, ma esistono. E anche le ragazze di quella categoria. Quindi più che altro dovrebbe servire per qualche riflessione.
Chiudo dicendo che il disegno del anime è abbastanza carino, ma non è niente di particolare.
perché in molti lo definivano un horror ma, onestamente, quest'opera dell'horror non ha quasi niente.
La trama inizialmente è noiosa e scontata: il solito triangolo amoroso che però poi assume una piega quasi inaspettata.
Non vorrei dare anticipazioni, ma è chiaro a tutti che a metà serie circa, Makoto diventa terribilmente odioso, anche se, sarò un caso raro o anomalo, personalmente non l'ho odiato.
Semplicemente, ho notato che dietro l'irrealtà del fatto che tutte le ragazze lo vogliono (cosa assai classica negli anime), lui rimane sempre impacciato e stupido.
Questo non vuole giustificarlo, anzi, però alla fine sono le ragazze che prendono l'iniziativa e si lasciano trattare da sgualdrine e lui ovviamente non rifiuta in quanto maschio. Quindi posso tranquillamente dire che per il 60% è colpa delle ragazze, e per il 40% di Makoto.
Per quanto riguarda le due protagoniste principali, preferisco indubbiamente Kotonoha che, poverina, è l'unico personaggio che ho apprezzato davvero nella serie. Questo perché non è poi più pazza di Sekai (in questo anime sono tutti pazzi in realtà). Mi è piaciuta molto anche la scena tra Makoto e Kotonoha, corrispondente all'incirca all'episodio 11.
Concludendo, questo anime non ha alcun messaggio da impartire, se non che il cartone stesso prende spunto da una realtà, molto, ma molto degenerata. Perché gli uomini come Makoto esistono, magari non così esagerati, ma esistono. E anche le ragazze di quella categoria. Quindi più che altro dovrebbe servire per qualche riflessione.
Chiudo dicendo che il disegno del anime è abbastanza carino, ma non è niente di particolare.
Se non avete niente di meglio da fare, o guardare bene, School Days è quello che ci vuole. E' un classico harem con cotte passate che riaffiorano, paranoie giornaliere da tipici adolescenti, ammucchiate selvagge e "rapporti" sessuali inverosimili. Insomma, direte voi, una cosa tranquilla? Invece no, nelle ultime tre puntate succede di tutto, succedono cose talmente fuori luogo che non fare spoiler è praticamente impossibile. Il finale? Bhè si sa è un omicidio, del resto tra liceali allupati può succedere di tutto! SCHERZAVO, è di una deficienza incredibile cioè, se si guarda con un certo stato di spensieratezza (come ho fatto io) diventa abbastanza divertente, nonostante sembri che tra una puntata e l'altra passino diversi mesi. Buona visione:-))) (e non è una presa in giro!)
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Questa serie è talmente particolare che o la si ama o la si odia, non ci sono vie di mezzo!!!!
L'anime inizia con Makoto un comunissimo studente del liceo che ogni giorno viaggia sul treno, dove si è innamorato a prima vista di Kotonoha senza avere il coraggio si parlarle. Sekai sua compagna di banco vedendo la foto di Kotonoha come sfondo del cellulare scopre che Makoto si è innamorato di lei. Sekai allora decide di far conoscere al giovane la ragazza... e dopo breve tempo i due si mettono assieme. Kotonoha siccome è una ragazza timida e fragile non se la sente proprio di andare oltre il bacio, nonostante senta l'attrazione verso Makoto, ma al giovane la cosa sta stretta così inizia a frequentare praticamente tutte le ragazze della scuola, compresa Sekai!!
La situazione si fa sempre più critica: Kotonoha continua ancora a dire a tutti che Makoto è il suo fidanzato venendo derisa da tutti.
Sekai poi annuncia di essere incinta di Makoto!! Però il ragazzo capisce la confusione che ha creato e cercando di rimediare torna assieme a Kotonoha. E qui l'ultimo episodio shock...(censurato persino in parte in Giappone!!!) Sekai non ci sta e uccide Makoto. Poi per vendicarsi la stessa Kotonoha uccide Sekai e di persona verifica se quest'ultima era davvero incinta... e la risposta è no.
Come anime mi ha davvero colpita: definirlo capolavoro sarebbe troppo, però un anime davvero diverso dalla massa e proprio per questo mi è piaciuto: non è il solito anime scolastico.
Anche il design lo trovo ben fatto: la opening è piacevolissima, mentre le ending cambiano quasi ogni episodio. Davvero stupendo!
Questa serie è talmente particolare che o la si ama o la si odia, non ci sono vie di mezzo!!!!
L'anime inizia con Makoto un comunissimo studente del liceo che ogni giorno viaggia sul treno, dove si è innamorato a prima vista di Kotonoha senza avere il coraggio si parlarle. Sekai sua compagna di banco vedendo la foto di Kotonoha come sfondo del cellulare scopre che Makoto si è innamorato di lei. Sekai allora decide di far conoscere al giovane la ragazza... e dopo breve tempo i due si mettono assieme. Kotonoha siccome è una ragazza timida e fragile non se la sente proprio di andare oltre il bacio, nonostante senta l'attrazione verso Makoto, ma al giovane la cosa sta stretta così inizia a frequentare praticamente tutte le ragazze della scuola, compresa Sekai!!
La situazione si fa sempre più critica: Kotonoha continua ancora a dire a tutti che Makoto è il suo fidanzato venendo derisa da tutti.
Sekai poi annuncia di essere incinta di Makoto!! Però il ragazzo capisce la confusione che ha creato e cercando di rimediare torna assieme a Kotonoha. E qui l'ultimo episodio shock...(censurato persino in parte in Giappone!!!) Sekai non ci sta e uccide Makoto. Poi per vendicarsi la stessa Kotonoha uccide Sekai e di persona verifica se quest'ultima era davvero incinta... e la risposta è no.
Come anime mi ha davvero colpita: definirlo capolavoro sarebbe troppo, però un anime davvero diverso dalla massa e proprio per questo mi è piaciuto: non è il solito anime scolastico.
Anche il design lo trovo ben fatto: la opening è piacevolissima, mentre le ending cambiano quasi ogni episodio. Davvero stupendo!
Se potessi suddividere questo anime in due parti per assegnargli due voti completamenti diversi, lo farei. Ma non è possibile quindi mi limito a dare un sei. Non mi dilungo nel descrivere la trama, cosa fatta perfettamente in precedenze. Dunque, partiamo dal primo episodio: l'idea che ci si può fare è quello di un anime scolastico, banalotto con molto fanservice; proseguendo nella visione degli episodi definire questo anime harem sembra più adeguato...
Ma il problema è che tutto ad un certo punto sfugge di mano e il protagonista sembra una macchina da guerra: "l'unico obiettivo e farmi più ragazze possibili senza badare a nessuna conseguenza". Ma le conseguenze ci sono... amare, tristi, crudeli.
In sostanza all'ultimo episodio assegnerei 10. Ma non si può fare e mi limiti alla sufficienza.
Vietato ai romanticoni!
Ma il problema è che tutto ad un certo punto sfugge di mano e il protagonista sembra una macchina da guerra: "l'unico obiettivo e farmi più ragazze possibili senza badare a nessuna conseguenza". Ma le conseguenze ci sono... amare, tristi, crudeli.
In sostanza all'ultimo episodio assegnerei 10. Ma non si può fare e mi limiti alla sufficienza.
Vietato ai romanticoni!
Se ci fosse stato uno "0" sarebbe quello il voto giusto che avrei dato a quest'anime. Ho iniziato a vederlo con le migliori intenzioni, chissà cosa mi aspettavo. Mi sono dovuta ricredere e ho fermato la visione all'episodio 6. Il perchè è presto detto: da timido e imbranato il protagonista si trasforma in un maiale di prima categoria. Inizia con l'innamorarsi di una sua compagna e finisce poi per essere un play-boy senza scrupoli. Mi sono chiesta cosa mai potesse insegnare un anime così insulso e squallido! Il peggiore che abbia mai visto!!!
Giapponesi perversi e incoerenti; incoerenti con la realtà poi.
Una storia questa che sembra partire come decine di altre storie ambientate nelle japanise school, cioè con un triangolo amoroso tra il protagonista maschile, la svampita tettona e l'amichetta furba e sensibile con il carattere notevolmente più affine all'eroe della serie.
Infatti per diverse puntate il filone narrativo segue fedelmente questi stereotipi, fino a che improvvisamente qualcosa cambia.
Come tutti gli anime "harem" il protagonista, senza capire nemmeno bene il perchè(anzi, un perchè il 97% delle volte nemmeno esiste!)comincia ad attirare strafighe a ripetizione che sono attrate da lui come Winnie the Pooh per il miele.
A differenza delle altre opere simili, dove il protagonista solitamente è un bravo ragazzo che sceglie poi una sola ragazza, Makoto (il protagonista di school days appunto) non solo è un bastardo insensibile senza cuore incapace di apprezzare i sentimenti che le ragazze hanno per lui, ma se le fa tutte quante, comprese compagne di scuola di contorno disposte addirittura alle orgie e che fino a quel momento difficilmente si erano notate!
Alla faccia della non credibilità!
Ma non è nemmeno tutto... Forse vi chiederete, ma perchè tutto sto popò di roba di per se non bastava? Secondo me si, ma gli autori si sono addirittura superati!
Alla fine le due protagoniste femminili (la tettona e la furbetta) impazziscono del tutto, (forse per via delle corna boh?) e il tutto si conclude in efferati e inconsistenti omicidi straricchi di sangue e superdrammaticità!
Quindi un anime che inizialmente era banale, sia dal punto di vista della storia, sia dal punto di vista tecnico (a me è sembrato molto nella norma) e che avrebbe guadagnato un meritato sei, finisce invece con l'insultare l'intelligenza di chi lo guarda, rischiando anche di creare delle difficoltà ad addormentarsi, data l'assuluta inadeguatezza e sgradita sorpresa di quel finale sanguinolento, netta insufficienza.
Ragazzi miei lasciate perdere, pessimo e non realistico...
Una storia questa che sembra partire come decine di altre storie ambientate nelle japanise school, cioè con un triangolo amoroso tra il protagonista maschile, la svampita tettona e l'amichetta furba e sensibile con il carattere notevolmente più affine all'eroe della serie.
Infatti per diverse puntate il filone narrativo segue fedelmente questi stereotipi, fino a che improvvisamente qualcosa cambia.
Come tutti gli anime "harem" il protagonista, senza capire nemmeno bene il perchè(anzi, un perchè il 97% delle volte nemmeno esiste!)comincia ad attirare strafighe a ripetizione che sono attrate da lui come Winnie the Pooh per il miele.
A differenza delle altre opere simili, dove il protagonista solitamente è un bravo ragazzo che sceglie poi una sola ragazza, Makoto (il protagonista di school days appunto) non solo è un bastardo insensibile senza cuore incapace di apprezzare i sentimenti che le ragazze hanno per lui, ma se le fa tutte quante, comprese compagne di scuola di contorno disposte addirittura alle orgie e che fino a quel momento difficilmente si erano notate!
Alla faccia della non credibilità!
Ma non è nemmeno tutto... Forse vi chiederete, ma perchè tutto sto popò di roba di per se non bastava? Secondo me si, ma gli autori si sono addirittura superati!
Alla fine le due protagoniste femminili (la tettona e la furbetta) impazziscono del tutto, (forse per via delle corna boh?) e il tutto si conclude in efferati e inconsistenti omicidi straricchi di sangue e superdrammaticità!
Quindi un anime che inizialmente era banale, sia dal punto di vista della storia, sia dal punto di vista tecnico (a me è sembrato molto nella norma) e che avrebbe guadagnato un meritato sei, finisce invece con l'insultare l'intelligenza di chi lo guarda, rischiando anche di creare delle difficoltà ad addormentarsi, data l'assuluta inadeguatezza e sgradita sorpresa di quel finale sanguinolento, netta insufficienza.
Ragazzi miei lasciate perdere, pessimo e non realistico...
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Incredibile davvero.
Una serie che si potrebbe catalogare come la solita commedia scolastica con un po' di spunti sessuali come extra, finisce per rivelarsi qualcosa di inauditamente GORE, anzi "guro" come dicono in Giappone.
La trama è abbastanza semplice, il solito triangolo tizio è attratto dalla ragazza numero 1 e la ragazza numero due lo aiuta a conquistarla, ma sotto sotto ne è innamorata; praticamente un clichè del genere.
Al quale si aggiunge poi come comparsata anche l'amica d'infanzia, e fin qui potrebbe sembrare una trasposizione di un dating sim qualunque.
Senonché ... Come già detto tradire una ragazza porta a terribili conseguenze e tradirne due è fatale.
Poi la caratterizzazione dei personaggi... Uhm... In 12 episodi (+ uno special) non è che ci sia tutto sto spazio per approfondire tenendo conto dell'esagerato numero di relazioni che si sviluppano in un tempo così breve, però possono essere considerati più che soddisfacenti, eccezion fatta per il protagonista, che verso la fine sembrerà come posseduto dal testosterone finendo per portarsi a letto praticamente tutte (ecco manca la professoressa per rientrare nel genere dello stereotipo) senza disdegnare la tripletta... Se a questo poi si aggiunge la reazione assurda di totale negazione/disinteresse alla notizia di aver lasciato incinta Sekai, beh la fine che fa è pienamente meritata e forse l'unica vera vittima della storia è proprio lei.
Considerazioni personali a parte, la storia è molto piacevole e se riuscirete a sopprimere l'istinto di eliminare (metaforicamente, rimuovendo la serie dall'HD) quel gran pezzo di m**a di Makoto (il protagonista) vi troverete con un finale decisamente shockante ma che a conti fatti ci sta perfettamente nella sua brutalità e crudezza.
E forse è proprio questo essere brutalmente crudo che impedisce a molti di apprezzarlo per quello che è: follia, disperazione e tormento. Senza fronzoli o moralismi d'alcun genere ad addolcire la pillola. Ed è così che dovrebbe essere.
Ed è un peccato, a mio parere, perchè riesce ad essere molto più reale di molte altre serie che finiscono nella banalità più assoluta e slegata dalla realtà .
(Ah se non ricordo male la serie venne sospesa perchè nello stesso periodo della trasmissione in TV in Giappone vi furono un paio di casi di violenze, o forse addirittura omicidi, legati all'ambiente scolastico... Ma non vorrei sbagliarmi...)
Sotto l'aspetto tecnico, decisamente nella media, tratti puliti, design "standard" mirato a rendere i personaggi "piacenti", musiche non memorabili se non un paio di brani carini da tenere in playlist. Un sei, niente di più, niente di meno.
Comunque da vedere assolutamente, specialmente se siete depressi e volete farvi del male; -)
Scherzi a parte, trovate il tempo per vederlo perchè ne vale la pena.
Incredibile davvero.
Una serie che si potrebbe catalogare come la solita commedia scolastica con un po' di spunti sessuali come extra, finisce per rivelarsi qualcosa di inauditamente GORE, anzi "guro" come dicono in Giappone.
La trama è abbastanza semplice, il solito triangolo tizio è attratto dalla ragazza numero 1 e la ragazza numero due lo aiuta a conquistarla, ma sotto sotto ne è innamorata; praticamente un clichè del genere.
Al quale si aggiunge poi come comparsata anche l'amica d'infanzia, e fin qui potrebbe sembrare una trasposizione di un dating sim qualunque.
Senonché ... Come già detto tradire una ragazza porta a terribili conseguenze e tradirne due è fatale.
Poi la caratterizzazione dei personaggi... Uhm... In 12 episodi (+ uno special) non è che ci sia tutto sto spazio per approfondire tenendo conto dell'esagerato numero di relazioni che si sviluppano in un tempo così breve, però possono essere considerati più che soddisfacenti, eccezion fatta per il protagonista, che verso la fine sembrerà come posseduto dal testosterone finendo per portarsi a letto praticamente tutte (ecco manca la professoressa per rientrare nel genere dello stereotipo) senza disdegnare la tripletta... Se a questo poi si aggiunge la reazione assurda di totale negazione/disinteresse alla notizia di aver lasciato incinta Sekai, beh la fine che fa è pienamente meritata e forse l'unica vera vittima della storia è proprio lei.
Considerazioni personali a parte, la storia è molto piacevole e se riuscirete a sopprimere l'istinto di eliminare (metaforicamente, rimuovendo la serie dall'HD) quel gran pezzo di m**a di Makoto (il protagonista) vi troverete con un finale decisamente shockante ma che a conti fatti ci sta perfettamente nella sua brutalità e crudezza.
E forse è proprio questo essere brutalmente crudo che impedisce a molti di apprezzarlo per quello che è: follia, disperazione e tormento. Senza fronzoli o moralismi d'alcun genere ad addolcire la pillola. Ed è così che dovrebbe essere.
Ed è un peccato, a mio parere, perchè riesce ad essere molto più reale di molte altre serie che finiscono nella banalità più assoluta e slegata dalla realtà .
(Ah se non ricordo male la serie venne sospesa perchè nello stesso periodo della trasmissione in TV in Giappone vi furono un paio di casi di violenze, o forse addirittura omicidi, legati all'ambiente scolastico... Ma non vorrei sbagliarmi...)
Sotto l'aspetto tecnico, decisamente nella media, tratti puliti, design "standard" mirato a rendere i personaggi "piacenti", musiche non memorabili se non un paio di brani carini da tenere in playlist. Un sei, niente di più, niente di meno.
Comunque da vedere assolutamente, specialmente se siete depressi e volete farvi del male; -)
Scherzi a parte, trovate il tempo per vederlo perchè ne vale la pena.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Ciao a tutti membri di AnimeClick.it!!!
Questa è la mia prima recensione in assoluto: premetto che non sono un Otaku e nemmeno un esperto ma ho sempre amato molto i mitici cartoni animati giapponesi, e apprezzo la possibilità di dire la mia.
In merito a School Days, la sensazione che mi ha dato questa serie una volta visionata per intero è stata: "ci può stare!". Tutto qui? Mi spiego.
La storia si sviluppa in modo lineare e spensierato all'inizio, con un'attrazione fisica di un lui per una prosperosa lei che muta in triangolo amoroso, per poi assumere connotazioni meno leggere dalla seconda parte in avanti. Spartiacque del tutto è l'episodio n.5.
Infatti, mentre in un primo momento prevale la dimensione ingenua, fresca, fisica dell'amore, nella seconda parte affiorano aspetti caratteriali e psicologici molto forti e, senza esagerare, inquietanti, in tutti e tre i protagonisti principali (Makoto, Sekai e Kotonoha), man mano che le relazioni s'intrecciano e si intensificano con l'avanzare della storia.
E' proprio la seconda parte dell'anime, più precisamente dall'episodio 6 in poi, che merita particolare attenzione. Catalizzatore di tutto è la pessima (spesso così definita nell'anime stesso) personalità del protagonista maschile, Makoto Itou. Chi scrive non ha una grande esperienza, ma raramente mi è capitato di imbattermi in un siffatto concentrato di negatività. Se in un primo momento il ragazzo appare timido ed insicuro, col susseguirsi degli episodi si tramuta in un "essere" (uomo proprio non si può dire, cosa anche giustificata data l'età) superficiale, materialista, codardo, falso, perseverante nell'errore, ossessionato dal sesso, traditore. Il modo in cui si rende conto di amare in realtà Sekai è giustificabile, del tutto deplorevole è invece il modo in cui nasconde il tutto a Kotonoha. Così facendo però vengono a crearsi le condizioni che porteranno poi la storia al suo iperbolico finale.
Proprio così: iperbolico. Un inquietante climax amore-morte. Un climax che amplifica la grettezza di Makoto, la disperazione di Sekai, la fragilità psichica di Kotonoha. Il sangue che scorre alla fine è il clamoroso risultato di questo micidiale mix emozionale.
Fatti salvi alcuni aspetti, la storia pur nella sua estremizzazione (non satira) dell'amore è plausibile. Ecco perchè, come scrivevo all'inizio, questa storia ci può stare. L'animo umano ha tante sfaccettature: Makoto Itou è una di queste, e nemmeno tanto rara. Ed è questo che la rende tanto più credibile di tante altre shojo-harem-chedirsivoglia storie d'amore in circolazione. Così come i rapporti sessuali ed i baci "alla francese" presenti nell'anime, che gli danno anche una sfumatura piccante senza per questo sfociare nell'hentai.
In School Days l'amore viene descritto in modo molto realistico, forse estremizzato e diretto, d'accordo, ma sempre realistico. L'omicidio passionale è una triste realtà del nostro tempo dopo tutto. Inoltre l'episodio finale, nella sua cruda tragicità, è inscenato molto bene, e a mio modo di vedere non è nemmeno tanto splatter, come alcuni lo hanno descritto. Così come il tutto non è nè splatter, né horror, né thriller. E' un emozionante intreccio di liasons che finisce male.
Per concludere, questo anime merita la visione poiché ha tante frecce al suo arco, tra cui anche una durata accettabile (non l'ho trovato affatto frettoloso), che ha il non trascurabile pregio di non far andare le cose troppo per le lunghe.
Come si suol dire, la vendetta è un piatto che va servito caldo.
Ciao a tutti membri di AnimeClick.it!!!
Questa è la mia prima recensione in assoluto: premetto che non sono un Otaku e nemmeno un esperto ma ho sempre amato molto i mitici cartoni animati giapponesi, e apprezzo la possibilità di dire la mia.
In merito a School Days, la sensazione che mi ha dato questa serie una volta visionata per intero è stata: "ci può stare!". Tutto qui? Mi spiego.
La storia si sviluppa in modo lineare e spensierato all'inizio, con un'attrazione fisica di un lui per una prosperosa lei che muta in triangolo amoroso, per poi assumere connotazioni meno leggere dalla seconda parte in avanti. Spartiacque del tutto è l'episodio n.5.
Infatti, mentre in un primo momento prevale la dimensione ingenua, fresca, fisica dell'amore, nella seconda parte affiorano aspetti caratteriali e psicologici molto forti e, senza esagerare, inquietanti, in tutti e tre i protagonisti principali (Makoto, Sekai e Kotonoha), man mano che le relazioni s'intrecciano e si intensificano con l'avanzare della storia.
E' proprio la seconda parte dell'anime, più precisamente dall'episodio 6 in poi, che merita particolare attenzione. Catalizzatore di tutto è la pessima (spesso così definita nell'anime stesso) personalità del protagonista maschile, Makoto Itou. Chi scrive non ha una grande esperienza, ma raramente mi è capitato di imbattermi in un siffatto concentrato di negatività. Se in un primo momento il ragazzo appare timido ed insicuro, col susseguirsi degli episodi si tramuta in un "essere" (uomo proprio non si può dire, cosa anche giustificata data l'età) superficiale, materialista, codardo, falso, perseverante nell'errore, ossessionato dal sesso, traditore. Il modo in cui si rende conto di amare in realtà Sekai è giustificabile, del tutto deplorevole è invece il modo in cui nasconde il tutto a Kotonoha. Così facendo però vengono a crearsi le condizioni che porteranno poi la storia al suo iperbolico finale.
Proprio così: iperbolico. Un inquietante climax amore-morte. Un climax che amplifica la grettezza di Makoto, la disperazione di Sekai, la fragilità psichica di Kotonoha. Il sangue che scorre alla fine è il clamoroso risultato di questo micidiale mix emozionale.
Fatti salvi alcuni aspetti, la storia pur nella sua estremizzazione (non satira) dell'amore è plausibile. Ecco perchè, come scrivevo all'inizio, questa storia ci può stare. L'animo umano ha tante sfaccettature: Makoto Itou è una di queste, e nemmeno tanto rara. Ed è questo che la rende tanto più credibile di tante altre shojo-harem-chedirsivoglia storie d'amore in circolazione. Così come i rapporti sessuali ed i baci "alla francese" presenti nell'anime, che gli danno anche una sfumatura piccante senza per questo sfociare nell'hentai.
In School Days l'amore viene descritto in modo molto realistico, forse estremizzato e diretto, d'accordo, ma sempre realistico. L'omicidio passionale è una triste realtà del nostro tempo dopo tutto. Inoltre l'episodio finale, nella sua cruda tragicità, è inscenato molto bene, e a mio modo di vedere non è nemmeno tanto splatter, come alcuni lo hanno descritto. Così come il tutto non è nè splatter, né horror, né thriller. E' un emozionante intreccio di liasons che finisce male.
Per concludere, questo anime merita la visione poiché ha tante frecce al suo arco, tra cui anche una durata accettabile (non l'ho trovato affatto frettoloso), che ha il non trascurabile pregio di non far andare le cose troppo per le lunghe.
Come si suol dire, la vendetta è un piatto che va servito caldo.
Tralascio la trama, già spiegata in tante recensioni, e mi soffermo su altri aspetti. Stando a quanto ho letto fin'ora le critiche a School Days sembrano seguire sempre all'incirca questo schema fondamentale: è un anime troppo violento nel finale e/o irrealistico e/o immorale. Credo che queste critiche non tengano conto del genere dell'opera: non stiamo parlando di una -vera- storia di triangoli amorosi o di un semplice harem... ma di un horror, un thriller, o se vogliamo di una specie di genere a sé stante che li fonde in modo a mio avviso efficace. Non si può pretendere che un anime del genere fili più o meno liscio sempre secondo manuale della tipica commedia scolastico-sentimentale solo perchè all'inizio sembra trattarsi di quello: è un po' come pretendere che un film di fantascienza non parli di viaggi nello spazio. Intendiamoci, per chi lo apprezza ogni genere ha il suo fascino, ed è comprensibile che il cambio di rotta graduale ma netto di School Day durante la trama abbia colto di sorpresa e fatto storcere il naso a molti... ma l'opera va comunque giudicata tenendo conto di quello che è. Secondo me qualcosa di nicchia, che lascia il segno, atipica, che merita attenzione.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Scherziamo vero? Io di solito non recensisco Anime che non mi piacciono ma questo... questo è terribile! Certo s'inizia bene. Un semplice anime scolastico. Lui ama lei e lei ama lui e certo ci son anche le rivali di lei ma, più si va avanti più si vede quanto la rivale sia pervertita pazza come lei! Oddio! E poi come finisce? Lei ammazza la rivale che aveva ammazzato lui. "Noi staremo insieme per sempre vero?" dice lei alla testa di lui. Io ... oddio ... no, no,no! Non lo consiglio a meno che non vi piacciano scene stupidamente piene di sangue, in quanto scolastico, mi aspettavo altro e non posso fare altro che dare un cinque (perchè a me il sangue non piace su certi scenari).
Scherziamo vero? Io di solito non recensisco Anime che non mi piacciono ma questo... questo è terribile! Certo s'inizia bene. Un semplice anime scolastico. Lui ama lei e lei ama lui e certo ci son anche le rivali di lei ma, più si va avanti più si vede quanto la rivale sia pervertita pazza come lei! Oddio! E poi come finisce? Lei ammazza la rivale che aveva ammazzato lui. "Noi staremo insieme per sempre vero?" dice lei alla testa di lui. Io ... oddio ... no, no,no! Non lo consiglio a meno che non vi piacciano scene stupidamente piene di sangue, in quanto scolastico, mi aspettavo altro e non posso fare altro che dare un cinque (perchè a me il sangue non piace su certi scenari).
Un anime di tutto rispetto, con una storia ben precisa, e personaggi ben realizzati. In gran stile Nipponico, questo anime parla specialmente del agire senza pensare e del rendersi troppo tardi conto che per avverare i propri desideri si fa soffrire gli altri. Del personaggio protagonista si sa ben poco, a dire il vero solo nome e cognome. È un anime del genere sentimentale (con un finale a dir poco scontato, che lo trasforma in un thriller) . Se siete i tipi che si appassionano ai personaggi e alla storia, allora questo anime non fa per voi, scordatevelo perchè ci rimarrete veramente di me** (l ho visto in una serata settimana scorsa e ancora ci sto male e non sono il tipo che si appassiona molto ad anime di questo tipo).
CONTIENE SPOILER
Poche opere riescono a provocare amore e odio allo stesso tempo. Sono quelle opere che, causando in modi diversi una sofferenza morale, vanno a toccare tasti sensibili, talvolta nervi scoperti, e che quindi provocano virulente reazioni. È il caso di School Days, un finto Shonen-Harem che riesce ad avere sfumature davvero inquietanti.
L’anime è davvero abile nel farsi passare per quello che non è: si inizia a scuola, con problemi sentimentali, adolescenti sfigati e l’immancabile triangolo amoroso (già ovvio fin nella prima puntata). Eppure nell’evolversi la storie prende una piega tutt’altro che rassicuranti fino a sfociare nel climax finale, fatto di sangue e morte.
Makoto sembrerebbe il classico studente imbranato e sfigato, così come Katsura sembrerebbe la classica bella e timida, a disagio per il suo grosso seno e anche lei segretamente attratta da Makoto, e ancora Sakai sembrerebbe la classica compagna di banco “impicciona” che sprizza energia da ogni poro, al pari della sua amica del cuore Setsune, la ragazzina scura, piatta, introversa e indecifrabile. Eppure nulla di tutto questo è vero ed è proprio qui la bellezza di questo anime, la sua genialità.
Tutti i più classici (o squallidi, fate voi) stereotipi vengono solo apparentemente infusi nei vari personaggi, ma nello sviluppo della storia il loro aspetto stereotipato cozza clamorosamente con le loro azioni provocando quel senso di disagio, di un qualcosa di indefinibilmente “sbagliato”.
Makoto non è il classico studente imbranato e sfigato, è un egoista e irresponsabile, non valuta per nulla i sentimenti altrui, si fa guidare unicamente dal suo istinto sessuale tenuto vispo dagli ormoni dell’adolescenza. Come una molla salta tra Katsura e Sakai, prima dice di amare l’una e poi va con l’altra e non si fa remore a visitare l’intimità di altre compagne di classe e amiche delle due. Finito l’atto fisico perde interesse e lo riacquista solo temporaneamente in seguito a dei faccia-a-faccia con la donna di turno nei quali ha vaghi e sparuti rimorsi che però passano in dieci minuti. Illude Katsura, inesperta e sinceramente innamorata, andando a casa sua, scusandosi per le sue iniziali goffaggini, la tradisce con Sakai, l’amica che li aveva fatti conoscere, senza avere il coraggio di mollarla ma continuando a barcamenarsi; si dichiara a Sakai dicendo di amarla e di volere nient’altro che lei e poi la tradisce ripetutamente arrivando a partecipare a un’orgia con altre tre ragazze, arrivando a ignorarla quando gli dice di essere incinta di lui e lasciarla per tornare fra le più tranquille braccia di Katsune, baciandola appassionatamente davanti a Sakai senza nemmeno preoccuparsi della sua reazione o dei suoi sentimenti. Makoto si fa trasportare, non ha personalità, ritiene le situazioni sentimentali che lui stesso cerca troppo “complicate” e “scoccianti”, vorrebbe che tutto si riducesse unicamente all’atto fisico e poi riporre in un armadio la “fidanzata”. Makoto non è buono, non è simpatico e, paradossalmente, non è nemmeno malvagio; non arriva nemmeno all’”onorabilità” del male, si limita a non scegliere mai badando solo al suo interesse, non agisce per danneggiare gli altri ma neanche li soccorre quando hanno bisogno d’aiuto. È un miserevole ignavo, indegno persino dell’inferno.
Katsura non è la timida e impacciata ragazza che dà a vedere e contrariamente a quando potrebbe trasparire dall’anime non è nemmeno semplicemente “pazza”. Innamorata follemente di Makoto, sviluppa per lui un’ossessione che alla fine le farà uccidere Sakai, la sua assassina, e squarciarle il ventre per dimostrare che non era davvero incinta di Makato e che tutta la gravidanza non era altro che una scusa per averlo per sé.
Sakai non è la ragazzina esuberante e “impicciona”, è un’opportunista che con a scusa di creare una coppia dà il via alla sequenza di eventi che sfoceranno in tragedia, portandola a uccidere con numerose pugnalate Makato, in un’ossessione del tipo “se non posso averti non ti avrà nessuno”. Lei stessa lo confessa nella scena onirica dove le maschere del teatro gli parlano e gli dicono che tutto ciò che ha fatto (creare la coppia, le “lezioni di intimità” per Makato…) l’ha fatto per se stessa, non per qualcun altro,non per spirito di solidarietà, e certamente non per aiutare i due impacciati (Makato e Katsura) a trovarsi.
Quello che stupisce di School Days è a cattiveria, la malvagità con cui è rappresentato l’ambiente. Dietro agli stereotipati siparietti comici che ci si aspettano da uno Shonen-Harem è palese la cattiveria delle ragazze, basti pensare al gruppetto che schernisce continuamente Katsura per invidia, o al comportamento di Sakai, o all’amica del cuore Setsune che non rinuncia a una sveltina con il suo “salvatore” affidandosi al suo trasferimento per non essere scoperta e tentando di giustificarsi dicendosi che lo fa per “far promettere a Makato di stare solo con Sakai”. E certamente il genere maschile non ne esce meglio. L’amico di Makato è una mera macchietta messa lì per confondere le acque e far credere che si tratti di un anime sentimentale come tanti, ma il gender maschile è rappresentato da Makato: codardo, ignavo, fuggiasco, egoista, scostante, erotomane, traditore.
School Days è uno Shonen-Harem traslato nel mondo reale, con studenti e studentesse reali al posto delle solite controparti sdolcinate a cui siamo abituati. Questo provoca il senso di straniamento, il turbamento: le situazioni tipiche del genere (tutte che impazziscono per uno, triangolo amoroso ecc.) si verificano ma sembrano “sbagliate “ per l’eccessivo realismo dei personaggi, che ben sintetizzano la cattiveria, l’indifferenza ai sentimenti altrui e l’egoismo tipico dei liceali. Per cui la festa della scuola si trasforma in un vouyeristico e crudele spettacolo in cui le donne si umiliano a vicenda, Makato tradisce e ignora senza porsi alcun problema morale e così via.
Anche l’intera struttura narrativa è funzionale a questo: in ogni puntata viene analizzato il punto di vista e le motivazioni di un personaggio, e ogni volta si scopre che quel personaggio non si vede mai cattivo, ma sempre giustificato e mosso da nobili ragioni. In effetti nessuno dei personaggi dell’anime riesce ad assurgere al male o al bene. Si vedono opportunismo, cattiverie, gelosie e tradimenti ma tutto sommato restano rinchiusi nelle loro piccolezze, nella loro grettezza, erosi da un egoismo che corrode in maniera distruttiva (e autodistruttiva) i rapporti umani (e anche le vite umane).
L’ultimo episodio è di grande impatto ma sarebbe un errore credere che si tratti di un repentino colpo di scena, un cambio di virata finale. In realtà tutti gli episodi correggono lentamente la rotta e preparano il terreno, sono tutti piccole scosse di assestamento che preparano il terremoto finale, in cui Makato viene ucciso da Sakai e lei poco dopo. Proprio nel finale School Days si rivela per quello che è: una colossale presa in giro del mondo degli Shonen-Harem, degli adolescenti che si giurano amore o amicizia eterni. Il bello viene ucciso a pugnalate e crepa in una pozza del suo sangue, la sua assassina sgozzata e squartata, la ragazza timida e impacciata “impazzisce” totalmente portandosi in barca la testa dell’amato, contenta di essere finalmente assieme a lui. La palese esagerazione del finale rappresenta il supremo sberleffo a tutti gli happy ending visti finora, si fa beffe di tutto e tutti, sentimenti, persone e vite. La scena finale, con Katsura che abbraccia la testa di Makato, è la vetta della macabra ironia: si tratta effettivamente dell’happy ending, ora i due ragazzi sono davvero insieme per sempre in uno scenario da sogno (la barca con un romantico tramonto alle spalle). In quella scena è sintetizzato tutto il crudele sarcasmo dell’opera, perché dice “Ecco cosa succede quando gli eventi di uno Shonen-Harem si verificano nel mondo reale con ragazzi reali! Niente più amicizie o amori eterni. Niente più redenzioni finali. Niente più happy ending. Solamente falsità, tradimento, opportunismo, erotomania, indifferenza e infine morte.”
School Days è una di quelle opere che non avrà mai un grande successo di pubblico, potrà essere apprezzata in qualche ambiente di internet ma rimarrà un qualcosa di nicchia. Troppe persone si rispecchieranno in qualcosa di quest’opera, un personaggio, una situazione, un modo di fare… Sono gli eventi ad essere “irreali” (cioè tipici di uno Shonen-Harem), mentre i personaggi sono fin troppo realistici fanno ciò che tanti altri probabilmente farebbero in situazioni analoghe. Se non mi credete provate ad andare con la mente ai tanti tristi casi di cronaca nera, quelli in cui i giovani si uccidono per uno sguardo di troppo, quelli in cui i tradimenti e le passioni sfociano nel sangue più spesso di quanto vogliamo ammettere.
Veramente un’opera spietata, a tratti devastante. Non è uno splatter, non è semplicemente grottesco, è una crudele ironia sui giovani e su tutte le insicurezze e patemi tipici della loro età. Se alla fine fossero morti tutti probabilmente si sarebbe potuto interpretare come un palloso rimbrotto sull’amoralità delle situazioni mostrate, che porta alla “distruzione totale”, ma non è così. Se in punto di morte ci fossero stati pentimenti e dichiarazioni (del tipo Makato che dice “Sakai ti ho sempre amata” mentre muore) sarebbe potuta essere una grottesca satira, ma non è così.
Raramente ho visto opere così spietate, così venate di un pessimismo cosmico e assoluto.
Ah… il liceo… quanti ricordi. Le prime cotte, il crescere, i sorrisi complici dei compagni. Ma le prime cotte durano poco, finiscono in storie scialbe o talvolta in tragedia. Il crescere è spesso affrontato nel peggior modo possibile, prendendo ogni sorta di sentiero sbagliato. E i sorrisi complici dei compagni, allora… cosa nascondono?
Poche opere riescono a provocare amore e odio allo stesso tempo. Sono quelle opere che, causando in modi diversi una sofferenza morale, vanno a toccare tasti sensibili, talvolta nervi scoperti, e che quindi provocano virulente reazioni. È il caso di School Days, un finto Shonen-Harem che riesce ad avere sfumature davvero inquietanti.
L’anime è davvero abile nel farsi passare per quello che non è: si inizia a scuola, con problemi sentimentali, adolescenti sfigati e l’immancabile triangolo amoroso (già ovvio fin nella prima puntata). Eppure nell’evolversi la storie prende una piega tutt’altro che rassicuranti fino a sfociare nel climax finale, fatto di sangue e morte.
Makoto sembrerebbe il classico studente imbranato e sfigato, così come Katsura sembrerebbe la classica bella e timida, a disagio per il suo grosso seno e anche lei segretamente attratta da Makoto, e ancora Sakai sembrerebbe la classica compagna di banco “impicciona” che sprizza energia da ogni poro, al pari della sua amica del cuore Setsune, la ragazzina scura, piatta, introversa e indecifrabile. Eppure nulla di tutto questo è vero ed è proprio qui la bellezza di questo anime, la sua genialità.
Tutti i più classici (o squallidi, fate voi) stereotipi vengono solo apparentemente infusi nei vari personaggi, ma nello sviluppo della storia il loro aspetto stereotipato cozza clamorosamente con le loro azioni provocando quel senso di disagio, di un qualcosa di indefinibilmente “sbagliato”.
Makoto non è il classico studente imbranato e sfigato, è un egoista e irresponsabile, non valuta per nulla i sentimenti altrui, si fa guidare unicamente dal suo istinto sessuale tenuto vispo dagli ormoni dell’adolescenza. Come una molla salta tra Katsura e Sakai, prima dice di amare l’una e poi va con l’altra e non si fa remore a visitare l’intimità di altre compagne di classe e amiche delle due. Finito l’atto fisico perde interesse e lo riacquista solo temporaneamente in seguito a dei faccia-a-faccia con la donna di turno nei quali ha vaghi e sparuti rimorsi che però passano in dieci minuti. Illude Katsura, inesperta e sinceramente innamorata, andando a casa sua, scusandosi per le sue iniziali goffaggini, la tradisce con Sakai, l’amica che li aveva fatti conoscere, senza avere il coraggio di mollarla ma continuando a barcamenarsi; si dichiara a Sakai dicendo di amarla e di volere nient’altro che lei e poi la tradisce ripetutamente arrivando a partecipare a un’orgia con altre tre ragazze, arrivando a ignorarla quando gli dice di essere incinta di lui e lasciarla per tornare fra le più tranquille braccia di Katsune, baciandola appassionatamente davanti a Sakai senza nemmeno preoccuparsi della sua reazione o dei suoi sentimenti. Makoto si fa trasportare, non ha personalità, ritiene le situazioni sentimentali che lui stesso cerca troppo “complicate” e “scoccianti”, vorrebbe che tutto si riducesse unicamente all’atto fisico e poi riporre in un armadio la “fidanzata”. Makoto non è buono, non è simpatico e, paradossalmente, non è nemmeno malvagio; non arriva nemmeno all’”onorabilità” del male, si limita a non scegliere mai badando solo al suo interesse, non agisce per danneggiare gli altri ma neanche li soccorre quando hanno bisogno d’aiuto. È un miserevole ignavo, indegno persino dell’inferno.
Katsura non è la timida e impacciata ragazza che dà a vedere e contrariamente a quando potrebbe trasparire dall’anime non è nemmeno semplicemente “pazza”. Innamorata follemente di Makoto, sviluppa per lui un’ossessione che alla fine le farà uccidere Sakai, la sua assassina, e squarciarle il ventre per dimostrare che non era davvero incinta di Makato e che tutta la gravidanza non era altro che una scusa per averlo per sé.
Sakai non è la ragazzina esuberante e “impicciona”, è un’opportunista che con a scusa di creare una coppia dà il via alla sequenza di eventi che sfoceranno in tragedia, portandola a uccidere con numerose pugnalate Makato, in un’ossessione del tipo “se non posso averti non ti avrà nessuno”. Lei stessa lo confessa nella scena onirica dove le maschere del teatro gli parlano e gli dicono che tutto ciò che ha fatto (creare la coppia, le “lezioni di intimità” per Makato…) l’ha fatto per se stessa, non per qualcun altro,non per spirito di solidarietà, e certamente non per aiutare i due impacciati (Makato e Katsura) a trovarsi.
Quello che stupisce di School Days è a cattiveria, la malvagità con cui è rappresentato l’ambiente. Dietro agli stereotipati siparietti comici che ci si aspettano da uno Shonen-Harem è palese la cattiveria delle ragazze, basti pensare al gruppetto che schernisce continuamente Katsura per invidia, o al comportamento di Sakai, o all’amica del cuore Setsune che non rinuncia a una sveltina con il suo “salvatore” affidandosi al suo trasferimento per non essere scoperta e tentando di giustificarsi dicendosi che lo fa per “far promettere a Makato di stare solo con Sakai”. E certamente il genere maschile non ne esce meglio. L’amico di Makato è una mera macchietta messa lì per confondere le acque e far credere che si tratti di un anime sentimentale come tanti, ma il gender maschile è rappresentato da Makato: codardo, ignavo, fuggiasco, egoista, scostante, erotomane, traditore.
School Days è uno Shonen-Harem traslato nel mondo reale, con studenti e studentesse reali al posto delle solite controparti sdolcinate a cui siamo abituati. Questo provoca il senso di straniamento, il turbamento: le situazioni tipiche del genere (tutte che impazziscono per uno, triangolo amoroso ecc.) si verificano ma sembrano “sbagliate “ per l’eccessivo realismo dei personaggi, che ben sintetizzano la cattiveria, l’indifferenza ai sentimenti altrui e l’egoismo tipico dei liceali. Per cui la festa della scuola si trasforma in un vouyeristico e crudele spettacolo in cui le donne si umiliano a vicenda, Makato tradisce e ignora senza porsi alcun problema morale e così via.
Anche l’intera struttura narrativa è funzionale a questo: in ogni puntata viene analizzato il punto di vista e le motivazioni di un personaggio, e ogni volta si scopre che quel personaggio non si vede mai cattivo, ma sempre giustificato e mosso da nobili ragioni. In effetti nessuno dei personaggi dell’anime riesce ad assurgere al male o al bene. Si vedono opportunismo, cattiverie, gelosie e tradimenti ma tutto sommato restano rinchiusi nelle loro piccolezze, nella loro grettezza, erosi da un egoismo che corrode in maniera distruttiva (e autodistruttiva) i rapporti umani (e anche le vite umane).
L’ultimo episodio è di grande impatto ma sarebbe un errore credere che si tratti di un repentino colpo di scena, un cambio di virata finale. In realtà tutti gli episodi correggono lentamente la rotta e preparano il terreno, sono tutti piccole scosse di assestamento che preparano il terremoto finale, in cui Makato viene ucciso da Sakai e lei poco dopo. Proprio nel finale School Days si rivela per quello che è: una colossale presa in giro del mondo degli Shonen-Harem, degli adolescenti che si giurano amore o amicizia eterni. Il bello viene ucciso a pugnalate e crepa in una pozza del suo sangue, la sua assassina sgozzata e squartata, la ragazza timida e impacciata “impazzisce” totalmente portandosi in barca la testa dell’amato, contenta di essere finalmente assieme a lui. La palese esagerazione del finale rappresenta il supremo sberleffo a tutti gli happy ending visti finora, si fa beffe di tutto e tutti, sentimenti, persone e vite. La scena finale, con Katsura che abbraccia la testa di Makato, è la vetta della macabra ironia: si tratta effettivamente dell’happy ending, ora i due ragazzi sono davvero insieme per sempre in uno scenario da sogno (la barca con un romantico tramonto alle spalle). In quella scena è sintetizzato tutto il crudele sarcasmo dell’opera, perché dice “Ecco cosa succede quando gli eventi di uno Shonen-Harem si verificano nel mondo reale con ragazzi reali! Niente più amicizie o amori eterni. Niente più redenzioni finali. Niente più happy ending. Solamente falsità, tradimento, opportunismo, erotomania, indifferenza e infine morte.”
School Days è una di quelle opere che non avrà mai un grande successo di pubblico, potrà essere apprezzata in qualche ambiente di internet ma rimarrà un qualcosa di nicchia. Troppe persone si rispecchieranno in qualcosa di quest’opera, un personaggio, una situazione, un modo di fare… Sono gli eventi ad essere “irreali” (cioè tipici di uno Shonen-Harem), mentre i personaggi sono fin troppo realistici fanno ciò che tanti altri probabilmente farebbero in situazioni analoghe. Se non mi credete provate ad andare con la mente ai tanti tristi casi di cronaca nera, quelli in cui i giovani si uccidono per uno sguardo di troppo, quelli in cui i tradimenti e le passioni sfociano nel sangue più spesso di quanto vogliamo ammettere.
Veramente un’opera spietata, a tratti devastante. Non è uno splatter, non è semplicemente grottesco, è una crudele ironia sui giovani e su tutte le insicurezze e patemi tipici della loro età. Se alla fine fossero morti tutti probabilmente si sarebbe potuto interpretare come un palloso rimbrotto sull’amoralità delle situazioni mostrate, che porta alla “distruzione totale”, ma non è così. Se in punto di morte ci fossero stati pentimenti e dichiarazioni (del tipo Makato che dice “Sakai ti ho sempre amata” mentre muore) sarebbe potuta essere una grottesca satira, ma non è così.
Raramente ho visto opere così spietate, così venate di un pessimismo cosmico e assoluto.
Ah… il liceo… quanti ricordi. Le prime cotte, il crescere, i sorrisi complici dei compagni. Ma le prime cotte durano poco, finiscono in storie scialbe o talvolta in tragedia. Il crescere è spesso affrontato nel peggior modo possibile, prendendo ogni sorta di sentiero sbagliato. E i sorrisi complici dei compagni, allora… cosa nascondono?
Allora....
Se vi state chiedendo il perchè del mio 8 visto che ci saranno una ventina di voti che partono da 1 a 3 ve lo spiego subito.
Principalmente non è cattivo, ma neanche strabiliante, ne ho visto di migliori, di piu emozionanti, dove ti metti a piangere sia per la felicità dei protagonisti che per una fine che diventa tragica e altro ...
Non do torto a chi ha dato voti bassi, infondo ci sono gusti e gusti. E ci sono anche gusti sul fatto di trame e scene!
School days, sentito tanto di questo anime e solo dopo due anni dall'uscita lo guardo.
Il primo episodio non è malaccio, sembra una cosa normale, però poi il protagonista subisce un cambiameeeeentoooo....
Dopo un attenta analisi del primo episodio (tanto per prenderne uno dei 12) posso dirvi il mio giudizio su :
-Personaggi : Ebbene i personaggi mi hanno lasciata un pò, come dire, dubbiosa.
Il personaggio maschile mi sembra un pochino , molto, stupido. Chissà forse è la mia idea, ma vedere un ragazzo comportarsi un pochetto come una ragazza :/ mah ...
Poi le altre due , mh ....Meglio non dire.
-Ambientazione : Mh, dai passabile....
-Personaggi secondari : Che dire, sentendo la voce dell'amico del personaggio principale (ora i nomi non li ricordo) ho pensato che fosse trans xD
Dai, a conclusione dico :
Ognuno ha i suoi gusti, certo io sono abituata ad Anime, un po' più, mh, come dire, diversi da School Day, ma vedendo le tre puntate iniziali ho capito ciò che mi aspettava e seppur avevo un idea di come sarebbero stati gli altri episodi ho deciso di non mollarlo perchè infondo non si può mai giudicare dalla copertina (come diceva un detto)
Perciò, che dirvi, provate, troverete tante recensioni che lo giudicano male, chi bene , chi in mezza via, però, se non vedete voi stessi inutile scartarlo da questo poco!
Se vi state chiedendo il perchè del mio 8 visto che ci saranno una ventina di voti che partono da 1 a 3 ve lo spiego subito.
Principalmente non è cattivo, ma neanche strabiliante, ne ho visto di migliori, di piu emozionanti, dove ti metti a piangere sia per la felicità dei protagonisti che per una fine che diventa tragica e altro ...
Non do torto a chi ha dato voti bassi, infondo ci sono gusti e gusti. E ci sono anche gusti sul fatto di trame e scene!
School days, sentito tanto di questo anime e solo dopo due anni dall'uscita lo guardo.
Il primo episodio non è malaccio, sembra una cosa normale, però poi il protagonista subisce un cambiameeeeentoooo....
Dopo un attenta analisi del primo episodio (tanto per prenderne uno dei 12) posso dirvi il mio giudizio su :
-Personaggi : Ebbene i personaggi mi hanno lasciata un pò, come dire, dubbiosa.
Il personaggio maschile mi sembra un pochino , molto, stupido. Chissà forse è la mia idea, ma vedere un ragazzo comportarsi un pochetto come una ragazza :/ mah ...
Poi le altre due , mh ....Meglio non dire.
-Ambientazione : Mh, dai passabile....
-Personaggi secondari : Che dire, sentendo la voce dell'amico del personaggio principale (ora i nomi non li ricordo) ho pensato che fosse trans xD
Dai, a conclusione dico :
Ognuno ha i suoi gusti, certo io sono abituata ad Anime, un po' più, mh, come dire, diversi da School Day, ma vedendo le tre puntate iniziali ho capito ciò che mi aspettava e seppur avevo un idea di come sarebbero stati gli altri episodi ho deciso di non mollarlo perchè infondo non si può mai giudicare dalla copertina (come diceva un detto)
Perciò, che dirvi, provate, troverete tante recensioni che lo giudicano male, chi bene , chi in mezza via, però, se non vedete voi stessi inutile scartarlo da questo poco!
Da come ne avevo sentito parlare sembrava un gran bell'anime promettente. Prime puntate tutto tranquillo, solito anime scolastico lui si innamora di lei, e un'amica di lui lo aiuta a mettersi con lei. Poi però il protagonista diventa un vero e proprio maiale, e non so forse l'autore era un po' allucinato quando ha creato quest'anime, però appunto il protagonista Matoko incomincia a stare con la sua amica e poi con l'amica dell'amica ecc... Senza però terminare nessuna relazione che aveva incominciato, pensando che le ragazze fossero non so veggenti e quindi in grado di capire che non le amava più nonostante lui non dimostrasse nulla a riguardo!! E devo aggiunge anche le ragazze sono un po' stupide a stare con uno come lui. Comunque fino all'undicesimo episodio alla fine un anime abbastanza gradevole ma l'ultimo, a sfondo omicida, stona proprio con tutto il resto.
Voto sei perchè ne ho visti di peggiori, comunque io sono un amante degli anime horror con omicidi ecc ma devo dire che quest'ultimo episodio lascia proprio l'amaro in bocca.
Voto sei perchè ne ho visti di peggiori, comunque io sono un amante degli anime horror con omicidi ecc ma devo dire che quest'ultimo episodio lascia proprio l'amaro in bocca.
Premessa: se guardate questo anime dovete partire prevenuti. Si lo so che è di solito è il contrario ma se non lo guardate nella giusta ottica vi rovinerete una delle opere più geniali degli ultimi anni.
School days è una parodia del genere "harem" cioè gli anime dove un protagonista solitamente normale, anzi sfigato e con nessuna dote particolare si ritrova circondato da belle ragazze (love hina e 100 % fragola sono degli esempi). Il protagonista che all'inizio sembra essere appunto questo stereotipo andando avanti si dimostra non solo normale, senza nessuna dote particolare ma anche idiota, erotomane, egoista etc... Le ragazze sembrano cadergli tra le braccia senza un motivo (epica l' amica di kotohona che si da a lui perchè da piccoli... come dire: "10 anni fa mi prestasti la gomma da cancellare! fammi tua!" (cit.)) ma dato che è tratto da un videogioco erotico non c'è altra scelta. Tutti i cliché del genere vengono enfatizzati alla follia, sembra quasi che stiamo vedendo il videogame giocato da un ragazzino con la fretta di vedere più scene erotiche possibili e chi ha giocato hai giochi erotici sa dove porta questo tipo di scelta: l'inevitabile "bad end". Ho goduto come un matto a vedere la fine di quell'ameba (non lo reputo neanche uomo), ed ancora più epico il giro in "nice boat" che gli fa fare kotonoha, diventato oramai un meme di internet.
Sperando di fare apprezzare questa serie a chi non la conosce e di far cambiare almeno un po' idea a chi l'ha già vista. (W il set di coltelli miracle blade III (cit.))
School days è una parodia del genere "harem" cioè gli anime dove un protagonista solitamente normale, anzi sfigato e con nessuna dote particolare si ritrova circondato da belle ragazze (love hina e 100 % fragola sono degli esempi). Il protagonista che all'inizio sembra essere appunto questo stereotipo andando avanti si dimostra non solo normale, senza nessuna dote particolare ma anche idiota, erotomane, egoista etc... Le ragazze sembrano cadergli tra le braccia senza un motivo (epica l' amica di kotohona che si da a lui perchè da piccoli... come dire: "10 anni fa mi prestasti la gomma da cancellare! fammi tua!" (cit.)) ma dato che è tratto da un videogioco erotico non c'è altra scelta. Tutti i cliché del genere vengono enfatizzati alla follia, sembra quasi che stiamo vedendo il videogame giocato da un ragazzino con la fretta di vedere più scene erotiche possibili e chi ha giocato hai giochi erotici sa dove porta questo tipo di scelta: l'inevitabile "bad end". Ho goduto come un matto a vedere la fine di quell'ameba (non lo reputo neanche uomo), ed ancora più epico il giro in "nice boat" che gli fa fare kotonoha, diventato oramai un meme di internet.
Sperando di fare apprezzare questa serie a chi non la conosce e di far cambiare almeno un po' idea a chi l'ha già vista. (W il set di coltelli miracle blade III (cit.))
Ho dato 6 a quest'anime perchè concordo con quelli che reputano questa serie una satira. Inoltre nonostante tutto riesce a smuovere in noi diverse emozioni (tristezza per katsura, odio per itou ecc) e in qualche occasione ci fa anche sorridere. Andando avanti con gli episodi poi fa nascere nello spettatore la consapevolezza che qualcosa accadrà sicuramente,una svolta. Questa purtroppo viene presentata solo nell'ultimo episodio (per questo dò solo 7), e regala una sorpresa che dà molta soddisfazione a mio parere(come lo è stato per altri che hanno recensito). Ripeto do solo 7 perchè la svolta a mio parere doveva uscire massimo non oltre l'8o ep (infatti già a quel punto odiavamo tutti itou più che a sufficienza XD).
Mi sono chiesto: come esistono manga ed anime che divertono, cioè al solo scopo di divertire, o anche solo emozionare (con azione, combattimenti, tristezza) perchè non posso esistere anime altamente drammatici? School days è una specie di "inizio" per questo genere di anime, che secondo me si diffonderà sempre id più (non ai livelli di uno shonen, ma come categoria a parte".
Dev'essere sempre tutto bello negli anime? Non può esserci un anime che mostri cruenza? Per me la drammaticità è davvero difficile da mostrare, e anche se i primi episodi erano davvero noiosi, ciò era dovuto per portare il tutto verso il finale cruento. Non è perchè "I Giapponesi sono incapaci, non sanno adeguarsi, esagerano all'inverosimile", ecc. L' unico errore fatto in questo anime è stato censurarlo, Io apprezzo gli shonen come apprezzo i drammatici, i thriller, i paurosi, non si potrebbe pensare di un anime solo "Mi è piaciuto, non mi è piaciuto?" Basta con critiche che indichino se un manga è decente o no. Ho dato dieci basandomi sul sentimento che l' anime VUOLE mostrare e ci riesce alla perfezione: la tragedia.
Per la cronaca, non è che se uno scrive una storia simile, è psicopatico ed irrealista. E' psicopatico non dire niente sulle migliaia di persone morte in guerra senza movente.
Dev'essere sempre tutto bello negli anime? Non può esserci un anime che mostri cruenza? Per me la drammaticità è davvero difficile da mostrare, e anche se i primi episodi erano davvero noiosi, ciò era dovuto per portare il tutto verso il finale cruento. Non è perchè "I Giapponesi sono incapaci, non sanno adeguarsi, esagerano all'inverosimile", ecc. L' unico errore fatto in questo anime è stato censurarlo, Io apprezzo gli shonen come apprezzo i drammatici, i thriller, i paurosi, non si potrebbe pensare di un anime solo "Mi è piaciuto, non mi è piaciuto?" Basta con critiche che indichino se un manga è decente o no. Ho dato dieci basandomi sul sentimento che l' anime VUOLE mostrare e ci riesce alla perfezione: la tragedia.
Per la cronaca, non è che se uno scrive una storia simile, è psicopatico ed irrealista. E' psicopatico non dire niente sulle migliaia di persone morte in guerra senza movente.
L’anime di School Days ha attirato la mia attenzione, poiché il suo titolo veniva sbandierato ovunque, dichiarandolo un anime horror, a fondo scolastico. Personalmente non sono d’accordo. Se ho seguito quest’anime è perché all’inizio non si presentava poi così horror, e ho deciso di continuare proprio per scoprire il perché di questa caratteristica. E quando sono arrivata al finale, sono stata molto delusa. Se per tutto l’anime non hanno poi censurato così tanto le scene di sesso, nell’ultimo episodio il sangue è nero. Censura del tutto inutile, a mio parere. Nessuno dei personaggi mi è piaciuto in maniera particolare, i disegni erano di buona qualità ma la trama non mi è affatto piaciuta.
Ho dato cinque, ma non è molto meritato.
Ho dato cinque, ma non è molto meritato.
Il disegno è carino ma niente di particolare i volti delle ragazze sono praticamente uguali (ma questo capita in quasi tutti gli anime.) ed inspiegabilmente l' Opening rimane sempre la stessa pure quando non c'è più nulla di che essere allegri. Il finale è decisamente esagerato anche se ho apprezzato la parte dopo L’Ending dell’ultima puntata quando si sente ancora la voce del protagonista che ripete il soliloquio della prima puntata (quello sul treno mentre guardava.) mentre scorrono le immagini della sua classe intenta in normali attività scolastiche come le partite di basket ecc…ma ne Makoto ne Sekai ci saranno perché sono morti.
Passando al contenuto quello che come molti hanno detto inizia come un normale anime sul tema dell’amore al liceo si trasforma in qualcosa di ossessivo, fastidioso, deviato e…in certi casi anche troppo reale. Non tanto nel finale violento o nel fatto che un ragazzo, decisamente ordinario, come Itou da sfigato diventi un Casanova. Quando parlo di reale mi riferisco all’assenza di pietà e buonismo che vorrebbe l’amore a tutti i costi con un protagonista maschile molto più nobile di quel vigliacco opportunista di Makoto e delle ragazze …no le ragazze sono sempre le stesse…IDIOTE. Che altro potrei dire su Sekai & co.? Non mi si dica che han sopportato l’instabilità affettiva di Makoto come se DAVVERO non avessero alternative…perché non è così! Semplicemente han commesso l’errore più stupido (e comune ) che si possa fare ovvero: permettergli di soddisfare in tutto i suoi bisogni. E lui lo fa (chiamalo scemo.). Tra l’altro una delle ragazze che poi va a letto con Makoto è pure fidanzata e le “amiche” subito dopo la incoraggiano a presentar loro il suo ragazzo (pure lui già che ci siamo.). Le stesse ragazze poi quando l’amica di infanzia di Makoto non vuole più prendere in giro Katsura dicono “è diventata noiosa.” Ma infondo il liceo è anche questo.
Passando al contenuto quello che come molti hanno detto inizia come un normale anime sul tema dell’amore al liceo si trasforma in qualcosa di ossessivo, fastidioso, deviato e…in certi casi anche troppo reale. Non tanto nel finale violento o nel fatto che un ragazzo, decisamente ordinario, come Itou da sfigato diventi un Casanova. Quando parlo di reale mi riferisco all’assenza di pietà e buonismo che vorrebbe l’amore a tutti i costi con un protagonista maschile molto più nobile di quel vigliacco opportunista di Makoto e delle ragazze …no le ragazze sono sempre le stesse…IDIOTE. Che altro potrei dire su Sekai & co.? Non mi si dica che han sopportato l’instabilità affettiva di Makoto come se DAVVERO non avessero alternative…perché non è così! Semplicemente han commesso l’errore più stupido (e comune ) che si possa fare ovvero: permettergli di soddisfare in tutto i suoi bisogni. E lui lo fa (chiamalo scemo.). Tra l’altro una delle ragazze che poi va a letto con Makoto è pure fidanzata e le “amiche” subito dopo la incoraggiano a presentar loro il suo ragazzo (pure lui già che ci siamo.). Le stesse ragazze poi quando l’amica di infanzia di Makoto non vuole più prendere in giro Katsura dicono “è diventata noiosa.” Ma infondo il liceo è anche questo.
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Di anime "impressionanti" ne ho visti tanti...
dai più enigmatici come Lain; ai più cupi tipo Ergo Proxy; ai più violenti alla Elfen Lied...
ma questo è l'unico che sia riuscito a traumatizzarmi a vita, e merita un 7 almeno per quello!
"Incubo" è la parola perfetta per descriverlo.
Le prime puntate sono simpatiche, ma già dal 5° episodio si comincia ad avvertire una certa "malinconia" che ben presto degenererà fino a trasformarsi in follia omicida.
Parlando d'altro... a un'attenta analisi il vero "cattivo" della situazione non è tanto il protagonista o le 2 ragazze, quanto le loro compagne di classe!
Makoto è senza dubbio il simbolo dell'egoismo, ma pochi si sono accorti che, se fosse stato solo per lui, alla fine le cose sarebbero andate ben diversamente! Infatti, più di una volta nel corso della storia dà l'impressione di avere pietà per Kotonoha e di voler tornare con lei (ciò si nota specialmente verso la fine, quando ormai però è troppo tardi), ed è qui che entrano in gioco le varie compagne, le quali non sono semplicemente egoiste, ma sono proprio CATTIVE, per qualche oscuro motivo ce l'hanno a morte con la povera Kotonoha e anziché aiutare i due a riconciliarsi, fanno tutto il possibile per peggiorare ulteriormente la situazione, facendo leva sugli istinti di Makoto, fino all'inevitabile catastrofe.
Di anime "impressionanti" ne ho visti tanti...
dai più enigmatici come Lain; ai più cupi tipo Ergo Proxy; ai più violenti alla Elfen Lied...
ma questo è l'unico che sia riuscito a traumatizzarmi a vita, e merita un 7 almeno per quello!
"Incubo" è la parola perfetta per descriverlo.
Le prime puntate sono simpatiche, ma già dal 5° episodio si comincia ad avvertire una certa "malinconia" che ben presto degenererà fino a trasformarsi in follia omicida.
Parlando d'altro... a un'attenta analisi il vero "cattivo" della situazione non è tanto il protagonista o le 2 ragazze, quanto le loro compagne di classe!
Makoto è senza dubbio il simbolo dell'egoismo, ma pochi si sono accorti che, se fosse stato solo per lui, alla fine le cose sarebbero andate ben diversamente! Infatti, più di una volta nel corso della storia dà l'impressione di avere pietà per Kotonoha e di voler tornare con lei (ciò si nota specialmente verso la fine, quando ormai però è troppo tardi), ed è qui che entrano in gioco le varie compagne, le quali non sono semplicemente egoiste, ma sono proprio CATTIVE, per qualche oscuro motivo ce l'hanno a morte con la povera Kotonoha e anziché aiutare i due a riconciliarsi, fanno tutto il possibile per peggiorare ulteriormente la situazione, facendo leva sugli istinti di Makoto, fino all'inevitabile catastrofe.
Su internet più volte mi è apparso questo titolo, con descrizioni che mi attiravano molto, horror, thriller psicologico, bella caratterizzazione, suspence e colpi di scena!! E' stato tutto questo che mi ha portata a cercare e vedere per intero questo anime, ed è stata una fatica! Ho finito di vederlo perchè erano 12 episodi e perchè, a quanto sentivo, il finale era entusiasmante. Innanzitutto non sono d'accordo nel considerare il genere di tale anime, HORROR, perchè non lo è, non è che il sangue(solo in una puntata) fa di un anime un horror. Le prime 11 puntate sono insufficienti, di un genere harem molto stupido oserei dire: il protagonista va con tutte le ragazze, e tutte ci rimangono male quando lo scoprono. Ecco la trama. Ora, a me sembra fuori luogo cercare una profondità e una spiegazione psicologica in un anime che non ha niente di tutto questo. Dopotutto proviene da un videogame hentai mi pare... quindi la trama non è certo il punto forte. Ma non stiamo parlando di un anime hentai, quindi la trama la esigo, come esigo una buona caratterizzazione dei personaggi, e non un continuo ripetersi noioso delle vicende(cambiano le ragazze, ma le situazioni sono le stesse).
il finale bè, potrei dire che è forse il momento meno noioso di tutto l'anime, solo che, ho odiato talmente tanto i vari personaggi, che vederli in determinate situazioni (un pò di spoiler) mi ha fatto piacere, e non perchè sia sadica, ma perchè volevo la parola fine a quello scempio di personaggi.
per il resto il disegno non mi è piaciuto, gli occhi dei personaggi sembrano tutti uguali, inespressivi e neanche si capiva dove guardavano. Opening inadatta e stupida. niente, non si salva niente. Il 4 è grazie al finale, sennò sarebbe stato un 2! Ma se avete altri anime bè, guardate gli altri! non ve ne pentirete!
ps: un pregio questo anime ce l'ha: sono solo 12 puntate!
il finale bè, potrei dire che è forse il momento meno noioso di tutto l'anime, solo che, ho odiato talmente tanto i vari personaggi, che vederli in determinate situazioni (un pò di spoiler) mi ha fatto piacere, e non perchè sia sadica, ma perchè volevo la parola fine a quello scempio di personaggi.
per il resto il disegno non mi è piaciuto, gli occhi dei personaggi sembrano tutti uguali, inespressivi e neanche si capiva dove guardavano. Opening inadatta e stupida. niente, non si salva niente. Il 4 è grazie al finale, sennò sarebbe stato un 2! Ma se avete altri anime bè, guardate gli altri! non ve ne pentirete!
ps: un pregio questo anime ce l'ha: sono solo 12 puntate!
Attenzione: la recensione contiene spoiler
adesso tutti si chiederanno:" ma perchè sto qua da un voto così alto a un anime di così scarsa qualità?". Anch'io avrei fatto la stessa domanda a una recensione del genere se non avrei visto il finale. Mi ha lasciato veramente di stucco!!! All'inizio school days mi è sembrato il solito anime basato su una storia sentiamentale, ma poi c'è un cambiamento radicale e quel barbone di makoto se la fa con tutte quelle che gli capitano a tiro. Adesso mi soffermo su questo particolare. Questo carattere così spensierato si può riscontrare nella nostra società, il menefregismo più totale nei confronti dei sentimenti del prossimo. Lo so che school days può essere definito come un prodotto che va troopo oltre, ma la maggior parte dei ragazzi usa le ragazze sbattendosene dei loro sentimenti. E si nota quanto diventi irritante vedere makoto anche solo in faccia o quel suo sorrisino, a tal punto che, sekai, dopo averle passate di tutti i colori, non c'è la fa più e compie quel gesto disumano. Quella scena mi ha davvero disturbato, ma mi ha fatto anche riflettere. Pensate se la cosa potesse succedere nella realtà? Secondo me è questo il messaggio che ci vuole dare l'autore di questo anime. La disperazione, la pazzia, l'apacità e il menefreghismo. Tutti questi caratteri possono rispecchiare la nostra società, in tutto e per tutto. Devo dire che l'unica cosa che mi è sembrata troppo, ma troppo eccesiva è stata l'ultima scena con kotonoha e makoto nella barca. Quella si poteva risparmiare, avevamo già capito che kotonoha era diventata pazza, non c'era bisogno di aumentare la dose.
adesso tutti si chiederanno:" ma perchè sto qua da un voto così alto a un anime di così scarsa qualità?". Anch'io avrei fatto la stessa domanda a una recensione del genere se non avrei visto il finale. Mi ha lasciato veramente di stucco!!! All'inizio school days mi è sembrato il solito anime basato su una storia sentiamentale, ma poi c'è un cambiamento radicale e quel barbone di makoto se la fa con tutte quelle che gli capitano a tiro. Adesso mi soffermo su questo particolare. Questo carattere così spensierato si può riscontrare nella nostra società, il menefregismo più totale nei confronti dei sentimenti del prossimo. Lo so che school days può essere definito come un prodotto che va troopo oltre, ma la maggior parte dei ragazzi usa le ragazze sbattendosene dei loro sentimenti. E si nota quanto diventi irritante vedere makoto anche solo in faccia o quel suo sorrisino, a tal punto che, sekai, dopo averle passate di tutti i colori, non c'è la fa più e compie quel gesto disumano. Quella scena mi ha davvero disturbato, ma mi ha fatto anche riflettere. Pensate se la cosa potesse succedere nella realtà? Secondo me è questo il messaggio che ci vuole dare l'autore di questo anime. La disperazione, la pazzia, l'apacità e il menefreghismo. Tutti questi caratteri possono rispecchiare la nostra società, in tutto e per tutto. Devo dire che l'unica cosa che mi è sembrata troppo, ma troppo eccesiva è stata l'ultima scena con kotonoha e makoto nella barca. Quella si poteva risparmiare, avevamo già capito che kotonoha era diventata pazza, non c'era bisogno di aumentare la dose.
Dal punto di vista tecnico come anime non mi è parso così male, ma neanche qualcosa di così eccezionale per la grafica. Buona la colonna sonora. Bellissima la opening, ma le ending non mi sono piaciute. Parliamo della trama. All'inizio l'anime sembra carino e puntato sul sentimentale. Verso la metà sebbene inizi ad avere un'altra piega dovrebbe intrigare molto. Poi,verso la fine,secondo me il comportamento del protagonista inizia a sfasciare tutto quell'entusiasmo che avreste potuto avere prima, ma non è nulla di grave. Ma ciò che lo rovina moltissimo è l'orrenda fine. Chi non sa che Katsura è una Yandere e chi non ha visto alcune bad ending del videogioco rimane di sasso (come è successo a me) nel vedere la freddezza con cui alla fine... meglio che non parlo! Nell'ultima puntata consiglio la visione senza censure solo a chi ha lo stomaco pesante, davvero cruenti le scene finali. Nel complesso è comunque un anime discreto,oserei dire bello. Insomma,se non fosse stato per la parte finale gli avrei dato un 8, ma gli assegno un 7.
Posso mettermi a difesa di quest'anime senza essere ritenuto un po' strano?
Non so bene come spiegarlo, perchè come detto da molti è vero che questo manga non ha un vero proprio genere, a io posso solo dire che a suo modo questo anime possa essere interessante. E' vero che dal punto di vista di realismo non sembra affatto possibile che accadano avvenimenti come quelli nella storia, oppure che le situazioni siano portate solo a far incazzare lo spettatore, ma non lo fanno tutti gli i manga e anime?
Portano la storia ad un certo punto solo per un motivo preciso. Per esempio, se in One piece uno si mette a ridere per un avvenimento, ci sarà stato un avvenimento prima che lo ha fatto succedere? Non sarà stato l' autore a formare una situazione in cui si potesse ridere? Stesso dicasi per le parti tristi, per quelle che fanno incazzare, ecc.
Poi secondo me è abbastanza realistico che un ragazzo di quell'età possa cercare un certo tipo di emozioni, e che se ne freghi delle persone affezionate a lui (nella vita real vengono detti i cosiddetti st*... che trattano male i sentimenti delle persone) solo per soddisfare sé stessi, inoltre l' idea che fosse innamorato delle persone con cui è stato non è mai stato detto, ma appena appena accennato.
Chi lo dice che non abbia adocchiato la "ragazza dai capelli viola" solo per le sue doti spesso accennate nell'anime? Se ho dimenticato di spiegare alcuni punti, che qualcuno cerchi di ricordarmelo, così potrò anche discutere di essi.
Per ultima cosa però, prima ,aggiungo che per me questo anime è bello, ma solo perchè a me storie del genere piacciono. Però non dico che abbia delle incredibili pecche e che posa in un certo modo deludere, dico solo ce a me non mi ha deluso.
Non so bene come spiegarlo, perchè come detto da molti è vero che questo manga non ha un vero proprio genere, a io posso solo dire che a suo modo questo anime possa essere interessante. E' vero che dal punto di vista di realismo non sembra affatto possibile che accadano avvenimenti come quelli nella storia, oppure che le situazioni siano portate solo a far incazzare lo spettatore, ma non lo fanno tutti gli i manga e anime?
Portano la storia ad un certo punto solo per un motivo preciso. Per esempio, se in One piece uno si mette a ridere per un avvenimento, ci sarà stato un avvenimento prima che lo ha fatto succedere? Non sarà stato l' autore a formare una situazione in cui si potesse ridere? Stesso dicasi per le parti tristi, per quelle che fanno incazzare, ecc.
Poi secondo me è abbastanza realistico che un ragazzo di quell'età possa cercare un certo tipo di emozioni, e che se ne freghi delle persone affezionate a lui (nella vita real vengono detti i cosiddetti st*... che trattano male i sentimenti delle persone) solo per soddisfare sé stessi, inoltre l' idea che fosse innamorato delle persone con cui è stato non è mai stato detto, ma appena appena accennato.
Chi lo dice che non abbia adocchiato la "ragazza dai capelli viola" solo per le sue doti spesso accennate nell'anime? Se ho dimenticato di spiegare alcuni punti, che qualcuno cerchi di ricordarmelo, così potrò anche discutere di essi.
Per ultima cosa però, prima ,aggiungo che per me questo anime è bello, ma solo perchè a me storie del genere piacciono. Però non dico che abbia delle incredibili pecche e che posa in un certo modo deludere, dico solo ce a me non mi ha deluso.
School Days, sedicentemente inserito nel filone delle commedie sentimentali, si rivela ben presto sfociare invece nel drammatico e, come alcuni ardiscono aggiungere, thriller psicologico od addirittura orrorifico. L'opera è tratta da un videogioco di genere Hentai ed è quindi soggetto a forzati inserimenti di saabisu o Fanservice (comunque mai espliciti o repulsivi come in Elfen Lied o Najica Blitz Tactics, ad esempio).
La trama vede il solito ragazzo timido ed impacciato, Makoto Itou (che tra l'altro sembra essere anche il nome del produttore della serie, scritto però con kanji differenti), intento a districarsi tra le sue prime esperienze sentimentali. Partendo dall'infatuazione per Kotonoha Katsura, con la quale riuscirà ad instaurare un rapporto grazie al repentino aiuto della compagna di banco Sekai Saionji, il ragazzo s'ingrazierà anzitutto le attenzioni di quest'ultima (il che lascerebbe a intendere che l'anime ripercorra la stereotipata situazione del triangolo amoroso) per poi non accennare a fermarsi, attirando a sé un sempre crescente numero di altre adolescenti.
Per necessità di sceneggiatura, purtroppo, molti tratti sono alquanto trascurati e la serie ne risente parecchio, rivelandosi spesso inverosimile od eccessivamente sopra le righe. D'altronde, com'è noto, per realizzare un videogioco Hentai non si deve necessariamente disporre di una trama impressionante od originale. Ed è giust'appunto per questa ragione che rigettata la tipica erotofobia adolescenziale, Makoto (che paradossalmente poi, in Giapponese significa sincerità) comincia a dare sfogo alle proprie fantasie violando egoisticamente l'orgoglio e la personalità di Sekai, che però non emette dissensi, né lo incita ad attenuare la perversione nella sua mente. L'esplorazione della sessualità è un percorso obbligato per qualsiasi essere umano (e non solo), e questi ragazzi si lasciano cullare nella beatitudine da tale contesto, così come qualunque adolescente sarebbe propenso a fare. Intanto però, Kotonoha, che s'era faticosamente portata ad avvicinare l'altro sesso seguendo i consigli della fallace amica, tenta invano di riavvicinare Makoto, sul quale probabilmente sentiva di aver riposto immensa fiducia.
Le patologie che sembra riscontare intorno agli ultimi episodi potrebbero essere sintomi di disturbi ossessivo-compulsivi, ansia da separazione ed eventualmente apatia. Tutto questo è probabilmente dovuto alle difficoltà riscontrate nel tentativo di appagare il proprio partner (il quale puntualmente svicola da qualsiasi loro incontro), in seguito alle iniziali esitazioni.
Quello che colpisce, è come molte situazioni ed altrettanti personaggi, sembrano essere concepiti unicamente per irritare lo spettatore. Molte forzature ad esempio, hanno l'unica funzione d'istigare una reazione di dissenso o contrarietà. Molti utenti sono propensi ad odiare la figura di Makoto Itou, senza soffermarsi a pensare che il ragazzo agisce d'istinto. Anche inizialmente reprimendo le proprie malizie innate, molti individui possono finire col farle riaffiorare, volontariamente o meno.
Durante lo svolgimento della trama, ci viene comunicato che Makoto è figlio di due genitori divorziati e vive solo con la madre (che però nell'anime non figura praticamente mai).
Un ragazzo allevato da un unico genitore, generalmente dispone di un Super-Io più debole della norma e non è facilmente soggetto all'auto imposizione dei limiti previsti dall'etica.
Dunque, sebbene inizialmente ritratto come un individuo pacato ed esile, questo è unicamente il modo in cui lui è riuscito a relazionarsi con una società difficilmente accessibile com'è quella del Giappone contemporaneo (ma anche quella Italiana non è differente). Anche Sekai (che in Giapponese significa mondo) è stata etichettata come manipolatrice. Ma più di una volta nel corso degli episodi si ha l'impressione che ella non sia sicura delle sue azioni, e questo perché si tratta delle sue prime esperienze adolescenziali.
In quanto alla poca credibilità della serie, si può formulare una teoria: satira.
Esatto, molto probabilmente School Days è un'opera caricaturale. Lo spettatore ha l'impressione di vivere una storia drammatica, ma in verità viene deriso in ogni occasione. Qualsiasi utente Giapponese dovrebbe essersi accorto che quest'anime è un'enorme scherno serpentino alla cultura, all'istituzione, alle ossessioni e non ultime le stesse serie sentimentali (convenzionali o meno) tipiche del Giappone. Una testimonianza di questo è la similitudine con Higurashi no Naku Koro ni, dal quale prende spunto e ne enfatizza l'inverosimile. Inoltre, i design dei personaggi sono decisamente inappropriati per un'opera di stampo psicologico (si confrontino con Serial Experiments Lain o Neon Genesis Evangelion) o drammatico e tutto questo non può non contribuire a rendere l'opera più bizzarra.
L'impressione è che gli autori abbiano provato diletto nello scrivere una sceneggiatura atta a beffare chiunque ne prendesse visione, fornendo situazioni al limite del paradossale. Il finale è un'altra prova lampante: è tutto forzosamente condotto alla cruda e tragica conclusione, che non può esimersi dal lasciare increduli. A ragione.
Ma qualcuno conosce il motivo della censura nel finale mandato in onda con posticipo nelle reti Giapponesi?
Ebbene pare che il giorno prima della mancata trasmissione del suddetto episodio, una studentessa sedicenne abbia assassinato il padre mentre gli altri familiari (madre e sorella) erano assorti nel sonno più profondo. Un tema tra l'altro sfiorato anche nel successo Tokyo Godfathers di Satoshi Kon.
La versione originale è comunque stata poi inclusa nei DVD venduti ai privati. Direi dunque che quest'analogia con affari di cronaca (poi nemmeno troppo rari), testimonia a favore della mia ipotesi sul significato dell'anime.
Tecnicamente però, School Days non è granché distinto dalla media. Le animazioni sono essenziali e spesso si notano eccessivi abusi dei fermi immagine, e non sono neppure molto presenti scene d'interazione fra più personaggi mentre tra i fondali domina la staticità.
Come accennato in precedenza, i character design sono alquanto scontati e comuni al genere.
Parlando della colonna sonora, si nota come questa sia tipicamente frivola, accentuando l'idea che gli autori abbiano volutamente aggiunto scherno alle scene che invece apparirebbero drammatiche o tragiche. Ad ogni modo, si tratta comunque di brani mediocri.
In conclusione, questa è tuttavia una serie eccessivamente esigente per lo spettatore occasionale, che richiede di essere sviscerata portandosi a condurre un'attenta analisi dei contenuti. Inoltre, non è consigliabile agli utenti facilmente impressionabili o emotivamente instabili.
Diverse recensioni hanno confermato che gli appassionati dei generi harem o sentimentale hanno screditato l'opera per via dell'improvvisa deviazione illogica che prende la trama, mentre coloro che aspettavano maggiore coerenza o fanservice l'hanno etichettato come fallimento.
Qual'è dunque il pubblico a cui quest'anime è indirizzato?
La trama vede il solito ragazzo timido ed impacciato, Makoto Itou (che tra l'altro sembra essere anche il nome del produttore della serie, scritto però con kanji differenti), intento a districarsi tra le sue prime esperienze sentimentali. Partendo dall'infatuazione per Kotonoha Katsura, con la quale riuscirà ad instaurare un rapporto grazie al repentino aiuto della compagna di banco Sekai Saionji, il ragazzo s'ingrazierà anzitutto le attenzioni di quest'ultima (il che lascerebbe a intendere che l'anime ripercorra la stereotipata situazione del triangolo amoroso) per poi non accennare a fermarsi, attirando a sé un sempre crescente numero di altre adolescenti.
Per necessità di sceneggiatura, purtroppo, molti tratti sono alquanto trascurati e la serie ne risente parecchio, rivelandosi spesso inverosimile od eccessivamente sopra le righe. D'altronde, com'è noto, per realizzare un videogioco Hentai non si deve necessariamente disporre di una trama impressionante od originale. Ed è giust'appunto per questa ragione che rigettata la tipica erotofobia adolescenziale, Makoto (che paradossalmente poi, in Giapponese significa sincerità) comincia a dare sfogo alle proprie fantasie violando egoisticamente l'orgoglio e la personalità di Sekai, che però non emette dissensi, né lo incita ad attenuare la perversione nella sua mente. L'esplorazione della sessualità è un percorso obbligato per qualsiasi essere umano (e non solo), e questi ragazzi si lasciano cullare nella beatitudine da tale contesto, così come qualunque adolescente sarebbe propenso a fare. Intanto però, Kotonoha, che s'era faticosamente portata ad avvicinare l'altro sesso seguendo i consigli della fallace amica, tenta invano di riavvicinare Makoto, sul quale probabilmente sentiva di aver riposto immensa fiducia.
Le patologie che sembra riscontare intorno agli ultimi episodi potrebbero essere sintomi di disturbi ossessivo-compulsivi, ansia da separazione ed eventualmente apatia. Tutto questo è probabilmente dovuto alle difficoltà riscontrate nel tentativo di appagare il proprio partner (il quale puntualmente svicola da qualsiasi loro incontro), in seguito alle iniziali esitazioni.
Quello che colpisce, è come molte situazioni ed altrettanti personaggi, sembrano essere concepiti unicamente per irritare lo spettatore. Molte forzature ad esempio, hanno l'unica funzione d'istigare una reazione di dissenso o contrarietà. Molti utenti sono propensi ad odiare la figura di Makoto Itou, senza soffermarsi a pensare che il ragazzo agisce d'istinto. Anche inizialmente reprimendo le proprie malizie innate, molti individui possono finire col farle riaffiorare, volontariamente o meno.
Durante lo svolgimento della trama, ci viene comunicato che Makoto è figlio di due genitori divorziati e vive solo con la madre (che però nell'anime non figura praticamente mai).
Un ragazzo allevato da un unico genitore, generalmente dispone di un Super-Io più debole della norma e non è facilmente soggetto all'auto imposizione dei limiti previsti dall'etica.
Dunque, sebbene inizialmente ritratto come un individuo pacato ed esile, questo è unicamente il modo in cui lui è riuscito a relazionarsi con una società difficilmente accessibile com'è quella del Giappone contemporaneo (ma anche quella Italiana non è differente). Anche Sekai (che in Giapponese significa mondo) è stata etichettata come manipolatrice. Ma più di una volta nel corso degli episodi si ha l'impressione che ella non sia sicura delle sue azioni, e questo perché si tratta delle sue prime esperienze adolescenziali.
In quanto alla poca credibilità della serie, si può formulare una teoria: satira.
Esatto, molto probabilmente School Days è un'opera caricaturale. Lo spettatore ha l'impressione di vivere una storia drammatica, ma in verità viene deriso in ogni occasione. Qualsiasi utente Giapponese dovrebbe essersi accorto che quest'anime è un'enorme scherno serpentino alla cultura, all'istituzione, alle ossessioni e non ultime le stesse serie sentimentali (convenzionali o meno) tipiche del Giappone. Una testimonianza di questo è la similitudine con Higurashi no Naku Koro ni, dal quale prende spunto e ne enfatizza l'inverosimile. Inoltre, i design dei personaggi sono decisamente inappropriati per un'opera di stampo psicologico (si confrontino con Serial Experiments Lain o Neon Genesis Evangelion) o drammatico e tutto questo non può non contribuire a rendere l'opera più bizzarra.
L'impressione è che gli autori abbiano provato diletto nello scrivere una sceneggiatura atta a beffare chiunque ne prendesse visione, fornendo situazioni al limite del paradossale. Il finale è un'altra prova lampante: è tutto forzosamente condotto alla cruda e tragica conclusione, che non può esimersi dal lasciare increduli. A ragione.
Ma qualcuno conosce il motivo della censura nel finale mandato in onda con posticipo nelle reti Giapponesi?
Ebbene pare che il giorno prima della mancata trasmissione del suddetto episodio, una studentessa sedicenne abbia assassinato il padre mentre gli altri familiari (madre e sorella) erano assorti nel sonno più profondo. Un tema tra l'altro sfiorato anche nel successo Tokyo Godfathers di Satoshi Kon.
La versione originale è comunque stata poi inclusa nei DVD venduti ai privati. Direi dunque che quest'analogia con affari di cronaca (poi nemmeno troppo rari), testimonia a favore della mia ipotesi sul significato dell'anime.
Tecnicamente però, School Days non è granché distinto dalla media. Le animazioni sono essenziali e spesso si notano eccessivi abusi dei fermi immagine, e non sono neppure molto presenti scene d'interazione fra più personaggi mentre tra i fondali domina la staticità.
Come accennato in precedenza, i character design sono alquanto scontati e comuni al genere.
Parlando della colonna sonora, si nota come questa sia tipicamente frivola, accentuando l'idea che gli autori abbiano volutamente aggiunto scherno alle scene che invece apparirebbero drammatiche o tragiche. Ad ogni modo, si tratta comunque di brani mediocri.
In conclusione, questa è tuttavia una serie eccessivamente esigente per lo spettatore occasionale, che richiede di essere sviscerata portandosi a condurre un'attenta analisi dei contenuti. Inoltre, non è consigliabile agli utenti facilmente impressionabili o emotivamente instabili.
Diverse recensioni hanno confermato che gli appassionati dei generi harem o sentimentale hanno screditato l'opera per via dell'improvvisa deviazione illogica che prende la trama, mentre coloro che aspettavano maggiore coerenza o fanservice l'hanno etichettato come fallimento.
Qual'è dunque il pubblico a cui quest'anime è indirizzato?
Orribile. Inizia come una normalissima commedia scolastica.. ma.. ma.. oddio, il protagonista è un idiota perennemente in cerca di sesso che col passare degli episodi perde sempre più di umanità (non che all'inizio ne avesse chissà quanta, a dirla tutta) e pensa solo a se stesso e ai suoi piaceri corporali, fregandosene dei sentimenti delle due povere malcapitate innamorate di lui (ma come si fa ad innamorarsi di un tizio del genere? mah) e sfruttandole, cambiando l'una con l'altra come se fossero un paio di mutande. Ed ogni tanto si concede anche ad altre ragazze desiderose di lui (ma io mi chiedo, sono tutte sceme?). Il finale poi è stato orribile, anche se ammetto di esser stata contenta per quello che è successo al protagonista, se lo meritava, anche se le due ragazze sono proprio delle psicopatiche.
Gli ho regalato un 4 solo perché non è mia abitudine mettere voti più bassi del 4 e comunque l'animazione non è male, per il resto.. da evitare.
Gli ho regalato un 4 solo perché non è mia abitudine mettere voti più bassi del 4 e comunque l'animazione non è male, per il resto.. da evitare.
È il peggior anime che ho visto fin'ora e i motivi sono tanti! Innanzitutto per il protagonista maschile: decisamente odioso, insopportabile e inutile che stranamente riesce ad attirare tutte le ragazze presenti, ma proprio tutte! Non parliamo poi di quest'ultime che sono al suo stesso livello se non peggio! Nemmeno le musiche si salvano(l'opening non mi dice proprio niente)e il chara design è inguardabile,non si capisce dove siano indirizzati gli sguardi dei personaggi. L'anime parte tranquillo ma scade sempre di più arrivando a puntate che toccano davvero il fondo dell'orrido! Sopratutto a metà serie. Ho cominciato a guardarlo incuriosita dal grande finale che tutti annunciavano ma me ne sono pentita alla velocità della luce!
Non so nemmeno io come ho fatto a concluderlo, probabilmente perché pensavo migliorasse ma così non è stato. Davvero, ho fatto una fatica immensa a procedere con gli episodi, erano talmente noiosi e irritanti da non poterlo neanche classificare come un anime sentimentale e tanto meno drammatico! Non c'è proprio niente per cui vale la pena di vederlo. L'unica cosa che può sorprendere è appunto il finale scioccante, che tra l'altro io l'ho trovato assurdo e fuori luogo; questo vale anche per gli altri finali che hanno ideato. È uno dei pochi anime che sconsiglio di vedere anche per gli amanti del genere scolastico-sentimentale che rimarranno certamente delusi.
Da evitare.
Non so nemmeno io come ho fatto a concluderlo, probabilmente perché pensavo migliorasse ma così non è stato. Davvero, ho fatto una fatica immensa a procedere con gli episodi, erano talmente noiosi e irritanti da non poterlo neanche classificare come un anime sentimentale e tanto meno drammatico! Non c'è proprio niente per cui vale la pena di vederlo. L'unica cosa che può sorprendere è appunto il finale scioccante, che tra l'altro io l'ho trovato assurdo e fuori luogo; questo vale anche per gli altri finali che hanno ideato. È uno dei pochi anime che sconsiglio di vedere anche per gli amanti del genere scolastico-sentimentale che rimarranno certamente delusi.
Da evitare.
L'anime di cui sto parlando è stato tratto da un famoso video game erotico. Pur essendo molto ammorbidito, in patria ha avuto molti problemi di censura, visto che il finale ha richiamato un fatto di cronaca realmente successo. All'inizio parte come una normale commedia sentimentale, il protagonista Itou, ha una cotta verso una ragazza, Kotonoha, tette notevoli ma anche notevoli problemi psicologici. Grazie all'aiuto dell'amica Sekai, riesce a conquistarla, ma la tettuta Kotonoha non gli si vuole concedere. A questo punto la premurosa amica Sekai, con la scusa di allenare l'imbranato amico, comincia a concedersi a lui, fino a che i due non si mettono insieme, ma l'ex imbranato, non vuole tagliare i rapporti con la tettona, non solo, riesce a farsi nel frattempo altre compagne di classe. Ma i guai per il fedifrago Don Giovanni sono appena cominciati. Praticamente questa serie per i primi 9 episodi mi ha annoiato moltissimo, sembrava un banale harem anime ma senza episodi divertenti, con un approccio più realistico. Ma dalla decima in poi la sceneggiatura prende una piega inaspettata fino all'episodio nr.12 che è davvero sconvolgente. Ci sono ottime serie che sono rovinate da finali inconcludenti (Evangelion?) e serie assolutamente mediocri che vengono riabilitate da finali esplosivi. School Days è proprio una di queste, visto anche come il finale sembrerebbe andare a parare verso il moralismo di una fine più tranquilla, mentre si conclude in una maniera assolutamente inaspettata.
Avrei molti aggettivi per descrivere velocemente questo cartone animato, ma non li posso usare perché verrebbero sicuramente censurati dai moderatori del sito. La cosa migliore da fare di fronte ad un’opera del genere sarebbe non parlarne proprio; purtroppo, ormai la scheda su questo sito è stata avviata, per cui mi sento in obbligo di abbassare ulteriormente la sua media e, per quel che mi è possibile, cercare di convincere te che mi stai leggendo a non inoltrarti nell’inutile visione di “School Days”.
Il protagonista dell’anime, Kouta, è una matricola liceale senza alcuna esperienza con l’altro sesso; il tema del cartone animato saranno appunto tali esperienze. Kouta è imbranato, superficiale, egoista, meschino, codardo, insensibile, banale; non è propriamente STUPIDO (dato che a scuola in qualche modo se la cava) ma è privo di personalità, interessi, idee… Insomma sfiorerebbe lo stato vegetale, non fosse che è costantemente arrapato! Quel che infastidisce del personaggio non sono tanto i difetti appena elencati, quanto il fatto di essere presentato come uno studente normale, giusto un po’ inesperto, come se un personaggio di tale pochezza fosse assolutamente nella norma, anzi rappresentasse una fetta dei propri coetanei… la cosa davvero assurda è che un tale impedito, assolutamente privo di fascino, si ritrovi prima con 2, poi con 3 fino ad arrivare a sette od otto ragazze (per di più amiche tra loro) che per portarselo a letto si rovinano LETTERALMENTE la vita a vicenda!!! Insomma: se il nostro “eroe” il cervello lo tiene gelosamente nascosto tra le gambe, le sue controparti femminili sembrano non avercelo proprio, come del resto il cuore, disposte come sono a buttar nel cesso amicizie decennali pur di trastullarsi un po’ con un ragazzo che spesso nemmeno conoscono e che evidentemente scelgono per un’attrazione puramente fisica, visto che a livello personale ci avranno scambiato si e no quattro parole in tutta la loro vita.
Se “School Days” avesse un piglio comico, o ancora meglio grottesco, quanto appena descritto potrebbe anche rivelarsi divertente o interessante ma, ahimè, questo anime ha ambizioni drammatico/romantiche (!!!) per cui, se tanto mi dà tanto, ci troviamo di fronte ad uno dei peggiori insulti mai formulati all’intelligenza e alla sensibilità del genere umano!
È palese che, per aver partorito un’opera del genere, l’autore debba essere un misogino/misantropo all’ultimo stadio, di quelli che, avendo sfortuna con l’altro sesso, piuttosto che cercare di capire dov’è che sbaglino, trovano più facile raccontarsi che sono le donne ad essere grette e superficiali e pertanto ad essere attratte da maschi con tali caratteristiche… Veramente patetici, non fosse che poi, magari, si sfoghino disegnando manga, raggiungano un piccolo successo grazie al supporto di altri misantropi come loro e arrivino a pubblicare opere come questo obbrobrio, che fosse per me vieterei quantomeno ai minori di 18 anni - e, badate bene, sono sempre stato contrario alla censura!!! Un’anime del genere infatti, con la sua visione distorta e meschina della realtà, è quanto di più diseducativo si possa incontrare in una serie televisiva: insegna che l’amore è una pura illusione giovanile, utile solamente a camuffare per questioni morali le bestiali pulsioni sessuali degli individui.
A parte il gretto messaggio, School Days è orribile anche a livello tecnico: i volti dei personaggi sono i classici “a bambolotto” con gli occhi a ricoprire metà della faccia - l’unica differenziazione nei tratti somatici sono le acconciature… Le caratterizzazioni, lo avrete capito, praticamente non ci sono: tutti i personaggi sono di una banalità sconcertante e sembrano non avere alcun interesse nella vita al di fuori di qualche pettegolezzo e qualche pomiciata. La trama è, per farle un complimento, per cerebrolesi (del resto, con personaggi del genere, cosa potevate aspettarvi?!?) e il tanto chiacchierato finale, che mannaggia m’ha fatto arrivare alla tredicesima puntata, non capisco proprio cos’abbia di particolare: è semplicemente ridicolo come il resto della trama.
Con tutto il rispetto, la cosa che m’ha stupito di più è stato leggere tra queste pagine che questo cartone rifletterebbe un lato “scomodo” della realtà: ripeto, con tutto il rispetto, avete mai pensato ad uno psicologo???
Giudizio finale: come per qualcun altro in questa pagina, anche per me “School Days” rimane il più brutto cartone animato in cui sia mai incappato.
ATTENZIONE, non commettete il mio stesso errore: ho scaricato questa serie proprio dopo aver letto tanti giudizi negativi! Per carattere, infatti, mi piace fare l’avvocato del Diavolo; non ultimo, ritengo anche di avere gusti abbastanza personali, per cui mi sono detto “sta a vedere che ne parlan tanto male e invece…” …e invece niente! Facevan benissimo a parlarne male! Per una volta mi son ritrovato tra le tante “voci del coro”!!!
POST SCRIPTUM: Quest’anime l’ho guardato fino in fondo anche perché era l’ultimo rimastomi da vedere sulla memoria esterna che ho qui in clinica… Avete capito bene: sono ricoverato e costretto su di un letto, sennò col ***** che superavo il terzo episodio!
NOTA BENE: Ovviamente, il voto è zero solo perché non sono contemplati i numeri negativi. Ragazze,
Ragazzi,
Buona visione di QUALSIASI ALTRA COSA!!!
Il protagonista dell’anime, Kouta, è una matricola liceale senza alcuna esperienza con l’altro sesso; il tema del cartone animato saranno appunto tali esperienze. Kouta è imbranato, superficiale, egoista, meschino, codardo, insensibile, banale; non è propriamente STUPIDO (dato che a scuola in qualche modo se la cava) ma è privo di personalità, interessi, idee… Insomma sfiorerebbe lo stato vegetale, non fosse che è costantemente arrapato! Quel che infastidisce del personaggio non sono tanto i difetti appena elencati, quanto il fatto di essere presentato come uno studente normale, giusto un po’ inesperto, come se un personaggio di tale pochezza fosse assolutamente nella norma, anzi rappresentasse una fetta dei propri coetanei… la cosa davvero assurda è che un tale impedito, assolutamente privo di fascino, si ritrovi prima con 2, poi con 3 fino ad arrivare a sette od otto ragazze (per di più amiche tra loro) che per portarselo a letto si rovinano LETTERALMENTE la vita a vicenda!!! Insomma: se il nostro “eroe” il cervello lo tiene gelosamente nascosto tra le gambe, le sue controparti femminili sembrano non avercelo proprio, come del resto il cuore, disposte come sono a buttar nel cesso amicizie decennali pur di trastullarsi un po’ con un ragazzo che spesso nemmeno conoscono e che evidentemente scelgono per un’attrazione puramente fisica, visto che a livello personale ci avranno scambiato si e no quattro parole in tutta la loro vita.
Se “School Days” avesse un piglio comico, o ancora meglio grottesco, quanto appena descritto potrebbe anche rivelarsi divertente o interessante ma, ahimè, questo anime ha ambizioni drammatico/romantiche (!!!) per cui, se tanto mi dà tanto, ci troviamo di fronte ad uno dei peggiori insulti mai formulati all’intelligenza e alla sensibilità del genere umano!
È palese che, per aver partorito un’opera del genere, l’autore debba essere un misogino/misantropo all’ultimo stadio, di quelli che, avendo sfortuna con l’altro sesso, piuttosto che cercare di capire dov’è che sbaglino, trovano più facile raccontarsi che sono le donne ad essere grette e superficiali e pertanto ad essere attratte da maschi con tali caratteristiche… Veramente patetici, non fosse che poi, magari, si sfoghino disegnando manga, raggiungano un piccolo successo grazie al supporto di altri misantropi come loro e arrivino a pubblicare opere come questo obbrobrio, che fosse per me vieterei quantomeno ai minori di 18 anni - e, badate bene, sono sempre stato contrario alla censura!!! Un’anime del genere infatti, con la sua visione distorta e meschina della realtà, è quanto di più diseducativo si possa incontrare in una serie televisiva: insegna che l’amore è una pura illusione giovanile, utile solamente a camuffare per questioni morali le bestiali pulsioni sessuali degli individui.
A parte il gretto messaggio, School Days è orribile anche a livello tecnico: i volti dei personaggi sono i classici “a bambolotto” con gli occhi a ricoprire metà della faccia - l’unica differenziazione nei tratti somatici sono le acconciature… Le caratterizzazioni, lo avrete capito, praticamente non ci sono: tutti i personaggi sono di una banalità sconcertante e sembrano non avere alcun interesse nella vita al di fuori di qualche pettegolezzo e qualche pomiciata. La trama è, per farle un complimento, per cerebrolesi (del resto, con personaggi del genere, cosa potevate aspettarvi?!?) e il tanto chiacchierato finale, che mannaggia m’ha fatto arrivare alla tredicesima puntata, non capisco proprio cos’abbia di particolare: è semplicemente ridicolo come il resto della trama.
Con tutto il rispetto, la cosa che m’ha stupito di più è stato leggere tra queste pagine che questo cartone rifletterebbe un lato “scomodo” della realtà: ripeto, con tutto il rispetto, avete mai pensato ad uno psicologo???
Giudizio finale: come per qualcun altro in questa pagina, anche per me “School Days” rimane il più brutto cartone animato in cui sia mai incappato.
ATTENZIONE, non commettete il mio stesso errore: ho scaricato questa serie proprio dopo aver letto tanti giudizi negativi! Per carattere, infatti, mi piace fare l’avvocato del Diavolo; non ultimo, ritengo anche di avere gusti abbastanza personali, per cui mi sono detto “sta a vedere che ne parlan tanto male e invece…” …e invece niente! Facevan benissimo a parlarne male! Per una volta mi son ritrovato tra le tante “voci del coro”!!!
POST SCRIPTUM: Quest’anime l’ho guardato fino in fondo anche perché era l’ultimo rimastomi da vedere sulla memoria esterna che ho qui in clinica… Avete capito bene: sono ricoverato e costretto su di un letto, sennò col ***** che superavo il terzo episodio!
NOTA BENE: Ovviamente, il voto è zero solo perché non sono contemplati i numeri negativi. Ragazze,
Ragazzi,
Buona visione di QUALSIASI ALTRA COSA!!!
Anime difficile da valutare correttamente. Anch'io sinceramente ho avuto difficoltà a dare un giudizio, considerando soprattutto che non amo gli anime sentimentali né tanto meno gli ecchi puri. E' vero però che School Days è difficile da categorizzare in quanto nelle 12 puntate vediamo un po' di tutto ed è proprio per questo motivo che gli ho dato un 8. Infatti quest'anime spazia dal sentimentalismo al demenziale, dall'ecchi alla pazzia.
Il design dei personaggi rientra nella media e la storia è basata tutta sul triangolo amoroso che viene a crearsi già nelle prime puntate.
Ciò che mi è piaciuto ma soprattutto l'unico motivo reale per cui School Days merita di essere guardato è la puntata finale, non per niente la fine di quest'anime è un po' un cult in rete. Se ne può parlare male quanto vuoi di questo cartone, sono tanti che lo giudicano negativamente ma sono pochi quelli che non l'hanno visto tutto per vedere cos'ha di speciale la fine e che poi sono rimasti di stucco. La trama non è difficile da seguire anche perchè rasenta quasi lo zero, ma ciò che spinge lo spettatore a continuare a guardarlo è la curiosità per come va a finire una storia di questo tipo. Da notare come chiunque guardi quest'anime sviluppa rapidamente un odio viscerale verso il protagonista maschile ed è proprio questo odio che crea la curiosità e il desiderio di vedere la fine della storia.
N.B. In rete sono disponibili i vari finali del videogioco da cui è tratto l'anime e che rappresentano in effetti dei finali alternativi a quello del cartone.
Un consiglio: che lo giudichiate interessante o irritante, guardatelo!
Il design dei personaggi rientra nella media e la storia è basata tutta sul triangolo amoroso che viene a crearsi già nelle prime puntate.
Ciò che mi è piaciuto ma soprattutto l'unico motivo reale per cui School Days merita di essere guardato è la puntata finale, non per niente la fine di quest'anime è un po' un cult in rete. Se ne può parlare male quanto vuoi di questo cartone, sono tanti che lo giudicano negativamente ma sono pochi quelli che non l'hanno visto tutto per vedere cos'ha di speciale la fine e che poi sono rimasti di stucco. La trama non è difficile da seguire anche perchè rasenta quasi lo zero, ma ciò che spinge lo spettatore a continuare a guardarlo è la curiosità per come va a finire una storia di questo tipo. Da notare come chiunque guardi quest'anime sviluppa rapidamente un odio viscerale verso il protagonista maschile ed è proprio questo odio che crea la curiosità e il desiderio di vedere la fine della storia.
N.B. In rete sono disponibili i vari finali del videogioco da cui è tratto l'anime e che rappresentano in effetti dei finali alternativi a quello del cartone.
Un consiglio: che lo giudichiate interessante o irritante, guardatelo!
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Pessimo. Le animazioni non sono granché, la storia è priva di senso dall'inizio alla fine, i personaggi agiscono in modo irrazionale e la fine è buttata lì solo per fare scena. Non è cruda: è fuori luogo.
Ma dai! Sweeny todd o Nightmare avrebbero potuto farlo, non due studentesse di primo liceo. Non dico che è impensabile uccidere qualcuno, ma fare a pezzi il tuo ragazzo dopo aver squartato la sua assassina e portartelo in giro con una borsa è un'altra cosa. Potrebbero farlo solo persone totalmente deviate, perverse o insensibili, e il problema non è che Katsura lo fa, ma il problema è che Katsura non sembrava deviata fino a questo punto. Per questo dico che il finale non è che è crudo, ma è solo inadatto. Ad esempio, faccio una storia di fantascienza dove per venti puntate racconto di come Tizio cerca di salvare il pianeta da Topi mutanti hi-tech, e poi nell'ultimo episodio Tizio cambia improvvisamente sesso, si innamora di un Topo mutante, impazzisce e poi si uccide. Posso farlo, certo, ma negli episodi precedenti dovrei accennare ai sintomi della pazzia di Tizio, ai sintomi del suo innamoramento... dovrei preparare il terreno, diciamo, per un finale fuori dagli schemi, così potrà essere più plausibile. Cosa che non accade in "School Days", perché non si fa capire allo spettatore che Sekai e Katsura hanno dei seri problemi psicologici che le porteranno a fare cose al limite dell'umanità. Il risultato è che, per me, il finale risulta poco plausibile, messo per impressionare gli ingenui amanti dei finali "non scontati", ma con l'unico risultato di ottenere questa reazione di disappunto da parte dello spettatore.
Sconsigliato a tutti. Ho buttato circa cinque ore della mia vita. Che nessuno mi ridarà indietro, mai.
Pessimo. Le animazioni non sono granché, la storia è priva di senso dall'inizio alla fine, i personaggi agiscono in modo irrazionale e la fine è buttata lì solo per fare scena. Non è cruda: è fuori luogo.
Ma dai! Sweeny todd o Nightmare avrebbero potuto farlo, non due studentesse di primo liceo. Non dico che è impensabile uccidere qualcuno, ma fare a pezzi il tuo ragazzo dopo aver squartato la sua assassina e portartelo in giro con una borsa è un'altra cosa. Potrebbero farlo solo persone totalmente deviate, perverse o insensibili, e il problema non è che Katsura lo fa, ma il problema è che Katsura non sembrava deviata fino a questo punto. Per questo dico che il finale non è che è crudo, ma è solo inadatto. Ad esempio, faccio una storia di fantascienza dove per venti puntate racconto di come Tizio cerca di salvare il pianeta da Topi mutanti hi-tech, e poi nell'ultimo episodio Tizio cambia improvvisamente sesso, si innamora di un Topo mutante, impazzisce e poi si uccide. Posso farlo, certo, ma negli episodi precedenti dovrei accennare ai sintomi della pazzia di Tizio, ai sintomi del suo innamoramento... dovrei preparare il terreno, diciamo, per un finale fuori dagli schemi, così potrà essere più plausibile. Cosa che non accade in "School Days", perché non si fa capire allo spettatore che Sekai e Katsura hanno dei seri problemi psicologici che le porteranno a fare cose al limite dell'umanità. Il risultato è che, per me, il finale risulta poco plausibile, messo per impressionare gli ingenui amanti dei finali "non scontati", ma con l'unico risultato di ottenere questa reazione di disappunto da parte dello spettatore.
Sconsigliato a tutti. Ho buttato circa cinque ore della mia vita. Che nessuno mi ridarà indietro, mai.
Sconsigliato a chi cerca relax! "School Days" non è appropriato a chi è debole di cuore. Certo, la trama del classico ragazzo 'sfigato' che di colpo diventa un playboy è ormai famosa e usata ovunque, ma qui si va oltre ogni realtà. L'atmosfera si trasforma da semplice shojo a tradimenti e gelosie burrascose. Tutto termina in un finale a dir poco sorprendente e macabro. Per chi cerca forti emozioni lo consiglio vivamente, perché in fondo è un buon anime e i personaggi principali son ben elaborati. Buona visione, davvero, buona visione!
<b>Attenzione - Spoiler</b>
Inutile riscrivere la trama che oramai si conosce nei dettagli. Ho dato un voto così alto (più o meno) perché mi ha sorpreso il finale. Io sono una che non ama la solita marmellata a lieto fine perché non riesce a rispecchiare al meglio anche le parti più orrende della vita. Il protagonista (Makoto) comunque rispecchia a pieno quei ragazzi odiosi e maniaci che vanno con ogni ragazza disponibile e che finiscono per ferire molte persone. La cosa strana è solo il fatto che, diversamente da altri personaggi, Makoto cambia radicalmente dall'inizio dell'anime alla fine diventando da bravo ragazzo a playboy incallito. Personalmente mi sono affezionata a Sekai e un pò a Kotonoha perché sono quelle rimaste più ferite dalla vicenda. Sekai poi essendo rimasta in cinta ha dato fuori di matto e Kotonoha non è mai stata normale ed ha finito per perdere la ragione. L'unica libertà di fantasia che ti permette l'anime è comunque quella di fare il tifo per una delle due ragazze ma nulla di più. Ho visto poi un finale del videogioco dove Makoto muore. Mi sono resa conto che comunque chi ha realizzato l' anime gli ha tolto quel poco sentimento umano che aveva nel gioco. Insomma il voto complessivo è questo
Animazione: 8
Atmosfera: 6 (nell'ultimo episodio 9)
Personaggi: 3
Trama: 6
Musica: 9
Giudizio complessivo: 6
Inutile riscrivere la trama che oramai si conosce nei dettagli. Ho dato un voto così alto (più o meno) perché mi ha sorpreso il finale. Io sono una che non ama la solita marmellata a lieto fine perché non riesce a rispecchiare al meglio anche le parti più orrende della vita. Il protagonista (Makoto) comunque rispecchia a pieno quei ragazzi odiosi e maniaci che vanno con ogni ragazza disponibile e che finiscono per ferire molte persone. La cosa strana è solo il fatto che, diversamente da altri personaggi, Makoto cambia radicalmente dall'inizio dell'anime alla fine diventando da bravo ragazzo a playboy incallito. Personalmente mi sono affezionata a Sekai e un pò a Kotonoha perché sono quelle rimaste più ferite dalla vicenda. Sekai poi essendo rimasta in cinta ha dato fuori di matto e Kotonoha non è mai stata normale ed ha finito per perdere la ragione. L'unica libertà di fantasia che ti permette l'anime è comunque quella di fare il tifo per una delle due ragazze ma nulla di più. Ho visto poi un finale del videogioco dove Makoto muore. Mi sono resa conto che comunque chi ha realizzato l' anime gli ha tolto quel poco sentimento umano che aveva nel gioco. Insomma il voto complessivo è questo
Animazione: 8
Atmosfera: 6 (nell'ultimo episodio 9)
Personaggi: 3
Trama: 6
Musica: 9
Giudizio complessivo: 6
Il motivo per cui ho dato questo voto anziché 1 è senz'altro la qualità dei disegni; nonostante trovi che l'animazione sia buona, ciò non è sufficiente a dare a questo anime decisamente di cattivo gusto un voto positivo.
Credo che sia la cosa peggiore che si è deciso di pubblicare e mi domando, allo stesso tempo, come si possa creare di personaggio così sventati.
L'unico personaggio che salvo è quello, tristemente, di Katsura, che chiaramente, poveretta, ne passa di tutti i colori.
Protagonista della vicenda è Makoto, attratto da una studentessa che incontra giornalmente sul treno, ma a cui non ha il coraggio di confessarsi ed è qui che entra in gioco la sua compagna di banco Sakai, più che mai decisa a far stare insieme i due. Ed è anche da qui che comincia l'intreccio sentimentali (mi cascheranno le mani per quella parola) della storia perchè Sakai, segretamente attratta da Makoto, sfrutta il suo complesso rapporto con Katsura-san per "insegnargli" ad essere un bravo fidanzato e non solo lei perchè nel giro della serie il protagonista, da timido e impacciato si trasforma in un ragazzo senza cuore che gira praticamente tutte le sue compagne senza rimorsi nè sensi di colpa, fino all'inevitabile.
Per quanto riguarda il famigerato ultimo episodio, l'ho trovato la cosa più di cattivo gusto della storia degli anime, l'intento era dichiaratamente quello di far parlare di questo anime, peccato che ci siano riusciti nella maniera peggiore, cioè sfruttando ciò che non dovrebbe accadere.
Personalmente sconsiglio la visione, più per la stupidità della storia e dei personaggi che altro.
Credo che sia la cosa peggiore che si è deciso di pubblicare e mi domando, allo stesso tempo, come si possa creare di personaggio così sventati.
L'unico personaggio che salvo è quello, tristemente, di Katsura, che chiaramente, poveretta, ne passa di tutti i colori.
Protagonista della vicenda è Makoto, attratto da una studentessa che incontra giornalmente sul treno, ma a cui non ha il coraggio di confessarsi ed è qui che entra in gioco la sua compagna di banco Sakai, più che mai decisa a far stare insieme i due. Ed è anche da qui che comincia l'intreccio sentimentali (mi cascheranno le mani per quella parola) della storia perchè Sakai, segretamente attratta da Makoto, sfrutta il suo complesso rapporto con Katsura-san per "insegnargli" ad essere un bravo fidanzato e non solo lei perchè nel giro della serie il protagonista, da timido e impacciato si trasforma in un ragazzo senza cuore che gira praticamente tutte le sue compagne senza rimorsi nè sensi di colpa, fino all'inevitabile.
Per quanto riguarda il famigerato ultimo episodio, l'ho trovato la cosa più di cattivo gusto della storia degli anime, l'intento era dichiaratamente quello di far parlare di questo anime, peccato che ci siano riusciti nella maniera peggiore, cioè sfruttando ciò che non dovrebbe accadere.
Personalmente sconsiglio la visione, più per la stupidità della storia e dei personaggi che altro.
School Days è uno dei peggiori anime che abbia mai visto. Grazie al cielo ci sono solo 12 episodi (anche se sono fin troppi per un anime simile).
Non si riesce a inquadrarlo in NESSUN genere se non quello scolastico.
Non è uno shoujo, perchè è tutto fuorchè sentimentale, anzi personalmente lo trovo un anime parecchio insensibile, freddo e banale; si concentra più sulle perversioni e sui rapporti sessuali che ha il protagonista che su altro.
Tuttavia, non è certamente un hentai (nonostante il gioco originale lo sia): le scene ecchi non sono assolutamente sexy e questo è un difetto notevole.
Il protagonista Makoto Itou è semplicemente il peggior personaggio maschile mai stato creato nella storia degli anime. Non solo è totalmente privo di fascino, insulso, apatico e stupido, ma è uno sporco bastardo, maniaco, depravato, egoista, crudele, che non pensa ad altro oltre che portarsi a letto tutte le ragazze che conosce (o che non conosce nemmeno!) per poi mollarle quando se n'è stancato.
L'unica cosa che stupisce di questo anime è come diavolo sia possibile che un individuo spregevole e disgustoso come Makoto abbia mezza scuola che gli muore dietro, ma la risposta probabilmente sta nel fatto che tutte le ragazze di questa serie sono delle _____ stupide, annoiate, facili (e anche parecchio cattive verso le altre ragazze), che non ci pensano un attimo a fare sesso e a tradire un'amica. alti valori morali insomma.
Il vero problema di questo anime sono i personaggi piatti e detestabili, non c'è n'è uno che si salvi.
I dialoghi sono ripetitivi, la regia mediocre e cosi anche le inquadrature e certi espedienti usati dai creatori della serie (ad esempio, il sangue NERO...), i disegni sono discreti ma le animazioni povere.
La storia peggiora di episodio in episodio, cosi come aumenta un senso di fastidio verso la serie, i protagonisti, i tramini architettati da essi.
L'ultimo episodio è quanto di più trash e di cattivo gusto si possa immaginare.
Questo anime si prefigge di shokkare e di far riflettere sui giovani ma stanca e annoia, niente più.
Non si riesce a inquadrarlo in NESSUN genere se non quello scolastico.
Non è uno shoujo, perchè è tutto fuorchè sentimentale, anzi personalmente lo trovo un anime parecchio insensibile, freddo e banale; si concentra più sulle perversioni e sui rapporti sessuali che ha il protagonista che su altro.
Tuttavia, non è certamente un hentai (nonostante il gioco originale lo sia): le scene ecchi non sono assolutamente sexy e questo è un difetto notevole.
Il protagonista Makoto Itou è semplicemente il peggior personaggio maschile mai stato creato nella storia degli anime. Non solo è totalmente privo di fascino, insulso, apatico e stupido, ma è uno sporco bastardo, maniaco, depravato, egoista, crudele, che non pensa ad altro oltre che portarsi a letto tutte le ragazze che conosce (o che non conosce nemmeno!) per poi mollarle quando se n'è stancato.
L'unica cosa che stupisce di questo anime è come diavolo sia possibile che un individuo spregevole e disgustoso come Makoto abbia mezza scuola che gli muore dietro, ma la risposta probabilmente sta nel fatto che tutte le ragazze di questa serie sono delle _____ stupide, annoiate, facili (e anche parecchio cattive verso le altre ragazze), che non ci pensano un attimo a fare sesso e a tradire un'amica. alti valori morali insomma.
Il vero problema di questo anime sono i personaggi piatti e detestabili, non c'è n'è uno che si salvi.
I dialoghi sono ripetitivi, la regia mediocre e cosi anche le inquadrature e certi espedienti usati dai creatori della serie (ad esempio, il sangue NERO...), i disegni sono discreti ma le animazioni povere.
La storia peggiora di episodio in episodio, cosi come aumenta un senso di fastidio verso la serie, i protagonisti, i tramini architettati da essi.
L'ultimo episodio è quanto di più trash e di cattivo gusto si possa immaginare.
Questo anime si prefigge di shokkare e di far riflettere sui giovani ma stanca e annoia, niente più.
Ragazzi, se ci tenete alla vostra salute mentale non guardate questo anime. E' un consiglio, anche se all'inizio possa sembrare quel ti po di anime a sfondo scolastico con sfaccettature sentimentali fra i protagonisti.. Ho messo questo voto perchè è davvero una cosa orribile in quanto l'autore ha preso letteramente a schiaffi tutto ciò che può essere definito esistente, tra l'altro i tratti di definizione e di qualità non possono essere espressi poichè dopo avere guardato l'anime ho ancora un po' di buonsenso. Un saluto.
Sorprendente e originale! questi sono gli aggettivi più adatti a descrivere questo anime!letteralmente fuori da ogni schema, con un finale assolutamente non prevedibile e che ti lascia con il fiato sospeso, e anche al quanto schockata ...
All'inizio parte proprio come un tipico shoujo con sfondo scolastico, ma già dopo pochi episodi l'anime affronta subito la parte sessuale del rapporto, anzi dei rapporti... XD scivolando spesso nell'assurdo... e concludendosi con un finale veramente singolare e crudo.
Peccato che molte situazioni siano messe li, solo per far vedere il protagonista che fa sesso con qualcuna -_-'
In breve la trama è questa : Il protagonista Makoto è innamorato di una ragazza , con la quale riuscirà a mettersi solo grazie alla sua compagna di banco... ovviamente anch'essa innamorata di lui!
Da qui nasce il solito, ma solo all'apparenza, triangolo amoroso. La cosa che mi ha colpito è che il protagonista si tarsforma da ingenuotto e sfigato di turno a playboy incallito e assetato di sesso.Praticamente scoppia una tempesta ormonale che finirà nel peggiore dei modi...
Chara design apprezzabile e musiche veramente azzeccate!
Lo consiglio a un pubblico maturo e solo a chi ha già un pò di esperienza di anime... dopo aver visto tantissimi anime scolastici fatti a stampino è proprio quello che serve!
Assolutamente sconsigliato invece, a chi non è abituato alle scene crude e forti e che vuole rimanere sulla solita storia romantica e a lieto fine.
7 pieno.
All'inizio parte proprio come un tipico shoujo con sfondo scolastico, ma già dopo pochi episodi l'anime affronta subito la parte sessuale del rapporto, anzi dei rapporti... XD scivolando spesso nell'assurdo... e concludendosi con un finale veramente singolare e crudo.
Peccato che molte situazioni siano messe li, solo per far vedere il protagonista che fa sesso con qualcuna -_-'
In breve la trama è questa : Il protagonista Makoto è innamorato di una ragazza , con la quale riuscirà a mettersi solo grazie alla sua compagna di banco... ovviamente anch'essa innamorata di lui!
Da qui nasce il solito, ma solo all'apparenza, triangolo amoroso. La cosa che mi ha colpito è che il protagonista si tarsforma da ingenuotto e sfigato di turno a playboy incallito e assetato di sesso.Praticamente scoppia una tempesta ormonale che finirà nel peggiore dei modi...
Chara design apprezzabile e musiche veramente azzeccate!
Lo consiglio a un pubblico maturo e solo a chi ha già un pò di esperienza di anime... dopo aver visto tantissimi anime scolastici fatti a stampino è proprio quello che serve!
Assolutamente sconsigliato invece, a chi non è abituato alle scene crude e forti e che vuole rimanere sulla solita storia romantica e a lieto fine.
7 pieno.
Bisogna premettere che le immagini ed il motivetto della sigla sono ingannevoli, lo fanno passare per il prodotto spensierato che non è. Non era un titolo che mi interessava particolarmente, pensavo di aver già inquadrato il genere ed il fatto che passasse pure per drammatico non era molto invogliante. Vedendo però erroneamente l'ultimo episodio sono rimasto impressionato... nè in positivo nè in negativo, semplicemente impressionato. Urgeva a quel punto compensare la lacuna degli altri episodi.
All'inizio l'anime non pare affatto lo stesso prodotto a cui arriveremo in breve tempo, l'aria sembra più o meno simile a quella di tanti altri sentimentali scolastici, anche se si percepisce da subito qualche elemento meno romantico e più sveglio del solito. La situazione cambia abbastanza repentinamente, la chiave di tutto il casino è il protagonista, un tipo sulle prime con l'aria del bravo ragazzo con qualche sentimento umano e qualche ragione dalla sua per deprimersi ed avere incertezze, un tipo colpevole magari solo di avere un'eccessiva fretta ormonale dettata dall'adolescenza... ma che ben presto (nonostante il perenne faccino innocente e qualche rara e finta autocritica) si rivelerà essere una vera carogna di egoismo. Ito è fondamentalmente un troglodita costantemente infoiato che per qualche oscura ragione ha un successo "ossessivo" con le ragazze, uno che se non ottiene piacere fisico perde temporaneamente interesse, ma che in realtà non vuole perdersi niente giocando a ping pong coi sentimenti altrui. Insomma uno che risulta facilmente odioso, l'unico che si meriterebbe qualcosa di male, almeno tra i personaggi principali, in quanto (come se non bastasse già lui) la stessa scuola ha studenti insensatamente maligni durante l'arco della storia. Tralasciando il finale ad effetto, in generale School Days marca troppo sul drammatico a tutti i costi, con relative conseguenze, da un lato crudementne realistiche ma dall'altro fortemente esagerate e fuori posto. Questa forse è stata una scelta per coinvolgere maggiormente e continuamente lo spettatore o forse per far rimanere l'anime il più possibile legato alla sua origine di gioco con più finali, ma a forza di strafare i realizzatori decisamente non sono riusciti a confezionare un prodotto convincente, che senza tali elementi forti probabilmente avrebbe fatto anche fatica a farsi notare. Diciamo che guadagna la sufficienza per l'originalità, i character ed un livello tecnico dignitoso, non va snobbato ma aveva delle potenzialità maggiori che hanno sprecato esagerando.
Ps: Come già accennato School Days è tratto da un gioco per pc con più finali ed intermezzi animati della stessa discreta qualità del cartone. Un gioco dove è possibile decidere se essere un buono o cattivo fidanzato con un personaggio femminile a scelta, il tutto con relative multiple conseguenze possibili. Tra i finali cattivi ed un bonus è facile riconoscere l'ispirazione per la conclusione dell'anime.
All'inizio l'anime non pare affatto lo stesso prodotto a cui arriveremo in breve tempo, l'aria sembra più o meno simile a quella di tanti altri sentimentali scolastici, anche se si percepisce da subito qualche elemento meno romantico e più sveglio del solito. La situazione cambia abbastanza repentinamente, la chiave di tutto il casino è il protagonista, un tipo sulle prime con l'aria del bravo ragazzo con qualche sentimento umano e qualche ragione dalla sua per deprimersi ed avere incertezze, un tipo colpevole magari solo di avere un'eccessiva fretta ormonale dettata dall'adolescenza... ma che ben presto (nonostante il perenne faccino innocente e qualche rara e finta autocritica) si rivelerà essere una vera carogna di egoismo. Ito è fondamentalmente un troglodita costantemente infoiato che per qualche oscura ragione ha un successo "ossessivo" con le ragazze, uno che se non ottiene piacere fisico perde temporaneamente interesse, ma che in realtà non vuole perdersi niente giocando a ping pong coi sentimenti altrui. Insomma uno che risulta facilmente odioso, l'unico che si meriterebbe qualcosa di male, almeno tra i personaggi principali, in quanto (come se non bastasse già lui) la stessa scuola ha studenti insensatamente maligni durante l'arco della storia. Tralasciando il finale ad effetto, in generale School Days marca troppo sul drammatico a tutti i costi, con relative conseguenze, da un lato crudementne realistiche ma dall'altro fortemente esagerate e fuori posto. Questa forse è stata una scelta per coinvolgere maggiormente e continuamente lo spettatore o forse per far rimanere l'anime il più possibile legato alla sua origine di gioco con più finali, ma a forza di strafare i realizzatori decisamente non sono riusciti a confezionare un prodotto convincente, che senza tali elementi forti probabilmente avrebbe fatto anche fatica a farsi notare. Diciamo che guadagna la sufficienza per l'originalità, i character ed un livello tecnico dignitoso, non va snobbato ma aveva delle potenzialità maggiori che hanno sprecato esagerando.
Ps: Come già accennato School Days è tratto da un gioco per pc con più finali ed intermezzi animati della stessa discreta qualità del cartone. Un gioco dove è possibile decidere se essere un buono o cattivo fidanzato con un personaggio femminile a scelta, il tutto con relative multiple conseguenze possibili. Tra i finali cattivi ed un bonus è facile riconoscere l'ispirazione per la conclusione dell'anime.
Bene, l'ho visto tutto compreso l'OAV. Secondo me anche senza l'OAV (inutile ai fini della trama), è un bell'anime. Per i primi episodi è la classica commedia scolastica... salvo trasformarsi in qualcosa di molto realistico (a livello dei "sentimenti" e delle follie amorose). Certamente ci sono esagerazioni, ma non fini a se stesse. E' un opera che consiglio di vedere, quantomeno per poterla giudicare, qualcosa di buono lo troverete... io per esempio ho apprezzato la passività è la pazzia di Katsura, psicologicamente ben caratterizzata.
Nonostante il voto generale dell'anime risulti basso questo è secondo il mio parere uno dei prodotti più belli in circolazione.
L'anime , esaminato in modo profondo, tende a porre il tipico comportamento dell'essere umano, pronto a approfittare di ogni situazione favorevole, in uno sfondo irreale basato sulla tipica commedia giapponese a tipo Ichigo 100%.
Quindi in questo panorama le azioni, di solito prese alla leggera nel resto degli anime del genere, qui tendono ad avere delle conseguenze a cui però si tenta di porre rimedio nuovamente con la filosofia da commedia che evidentemente non funziona. Questo è ripetuto fino ad arrivare al finale dove si ha il fallimento completo di essa rispetto al mondo privo di sentimenti caratterizzante la parte più vera e istintiva dell'uomo.
L'opera quindi non è da considerarsi alla leggera come semplice commedia romantica, ma piuttosto in senso più ampio come una denuncia alla facciata "buonista", professata anche dai media, del mondo che tende a far apparire tutti buoni e gentili nascondendo la vera natura spietata dell'essere umano.
L'anime , esaminato in modo profondo, tende a porre il tipico comportamento dell'essere umano, pronto a approfittare di ogni situazione favorevole, in uno sfondo irreale basato sulla tipica commedia giapponese a tipo Ichigo 100%.
Quindi in questo panorama le azioni, di solito prese alla leggera nel resto degli anime del genere, qui tendono ad avere delle conseguenze a cui però si tenta di porre rimedio nuovamente con la filosofia da commedia che evidentemente non funziona. Questo è ripetuto fino ad arrivare al finale dove si ha il fallimento completo di essa rispetto al mondo privo di sentimenti caratterizzante la parte più vera e istintiva dell'uomo.
L'opera quindi non è da considerarsi alla leggera come semplice commedia romantica, ma piuttosto in senso più ampio come una denuncia alla facciata "buonista", professata anche dai media, del mondo che tende a far apparire tutti buoni e gentili nascondendo la vera natura spietata dell'essere umano.
Ho messo come voto 1 perchè è uno di quegli anime che guardandolo sempre andando avanti con gli episodi mi ha sempre più fatto arrabbiare! Non si capisce un cavolo... i personaggi non sono esseri pensanti e agiscono sempre d'istinto e in modo irrazionale... neanche spiegandone le ragioni. Inoltre Makoto è un essere orribile in tutti i sensi, ma intanto desiderato da tutte... è un'offesa all'intelligenza femminile e soprattutto la conclusione... un finale senza senso in cui non si sono neanche dovuti scervellare più di tanto perchè era tra i tanti finali del gioco... e poi a parte "il finale maledetto"... come dice califano "tutto il resto è solo noia".
Non consiglio affatto quest'anime alla gente sana di mente, ma vi direi di godervi un anime harem come "Shuffle" oppure "Kimi ga nozomu eien" che a mio parere quest'anime è solo un miscuglio di questi 2 anime...
Non consiglio affatto quest'anime alla gente sana di mente, ma vi direi di godervi un anime harem come "Shuffle" oppure "Kimi ga nozomu eien" che a mio parere quest'anime è solo un miscuglio di questi 2 anime...
Pesante. Atmosfera e personaggi che man mano perdono credibilità (ma le ragazze giappo sono tutte delle tr**e che vanno con chiunque gli capiti a tiro senza rispetto per le amicizie o altro?). Protagonista che si fa odiare, privo di coscienza o dei cosiddetti attributi. Storia non lineare partendo da un anime scolastico si finisce ai deliri dei personaggi, forse nel finale il protagonista si era ravveduto, ma le 2 fanciulle sono( se non erano) uscite di senno. Finale delirante come delirante era la piega presa dal 7 episodio.
La domanda sorge spontanea:
Perchè ho visto School Days e non ho giocato a Crysis?
La domanda sorge spontanea:
Perchè ho visto School Days e non ho giocato a Crysis?
E' un anime adatto a chi ama gli intrighi amorosi densi di colpi di scena e i finali forti. Inizia come la classica storia del ragazzo timido innamorato di una ragazza alquanto prosperosa per diventare, nel corso delle puntate, passando prima dall'ecchi poi dal dramma sempre più cupo e contorto, un horror a tutti gli effetti. Di sicuro colpisce ed è originale (forse anche un pò shockante), tuttavia non mi convince molto per cui gli do solo un 5.
Questo anime parte bene, i primi episodi non sono affatto male, ma ben presto si rivela essere una di quelle minchiate di cui se ne vedono poche in giro. Il protagonista è un mega playboy che si fa tutte (MA PROPRIO TUTTE) le ragazze protagoniste, continuando a spezzare cuori a destra e a sinistra. Così si inizia ad odiare il protagonista, cosa che in un anime non dovrebbe mai accadere. Senza contare le due protagoniste ragazze, una è una pazza omicida egoista, mentre l'altra è una pazza schizofrenica che andrebbe internata.
L'unica cosa che mi è piaciuta è il finale, e non sto scherzando, per un anime così insensato finisce nel migliore dei modi.
L'unica cosa che mi è piaciuta è il finale, e non sto scherzando, per un anime così insensato finisce nel migliore dei modi.
L'anime parte abbastanza bene nei primi episodi. Si ha l'impressione di avere a che fare con l'ormai famoso triangolo amoroso che non tramonterà mai. Tuttavia dopo un pò di episodi la trama prende tutta un'altra piega. I protagonisti assumono un comportamento totalmente irrazionale ed egoistico, che inevitabilmente ti spingono ad odiarli. Il finale non è dei migliori. Avrei preferito che l'anime continuasse ad avere lo stesso genere in tutti e 12 gli ep, ma si passa dal romance scolastico, all'irrazionale e splatter (ultimo ep).
Questo è un'anime assurdo. I protagonisti sono un pervertito e due pazze omicide, vorrei tanto sapere cosa aveva nella testa l'autore di questo cartone. Certo i contenuti più avanti si va con la storia e meno sono adatti ad un pubblico di bambini, ma allora perchè alla fine il sangue era nero e non rosso, se questo voleva essere un tentativo di censura bé devo dire che è davvero assurdo. Già a meta serie non avrei voluto finire di vederlo, ma non avendo mai lasciato a metà una serie mi sono detto perché cominciare ora. Di una cosa sono quantomeno sicuro, se avessi letto le recensioni prima di cominciare la serie, questo anime non l'avrei nemmeno considerato.
Inutile soffermarsi sulla trama, che già a grandi linee trovate nelle altre recensioni. Inutile anche cercare di cambiare i giudizi, sia positivi che negativi, che sono già stati dati.
Ho appena finito il dodicesimo episodio e preferisco parlare di impressioni per giustificare il mio giudizio, aggiungendo anche qualche dato oggettivo.
Un voto negativo potrebbe venire dall'impressione che questo anime lascia: non è esplosivo nè trascinante, nè divertente. Se dovessi dare una spassionata definizione di ciò che si prova nel crescendo delle puntate, parlerei di disgusto o di repulsione.
Mi potrei fermare qui, ma sarebbe ingiusto e non giustificherebbe il voto. Do un 8 perchè dopo anni di istruzione in letteratura, studiando le differenze tra narrazione, trama e intreccio, si intravede qualcosa sotto la gratuita crudezza, immoralità e insensatezza dei fatti narrati. Innanzitutto, si finge di narrare oggettivamente, ma in realtà l'anime è terribilmente soggettivo ed è costruito appositamente per non farcelo notare. I personaggi, dal classico harem da filone adolescenziale da cui prende il via la storia, divengono uno ad uno narratori silenziosi, e ci vengono proposti sotto una luce (sempre in modo subdolo) diversa a seconda delle puntate. Uno ad uno ci sembrano tutti buoni e simpatici, anche se nella puntata seguente sarà tutto il contrario. Questa immersione silenziosa nel soggettivo, mascherata da narrazione oggettiva, è a mio avviso un enorme punto a favore dell'anime. La forza con cui lo si odia o lo si elogia (dopo averlo visto tutto, anche un po' controvoglia) è indice del fatto che lascia il segno al di là dell'epilogo fuori dalle righe.
Ammetto di averlo visto in molti punti, come già avrete intuito, assolutamente "a forza", sull'onda della curiosità per la sensazione, lo scalpore e lo scandalo che ha suscitato nella cronaca mondana. Ammetto di aver odiato molti personaggi e situazioni. Tuttavia è innegabile che questo modo subdolo di proporre i fatti, questa strisciante sensazione di repulsione, sono frutto di una costruzione sorprendentemente intelligente per il prodotto.
Come molti hanno detto, non guardatelo come un genere di evasione, perchè non vi piacerà. Non guardatelo nemmeno come una novità, perchè non lo è. Tuttavia se riuscite, provate a stringere i denti e continuare a seguirlo, poi mettete alla prova ciò che vi ha comunicato. Non fatevi fregare dal finale, che a mio avviso rovina anche un po' quel delicato equilibrio tra le menzogne e le verità che vengono proposte. E' un prodotto fintamente adulto e fintamente giovanile allo stesso tempo, fintamente lineare, fintamente stupido e fintamente serio.
Come chiosa a questo, reputo in fondo giusto che abbia fatto scandalo per la sua crudezza, e lo consiglio solo ad un target "adulto" proprio perchè serve un'ottica un po' distante per coglierne i lati positivi, che non sono proprio per nulla legati al finale.
Ho appena finito il dodicesimo episodio e preferisco parlare di impressioni per giustificare il mio giudizio, aggiungendo anche qualche dato oggettivo.
Un voto negativo potrebbe venire dall'impressione che questo anime lascia: non è esplosivo nè trascinante, nè divertente. Se dovessi dare una spassionata definizione di ciò che si prova nel crescendo delle puntate, parlerei di disgusto o di repulsione.
Mi potrei fermare qui, ma sarebbe ingiusto e non giustificherebbe il voto. Do un 8 perchè dopo anni di istruzione in letteratura, studiando le differenze tra narrazione, trama e intreccio, si intravede qualcosa sotto la gratuita crudezza, immoralità e insensatezza dei fatti narrati. Innanzitutto, si finge di narrare oggettivamente, ma in realtà l'anime è terribilmente soggettivo ed è costruito appositamente per non farcelo notare. I personaggi, dal classico harem da filone adolescenziale da cui prende il via la storia, divengono uno ad uno narratori silenziosi, e ci vengono proposti sotto una luce (sempre in modo subdolo) diversa a seconda delle puntate. Uno ad uno ci sembrano tutti buoni e simpatici, anche se nella puntata seguente sarà tutto il contrario. Questa immersione silenziosa nel soggettivo, mascherata da narrazione oggettiva, è a mio avviso un enorme punto a favore dell'anime. La forza con cui lo si odia o lo si elogia (dopo averlo visto tutto, anche un po' controvoglia) è indice del fatto che lascia il segno al di là dell'epilogo fuori dalle righe.
Ammetto di averlo visto in molti punti, come già avrete intuito, assolutamente "a forza", sull'onda della curiosità per la sensazione, lo scalpore e lo scandalo che ha suscitato nella cronaca mondana. Ammetto di aver odiato molti personaggi e situazioni. Tuttavia è innegabile che questo modo subdolo di proporre i fatti, questa strisciante sensazione di repulsione, sono frutto di una costruzione sorprendentemente intelligente per il prodotto.
Come molti hanno detto, non guardatelo come un genere di evasione, perchè non vi piacerà. Non guardatelo nemmeno come una novità, perchè non lo è. Tuttavia se riuscite, provate a stringere i denti e continuare a seguirlo, poi mettete alla prova ciò che vi ha comunicato. Non fatevi fregare dal finale, che a mio avviso rovina anche un po' quel delicato equilibrio tra le menzogne e le verità che vengono proposte. E' un prodotto fintamente adulto e fintamente giovanile allo stesso tempo, fintamente lineare, fintamente stupido e fintamente serio.
Come chiosa a questo, reputo in fondo giusto che abbia fatto scandalo per la sua crudezza, e lo consiglio solo ad un target "adulto" proprio perchè serve un'ottica un po' distante per coglierne i lati positivi, che non sono proprio per nulla legati al finale.
[<b>ATTENZIONE: Contiene trama e finale!</b>]
Ho visto tuute le puntate di School Days e devo dire che mi ha un pò affascinata e pò sorpresa. All'inizio sembra il solito anime dove c'è un ragazzo che gli piace na ragazza e cerca di conquistarla e poi di botto si trasforma in un vero perverdito. In breve la trama è questa: Makoto è un ragazzo della 1 superiore che è alle prese con la sua prima cotta una ragazza della sua stessa scuola la bella e "prosperosa" Kotonoha e per conquistarla chiede aiuto all'amica di infanzia e di classe Sekai (innamorata segretamente di lui). Alla fine la conquista nonostante la timidezza di entrambi me da lì cominciano i guai perchè a Makoto viene subito voglia di sesso e dato che la ragazza non gliela da lui si consola andando a finire nel letto proprio con Sekai (che intanto si era già dichiarata con un bacio e stavano per farlo nel tetto della scuola). Ma alla fine anche Sekai comincia a stufarsi e lui va con un'altra amica di infanzia durante un festival della scuola (dove se ho ben capito c'è la possibilità di affittare una stanza e poterlo fare se la ragazza ti invita con un biglietto) Sekai lo scopre, per una fatta da altre compagne; e li dichiara a Makoto di essere incinta di lui; e allora cerca di perdere i contatti con lei definitivamente. Intanto Kotonoha è stata presa da uno strano caso di pazzia per aver scoperto il suo tradimento con Sekai e ogni volta che può dice a tutti "Io sono la ragazza di Makoto" e quando lui la ritrova per non avere la responsabilità di un figlio torna con lei e davanti a Sekai si baciano mandandola in confusione. Il finale poi è completamente diverso da tutto l'anime perchè Sekai dopo il ritorno di Makoto con Kotonoha e aver scoperto che tra la loro relazione a quella con Kotonoha era andato anche con due sue ottime amiche ceh sapevano ciò che lei provava per lui cosi si presenta a casa sua e lo accoltella fino ad ucciderlo. Kotonoha lo trova a casa morto e capisce che è stat lei cosi sul tetto della scuola le taglia la gola. La scena finale dell'anime è raccappricciante e forse un pò cupa perchè si vede Kotonoha su una barca che stringe tra le mani la testa i Makoto e dice "Staremo insieme per sempre vero Makoto?". LO consiglio solo per coloro che hanno lo stomaco pesante e chi è abituato a questi generi di anime. P.S. purtroppo la serie è composta solo da 13 capitoli e quindi è molto vago il contenuto e i rapporti nela storia, ma sono sicura che nll'OVA ci sono molti più chiarimenti.
Ho visto tuute le puntate di School Days e devo dire che mi ha un pò affascinata e pò sorpresa. All'inizio sembra il solito anime dove c'è un ragazzo che gli piace na ragazza e cerca di conquistarla e poi di botto si trasforma in un vero perverdito. In breve la trama è questa: Makoto è un ragazzo della 1 superiore che è alle prese con la sua prima cotta una ragazza della sua stessa scuola la bella e "prosperosa" Kotonoha e per conquistarla chiede aiuto all'amica di infanzia e di classe Sekai (innamorata segretamente di lui). Alla fine la conquista nonostante la timidezza di entrambi me da lì cominciano i guai perchè a Makoto viene subito voglia di sesso e dato che la ragazza non gliela da lui si consola andando a finire nel letto proprio con Sekai (che intanto si era già dichiarata con un bacio e stavano per farlo nel tetto della scuola). Ma alla fine anche Sekai comincia a stufarsi e lui va con un'altra amica di infanzia durante un festival della scuola (dove se ho ben capito c'è la possibilità di affittare una stanza e poterlo fare se la ragazza ti invita con un biglietto) Sekai lo scopre, per una fatta da altre compagne; e li dichiara a Makoto di essere incinta di lui; e allora cerca di perdere i contatti con lei definitivamente. Intanto Kotonoha è stata presa da uno strano caso di pazzia per aver scoperto il suo tradimento con Sekai e ogni volta che può dice a tutti "Io sono la ragazza di Makoto" e quando lui la ritrova per non avere la responsabilità di un figlio torna con lei e davanti a Sekai si baciano mandandola in confusione. Il finale poi è completamente diverso da tutto l'anime perchè Sekai dopo il ritorno di Makoto con Kotonoha e aver scoperto che tra la loro relazione a quella con Kotonoha era andato anche con due sue ottime amiche ceh sapevano ciò che lei provava per lui cosi si presenta a casa sua e lo accoltella fino ad ucciderlo. Kotonoha lo trova a casa morto e capisce che è stat lei cosi sul tetto della scuola le taglia la gola. La scena finale dell'anime è raccappricciante e forse un pò cupa perchè si vede Kotonoha su una barca che stringe tra le mani la testa i Makoto e dice "Staremo insieme per sempre vero Makoto?". LO consiglio solo per coloro che hanno lo stomaco pesante e chi è abituato a questi generi di anime. P.S. purtroppo la serie è composta solo da 13 capitoli e quindi è molto vago il contenuto e i rapporti nela storia, ma sono sicura che nll'OVA ci sono molti più chiarimenti.
Allora ragazzi premetto che non ho una grande formazione a livello di termini,ma per quanto riguarda anime sono abbastanza preparato.
Non mi sento di scoraggiarvi alla visione di School Days, ma se sate cercando qualcosa di veramente particolare non sprecate tempo per questo anime.
Non mi era mai capitato di rimanere allibito per un anime eppure visto la mia non giovane eta´ vi assicuro che ne ho visti a migliaia.
Parte veramente bene, i primi episodi si possono guardare la storia si evolve in maniera inaspettata ma poi (dal 7 episodio) diventa qualcosa di assurdo.
Personalmente penso che il disegnatore sia impazzito dal 7 in poi, ma scherzi a parte credo che abbia provato a creare un genere nuovo (non riesco a darmi altra spiegazione razionale) improntato su qualche storia di violenza giovanile, il Giappone non e´ nuovo a casi come questo;pero il finale sfiora veramente il ridicolo e mi sorge spontaneo chiedermi ma non era meglio guardarsi Captain Tsubasa (Holly e Benji)
XD XD
Comunque spero di poter essere stato di aiuto a qualcuno anche perche' grazie a questo sito finora sono sempre riuscito a orientarmi sul anime giusto (peccato non avere letto qua prima di guardare School Day).
Non mi sento di scoraggiarvi alla visione di School Days, ma se sate cercando qualcosa di veramente particolare non sprecate tempo per questo anime.
Non mi era mai capitato di rimanere allibito per un anime eppure visto la mia non giovane eta´ vi assicuro che ne ho visti a migliaia.
Parte veramente bene, i primi episodi si possono guardare la storia si evolve in maniera inaspettata ma poi (dal 7 episodio) diventa qualcosa di assurdo.
Personalmente penso che il disegnatore sia impazzito dal 7 in poi, ma scherzi a parte credo che abbia provato a creare un genere nuovo (non riesco a darmi altra spiegazione razionale) improntato su qualche storia di violenza giovanile, il Giappone non e´ nuovo a casi come questo;pero il finale sfiora veramente il ridicolo e mi sorge spontaneo chiedermi ma non era meglio guardarsi Captain Tsubasa (Holly e Benji)
XD XD
Comunque spero di poter essere stato di aiuto a qualcuno anche perche' grazie a questo sito finora sono sempre riuscito a orientarmi sul anime giusto (peccato non avere letto qua prima di guardare School Day).
Non scherziamo! Molta gente crede che una cosa sia bella solo perchè va contro corrente o tenta in tutti i modi di non essere banale. Ma qui si sfiora davvero il ridicolo. La serie è improntata fin dalle prime puntate come una semplice commedia scolastica. Certo, ogni tanto ci sono degli spunti sessuali, ma succede in ogni anime simile. Poi ad un certo punto l'atmosfera diventa pesante, quasi insopportabile. Il protagonista diventa una specie di stallone da monta impazzito, le protagoniste diventano delle incapaci di intendere e volere finchè non si arriva ad un finale che starebbe bene in un anime horror, non in un anime scolastico. Cioè, ci rendiamo conto che la sigla iniziale tutta fiorellini di pesco che svolazzano nel vento non centra una mazza con la serie? Ci rendiamo conto che i giapponesi hanno capito per bene come prenderci per i fondelli? Ora soltanto perchè invece di un finale NORMALE ci hanno infilato squartamenti di ogni genere, teste decapitate e amenità simili allora gridiamo al miracolo. Ma per piacere! Una cosa di così pessimo gusto davvero non l'avevo mai vista. Almeno Elfen Lied si propone come splatter fin dall'inizio, non crea false speranza o attese come questa roba. Apriamo un attimo gli occhi per cortesia. E poi ci si chiede perchè in Giappone lo hanno censurato e rimandato a lungo l'episodio finale. Che diavolo! Vergogna davvero, e non lo dico per bigottismo. Lo dico semplicemente perchè mi sento preso in giro. Troppa violenza gratuita in un anime in cui non ha davvero senso la sua presenza.
Caspita se è duro! Comincia come una commediola scolastica come ne esistono milioni e mette da subito l'accento sulla vita sessuale più che sui sentimenti. Però poi diventa una specie di dramma pilotato in cui ad un personaggio gliene succedono di cotte e di crude manco fosse un martire... insomma ne ho visti 9 episodi e non vedo l'ora di vedere la fine, anche se un po' mi spaventa! Poteva prendersi un voto più alto se solo lo fosse così "controllato", ovvero si capisce benissimo che certe situazioni sono state create esclusivamente per fare incazzare lo spettatore...
Trama: Il personaggio della storia è un studente imbranato che non ci sa fare con le donne. Grazie ad una sua amica riesce a ribaltare la situazione e stravolto da una tempesta ormonale inizia a dare sfogo ai suoi bassi istinti con tutte quelle che gli capitano a tiro. Purtroppo il tapino non sa che tradire una donna è grave, ma tradirne due è fatale, e lo scoprirà suo malgrado nell'episodio finale. Un anime che esce dalgli schemi classici presentando una narrazione via via sempre più amara e un finale Crudo. Godibile.
EsUn shojo con venature ecchi dai disegni nella media odiernae musiche non degne di note precipue. Ammorbante in certuni momenti (e ciò vale soprattutto per gli inizi). Spassose le relazioni amorose del protagonista. Davvero spassose. Buon titolo per trascorrere un poco di tempo. ERO IRONICO. Il finale è uno dei più sorprendenti che mi sia capitato otto gli occhi. In netto contrasto coi toni iniziali della serie. Una gradazione ascendente conduce i personaggi ad un epilogo tutt'altro che lieto e sereno. Non credo comunque che meriti più di 7.