Blue Drop
"Blue Drop" è una serie anime di tredici episodi conclusa tratta dall'omonimo manga.
Trama: la storia narrerà la vita scolastica di due ragazze, una delle quali presenta un comportamento anomalo in determinate situazioni. Tra le due si verrà ad instaurare un rapporto di interesse reciproco mentre per il mondo si avvicina una minaccia.
Cominciamo con la cosa più facile: a livello tecnico è un'opera assai mediocre, con un character design anonimo e alle volte assurdo (per un uomo capelli lunghi mossi e viola con i baffi!?), l'espressività nei momenti più sentimentali è spesso inesistente.
Personalmente mi sono avvicinato a "Blue Drop" per il genere shoujo-ai ma di questo non avremo praticamente nulla se non in un paio di scene e discorsi; anche dal punto di vista fantascientifico e mecha abbiamo poco niente, questo anche perché la serie anime non si tratta altro che di un prequel del manga.
La trama senza il manga a parer mio non è nemmeno troppo chiara per non parlare del finale.
Consigliato a nessuno, non possiede un elemento che mi abbia fatto pensare che ne sia valsa la visione, se proprio volete vederlo leggetevi prima il manga o cercatevelo per leggerlo subito dopo quest'anime.
Voto personale: 4
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 5
Trama: la storia narrerà la vita scolastica di due ragazze, una delle quali presenta un comportamento anomalo in determinate situazioni. Tra le due si verrà ad instaurare un rapporto di interesse reciproco mentre per il mondo si avvicina una minaccia.
Cominciamo con la cosa più facile: a livello tecnico è un'opera assai mediocre, con un character design anonimo e alle volte assurdo (per un uomo capelli lunghi mossi e viola con i baffi!?), l'espressività nei momenti più sentimentali è spesso inesistente.
Personalmente mi sono avvicinato a "Blue Drop" per il genere shoujo-ai ma di questo non avremo praticamente nulla se non in un paio di scene e discorsi; anche dal punto di vista fantascientifico e mecha abbiamo poco niente, questo anche perché la serie anime non si tratta altro che di un prequel del manga.
La trama senza il manga a parer mio non è nemmeno troppo chiara per non parlare del finale.
Consigliato a nessuno, non possiede un elemento che mi abbia fatto pensare che ne sia valsa la visione, se proprio volete vederlo leggetevi prima il manga o cercatevelo per leggerlo subito dopo quest'anime.
Voto personale: 4
Voto oggettivo (per quanto possibile) nel genere: 5
<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Trama & Commento: 8
Blue Drop mi aveva attirato già l'anno scorso, soprattutto per la grafica e leggendo qua e là trama sembrava interessante quindi ho deciso di guardarmelo. Così, dopo una lunga ricerca, arrivo a trovare gli episodi download e me li scarico (se qualcuno è interessato mandi MP perché la ricerca è veramente ardua).
Detto questo partiamo con la storia che si svolge in gran parte in una scuola femminile diretta da un bellissimo (?) preside dotato di baffoni e lunghi capelli viola. La scuola sorge su un'isola la quale fu quasi completamente distrutta diversi anni prima da un fenomeno tuttora sconosciuto - i media parlarono di disastro naturale, ma si scoprirà successivamente che è tutta una copertura - che, oltre alla distruzione, uccise tutti gli abitanti tranne una ragazza, salvata per miracolo. Mari, questo è il nome della giovane scampata alla morte, visto che i suoi stessi genitori perirono durante "l'incidente" vive in una grande villa con la nonna a cui è molto affezionata; ma la nonna si sente poi male e decide, per il bene di entrambe, di mandare la propria nipotina in questo istituto femminile.
Mari non accetta di buon grado questa scelta e anche se portata con la forza nell'istituto cerca di scappare in tutti i modi rivelandosi molto ribelle verso gli insegnati. Le viene anche assegnata una camera nei dormitori insieme ad altre compagne ma Mari non ne vuole sapere di restare finché non incontra un'altra ragazza, Hagino, la capoclasse che è rincasata dopo le altre compagne e che va da Mari solo per salutarla. Le due si guardano e poi Hagino, improvvisamente, senza dire nulla, attacca l'altra ragazza cercando di ucciderla. Dopo questo episodio, passato sotto silenzio, Mari, insospettita, decide di seguire una sera Hagino notando che si allontanava in piena notte dal dormitorio e qui scopre che la ragazza è in realtà un alieno facente parte di una flotta aliena del popolo Arune, formato da sole donne che intendono conquistare la Terra per potere perpetuare la loro specie ormai portata verso l'estinzione. Ma Hagino è diversa dagli altri invasori, infatti, pur dovendo attaccare prima o poi la Terra, ha deciso di vivere con gli umani e questo la porterà a decidere addirittura di schierarsi contro la nave madre diventando una ribelle.
Ma 'Blu drop' non è una storia di guerre (cosa che avverrà solo nell'ultima puntata) ma è una storia scolastica dove oltre a Mari e Hagino ci sono molte altre ragazze con le quali le protagoniste vivranno momenti felici, divertenti ma anche tristi. Parte della storia si basa anche sulla realizzazione di una commedia per la fine dell'anno scolastico da parte di queste ragazze che collaboreranno insieme alla sua realizzazione, che purtroppo non vedrà mai la luce a causa degli avvenimenti che travolgeranno la loro normale vita quotidiana. La trama è particolare e offre spunti interessanti su più fronti, infatti essa è quasi bipartita, da una parte la vita scolastica e dall'altra l'invasione aliena che non coincideranno mai fino all'ultima puntata. Ci sono anche mini-storie diverse all'interni della trama principale che coinvolgono i personaggi secondari e sono anch'esse interessanti.
Personaggi: 7,5
La caratterizzazione dei personaggi è buona, ognuno ha una propria personalità che si rivela poi sfaccettata e non rimane piatta e stereotipata. Ma il massimo in questo punto è offerto dalla relazione che si viene a instaurare tra le due protagoniste che, dal profondo odio da parte di Mari verso Hagino, passa a una graduale accettazione l'una dell'altra fino alla rivelazione da parte di Hagino dell'amore provato verso Mari - amore nato durante la loro frequentazione - la quale sembra ricambiare il sentimento anche se questo non sfocerà mai in nulla di diverso da un sentimento puro e bellissimo. Poi arriva il finale struggente a stroncare la loro relazione. Mi sono commosso guardandolo.
Grafica: 6,5
La grafica è carina, l'aspetto interessante è che tutti i personaggi sono fortemente reali, infatti abbiamo non i soliti bellissimi, ma c'è la ragazza cicciottella, la ragazza bruttina e via dicendo. Particolari sono gli occhi molto profondi. Una pecca invece è presente durante le scene delle astronavi che realizzate in 3D non convincono molto come anche il fatto che le ragazze arrossiscano ogni 10 secondi anche per cose banalissime in modo molto evidente, si poteva migliorare un po' questo aspetto. Ultima cosa contro la grafica è la scelta che viene fatta quando si racconta la trama dello spettacolo, infatti vengono messe a scorrimento le scene narrate come tavole manga anni '70 che secondo me sono orrende
Musiche: 5,5
Purtroppo le musiche non colpiscono particolarmente, l'opening è inascoltabile, l'ending un po' meglio. Durante l'anime la colonna sonora non si fa notare troppo.
Animazione: 5,5
Altro punto debole della serie è l'animazione abbastanza scarna, a volte mal realizzata e impacciata.
Tot: 7
Consiglio 'Blue Drop' a chi si lascia andare ai sentimenti senza essere precisino e minuzioso
Trama & Commento: 8
Blue Drop mi aveva attirato già l'anno scorso, soprattutto per la grafica e leggendo qua e là trama sembrava interessante quindi ho deciso di guardarmelo. Così, dopo una lunga ricerca, arrivo a trovare gli episodi download e me li scarico (se qualcuno è interessato mandi MP perché la ricerca è veramente ardua).
Detto questo partiamo con la storia che si svolge in gran parte in una scuola femminile diretta da un bellissimo (?) preside dotato di baffoni e lunghi capelli viola. La scuola sorge su un'isola la quale fu quasi completamente distrutta diversi anni prima da un fenomeno tuttora sconosciuto - i media parlarono di disastro naturale, ma si scoprirà successivamente che è tutta una copertura - che, oltre alla distruzione, uccise tutti gli abitanti tranne una ragazza, salvata per miracolo. Mari, questo è il nome della giovane scampata alla morte, visto che i suoi stessi genitori perirono durante "l'incidente" vive in una grande villa con la nonna a cui è molto affezionata; ma la nonna si sente poi male e decide, per il bene di entrambe, di mandare la propria nipotina in questo istituto femminile.
Mari non accetta di buon grado questa scelta e anche se portata con la forza nell'istituto cerca di scappare in tutti i modi rivelandosi molto ribelle verso gli insegnati. Le viene anche assegnata una camera nei dormitori insieme ad altre compagne ma Mari non ne vuole sapere di restare finché non incontra un'altra ragazza, Hagino, la capoclasse che è rincasata dopo le altre compagne e che va da Mari solo per salutarla. Le due si guardano e poi Hagino, improvvisamente, senza dire nulla, attacca l'altra ragazza cercando di ucciderla. Dopo questo episodio, passato sotto silenzio, Mari, insospettita, decide di seguire una sera Hagino notando che si allontanava in piena notte dal dormitorio e qui scopre che la ragazza è in realtà un alieno facente parte di una flotta aliena del popolo Arune, formato da sole donne che intendono conquistare la Terra per potere perpetuare la loro specie ormai portata verso l'estinzione. Ma Hagino è diversa dagli altri invasori, infatti, pur dovendo attaccare prima o poi la Terra, ha deciso di vivere con gli umani e questo la porterà a decidere addirittura di schierarsi contro la nave madre diventando una ribelle.
Ma 'Blu drop' non è una storia di guerre (cosa che avverrà solo nell'ultima puntata) ma è una storia scolastica dove oltre a Mari e Hagino ci sono molte altre ragazze con le quali le protagoniste vivranno momenti felici, divertenti ma anche tristi. Parte della storia si basa anche sulla realizzazione di una commedia per la fine dell'anno scolastico da parte di queste ragazze che collaboreranno insieme alla sua realizzazione, che purtroppo non vedrà mai la luce a causa degli avvenimenti che travolgeranno la loro normale vita quotidiana. La trama è particolare e offre spunti interessanti su più fronti, infatti essa è quasi bipartita, da una parte la vita scolastica e dall'altra l'invasione aliena che non coincideranno mai fino all'ultima puntata. Ci sono anche mini-storie diverse all'interni della trama principale che coinvolgono i personaggi secondari e sono anch'esse interessanti.
Personaggi: 7,5
La caratterizzazione dei personaggi è buona, ognuno ha una propria personalità che si rivela poi sfaccettata e non rimane piatta e stereotipata. Ma il massimo in questo punto è offerto dalla relazione che si viene a instaurare tra le due protagoniste che, dal profondo odio da parte di Mari verso Hagino, passa a una graduale accettazione l'una dell'altra fino alla rivelazione da parte di Hagino dell'amore provato verso Mari - amore nato durante la loro frequentazione - la quale sembra ricambiare il sentimento anche se questo non sfocerà mai in nulla di diverso da un sentimento puro e bellissimo. Poi arriva il finale struggente a stroncare la loro relazione. Mi sono commosso guardandolo.
Grafica: 6,5
La grafica è carina, l'aspetto interessante è che tutti i personaggi sono fortemente reali, infatti abbiamo non i soliti bellissimi, ma c'è la ragazza cicciottella, la ragazza bruttina e via dicendo. Particolari sono gli occhi molto profondi. Una pecca invece è presente durante le scene delle astronavi che realizzate in 3D non convincono molto come anche il fatto che le ragazze arrossiscano ogni 10 secondi anche per cose banalissime in modo molto evidente, si poteva migliorare un po' questo aspetto. Ultima cosa contro la grafica è la scelta che viene fatta quando si racconta la trama dello spettacolo, infatti vengono messe a scorrimento le scene narrate come tavole manga anni '70 che secondo me sono orrende
Musiche: 5,5
Purtroppo le musiche non colpiscono particolarmente, l'opening è inascoltabile, l'ending un po' meglio. Durante l'anime la colonna sonora non si fa notare troppo.
Animazione: 5,5
Altro punto debole della serie è l'animazione abbastanza scarna, a volte mal realizzata e impacciata.
Tot: 7
Consiglio 'Blue Drop' a chi si lascia andare ai sentimenti senza essere precisino e minuzioso
La serie animata <i>Blue Drop</i> è una sorta di prequel dell'omonimo, cartaceo volume unico di Akihito Yoshitomi pubblicato nel 2004. Lo sviluppo della controparte televisiva viene affidato allo studio GONZO che, sebbene in evidente stato di crisi, dimostra di potere esibire ancora progetti molto interessanti anche se non di facile presa. <i>Blue Drop</i> è assolutamente uno di questi.
D'intrigante c'è soprattutto la trama, districatasi in due livelli: in primo piano si dipanano vicende scolastico-drammatico-sentimentali, che richiamano fortemente la natura di shoujo-ai dell'opera, mentre il background è sostanzialmente fantascientifico. Il passato di Mari Wakatake, la protagonista, costituisce il punto fondamentale da cui si snodano gli eventi. Tutto parte da un anomalo, tragico incidente che ha colpito un’isola sterminandone l’intera popolazione a eccezione della ragazza, divenuta quindi orfana. Nel 1999, ormai adolescente, Mari viene trasferita, per volere dei nonni, al dormitorio dell’Accademia femminile Kaihou che, oltre a costituire la sua prima esperienza scolastica, le permetterà di approcciarsi per la prima volta ad altre sue coetanee. Tra queste, una in particolare, Hagino Senkouji, studentessa modello e rappresentante della sua stessa classe, si rivelerà molto speciale.
Su entrambi i piani narrativi si scorgono sia difetti sia pregi, ma questi ultimi possono benissimo garantire una visione appagante. La storia d'amore tra Mari e Hagino riesce, nel corso di soli tredici episodi, a evolversi in modo concreto, integrandosi perfettamente in entrambi gli strati narrativi, grazie anche a una regia che non sbaglia un colpo. Nessuno dei due livelli prende infatti sopravvento sull'altro, di conseguenza il racconto procede in maniera scorrevole e comprensibile, pur lasciando spazio alla segretezza di fondo. Insomma, c’è da appassionarsi fino alla fine e, a proposito di epilogo, le emozioni sono assicurate.
È altresì un peccato che la sceneggiatura pecchi spesso di grosse incongruenze, mai chiarite adeguatamente, forse per via del poco tempo a disposizione; oppure di prevedibilità, a causa dei primi episodi, dai quali si potrebbero subito trarre alcune conclusioni; o che le animazioni stentino a varcare la soglia della sufficienza, se non in rare occasioni nelle quali la grafica computerizzata ci mette del suo. Tuttavia, sia la storia, sia i disegni, sia le musiche – molto bella anche l’opening - sia specialmente i personaggi molto, molto umani, rendono <i>Blue Drop</i> una vera e propria sorpresa.
È indubbiamente un titolo sottovalutato, che avrebbe potuto dare di più, questo è vero, ma che ostenta un potenziale da vendere.
D'intrigante c'è soprattutto la trama, districatasi in due livelli: in primo piano si dipanano vicende scolastico-drammatico-sentimentali, che richiamano fortemente la natura di shoujo-ai dell'opera, mentre il background è sostanzialmente fantascientifico. Il passato di Mari Wakatake, la protagonista, costituisce il punto fondamentale da cui si snodano gli eventi. Tutto parte da un anomalo, tragico incidente che ha colpito un’isola sterminandone l’intera popolazione a eccezione della ragazza, divenuta quindi orfana. Nel 1999, ormai adolescente, Mari viene trasferita, per volere dei nonni, al dormitorio dell’Accademia femminile Kaihou che, oltre a costituire la sua prima esperienza scolastica, le permetterà di approcciarsi per la prima volta ad altre sue coetanee. Tra queste, una in particolare, Hagino Senkouji, studentessa modello e rappresentante della sua stessa classe, si rivelerà molto speciale.
Su entrambi i piani narrativi si scorgono sia difetti sia pregi, ma questi ultimi possono benissimo garantire una visione appagante. La storia d'amore tra Mari e Hagino riesce, nel corso di soli tredici episodi, a evolversi in modo concreto, integrandosi perfettamente in entrambi gli strati narrativi, grazie anche a una regia che non sbaglia un colpo. Nessuno dei due livelli prende infatti sopravvento sull'altro, di conseguenza il racconto procede in maniera scorrevole e comprensibile, pur lasciando spazio alla segretezza di fondo. Insomma, c’è da appassionarsi fino alla fine e, a proposito di epilogo, le emozioni sono assicurate.
È altresì un peccato che la sceneggiatura pecchi spesso di grosse incongruenze, mai chiarite adeguatamente, forse per via del poco tempo a disposizione; oppure di prevedibilità, a causa dei primi episodi, dai quali si potrebbero subito trarre alcune conclusioni; o che le animazioni stentino a varcare la soglia della sufficienza, se non in rare occasioni nelle quali la grafica computerizzata ci mette del suo. Tuttavia, sia la storia, sia i disegni, sia le musiche – molto bella anche l’opening - sia specialmente i personaggi molto, molto umani, rendono <i>Blue Drop</i> una vera e propria sorpresa.
È indubbiamente un titolo sottovalutato, che avrebbe potuto dare di più, questo è vero, ma che ostenta un potenziale da vendere.
Storie come queste sono quelle che mi mettono più in crisi. Una lunga serie di strafalcioni, contraddizioni, nonsense e chi più ne ha più ne metta pervade tutta la trama rendendo vani tutti i tentativi di darne un senso compiuto. Tuttavia dopo avere visto tutti e 13 gli episodi che compongono questo Blue Drop obiettivamente non riesco a negare che mi sia piaciuto.
Andiamo con ordine. Un popolo alieno composto esclusivamente da donne comincia ad avere seri problemi di riproduzione (sì in effetti la cosa fa un po' ridere) ed è costretto a cercare soluzioni alternative a quelle adottate fino a quel momento. Così cominciano a volgere la loro "minacciosa" attenzione verso la Terra dove la popolazione maschile è ancora abbondante e sembra compatibile con il proprio bagaglio genetico. In un primo momento vengono inviate delle navi per raccogliere informazioni - di che tipo non viene fatta menzione -, ma la missione si traduce in un disastro: la nave principale ha un guasto che genera un esplosione da cui ha origine una strage sia degli invasori sia degli invasi, gli abitanti di un isola giapponese.
La comandante della nave, travolta dai sensi di colpa, decide di restare sul nostro pianeta e comincia a legarsi con la popolazione indigena. S'iscrive a una scuola femminile e comincia una normale vita da studente; ecco però che alla stessa scuola s'iscrive anche l'unica sopravvissuta terrestre di quel terribile incidente.
Non vado avanti nella trama per evitare spoiler anche se, in questo caso, sarebbe necessario per capire quanti e quali controsensi la pervadono. Ne citerò qualcuno.
1. Se l'obiettivo è procacciarsi degli uomini com'è che l'elemento maschile non è per nulla presente? Sono donne tutti i personaggi e il mondo rappresentato è un mondo tutto femminile.
2. Ma se l'obiettivo è procacciarsi uomini perché viene progettato lo sterminio degli abitanti del pianeta? In realtà non credo sarebbe necessaria manco una guerra in quanto credo di potere affermare che la popolazione terrestre sarebbe stata ben lieta di collaborare.
3. L'unica sopravvissuta viene descritta inizialmente come un soggetto interessante, quasi potenzialmente pericoloso per le smanie di conquista degli invasori, poi però non possiede nessuna abilità particolare se non un'inutile capacità telepatica, e non compie (anche perché non ne è in grado) nessuna azione eroica, ma resta ai margini della vicenda bellica; l'unico ruolo assegnabile è quello di ragazza pon pon.
Ce ne sarebbero delle altre ma mi fermo qui. Già questo meriterebbe una valutazione da grave insufficienza; se poi si aggiunge un apparato grafico non eccelso considerando anche l'anno di produzione (il 2007, mica il 1999) la cosa si fa ancora più grave.
E invece non posso fare a meno di assegnargli almeno la sufficienza. Questo perché Blue Drop è un autentico capolavoro mancato: quest'anime, nonostante tutte queste pecche, si fa seguire dall'inizio alla fine senza perdere mai in interesse; pur essendo uno yuri, che non è per nulla il mio genere, è estremamente poetico e trasmette sensazioni e vibrazioni molto intense. I personaggi, poi, pur senza strafare, sono dei piccoli camei in termini di sviluppo psicologico, specie quando viene applicato ai loro "controversi" rapporti sociali.
Insomma Blue Drop avrebbe davvero meritato ben altra valutazione; ma gli errori sono davvero troppi per ignorarli. Allo stesso tempo mi ha trasmesso delle emozioni per cui non posso dargli meno della sufficienza.
Andiamo con ordine. Un popolo alieno composto esclusivamente da donne comincia ad avere seri problemi di riproduzione (sì in effetti la cosa fa un po' ridere) ed è costretto a cercare soluzioni alternative a quelle adottate fino a quel momento. Così cominciano a volgere la loro "minacciosa" attenzione verso la Terra dove la popolazione maschile è ancora abbondante e sembra compatibile con il proprio bagaglio genetico. In un primo momento vengono inviate delle navi per raccogliere informazioni - di che tipo non viene fatta menzione -, ma la missione si traduce in un disastro: la nave principale ha un guasto che genera un esplosione da cui ha origine una strage sia degli invasori sia degli invasi, gli abitanti di un isola giapponese.
La comandante della nave, travolta dai sensi di colpa, decide di restare sul nostro pianeta e comincia a legarsi con la popolazione indigena. S'iscrive a una scuola femminile e comincia una normale vita da studente; ecco però che alla stessa scuola s'iscrive anche l'unica sopravvissuta terrestre di quel terribile incidente.
Non vado avanti nella trama per evitare spoiler anche se, in questo caso, sarebbe necessario per capire quanti e quali controsensi la pervadono. Ne citerò qualcuno.
1. Se l'obiettivo è procacciarsi degli uomini com'è che l'elemento maschile non è per nulla presente? Sono donne tutti i personaggi e il mondo rappresentato è un mondo tutto femminile.
2. Ma se l'obiettivo è procacciarsi uomini perché viene progettato lo sterminio degli abitanti del pianeta? In realtà non credo sarebbe necessaria manco una guerra in quanto credo di potere affermare che la popolazione terrestre sarebbe stata ben lieta di collaborare.
3. L'unica sopravvissuta viene descritta inizialmente come un soggetto interessante, quasi potenzialmente pericoloso per le smanie di conquista degli invasori, poi però non possiede nessuna abilità particolare se non un'inutile capacità telepatica, e non compie (anche perché non ne è in grado) nessuna azione eroica, ma resta ai margini della vicenda bellica; l'unico ruolo assegnabile è quello di ragazza pon pon.
Ce ne sarebbero delle altre ma mi fermo qui. Già questo meriterebbe una valutazione da grave insufficienza; se poi si aggiunge un apparato grafico non eccelso considerando anche l'anno di produzione (il 2007, mica il 1999) la cosa si fa ancora più grave.
E invece non posso fare a meno di assegnargli almeno la sufficienza. Questo perché Blue Drop è un autentico capolavoro mancato: quest'anime, nonostante tutte queste pecche, si fa seguire dall'inizio alla fine senza perdere mai in interesse; pur essendo uno yuri, che non è per nulla il mio genere, è estremamente poetico e trasmette sensazioni e vibrazioni molto intense. I personaggi, poi, pur senza strafare, sono dei piccoli camei in termini di sviluppo psicologico, specie quando viene applicato ai loro "controversi" rapporti sociali.
Insomma Blue Drop avrebbe davvero meritato ben altra valutazione; ma gli errori sono davvero troppi per ignorarli. Allo stesso tempo mi ha trasmesso delle emozioni per cui non posso dargli meno della sufficienza.
Hmm, è difficile recensire questa serie in quanto sono diviso tra la completa stroncatura ed un 6 "sulla fiducia"...
Dopotutto la storia in sé, anche se già vista più di una volta pone delle situazioni comunque interessanti... Peccato che venga tutto vanificato da una narrazione mostruosamente lenta che mi ha portato più di una volta a valutare l'interruzione della serie, e per avere così pochi episodi è davvero grave.
Onestamente poi anche l'approfondimento dei personaggi, nonostante gli sforzi è... Come dire... Un po' troppo compresso; l'anime avrebbe di sicuro beneficiato di qualche puntata in più; anche se resta il dubbio che avrebbero potuto allungare ancora di più il "brodo".
Si perchè infatti siamo davanti ad un caso dove le parti chiave dell'interazione tra i personaggi sono estremamente ridotte come durata, una manciata di dialoghi al massimo, interrotti da lunghe "pause" di narrazione accessoria, di "slice of life" per intenderci... Bah.
La grafica non è malvagia anche se la CG per essere del 2007 stona un po' troppo col resto delle animazioni... Come alcune decisioni "stilistiche" riguardo al design delle navi e dei velivoli (perchè un astronave deve emettere suoni simili al canto delle balene? ) ed anche su qualche personaggio onestamente avrei da ridire... Uno su tutti il preside, assurdo coacervo di stereotipi per un risultato finale decisamente trash.
Sulle musiche... Si, orecchiabili, ben utilizzate ma niente di eccezionale che verrà ricordato.
La storia beh ecco è quella che salva il tutto, nonostante soffra di pesanti vuoti nella narrazione dei fatti, rimane molto interessante e con numerosi pregevoli spunti. Peccato per il poco spazio dedicatole in favore delle situazioni scolastiche, ma alla fine è uno yuri (e non nell'accezione da maniaci ingrifati) che parla d'altro... Oddio si poteva fare di meglio, un'altra ottima storia gettata al vento. Però questo basta per salvarlo dal 2 che avrei dato fino a metà serie.
<b>
SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER</b>
Nota di biasimo al finale... Il solito elogio del sacrificio inutile. Pessimo artificio per creare pathos, ma riesce a risultare solo fastidioso. E proprio per questo il voto scende ad un 4.
Dopotutto la storia in sé, anche se già vista più di una volta pone delle situazioni comunque interessanti... Peccato che venga tutto vanificato da una narrazione mostruosamente lenta che mi ha portato più di una volta a valutare l'interruzione della serie, e per avere così pochi episodi è davvero grave.
Onestamente poi anche l'approfondimento dei personaggi, nonostante gli sforzi è... Come dire... Un po' troppo compresso; l'anime avrebbe di sicuro beneficiato di qualche puntata in più; anche se resta il dubbio che avrebbero potuto allungare ancora di più il "brodo".
Si perchè infatti siamo davanti ad un caso dove le parti chiave dell'interazione tra i personaggi sono estremamente ridotte come durata, una manciata di dialoghi al massimo, interrotti da lunghe "pause" di narrazione accessoria, di "slice of life" per intenderci... Bah.
La grafica non è malvagia anche se la CG per essere del 2007 stona un po' troppo col resto delle animazioni... Come alcune decisioni "stilistiche" riguardo al design delle navi e dei velivoli (perchè un astronave deve emettere suoni simili al canto delle balene? ) ed anche su qualche personaggio onestamente avrei da ridire... Uno su tutti il preside, assurdo coacervo di stereotipi per un risultato finale decisamente trash.
Sulle musiche... Si, orecchiabili, ben utilizzate ma niente di eccezionale che verrà ricordato.
La storia beh ecco è quella che salva il tutto, nonostante soffra di pesanti vuoti nella narrazione dei fatti, rimane molto interessante e con numerosi pregevoli spunti. Peccato per il poco spazio dedicatole in favore delle situazioni scolastiche, ma alla fine è uno yuri (e non nell'accezione da maniaci ingrifati) che parla d'altro... Oddio si poteva fare di meglio, un'altra ottima storia gettata al vento. Però questo basta per salvarlo dal 2 che avrei dato fino a metà serie.
<b>
SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER - SPOILER</b>
Nota di biasimo al finale... Il solito elogio del sacrificio inutile. Pessimo artificio per creare pathos, ma riesce a risultare solo fastidioso. E proprio per questo il voto scende ad un 4.
La prima cosa che ti colpisce guardando Blue Drop è indubbiamente la profondità con la quale i personaggi sono stati caratterizzati. Mi è successo ben poche volte di vedere un anime così breve (13 episodi) e di trovarvi una così intensa introspezione emotiva, almeno nelle due protagoniste. Cos’è Blue Drop? Indubbiamente uno yuri, sia per le relazioni sentimentali che sviluppa sia per il classico finale. Ma prima ancora di questo, Blue Drop, è una stupenda analisi dei sentimenti umani, su uno sfondo fantascientifico, che parla di emozioni e legami, senza mai scadere nel melenso o nel melodrammatico. La trama si svolte nel prestigioso istituto femminile Kaihō Gakuen , dove le due protagoniste Mari Wakatake e Hagino Senkōji sviluppano l’una verso l’altra un forte sentimento e legano le loro vicende a quelle delle altre studentesse. Tutto farebbe pensare a uno yuri di stampo classico se non fosse che Hagino è in realtà un’aliena, comandante di un’astronave approdata sul nostro pianeta per conquistarlo. La storia si svolge infatti nel 1999, quindi mille anni prima del manga, e con precisione nel momento in cui le Arune decidono di invadere il nostro pianeta. I sentimenti omosessuali di Hagino nei confronti di Mari sono ampiamente giustificati nella trama in quanto le Arume (la razza aliena a cui Hagino appartiene) sono tutte femmine e quindi, per forza di cose anche lesbiche. Si badi bene che questo fattore non sminuisce affatto la trama trasformandola in un titolo per arrapati sporcaccioni. C’è molta diffidenza diffusa verso gli yuri, spesso e ingiustamente, attribuiti come target a un pubblico maschile. Blue Drop passa in rassegna con delicatezza i sentimenti delle due protagoniste e si sofferma con grande maestria su quelli che sono interrogativi reali, che tutti noi ci poniamo di fronte a un nuovo amore, sia questo per una persona di sesso opposto, del nostro stesso sesso o addirittura un alieno! Per farla breve, il succo è: “l’amore non ha confini” ed in questo titolo, questo concetto viene snocciolato nel modo migliore possibile.
I disegni sono davvero ben confezionati. Sia per quanto riguarda i personaggi, con movenze fluide e con espressioni che spesso parlano più dello stesso linguaggio. Sia per quanto riguarda gli sfondi, curatissimi e dettagliatissimi, imbevuti in delicati giochi di luce. Nel complesso un anime di pregio, purtroppo un po’ breve a mio giudizio, ma che sa regalare emozioni, commuovere, toccare il cuore, con una storia che merita davvero di essere goduta. Nove.
I disegni sono davvero ben confezionati. Sia per quanto riguarda i personaggi, con movenze fluide e con espressioni che spesso parlano più dello stesso linguaggio. Sia per quanto riguarda gli sfondi, curatissimi e dettagliatissimi, imbevuti in delicati giochi di luce. Nel complesso un anime di pregio, purtroppo un po’ breve a mio giudizio, ma che sa regalare emozioni, commuovere, toccare il cuore, con una storia che merita davvero di essere goduta. Nove.
Belle le animazioni, le musiche, i personaggi(soprattutto HaginoXD). La storia parla di un'invasione aliena in epoca moderna e quindi non è particolarmente originale,ma lo è il fatto che gli alieni in questione sono solo donne e soprattutto che tra una di loro e una terrestre si instaura una relazione che va al di là dell'amicizia. Insomma blue drop è uno yuri molto bello e delicato,dall'andamento lento ma che non stanca mai. Lo consiglio a tutti coloro amanti del genere e non.