Rosario + Vampire
“Rosario + Vampire” è la prova palese di come uno studio di animazione (Gonzo in questo caso), se mosso da sole intenzioni di marketing e senza alcun rispetto per un prodotto, possa rovinare la reputazione di un manga (già di per sé non eccellente), trasformandolo in un becero prodotto fanservice per arrapati. Premetto che A. Ikeda è secondo me uno dei mangaka più spreconi della storia, vista la maniera confusionaria con la quale gestisce la trama negli ultimi volumi, dimostrando sì un grande tratto e grandi doti artistiche, ma non molto criterio nello svolgimento delle ultime battute della trama. In tutto questo però almeno bisogna dargli il merito di aver creato una signora ambientazione, con personaggi, tematiche e contesti sui quali si sarebbe potuto costruire un ottimo shonen. E invece no, lo studio Gonzo ha voluto fare le cose a modo suo, accentuando nell’anime quelli che erano i difetti del manga (ergo un uso spropositato e irrazionale del fanservice), ed eliminando, per non dire stravolgendo, tutte le tematiche più cupe o comunque degne di attenzione.
L’anime racconta le vicende di Aono Tsukune, studente ben poco dotato che, per evitare di perdere un anno a seguito di una bocciatura, decide di iscriversi all’Accademia Yokai (aka “accademia mostro”, insomma già il nome è tutto un dire) dopo aver ricevuto un’ambigua lettera di raccomandazione. Qui il povero ragazzo scoprirà a sue spese che l’accademia è frequentata da studenti e insegnanti mostri, costretti a vivere in una dimensione “a parte”. Neanche a dirlo, tale scuola è severamente limitata a studenti mostri e, qualora un umano dovesse entrare ed essere scoperto, verrebbe ucciso all’istante. Tsukune, resosi conto del pericolo, cercherà di scappare dall’Accademia, ma farà conoscenza con Moka, una bella quanto pericolosa vampira, in grado di trasformarsi qualora le venisse rimosso il rosario che porta al collo. Tsukune in particolare sembrerebbe l’unico in grado di spezzare tale oggetto e sprigionare così i terribili poteri della ragazza. La trama di per sé ha un andamento lineare, in ogni episodio appare un mostro e questi viene sconfitto in pochi attimi dalla terribile vampira. Alcuni di questi mostri, soprattutto donne, finiranno per redimersi e si aggiungeranno via via al gruppo, fino a formare un vero e proprio harem che creerà non pochi grattacapi al protagonista.
Se la trama di per sé può sembrare semplice ma comunque avvincente, passiamo ora ai difetti.
Ma io dico, era necessario tutto questo ecchi?! Premetto che non voglio fare il puritano, nel senso che le scene ecchi, se fatte bene e con un’intenzione comica, sanno sempre strappare un sorriso allo spettatore; il punto è che “Rosario + Vampire” è una fiera del più squallido fanservice buttato lì solo per attirare degli allupati: gonne che volano, inquadrature altezza piedi per far vedere la biancheria di mezza accademia, scene pseudo-sadomaso, palpeggiamenti e altro ancora, tutte scene che ridicolizzano una già debole trama, rendendola così secondaria. La cosa più triste però è che per dare spazio a queste zozzerie si è eliminata buona parte della caratterizzazione, già di per sé non eccelsa, ma comunque efficace, che avevano i personaggi, e la trama originale, con i suoi spunti che aveva sul conflitto mostri-umani, sul concetto di diverso e discriminazione, è stata soffocata sotto quintali di biancheria intima. E, giusto poi per essere completi, non ho proprio digerito la maniera in cui è stato gestito il protagonista, che resta patetico fino all’ultimo episodio, quando nel manga in suddetta scena compie già una prima evoluzione psicologica. Ci sarebbe poi da parlare della “seconda stagione”, ma per tale scempio ho deciso di dedicare una recensione a parte.
Il comparto grafico è mediocre, ma conforme agli standard dello studio di produzione; buone sono invece le OST. La opening può andar bene giusto per la versione animata, perché per una trama più conforme al manga avrei preferito una opening più dark, o quantomeno “aggressive”.
Concludendo, se da un lato il manga di “Rosario + Vampire” può essere definito un piccolo spreco di potenziale, l’anime finisce per rovinare con scelte azzardate tutto ciò che il prodotto aveva di buono da offrire, rovinando così in maniera irreparabile la fatica di A. Ikeda. Sconsigliatissimo, piuttosto riprendetevi il manga, che offrirà almeno del sano e semplice intrattenimento.
L’anime racconta le vicende di Aono Tsukune, studente ben poco dotato che, per evitare di perdere un anno a seguito di una bocciatura, decide di iscriversi all’Accademia Yokai (aka “accademia mostro”, insomma già il nome è tutto un dire) dopo aver ricevuto un’ambigua lettera di raccomandazione. Qui il povero ragazzo scoprirà a sue spese che l’accademia è frequentata da studenti e insegnanti mostri, costretti a vivere in una dimensione “a parte”. Neanche a dirlo, tale scuola è severamente limitata a studenti mostri e, qualora un umano dovesse entrare ed essere scoperto, verrebbe ucciso all’istante. Tsukune, resosi conto del pericolo, cercherà di scappare dall’Accademia, ma farà conoscenza con Moka, una bella quanto pericolosa vampira, in grado di trasformarsi qualora le venisse rimosso il rosario che porta al collo. Tsukune in particolare sembrerebbe l’unico in grado di spezzare tale oggetto e sprigionare così i terribili poteri della ragazza. La trama di per sé ha un andamento lineare, in ogni episodio appare un mostro e questi viene sconfitto in pochi attimi dalla terribile vampira. Alcuni di questi mostri, soprattutto donne, finiranno per redimersi e si aggiungeranno via via al gruppo, fino a formare un vero e proprio harem che creerà non pochi grattacapi al protagonista.
Se la trama di per sé può sembrare semplice ma comunque avvincente, passiamo ora ai difetti.
Ma io dico, era necessario tutto questo ecchi?! Premetto che non voglio fare il puritano, nel senso che le scene ecchi, se fatte bene e con un’intenzione comica, sanno sempre strappare un sorriso allo spettatore; il punto è che “Rosario + Vampire” è una fiera del più squallido fanservice buttato lì solo per attirare degli allupati: gonne che volano, inquadrature altezza piedi per far vedere la biancheria di mezza accademia, scene pseudo-sadomaso, palpeggiamenti e altro ancora, tutte scene che ridicolizzano una già debole trama, rendendola così secondaria. La cosa più triste però è che per dare spazio a queste zozzerie si è eliminata buona parte della caratterizzazione, già di per sé non eccelsa, ma comunque efficace, che avevano i personaggi, e la trama originale, con i suoi spunti che aveva sul conflitto mostri-umani, sul concetto di diverso e discriminazione, è stata soffocata sotto quintali di biancheria intima. E, giusto poi per essere completi, non ho proprio digerito la maniera in cui è stato gestito il protagonista, che resta patetico fino all’ultimo episodio, quando nel manga in suddetta scena compie già una prima evoluzione psicologica. Ci sarebbe poi da parlare della “seconda stagione”, ma per tale scempio ho deciso di dedicare una recensione a parte.
Il comparto grafico è mediocre, ma conforme agli standard dello studio di produzione; buone sono invece le OST. La opening può andar bene giusto per la versione animata, perché per una trama più conforme al manga avrei preferito una opening più dark, o quantomeno “aggressive”.
Concludendo, se da un lato il manga di “Rosario + Vampire” può essere definito un piccolo spreco di potenziale, l’anime finisce per rovinare con scelte azzardate tutto ciò che il prodotto aveva di buono da offrire, rovinando così in maniera irreparabile la fatica di A. Ikeda. Sconsigliatissimo, piuttosto riprendetevi il manga, che offrirà almeno del sano e semplice intrattenimento.
Non sarà fra quelle serie che vi faranno emozionare, ma non per questo bisogna criticare negativamente questo anime, infatti quest'ultimo non ha né pregi né difetti. Questa sua peculiarità lo rende molto fluido e piacevole alla vista. La storia, sebbene giri sull'ormai ben scontato paranormale, risulta essere innovativa nella sua semplicità; ciò dimostra che anche con dei piccoli ritocchi si può trasformare un qualcosa di banale e già visto in una nuova esperienza. La fortuna di Tsukune è anche la sua sfortuna, poiché un foglio riesce a cambiare radicalmente la sua vita: egli riesce ad andare all'università, sebbene sia stato bocciato, ma a costo di rischiare tutti i giorni la sua vita frequentando un istituto frequentato solo da mostri. Quasi per ironia, la sua debolezza diviene la sua forza: grazie alla sua mancanza di potere demoniaco egli riesce a incontrare molte creature e farsele sue amiche, fra le quali spunta Moka, vampiro di classe-S, con la quale instaurerà un rapporto che andrà oltre l'amicizia.
"Rosario to Vampire" è una serie anime del 2008, composta da tredici episodi di durata canonica, trasposizione più o meno fedele dell'omonimo manga di Akihisa Ikeda.
Il protagonista è Tsukune Aono, il quale, non riuscendo a passare l'esame di ammissione di alcun liceo, si ritrova iscritto quasi per caso a un istituto privato di cui nessuno ha mai sentito parlare: l'Accademia Youkai. Qui scopre che il nome di tale scuola non è casuale: qui, infatti, vengono istruiti giovani mostri e creature soprannaturali, appartenenti a varie culture, sia orientali che occidentali. Questa accademia prevede una metodologia di insegnamento simile a quella umana, per preparare gli studenti a coesistere pacificamente con le persone normali, che hanno ormai occupato tutto il mondo. Sia ai docenti che agli allievi è imposto di assumere sembianze umane e di non rivelare la propria vera natura. A rendere le cose più difficili al miserabile Tsukune, già terrorizzato, è la notizia che, essendo l'Accademia Youkai un luogo da tenere assolutamente celato al resto del mondo, qualsiasi eventuale intruso umano verrebbe immediatamente ucciso.
Il desiderio di abbandonare quel liceo e tornare di corsa a casa è forte, ma più forte ancora è l'attrazione che il protagonista prova nei confronti di Moka Akashiha, la ragazza più bella dell'istituto, nonché sua unica amica, conosciuta prima della cerimonia di apertura dell'anno scolastico. Tuttavia, anche la ragazza ha un segreto: indossa sempre al collo un talismano a forma di croce (ecco il Rosario) che tiene sigillata la sua vera natura fredda, distaccata e violenta (ed ecco il Vampire).
L'anime, nella sua brevità, trascura buona parte dei capitoli del manga, focalizzandosi piuttosto sull'introduzione delle ragazze che andranno poi a costituire l'harem del protagonista, puntando più sull'aspetto comico-romantico e, soprattutto, ecchi che su quello dell'azione.
In ogni caso, la struttura di buona parte degli episodi segue lo stesso schema:
1- uno studente/docente se la prende per futili motivi con Moka o con Tsukune;
2- i due vengono malmenati più o meno duramente, essendo delle complete schiappe;
3- Tsukune rimuove (intenzionalmente o per pura fortuna) il rosario dal collo di Moka e lei si trasforma in un vampiro invincibile;
4- il nemico viene 'calciorotato' e sconfitto nel giro di una manciata di secondi, il cui conteggio ci viene persino ricordato alla fine di ogni scontro.
La trama, dunque, è piuttosto semplice e si configura come una sequenza di fatti più o meno slegati tra loro, che, se non fosse per l'effettiva introduzione di persone che vanno poi a costituire il gruppo di amici della coppia protagonista, potrebbero quasi essere guardati in un qualsiasi ordine. Resta sorprendente l'incoerenza in alcune scene, sia a livello di sceneggiatura che di logica, riguardo il comportamento di alcuni personaggi.
A stupirmi è stata anche la presenza di un episodio e svariati minuti di filler, il cui inserimento in una serie molto breve come questa, basata oltretutto su un manga con numerosi capitoli da cui trarre materiale su cui lavorare, è una cosa che non riuscirò mai a spiegarmi.
Il design dei personaggi è abbastanza fedele alla versione cartacea ed è piuttosto gradevole e proporzionato, adatto specialmente alla rappresentazione di ragazze avvenenti e sensuali, mentre quello delle comparse è irrimediabilmente più semplificato e approssimativo. Tuttavia, ho apprezzato molto la resa grafica degli youkai che compaiono durante la serie.
Le ambientazioni sono quasi sempre le stesse: il paesaggio desolato e le scogliere rocciose al di fuori della scuola, l'esterno dell'istituto e alcuni dei suoi interni. In tutti questi casi c'è un livello di dettaglio accettabile, anche se gli interni sono più semplici e molto meno suggestivi delle panoramiche esterne.
Per quanto riguarda la caratterizzazione psicologica dei personaggi, questa è piuttosto elementare: non c'è una particolare introspezione, ad eccezione forse di Tsukune che rimane l'unico elemento del cast vagamente pensante. I protagonisti, del resto, rimangono legati agli stereotipi più comuni delle commedie harem, come, ad esempio, il protagonista un po' sfigato, la ragazza provocante, quella solare e premurosa, quella taciturna, la loli che ha saltato gli anni, l'amico pervertito, ecc. Gli antagonisti sono per lo più privi di carisma e motivazione, il che li rende abbastanza noiosi, indegni di essere anche solo definiti "cattivi", tanto più che vengono subito perdonati dei loro crimini.
Le relazioni tra il protagonista e le ragazze sono piuttosto statiche, in quanto non ci sono svolte o maturazioni rilevanti o, almeno, degne di nota. Inoltre, raramente ho visto comportamenti tanto insensati e infantili, dettati, più che dalla ragione, dall'istinto e dalle necessità di copione, per far sì che la trama intraprenda determinati sentieri.
In quanto a Tsukune, egli porta la figura del protagonista di harem patetico e amorfo a raggiungere nuove vette: di per sé non è più debole, smidollato e zerbino di tanti altri della sua stirpe, ma il suo essere l'unico umano in un liceo per mostri e creature sovrannaturali lo pone in una condizione di grave svantaggio e nella totale incapacità di difendersi e aiutare le sue amiche. Ovviamente saranno la sua bontà d'animo e la predisposizione al sacrificio a conquistare schiere di fanciulle, che gli si appiccicheranno addosso e che lui non riuscirà assolutamente a respingere. A questo proposito, anche la questione romantica non viene sviluppata più di tanto, giacché il protagonista non ha alcun dubbio su quale sia la sua ragazza preferita, rimuovendo, in tal modo, ciò che dà un senso al genere harem, e cioè la combattuta scelta tra più candidate.
La questione comica, invece, è affidata ad alcune gag un po' fiacche basate sui litigi tra le spasimanti, a situazioni ridicole che ritengo possano divertire solo un pubblico molto giovane, al fanservice (posso ritenerlo tale, se considerato in un anime ecchi?) e a freddure che fanno gelare il sangue. Solo in poche occasioni mi è stato strappato a malapena un sorriso, grazie soprattutto a un paio di personaggi particolarmente azzeccati.
Il suddetto fanservice, al contrario, ci viene regalato in dosi decisamente massicce, tant'è che, otto volte su dieci, quando viene inquadrato un personaggio femminile, ci sono delle mutandine in bella vista (le due volte rimanenti sono primi piani sul viso). Per non parlare dell'imbarazzante trasformazione di Moka, da delicata pulzella a vampira arrogante, che prevede un'istantanea mastoplastica additiva e un sedere improvvisamente più prominente. Per il resto, ci sono ragazze in intimo, in costume da bagno e seminude a profusione. In un titolo ecchi, questa è una cosa che non deve stupire e, infatti, da questo punto di vista l'anime è decisamente riuscito bene. A soffrirne è però la trama e lo sviluppo dei personaggi, soffocati da una marea di panty-shot, scollature e seni rimbalzanti.
Le animazioni sono piuttosto semplici e, a mio parere, di mediocre qualità, se immaginate applicate a un prodotto del 2008. La vita scolastica dei personaggi è rappresentata in maniera piuttosto elementare, tanto più che non succede niente di eclatante, ad eccezione di abbracci, strusciatine e gonnelle svolazzanti. Durante le scene d'azione, invece, vengono fuori tutti i limiti del comparto tecnico: si opta spesso e volentieri per scelte di regia che nascondano l'esecuzione stessa dei colpi (tra l'altro, poco fantasiosi), focalizzandosi sulle sue conseguenze. Tali combattimenti, inoltre, vengono sempre risolti con un singolo calcio di Moka, quindi sono quanto mai banali, scontati, tutt'altro che emozionanti. Per fortuna, negli ultimi quattro episodi, si ha un'improvvisa impennata di qualità, con combattimenti molto più vari e imprevedibili e antagonisti spietati.
La colonna sonora è passabile, grazie soprattutto a un'opening e a un'ending piuttosto carine, e riveste un ruolo molto importante all'interno dell'anime, considerando la presenza di svariati intermezzi musicali. Gli effetti sonori, invece, sono a volte un po' fastidiosi.
Piuttosto controversa è la questione della presenza o meno di una morale in "Rosario to Vampire": in teoria, mi aspettavo qualcosa come l'accettazione delle diversità e la promozione di una possibile convivenza tra persone che appartengono a mondi completamente opposti (in questo caso, quello umano e quello sovrannaturale), esplorandone e apprezzandone i pregi, così come i difetti.
In realtà, per tutto l'anime, si assiste a scontri la cui causa è unicamente la natura brutale dei mostri e la loro incapacità di resistere ai propri istinti. Si ha a che fare con stupratori, maniaci vari, assassini, sia tra gli studenti che tra i professori stessi. Al riguardo, sorge spontanea la domanda: "Ma che senso ha questa scuola? La regole che impongono di vivere come umani e di non mostrare la propria identità vengono infrante puntualmente e nessuno prende provvedimenti. Gli stessi docenti sono individui violenti e pericolosi ma, nonostante tutto, mantengono il proprio posto. Ma non c'è nessun controllo? Come si spera di favorire l'integrazione se chiunque entri all'Accademia Youkai può fare ciò che vuole?" I mostri, in sostanza, non escono illesi dal confronto con i comuni essere umani, rispetto ai quali si mostrano come barbari, selvaggi e incoerenti.
Tirando le somme, con la sua ripetitività, il suo umorismo non proprio eccezionale, una forse eccessiva edulcorazione della violenza e il fanservice debordante, "Rosario to Vampire" si rivela un anime sufficiente, il quale, con le sue trovate, abbassa l'età del target di fruizione dell'opera originale, con cui ha ben poco da spartire. Il voto complessivo sarebbe un 6,5, ma do 7, nella speranza che la seconda stagione che mi appresto a vedere possa dimostrarsi più meritevole.
Il protagonista è Tsukune Aono, il quale, non riuscendo a passare l'esame di ammissione di alcun liceo, si ritrova iscritto quasi per caso a un istituto privato di cui nessuno ha mai sentito parlare: l'Accademia Youkai. Qui scopre che il nome di tale scuola non è casuale: qui, infatti, vengono istruiti giovani mostri e creature soprannaturali, appartenenti a varie culture, sia orientali che occidentali. Questa accademia prevede una metodologia di insegnamento simile a quella umana, per preparare gli studenti a coesistere pacificamente con le persone normali, che hanno ormai occupato tutto il mondo. Sia ai docenti che agli allievi è imposto di assumere sembianze umane e di non rivelare la propria vera natura. A rendere le cose più difficili al miserabile Tsukune, già terrorizzato, è la notizia che, essendo l'Accademia Youkai un luogo da tenere assolutamente celato al resto del mondo, qualsiasi eventuale intruso umano verrebbe immediatamente ucciso.
Il desiderio di abbandonare quel liceo e tornare di corsa a casa è forte, ma più forte ancora è l'attrazione che il protagonista prova nei confronti di Moka Akashiha, la ragazza più bella dell'istituto, nonché sua unica amica, conosciuta prima della cerimonia di apertura dell'anno scolastico. Tuttavia, anche la ragazza ha un segreto: indossa sempre al collo un talismano a forma di croce (ecco il Rosario) che tiene sigillata la sua vera natura fredda, distaccata e violenta (ed ecco il Vampire).
L'anime, nella sua brevità, trascura buona parte dei capitoli del manga, focalizzandosi piuttosto sull'introduzione delle ragazze che andranno poi a costituire l'harem del protagonista, puntando più sull'aspetto comico-romantico e, soprattutto, ecchi che su quello dell'azione.
In ogni caso, la struttura di buona parte degli episodi segue lo stesso schema:
1- uno studente/docente se la prende per futili motivi con Moka o con Tsukune;
2- i due vengono malmenati più o meno duramente, essendo delle complete schiappe;
3- Tsukune rimuove (intenzionalmente o per pura fortuna) il rosario dal collo di Moka e lei si trasforma in un vampiro invincibile;
4- il nemico viene 'calciorotato' e sconfitto nel giro di una manciata di secondi, il cui conteggio ci viene persino ricordato alla fine di ogni scontro.
La trama, dunque, è piuttosto semplice e si configura come una sequenza di fatti più o meno slegati tra loro, che, se non fosse per l'effettiva introduzione di persone che vanno poi a costituire il gruppo di amici della coppia protagonista, potrebbero quasi essere guardati in un qualsiasi ordine. Resta sorprendente l'incoerenza in alcune scene, sia a livello di sceneggiatura che di logica, riguardo il comportamento di alcuni personaggi.
A stupirmi è stata anche la presenza di un episodio e svariati minuti di filler, il cui inserimento in una serie molto breve come questa, basata oltretutto su un manga con numerosi capitoli da cui trarre materiale su cui lavorare, è una cosa che non riuscirò mai a spiegarmi.
Il design dei personaggi è abbastanza fedele alla versione cartacea ed è piuttosto gradevole e proporzionato, adatto specialmente alla rappresentazione di ragazze avvenenti e sensuali, mentre quello delle comparse è irrimediabilmente più semplificato e approssimativo. Tuttavia, ho apprezzato molto la resa grafica degli youkai che compaiono durante la serie.
Le ambientazioni sono quasi sempre le stesse: il paesaggio desolato e le scogliere rocciose al di fuori della scuola, l'esterno dell'istituto e alcuni dei suoi interni. In tutti questi casi c'è un livello di dettaglio accettabile, anche se gli interni sono più semplici e molto meno suggestivi delle panoramiche esterne.
Per quanto riguarda la caratterizzazione psicologica dei personaggi, questa è piuttosto elementare: non c'è una particolare introspezione, ad eccezione forse di Tsukune che rimane l'unico elemento del cast vagamente pensante. I protagonisti, del resto, rimangono legati agli stereotipi più comuni delle commedie harem, come, ad esempio, il protagonista un po' sfigato, la ragazza provocante, quella solare e premurosa, quella taciturna, la loli che ha saltato gli anni, l'amico pervertito, ecc. Gli antagonisti sono per lo più privi di carisma e motivazione, il che li rende abbastanza noiosi, indegni di essere anche solo definiti "cattivi", tanto più che vengono subito perdonati dei loro crimini.
Le relazioni tra il protagonista e le ragazze sono piuttosto statiche, in quanto non ci sono svolte o maturazioni rilevanti o, almeno, degne di nota. Inoltre, raramente ho visto comportamenti tanto insensati e infantili, dettati, più che dalla ragione, dall'istinto e dalle necessità di copione, per far sì che la trama intraprenda determinati sentieri.
In quanto a Tsukune, egli porta la figura del protagonista di harem patetico e amorfo a raggiungere nuove vette: di per sé non è più debole, smidollato e zerbino di tanti altri della sua stirpe, ma il suo essere l'unico umano in un liceo per mostri e creature sovrannaturali lo pone in una condizione di grave svantaggio e nella totale incapacità di difendersi e aiutare le sue amiche. Ovviamente saranno la sua bontà d'animo e la predisposizione al sacrificio a conquistare schiere di fanciulle, che gli si appiccicheranno addosso e che lui non riuscirà assolutamente a respingere. A questo proposito, anche la questione romantica non viene sviluppata più di tanto, giacché il protagonista non ha alcun dubbio su quale sia la sua ragazza preferita, rimuovendo, in tal modo, ciò che dà un senso al genere harem, e cioè la combattuta scelta tra più candidate.
La questione comica, invece, è affidata ad alcune gag un po' fiacche basate sui litigi tra le spasimanti, a situazioni ridicole che ritengo possano divertire solo un pubblico molto giovane, al fanservice (posso ritenerlo tale, se considerato in un anime ecchi?) e a freddure che fanno gelare il sangue. Solo in poche occasioni mi è stato strappato a malapena un sorriso, grazie soprattutto a un paio di personaggi particolarmente azzeccati.
Il suddetto fanservice, al contrario, ci viene regalato in dosi decisamente massicce, tant'è che, otto volte su dieci, quando viene inquadrato un personaggio femminile, ci sono delle mutandine in bella vista (le due volte rimanenti sono primi piani sul viso). Per non parlare dell'imbarazzante trasformazione di Moka, da delicata pulzella a vampira arrogante, che prevede un'istantanea mastoplastica additiva e un sedere improvvisamente più prominente. Per il resto, ci sono ragazze in intimo, in costume da bagno e seminude a profusione. In un titolo ecchi, questa è una cosa che non deve stupire e, infatti, da questo punto di vista l'anime è decisamente riuscito bene. A soffrirne è però la trama e lo sviluppo dei personaggi, soffocati da una marea di panty-shot, scollature e seni rimbalzanti.
Le animazioni sono piuttosto semplici e, a mio parere, di mediocre qualità, se immaginate applicate a un prodotto del 2008. La vita scolastica dei personaggi è rappresentata in maniera piuttosto elementare, tanto più che non succede niente di eclatante, ad eccezione di abbracci, strusciatine e gonnelle svolazzanti. Durante le scene d'azione, invece, vengono fuori tutti i limiti del comparto tecnico: si opta spesso e volentieri per scelte di regia che nascondano l'esecuzione stessa dei colpi (tra l'altro, poco fantasiosi), focalizzandosi sulle sue conseguenze. Tali combattimenti, inoltre, vengono sempre risolti con un singolo calcio di Moka, quindi sono quanto mai banali, scontati, tutt'altro che emozionanti. Per fortuna, negli ultimi quattro episodi, si ha un'improvvisa impennata di qualità, con combattimenti molto più vari e imprevedibili e antagonisti spietati.
La colonna sonora è passabile, grazie soprattutto a un'opening e a un'ending piuttosto carine, e riveste un ruolo molto importante all'interno dell'anime, considerando la presenza di svariati intermezzi musicali. Gli effetti sonori, invece, sono a volte un po' fastidiosi.
Piuttosto controversa è la questione della presenza o meno di una morale in "Rosario to Vampire": in teoria, mi aspettavo qualcosa come l'accettazione delle diversità e la promozione di una possibile convivenza tra persone che appartengono a mondi completamente opposti (in questo caso, quello umano e quello sovrannaturale), esplorandone e apprezzandone i pregi, così come i difetti.
In realtà, per tutto l'anime, si assiste a scontri la cui causa è unicamente la natura brutale dei mostri e la loro incapacità di resistere ai propri istinti. Si ha a che fare con stupratori, maniaci vari, assassini, sia tra gli studenti che tra i professori stessi. Al riguardo, sorge spontanea la domanda: "Ma che senso ha questa scuola? La regole che impongono di vivere come umani e di non mostrare la propria identità vengono infrante puntualmente e nessuno prende provvedimenti. Gli stessi docenti sono individui violenti e pericolosi ma, nonostante tutto, mantengono il proprio posto. Ma non c'è nessun controllo? Come si spera di favorire l'integrazione se chiunque entri all'Accademia Youkai può fare ciò che vuole?" I mostri, in sostanza, non escono illesi dal confronto con i comuni essere umani, rispetto ai quali si mostrano come barbari, selvaggi e incoerenti.
Tirando le somme, con la sua ripetitività, il suo umorismo non proprio eccezionale, una forse eccessiva edulcorazione della violenza e il fanservice debordante, "Rosario to Vampire" si rivela un anime sufficiente, il quale, con le sue trovate, abbassa l'età del target di fruizione dell'opera originale, con cui ha ben poco da spartire. Il voto complessivo sarebbe un 6,5, ma do 7, nella speranza che la seconda stagione che mi appresto a vedere possa dimostrarsi più meritevole.
<b>Contiene spoiler!</b>
Tsukune Aono è un ragazzo che ha appena finito di frequentare le medie ma per via dei suoi bassi voti non viene ammesso in nessuna scuola privata. L'unica scuola che lo accetta è il liceo Youkai che però si rivela essere una scuola segreta per mostri. Arrivato lì incontrerà Moka Akashiha una vampira attratta dal profumo del sangue di Tsukune. I due poi diventeranno amici e faranno la conoscenza di altre ragazze e ragazzi.
Rosario + Vampire è un anime del 2008, che conta 13 episodi, tratto dal manga di Akihisa Ikeda.
Lo schema degli episodi (a parte per gli episodi 10, 11, 12 e 13) è sempre lo stesso: inizio giornata scolastica, arriva un personaggio che si intromette tra la relazione di amicizia/amore di Tsukune e Moka, succede qualcosa, il personaggio che si era intromesso si trasforma in un mostro ed inizia ad attaccare, Tsukune toglie il rosario a Moka, Moka sconfigge il mostro e tutti vissero felici e contenti. Per i primi episodi può andare bene questo schema, visto che bisogna presentare i personaggi, ma più di metà della serie non può essere formata da episodi cosi perché a lungo andare questa ripetitività annoia. Sopratutto i combattimenti durano poco e sono abbastanza noiosi (tranne quello dell'ultimo episodio).
Una cosa che però ho trovato un pò forzata è che tutti trovano che Tsukune abbia un odore molto simile ad un umano ma nessuno capisce che lui è effettivamente un umano. Nemmeno Kurumu e le altre (Moka lo sa già perché gli e l'ha confessato Tsukune) lo capiscono però nell'episodio 04 Tsukune dopo il combattimento dice di non sentirsi utile perché non può aiutarle quindi avrebbero dovuto capirlo che lui non è umano - io infatti pensavo l'avessero capito - invece nell'episodio 12 quando Tsukune lo confessa, cadono tutte dal pero.
Dalla sua però l'anime ha degli ottimi personaggi, tutti simpatici e ben caratterizzati, ed una trama interessante, peccato che la trama effettiva cominci solo dall'episodio 11.
A parte il fatto di cui ho parlato sopra la serie è piacevole e divertente da seguire quindi il mio voto è un 7.5 arrotondato a 7.
Tsukune Aono è un ragazzo che ha appena finito di frequentare le medie ma per via dei suoi bassi voti non viene ammesso in nessuna scuola privata. L'unica scuola che lo accetta è il liceo Youkai che però si rivela essere una scuola segreta per mostri. Arrivato lì incontrerà Moka Akashiha una vampira attratta dal profumo del sangue di Tsukune. I due poi diventeranno amici e faranno la conoscenza di altre ragazze e ragazzi.
Rosario + Vampire è un anime del 2008, che conta 13 episodi, tratto dal manga di Akihisa Ikeda.
Lo schema degli episodi (a parte per gli episodi 10, 11, 12 e 13) è sempre lo stesso: inizio giornata scolastica, arriva un personaggio che si intromette tra la relazione di amicizia/amore di Tsukune e Moka, succede qualcosa, il personaggio che si era intromesso si trasforma in un mostro ed inizia ad attaccare, Tsukune toglie il rosario a Moka, Moka sconfigge il mostro e tutti vissero felici e contenti. Per i primi episodi può andare bene questo schema, visto che bisogna presentare i personaggi, ma più di metà della serie non può essere formata da episodi cosi perché a lungo andare questa ripetitività annoia. Sopratutto i combattimenti durano poco e sono abbastanza noiosi (tranne quello dell'ultimo episodio).
Una cosa che però ho trovato un pò forzata è che tutti trovano che Tsukune abbia un odore molto simile ad un umano ma nessuno capisce che lui è effettivamente un umano. Nemmeno Kurumu e le altre (Moka lo sa già perché gli e l'ha confessato Tsukune) lo capiscono però nell'episodio 04 Tsukune dopo il combattimento dice di non sentirsi utile perché non può aiutarle quindi avrebbero dovuto capirlo che lui non è umano - io infatti pensavo l'avessero capito - invece nell'episodio 12 quando Tsukune lo confessa, cadono tutte dal pero.
Dalla sua però l'anime ha degli ottimi personaggi, tutti simpatici e ben caratterizzati, ed una trama interessante, peccato che la trama effettiva cominci solo dall'episodio 11.
A parte il fatto di cui ho parlato sopra la serie è piacevole e divertente da seguire quindi il mio voto è un 7.5 arrotondato a 7.
Tsukune è un personaggio mediocre in tutto. Addirittura nonostante la sua promozione alle medie non riesce a entrare in un liceo (primo errore che fa l'anime; è questo il vero motivo, come si evince dal manga!) e per questo i suoi genitori decidono di mandarlo all'accademia Youkai che ammette persone anche senza test. Ovviamente essi non sanno che è un'accademia per mostri.
Lì il protagonista subito incontra una ragazza moka, che attratta dal profumo dell'umano lo morde e fa nascere una storia di amicizia/amore/non-si-capisce-cosa.
Tutta la serie è una presentazione dei personaggi. Solo le puntate 11-12-13 saranno pura storia con un vero risvolto shounen - il potenziale che ha la storia del manga gli ha permesso di essere pubblicato nella Shounen Jump. Se non fosse per queste ultime puntate il titolo non sarebbe molto diverso da ecchi come "100% Ichigo" o "Ikkitousen" (ovviamente con le dovute differenze).
Difficilmente esistono anime ecchi con un buon potenziale di storia, peccato che essa non sia messa molto in risalto in questa prima serie; consiglio a chi vuole conoscerla di leggere il manga, perché gli anime della prima e della seconda si discostano da quello che veramente succede.
Vediamo di analizzare un po' l'opera.
<b>[MI SA CHE FARO' QUALCHE SPOILER</b>, perciò chi non vuole si fermi qui]
Allora la cosa interessante è il maxi harem, perché si arriva a 5 ragazze intorno a un ragazzo. Neanche in "High School DxD", in cui il tema principale sono i seni e la formazione di un harem, si arriva a tutte queste componenti femminili. Dico che è interessante perché permette di creare scene comiche attraverso le varie coppie di ragazze. Per questo Kurume con Yukari faranno una gag mentre Kurume con Moka un'altra, ecc. Il ritmo perciò è molto veloce e la storia non è per nulla pesante.
Il tema ecchi è un altro punto a favore. Non siamo ai livelli di "High School of Dead" o di "Sora no otoshimono", anzi l'anime è leggero, non si usano parolacce (come spesso accade in Sora) e manca completamente il nudo. Perciò non essendo molto marcato lascia tutto alla fantasia. Poi lo stesso personaggio in quanto mediocre non è un pervertito, anzi...
I personaggi secondari dunque son circa 7. Ognuno di loro è un mostro diverso (tranne Yukari e Ruby) e questo rende l'anime abbastanza interessante perché conferisce caratteristiche diverse. Gin sarà velocissimo, Moka fortissima, Yukari intelligentissima, ecc.
A livello tecnico non abbiamo niente da rimproverare. I disegni sono fantastici e spesso e volentieri si fa uso di CG abbastanza buona (forse solo una scena in cui Moka scende le scale fatta in CG è pessima).
Leggendo molte recensioni vedevo che si parlava di contraddizioni. Beh, in fondo il problema delle regole (sempre se si è visto tutto l'anime) è solo una questione relativa. Mentre alcuni problemi di natura logistica, nascono proprio dal fatto che abbiano modificato l'anime. Yukari nel manga compare dopo la comparsa di Gin, non prima!
Il voto 8 è sicuramente una media ponderata di tutto quello che vi ho detto, però ci sarebbe da dire una cosa: se si fosse sviluppata maggiormente la vera storia sarebbe stato un voto maggiore.
Lì il protagonista subito incontra una ragazza moka, che attratta dal profumo dell'umano lo morde e fa nascere una storia di amicizia/amore/non-si-capisce-cosa.
Tutta la serie è una presentazione dei personaggi. Solo le puntate 11-12-13 saranno pura storia con un vero risvolto shounen - il potenziale che ha la storia del manga gli ha permesso di essere pubblicato nella Shounen Jump. Se non fosse per queste ultime puntate il titolo non sarebbe molto diverso da ecchi come "100% Ichigo" o "Ikkitousen" (ovviamente con le dovute differenze).
Difficilmente esistono anime ecchi con un buon potenziale di storia, peccato che essa non sia messa molto in risalto in questa prima serie; consiglio a chi vuole conoscerla di leggere il manga, perché gli anime della prima e della seconda si discostano da quello che veramente succede.
Vediamo di analizzare un po' l'opera.
<b>[MI SA CHE FARO' QUALCHE SPOILER</b>, perciò chi non vuole si fermi qui]
Allora la cosa interessante è il maxi harem, perché si arriva a 5 ragazze intorno a un ragazzo. Neanche in "High School DxD", in cui il tema principale sono i seni e la formazione di un harem, si arriva a tutte queste componenti femminili. Dico che è interessante perché permette di creare scene comiche attraverso le varie coppie di ragazze. Per questo Kurume con Yukari faranno una gag mentre Kurume con Moka un'altra, ecc. Il ritmo perciò è molto veloce e la storia non è per nulla pesante.
Il tema ecchi è un altro punto a favore. Non siamo ai livelli di "High School of Dead" o di "Sora no otoshimono", anzi l'anime è leggero, non si usano parolacce (come spesso accade in Sora) e manca completamente il nudo. Perciò non essendo molto marcato lascia tutto alla fantasia. Poi lo stesso personaggio in quanto mediocre non è un pervertito, anzi...
I personaggi secondari dunque son circa 7. Ognuno di loro è un mostro diverso (tranne Yukari e Ruby) e questo rende l'anime abbastanza interessante perché conferisce caratteristiche diverse. Gin sarà velocissimo, Moka fortissima, Yukari intelligentissima, ecc.
A livello tecnico non abbiamo niente da rimproverare. I disegni sono fantastici e spesso e volentieri si fa uso di CG abbastanza buona (forse solo una scena in cui Moka scende le scale fatta in CG è pessima).
Leggendo molte recensioni vedevo che si parlava di contraddizioni. Beh, in fondo il problema delle regole (sempre se si è visto tutto l'anime) è solo una questione relativa. Mentre alcuni problemi di natura logistica, nascono proprio dal fatto che abbiano modificato l'anime. Yukari nel manga compare dopo la comparsa di Gin, non prima!
Il voto 8 è sicuramente una media ponderata di tutto quello che vi ho detto, però ci sarebbe da dire una cosa: se si fosse sviluppata maggiormente la vera storia sarebbe stato un voto maggiore.
"Rosario + Vampire" nasce come un anime di puro intrattenimento senza grosse pretese di originalità: se infatti a qualcuno può sembrar singolare un harem in cui il "sultano" è un essere umano mentre le controparti femminili sono tutte composte da mostri, costui resterà abbastanza deluso da come quest'aspetto avrà un'importanza davvero minima. Che siano vampiri, succubus, streghe o chissà che altro, si tratta sempre delle solite svampite dispostissime a mostrare tette e mutandine a destra e a manca.
Per essere più precisi facciamo qualche breve cenno alla trama. Tsukune è un ragazzo con un'intelligenza al di sotto della media, tanto da non riuscire a passare gli esami di ammissione di nessun liceo. (S)Fortuna vuole che tra le sue mani capiti un certificato d'ammissione in una scuola di cui non aveva mai sentito parlare; scoprirà presto che si tratta di una scuola composta da mostri di ogni specie fra cui spicca la bellissima Moka, che oltre a essere bravissima a preparare il caffè (è una battutaccia, lo so) è un potente vampiro.
La premessa di quest'anime sembra una mezza stupidaggine; il contenuto dimostrerà che non si tratta di una semplice impressione. Pur sorvolando sul fatto che, nonostante l'ardito diversivo, in sostanza si tratta del solito harem pieno zeppo di fanservice, "Rosario + Vampire" si dimostra deludente sotto tutti i punti di vista, specie quello del divertimento, elemento che, invece, sarebbe dovuto essere il suo (unico) punto di forza. Né la trama né i personaggi riescono a risultare comici come l'autore avrebbe voluto.
"Rosario + Vampire" è una specie di majokko camuffato in cui la maghetta di turno è rappresentato dal vampiro che, tolto il rosario, si trasforma in un essere potentissimo che differisce dal suo "contenitore" per il colore dei capelli, per il sedere più alto e per il seno di dimensioni leggermente maggiori. Una sorta di "sailor-chirurgo" plastico, per intenderci. Come ogni buon majokko vecchia scuola pretende, sul finire della puntata la maghetta dovrà avere il suo scontro che, mai come questa volta, appare inutile e privo d'interesse.
Per quanto mi riguarda, dunque, quest'anime è un vero disastro. Ho saputo che ci sarebbe anche una seconda serie da visionare, ma credo proprio che lascerò ad altri questo ingrato compito.
Per essere più precisi facciamo qualche breve cenno alla trama. Tsukune è un ragazzo con un'intelligenza al di sotto della media, tanto da non riuscire a passare gli esami di ammissione di nessun liceo. (S)Fortuna vuole che tra le sue mani capiti un certificato d'ammissione in una scuola di cui non aveva mai sentito parlare; scoprirà presto che si tratta di una scuola composta da mostri di ogni specie fra cui spicca la bellissima Moka, che oltre a essere bravissima a preparare il caffè (è una battutaccia, lo so) è un potente vampiro.
La premessa di quest'anime sembra una mezza stupidaggine; il contenuto dimostrerà che non si tratta di una semplice impressione. Pur sorvolando sul fatto che, nonostante l'ardito diversivo, in sostanza si tratta del solito harem pieno zeppo di fanservice, "Rosario + Vampire" si dimostra deludente sotto tutti i punti di vista, specie quello del divertimento, elemento che, invece, sarebbe dovuto essere il suo (unico) punto di forza. Né la trama né i personaggi riescono a risultare comici come l'autore avrebbe voluto.
"Rosario + Vampire" è una specie di majokko camuffato in cui la maghetta di turno è rappresentato dal vampiro che, tolto il rosario, si trasforma in un essere potentissimo che differisce dal suo "contenitore" per il colore dei capelli, per il sedere più alto e per il seno di dimensioni leggermente maggiori. Una sorta di "sailor-chirurgo" plastico, per intenderci. Come ogni buon majokko vecchia scuola pretende, sul finire della puntata la maghetta dovrà avere il suo scontro che, mai come questa volta, appare inutile e privo d'interesse.
Per quanto mi riguarda, dunque, quest'anime è un vero disastro. Ho saputo che ci sarebbe anche una seconda serie da visionare, ma credo proprio che lascerò ad altri questo ingrato compito.
All'inizio può sembrare il solito anime che rispecchia gli stereotipi della commedia sentimentale con un tocco di umorismo demenziale. Continuando a guardarlo cominci a capire un po' tutto di questa storia. La trama è bella per quanto mi riguarda, però ho notato che non ha nessun colpo di scena in particolare e questo mi ha deluso un po'.
La storia ruota attorno ad un "normale" studente di nome Tsukune che, grazie ad una bustarella, riesce ad entrare nell'accademia Yokai, ovvero un'accademia frequentata da mostri. Tsukune incontra Moka, una vampira, e da lì inizia la vera storia dei protagonisti che verranno intralciati da storie amorose di altre studentesse innamorate di Tsukune.
I disegni sono ben fatti, colori molto accesi e mi ha colpito molto la sigla finale, è molto bella a mio parere.
Beh, questo anime lo consiglio a tutti gli amanti di mostri, vampiri e misteri, il mio voto finale è un bel 10!
La storia ruota attorno ad un "normale" studente di nome Tsukune che, grazie ad una bustarella, riesce ad entrare nell'accademia Yokai, ovvero un'accademia frequentata da mostri. Tsukune incontra Moka, una vampira, e da lì inizia la vera storia dei protagonisti che verranno intralciati da storie amorose di altre studentesse innamorate di Tsukune.
I disegni sono ben fatti, colori molto accesi e mi ha colpito molto la sigla finale, è molto bella a mio parere.
Beh, questo anime lo consiglio a tutti gli amanti di mostri, vampiri e misteri, il mio voto finale è un bel 10!
Trama: Tsukune è un ragazzo che è stato bocciato all'ultimo anno della scuola media, quindi non può andare al liceo, ma il caso vuole che suo padre un giorno, rientrando a casa, raccoglie un foglio scivolato da un monaco, questo foglio è l'ammissione ad un liceo, quindi decide di tenerlo e darlo al figlio. Tsukune con questo foglio riesce ad andare a quell'università, si verrà a scoprire che quell'università è un'università di mostri.
Opinioni: La trama di base è abbastanza carina, ossia un umano che accidentalmente va in una scuola di mostri, il bello è anche che in questa scuola esistono 3 regole principali:
1- nessun umano può andare in questa università, se un umano dovesse entrarci verrebbe ucciso;
2- tutti i mostri devono assumere sembianze umane e mai assumere la propria vera sembianza;
3- nessun studente ne professore può svelare il tipo di mostro che si è.
Quindi dopo questo ero pronto a gustarmelo, perché come idee non sono male, l'unica pecca è il fatto che dalla metà della prima puntata fino all'ultima queste regole non solo non vengono mai seguite, ma addirittura ignorate da tutti, quindi mi sono cadute le braccia, alla fine troviamo un'anime totalmente diverso da quello che ci si aspetta all'inizio, ossia è solo un combattimento dietro l'altro, in ogni puntata c'è sempre uno studente che se la prende con il protagonista senza un vero valido motivo. Inoltre Tsukune è l'unico umano e quindi nei combattimenti non può trasformarsi, ma deve tenere la sua identità allo scuro se no finirebbe nei guai, solo la sua più cara amica conosce il suo segreto, quindi ti viene spontaneo pensare: ma gli altri sono tutti idioti per non accorgersi che lui non si trasforma mai e che non ha nessun potere? Mah.
Opinioni Tecniche: Che dire, il design dei personaggi è molto molto normale, anzi, direi anche bruttino. La caratterizzazione dei vari personaggi è pessima, tutte si innamorano del protagonista così, senza nessuna ragione, anzi, alcune sono innamorate pazze di altri ma nella puntata dopo le vedi sbavare dietro al protagonista, che non veniva minimamente preso in considerazione nella puntata precedente. Le animazioni sono quasi inguardabili, ci sono cose che sono al limite del ridicolo, penso di non aver mai visto animazioni così orribili. La colonna sonora è anch'essa molto scadente a mio avviso, con canzoncine odiose, solo una è simpatica, è una canzoncina che dice solo "love love loveee"... Ecco, se questa è la migliore figuratevi il resto.
Questo anime insomma è tutto una buffonata, non c'è nessuna trama, nessuna caratterizzazione, nessuna cura sia nella regia che nella narrazione. Vi chiederete come ho fatto a guardare tutte e 13 le puntate, guardate, me lo sto chiedendo anche io. Consigliato? Evitatelo!
Perché gli do 2? Un punto va alla doppiatrice Rie Kugimiya e l'altro all'idea iniziale dell'anime poi subito abbandonata.
Opinioni: La trama di base è abbastanza carina, ossia un umano che accidentalmente va in una scuola di mostri, il bello è anche che in questa scuola esistono 3 regole principali:
1- nessun umano può andare in questa università, se un umano dovesse entrarci verrebbe ucciso;
2- tutti i mostri devono assumere sembianze umane e mai assumere la propria vera sembianza;
3- nessun studente ne professore può svelare il tipo di mostro che si è.
Quindi dopo questo ero pronto a gustarmelo, perché come idee non sono male, l'unica pecca è il fatto che dalla metà della prima puntata fino all'ultima queste regole non solo non vengono mai seguite, ma addirittura ignorate da tutti, quindi mi sono cadute le braccia, alla fine troviamo un'anime totalmente diverso da quello che ci si aspetta all'inizio, ossia è solo un combattimento dietro l'altro, in ogni puntata c'è sempre uno studente che se la prende con il protagonista senza un vero valido motivo. Inoltre Tsukune è l'unico umano e quindi nei combattimenti non può trasformarsi, ma deve tenere la sua identità allo scuro se no finirebbe nei guai, solo la sua più cara amica conosce il suo segreto, quindi ti viene spontaneo pensare: ma gli altri sono tutti idioti per non accorgersi che lui non si trasforma mai e che non ha nessun potere? Mah.
Opinioni Tecniche: Che dire, il design dei personaggi è molto molto normale, anzi, direi anche bruttino. La caratterizzazione dei vari personaggi è pessima, tutte si innamorano del protagonista così, senza nessuna ragione, anzi, alcune sono innamorate pazze di altri ma nella puntata dopo le vedi sbavare dietro al protagonista, che non veniva minimamente preso in considerazione nella puntata precedente. Le animazioni sono quasi inguardabili, ci sono cose che sono al limite del ridicolo, penso di non aver mai visto animazioni così orribili. La colonna sonora è anch'essa molto scadente a mio avviso, con canzoncine odiose, solo una è simpatica, è una canzoncina che dice solo "love love loveee"... Ecco, se questa è la migliore figuratevi il resto.
Questo anime insomma è tutto una buffonata, non c'è nessuna trama, nessuna caratterizzazione, nessuna cura sia nella regia che nella narrazione. Vi chiederete come ho fatto a guardare tutte e 13 le puntate, guardate, me lo sto chiedendo anche io. Consigliato? Evitatelo!
Perché gli do 2? Un punto va alla doppiatrice Rie Kugimiya e l'altro all'idea iniziale dell'anime poi subito abbandonata.
Parlare di questa serie non è difficile dato che si inserisce totalmente nel genere demenziale; lo spettatore che si avvicina ad un prodotto del genere, quindi, sa già quello che vuole: un intermezzo senza grosse pretese e un bel po’ di risate, oltre che un caleidoscopio di forme femminili in bella mostra visto che stiamo parlando di un titolo dichiaratamente ecchi. Rosario + Vampire non tradisce per nulla queste aspettative nonostante una linearità narrativa basata sullo stesso canovaccio ripresentato praticamente in ogni puntata, e questo grazie a personaggi e situazioni volutamente esagerate e per questo molto spassose.
Rosario mi ha ricordato la stessa struttura narrativa che veniva usata nelle serie “Time Bokan“ (quelle di Yattaman per intenderci), ovviamente con le dovute differenze e il rispetto che va portato a chi ha fatto la storia non solo di questo genere, ma dell’animazione nipponica in generale; come in Yattaman e Co., infatti, c’è una premessa, un qualcosa che porta il protagonista a contrapporsi al cattivo di turno, una battaglia che finisce sempre con la vittoria dei buoni e una conclusione che vede di nuovo amici e nemici insieme, con la differenza che quasi sempre il cattivo si “redime” e si unisce ai buoni.
Detto così sembra di parlare di una serie scontata e banale, ma l’ambientazione piuttosto grottesca (una scuola di mostri), i personaggi stereotipati all’eccesso (le ragazze sembrano prese pari pari da una gara cosplay), il continuo non prendersi sul serio della trama stessa neanche nelle situazioni più drammatiche, rendono le 13 puntate scanzonate e leggere, quindi piacevoli da vedere.
Certo, se il genere ecchi ricco di mutandine vi annoia o al contrario cercate scene di sesso esplicito, passate oltre perché questo non è l'anime che fa per voi.
La grafica è accattivante, non a livelli altissimi negli sfondi come nel chara design dei personaggi ma comunque neanche male; trovo azzeccata la scelta dei colori, sempre molto vivi, e il contrasto scenografico prima e dopo la trasformazione di Moka in super-vampiro.
La serie è stata molto criticata perché poco fedele al manga e troppo benevola nei confronti del fan service. A me personalmente l'unica cosa che mi ha dato fastidio è l'utilizzo del personaggio della maghetta, che essendo una bambina avrei tenuto fuori dal circo ecchi per ovvi motivi che penso valgano in Italia come in Giappone.
Un'ultima citazione per le canzoni, che non sono male e che vivono anch'esse la dualità di moka, infatti ad un'opening allegra che presenta tutti i personaggi della serie fa da contraltare una ending cupa, che ha come unica protagonista la protagonista trasformata.
Un 6 non è un'esagerazione per questo titolo, che può essere visto anche come piacevole intermezzo a serie più drammatiche e complesse.
Rosario mi ha ricordato la stessa struttura narrativa che veniva usata nelle serie “Time Bokan“ (quelle di Yattaman per intenderci), ovviamente con le dovute differenze e il rispetto che va portato a chi ha fatto la storia non solo di questo genere, ma dell’animazione nipponica in generale; come in Yattaman e Co., infatti, c’è una premessa, un qualcosa che porta il protagonista a contrapporsi al cattivo di turno, una battaglia che finisce sempre con la vittoria dei buoni e una conclusione che vede di nuovo amici e nemici insieme, con la differenza che quasi sempre il cattivo si “redime” e si unisce ai buoni.
Detto così sembra di parlare di una serie scontata e banale, ma l’ambientazione piuttosto grottesca (una scuola di mostri), i personaggi stereotipati all’eccesso (le ragazze sembrano prese pari pari da una gara cosplay), il continuo non prendersi sul serio della trama stessa neanche nelle situazioni più drammatiche, rendono le 13 puntate scanzonate e leggere, quindi piacevoli da vedere.
Certo, se il genere ecchi ricco di mutandine vi annoia o al contrario cercate scene di sesso esplicito, passate oltre perché questo non è l'anime che fa per voi.
La grafica è accattivante, non a livelli altissimi negli sfondi come nel chara design dei personaggi ma comunque neanche male; trovo azzeccata la scelta dei colori, sempre molto vivi, e il contrasto scenografico prima e dopo la trasformazione di Moka in super-vampiro.
La serie è stata molto criticata perché poco fedele al manga e troppo benevola nei confronti del fan service. A me personalmente l'unica cosa che mi ha dato fastidio è l'utilizzo del personaggio della maghetta, che essendo una bambina avrei tenuto fuori dal circo ecchi per ovvi motivi che penso valgano in Italia come in Giappone.
Un'ultima citazione per le canzoni, che non sono male e che vivono anch'esse la dualità di moka, infatti ad un'opening allegra che presenta tutti i personaggi della serie fa da contraltare una ending cupa, che ha come unica protagonista la protagonista trasformata.
Un 6 non è un'esagerazione per questo titolo, che può essere visto anche come piacevole intermezzo a serie più drammatiche e complesse.
Cosa c'è di peggio per uno studente delle superiori qualunque? Venire bocciato e dover ripetere l'anno probabilmente... A quanto pare però in Giappone è possibile riuscire ad essere ammessi a delle scuole private e magari prevenire la bocciatura sacrificando le vacanze. Tutto risolto allora? Non proprio, specialmente se la scuola in questione è un accademia speciale destinata a mostri, mezzi demoni, streghe e altre creature della notte che vedono gli umani come una pietanza da aggiungere al menu del giorno.
Ma magari, fortuna nella disgrazia, lo studente ripetente si scontra con una bella ragazza che quasi si invaghisce di lui e che appartiene alla razza di mostri più potente, temuta e rispettata, ovvero i vampiri.
Questo è in sostanza l'incipit di <i>Rosario + Vampire</i>, anime harem/ecchi tratto dal manga di Akihisa Ikeda. Al centro della storia ci saranno Aono Tsukune nel ruolo dell'anonimo studente ripetente, e Moka Akashiha nella parte della bella vampira che, come si vuole dal personaggio di anime harem, appare sempre gentile e anche un po' goffa. Moka ha però una peculiarità: i suoi poteri di vampiro sono sigillati grazie a un rosario che porta sempre “con sé”, solo se il rosario viene tolto i poteri sono contenuti. Manco a dirlo solo Tsukune si rivela essere l'unico soggetto in grado di sfilare il rosario a Moka...
Cosa che le permetterà di trasformarsi nella sua “versione” demoniaca, potente in modo esagerato, e di abbattere l'avversario di turno con pochi calcioni ben assestati.
Come in ogni anime harem che si rispetti, proseguendo con gli episodi arriveranno altre presenze femminili quali la procace succubus Kurumu, la streghetta Yukari e l'insidiosa donna delle nevi (Yukonna) Mizore, che ronzeranno attorno alla coppia Moka-Tsukune per catturare le attenzioni di quest'ultimo.
La serie si snoda così tra momenti ecchi, parecchio fanservice e un atmosfera velatamente horror (le ambientazioni esterne all'accademia ricordano un po quelle de <i>“Il mistero di Sleepy Hollow”</i>) che per lo meno varia un po' l'insieme rispetto ai canovacci del genere. C'è anche un breve messaggio di tolleranza e buona convivenza fra razze e gruppi diversi (nel caso mostri e umani).
Tecnicamente <i>Rosario + Vampire</i> non si presenta malissimo: la grafica è buona sia sui personaggi che sulle ambientazioni (che come detto danno un tocco di originalità alla serie).
E poi c'è Nana Mizuki, che oltre a doppiare benissimo Moka (sia nella versione normale che in quella “oscura”), ci dà un ottima prova come cantante interpretando sia l'opening <i>“Cosmic Love”</i> che l'ending <i>“Dancing in the velvet moon”</i> (... e non <i>in the vampire Bund</i> ^^ ).
Una serie carina e abbastanza divertente che non mancherà di stuzzicare gli appassionati, specialmente quelli del genere ecchi.
Ma magari, fortuna nella disgrazia, lo studente ripetente si scontra con una bella ragazza che quasi si invaghisce di lui e che appartiene alla razza di mostri più potente, temuta e rispettata, ovvero i vampiri.
Questo è in sostanza l'incipit di <i>Rosario + Vampire</i>, anime harem/ecchi tratto dal manga di Akihisa Ikeda. Al centro della storia ci saranno Aono Tsukune nel ruolo dell'anonimo studente ripetente, e Moka Akashiha nella parte della bella vampira che, come si vuole dal personaggio di anime harem, appare sempre gentile e anche un po' goffa. Moka ha però una peculiarità: i suoi poteri di vampiro sono sigillati grazie a un rosario che porta sempre “con sé”, solo se il rosario viene tolto i poteri sono contenuti. Manco a dirlo solo Tsukune si rivela essere l'unico soggetto in grado di sfilare il rosario a Moka...
Cosa che le permetterà di trasformarsi nella sua “versione” demoniaca, potente in modo esagerato, e di abbattere l'avversario di turno con pochi calcioni ben assestati.
Come in ogni anime harem che si rispetti, proseguendo con gli episodi arriveranno altre presenze femminili quali la procace succubus Kurumu, la streghetta Yukari e l'insidiosa donna delle nevi (Yukonna) Mizore, che ronzeranno attorno alla coppia Moka-Tsukune per catturare le attenzioni di quest'ultimo.
La serie si snoda così tra momenti ecchi, parecchio fanservice e un atmosfera velatamente horror (le ambientazioni esterne all'accademia ricordano un po quelle de <i>“Il mistero di Sleepy Hollow”</i>) che per lo meno varia un po' l'insieme rispetto ai canovacci del genere. C'è anche un breve messaggio di tolleranza e buona convivenza fra razze e gruppi diversi (nel caso mostri e umani).
Tecnicamente <i>Rosario + Vampire</i> non si presenta malissimo: la grafica è buona sia sui personaggi che sulle ambientazioni (che come detto danno un tocco di originalità alla serie).
E poi c'è Nana Mizuki, che oltre a doppiare benissimo Moka (sia nella versione normale che in quella “oscura”), ci dà un ottima prova come cantante interpretando sia l'opening <i>“Cosmic Love”</i> che l'ending <i>“Dancing in the velvet moon”</i> (... e non <i>in the vampire Bund</i> ^^ ).
Una serie carina e abbastanza divertente che non mancherà di stuzzicare gli appassionati, specialmente quelli del genere ecchi.
La storia è del genere "ecchi", quindi potrà non piacere a chi non ama questo tipo di storie. Tuttavia è di qualità superiore alla media per l'idea originale: una scuola di mostri in cui ci capita un umano qualsiasi.
Devo dire che mi sono divertito puntata per puntata a vedere quale tipo di mostro fosse il rivale di turno.
Inoltre i personaggi risultano tutti ampiamente simpatici. Come difetto metterei il non equilibrio tra la Moka risvegliata e i rivali di turno (tutti troppo deboli al confronto tranne quello di fine serie), le troppe mutandine e la mancanza di un vero e proprio antagonista maschile.
Comunque se si vuole fare qualche risata è un anime da consigliare.
Devo dire che mi sono divertito puntata per puntata a vedere quale tipo di mostro fosse il rivale di turno.
Inoltre i personaggi risultano tutti ampiamente simpatici. Come difetto metterei il non equilibrio tra la Moka risvegliata e i rivali di turno (tutti troppo deboli al confronto tranne quello di fine serie), le troppe mutandine e la mancanza di un vero e proprio antagonista maschile.
Comunque se si vuole fare qualche risata è un anime da consigliare.
Ho cominciato a vedere questo anime pensando che fosse la solita commedia demenziale e superficiale. Le mie aspettative non sono state deluse e infatti si trattava proprio di una commedia demenziale e superficiale però non era la solita. Ma partiamo con ordine.
La trama è molto semplice e lineare, scorrevole e senza colpi di scena; la storia tratta infatti di un ragazzo di nome Tsukune che, rifiutato da tutte le scuole "umane", per caso trova una lettera d'ammissione per un istituto sconosciuto e così per non fare per l'ennesima volta la figura del fallito con la sua famiglia, si finge il vero destinatario e vi si iscrive. Sfortunatamente per lui però, ciò che lo attende non è una regolare scuola ma una frequentata esclusivamente da mostri dalle caratteristiche più strane. Nell'arco della sua permanenza incontra per prima Moka, una ragazza dolcissima, timida e riservata ma che tolto il rosario che porta al collo si trasforma in un vampiro rude, egocentrico e disinibito.
Ovviamente la trama è incentrata sulla relazione tra i due alter ego della ragazza e il nostro protagonista che, puntualmente, in ogni puntata, trovandosi in difficoltà, casualmente stacca sempre il rosario risvegliando di conseguenza il vampiro, il quale risolve il conflitto in un batter d'occhio. Nell'arco della storia diverse ragazze, da prima nemiche, si innamorano di Tsukune e ne diventano compagne al pari di Moka. L'unica differenza è che nessuno fino alla fine scopre la vera identità di umano del ragazzo, mentre l'unica a conoscerla è proprio il vampiro che cerca in ogni maniera di tenerla celata, in quanto gli umani sono mal visti dai mostri.
A livello grafico l'opera è buona, i disegni non sono ricercati ma comunque ben fatti, i colori sono molti vivi e accessi e i contrasti che si creano richiamano visivamente molto l'attenzione. Discrete sono pure le musiche benché non entusiasmanti. Le ambientazioni e la scenografia generale vertono sul classico stereotipo del mondo mostruoso, un Halloween quotidiano.
Tutto sommato l'opera è divertente e scorrevole, forse un po' troppo lineare in quanto ogni puntata segue lo stesso ritmo e filone della precedente: prefazione, apparizione di un mostro, combattimento e finale alla "e vissero tutti felici e contenti". Tendenzialmente questo anime non si può definire innovativo, però risulta simpatica la scelta di ambientare il tutto nel mondo dei mostri, con un umano fuori luogo e non il contrario come di norma accade. Il nostro protagonista non è il fenomeno di turno ma anzi, è il meno dotato tra tutti i personaggi e anziché risultare lui il salvatore della fanciulla indifesa, svolge la parte del salvato. Per un anime che non aspira ad essere un capolavoro, la sua particolarità lo rende un ottimo passatempo.
La trama è molto semplice e lineare, scorrevole e senza colpi di scena; la storia tratta infatti di un ragazzo di nome Tsukune che, rifiutato da tutte le scuole "umane", per caso trova una lettera d'ammissione per un istituto sconosciuto e così per non fare per l'ennesima volta la figura del fallito con la sua famiglia, si finge il vero destinatario e vi si iscrive. Sfortunatamente per lui però, ciò che lo attende non è una regolare scuola ma una frequentata esclusivamente da mostri dalle caratteristiche più strane. Nell'arco della sua permanenza incontra per prima Moka, una ragazza dolcissima, timida e riservata ma che tolto il rosario che porta al collo si trasforma in un vampiro rude, egocentrico e disinibito.
Ovviamente la trama è incentrata sulla relazione tra i due alter ego della ragazza e il nostro protagonista che, puntualmente, in ogni puntata, trovandosi in difficoltà, casualmente stacca sempre il rosario risvegliando di conseguenza il vampiro, il quale risolve il conflitto in un batter d'occhio. Nell'arco della storia diverse ragazze, da prima nemiche, si innamorano di Tsukune e ne diventano compagne al pari di Moka. L'unica differenza è che nessuno fino alla fine scopre la vera identità di umano del ragazzo, mentre l'unica a conoscerla è proprio il vampiro che cerca in ogni maniera di tenerla celata, in quanto gli umani sono mal visti dai mostri.
A livello grafico l'opera è buona, i disegni non sono ricercati ma comunque ben fatti, i colori sono molti vivi e accessi e i contrasti che si creano richiamano visivamente molto l'attenzione. Discrete sono pure le musiche benché non entusiasmanti. Le ambientazioni e la scenografia generale vertono sul classico stereotipo del mondo mostruoso, un Halloween quotidiano.
Tutto sommato l'opera è divertente e scorrevole, forse un po' troppo lineare in quanto ogni puntata segue lo stesso ritmo e filone della precedente: prefazione, apparizione di un mostro, combattimento e finale alla "e vissero tutti felici e contenti". Tendenzialmente questo anime non si può definire innovativo, però risulta simpatica la scelta di ambientare il tutto nel mondo dei mostri, con un umano fuori luogo e non il contrario come di norma accade. Il nostro protagonista non è il fenomeno di turno ma anzi, è il meno dotato tra tutti i personaggi e anziché risultare lui il salvatore della fanciulla indifesa, svolge la parte del salvato. Per un anime che non aspira ad essere un capolavoro, la sua particolarità lo rende un ottimo passatempo.
Un ormai classico anime in cui il "povero" protagonista (Aono) si ritrova circondato da bellezze che amano solo lui. Rosario + Vampire è un anime divertente, che va seguito a cuor leggero con quel po' di ecchi che a mio parere non guasta. Di questo genere ormai è intasato il web, ma secondo me è una spanna più in alto degli altri, sia per l'animazione che per i contenuti. La conclusione è che un 7 mi pare appropriato, ma da amante del genere gli avrei dato comodamente 8 o 9.
Questa serie è un classico Harem in cui un ragazzo umano,si ritrova in una scuola di mostri e qui sarà circondato da bellissime ragazze demoniache. Mi sono sicuramente piaciuti i disegni la trama infondo anche se rispecchia il classico harem con molte scene di mutandine è originale. Quello che trovo ridicolo è il fatto che in ogni puntata ci sia un combattimento ma, la cosa assurda è che dopo sono di nuovo tutti amici comunque l'anime alla fine mi è piaciuto.
Questa e la prima volta che faccio una recensione, la prima volta che o visto Rosario+Vampire mi sono piaciuti molto i colori è le musiche sono molto belle, e lo stile di disegno e molto ben realizzato tranne alcune inquadrature sul viso. Di questo anime sono belle le varie scene ecchi che si presentano a Tsukune facendo così l'anime leggero e scorrevole.
La trama in breve parla di un ragazzo umano di nome Tsukune rimasto bocciato, ma "fortunatamente" per lui, suo padre trova i documenti di iscrizione caduti a uno strano prete. Cosi Tsukune andrà in questo istituto, dove fara amicizia con Moka, che casualmente, la preso in pieno con la sua bicicletta, e dopo l'incidente, Moka si presenterà come una vampira e Tsukune inizialmente la prenderà come uno scherzo.
Scoprirà che l'istituto è una scuola frequentata da soli mostri con sembiane umane per non fare scoprire agli altri "studenti" la loro razza.
Qualsiasi umano che si trovi nell'area magica di questa scuola verrà ucciso, e quindi Tsukune cercherà subito di andare via, ma scoprira che il pulman passa solo una volta al mese. Da qui in poi iniziera la "sopravvivenza" di Tsukune e vari sentimenti cresceranno verso di lui da Moka e altri studenti che conoscerà.
La trama in breve parla di un ragazzo umano di nome Tsukune rimasto bocciato, ma "fortunatamente" per lui, suo padre trova i documenti di iscrizione caduti a uno strano prete. Cosi Tsukune andrà in questo istituto, dove fara amicizia con Moka, che casualmente, la preso in pieno con la sua bicicletta, e dopo l'incidente, Moka si presenterà come una vampira e Tsukune inizialmente la prenderà come uno scherzo.
Scoprirà che l'istituto è una scuola frequentata da soli mostri con sembiane umane per non fare scoprire agli altri "studenti" la loro razza.
Qualsiasi umano che si trovi nell'area magica di questa scuola verrà ucciso, e quindi Tsukune cercherà subito di andare via, ma scoprira che il pulman passa solo una volta al mese. Da qui in poi iniziera la "sopravvivenza" di Tsukune e vari sentimenti cresceranno verso di lui da Moka e altri studenti che conoscerà.
Ho deciso di provare a vedere come era riuscita la trasposizione in anime di un manga che personalmente adoro, ma devo dire di essere rimasto assai deluso dal risultato che ho trovato qui. Le situazioni divertenti non mancano di certo, come le numerose, anzi, a mio avviso eccessive, scene "ecchi" da puro fan service; nel fumetto si sono sempre state presenti, ma mai così smaccatamente osteggiate, a mio avviso. Una cosa che ho trovato insopportabile è tutto il teatrino che ruota attorno alla trasformazione di Moka, cosa che sminuisce molto il tutto (una cosa alla Sailor Moon, per intenderci) oltre a certi elementi di eccessiva ripetitività, come il fatto che Tsukune e Moka dopo essersi guardati e chiamati per nome minimo 3 volte, finiscono con l'una che morde il collo dell'altro (e questo sempre!) scena che può andare bene un po' di volte ma che poi stanca.
Il mio giudizio negativo è dovuto in parte al confronto con il manga, qui infatti ho trovato una storia più leggera, più soft che non mi è affatto piaciuta (come molti altri anime devo dire questo: c'è troppo poco sangue!).
Se vi piacciono il fan service, i mostri e un po' di psicologia adolescenziale, potrebbe anche piacervi. A chi invece cerca un prodotto migliore dico questo: non giudicate dall'anime, ma passate al manga, è molto meglio.
Il mio giudizio negativo è dovuto in parte al confronto con il manga, qui infatti ho trovato una storia più leggera, più soft che non mi è affatto piaciuta (come molti altri anime devo dire questo: c'è troppo poco sangue!).
Se vi piacciono il fan service, i mostri e un po' di psicologia adolescenziale, potrebbe anche piacervi. A chi invece cerca un prodotto migliore dico questo: non giudicate dall'anime, ma passate al manga, è molto meglio.
Serie molto leggero da seguire. La cosa che mi è piaciuta di più sono stati i disegni, molto belli e sexy..
L'idea di essere uno studente in una scuola di mostri non è nuova, ma devo dire che c'è un non so che, che (scusate la ripetizione) lo differenza dalla massa.
Quindi va visto... aspetto con ansia la seconda serie.
L'idea di essere uno studente in una scuola di mostri non è nuova, ma devo dire che c'è un non so che, che (scusate la ripetizione) lo differenza dalla massa.
Quindi va visto... aspetto con ansia la seconda serie.
Rosario+Vampire è una serie che riesce a miscelare vari generi, tra cui commedia, soprannaturale, avventura. La storia narra di un ragazzo, Tsukune, che per sbaglio si ritrova a frequentare un liceo per mostri, e grazie alla sua natura umana riesce ad attirare l'attenzione delle sue compagne, in primis la ragazza-vampiro Moka. Alle classiche situazioni di tipo commedia-scolastico si alternano così fasi di combattimento (in realtà brevi) tra Moka (che nella versione evoluta è un mix tra Maya Natsume di Tenjho Tenge e Alita Forland di Murder Princess) ed altri studenti malintenzionati. Ed è proprio la ripetitività di questo leitmotiv uno dei punti deboli dell'anime: la storia infatti scorre simile a sè stessa fino alle ultime puntate, in cui fortunatamente spuntano dei colpi di scena (niente di eccezionale comunque) che risollevano un pò la situazione. Altra pecca è invece il fanservice, presente in dosi massicce e veramente fuori luogo in alcune situazioni. Se si escludono questi piccoli difetti l'anime risulta comunque molto gradevole, complice un discreto approfondimento dei personaggi ed una grafica molto curata. In definitiva una serie consigliata agli amanti del genere vampiro-scolastico, ma anche a chi vuole trascorrere qualche ora in allegria senza troppe complicazioni.
Molto brevemente dico, e penso che in tanti la pensino come me, che poteva essere realizzato decisamente meglio, sia dal punto di vista della trama sia da quello dei combattimenti. Aveva gli spunti per poter diventare un action-ecchi ma rimane alla fine solo una commedia-ecchi. Gli amanti del fan service saranno molto soddisfatti ma si sente che manca qualcosa. L'unica puntata degna di nota è quella finale, in cui finalmente il combattimento dura più di 30 secondi.
La trama ruota attorno ad uno studente che per caso si ritrova a frequentare una scuola per mostri e che fa amicizia in particolare con una vampira.
Complessivamente è un anime che mette un po' allegria ma niente di più. Bisogna dire però (e questo non fa altro che rimarcare le possibilità non sfruttate di Rosario + Vampire) che quando la vampira si trasforma e assume quell'aria si sexy (decisamente sexy) ma soprattutto non più ingenua ma aggressiva, forte che quasi incute timore, ti fa sempre venire un mezzo brivido nella schiena. Poi l'effetto sparisce perchè ti aspetti chissà che scontro e in realtà si conclude con una grossa delusione. Ora c'è la seconda serie ma non sembra cambiare più di tanto...
Voto 7 per l'allegria.
Voto 4 per i combattimenti (7 per l'ultimo).
Consigliato agli amanti del fan service spietato.
La trama ruota attorno ad uno studente che per caso si ritrova a frequentare una scuola per mostri e che fa amicizia in particolare con una vampira.
Complessivamente è un anime che mette un po' allegria ma niente di più. Bisogna dire però (e questo non fa altro che rimarcare le possibilità non sfruttate di Rosario + Vampire) che quando la vampira si trasforma e assume quell'aria si sexy (decisamente sexy) ma soprattutto non più ingenua ma aggressiva, forte che quasi incute timore, ti fa sempre venire un mezzo brivido nella schiena. Poi l'effetto sparisce perchè ti aspetti chissà che scontro e in realtà si conclude con una grossa delusione. Ora c'è la seconda serie ma non sembra cambiare più di tanto...
Voto 7 per l'allegria.
Voto 4 per i combattimenti (7 per l'ultimo).
Consigliato agli amanti del fan service spietato.
Tra le serie del 2008, forse Rosario + Vampire, non sarà tra le più brutte, ma neanche tra le migliori.
La storia parte subito con un incoerenza. Spiegatemi come fa uno che è bocciato a andare al primo anno di liceo? Fatto sta che il nostro "eroe", Aono Tsukune, riesce a andare in un liceo dove però ogni studente è un mostro. Qui conosce una ragazza vampiro, Akashiya Moka, che ne fa di lui il suo spuntino quotidiano. Ma essendo la vampiretta troppo kawaii, decide di restare, nonostante sia subito vittima di angherie da parte di qualche mostro.
Inoltre attorno al protagonista, come di consuetudine negli anime di questo genere, gli si appiccicheranno adosso altre ragazze/mostro. Si va da una popputa succube, alla lolita streghetta, alla timida ragazza delle nevi. Infine arriverà una Gothic Girl strega, che darà un pò di spessore narrativo, ma mai più di tanto, che ritornerà in scena solo, nell'ultimo episodio, senza un motivo apparente.
Le scene Ecchi, fanno vedere qualche mutanda, grazie alle mingonne delle protagoniste, in maniera tale che lo spettatore, non si concentri sulla storia. Le gag non sono niente di che, così come i combattimenti. Già perchè Moka, ogni volta che Tsukune è in pericolo interviene liberando il suo potere vampirico, e inizia a prendere a calci i suoi rivali, che volano via.
La realizzazione tecnica è buona nelle animazioni, ma la regia non è niente di che, anzi a volte è irritante. Le musiche non sono poi tanto degne di nota. Le sigle, sono un classico J-pop, che possono essere dimenticate facilmente.
Pollice verso.
La storia parte subito con un incoerenza. Spiegatemi come fa uno che è bocciato a andare al primo anno di liceo? Fatto sta che il nostro "eroe", Aono Tsukune, riesce a andare in un liceo dove però ogni studente è un mostro. Qui conosce una ragazza vampiro, Akashiya Moka, che ne fa di lui il suo spuntino quotidiano. Ma essendo la vampiretta troppo kawaii, decide di restare, nonostante sia subito vittima di angherie da parte di qualche mostro.
Inoltre attorno al protagonista, come di consuetudine negli anime di questo genere, gli si appiccicheranno adosso altre ragazze/mostro. Si va da una popputa succube, alla lolita streghetta, alla timida ragazza delle nevi. Infine arriverà una Gothic Girl strega, che darà un pò di spessore narrativo, ma mai più di tanto, che ritornerà in scena solo, nell'ultimo episodio, senza un motivo apparente.
Le scene Ecchi, fanno vedere qualche mutanda, grazie alle mingonne delle protagoniste, in maniera tale che lo spettatore, non si concentri sulla storia. Le gag non sono niente di che, così come i combattimenti. Già perchè Moka, ogni volta che Tsukune è in pericolo interviene liberando il suo potere vampirico, e inizia a prendere a calci i suoi rivali, che volano via.
La realizzazione tecnica è buona nelle animazioni, ma la regia non è niente di che, anzi a volte è irritante. Le musiche non sono poi tanto degne di nota. Le sigle, sono un classico J-pop, che possono essere dimenticate facilmente.
Pollice verso.
io non sono una fan del genere ecchi ma in compenso mi piacciono le storie di vampiri (stile karin)
sotto questo punto di vista posso ritenermi soddisfatta: moka-dark è davvero l'idea che mi ero fatta del vampiro!
parlando della ripetitività degli episodi credo sia dovuta al fatto che molto probabilmente (e ne sono + che sicura) l'anime è tratto da un videogioco o si aveva l'intenzione di fare un videogioco.
stupenda la ending, carinissime le situazioni comiche che si vengono a creare.
non è un capolavoro, ma mi è piaciuto...
gusti bus
do otto per moka e per la succube ^_^
sotto questo punto di vista posso ritenermi soddisfatta: moka-dark è davvero l'idea che mi ero fatta del vampiro!
parlando della ripetitività degli episodi credo sia dovuta al fatto che molto probabilmente (e ne sono + che sicura) l'anime è tratto da un videogioco o si aveva l'intenzione di fare un videogioco.
stupenda la ending, carinissime le situazioni comiche che si vengono a creare.
non è un capolavoro, ma mi è piaciuto...
gusti bus
do otto per moka e per la succube ^_^
Il protagonista dell’anime è Aono Tsukune, un giovane umano senza doti particolari: non a caso la causa scatenante di tutta la trama è il suo mancato accesso a qualsivoglia liceo superiore, per colpa del suo scadente rendimento scolastico. Grazie ai genitori riesce però a iscriversi a uno strano istituto di cui non conosce nulla. Preso il bus che lo avrebbe portato nel suo nuovo collegio, fa la conoscenza dello strano e un po’ inquietante autista. Dopo una lunga galleria, dalla cui entrata in poi non riesce più a contattare il mondo esterno, succedono due eventi fondamentali dal punto di vista della trama: l’incontro con la bellissima Moka Ayashina, che, dopo averlo investito con la bicicletta (NANACA CRASH RULES! XD) subito si innamora di Tsukune, e la scoperta che in realtà la scuola non è un normale istituto, in quanto gli studenti sono tutti mostri; gli umani non sono accettati, e sono anche decisamente odiati e disprezzati. Fortunatamente per Aono una delle regole della scuola proibisce agli studenti di mostrare la loro vera forma e di mantenere sempre il loro aspetto umano, cosa che permette a Tsukune di riuscire a mantenere il segreto sulla sua vera identità. Scopriamo inoltre che Moka Ayashina è in realtà un vampiro, una creatura di altissimo livello, uno dei più temuti in assoluti. I primi episodi sono dedicati alla presentazione dell’istituto e dei personaggi principali: una succubus(demone del sesso) e una maghetta, e altre più avanti nella serie(che non svelo per non fare troppi spoiler); tutti questi mostri di sesso femminile finiranno inizialmente per voler portare via Tsukune da Moka, ma dopo esser state sconfitte dalla sua versione vampira, finiranno per unirsi al gruppo, innamorandosi anche loro di Tsukune.
Dopo questo breve incipit sulla sinossi dell’anime, passiamo ad analizzarlo nelle singole parti.
L’anime presenta fin da subito una doppia faccia, ben visibile nelle 2 sigle(e nell’eye-catch, l’intermezzo a metà episodio): l’opening, allegra e spensierata sia nelle musiche che nelle animazioni, con disegni che privilegiano colori caldi e luminosi, mostra Tsukune in compagnia delle sue ragazze, mentre l’ending, più cupa e con toni scuri e freddi, si dedica interamente alla Moka vampiro e a Tsukune, con la prima spesso impegnata in combattimenti contro orde di studenti trasformati. Questa dualità è presente in tutti gli episodi, la prima parte dei quali mostra la vita quotidiana all’interno dell’istituto, in pieno stile harem-anime, e ci presenta il mostro della giornata. Solitamente quest’ultimo è interessato a Tsukune o per invidia nel suo gran successo con le ragazze(Moka e la succubus potrebbero arrivare alle finali assolute di un eventuale concorso ‘miss istituto’), oppure attirati dal suo odore. Prima infatti non ho detto che a causa della natura umana di Tsukune, questi emana un odore quasi irresistibile per i mostri, che porterà qualcuno di loro a desiderarlo fortemente.
Invece nella seconda parte degli episodi solitamente il mostro in questione tenta di rapire Tsukune, o di separarlo da Moka. La struttura è simile in molti episodi: il mostro attacca il gruppo dei protagonisti, dopo un po’ Tsukune e Moka si ritrovano a contatto, in modo che Tsukune riesca a rimuovere il rosario dal collo di Moka, che funge da sigillo del potere vampirico, permettendo l’inizio della trasformazione: il cielo diventa immediatamente di un cupo viola scuro con nuvole nere, un’orda di pipistrelli scende dal cielo e ‘entra in Moka’ in una trasformazione stile Sailor Moon. Al che la nuova Moka, che oltre a cambiare in aspetto cambia anche in personalità, rivelandosi a tutti gli effetti una “seconda Moka”, sconfigge il nemico.
Ed ecco il primo punto a sfavore: essendo un supervampiro leggendario, la sua forza e quella dell’avversario sono su due ordini di grandezza non paragonabili, per cui a Moka è sufficiente 1 calcio per mettere al tappeto il mostro. A peggiorare il tutto è la presenza di un pipistrellino che ogni volta ci dice quanti secondi è durato il combattimento. Se nelle intenzioni delle autori voleva essere una trovata comica, a mio avviso non è stata sfruttata molto bene; si lo ammetto, un po’ diverte, ma mi è sembrato eccessivamente trash, specie se unito ai piatti e grotteschi combattimenti.
Passiamo al secondo aspetto, forza e debolezza di tutti gli anime di questo genere: il fan-service.
Ebbene in questo anime ce n’è decisamente tanto. A partire da tutto il personale femminile della scuola, studentesse o professoresse che siano, la più brutta delle quali è almeno un’iper-figa, e principalmente in quelle che ronzano intorno a Tsukune, sia che siano amiche o nemiche. Inquadrature imbarazzanti o con presenza di intimo femminile si sprecano (qualcuno ha detto Najica?), spesso anche in modo esasperato o grottesco(come con la maghetta ancora bambina…quasi in stile loli-com, e che personalmente non ho capito…posso capire le altre, ma una bambina??). Da questo punto di vista poi diventa primario il ruolo della succubus, che cerca in ogni modo di sfruttare le enormi dimensioni del suo seno…successivamente ci saranno anche dei siparietti su questo tra lei e la maghetta, dato che non c’era gia a sufficienza di etchi.
Un episodio perfetto da questo punto di vista è l’episodio 5, ambientato in una piscina, e incentrato su un club di nuoto interamente femminile…e potete capire benissimo il perchè(XD).
Da questo punto di vista citazione particolare merita anche la trasformazione di Moka. Infatti la regia di questa metamorfosi ha deciso di mostrarci 3 particolari sostanziali: lo scolorimento dei capelli da rosa in un bianco violaceo, e fin qui niente da dire, e l’aumento di forme(seno e glutei) della Moka Vampiro, decisamente enfatizzati. Infatti anche quando per necessitò di tempo taglieranno in parte la trasformazione, quest’aumento verrà sempre mostrato e mai eliminato.
Per finire non si può non citare l’animazione delle preview dell’episodio successivo. Non vengono mostrati particolari o fotogrammi del successivo, bensì solo la decisamente corta gonna di Moka che si muove al vento, mostrandone generosamente l’interno, mentre sentiamo dei brevi dialoghi della puntata successiva.
Merita infine una nota a parte una particolare scena che viene ripetuta costantemente in ogni episodio: ovvero il kappuchu di Moka a Tsukune. Non vi svelo di cosa si tratti, meglio se lo scoprite da soli, a qualcuno potrebbe anche piacere, tuttavia personalmente l’ho trovato odioso, monotono e ripetitivo, tanto da desiderare di skipparlo in alcuni episodi.
Passiamo al giudizio finale: che voto dare?
All’inizio non mi dispiaceva come anime, lo seguivo volentieri, ed ero fiducioso nel proseguo degli episodi a causa di una scena dell’ending che mostrava esseri dall’aspetto forte e Moka vampira incatenata. Però c’è stato a mio avviso un calo centrale, o semplicemente mi aveva stufato la struttura ripetitiva della serie, specialmente gli episodi 7 e 8, che ho trovato estremamente noiosi, tanto da quasi smettere di vederli. A quel punto il mio giudizio era calato intorno al 5, tuttavia gli ultimi due episodi sono saliti un pochino, in alcune parti persino avvincenti.
Sono indeciso se dare 5 o 6, propenderei per un 5.5, tuttavia considerando che in fin dei conti sono arrivato a fine serie, e che si è un po’ risollevata nel finale, do 6, anche per fiducia nella seconda serie che, se gestita bene, potrebbe superare decisamente la prima.
Concludendo lo consiglio a coloro che ricercano serie leggere, divertenti e movimentati e a cui non da fastidio un’ingente dose di fan-service.
Sconsigliato a chi rifugge serie commerciali e poco complesse: se siete in cerca di un nuovo Lain, guardate altrove, Rosario+Vampire non fa per voi.
Dopo questo breve incipit sulla sinossi dell’anime, passiamo ad analizzarlo nelle singole parti.
L’anime presenta fin da subito una doppia faccia, ben visibile nelle 2 sigle(e nell’eye-catch, l’intermezzo a metà episodio): l’opening, allegra e spensierata sia nelle musiche che nelle animazioni, con disegni che privilegiano colori caldi e luminosi, mostra Tsukune in compagnia delle sue ragazze, mentre l’ending, più cupa e con toni scuri e freddi, si dedica interamente alla Moka vampiro e a Tsukune, con la prima spesso impegnata in combattimenti contro orde di studenti trasformati. Questa dualità è presente in tutti gli episodi, la prima parte dei quali mostra la vita quotidiana all’interno dell’istituto, in pieno stile harem-anime, e ci presenta il mostro della giornata. Solitamente quest’ultimo è interessato a Tsukune o per invidia nel suo gran successo con le ragazze(Moka e la succubus potrebbero arrivare alle finali assolute di un eventuale concorso ‘miss istituto’), oppure attirati dal suo odore. Prima infatti non ho detto che a causa della natura umana di Tsukune, questi emana un odore quasi irresistibile per i mostri, che porterà qualcuno di loro a desiderarlo fortemente.
Invece nella seconda parte degli episodi solitamente il mostro in questione tenta di rapire Tsukune, o di separarlo da Moka. La struttura è simile in molti episodi: il mostro attacca il gruppo dei protagonisti, dopo un po’ Tsukune e Moka si ritrovano a contatto, in modo che Tsukune riesca a rimuovere il rosario dal collo di Moka, che funge da sigillo del potere vampirico, permettendo l’inizio della trasformazione: il cielo diventa immediatamente di un cupo viola scuro con nuvole nere, un’orda di pipistrelli scende dal cielo e ‘entra in Moka’ in una trasformazione stile Sailor Moon. Al che la nuova Moka, che oltre a cambiare in aspetto cambia anche in personalità, rivelandosi a tutti gli effetti una “seconda Moka”, sconfigge il nemico.
Ed ecco il primo punto a sfavore: essendo un supervampiro leggendario, la sua forza e quella dell’avversario sono su due ordini di grandezza non paragonabili, per cui a Moka è sufficiente 1 calcio per mettere al tappeto il mostro. A peggiorare il tutto è la presenza di un pipistrellino che ogni volta ci dice quanti secondi è durato il combattimento. Se nelle intenzioni delle autori voleva essere una trovata comica, a mio avviso non è stata sfruttata molto bene; si lo ammetto, un po’ diverte, ma mi è sembrato eccessivamente trash, specie se unito ai piatti e grotteschi combattimenti.
Passiamo al secondo aspetto, forza e debolezza di tutti gli anime di questo genere: il fan-service.
Ebbene in questo anime ce n’è decisamente tanto. A partire da tutto il personale femminile della scuola, studentesse o professoresse che siano, la più brutta delle quali è almeno un’iper-figa, e principalmente in quelle che ronzano intorno a Tsukune, sia che siano amiche o nemiche. Inquadrature imbarazzanti o con presenza di intimo femminile si sprecano (qualcuno ha detto Najica?), spesso anche in modo esasperato o grottesco(come con la maghetta ancora bambina…quasi in stile loli-com, e che personalmente non ho capito…posso capire le altre, ma una bambina??). Da questo punto di vista poi diventa primario il ruolo della succubus, che cerca in ogni modo di sfruttare le enormi dimensioni del suo seno…successivamente ci saranno anche dei siparietti su questo tra lei e la maghetta, dato che non c’era gia a sufficienza di etchi.
Un episodio perfetto da questo punto di vista è l’episodio 5, ambientato in una piscina, e incentrato su un club di nuoto interamente femminile…e potete capire benissimo il perchè(XD).
Da questo punto di vista citazione particolare merita anche la trasformazione di Moka. Infatti la regia di questa metamorfosi ha deciso di mostrarci 3 particolari sostanziali: lo scolorimento dei capelli da rosa in un bianco violaceo, e fin qui niente da dire, e l’aumento di forme(seno e glutei) della Moka Vampiro, decisamente enfatizzati. Infatti anche quando per necessitò di tempo taglieranno in parte la trasformazione, quest’aumento verrà sempre mostrato e mai eliminato.
Per finire non si può non citare l’animazione delle preview dell’episodio successivo. Non vengono mostrati particolari o fotogrammi del successivo, bensì solo la decisamente corta gonna di Moka che si muove al vento, mostrandone generosamente l’interno, mentre sentiamo dei brevi dialoghi della puntata successiva.
Merita infine una nota a parte una particolare scena che viene ripetuta costantemente in ogni episodio: ovvero il kappuchu di Moka a Tsukune. Non vi svelo di cosa si tratti, meglio se lo scoprite da soli, a qualcuno potrebbe anche piacere, tuttavia personalmente l’ho trovato odioso, monotono e ripetitivo, tanto da desiderare di skipparlo in alcuni episodi.
Passiamo al giudizio finale: che voto dare?
All’inizio non mi dispiaceva come anime, lo seguivo volentieri, ed ero fiducioso nel proseguo degli episodi a causa di una scena dell’ending che mostrava esseri dall’aspetto forte e Moka vampira incatenata. Però c’è stato a mio avviso un calo centrale, o semplicemente mi aveva stufato la struttura ripetitiva della serie, specialmente gli episodi 7 e 8, che ho trovato estremamente noiosi, tanto da quasi smettere di vederli. A quel punto il mio giudizio era calato intorno al 5, tuttavia gli ultimi due episodi sono saliti un pochino, in alcune parti persino avvincenti.
Sono indeciso se dare 5 o 6, propenderei per un 5.5, tuttavia considerando che in fin dei conti sono arrivato a fine serie, e che si è un po’ risollevata nel finale, do 6, anche per fiducia nella seconda serie che, se gestita bene, potrebbe superare decisamente la prima.
Concludendo lo consiglio a coloro che ricercano serie leggere, divertenti e movimentati e a cui non da fastidio un’ingente dose di fan-service.
Sconsigliato a chi rifugge serie commerciali e poco complesse: se siete in cerca di un nuovo Lain, guardate altrove, Rosario+Vampire non fa per voi.
Per chi piace il genere con poco stile gotico è perfetto. I disegni sono perfetti per il tipo di storia che viene proposto (sopratutto quando Moka prende la forma più vampiresca che il scenario prende un'altra forma), le situazioni in cui uno crede che ci sia un bacio si trasformano in ridicole (che fa bene per non ammorbare lo spettatore di romanticismo). L'unica cosa che stona il fatto che Tsukune venga preso di mira perché, essendo umano, attira su di se le attenzioni di tutti gli altri mostri.
Anime che tratta la storia di un giovane umano che si trova ad andare per errore a una scuola di mostri.
La scuola e' protetta per magia al mondo umano e agli umani e allora come fa il protagonista ad entrare alla scuola.....
Ragazze mostro lo desiderano (il suo sangue) una se ne innamora (colpo di fulmine) primo incontro scontro e poi lo proteggie coi suoi porteri di vampira.
Arrivano poi altre ragazze, anche loro si innamorano di lui e l'harem e' completo, tutte lo difendono e cercano di comquistarlo.
Vale la pena seguire questa serie che e' divertente romantica e anche un po' ecchi.
La scuola e' protetta per magia al mondo umano e agli umani e allora come fa il protagonista ad entrare alla scuola.....
Ragazze mostro lo desiderano (il suo sangue) una se ne innamora (colpo di fulmine) primo incontro scontro e poi lo proteggie coi suoi porteri di vampira.
Arrivano poi altre ragazze, anche loro si innamorano di lui e l'harem e' completo, tutte lo difendono e cercano di comquistarlo.
Vale la pena seguire questa serie che e' divertente romantica e anche un po' ecchi.
Anime abbastanza carino, i disegni, i colori e le musiche molto belle, la storia simpatica, molte scene rese ridicole con l'uso di ecchi, con ragazze con minigonne di 10 cm e con seni giganti. La storia parla di Tsukune, un ragazzo mandato per sbaglio in una scuola di mostri dove fa amicizia con una vampira di nome Moka che, quando le viene strappato il Rosario che porta al corpo si trasforma (mediante scene che mi ricordano le trasformazioni di Sailor Moon). Narra delle peripezie di questo ragazzo, preso di mira da molte ragazze che se lo contendono. Anime carino e simpatico, consiglio almeno di dargli un'occhiata.
Ho guardato con molto poco interesse le puntate che stanno uscendo su internet, sottotitolate. Quando in un anime è presente una massiccia quantità di "ecchi", cioè di nudità femminili più o meno velate, tutta la storia finisce per essere una mera scusa per mostrare solo quello: e così via libera a minigonne lunghe 8 cm, reggiseni che cadono, harem che si contendono il protagonista. Se ci si aggiunge anche una storia ripetitiva, blanda e poco interessante, allora le ragioni per vederlo sono davvero ridotte all'osso.
Rosario to Vampire è la storia d un giovane ragazzo, Tsukune, solito ragazzo timido ed impacciato, che si ritrova in una scuola estiva. Ma questa scuola non è una semplice scuola estiva, ma è una scuola estiva per mostri. Per sbaglio incontra Moka, giovane ragazza vampiro. Sarà in futuro costretto ad "essere marcato stretto" sempre da più ragazze che incrocerà durante la sua permanenza nella scuola.
Belli i colori, belli i disegni. Pieno di scene ironiche e strampalate.
Belli i colori, belli i disegni. Pieno di scene ironiche e strampalate.
Viste le prime due puntate di cui una sub inglese, devo dire che è proprio carino belli i colori, le musiche, la storia è ambientata in una scuola per mostri dove il protagonista maschile finisce per sbaglio e fa amicizia con Moka-san, una bellissima ragazza vampiro dai capelli rosa che si trasforma in un vampiro argentato in caso di pericolo.Per ora mi piace molto ed è molto divertente, non vedo l'ora di vedere altre puntate.
Da questo primo episodio si può arguire come la trama del manga, per lo più reiterativa, verrà riproposta in forme più infantili: un primo duello risibile e pure trasformazioni in pieno stile Sailor Moon e colori e l'utilizzo di colori fin troppo "caldi" comprovano queste affermazioni. Buone le musiche come i scenari (le prime disturbano però la conversazione a causa del loro volume). Consiglio la lettura del manga come prima cosa, poi la visione dell'anime. Sarebbe un 5.75.