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esseci

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Noe: "Cosa sono le lacrime?"
Shinichiro: "Vediamo, quando sei triste..."
Noe: "Non quando... cosa sono le lacrime?"
Shinichiro: "Beh, per mantenere i tuoi occhi puliti e umidi le ghiandole lacrimali secernono..."
E Noe tronca questo dialogo dell'assurdo facendo capire al suo interlocutore che proprio non capiva...

Francamente, penso che "True Tears" non l'abbia capito neppure io e, di conseguenza, anticipo che non riesco a valutarlo come memorabile, per come è stato congegnato e sviluppato.
Inizio con lo sforzo di inquadrare il genere cui appartiene. È una rom-com scolastica? Sì, ma non solo... È anche e soprattutto una storia drammatica e molto triste sulla perdita di persone care, sulla famiglia e i familiari che sfiora neanche tanto velatamente un tema che per molti potrebbe risultare "indigesto", ossia l'amore incestuoso.
Escluderei a priori invece un'altra categoria in cui si sarebbe portati a inquadrare questa serie: il genere "harem". In apparenza, "True Tears" introduce il solito cliché delle ragazze che si innamorano a vario titolo del protagonista, ma in quest'opera (fortunatamente...) non si trovano i classici stilemi di questo genere, quali le continue situazioni (spesso molto stupide e condite di ecchi a volontà) create dalle spasimanti, che spesso danno fondo al peggio dell'animo umano pur di accaparrarsi l'oggetto del desiderio, scadendo sempre nel ridicolo e boccaccesco.

"True Tears" ha lo stesso titolo di una visual novel dell'epoca, ma, da quanto ho potuto leggere in rete, sembra non essere collegata alla storia narrata nella serie, e anche i personaggi sono diversi. Visto l'anno di messa in onda, e il successo di tali giochi, probabilmente prende proprio spunto dal concetto di "route" tipica di tali giochi, per creare una trama che tiene lo spettatore con il dubbio fino all'ultimo episodio.
Il limite di questa serie della PA Works sta nel "modo" con cui perviene all'epilogo della storia. Premetto che non la mia opinione "critica" non si fonda tanto sulla scelta operata dal protagonista in merito alle varie "candidate" (che poi sono tre, ma in "short list" poi due), ma su come si evolve la trama e i passaggi un po' astrusi e forzati utilizzati come "plot twist" per indirizzare la scelta del "fortunato" di turno.

"True Tears" a mio avviso parte da delle premesse "interessanti" (anche un po' "border line"), che nello sviluppo introducono anche degli elementi che incidono in modo sostanziale nelle interazioni tra i vari personaggi, influenzandone la visione nelle scelte che la quotidianità in un certo senso impone.

Purtroppo, non posso fare a meno di fare qualche accenno e anticipazione su quanto il lettore potrebbe vedere nella serie.

Il protagonista della serie è Shinichiro Nakagami, uno studente delle superiori con la passione per il disegno. È figlio unico, ma nella sua famiglia è presente una ragazza coetanea nonché compagna di classe, Yuasa Hiromi, che è rimasta orfana fin da piccola dei genitori (molto amici di famiglia) e che soprattutto il padre di Shinichiro (in apparenza, molto meno la madre) ha voluto accogliere in casa. Pertanto Yuasa e Shinichiro sono in senso lato fratellastri, e come ogni opera sentimentale che si rispetti, i due ragazzi nutrono dei sentimenti reciproci, ma non riescono o possono esprimerli non solo per la circostanza che sono fratellastri, ma per un segreto più "pruriginoso" che la madre di lui ha artatamente rivelato solo a Yuasa, per bloccare qualsiasi sviluppo romantico tra i due.
Questa "criticità", introdotta nella trama in modo anche riuscito (facendolo sembrare come se all'adozione ci tenesse solo il padre), si rivelerà una "bufala". Il problema è che a due terzi della serie la madre di Shinichiro cambierà completamente atteggiamento nei confronti di Yuasa senza una particolare spiegazione o un percorso di cambiamento: d'incanto diventa una madre amorevole, affettuosa, che non maltratta più Yuasa, e il repentino cambiamento è sostanzialmente assurdo, affrettato e senza una spiegazione.
Nel frattempo Shinichiro conosce una compagna di scuola, Noe, alquanto stramba e con una passione per galli e galline che cura nel giardino della scuola (altra circostanza un po' così così fin da come si conoscono...) e, frequentandola, scopre che è sì una ragazza fuori dagli schemi, ma dotata di una sensibilità, saggezza, capacità di comprensione e di una dolcezza fuori del comune.
La sua frequentazione si dimostrerà "taumaturgica", nel senso che da un lato motiverà Shinichiro a proseguire nella scrittura e disegno del libro illustrato cui tiene tantissimo, dall'altro creerà l'incipit per una storia romantica "sui generis", che dà l'impressione allo spettatore di restare sempre in una sorta di limbo del "già e non ancora" a causa dell'atteggiamento "ambiguo" di Shinichiro.
Se poi si aggiungono altri tre personaggi che sono potenzialmente o concretamente collegati alla coppia dei protagonisti principali (l'amico di Shinichiro - Nobuse Miyokichi, l'amica di infanzia Aiko Ando e il fratello maggiore di Noe), viene creato un intreccio complesso ma tutto sommato avvincente ai fini della trama, che tra alterne vicende porterà al finale che, nell'esito, mi è sembrato abbastanza "telefonato", ma che rappresenta comunque uno dei pregi della serie, perché si tratta di un finale vero e proprio e non una situazione interlocutoria o aperta.

Di anime sentimentali e scolastici ne ho visti un po', e "True Tears" mi è sembrato da un lato anche innovativo per il tempo in cui è uscito: i personaggi sono presentati in modo realistico e costruiti in modo da dare la priorità alle loro insicurezza, dissidi interiori, traumi, retropensieri, rimpianti e rimorsi. E di conseguenza sembrano un po' contorti, incomprensibili nelle loro scelte in certe situazioni e anche un po' troppo "adulti".
Giusto per circostanziare meglio quanto ho appena scritto: Noe è fin troppo "filosofica" nel vivere il suo dramma dell'incapacità di esternare il suo dolore: dalla sua bocca escono delle frasi che possono sembrare anche di un'inusitata profondità, e affronta il suo "tormentato" amore per Shinichiro in un modo molto orientale.
Il tutto in contrasto con l'indole apparente della ragazza che sembra infantile e puerile, in certi frangenti spiazzante per la dicotomia tra ciò che sembra e ciò che è. Originale la passione per i polli e altrettanto particolare la metafora della voglia/impossibilità di volare degli animali come allegoria della crescita e dell'essere sé stessi liberi da convenzioni, ipocrisie e limiti.
Yuasa è l'archetipo della dissimulazione e anche un po' dell'ipocrisia, che tuttavia si riscatta sul finale, quando inizia ad essere onesta con sé stessa. Resta un personaggio un po' freddo e sempre sulla difensiva, non dando mai l'impressione di farsi sfuggire la situazione dal suo controllo. Fino quasi alla fine potrebbe risultare falsa e quasi odiosa, ma riuscirà parzialmente a riscattarsi sul finale.
Shinichiro è il personaggio più "standard" per il genere di storia di riferimento: il classico ragazzo onesto, gentile, corretto e un po' ingenuo. E per queste caratteristiche riesce a far breccia nei cuori delle ragazze che hanno modo di conoscerlo al di là delle apparenze.

Restano un po' sullo sfondo e meno approfonditi l'amico del cuore Nobuse Miyokichi, innamorato di Aiko Ando, che a sua volta ama Shinichiro, e il fratello di Noe, che ama la sorella in senso "romantico".
Il tema dell'incesto potenziale tra Shinichiro e Yuasa e quello tra Noe e il fratello viene accennato, ed è sostanzialmente il leit motiv che muove la trama. L'argomento è sempre "pruriginoso", e non entro nel merito del tema.
Nella serie viene utilizzato per creare "tensione" e delle situazioni un po' equivoche e di contrasto per creare "pathos". Non risulta assolutamente fastidioso od esplicito. Tuttavia, a me è sembrato un po' forzato nell'introduzione e soprattutto nell'evoluzione nella narrazione, fino all'assurda e mal spiegata situazione tra Shinichiro e Yuasa.

A "True Tears" manca un po' la spensieratezza tipica dell'età, scadendo un po' troppo spesso nel melodramma, che poi sembra spacciato per profondità e introspezione.
In un certo senso sembra che lo studio PA Works abbia voluto un po' scimmiottare i cavalli di battaglia della Kyoto Animation (alludo a "Kanon"/"Clannad", tanto per citarne alcuni), senza tuttavia coglierne gli spunti anche comici e fantasy che avrebbero alleggerito certi passaggi.

Se dal punto di vista del comparto tecnico la serie mi è parsa molto apprezzabile per il chara design, le animazioni, gli sfondi discretamente dettagliati (non i colori, che mi sono sembrati un po' smunti) e anche le OST, denotando una certa "modernità" nello stile grafico nonostante sia del 2008, l'aspetto che mi ha lasciato un po' meno entusiasta è stata la scrittura della sceneggiatura in alcuni passaggi un po' troppo forzati.
Resta comunque una serie che non sconsiglio totalmente, adatta a coloro che apprezzano il sentimentale scolastico con un minimo di tridimensionalità dei protagonisti e che sono in grado di accettare le forzature di trama.


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Reika48

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Attenzione: la recensione contiene spoiler

La storia di "True Tears" racconta in maniera molto profonda e sotto certi aspetti metaforica la situazione sentimentale di Shinichiro Nakagami, un ragazzo delle scuole superiori che vive con la madre e il padre. Sotto lo stesso tetto vive anche Hiromi Yuasa, una ragazza che frequenta la sua stessa classe ma con cui non ci sono legami di sangue; infatti, dopo la morte del padre (grande amico del rispettivo padre di Shinchiro), è stata ospitata nella loro abitazione. Sia Shinchiro che Hiromi sono innamorati l'uno dell'altra, ma per via della loro timidezza e delle tensioni familiari, nessuno dei due riesce ad avere un normale dialogo né a confessare i propri sentimenti. Successivamente Shinchiro incontra una strana ragazza, Noe Isurugi, e tra di loro nasce uno strano tipo di rapporto, e i sentimenti verso Hiromi cominciano a vacillare. La storia quindi è incentrata sul triangolo amoroso tra i tre e più tardi anche su una terza ragazza, Aiko, amica d'infanzia di Shinchiro e fidanzata del suo migliore amico.

Questo anime devo dire che mi ha addirittura commosso in certe scene, anche se mi aspettavo, anzi speravo, un finale diverso. Il personaggio che più ho apprezzato è Noe, mi impressionavano i suoi discorsi, perché dietro ad ogni sua parola, ragionandoci sopra, si poteva scorgere un significato metaforico e molto sensato, cosa che non capita di trovare in tutti i personaggi. La storia tra Shinchiro e Noe mi ha emozionato molto di più della rispettiva storia con Hiromi, infatti non ho dato il massimo dei voti a questo anime proprio perché a parere mio la scelta finale di Shinchiro non è sensata né fatta completamente con il cuore: in fondo Noe gli ha dato la spinta per andare avanti e per realizzare i suoi sogni, e con Noe era sicuramente più sé stesso che con Hiromi... ma tanto nel 90% dei casi, quando mi capita di vedere anime con triangoli amorosi e simili, il personaggio principale non sceglie mai chi vorrei io, quindi ci ho fatto l'abitudine.
La storia con Hiromi non mi ha dato niente, partendo dal presupposto che Hiromi come personaggio non mi piace per niente, anzi è detestabile... troppo perfettina e presuntuosa per i miei gusti, la storia tra loro due sembrava quasi basata su un senso di pietà e pena che lui provava verso di lei (o comunque è stato questo che mi hanno trasmesso vedendoli), perciò ribadisco che la scelta finale è stata la rovina dell'anime.
C'è anche l'intreccio con Aiko, ossia l'amica d'infanzia, ma è stata fatta passare in secondo piano quasi subito, quindi non penso ci sia molto da dire.

I personaggi sono carini, ma onestamente mi sembrano leggermente sproporzionati, la musica è orecchiabile ma ne ho sentite di più belle.
"True Tears" a parere mio è un anime bello non tanto per la trama in sé e per sé, ma per il senso metaforico che possiamo trovare nei vari dialoghi dei personaggi: è stato quello che fondamentalmente mi ha colpito di più.


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Kida_10

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
"True Tears" è un anime di dodici episodi che vede come protagonista il giovane Shinichiro, un adolescente con la passione del disegno che vive a casa con i genitori e con Hiromi Yuasa, una sua coetanea trasferitasi lì ormai da un anno a causa della morte di entrambi i genitori, e di cui Shinichiro è da tempo innamorato. Fra i due non vi è mai stato un grande rapporto, in quanto entrambi hanno sempre tenuto segreti i propri sentimenti reciproci, e nel momento in cui qualcosa sembra iniziare a muoversi il nostro protagonista farà la conoscenza di Noe, una ragazza che metterà Shinichiro in seria difficoltà, facendolo riflettere su ciò che prova realmente. Al triangolo amoroso di questi tre personaggi, che sarà l'elemento principale della trama, si uniscono altre problematiche, come il difficile rapporto di Hiromi con la madre di Shinichiro, l'incapacità di Noe di riuscire a versare una lacrima da ormai diversi anni, lo strano interesse che il fratello di Noe prova per lei, e altri ancora.

La trama è ben costruita e prosegue in modo lineare e facile da seguire. Un grande pregio che bisogna riconoscere a quest'opera è quello di riuscire a mantenere lo spettatore in uno stato di ignoranza fino all'ultima puntata; fino alla fine infatti sarà impossibile prevedere quale sarà la strada che il protagonista deciderà di intraprendere, nulla è scontato o prevedibile, e questa è veramente cosa assai rara in anime di questo tipo. Un ottimo lavoro è stato fatto anche per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, realizzati tutti splendidamente dal primo all'ultimo; caratteri originali e particolari uniti insieme a un passato malinconico e ben costruito formano un mix perfetto che rende questa serie un piccolo capolavoro.

Dal punto di vista tecnico nulla da dire, il character design è bellissimo, sfondi e ambientazioni sono realizzati bene; anche per quanto riguarda il comparto sonoro è stato svolto un ottimo lavoro, a partire dalle OST che ho trovato belle ma soprattutto molto adeguate. La regia è riuscita a creare delle atmosfere molto suggestive e in alcuni punti sicuramente toccanti ed emozionanti.

Nota dolente (se così si può chiamare) è il finale, che può essere o meno apprezzato; come detto precedentemente, il protagonista si troverà infine a dover compiere una scelta che a seconda dei gusti personali si potrà o meno condividere. Personalmente ero dalla parte della ragazza "scartata", ma nonostante questo l'ho trovato un finale accettabile e coerente.

In conclusione un'ottima opera sotto ogni punto di vista, capace di emozionare in molte occasioni e che vi terrà sulle spine fino agli ultimi minuti. Molto consigliata a tutti gli amanti del genere.


 5
Bradipo Lento

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
True Tears è il primo lavoro prodotto integralmente dallo studio P.A. Works. La base di partenza è la visual novel omonima e come nel caso di Clannad - altra serie derivata da un gioco di questo tipo - i ritmi sono piuttosto lenti; questo però non deve essere considerato come un difetto, perché si ha la possibilità di assaporare meglio i piccoli particolari che rendono più incisive le situazioni narrate.

La storia non si discosta molto da quella dei classici anime scolastici/sentimentali: Shinichiro è un ragazzo timido che ama trascorrere il tempo libero creando delle storie illustrate. Il ragazzo è innamorato di Hiromi, sua amica d'infanzia che da un anno - dopo aver perso entrambi i genitori - vive nella sua casa; un giorno Shinichiro incontra Noe, una ragazza piuttosto scorbutica che è convinta di riuscire a far volare una delle galline ospitate nel cortile della scuola. Il loro primo incontro assomiglia a una dichiarazione di guerra: Shinichiro prende in giro Noe e lei lo maledice. Quando Shinichiro si accorge che le parole di Noe sembrano avere effetto si precipita da lei chiedendole scusa; da quel momento Noe inizia a vedere Shinichiro come una persona di cui fidarsi e gli confida che da molto tempo ha smesso di piangere. Noe ha "donato" le sue lacrime a una persona speciale, e si è promessa di non piangere fino a quando non troverà una persona altrettanto speciale per cui versare le sue lacrime.

Dopo questo inizio, simile a quello di tante serie scolastiche, si ha l'impressione che anche True Tears si incanali nei binari dell'harem - anche se limitato a sole tre ragazze che sembrano provare un'attrazione particolare verso il protagonista. Basta attendere i primi episodi e ci si rende conto che, fortunatamente, i personaggi hanno delle storie personali molto interessanti e profonde da raccontare che riescono a catturare l'attenzione più dei soliti turbamenti amorosi degli adolescenti.
Noe, con la sua filosofia del "volare come simbolo della realizzazione dei propri desideri", può sembrare alquanto strana, ma incarna alla perfezione lo spirito - tipicamente nipponico - dell'impegnarsi duramente per realizzare quello che desideriamo e dell'essere fieri delle scelte che facciamo. Molto particolare il racconto dell'amore che la lega alla nonna, il suo "diventare forte" - come dice di lei il fratello Jun - e il riuscire a vedere in tutti le potenzialità nascoste.
Hiromi porta con sé un mistero: come mai la madre di Shinichiro è così risentita verso di lei? Perché la tratta con astio? Cosa le ha fatto la madre della giovane? A queste domande, forse, nessuno sarà in grado di dare una risposta: quel che è certo è che le scene in cui le due si ritrovano faccia a faccia creano una notevole tensione. Stupisce il cambiamento di carattere che la vede protagonista negli ultimi episodi: pare quasi che, dopo aver subito per lungo tempo le angherie della madre di Shinichiro, non trovi di meglio che usare lo stesso rancore verso Noe che vede come una possibile rivale.
Shinichiro è il classico ragazzo che non riesce a dichiararsi per via della timidezza e che, a causa di nuove conoscenze, inizia a frequentare una ragazza diversa da quella che ama. Molto belle le scene dove - con la scusa di creare la storia per il suo libro - analizza i suoi sentimenti e arriva a scegliere la ragazza da frequentare. Ho apprezzato molto la caparbietà nel volere realizzare a tutti i costi la sua storia illustrata, e l'impegno messo nella danza per dare il suo contributo alla riuscita del matsuri.

La parte grafica è molto curata, degna degli alti standard qualitativi ottenibili con i mezzi moderni. Negli episodi è facile imbattersi in vedute, scorci o particolari degli interni che - quasi come se fossero delle sapienti pennellate del pittore - valorizzano i momenti più intensi della narrazione. La neve che cade, gli spruzzi del mare che si infrange sul molo, il vento gelido che scombina i capelli dei personaggi o i loro abiti in una fredda giornata autunnale... questi elementi, così come le lunghe sequenze sui disegni creati da Shinichiro - molto azzeccato quello dell'occhio piangente messo in alto nel cielo al posto del sole - danno un tocco di poesia alle situazioni mostrate.
Il character design rispecchia quello delle serie moderne: molto gradevole, ma i personaggi ormai si assomigliano un po' tutti e non ci sono grandi elementi di novità. Unica piacevole eccezione è Noe: quando si sceglie di non far piangere una ragazza ci si "tagliano" tutte quelle espressioni che permettono di rendere facilmente la commozione o la gioia immensa, sentimenti che le ragazze provano frequentemente. Gli autori hanno fatto un lavoro egregio nel trasmettere le forti emozioni provate da Noe con i suoi sguardi, i suoi gesti, le parole che sceglie e il tono della sua voce.
La colonna sonora è avvolgente, svolge alla perfezione il suo compito di coinvolgere e appassionare lo spettatore enfatizzando i momenti salienti. Molto bella la sigla iniziale Reflectia degli eufonius - già apprezzati con le sigle di Clannad e Noein - che unisce una intensa parte grafica a una musica toccante; più leggera la sigla finale Sekai no Namida, caratterizzata dalla presenza di tutti i personaggi in versione chibi ai quali si aggiunge il divertentissimo fantasma di Raigomaru, la gallina che Noe voleva far volare.

Finale tenero, dove gli eventi che tormentavano i personaggi si risolvono e lasciano presagire per tutti un futuro pieno di speranza. Non so dire se è "giusto" o meno, chi ha visto la serie potrà rispondere a questa domanda sulla base delle proprie impressioni e sulla simpatia provata per i singoli personaggi; a me non è dispiaciuto, ma sono rimasto un po' spiazzato dalla brusca caduta di tensione e suspense che ho provato all'inizio dell'ultimo episodio - quando la serie sembrava incanalarsi verso un finale dove tutti escono con delle ferite al cuore, per poi rientrare nello schema tipico degli anime scolastici/sentimentali.

Serie intensa e ben realizzata, che propone una storia un po' diversa rispetto a quelle che normalmente si trovano in altri anime dello stesso genere. I tredici episodi si lasciano guardare con estremo piacere, e invogliano lo spettatore a proseguire la visione per scoprire gli sviluppi della trama. Consigliata a chi, pur rimanendo nel genere scolastico, cerca qualcosa che sia un po' più profondo del solito racconto del primo amore dei protagonisti di turno.


 1
Eversor

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Attenzione: la recensione contiene spoiler

"True Tears" è un anime dell'ormai lontanissimo 2008, che racconta le disavventure amorose del "povero" Shin'ichirou. Composto da tredici episodi, rappresenta, a mio avviso, un'opera molto interessante e realizzata in maniera quasi impeccabile. Come già detto, il genere è quello sentimentale/scolastico e la vicenda incomincia con modalità molto simili a quelle viste in anime affini, intraprendendo però strade sensibilmente diverse con il passare degli episodi.

Shin'ichirou ama Yuasa Hiromi, una sua compagna di classe che, chissà per quale motivo (all'inizio non viene ben chiarito) vive nella stessa abitazione insieme ai genitori del ragazzo. Tuttavia, nonostante questa apparente vicinanza, i due appaiono molto distaccati: non si parlano e, almeno per quanto riguarda Shin'ichirou, è costretto ad ammirarla da lontano. Insomma, fino a qui niente di speciale, visto che potrei elencare un'infinità di altre opere che partono con lo stesso espediente e, proprio come queste, anche in "True Tears" sembra inevitabile la comparsa della classica "avversaria", la ragazza allegra e vivace che mette a dura prova l'amore del protagonista. Noe Isurugi ha la stessa età di Shin'ichirou, ma appare molto più piccola e minuta di costituzione. La sua apparente spensieratezza e stravaganza nascondono però un grande tormento interiore. Dalla morte della nonna, infatti, non riesce più a piangere e, appena scorge Shin'ichirou, capisce immediatamente che è lui l'unica persona capace di ridarle le lacrime perdute. I giorni passano e i rapporti tra i tre protagonisti si fanno sempre più intricati: si scopre che Hiromi è andata a vivere da Shin'ichirou in seguito alla morte dei suoi genitori e che la madre del ragazzo prova un grande astio verso quest'ultima e, soprattutto, verso sua madre (tradimento? Chissà...). D'altra parte Hiromi sembra provare forti sentimenti per il suo compagno di classe, ma, per qualche strano motivo, si trova impossibilitata a dichiararsi. Sull'altro lato invece la relazione tra Shin'ichirou e Noe si fa sempre più forte e i due incominciano a uscire insieme. Per concludere le danze ci si mette pure l'amica d'infanzia del ragazzo, nonché fidanzata di Miyokichi (migliore amico di Shin'ichirou), che sembra attratta anche lei dal protagonista da molto tempo a questa parte.
Cosa succederà? E, soprattutto, riuscirà Shin'ichirou a riordinare i propri sentimenti ed esprimere una decisione finale?

Partiamo subito analizzando i personaggi che, a mio avviso, sono stati realizzati in maniera impeccabile. Ognuno mostra un carattere unico, originale e privo di stereotipi. Certo, si può sempre vedere la ragazza timida e riservata, quella allegra, vivace e spensierata e, infine, quella energica, ma allo stesso tempo in costante conflitto interiore. Tuttavia, almeno per quanto mi riguarda, ho trovato i sentimenti dei vari personaggi molto interessanti, perché non si fermano sul mero piano sentimentale.
Hiromi è innamorata di Shin'ichirou, ma strani problemi familiari la costringono a tenere segreto il proprio amore per il giovane compagno che, d'altra parte, prova un'ardente passione per la coinquilina, oscurata solo all'ultimo dall'arrivo di Noe. Per quanto riguarda Aiko Andou, poverina, il suo amore sembra fin da subito destinato a fallire. Si era fidanzata con Miyokichi per essere ancora più vicina a Shin'ichirou, ma, almeno in quest'anime, non c'è posto per tre ragazze. Il protagonista chiarirà subito, e anche in maniera alquanto brutale, che, per lui, Aiko è una cara amica, ma nulla di più. Detto questo, penso che la relazione Miyokichi-Aiko sia una delle più belle, perché i due, dopo un periodo di difficoltà, sembrano ripartire da zero, più forti e convinti di prima.

La storia è molto intrigante e le puntate sono organizzate in modo tale da lasciare lo spettatore con il fiato sospeso fino all'ultimo. Non ci saranno molti momenti morti, seppur l'andamento non si può certo ritenere veloce. Quiete e dolci, le vicende proseguiranno con la velocità di una piacevole nevicata, non troppo forte, ma nemmeno lenta a tal punto da essere considerata monotona.
Ma la cosa che più mi ha colpito è che, finalmente, ho trovato un anime sentimentale, in cui entrambe le pretendenti sono meritevoli di vittoria. In che senso? Semplice, molto spesso colei che si aggiudica l'amore del protagonista è spesso la scelta più banale e scontata. C'è sempre la "rifiutata", la dolce fanciulla che, nonostante sia più bella e dotata di un carattere infinitamente migliore, è costretta a cedere alla sempliciotta della protagonista.
In questo caso sia Noe che Hiromi mostrano un animo complesso e profondo e, sinceramente, non saprei per chi tifare... entrambe.

La grafica è eccezionale, considerando l'età dell'opera in questione: i colori sono abbastanza tenui, non troppo accesi. In alcuni momenti potrebbe risultare un pochino troppo accentuato l'effetto pastello, ma, in fin dei conti, non è male (mi ricorda molto come stile il più recente "Glassip").
Bellissime le musiche e anche il doppiaggio è all'altezza della situazione. Insomma, il comparto tecnico non ha niente da invidiare alla storia. Senza contare poi che le tredici puntate sono organizzate in maniera impeccabile, senza eccessive accelerazioni, ma non lasciandosi nemmeno questioni in sospeso.

Consigliato assolutamente! Il finale non solo mi ha lasciato estremamente felice, ma mi ha colpito fin nel profondo per la piega inaspettata, ma allo stesso tempo interessante. Questa è una delle rare occasioni in cui, al termine di un anime sentimentale, posso affermare di essere sinceramente soddisfatto. Di solito mi tocca vedere la mia "eroina" uscire sconfitta dallo scontro con la protagonista. Fino all'ultimo la scelta di Shin'ichirou è in dubbio e credo che questa quasi assoluta ignoranza dello spettatore sia un elemento di incredibile bellezza. Un anime in cui si capiscono già i successivi sviluppi perde parte della brillantezza e dell'originalità.
Il mio voto sarebbe otto e mezzo, ma voglio premiare l'ultimo episodio concedendo a questa bellissima serie il giudizio migliore (il 10 non esiste).

Voto finale: 9


 7
Oasis

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Imparare a disegnare le lacrime della persona che ami, da chi non può più versarne alcuna. Capire come si rappresenta il dolore grazie agli insegnamenti di chi non può più provarlo. Essere in grado di volare, di andare oltre, adottando la metafora più improbabile: quella di un gallo e di una gallina, e di un libro illustrato che cresce come il talento di chi finalmente scopre quale deve essere la sua strada, acquisendo l'abilità di poterla scegliere e percorrerla.

Supportati da una grafica di altissimo livello, da un'animazione fluida e delicata, tra fotografie e scenari da premio, i cinque protagonisti di "True Tears" provano a dare risposte e conferme ai paradossi di chi attraversa quella particolare fase della vita, dove si è spesso costretti a imboccare strade sconosciute, innescando la lunga corsa a capire il senso di molti dettagli dell'esistenza.

Ancora una visual novel, una nuova superba trasposizione in salsa romantica-psicologica, dove non mancano i fari puntati su conflitti famigliari, sulla tradizione e sulla comprensione di determinati aspetti della cultura nipponica. "True Tears" gode di una magia resa aggiungendo gradualmente le tessere di un puzzle chiamato atmosfera. L'andamento lento, riflessivo, quasi ripiegato su sé stesso della trama, aiuta infatti a comprendere/percepire i messaggi di fondo dell'intera opera: si cresce, si ama, si getta il cuore oltre l'ostacolo e si scopre che si è in grado di far commuovere il proprio cuore a costo di far del male a chi ti ha insegnato a farlo.

Altri due meriti della serie: essere riusciti a rendere il tutto in soli tredici episodi (non era facile), senza tralasciare nulla; la splendida colonna sonora che accompagna i momenti magici e più significativi di ogni episodio.


 2
Sakuragi Rokurouta

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
La serie animata non è un capolavoro, ma riesce a distinguersi dalla massa odierna. Purtroppo è chiaro che ricalca trama e personaggi già visti e rivisti in tantissimi altri anime, ma non tende a esagerare col fanservice e altri eventi/cose strane, dimostrandosi comunque più "reale" rispetto alla concorrenza, per cui si riesce a guardare fino alla fine senza annoiarsi. La grafica invece è veramente superba, gli ambienti son di grande effetto, come anche il disegno dei personaggi. Il finale è appena passabile, però personalmente faticherei a trovarne uno migliore; riesce comunque a concludere il tutto senza lasciare eccessivamente l'amaro in bocca. Consigliato solo ai fanatici del genere.


 1
WIND

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Essendo amante di questo genere, non potevo non assegnare un voto più che positivo a questo anime. La storia narra le vicende di Shinichiro, una sorta di artista del disegno, anche se l'argomento non viene trattato a dovere durante lo svolgimento della trama, che vive assieme alla sua famiglia e a una ragazza di nome Hiromi, di cui è innamorato. Hiromi ha perso il papà, ma diventa parte della famiglia di Shinichiro grazie all'amicizia dei due padri. La madre del ragazzo non la sopporta più di tanto, si notano man mano screzi legati soprattutto a una sorta di gelosia, ma non voglio spoilerare più di tanto, quindi lascio l'argomento sul vago. La storia pone il protagonista di fronte all'incontro con altre due ragazze, che finiscono per innamorarsi di lui, Noe e Aiko.
Sebbene la trama sia banale, già vista, senza nessuna novità particolare, io premio il sentimentalismo che sa infondere durante la visione. Ho fatto particolarmente fatica a reggere fino al tredicesimo episodio per sapere a chi delle tre (in realtà due, perché una ha ben poco spazio nella vicenda) Shinichiro avrebbe donato il proprio amore. Finale molto bello a mio avviso, e coerente con la vicenda, di sicuro uno degli anime che preferisco.


 3
Mak15

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Dopo la morte del padre, Hiromi si trasferisce a casa di Shinichiro. I due ragazzi sono coetanei e amici di infanzia. Shinichiro è sempre stato innamorato di lei, ma il comportamento freddo della ragazza lo confonde e lo spinge ad allontanarsi. La madre del ragazzo non sembra apprezzare particolarmente Hiromi, finendo spesso per trattarla male. Lei, tuttavia, non reagisce alle provocazioni e cerca di evitare contrasti. Shinichiro, nel frattempo, conosce una solare quanto bizzarra ragazza di nome Noe. Trai i due comincia a nascere qualcosa e l'amore di Shinichiro per Hiromi viene messo a dura prova.

Uno dei motivi per cui ho deciso di vedere quest'anime è sicuramente lo stile grafico ricercato. I disegni e i colori sono di ottima qualità. Non mancano fondali meravigliosi, come il cielo o le distese di neve, e pastellati altrettanto apprezzabili.

La trama, nel suo complesso, è da 6,5. Nessuna idea geniale, nessun colpo di scena particolare, ma comunque ben pensata e con un buon intreccio tra le varie storie dei diversi personaggi. C'è il finale (e questa è già una gran cosa...) ed è anche piuttosto imprevedibile, o almeno, lo è stato per me; fino all'ultimo sono rimasto spiazzato.

Per concludere, guardare le 13 puntate di questo anime non vi porterà via molto tempo, e se siete appassionati di anime sentimentali credo ne valga davvero la pena.

generalenero

 2
generalenero

Episodi visti: 13/13 --- Voto 10
Davvero una sorpresa. Avevo iniziato un po' di tempo fa a vedere il primo episodio, ma mi aveva annoiato terribilmente e avevo interrotto l'anime. Peccato! la storia è bellissima, delicata, e l'amore vero, puro, è il fulcro indiscusso della storia. Dopo un inizio lentissimo, la storia prende il volo e non annoia per niente. Tre ragazze incredibili, ognuna con il suo carattere, i propri limiti, tutte innamorate dello stesso ragazzo, che vacillerà per tutte le 13 puntate cercando di capire a chi appartiene il suo cuore. Le musiche, dolci e perfettamente inserite nella storia, accompagnano l'evolversi degli eventi. Peccato solo che una delle tre ragazze, Ai-Chan, colei che si capisce subito che non sarà corrisposta, abbia poco spazio nella storia, perché il suo personaggio mi piaceva molto con la sua solarità, ma questo non è un difetto, è una scelta.
Agli amanti del genere un ordine: guardatelo!


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Shiryu of Dragon

Episodi visti: 13/13 --- Voto 3
A parte rare eccezioni, per me è stato quasi sempre difficile apprezzare l'animazione del decennio 2000-2010, e talvolta mi chiedo se negli anni passati sia già stato detto quasi tutto quello che c'era da dire. Ma a volte mi sforzo di superare la mia tendenza al retrò per ampliare le vedute il più possibile, e True Tears rappresenta uno dei miei tentativi.
Premettendo che questa serie tratta una tematica - quella dell'intreccio sentimentale - verso cui sono molto ben disposto, mi ha per lo più lasciato una smorfia.
La grafica, specialmente nei fondali, è molto buona. I disegni però mi sembrano fatti con gli attrezzi di disegno geometrico, il che contribuisce a far perdere abbastanza in espressività.

Riguardo alla trama, mi appare non soltanto priva di novità e non convincente, ma anche molto più stereotipata e scarna di diverse altre serie animate di vecchia data e del medesimo genere. Il protagonista è lo studente tipico Shinichiro, e la vicenda ruota attorno ai rapporti sentimentali con le tre ragazzine Noe, Hiromi e Aiko.
Sorella acquisita del protagonista, Hiromi è lo stereotipo della ragazza modello: beneducata, dall'animo fragile, di aspetto elegante e impeccabile nelle attività scolastiche. Più particolare sembra Noe, anche se dopo 13 episodi non ho mai capito cosa si volesse dire con questo personaggio. L'unica ragazza di questo pianeta sembra Aiko, salvo l'essere innamorata del protagonista per qualche motivo recondito, oltre all'avere un ruolo complessivamente piuttosto marginale.

La serie punta su un'atmosfera di intensa coralità e malinconia, raggiungendo quindi il suo scopo sul lato puramente stilistico, ma non sul lato introspettivo, risultando piena di parole, ma scarsa di significato. Inoltre esistono molte serie sentimentali che sono andate ben oltre lo stereotipo della ragazzina "moe", ironizzandolo o semplicemente non trattandolo, e in tal senso True Tears sembra pressoché una regressione. La colonna sonora non è eccezionale, ma nella media.
A parte la buona computer-grafica, True Tears è un anime che si dimentica in fretta, non è nell'elenco dei miei consigliati.


 2
Shiro-san

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
La prima cosa che mi è venuta in mente alla fine della serie True Tears è stata la seguente: che spreco! Mi chiedo come si facciano ad impegnare così tante risorse per arrivare ad un risultato finale così scarso e deludente.
Il genere del lavoro in esame è la classica commedia in ambito scolastico giapponese. Il protagonista è il tipico studente che si ritrova a in mezzo ad un pericoloso triangolo amoroso. Lo definisco pericoloso in quanto i personaggi femminili hanno una personalità degna del più attento studio di uno psicoanalista. Shichiro, il personaggio maschile degno delle attenzioni di più ragazze nel corso della storia, non è da meno: insicuro, apatico e attaccato ai soliti stereotipi di questo tipo di anime.
In particolare mi hanno colpito molto negativamente i dialoghi fra lui e uno dei tre character femminili, Noe: i continui e ripetuti riferimenti alla metafora dell’anima che si innalza fino a prendere il volo mi facevano spesso chiedere se i personaggi fossero umani o dei Boing 747 (in realtà l’accostamento usato è quello del gallo che non riesce a spiccare il volo).

L’intento degli autori era ,chiaramente, quello di creare un lavoro introspettivo, capace di commuovere, simile allo stile usato nella serie Ef e di unirlo ad una commedia classica (ex:Suzuka). Il problema è che non riescono a raggiungere ne l’uno ne l’altro obbiettivo. Riferimenti e situazioni spesso complicate (con l’aggiunta di elementi veramente fuori dal target, come il tema dell’incesto) che determinano un risultato ”né carne, né pesce”.

L’unica cosa da promuovere nell’insieme di True Tears è la realizzazione grafica d’altissimo livello, la quale strizza l’occhio all’uso dei colori tipici di Shinkai. Ciò mi riporta all’inizio della mia analisi: che spreco!


 2
Emeraldas

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Ho seguito questa serie per caso, e mi è piaciuta davvero molto. La storia non è particolarmente innovativa, ma mi sono lasciata coinvolgere subito dalle vicende dei vari personaggi, che ho trovato ben caratterizzati e "vivi", nei loro sentimenti e nei loro problemi adolescenziali; confesso che non vedevo l'ora di vedere la puntata successiva per sapere come si evolveva la storia, ed è abbastanza raro per me che accada. L'animazione è veramente ottima: sia per i movimenti dei personaggi, sia per gli sfondi, durante i 13 episodi non scade mai.
In conclusione, un bel 9 per questa serie che consiglio a chi vuole un po' di poesia e romanticismo.


 2
npepataecozz

Episodi visti: 12/13 --- Voto 5
Come da una storia fra polli può nascere un anime. Mi viene in mente una frase di Taiga in Toradora! a commento del segno zodiacale del Toro: "Non sono molto brava con gli oroscopi, ma l'agnello arrosto è buono".
True Tears non è assolutamente un capolavoro, anzi. La sua pecca maggiore sta in una trama che, a differenza di quanto afferma spesso uno dei protagonisti, "non può volare". A parte la storia dei polli, la trama procede sempre un passo indietro rispetto all'intuito dello spettatore. I personaggi non sono niente di diverso rispetto a quello che si vede in genere ma, anzi, sono abbastanza scontati. In particolare Sinichiro lo scarafaggio secondo me ce l'ha nel cervello: personaggio troppo piatto, non basta una danza caratteristica a renderlo particolare.

In definitiva, un anime con pochi alti e troppi bassi che, a poche ore dal termine della sua visione, è già sulla strada dell'oblio nei miei ricordi. Uno di quei prodotti che, pur lasciandosi vedere fino alla fine, lasciano un impressione di inconsistenza.
Consigliato a chi guarda qualsiasi le storie d'amore senza storcere mai il naso. Parola di Francesco Amadori.


 1
SoulEvil

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
True Tears è un anime tratto da una visual novel che si distingue non solo per la storia e una buona O.S.T (molto gradevole l'opening), ma sopratutto per lo stile grafico che, in certi momenti, raggiunge dei livelli ben al di sopra della media.
Tecnicamente i disegni sono curati nei minimi dettagli: il tratto pulito è senza incertezze, riesce a rendere i personaggi particolarmente realistici. Ma sopratutto le ambientazioni, che con diverse tecniche miste (tradizionale e CG) sono il vero punto di forza della serie: i cieli dalle tinte pastello con colori delicatamente sfumati creano un’atmosfera malinconica che incornicia perfettamente la trama, è tutto questo rende ancora più piacevole la visione dell'anime.

La storia parla di Shinichiro, un ragazzo con la passione del disegno che vive a casa con i suoi genitori e, da un anno a questa parte, con Hiromi, una ragazza che ha perso il padre, con il quale erano in stretti rapporti di amicizia. A Shinichiro piace Hiromi, ma la sua timidezza e il carattere taciturno e riservato della ragazza gli impediscono di rivelarle i propri sentimenti. Un giorno a scuola, mentre si preoccupa di come risolvere questa situazione, Shinichiro incontra una strana ragazza allegra e solare, Noe, da questo momento l'amore nei confronti di Hiromi comincerà a vacillare.

L’originalità di quest’anime non sta tanto nella storia, ma in come viene raccontata. La passione per il disegni di Shinichiro sono le rappresentazioni grafiche dei suoi pensieri, e spesso anticipano le sue scelte o ne danno la spiegazione, che aiuta il pubblico a capire meglio quello che sta accadendo. Inoltre, il tono generale dell’anime è molto profondo e, per alcuni temi in particolare, quasi filosofico. A mio giudizio, l'unica pecca risiede nel finale, che potrebbe lasciare delusi molti appasionati del genere Shojo.
In conclusione, True Tears, è un'anime che sa scaldare il cuore senza mai scendere nel banale, uno dei pochi di questo genere che tiene incollati allo schermo lo spettatore fino alle fine. Consigliato a tutti gli amanti del genere ma anche a chi non lo è.
(Isurugi Noe I Love You)


 1
roooo83

Episodi visti: 13/13 --- Voto 10
Shinichiro Nagakami è un diciassettenne che vive con i suoi genitori. Da circa un anno si è trasferita nella loro casa, Yuasa Hiromi, amica d'infanzia di Shinichiro che con la morte del padre è rimasta sola al mondo. Da quando Hiromi abita con Shinichiro, il loro rapporto si è improvvisamente raffreddato, tanto che il ragazzo a scuola è come se vedesse un'altra Hiromi rispetto a quella a cui è abituato. Perciò, si limita a guardarla da lontano nascondendo i veri sentimenti che prova per lei. Nel frattempo, Shinichiro farà la conoscenza di Noe Isurugi, una ragazzina che sprizza gioia da tutti i pori, ma è alquanto strana. Noe infatti, non versa una sola lacrima da quando diversi anni prima la sua nonna è venuta a mancare e va in giro con una boccetta appesa al collo con la speranza di riuscire a racchiudervi le lacrime preziose di una persona. Quella persona è per lei Shinichiro, così da quel momento inizia a perseguitarlo in modo strambo, seminando ovunque lui passi cibo di gallina! Poi c'è Ai a chiudere il triangolo amoroso, l'altra amica d'infanzia del protagonista. Il nostro caro “rubacuori un po' per caso”, si ritroverà ad affrontare se stesso e ad analizzare gli eventi nel corso dei 13 episodi, attraverso le sfumature dei suoi disegni. Si ritroverà combattuto nel venire a capo dei suoi veri sentimenti e riuscirà nella sua crescita interiore grazie soprattutto a Noe, che è decisamente il mio personaggio preferito dell'anime.

True Tears è un anime che si fa notare a primo impatto per la stupenda grafica e il character design. C'è da rimanere veramente abbagliati dinanzi alla delicatezza dei colori che raffigurano i paesaggi intorno ai protagonisti. Le scene autunnali nella opening sono assolutamente sublimi, così come le animazioni. Da questo punto di vista è un piccolo gioiello. I personaggi meglio caratterizzati sono Noe e Shinichiro. La storia è veramente bella e interessante. Nonostante ci siano ben 3 ragazze innamorate di Shinichiro, la trama non cade mai nel banale e riserva molti colpi di scena inaspettati, soprattutto grazie agli episodi mai auto-conclusivi e che lasciano quindi ogni volta con il fiato sospeso, non puoi fare a meno di chiederti “E ora che cosa accadrà?”. True Tears narra vicende di cuore con molta delicatezza. Era dai tempi di Clannad che un anime non mi prendeva in questo modo e non mi emozionava a tal punto da dover divorare la serie in brevissimo tempo. Se fosse durato di più non mi sarebbe dispiaciuto affatto! Anzi, forse avrebbe reso anche meglio dando la possibilità di analizzare a fondo anche gli altri protagonisti, rimasti forse un po' in ombra per la breve durata della serie. Anche se il finale non è stato quello che avevo fortemente sperato, do comunque il massimo dei voti perché True Tears è riuscito a rivelarmi il segreto delle vere lacrime.


 1
Manuel

Episodi visti: 13/13 --- Voto 10
Poesia. Semplici immagini che danzano davanti ai propri occhi, conditi con una melodia unica, ritmata a seconda dell'occasione, paesaggi suggestivi, colori brillanti, atmosfera candida, dolce e anche un po drammatica. Stupendo. Ciò che riesce a regalare quest'opera è qualcosa di molto raro, qualcosa che si può trovare soltanto in profondità, nel nostro cuore.
Credo sia il primo anime che non ha avuto bisogno di alcun momento ironico per dare motivo di continuare a guardare una puntata. Qui si punta tutto sulla normalità, sulla lentezza narrativa e sul disegnare luoghi favolosi, nel vero senso della parola. Le battute ironiche vengono fatte in rari momenti ma giusti, i discorsi fra i vari personaggi sono a volte criptici, quasi sempre metaforici ma riescono ad esprimere bene ciò che si vuole dimostrare.
La caratterizzazione di ogni singolo personaggio è qualcosa che si avvicina all'eccellenza, senza nessun tipo di fanservice o depravazioni. La caratterizzazione psicologica rispecchia sia l'età che il contesto di ognuno di essi. Gli intrecci sentimentali, forse sono scontati, ma sicuramente sanno stupire, dando un motivo concreto per continuare a vederlo. Alcune puntate riescono anche a finire lasciando lo spettatore con quel senso di voler sapere a tutti i costi come andrà a finire. Ciò è una cosa che davvero rara.
Il titolo rispecchia perfettamente tutto l'anime. Si viene infatti a contatto con il significato più profondo, intimo e dolce delle vere lacrime e sono sicuro che tutti lo apprezzeranno.
Nessun personaggio è lasciato indietro. Forse a livello di scenggiatura avrebbero potuto fare qualche cosa di più ma bisogna anche tener conto che sono solo tredici puntate e non ventiquattro. In tredici puntate, per quanto mi riguarda, hanno fatto un lavoro perfetto.
Volendo si può trovare una pecca: nonostante il dramma sia presente non è comunque cinico o esasperato all'inverosimile. Ad esempio c'è il fatto che in ogni occasione non ci sia mai una vera e propria esplosione di sentimenti. Riflettendoci però, dopo averlo finito di vedere, ho deciso che è meglio così: è un prodotto che fa della semplicità il suo fulcro principale e gli autori non hanno voluto strafare in alcun modo e questo è stupendo.

Consigliato davvero a tutti, specialmente a chi vuole dare un po' di calore al proprio cuore... e forse al proprio viso.

Attenzione: la seguente parte contiene spoiler

Faccio un piccolo spoiler: almeno a me, è dispiaciuto troppo per Noe. Avrei voluto un finale diverso perché mi sono davvero affezionato a lei ma questo è solo un capriccio personale.


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Nae

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Ho iniziato a guardare questo anime in un momento di vuoto e a tempo perso, poi l'ho lasciato perdere e infine di recente ho visto le ultime puntate. Dovendo tirare le somme direi che il mio giudizio è positivo. Va detto che l'opera non è niente di trascendentale, sia chiaro, ma è coerente dall'inizio alla fine e non c'è il solito, sdolcinato, noioso, trito e ritrito triangolo amoroso. c'è molto di più nel complesso, le varie relazioni sono credibili, diciamo, i personaggi non sono resi in maniera assurda. Tutto è sviluppato in maniera coerente.
L'anime segue le vicende di Shinichiro, un ragazzo ambiguo, per metà introverso artista che cerca di esprimere nei disegni i suoi pensieri e per metà ragazzo di buon cuore, capace di ascoltare gli altri. Lo sviluppo della storia vede coinvolta la sua famiglia in un'imbarazzante situazione di adozione della sua amica di infanzia, e mostra come a volte ci si possa comportare grettamente per esprimere le proprie idee.

Il protagonista ha i suoi perché legati all'intreccio con l'amica di infanzia, al proprio migliore amico, all'accettazione delle proprie paure, al fatto che spesso si cresce con il confronto piuttosto che per il mero passare del tempo il quale invecchiare solo l'età anagrafica.
La pecca di questo anime che ha disegni apprezzabili e una colonna sonora decente sta nel fatto che sono stati privilegiati certi personaggi rispetto ad altri. E' un peccato ad esempio che Himori, amica e amata del protagonista, abbia una crescita non evidente durante le tredici puntate. Il suo sembra più un adeguarsi al fatto che il protagonista è in crescita, ma è un anime molto breve e quindi glielo si deve perdonare. Nonostante ciò resta comunque una serie carina e che mostra un aspetto che ormai raramente negli anime sentimentali si vede, ossia quello della coerenza tra l'età dei personaggi in analisi e la loro psicologia.

giancarlo82

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giancarlo82

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Un bell'anime. La grafica è molto curata e la trama, sebbene sembri scontata, riserva dei colpi di scena interessanti. Per fortuna non è il solito anime romantico con tanto fanservice e non ci sono personaggi maniaci. A dominare, in quest'anime, è l'aria romantica accentuata dalla poesia dei paesaggi innevati. Anche il ritmo lento aiuta a meglio apprezzare l'anime.
I personaggi sono ben caratterizzati. Noe è fantastica!
al solito un sentito ringraziamento ai fansubber per il duro lavoro e per averci regalato questa bellissima serie.

RedBurningFire

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RedBurningFire

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Questo anime all'inizio mi ispirava veramente tanto... Un gran bel titolo e disegni niente male... Dopo aver visto il primo episodio ero rimasto soddisfatto e incuriosito dal seguito,ma poi mi sono reso conto che la trama era quella già vista e rivista in altri anime(triangolo amoroso insomma). True tears non ha niente di nuovo,nessuna caratteristica che lo distingue dal gruppo... Inoltre i dialoghi fra i personaggi sono a dir poco filosofici,nel senso che non sempre si riesce a capirne il vero significato. Se vi piace il genere vi consiglio School Rumble o School Days.

ariel

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ariel

Episodi visti: 13/13 --- Voto 10
Ho appena terminato di vedere quest'anime, così mi sono catapultata su animeclick per leggere dei commenti in merito e... sono rimasta basita dalla media dei voti così bassa. Per questo motivo ho deciso di scrivere la mia prima recensione su questo sito. Ho trovato quest'anime davvero stupendo, per il suo genere! Lo consiglio caldamente, soprattutto agli amanti degli shojo ben fatti che dubito resteranno delusi. A dire il vero, per di più, io non simpatizzo granché per gli anime melensi, conditi da personaggi pressoché privi di personalità e ragazzine che balbettano scuse ad ogni fotogramma. Per questo, a mio avviso, True Tears non corrisponde a questa descrizione. Di essere "dolce" lo è, per carità, ma di una dolcezza mescolata alla malinconia che non definirei melensa, quanto, piuttosto, triste e amara. Non nego che i difetti di cui alcuni hanno parlato ci siano, ma, sempre secondo me, in misura minore rispetto ad altri anime shojo che ho visto, nella cui classifica True Tears si attesta senza dubbio ai posti più alti. Perché mi è piaciuto così tanto? Perché, nella media degli anime shojo, True Tears ha saputo veramente stupirmi. La caratterizzazione dei personaggi, che ritengo di fondamentale importanza in qualsiasi prodotto (anime, manga, libro, film) è accurata come poche volte ho riscontrato in un anime. Guardando per la prima volta la sigla, e aspettandomi la solita pappardella trita e ritrita, credevo di aver già capito il carattere dei personaggi, intuendolo dal loro aspetto. Mi sbagliavo. Ciascuno è pieno di sfumature e, in un modo o nell'altro, ha stupito le mie aspettative. Finalmente, inoltre, mi sono trovata di fronte a sentimenti profondi e non da asilo nido, sentimenti complessi in grado di evolversi e, soprattutto, sentimenti contraddittori, perchè non sempre l'uomo ama in modo unidirezionale. E' vero, è uno shojo. Eppure mi ha tenuta incollata allo schermo, perchè ogni puntata tirava l'altra alimentando l'ansia di scoprire cosa sarebbe successo. I disegni, inoltre, sono più che ben fatti. Catturano in modo incredibile e la qualità non scade col succedersi delle puntate, che sono solo 13 (e, a proposito, non ce n'è una di più né una di meno... la storia si compie perfettamente in queste 13 intense puntate, senza dare l'impressione che siano poche oppure troppe). E' vero, per la struttura della trama potrebbe sembrare il solito shojo harem, in cui tutte le ragazze sono innamorate del protagonista senza un perchè. Con la differenza che questa situazione, invece di essere il pretesto della trama, sembra piuttosto una sua diretta conseguenza. Il mio consiglio è: se amate, oppure avete voglia, di vedere uno shojo, guardatevelo, assolutamente! Se invece cercate qualcosa dal ritmo serrato (True Tears è molto lento, vi avverto), comico, avventuroso, d'azione... rivolgetevi altrove.

sousukesagara137

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sousukesagara137

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Questo anime non è sicuramente consigliato per chi cerca ecchi o anime pieni di fan service. La trama e le musiche sono accettabili, il disegno è veramente particolare, guardandolo si è accompagnati da un'atmosfera malinconica. I personaggi non sono dei stereotipi, ma hanno un carattere abbastanza complesso, anche se poco realistici per via del fatto che sembrano molto più maturi dei loro coetanei. Nel complesso credo meriti un bel 8.


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Aduskiev

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Quando ho intravisto i disegni di True Tears la prima volta mi sono subito detto "questo me lo guardo di sicuro". Così è stato. E mentre lo guardavo mi dicevo : "No dai con dei disegni così non può essere un semplice shojo da 4 soldi... adesso se ne esce con un colpo di scena! Anche perchè lo vendono come seinen...". Ma per capire bene come stanno le cose bisogna parlare degli autori. Si, perchè True Tears ne ha parecchi. Gli studi sono La'cryma, Broccoli co. e Circus. I nomi vi diranno poco, anzi niente visto che quello che fanno da noi non esiste, perchè sono degli sviluppatori di videogiochi per ragazze, i cosiddetti "visual novels", una specie di soap opera con soggetti stile manga in cui il tuo per personaggio può "marpionarsi" la "ganza" o il "ganzo" che più ti aggrada. E come mai un'associazione di game developer si mette di punto in bianco a sfornare manga e anime, la risposta sta in una parola sola : Marketing.
Partiamo a parlare proprio della veste grafica, che è sicuramente un piccolo gioiello. Guardando i disegni di True Tears lo spettatore ne rimane subito rapito, i personaggi sono piuttosto normali, senza grandi pretese, ma gli sfondi sono decisamente sublimi. La luce e le ombre si mescolano in modo perfetto, creando giochi quasi magici e regalando all'opera un'ambientazione stupenda. L'acquerello è il punto forte dello stile. Molto soft e delicato, quasi sfumato sul bianco. Questo, unito alle musiche scelte, da una connotazione mielosa, di un dolce a volte davvero esasperante che potrebbe scatenare un diabete anche nel cuore dell'uomo più cinico. In quest'aria di romanticità estrema è ambientato True Tears, un anime sicuramente destinato a un pubblico maturo, in quanto i contenuti sentimentali, anche se stampati nelle bocche e nelle menti di personaggi pubescenti sono profondi e sembrano pronunciati da trentenni. A questo aggiungete il fatto che praticamente i ragazzini dell'opera sono costantemente malinconici, privi di quella scintilla entusiastica che è propria della giovinezza ed è subito facile capire che non si sta parlando di adolescenti. La trama è lineare: lui, lei, l'altra, l'altra ancora. Un piccolo harem per un tizio un po' troppo taciturno. Verso la metà dell'anime esce un colpo di scena che porta lo spettatore a pensare che non sia la solita, classica, melensa storia sentimentale alla giapponese. Poi tutto si ridimensiona, il colpo di scena viene riassorbito nelle torbide acque del "no dai, non può mica essere" e finisce com'è cominciato, col silenziatore.
Una trama davvero troppo scialba, condita di belle parole sì, ma nient'altro che quelle, non è certo sufficiente a far star sveglio uno spettatore medio. Il ritmo non è dei migliori. Pause, silenzi, momenti in cui ti chiedi cosa stiano aspettando tutti o se siano in pausa caffè. Nel contesto si lascia guardare, non è del tutto da buttare ma se la trama fosse stata curata meglio, magari incentrandosi di più su quello che è la mentalità di un adulto, il prodotto sarebbe stato di vero pregio. Invece quello che uccide questo anime sta nel fatto che non ha un vero target a cui può essere destinato. Un adolescente faticherebbe sicuramente a cogliere le varie implicazioni sentimentali dei protagonisti (soprattutto alcune scelte) e un adulto si annoia nel sapere a metà della storia come andrà a finire la faccenda. I lieto fine piacciono a tutti, ma se troppo anticipati l'unica cosa che pensi è "Mo finisce sta roba?".
Quindi, a dimostrazione che ottimi disegni non bastano per fare un ottimo anime, e che la trama non è mai seconda alla grafica non posso che dare un voto appena sufficiente.

Kxe50

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Kxe50

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Ho terminato da poco di veder quest'anime. Che dire, piacevole sorpresa!
La storia non è nulla di che, e ruota intorno a Shinichiro, il protagonista, e tre ragazze (una più carina dell'altra). L'anime è tecnicamente splendido: bellissimi disegni, ottime animazioni, e una OST molto classica, anche se un po' anonima, condisce il tutto. Ciò che colpisce della serie è la caratterizzazione dei personaggi: non tanto il protagonista, quanto le tre ragazze, in particolare una, di cui vi innamorerete.
Un pizzico di dramma rende l'anime ancora più interessante. Consigliato!

Xsio

 2
Xsio

Episodi visti: 6/13 --- Voto 5
Solito anime sentimentale col solito ragazzo di turno conteso da varie tipe, insomma, nulla di nuovo. Unica cosa forse di appena insolito è che sto ragazzo non è il solito pirla di turno che diventa paonazzo al minimo dialogo con una ragazza. La storia arrivati fin qua sembra abbastanza originale ma a volte cade veramente nel ridicolo (alcune scene sono così patetiche da far ridere). Chi delle 3 ragazze che gli fan la corte sceglierà il nostro eroe? mha..
Tecnicamente è fatto abbastanza bene: belli i disegni, i personaggi e le animazioni.

hiochy86

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hiochy86

Episodi visti: 1/13 --- Voto 7
Ho visto la prima puntata, e sebbene risulti un po' lento i disegni sono ben realizzati e la storia sembra interessante. Shinichiro è un ragazzo che vive insieme alla sua famiglia e a una ragazza che ha perso il padre in un incidente ed è andata a vivere insieme a lui e la sua famiglia. Un giorno incontra Noe, una strana ragazza che gli fa una maledizione, ma questa maledizione si ripercuote anche sull'animale che lei accudiva. Dai, alla fine non è malaccio come storia, anzi, non vedo l'ora che esca il secondo episodio!