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selene90

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
Avete visto “Death Parade” e ve ne siete innamorati? Avete sempre cercato qualcosa di simile?
“Shigofumi” potrebbe fare al caso vostro. Ho trovato quest’anime per puro caso, e ne sono rimasta piacevolmente colpita. “Shigofumi” è una serie di tredici episodi (dodici + un OAV) del 2008, di genere drammatico e soprannaturale, che segue le vicende di Mikawa Fumika, una particolare postina incaricata di consegnare le “shigofumi”, ovvero lettere scritte dopo la morte.

Le prime puntate sono autoconclusive. Vengono mostrati ogni volta personaggi diversi che o ricevono la shigofumi da qualcuno che conoscevano e che è morto, o sono destinati a morire e a lasciare queste speciali lettere a persone che hanno conosciuto prima della dipartita. Già da poco prima della metà, però, la trama punta a sondare i sentimenti di Fumika e dei personaggi con cui entra abitualmente in contatto, fino ad arrivare a scoprire chi sia realmente e perché si ritrova a gestire un lavoro del genere nonostante la giovanissima età.

La trama è ricca di colpi di scena, non eccezionali, ma che catturano a dovere lo spettatore, così come non mancano momenti di pathos d’effetto, anche se non raggiungiamo neanche lontanamente quelli lasciati da “Death Parade”, che ho nominato prima.
Interessanti anche le tematiche che finiscono per essere presentate. Ogni personaggio porta dentro di sé un carico di dolore. Alcuni scelgono di morire, altri di uccidere; alcuni scelgono di usare le shigofumi per lanciare messaggi di odio e di vendetta verso qualcuno rimasto in vita, altri le usano per lasciare messaggi pieni di speranza. E, attraverso queste misteriose lettere, abbiamo temi di forte impatto, come bullismo, suicidio, sfruttamento, pornografia, stupro, pedofilia, disturbi di personalità, ecc.
Altro fattore che ho apprezzato enormemente è mostrare la società come colpevole di ogni cosa. Conosciamo più o meno tutti la situazione del Giappone, di come il bullismo dilaghi in misura enorme, di come studenti e lavoratori siano pressati dal dovere, dalla responsabilità e di come l’apparenza, agli occhi degli altri, sia importante. Tutti questi elementi vengono messi in chiaro nella serie, dove più e più volte personaggi che raggiungono i propri limiti si vedono allontanati o non compresi da altri, soltanto perché “cosa ne diranno gli altri?”

Sul lato tecnico siamo nella media. Il chara è carino; migliore è l’apparato sonoro, con OST dolci e che si adattano alle scene. Unica pecca, un finale un po’ troppo frettoloso a causa dalla breve durata della serie, che tuttavia la chiude in maniera esaustiva.


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Kida_10

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
"Shigofumi" è una serie composta da dodici episodi di durata canonica più un OAV conclusivo, prodotta nel 2008 dalla J.C. Staff, diretta da Tatsuo Satō e scritta da Ichirō Ōkouchi.

La storia vede come protagonista Mikawa Fumika, una speciale postina incaricata di consegnare ai rispettivi destinatari le "Shigofumi", ovvero lettere provenienti dall'aldilà e contenenti le ultime volontà dei defunti. Fumika tuttavia è un caso raro persino nella sua "professione", infatti, a differenza dei suoi colleghi, invecchia col passare degli anni, e il motivo è noto solamente a lei stessa.

Sin dalla prima puntata, "Shigofumi" riesce perfettamente a catapultare lo spettatore nel proprio mondo, inserendolo in un contesto interessante e suggestivo. La trama è semplice e intrigante, si sviluppa bene e propone delle riflessioni su cui vale la pena soffermarsi; molte sono le tematiche trattate nel corso dei vari episodi, forse in maniera non particolarmente approfondita ma comunque incisiva. Al centro di esse si colloca prepotentemente il dolore causato dalla perdita di una persona cara, ma a fare da "contorno" ve ne sono altre: in particolare si parla di bullismo, elemento scatenante di molte tragedie, nonché problema reale e sempre più presente all'interno della società contemporanea.
Le prime puntate si possono definire quasi autoconclusive, in quanto mettono al centro dell'attenzione differenti personaggi, e solo successivamente si entrerà nel vivo della vicenda, affrontando il dramma personale della protagonista, che si rivela essere un personaggio ben tratteggiato e originale. Escludendo Fumika, gli altri personaggi sono analizzati in maniera approssimativa, e per quanto siano rilevanti per lo sviluppo della trama, rivestono chiaramente un ruolo ampiamente secondario, con l'unica eccezione di colui che si potrebbe definire l'antagonista principale.

Dal punto di vista tecnico, "Shigofumi" si presenta bene, proponendo un design dei personaggi originale, delle animazioni più che sufficienti, e dei fondali discretamente dettagliati. Il comparto sonoro si comporta meglio di quello grafico, ottime sono le colonne sonore, sempre azzeccate e ben distribuite all'interno della narrazione, sufficiente l'opening, dolce e melodiosa la sigla conclusiva.
Il finale è esaustivo, chiude perfettamente la vicenda con l'aggiunta di un episodio extra che non lascia possibilità a futuri sequel.

In conclusione, "Shigofumi" si è rivelata essere un'opera interessante e originale, riflessiva quanto basta e dotata di una trama che mostra degli ottimi sviluppi. Una visione estremamente consigliata a tutti coloro che cercano un prodotto innovativo che non cada nel banale o nei classici stereotipi.


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Manuel

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
E' passato un po di tempo da quando ho finito di vederlo, non volevo recensirlo subito perché mi ha lasciato parecchio combattuto, principalmente per il fatto di non saper reggere una trama utile all'anime.
Intendo dire che le prime puntate (fino alla quarta) mostrano un prodotto che ci porta in un mondo davvero interessante, dove troviamo dei postini speciali che recapitano lettere di persone decedute. Questo porta a domande da parte dei personaggi del tipo: "chissà quali erano le ultime volontà della mia ragazza prima che morisse, o di mio padre", e altri spunti davvero utili. Il tutto era dunque mostrato attraverso storie separate ma ben fatte, con colpi di scena che possono stupire. Se si fosse rimasti dunque alle storie singole (praticamente ogni due puntate viene recapitata una lettera ad una persona e si cerca di capire come siano andate le cose e come andranno a finire), invece che focalizzarsi sulla postina (tipica ragazza semi asociale che nasconde un grande problema), forse avrei dato un dieci a questa serie.
Quindi mi sembra chiaro quello che voglio dire: la trama dell'anime non regge il confronto con quella dei singoli episodi che sono studiati e realizzati meglio (almeno per i primi, poi c'è un calo). Infatti la ricordo soprattutto per questo e non per la tragedia che la postina vive. Fosse solo per quella penso che l'avrei cestinato subito perché è ricco di elementi già visti e non offre spunti ironici o seriamente drammatici per continuare a vederlo.
Tuttavia il disegno è davvero bello, all'altezza anche nelle espressioni, l'accompagnamento musicale è lodevole e l'nding è magnifica (la prima volta che amo una ending rispetto all'opening), le animazioni sono buone. Non aspettatevi poi scontri fra creature sovrannaturali o super-poteri speciali perché l'anime è incentrato su problemi piuttosto concreti (suicidio, disperazione, sfruttamento).
La storia, seppur sottotono, ha comunque un inizio e una fine, non lascia con l'amaro in bocca e non ci sono presupposti per un prosieguo, quindi è godibile ma decisamente non per tutti.
Comunque, voglio sottolinearlo di nuovo, è un capolavoro perso a causa di una direzione sbagliata. Credo però che gli autori abbiano concrete possibilità di creare, magari in futuro, un anime davvero meraviglioso.

Davinelulinvega

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Davinelulinvega

Episodi visti: 4/13 --- Voto 10
Di solito coi voti mi tengo basso, ma comunque possa svilupparsi questa serie, mi bastano i primi 4 episodi per darle 10. Siamo infatti di fronte ad un rarissimo caso di anime <i>adulto</i>, che affronta tematiche molto difficili come l'omosessualità, il suicidio o l'abuso sessuale in maniera sorprendentemente matura, lontanissima dai clichè mediatici a cui siamo purtroppo abituati. Solo opere come Mushishi o Kino No Tabi possono vantare altrettanta profondità, ma mentre questi si ambientano in un mondo atemporale per affrontare temi esistenziali vecchi come l'Uomo, Shigofumi si tuffa a testa in giù in problematiche dolorosamente attuali, scavando nelle zone buie della nostra modernità. Solo i cartoni tratti dalle opere di Kitoh (Bokurano, Narutaru) erano riusciti a fare altrettanto. Il chara-design non mi piace, ma questo poco o nulla importa visto il contenuto delle storie narrate.
Consigliatissimo a tutti coloro che in un anime cercano molto di più che il solito intrattenimento.

BioNeon

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BioNeon

Episodi visti: 12/13 --- Voto 8
Anime controverso. Dapprima ho iniziato la visione senza grosse aspettative (il character design non mi ispirava), poi pian piano mi ha preso (fino al quarto episodio sono rimasto incollato e preso da una trama quantomai singolare), per poi crollarmi in certe ultrabanalità (episodi 5 e 9).
Premessa: odio spoilerare o scrivere trame, è la mia prima recensione, sarò breve e conciso.
Nonostante il character design possa far credere a un anime prettamente per bimbi, la situazione viene subito messa in chiaro sin da subito: è un anime molto crudo in certi momenti. Le tematiche affrontate non sono per bambini e manco adolescenti direi.
Ci sono spunti molto interessanti quali lo sdoppiamento di personalità della protagonista / postino dell'aldilà, in cui c'è odio e amore verso il suo padre artista / tiranno.
Avevo già timore diventasse un Death Note in altra chiave (ho astio verso DN..perdonatemi l'eresia). Fortunatamente così non è stato.
Lato tecnico buono. Animazioni buone. Sfondi anche. Ogni tanto la colonna sonora scade.
Valutazione finale: è un anime che consiglio caldamente a tutti. Non è eccelso per un motivo semplice. Andava approfondito almeno sino le 26 puntate. Infatti secondo me nelle ultime si corre un po' troppo per arrivare alla conclusione perdendo quel ritmo quasi soffocante delle prime quattro. Promosso a pieni voti ma mi viene da dire: capolavoro perso per poca pazienza.