L'Invincibile Shogun
"inchinatevi al cospetto del Mitsukuni Mito" è un'espressione che non manco mai di usare quando uno si atteggia come una personalità importante che invece non è; difatti oltre a usare il termine "la contessa Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare", utilizzo anche quella. Non immaginate le risate!
Tornando seri e parlando di quest'opera che può ricordare "Sasuke", e invece non lo è affatto, vediamo la trasposizione animata non di un classico della letteratura, ma della vita di un personaggio realmente esistito nel medioevo, appunto Mitokomon, o Mitsukuni Mito, fate voi.
Lasciando perdere la piattezza mostruosa della trama, che praticamente si ripete quasi per ogni episodio, passo ad analizzare subito il motivo per cui quest'opera è importante.
E' importante dal punto di vista storico perché, oltre a presentarci un personaggio realmente esistito, ne vediamo quali sono gli aspetti che hanno caratterizzato e valorizzato la sua vita. E' importante sempre dal punto storico perché tutti noi sappiamo che la storia la fanno gli uomini, non gli eroi che finiscono sui libri storici, la cui documentazione il più delle volte risulta errata per disattenzioni interpretative o similari.
E' importante dal punto di vista umano perché, come tutti gli anime usciti nel primo periodo degli anni 80, quando veniva trattato il tema dell'amore e della fratellanza, non è mai qualcosa di singolo, è sempre inteso come un bene collettivo. E difatti abbiamo un collettivo di protagonisti, non uno soltanto, in merito al discorso fatto prima sulla storia fatta dagli uomini.
Quindi viene da pensare che vediamo in quest'opera un contesto formato da antieroi, ed è così. Questo è un fenomeno che troverà il suo massimo sviluppo proprio nei tempi attuali, in cui si scrivono nuove opere di manga e anime, ma avveniva già per i film, come ben sapete.
Antieroi sono sicuramente, e non è mai bello far valere il senso di giustizia con spade taglienti e/o uccisioni; fortunatamente il finale ci regala sempre una "punizione" a misura d'uomo, e io non sono affatto d'accordo sul filone che viene portato avanti.
Sappiamo tutti che il periodo medievale giapponese è stato teatro di cruente sciagure e violenti episodi. Ciò non toglie che il senso di umanità e rispetto della vita deve essere sempre prevalente. Purtroppo se la libertà l'abbiamo acquisita, seppur si fa per dire, mille anni più tardi, non è mai bello vedere la crudezza di certi argomenti.
Pertanto ne sconsiglio la visione ai ragazzini, se non in presenza di un adulto, che può aiutare a comprendere meglio i significati delle vicende narrate in questa serie. Perché a mio avviso nessuna violenza è mai giustificata, neanche a livello figurato. E' una fortuna non vivere più nel medioevo: questo è secondo me il pensiero dell'autore. Ma è anche vero che, se non ci fossero state queste epoche così disastrose, l'umanità non sarebbe mai progredita nei secoli successivi. E quanto è difficile, anche per un anime storiografico come questo, mettere in scena tutto ciò.
Tornando seri e parlando di quest'opera che può ricordare "Sasuke", e invece non lo è affatto, vediamo la trasposizione animata non di un classico della letteratura, ma della vita di un personaggio realmente esistito nel medioevo, appunto Mitokomon, o Mitsukuni Mito, fate voi.
Lasciando perdere la piattezza mostruosa della trama, che praticamente si ripete quasi per ogni episodio, passo ad analizzare subito il motivo per cui quest'opera è importante.
E' importante dal punto di vista storico perché, oltre a presentarci un personaggio realmente esistito, ne vediamo quali sono gli aspetti che hanno caratterizzato e valorizzato la sua vita. E' importante sempre dal punto storico perché tutti noi sappiamo che la storia la fanno gli uomini, non gli eroi che finiscono sui libri storici, la cui documentazione il più delle volte risulta errata per disattenzioni interpretative o similari.
E' importante dal punto di vista umano perché, come tutti gli anime usciti nel primo periodo degli anni 80, quando veniva trattato il tema dell'amore e della fratellanza, non è mai qualcosa di singolo, è sempre inteso come un bene collettivo. E difatti abbiamo un collettivo di protagonisti, non uno soltanto, in merito al discorso fatto prima sulla storia fatta dagli uomini.
Quindi viene da pensare che vediamo in quest'opera un contesto formato da antieroi, ed è così. Questo è un fenomeno che troverà il suo massimo sviluppo proprio nei tempi attuali, in cui si scrivono nuove opere di manga e anime, ma avveniva già per i film, come ben sapete.
Antieroi sono sicuramente, e non è mai bello far valere il senso di giustizia con spade taglienti e/o uccisioni; fortunatamente il finale ci regala sempre una "punizione" a misura d'uomo, e io non sono affatto d'accordo sul filone che viene portato avanti.
Sappiamo tutti che il periodo medievale giapponese è stato teatro di cruente sciagure e violenti episodi. Ciò non toglie che il senso di umanità e rispetto della vita deve essere sempre prevalente. Purtroppo se la libertà l'abbiamo acquisita, seppur si fa per dire, mille anni più tardi, non è mai bello vedere la crudezza di certi argomenti.
Pertanto ne sconsiglio la visione ai ragazzini, se non in presenza di un adulto, che può aiutare a comprendere meglio i significati delle vicende narrate in questa serie. Perché a mio avviso nessuna violenza è mai giustificata, neanche a livello figurato. E' una fortuna non vivere più nel medioevo: questo è secondo me il pensiero dell'autore. Ma è anche vero che, se non ci fossero state queste epoche così disastrose, l'umanità non sarebbe mai progredita nei secoli successivi. E quanto è difficile, anche per un anime storiografico come questo, mettere in scena tutto ciò.
Quest'anime l'ho sempre adorato perché mi faceva respirare la tipica atmosfera feudale. La sceneggiatura sfrutta a pieno le leggende popolari giapponesi e mette in luce un valore importante: quello di aiutare il prossimo, come fa il vecchio saggio con i poveri.
Indimenticabile è la scena presente in ogni episodio dove lo shogun rivela la sua identità ed elargisce sentenze sui corrotti. Altra scena stupenda è quella in cui lo shogun lancia la fascia della potenza a Kaku.
Le musiche sono degne e sempre all'altezza di ogni situazione. Lo consiglio a chiunque perché è bellissimo!
Indimenticabile è la scena presente in ogni episodio dove lo shogun rivela la sua identità ed elargisce sentenze sui corrotti. Altra scena stupenda è quella in cui lo shogun lancia la fascia della potenza a Kaku.
Le musiche sono degne e sempre all'altezza di ogni situazione. Lo consiglio a chiunque perché è bellissimo!
Quest'anime lo vidi da piccolo su uno dei mitici canali regionali: veniva subito dopo “I 5 Samurai”, solo che L'Invincibile Shogun è molto più realistico.
La trama non esiste, o meglio, ogni puntata ha una trama a sé e sono tutte autoconclusive.
I personaggi sono molto stereotipati, l’eroe è eroe, l’anziano è il saggio, quello muscoloso è un po’ ingenuo ma buono, insomma non sono personaggi carismatici.
Quest'anime ha una grafica particolare, i colori sono estremamente accesi, forse troppo, il doppiaggio invece è ottimo, sembra che le voci calzino a pennello e rispecchino appieno le caratteristiche dei personaggi.
A chi piacciono gli anime sui samurai consiglio di vederlo.
Buona visione.
La trama non esiste, o meglio, ogni puntata ha una trama a sé e sono tutte autoconclusive.
I personaggi sono molto stereotipati, l’eroe è eroe, l’anziano è il saggio, quello muscoloso è un po’ ingenuo ma buono, insomma non sono personaggi carismatici.
Quest'anime ha una grafica particolare, i colori sono estremamente accesi, forse troppo, il doppiaggio invece è ottimo, sembra che le voci calzino a pennello e rispecchino appieno le caratteristiche dei personaggi.
A chi piacciono gli anime sui samurai consiglio di vederlo.
Buona visione.
Ho sempre adorato, sin da bambino, le storie dei samurai e questa, insieme al telefilm Samurai (Itto Hogami), mi faceva letteralmente impazzire; in piu' questo cartone animato e' anche divertente.
Gli episodi sono quasi sempre autoconclusivi e non ha un vero e proprio finale, o per lo meno quello che io mi aspettavo.
Posseggo tutta la serie e ogni tanto lo rivedo con gioia.
Ottima la sigla in giapponese!
Gli episodi sono quasi sempre autoconclusivi e non ha un vero e proprio finale, o per lo meno quello che io mi aspettavo.
Posseggo tutta la serie e ogni tanto lo rivedo con gioia.
Ottima la sigla in giapponese!
Serie di ambientazione storica, dai toni comunque leggeri, strutturata in episodi auto-conclusivi, che vedono protagonista il Vice Shogun e l'eterogeneo gruppetto che lo accompagna, dove non mancano l'eroe affascinate, il forzuto, il ragazzino, il cane mascotte.
La realizzazione tecnica non è delle migliori, anche se la serie è molto colorata e ricca di dettagli sull'abbigliamento e di ambiente; il character design è anonimo, ma curato.
In sostanza, la forza di questa serie risiede nelle atmosfere e nella ricostruzione storica, insieme alla componente d'azione.
In Italia sono state mantenute le sigle originali.
La realizzazione tecnica non è delle migliori, anche se la serie è molto colorata e ricca di dettagli sull'abbigliamento e di ambiente; il character design è anonimo, ma curato.
In sostanza, la forza di questa serie risiede nelle atmosfere e nella ricostruzione storica, insieme alla componente d'azione.
In Italia sono state mantenute le sigle originali.
Un anime che ha fatto la storia della nostra giovinezza, che porta in se tutti i difetti degli anime dell'epoca (tecnica mediocre e molta ingenuità), ma anche il fascino dell'ambientazione giapponese feudale, oltre che una carica nostalgica che non può farmi far altro che apprezzarlo (come avrete capito sono molto nostalgico e amo questi anime). Nonostante i suoi difetti, giustificabili, L'Invincibile Shogun si compone di episodi auto conclusivi pieni di fascino, divertenti, un po' ingenuo, ma piacevolissimi da seguire, soprattutto per chi ama i samurai. Un anime bellissimo che ha fatto la storia.
L'invincibile shogun è una serie composta da episodi auto conclusivi che tuttavia non possiede una vera e propria trama principale. Tuttavia appare con colori accesi e tratti spigolosi simbolo degli anni ottanta. Tempo addietro, (si parla del 2008 ^^) ebbi modo di conoscerlo poichè lo trasmettevano su reti locali con un doppiaggio italiano discreto che ben si adattava alle personalità dei personaggi pressoché accennate. Tali personaggi infatti rappresentano lo stereotipo messo su carta, ma che non dispiace affatto: c'è (come in ogni serie storica che si rispetti) il vecchio saggio che aiuta i suo allievi nel momento del bisogno; il giovane ragazzo che compie gesta eroiche rigorosamente illeso dopo aver combattuto contro mostri; la bella giovane che è segretamente innamorata del protagonista e che lo segue in ogni viaggio; il bambino tutto pepe che vuole emulare le gesta del suo eroe ed infine il gigante forzuto e bruto ma con un cuore di melassa nascosto dai sentimenti (ricambiati?) che prova per la giovane realizzata in stile geisha da compagnia. L'elemento magico non manca assolutamente e in questo caso e rappresentato da una prodigiosa fascia che dona una forza senza paragoni capace di distruggere ogni nemico e che in ogni episodio segna la fine di una vicenda. Il gruppo di amici seguirà un percorso accompagnato dal cane fido dalle sfumature caratteriali prettamente umane, attraverso vicende e combattimenti senza eguali, alla continua ricerca della giustizia che in quest'anime rappresenta il tema principale. In definitiva lo considero positivamente, deducendo che abbia accompagnato l'infanzia di molti bambini, (escluso la mia che fa parte della classe 93) ma che ancor oggi resta nei cuori di molti. Per chi volesse far un tuffo nel passato e osservare attentamente come l'animazione sia cambiata nel tempo lo consiglio vivamente poichè nonostante la sua annata non sento il minimo dovere di screditarlo; conserva ancor quel fascino che rendeva invincibile lo shogun!