Initial D Third Stage
"Initial D Third Stage" è la terza stagione dell'omonima serie animata, pubblicata nel 2001, nonché tratta dall'omonimo manga di Shūichi Shigeno, sviluppata tramite un singolo episodio, trattato a mo' di film, della durata di centocinque minuti circa.
L'opera riprende le avventure di Takumi Fujiwara da dove si erano interrotte con la seconda stagione; il ragazzo si è ormai reso conto del suo enorme potenziale come pilota, tuttavia si dimostra ancora titubante riguardo il fatto di dedicarsi a tempo pieno al mondo delle corse automobilistiche.
Sarà proprio il più grande dei fratelli Takahashi, Ryosuke, a fare da chiave di volta per la storia, proponendo al protagonista di unirsi ufficialmente al suo team, per riuscire in primis a completare la missione del team "Red Suns", ed anche permettere al ragazzo di vedere il mondo ed imparare nuove tecniche riguardanti il mondo delle corse.
Questa è la premessa che viene mostrata all'inizio del film, il quale si svilupperà principalmente come una sorta di lungo cammino spirituale che porterà Takumi a prendere un'importante decisione cha cambierà totalmente la sua vita..
Per quanto riguarda il ritmo, a mio parere, quest'opera perde molto rispetto le stagioni precedenti; forse per l'eccessiva lunghezza della forma in cui ci viene proposta, forse per la mancanza di nuove idee o colpi di scena in grado di suscitare nuovamente interesse nello spettatore; fatto sta che questa è come se decidesse di staccare il piede dall'acceleratore per concentrarsi su aspetti di "Initial D", quasi secondari, come le emozioni dei protagonisti, o le scelte da fare per il futuro.
Lo svolgimento sembra quasi ispirato ad un ipotetico universo alternativo, dove il il tempo si è congelato, e così anche la grinta dei protagonisti nell'affrontare sfide sempre più ardue e soddisfacenti. Questo fatto è particolarmente evidente nella prima metà del film, dove vengono disputate ben due gare, nessuna delle quali davvero emozionante e significativa (parole del protagonista).
Un po' meglio invece il finale, dove riemerge la vera anima della serie, fatta di emozioni, passione e adrenalina, con delle sfide che probabilmente anticipano qualcosa per quanto riguarda le future stagioni...
In questa nuova stagione cambia nuovamente la veste grafica, che fa un passo indietro, rispetto a quella mostrata nella precedente, per riabbracciare la più fedele, nonché obsoleta della prima serie; fatto del quale non riesco ancora a farmene una ragione, dal momento che sembra che questo terzo episodio lo abbiano girato temporalmente e graficamente parlando, prima del secondo.
Ne consegue un peggioramento, rispetto alla precedente stagione, anche della "cg", che ritorna ad essere meno credibile e piacevole.
C'è di buono, invece, che Takumi riesce finalmente ad uscire dal suo guscio di apatia, dimostrando finalmente una vera sfera emotiva, che passa dall'odio, alla rabbia, all'amore per concludersi in una rassicurante sicurezza di sé.
Anche agli altri personaggi viene data una buona dose di emotività, creando così un'atmosfera più amichevole, che si sposa a meraviglia con il clima natalizio mostratoci.
Quanto appena affermato potrà sicuramente riguardare solamente il mio soggettivo giudizio, pertanto di seguito vorrei elencare i pregi, e ciò che invece si potrebbe migliorare dell'opera.
-PREGI-
Uso di auto di marche e modelli esistenti;
I personaggi, protagonisti e non, finalmente hanno più spessore;
Scelta registica di mettere i titoli delle canzoni riprodotte a schermo come se lo spettatore stesse leggendo il titolo della canzone dalla propria auto-radio;
Atmosfera ed ambientazione ben caratterizzata;
Gare ben realizzate e non confusionarie.
-DA MIGLIORARE-
Perde in parte la componente tecnica del linguaggio automobilistico, fino ad ora molto caratterizzata;
Musiche leggermente sottotono rispetto le precedenti stagioni;
Gare meno entusiasmanti;
Prima metà del film davvero monotona;
Narrazione a volte troppo frettolosa nell'affrontare e risolvere alcune questioni;
Ritorno ad una veste grafica obsoleta;
Nessun vero e proprio colpo di scena;
Nel complesso la trama è altamente lineare.
La serie, nonostante sia edita in Italia, è praticamente introvabile, meglio optare per la visione in rete, dove può sia essere trovata sottotitolata in italiano, che in lingua originale.
Consiglio la visione esclusivamente a chi ha già completato le stagioni precedenti e vuole proseguire la visione della serie, tuttavia mi preme sottolineare l'evidente peggioramento della serie rispetto le stagioni precedenti. Se riuscite a passare sopra ai limiti sopra indicati, vedrete che non ne rimarrete delusi.
In conclusione posso affermare che, nonostante la scelta di proporlo sotto forma di film non fosse la più azzeccata, valuto questa stagione più come un ultimo forzo per concludere la trilogia ed aprire così le porte alla nuova stagione, dalla quale mi aspetto moltissimo.
L'opera riprende le avventure di Takumi Fujiwara da dove si erano interrotte con la seconda stagione; il ragazzo si è ormai reso conto del suo enorme potenziale come pilota, tuttavia si dimostra ancora titubante riguardo il fatto di dedicarsi a tempo pieno al mondo delle corse automobilistiche.
Sarà proprio il più grande dei fratelli Takahashi, Ryosuke, a fare da chiave di volta per la storia, proponendo al protagonista di unirsi ufficialmente al suo team, per riuscire in primis a completare la missione del team "Red Suns", ed anche permettere al ragazzo di vedere il mondo ed imparare nuove tecniche riguardanti il mondo delle corse.
Questa è la premessa che viene mostrata all'inizio del film, il quale si svilupperà principalmente come una sorta di lungo cammino spirituale che porterà Takumi a prendere un'importante decisione cha cambierà totalmente la sua vita..
Per quanto riguarda il ritmo, a mio parere, quest'opera perde molto rispetto le stagioni precedenti; forse per l'eccessiva lunghezza della forma in cui ci viene proposta, forse per la mancanza di nuove idee o colpi di scena in grado di suscitare nuovamente interesse nello spettatore; fatto sta che questa è come se decidesse di staccare il piede dall'acceleratore per concentrarsi su aspetti di "Initial D", quasi secondari, come le emozioni dei protagonisti, o le scelte da fare per il futuro.
Lo svolgimento sembra quasi ispirato ad un ipotetico universo alternativo, dove il il tempo si è congelato, e così anche la grinta dei protagonisti nell'affrontare sfide sempre più ardue e soddisfacenti. Questo fatto è particolarmente evidente nella prima metà del film, dove vengono disputate ben due gare, nessuna delle quali davvero emozionante e significativa (parole del protagonista).
Un po' meglio invece il finale, dove riemerge la vera anima della serie, fatta di emozioni, passione e adrenalina, con delle sfide che probabilmente anticipano qualcosa per quanto riguarda le future stagioni...
In questa nuova stagione cambia nuovamente la veste grafica, che fa un passo indietro, rispetto a quella mostrata nella precedente, per riabbracciare la più fedele, nonché obsoleta della prima serie; fatto del quale non riesco ancora a farmene una ragione, dal momento che sembra che questo terzo episodio lo abbiano girato temporalmente e graficamente parlando, prima del secondo.
Ne consegue un peggioramento, rispetto alla precedente stagione, anche della "cg", che ritorna ad essere meno credibile e piacevole.
C'è di buono, invece, che Takumi riesce finalmente ad uscire dal suo guscio di apatia, dimostrando finalmente una vera sfera emotiva, che passa dall'odio, alla rabbia, all'amore per concludersi in una rassicurante sicurezza di sé.
Anche agli altri personaggi viene data una buona dose di emotività, creando così un'atmosfera più amichevole, che si sposa a meraviglia con il clima natalizio mostratoci.
Quanto appena affermato potrà sicuramente riguardare solamente il mio soggettivo giudizio, pertanto di seguito vorrei elencare i pregi, e ciò che invece si potrebbe migliorare dell'opera.
-PREGI-
Uso di auto di marche e modelli esistenti;
I personaggi, protagonisti e non, finalmente hanno più spessore;
Scelta registica di mettere i titoli delle canzoni riprodotte a schermo come se lo spettatore stesse leggendo il titolo della canzone dalla propria auto-radio;
Atmosfera ed ambientazione ben caratterizzata;
Gare ben realizzate e non confusionarie.
-DA MIGLIORARE-
Perde in parte la componente tecnica del linguaggio automobilistico, fino ad ora molto caratterizzata;
Musiche leggermente sottotono rispetto le precedenti stagioni;
Gare meno entusiasmanti;
Prima metà del film davvero monotona;
Narrazione a volte troppo frettolosa nell'affrontare e risolvere alcune questioni;
Ritorno ad una veste grafica obsoleta;
Nessun vero e proprio colpo di scena;
Nel complesso la trama è altamente lineare.
La serie, nonostante sia edita in Italia, è praticamente introvabile, meglio optare per la visione in rete, dove può sia essere trovata sottotitolata in italiano, che in lingua originale.
Consiglio la visione esclusivamente a chi ha già completato le stagioni precedenti e vuole proseguire la visione della serie, tuttavia mi preme sottolineare l'evidente peggioramento della serie rispetto le stagioni precedenti. Se riuscite a passare sopra ai limiti sopra indicati, vedrete che non ne rimarrete delusi.
In conclusione posso affermare che, nonostante la scelta di proporlo sotto forma di film non fosse la più azzeccata, valuto questa stagione più come un ultimo forzo per concludere la trilogia ed aprire così le porte alla nuova stagione, dalla quale mi aspetto moltissimo.
Primo OAV di "Initial D" che fa da ponte tra il "Second Stage" ed il "Fourth Stage".
Takumi ormai si è finalmente abituato al nuovo motore e, dopo le difficoltà iniziali, riesce finalmente a guidare la sua auto come ha sempre fatto dai tempi delle consegne di tofu. Ryosuke Takahashi, rendendosi conto che il suo potenziale può via via essere migliorato, gli proporrà la creazione di un nuovo team con cui sfidare i team rivali delle varie prefetture. Risposta che Takumi non sarà pronto a dare subito, dato che prima vuole chiudere alcune faccende in sospeso, soprattutto la sfida con Kyoichi Sudo, volendogli dimostrare i suoi progressi dopo le vicende della serie precedente.
Questo OAV si vede che è stato fatto con un buon budget, infatti, se nella serie precedente abbiamo avuto un buon miglioramento, qui abbiamo un'ulteriore evoluzione: personaggi disegnati benissimo e una grafica in CG delle auto veramente buona, praticamente identiche alle controparti reali.
Narrativamente parlando non c'è molto da dire, la vicenda resta appassionante come le passate serie, solo che questa volta il traino della trama sono i vari sogni che i protagonisti intendono realizzare. Akina ha ormai parlato molto, è tempo di pensare a nuovi orizzonti, dato che il tempo passa per tutti, sia per le auto e sia per i personaggi.
Accompagnate sempre da ottime musiche eurobeat, questo OAV mi è piaciuto molto, riesce ad essere bello sia nei momenti più adrenalinici e sia nei momenti più toccanti. Anche perché rappresenta la chiusura di un'arco narrativo che ha saputo regalare tantissime emozioni, ma che porterà ad un altro, ed anche questo con altre nuove nuove emozioni da vivere. Da vedere.
Takumi ormai si è finalmente abituato al nuovo motore e, dopo le difficoltà iniziali, riesce finalmente a guidare la sua auto come ha sempre fatto dai tempi delle consegne di tofu. Ryosuke Takahashi, rendendosi conto che il suo potenziale può via via essere migliorato, gli proporrà la creazione di un nuovo team con cui sfidare i team rivali delle varie prefetture. Risposta che Takumi non sarà pronto a dare subito, dato che prima vuole chiudere alcune faccende in sospeso, soprattutto la sfida con Kyoichi Sudo, volendogli dimostrare i suoi progressi dopo le vicende della serie precedente.
Questo OAV si vede che è stato fatto con un buon budget, infatti, se nella serie precedente abbiamo avuto un buon miglioramento, qui abbiamo un'ulteriore evoluzione: personaggi disegnati benissimo e una grafica in CG delle auto veramente buona, praticamente identiche alle controparti reali.
Narrativamente parlando non c'è molto da dire, la vicenda resta appassionante come le passate serie, solo che questa volta il traino della trama sono i vari sogni che i protagonisti intendono realizzare. Akina ha ormai parlato molto, è tempo di pensare a nuovi orizzonti, dato che il tempo passa per tutti, sia per le auto e sia per i personaggi.
Accompagnate sempre da ottime musiche eurobeat, questo OAV mi è piaciuto molto, riesce ad essere bello sia nei momenti più adrenalinici e sia nei momenti più toccanti. Anche perché rappresenta la chiusura di un'arco narrativo che ha saputo regalare tantissime emozioni, ma che porterà ad un altro, ed anche questo con altre nuove nuove emozioni da vivere. Da vedere.