Grand Prix e il campionissimo
Ci sono stati anime, come "Speed Racer", "Supercar Gattiger" e "Falco il superbolide", che basavano la loro trama sulle corse automobilistiche, ma non come questa serie, che tratta l'argomento in maniera molto più realistica. Takaya Todoroki, il protagonista, non era certo un pilota che vinceva sempre le sue gare, ma era tenace e, anche se, talvolta, gli si rompeva la macchina sul più bello, non demordeva e si preparava per la gara successiva, con più impegno e costanza. Fra i protagonisti, da segnalare anche la versione animata del grande corridore anni'70/80 di Formula Uno Niki Lauda, ovviamente con cognome leggermente cambiato per questione di diritti, che rendeva il tutto ancor più sfizioso (all'epoca della prima messa in onda dell'enime in Italia, era il 1980 circa, ero un fan di Lauda).
Brividi, emozioni, gare automobilistiche, vittorie e sconfitte, giravano attorno al protagonista, che passava tranquillamente dai railly alle gare di Formula Uno e Formula Zero, sempre accompagnato da una ragazza e un bambino, che lo aiutavano e lo sostenevano. Oltre a Lauda, non mancavano altri piloti rivali che davano del filo da torcere a Takaya, uno fra tutti un biondino che aveva un po' la puzza sotto il naso. Il doppiaggio era incisivo e classico, e vedeva Takaya Todoroki parlare con la voce di un Roberto del Giudice molto convincente e assai lontano dal suo cavallo di battaglia, Lupin III.
Brividi, emozioni, gare automobilistiche, vittorie e sconfitte, giravano attorno al protagonista, che passava tranquillamente dai railly alle gare di Formula Uno e Formula Zero, sempre accompagnato da una ragazza e un bambino, che lo aiutavano e lo sostenevano. Oltre a Lauda, non mancavano altri piloti rivali che davano del filo da torcere a Takaya, uno fra tutti un biondino che aveva un po' la puzza sotto il naso. Il doppiaggio era incisivo e classico, e vedeva Takaya Todoroki parlare con la voce di un Roberto del Giudice molto convincente e assai lontano dal suo cavallo di battaglia, Lupin III.
Il campionissimo in questione non è certo il protagonista di quest'opera, ma un grande della formula uno come Niki Lauda, del quale, anche se col nome storpiato, viene ripercorso il famigerato incidente che quasi gli costò la vita, procurandogli diverse ustioni permanenti sul corpo.
Diciamo che questa storia vive continuamente il parallelismo con quella qui presente del protagonista che subisce un incidente simile, in cui sarà la saggezza del pilota prima menzionato a permettergli di salire nuovamente su un bolide di cui non era più completamente interessato.
La trama dell'opera gira tutto su questo discorso e su queste storie parallele, una situazione che possiamo anche ritrovare nel famoso film di Tom Cruise "giorni di tuono", che era basato anche quello sulle corse e su incidenti da cui ci si slava per miracolo o per fortuna.
Ma tale trama sarebbe solo un tributo ad un grande pilota se non fosse per la consistenza con cui la narrazione dell'opera è formata, in cui vengono trattati temi importantissimi.
Questo cartone vuol essere anche a fine scolastico, di insegnare ai ragazzini l'importanza della vita verso alcuni dei suoi valori cardine, come la fiducia nei propri mezzi e il saper risucire a farcela districandosi sempre dalle situazioni difficili grazie all'esperienza e alla forza di volontà.
Difatti saranno elementi importanti per il fine dell'opera stessa, dove la grande capacità di reagire ad un destino quasi ingrato farà il resto, e ci consegnerà un'opera degna di nota sotto tutti i puùnti di vista.
E' un cartone che vuole anche insegnare che i pericoli che nasconde la guida di un automobile, perfino per un pilota esperto sono molteplici, ma così è per tutte le cose della vita, niente va mai sottovalutato e nulla va preso con sufficienza, arroganza o ingenuità, si rischia grosso.
Questo è il più grande messaggio che ci insegna questo anime, e da grandi errori possono sempre nascere rialzandosi, grandissime rivincite, prima con se stessi, e poi con chi ci sta intorno.
Da vedere.
Diciamo che questa storia vive continuamente il parallelismo con quella qui presente del protagonista che subisce un incidente simile, in cui sarà la saggezza del pilota prima menzionato a permettergli di salire nuovamente su un bolide di cui non era più completamente interessato.
La trama dell'opera gira tutto su questo discorso e su queste storie parallele, una situazione che possiamo anche ritrovare nel famoso film di Tom Cruise "giorni di tuono", che era basato anche quello sulle corse e su incidenti da cui ci si slava per miracolo o per fortuna.
Ma tale trama sarebbe solo un tributo ad un grande pilota se non fosse per la consistenza con cui la narrazione dell'opera è formata, in cui vengono trattati temi importantissimi.
Questo cartone vuol essere anche a fine scolastico, di insegnare ai ragazzini l'importanza della vita verso alcuni dei suoi valori cardine, come la fiducia nei propri mezzi e il saper risucire a farcela districandosi sempre dalle situazioni difficili grazie all'esperienza e alla forza di volontà.
Difatti saranno elementi importanti per il fine dell'opera stessa, dove la grande capacità di reagire ad un destino quasi ingrato farà il resto, e ci consegnerà un'opera degna di nota sotto tutti i puùnti di vista.
E' un cartone che vuole anche insegnare che i pericoli che nasconde la guida di un automobile, perfino per un pilota esperto sono molteplici, ma così è per tutte le cose della vita, niente va mai sottovalutato e nulla va preso con sufficienza, arroganza o ingenuità, si rischia grosso.
Questo è il più grande messaggio che ci insegna questo anime, e da grandi errori possono sempre nascere rialzandosi, grandissime rivincite, prima con se stessi, e poi con chi ci sta intorno.
Da vedere.
Nonostante sia una ragazza, da bambina provai a guardare questa serie e ricordo che, anche se da molti punti di vista era tanto drammatico, mi appassionava tantissimo perchè risultava realistico il più possibile, rispetto ad altre serie del suo genere.
La grande forza e il grande coraggio del protagonista, che per arrivare a raggiungere il suo obiettivo, doveva meritarselo, facevano di questa serie una caratterizzazione e quella particolare bellezza che si presentano come valore fondamentale per quello in cui si crede, ed è proprio quello che faceva il protagonista, la sua fiducia verso se stesso, lo aiutavano per far sì che raggiungesse il suo scopo: quello di diventare un grande pilota. Bellissimo!
La grande forza e il grande coraggio del protagonista, che per arrivare a raggiungere il suo obiettivo, doveva meritarselo, facevano di questa serie una caratterizzazione e quella particolare bellezza che si presentano come valore fondamentale per quello in cui si crede, ed è proprio quello che faceva il protagonista, la sua fiducia verso se stesso, lo aiutavano per far sì che raggiungesse il suo scopo: quello di diventare un grande pilota. Bellissimo!
Nei ricordi di bambino mi chiedevo: ma come fa il protagonista di una storia di automobilismo a non vincere sempre come faceva "Ken il Falco" o i protagonisti di "Gattiger"? Da questo punto di vista, Takaya Todoroshi (personaggio principale di questo anime) è molto più "umano" dei suoi colleghi dei cartoni animati contemporanei dato che le vittorie doveva sudarsele e spesso non arrivavano proprio! Il prodotto era comunque indirizzato ad un target giovane e la serie presenta tante e tali ingenuità che il suo valore al giorno d'oggi è esclusivamente di tipo storico/nostalgico.
