Mahou Tsukai ni Taisetsu na Koto: Natsu no Sora
Questa è la seconda serie di Mahou Tsukai ni Taisetsu na Koto, ma presenta una storia completamente diversa e non legata alla precedente.
La particolarità di questo anime è che le immagini di sfondo sono delle fotografie reali dei posti visitati dalla protagonista in Giappone, e la cosa l'ho molto apprezzata. Per questo motivo i disegnatori si sono focalizzati principalmente su inquadrature in primo piano dei personaggi, cercando di evidenziarne in questo modo il loro stato d'animo. Purtroppo per la qualità dei disegni questo, che doveva essere un pregio, è nei fatti risultato un difetto in quanto l'espressività dei personaggi è molto scarsa (per intenderci, sembra di vedere un visual novel): le espressioni passano "a scatti" dal riso al pianto, perdendo tutte le sfaccettature delle emotività che ci dovrebbero essere.
Le musiche sono stupende, anche perché interpretate da un famosissimo gruppo Giapponese, veramente belle. Durante la storia dell'anime inoltre compariranno i membri di questa band in versione animata (soprattutto la cantante) e addirittura la protagonista li aiuta e crea una canzone. A volte però ho l'impressione che la cosa sia troppo forzata, una mera pubblicità a questa band.
Per quanto riguarda la storia, che inizialmente era carina, con l'evolversi delude molto, perché il protagonista maschile si comporta in modo del tutto incomprensibile, che delusione.
Un anime, di qualunque genere sia, insegna sempre qualcosa a chi l'ha visto, questo non insegna nulla e mostra che è molto meglio essere una persona normale, sposarsi, avere moglie e figli, avere una vita del tutto ordinaria piuttosto che essere una maga potente come la protagonista e fare la sua fine. Anzi, insegna proprio questo, che depressione.
La prima serie vale la pena di essere guardata, anche perché ha un finale bellissimo, questa per me no, soprattutto se hai già dei problemi di fiducia in te stesso e/o negli altri. Voto 4.
La particolarità di questo anime è che le immagini di sfondo sono delle fotografie reali dei posti visitati dalla protagonista in Giappone, e la cosa l'ho molto apprezzata. Per questo motivo i disegnatori si sono focalizzati principalmente su inquadrature in primo piano dei personaggi, cercando di evidenziarne in questo modo il loro stato d'animo. Purtroppo per la qualità dei disegni questo, che doveva essere un pregio, è nei fatti risultato un difetto in quanto l'espressività dei personaggi è molto scarsa (per intenderci, sembra di vedere un visual novel): le espressioni passano "a scatti" dal riso al pianto, perdendo tutte le sfaccettature delle emotività che ci dovrebbero essere.
Le musiche sono stupende, anche perché interpretate da un famosissimo gruppo Giapponese, veramente belle. Durante la storia dell'anime inoltre compariranno i membri di questa band in versione animata (soprattutto la cantante) e addirittura la protagonista li aiuta e crea una canzone. A volte però ho l'impressione che la cosa sia troppo forzata, una mera pubblicità a questa band.
Per quanto riguarda la storia, che inizialmente era carina, con l'evolversi delude molto, perché il protagonista maschile si comporta in modo del tutto incomprensibile, che delusione.
Un anime, di qualunque genere sia, insegna sempre qualcosa a chi l'ha visto, questo non insegna nulla e mostra che è molto meglio essere una persona normale, sposarsi, avere moglie e figli, avere una vita del tutto ordinaria piuttosto che essere una maga potente come la protagonista e fare la sua fine. Anzi, insegna proprio questo, che depressione.
La prima serie vale la pena di essere guardata, anche perché ha un finale bellissimo, questa per me no, soprattutto se hai già dei problemi di fiducia in te stesso e/o negli altri. Voto 4.
Un anime leggero e abbastanza particolare: Narra delle vicissitudini di una ragazza durante la scuola di magia. Nell'ambientazione creata, esistono persone col dono della magia e queste devono frequentare una apposita scuola per poter poi fare i maghi di mestiere. In realtà la magia fa solo da legante alle vicende dei personaggi, molto curati caratterialmente, dove vengono rivalutate le emozioni che possiamo provare in fatti della vita quotidiana. Una pecca potrebbe essere il ritmo, a volte eccessivamente lento. Come nota particolare sembra che ci sia l'utilizzo di immagini vere per gli sfondi in inquadrature fisse, un po' rielaborate per renderle uniformi con la colorazione dei disegni, rendendo gli sfondi molto belli e realistici. Molto bella la sigla.