logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

pg

 0
pg

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6,5
E' una serie di tredici episodi in tema fanta-horror poliziesco.
Protagonista è la bella e infallibile Ryoko che, in qualità di sovrintendente del dipartimento di polizia e futura dirigente della più grossa compagnia di sicurezza giapponese, risolve casi paranormali e fantascientifici con il suo assistente e "servo" Izumida.

Voto per la grafica e l'animazione: 8
Voto per la trama: 6
Voto per i personaggi: 5
Media: 6+

La trama è modesta, anche se gli episodi sono legati tra loro, e pure la caratterizzazione dei personaggi non lascia particolari emozioni. La fine lascia intendere che ci possa essere un seguito, che però fino ad ora non pare sia mai uscito.


 0
hakodate93

Episodi visti: 13/13 --- Voto 3
Tratto da una serie di light novel, "Ryoko's Case File" è un poliziesco i cui casi sconfinano sempre nel soprannaturale. Protagonista e despota di questa storia è Yakushiji Ryoko, sovrintendente del dipartimento di polizia, il cui padre è il presidente della più importante agenzia di sicurezza giapponese. Questi illustri natali le permettono di fare il bello e il cattivo tempo all'interno del dipartimento, permettendole inoltre di sottomettere subordinati e superiori.

Il co-protagonista, Izumida, è il braccio destro di Ryoko, o forse sarebbe meglio dire che è il suo baby-sitter, visto che è pagato per assecondare e contenere i suoi capricci. Attorno a loro altri poliziotti, altri sovrintendenti, alti funzionari della polizia e governativi, imprenditori corrotti e megalomani dalla sanità mentale dubbia, oltre a maid tuttofare e ad alcune fan di Izumida-kun.

Ryoko ha la facoltà di attirare creature soprannaturali e strani eventi, facoltà che per un verso la rendono sospetta agli occhi degli altri poliziotti, per un altro la rendono preziosa agli occhi di chi mira al potere, vedendo in questa facoltà un dono divino. Ora io mi chiedo che ci sia di divino nell'attirare salamandre e serpenti giganteschi o piante che crescono all'infinito; ma non ci è dato sapere come e perché Ryoko abbia questa facoltà. Nella seconda metà spuntano l'antagonista della storia e un clone ancora più rompiscatole della protagonista stessa.

Misteri di pulcinella da scoprire degni del peggior "Gosick", fenomeni soprannaturali degni del Divino Otelma o della premiata ditta Vanna Marchi, maid militarmente più preparate di Rambo che fugge nella boscaglia e naturalmente Izumida-kun che da perfetto imbranato non si rende conto di come alcune donzelle gli sbavino appresso e se lo contendono appassionatamente... Per non parlare delle scene che dovrebbero creare hype ma sono scontate all'inverosimile o stucchevoli da risultare odiose (Ryoko che guida la rimonta a cavallo di un carro armato o schiva le pallottole correndo come Carl Lewis alle Olimpiadi).

Per quanto riguarda il comparto tecnico, la colonna sonora fa l'occhiolino ai classici francesi, per dare un tocco di romanticismo e di raffinatezza, ma che io trovo poco originale e anonima. Il chara design è gradevole, ma la grafica in generale e le animazioni sono sulla sufficienza.

Sconsiglio altamente di perdere tempo a guardare questa roba. Di certo non è un poliziesco, e anche come soprannaturale è veramente mediocre. La protagonista e il suo clone sono insopportabili e odiose, sempre appiccicate a quello sfigato di Izumida (Ryoko arriva persino a ingelosirsi di una cuginetta dell'imbranato che va ancora alle elementari...). Non credo di esagerare quando affermo che tra le serie che ho concluso per intero questa è la peggiore, o comunque tra le peggiori, che io abbia visto.


 0
ALUCARD80

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Premettendo che il genere “giallo” non sia affatto fra quelli che preferisco (e Ryoko case file è un anime che rientra ampiamente in questa categoria), ammetto di essere stato piacevolmente intrattenuto da questa breve serie che regala senza dubbio alti e bassi, e che probabilmente gli amanti del genere possono apprezzare più di quanto abbia potuto apprezzare io.

Sullo sfondo di un Giappone moderno, dinamico e notturno, la bella, attraente, un po’ infantile e grintosa Ryoko sfoggia un tailleur rosso fiammante così come i suoi sensualissimi tacchi a spillo, oltre che una borsetta capace di contenere davvero ogni cosa (Mary Poppins docet), fra cui un revolver sempre carico. È proprio Ryoko, infatti, un’insospettabile ed irreprensibile detective che ha a che fare con casi sempre bizzarri, uccisioni misteriose e situazioni sovrannaturali, nemici accaniti e spaventosi, morti grottesche e talvolta situazioni al limite della comicità spicciola che richiamano spesso e volentieri il classico umorismo dell’animazione giapponese intorno agli anni novanta.

Sebbene non abbia apprezzato più di tanto il tratto minimalista e poco profondo con cui vengono definiti i personaggi, la storia scorre abbastanza piacevolmente, senza mai sorprendere, forse a causa di episodi (inizialmente) autoconclusivi, o forse per effetto di un finale da cui ci si aspettava qualcosina in più. Col passare del tempo la trama prende una piega vagamente interessante, per giungere ad una conclusione che mischia elementi romantici a situazioni drammatiche piuttosto stereotipate.
Una discreta dose di fan service (si vedano le due camerierine al servizio di Ryoko di cui si poteva fare sinceramente a meno) discorda totalmente con ciò che poteva essere un lavoro pressoché serio e incentrato su una relativa maturità giallistica, senza però rendere totalmente vano il lavoro degli autori. Si parla chiaramente di gusti personali, perché a conti fatti Ryoko case file, in tutti i suoi tredici episodi, si dimostra un lavoro stilisticamente e strutturalmente sufficiente.

Se nel character design è facile trovare qualche lacuna, accade l’opposto per quanto riguarda elementi come l’uso della luce e la scelta della cromatica, entrambi sapientemente applicati, capaci di donare ai fondali e ai protagonisti un certo spessore visivo che riesce a coinvolgere lo spettatore ancor più nella trama, per quanto quest’ultima non sia qualcosa di trascendentale. Una nota positiva va anche alla colonna sonora, suggestiva e intrigante, che accompagna lo spettatore nelle fasi della vicenda con perfetto tempismo.
In definitiva, nulla di straordinario, forse più consigliato - come già detto – agli appassionati del genere.


 2
AmarantaKiller

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
Yakushiji Ryoko no Kaiki Jikenbo, creato da Yoshiki Tanaka, è una serie che vanta un manga, un light novel e un anime del 2008, composto da 13 episodi.
Si tratta di un thriller poliziesco, con forti elementi fantascientifici.

Ryōko Yakushiji e Junichirō Izumida sono i veri protagonisti e il loro rapporto è quello di padrona-subordinato, anche se in sottofondo c'è una reciproca attrazione sentimentale. Entrambi si ritroveranno ad indagare e a risolvere casi non comuni, che richiedono capacità e qualità particolari, che Ryoko pare possedere. Infatti, attraverso esperimenti sugli animali, sui vegetali, addirittura sugli uomini e manipolazioni genetiche, i loro nemici cercheranno di attuare la scalata per la conquista del potere e del controllo.
Ben presto si uniranno ai due protagonisti, direttamente al servizio di Ryoko, altre due simpatiche fanciulle, due francesine, Marianne e Lucienne, che sono due macchine da guerra in gonnella incredibili. Gli altri personaggi fanno solo da sfondo e neppure ai nemici di Ryoko verrà dato gran spazio, ad eccezione della glaciale e diabolica Ruriko Isurugi, a capo della Japan Private Police, che è la sua vera rivale.

Lo studio che ha realizzato quest'anime è la Dogakobo, il character designer è molto buono, così come l'animazione. Gli sfondi e l'atmosfera opaca sono perfetti.
Personalmente, (ovviamente si tratta di gusti) non ho amato per niente il ritmo narrativo degli episodi. Gli episodi 1-7 per esempio li ho trovati estremamente noiosi. Dall'episodio 8 pare esserci una svolta, che conferisce maggiore vivacità, ma poi il ritmo si riassesta di nuovo per poi accelerare negli ultimi due episodi. Mancano secondo me elementi come la tensione, la suspance, il senso del mistero, che in un thriller sono vitali per mantenere sempre alta l'attenzione dello spettatore.
Non mi è piaciuto granché, per me non raggiunge la sufficienza.

Naco

 0
Naco

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
I protagonisti di questa serie sono Yakushiji Ryoko, sovrintendente della polizia di Tokyo, laureata in legge, e il suo fido aiutante Izumida, che oltre a seguire e aiutare il suo campo nel risolvere casi, deve fungere anche da suo cameriere e babysitter.
La particolarità di questa serie sta proprio in questi casi che i due devono affrontare: quasi sempre non si tratta di banali rapine e omicidi, ma nascondono un risvolto paranormale o comunque "particolare".
Per quanto mi riguarda, l'ho trovata una serie molto piacevole, oltre che ricca di quei colpi di scena tipico di un thriller. Ryoko non certamente una persona classica: intelligentissima, bellissima, è anche egocentrica e presuntuosa: è divertente - per lui mica tanto, va beh! - vedere il povero Izumida rassegnato nel suo ruolo di babysitter, nonostante poi si nota come farebbe qualsiasi cosa pur di aiutare il suo capo. Molto bello quindi è il rapporto di reciproca fiducia che si instaura tra i due.
I personaggi secondari non sono descritti chissà quanto, ma si impara ad amarli e a conoscerli, anche se solo superficialmente. La stessa Ryoko a volte sembra avere dei punti deboli, o comunque un qualcosa che cerca di celare, ma non si specifica cosa sia mai. Ed è questa, forse, una delle pecche di questa serie: troppe cose non dette per lasciar spazio solo all'azione.
I disegni, come le musiche, mi sono piaciuti molto direi, piuttosto adatti alla trama) e, ripeto, se non fosse stato per queste piccole pecche (che spero lascino presagire una seconda serie ^^"), le avrei dato molto di più.